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Revenge porn , chat polizia e licenziamento del datore di lavoro : se una donna è vittima due volte. la vicenda di una dottoressa di Brescia

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Non bastava l'umiliazione subita: il datore di lavoro di una 40enne di Brescia ha deciso cacciarla dall'azienda per danno d'immagine. Sottoponendola a un doppio abuso. Ma non possiamo dimenticare che siamo tutti responsabili. Ricordate Tiziana Cantone? Immaginate     una  donna   che     fidandosi  perchè   convinta  che  tutto   rimanesse  tra le quattro mura della  camera da letto, d’accordo che non sarebbe mai uscito da lì ,  ha   realizzato un video hot    erotico  con il compagno, marito, amante o chiunque sia.  Invece  le  cose    sono  invece   andate    come   accade     purtroppo spesso   viene inoltrato a centinaia di numeri di cellulare e finisce online.  Fin qui    niente  di   nuovo \  normale  (     OVVIAMENTE  SON SARCASTICO    non fraintendetemi    in quanto  considero il  fatto già   grave di per sè. Ma se quei video finiscono nelle chat di cui fanno parte poliziotti e carabinieri che non fermano la cosa, ma anzi, ci ridono su e alimenta

ma i creativi ( o pseudo tali ) sanno fare pubblicità sesso infarcirla di sesso o sfruttare il corpo della donna ? l'ennesimo Un cartellone quasi pornografico a Ragusa

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  Leggendo questo    post      su Lettera43.it  del 20 febbraio 2020 13:14 Un cartellone quasi pornografico a Ragusa ha scatenato l'indignazione sui social. Voleva sponsorizzare una moto elettrica con un'allusione sessuale. Lubrificanti, compro oro, persino le campagne di sensibilizzazione sull'alcol: sulla mercificazione del corpo delle donne non impariamo mai. Ci risiamo. L’ennesima donna nuda di fianco a un’allusione sessuale decisamente poco fraintendibile campeggia su un cartellone pubblicitario a Ragusa. Una ragazza di spalle a bordo di uno scooter intenta a mettersi un casco. Segni particolari: indossa soltanto un perizoma. Il claim della pubblicità: «Vienimi dietro. Sono elettrica». L’AMBIENTE VA RISPETTATO, LE DONNE NO Siamo nel 2020 e nella ridente cittadina siciliana qualcuno ha ancora il coraggio di sedersi in un ufficio e partorire una porcheria del genere, che incarna all’ennesima potenza la più becera mercificazione del corpo femminile per vendere

Quando un maschio adulto, lobotomizzato e alla ricerca di consensi non sa a cosa attaccarsi, s'attacca all'aborto.

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 Molti mi dirano  ma  che  te  frega     son argomenti donne ,  non sapevo  che  ti fossi convertito    al femminismo   .  È  vero     quanto dice  Bianchi Elisabetta   Non si parla di stupro. Non si parla di eventi ..straordinari. Non si menziona una gravidanza con una creatura eventualmente affetta da gravi danni fisici o celebrale Si parla di Vita. Si Potrebbe cogliere e gestire il senso di Donne costrette ad abort ire per problemi personali gravi. Però. Però Però. Quando si fa sesso....Siamo tranne in casi violenti tutti coscienti di eventualità naturali quali concepimento. Non si può accettare la leggerezza di gesti . Usate metodi contraccettivi. Eviterete indubbiamente di vivere poi l aborto. L.Egoismo. la Stupidità. La Leggerezza fa male a tutti Ho vissuto una conoscente con 4 aborti per non usare metodi possibili. E di Donne così ce ne sono a migliaia. Per cui a me queste donne non mi fanno pena. Non le stimo. Non le amo e le disapprovo pienamente. L a

lotta contro gli haters e gli insulti .la normalità del bene . la stolria di allenatore di una squadra di basket under 13 lombarda che decise di ritirare i suoi ragazzi dal campo quando sentì che i genitori sugli spalti stavano insultando l’arbitro 14enne.

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Questa  è  storia  di  di un 26enne di Castiglione delle Stiviere e coach dell'under 13 "Amico basket Carpenedolo  aveva deciso di abbandonare il parquet (causando l'automatica sconfitta a tavolino) per fermare le offese di mamme e papà sugli spalti nei confronti del giudice di gara di 14 anni . qui il resto  l'antefatto    alla base  della medaglia  di   Mattarella Riproduci -1:20 Impostazioni visive aggiuntive HD Visualizza a schermo intero Apri in una nuova tab Disattiva suoni Mattarella premia gli 'eroi civili'. La storia di Marco, allenatore di una squadra under 13 Pubblicato da  Tg3 Visualizzazioni: 3748 app-facebook ‘PER ME È STATO UN GESTO NORMALE’ Tra gli ‘eroi civili’ premiati oggi dal presidente Mattarella c’era anche Marco, allenatore di una squadra di basket under 13 lombarda che decise di ritirare i suoi ragazzi dal campo quando sentì che

storie di vita e di morte

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in sottofondo Simone Cristicchi - Lo chiederemo agli alberi respirare l'aria,da Foglie d'erba di Walt Whitman Inizio dalla morte non perchè sia cinico , ma perchè l'anoressia   non  è  solo    come ci fanno credere i media   e internet    un fenomeno  solo  femminile  , ma   purtroppo   anche  maschile (  come testimonia  questo articolo di repubblica  purtroppo a € pagamento )  ,  anche  se  a differenza   le  donne come dimostra il libro  , vedere    questo  articolo con informazioni su di lei e sulla casa editrice del libro   da  cui  ho preso la  foto  che  riporto qui  a  sinistra    e  questo mio reportage scritto per il  blog   sulla  sua presentazione  a tempio  p   ,  di Silvia Piga   hanno più coraggio nel parlarne    . La Prima   storia è quella di   Lorenzo  studente del "Majorana" di Moncalieri, morto due settimane fa  proprio per  l'anoressia .  Non  riuscendo  a  trovare le parole per  raccontare io la storia