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Visualizzazione dei post con l'etichetta mafia

30 milioni d'euro . ora sappiamo quanto costa un amico mafioso

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  Inizio      questo  post      con   questa  citazione    cinematografica  “Adesso fate una cosa: spegnetela questa radio, voltatevi pure dall'altra parte, tanto si sa come vanno a finire queste cose, si sa che niente può cambiare. Voi avete dalla vostra la forza del buonsenso, quella che non aveva Peppino.Domani ci saranno i funerali. Voi non andateci, lasciamolo solo. E diciamolo una volta per tutte che noi siciliani la mafia la vogliamo. Ma non perché ci fa paura, perché ci dà sicurezza, perché ci identifica, perché ci piace. Noi siamo la mafia. E tu Peppino non sei stato altro che un poveroilluso, tu sei stato un ingenuo, sei stato un nuddu miscato cu niente!”                              dal film    I    cento  passi   L’ultimo atto del Berlusconi privato è stato anche il più coerente con il Berlusconi politico. Tra i lasciti ci sono 30 milioni di euro donati nel suo testamento a un condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa: Marcello Dell’Ut

Giovanni Impastato scrive alla figlia di Messina Denaro: "Non ripudiare tuo padre, ma devi farlo pentire"

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 di cosa  e  di chi stiamo parlando    https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2023/01/lasciamo-in-pace-la-figlia-di-matteo.html "Lorenza non ha mai rinnegato il padre. La sfera dei loro rapporti è intangibile"   di Alessandra Ziniti 21 Gennaio 2023 Il fratello di Impastato: “Alziamo il velo sulla borghesia che per 30 anni ha coperto Messina Denaro”   dal nostro inviato Dario del Porto  20 Gennaio 2023 Al via i lavori di restauro del casolare dove fu ucciso Peppino Impastato   24 Gennaio 2023 Lettera aperta del fratello del giovane militante ucciso da Cosa nostra nel 1978: "Come te, anche io sono figlio di un mafioso. Ma Peppino è stato più coraggioso di me" Cara Lorenza, ti scrivo mentre cerco di immaginare cosa in questi giorni tu possa provare. Non sono sicuro di riuscirci, ma visto quello che anche io ho vissuto nella mia vita, credo di poter capire, se pur in parte, la tua situazione. Sono Giovanni Impastato, fratello di Peppino, un giovane militante uccis

Un nome nuovo per ricominciare

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   da   https://www.mariocalabresi.com/stories/ Da quattordici mesi Claudia vive libera ma nascosta, quando esce di casa cerca di parlare in giro il minimo indispensabile e si preoccupa di non lasciare tracce, i suoi due figli sono iscritti a scuola con un falso nome, non chiama mai i genitori e la sorella dal suo telefono, teme che la possano rintracciare. Claudia un anno e due mesi fa è scappata da un marito violento e criminale, lui la sta cercando e le ha promesso che la ammazzerà. Il marito è un camorrista, oggi è in carcere, ma il clan è sulle sue tracce ed è già riuscito a trovare dove vivono i genitori di Claudia e poi ha rintracciato la sorella. Anche loro avevano fatto la scelta estrema di abbandonare la casa e il lavoro e di andare a vivere lontani da Napoli, ma non è servito. L’hanno capito la mattina che nella casella della posta hanno trovato una lettera. L’aveva spedita quell’uomo dal carcere. Era la dimostrazione che l’ultima promessa fatta a Claudia era stata mantenuta

per i 30 anni della strage di via d'amelio iniziamo ad evitare che falcone e borsellino siano solo dei santini pulicoscienza e a buttare via la retorica e a guardare l'abbisso

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in  sottofondo J.S. Bach: French Suites   tra  3  giorni ricorre il  30   enale  della strage  di   via  d'amelio   che  dire   che non  stato   già  detto  o  scriito   ma  soprattutto  cadere    nella    retorica   ?   non concetrandosi solo  su  di lui  ma  anche  sulle   persone della sua   scorta  e far parlare  eo riportare   come   ho fatto io  nel post  :  <<    La strage   di via  d'amelio   19 luglio 1992 non  fu solo ucciso    Borsellino  ma  anche   Manuela  Loi  , Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina >>  interviste a familiari  dei  sui agenti  della scorta  , la  sorellla  di Emanuela loi  in  questoi  casoi   .  Un buon puti  di partenza  sarebbbe    di    provare     a  mettere in atto    questa  poesia di Salvo Vitale   di                                     Parole "Siamo tutti bravi, facciamo le manifestazioni, ci mobilitiamo per ricordare i morti, sì, la memoria è necessaria, un popolo senza memoria è un po

la mafia uccide anche i la storia claudio domino

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   da   https://www.facebook.com/andreascanzi74 Non so se conoscete questa storia. Nella foto vedete Claudio Domino. Aveva 11 anni. Stava giocando a pallone con gli amici per strada. Un uomo arrivato in moto lo chiamò per nome. Claudio gli corse incontro. L’uomo gli sparò in mezzo agli occhi, poi risalì in sella e se ne andò. Claudio era figlio degli imprenditori Domino, la cui azienda aveva vinto l’appalto per pulire l’aula bunker dove, proprio in quei giorni, si teneva il processo contro la mafia siciliana. Fu ammazzato per quello. L’azienda dei Domino aveva mille dipendenti ed era un esempio di virtù e onestà. Un anno dopo l’omicidio, i dipendenti rimasti erano solo tre. Ai Domino portarono via tutto e fecero attorno a loro terra bruciata. Sono passati più di trent’anni da quell’omicidio infame e la famiglia di Claudio non ha ancora avuto giustizia. Nessun colpevole. La mafia ha sempre negato responsabilità, ribadendo il falso storico secondo cui la mafia non uccide i bambini. In

fuga dall'andrangheta nel nome dei figli \e

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  « Sono la madre di un ragazzo di 15 anni e uno di 13. Temo che possano finire in carcere o essere ammazzati come è successo a mio padre, mio fratello e mio suocero... Per favore, mi aiuti». Sono proprio i figli, e il desiderio di assicurare loro un futuro lontano da prigione e morte, il filo conduttore fatto d’amore che unisce le storie delle donne di ‘ndrangheta che si rivolgono al programma Liberi di scegliere, il protocollo governativo creato nel 2012peroffrire ai minori di famiglie mafiose la possibilità di una seconda vita lontano dalla criminalità organizzata.  La liberazione dalla malavita e la rinascita passano anche attraverso il coraggio delle donne, quasi sempre madri, quasi sempre vittime di matrimoni combinati tra clan per espandere il sistema delle alleanze strategiche, un complesso mosaico di parentele. Le donne delle ‘ ndrine sono cruciali: hanno il compito di garantire la discendenza, di crescere i figli che saranno i futuri capi e possono preservare o sfaldare l’uni

CAPACI 1992-2022 LA MEMORIA È UTILE: NON PER IL POTERE, MA PER I CITTADINI CHE MERITANO LA VERITÀ

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leggi   anche   https://www.tpi.it/cronaca/buchi-indagini-strage-capaci-tracce-mai-seguire-20220519900778/ Ma  come di solito tu  sei molto puntuale , mi direte  ,  ed  in certi casi  anticipi     ma stavolta  arrivi tardi  . Vero  , ma  poiché  , Gli anniversari soprattutto  quelli come  questi  sono materia friabile e delicata. Essenziali nella costruzione e disciplina della memoria, eppure, e insieme, permeabili al rischio di trasformare la ritualità del ricordo in un simulacro. A maggior ragione quello   del  cratere di Capaci e sulla devastazione di via D'Amelio, acme della stagione stragista di Cosa nostra e punto di svolta della nostra storia repubblicana. Infatti    da  il fatto  quotidiano del  22\5\2022 A essere sinceri fino alla brutalità, dobbiamo ammettere che le commemorazioni per le stragi del 1992-’93 sono un rito stanco, ripetitivo, vuoto, noioso, inconcludente. Perché allora dedicare quattro pagine speciali del Fatto al 30° anniversario dell’assassinio di Giovanni

'ITALIA E' UNA REPUBBLICA DELLE BANANE O DEI DATTERI ?

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  Lo stesso Paese che per anni ha onorato Falcone e Borsellino ora sostanzialmente tace. Berlusconi mira al Quirinale: condannato, amnistiato, prescritto, tuttora indagato e imputato, osa farsi avanti. Secondo la Cassazione ha finanziato la mafia, quella associazione criminale che ha ucciso Piersanti Mattarella, fratello del presidente della Repubblica. È una vicenda che ci copre di vergogna. Non solo per la sfrontatezza del candidato, ma per la flebile voce dei partiti, taluni tristemente consenzienti, altri distanti da Forza Italia ma appena balbettanti in questa occasione. Tuttavia non basta: la passività di fronte alla proposta indecente riguarda anche la stragrande maggioranza dei cittadini. Le firme raccolta , quasi 300 mila  ,  dal Fatto Quotidiano sono il frutto della reazione di una minoranza illuminata. Ma l’esperienza quotidiana ci mostra una blanda perplessità, un pigro cinismo, una distaccata rassegnazione nella gran parte delle persone. Colpa della pandemia? In parte fors