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Visualizzazione dei post con l'etichetta morte

quando la morte unisce Si toglie la vita schiantandosi in auto contro il muro del cimitero Tragica fine di un pensionato di Sestu. Nell’impatto l’auto ha preso fuoco e l’uomo è morto carbonizzato

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cazzeggiando  sul sito de  la nuova  sardegna   ho trovato  questa news   CAGLIARI. Era depresso per aver perso la moglie qualche hanno fa, un malessere che questa mattina lo ha spinto a togliersi la vita. Ha lanciato la sua auto a tutta velocità contro il muro esterno del cimitero, a Sestu: nell’impatto la vettura ha preso fuoco e lui è morto carbonizzato. La vittima è un pensionato di 72 anni. Secondo quanto accertato dai carabinieri, poco prima delle 8 l’anziano è uscito di casa e a bordo della sua Fiat 600 e ha raggiunto il cimitero. Poi ha lanciato la macchina contro il muro esterno del camposanto, uccidendosi. Il corpo è stato scoperto alle 7.40 dai vigili del fuoco intervenuti per domare l’incendio dell’auto. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri della stazione di Sestu e i colleghi della Compagnia di Quartu. I militari dell’Arma hanno subito avviato le indagini per fare piena luce sull’episodio. A casa dell’anziano è stato trovato un biglietto con scritto quant

leggende urbane , morte , ed altre sciochezze

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da   facebook Albero piegato dal vento, Yosemite National Park, California, c. 1940 Fotografia di Ansel Easton Adams (1902-1984) Molti di voi  mi fanno i complimenti (  chi sinceri chi ruffiani )    e mi  vantano  per  le  storie  e  gli argomenti  che tratto nel blog o di conseguenza   , dove  ho configurato il mio  ( ma  anche  vostro    che mi leggetre  e che  ci scrivete  ) su  : 1)  facebook , twitter ,linkedin .  Soggetto e sceneggiatura:  Giovanni Di Gregorio Disegni:  Ugolino Cossu  Copertina:  Angelo Stano Ma   a volte  la vita  è assurda  che spesso <<  le  spiegazioni  più assurde  sono anche le  più probabili  . D'altronde  è cosi   difficile   capire >> come giustamente  dice   Dylan Dog  in leggende  Urbane (  copertina  a destra  )    <<  cosa  esista  e cosa  no ... . >> A  vote  non mi ci raccapezzo , leggendo  storie  che  qui riporto  ,  neppure  io  che  possa succedere  cose  del genere  . Il fatto   che  certe cose  e

lo schifo resta la bellezza muore . 5 aprile, triste giorno per il grunge

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a volte fra lavoro e cazzeggio mi sfuggono news importanti .Ma va beh non sempre si può stare dietro a tutto o per rimanere in musica :<< Secondo voi ma chi me lo fa fare di stare ad ascoltare chiunque ha un tiramento? Ovvio, il medico dice "sei depresso", nemmeno dentro al cesso possiedo un mio momento. >> ( una famosissima canzone di Guccini non riporto il titolo perchè è talmente famosa e stra nota che anche mia nipote che ha 6 anni la conosce ) da http://fabiocaironi.wordpress.com/ 5 aprile, triste giorno per il grunge Sono morti entrambi il 5 aprile. Entrambi sono stati grandi alferi del grunge, e sono scomparsi al termine di un percorso di autodistruzione, spia di un profondo malessere. Kurt Cobain e Layne Staley, rispettivamente leader di Nirvana e Alice in Chains, condivisero i successi in vita, e il giorno della morte. Cobain se ne andò nel 1994, Staley otto anni più tardi, nel 2002. Paladini di un movimento, il

Quelle piccole morti quotidiane

  Vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo, vivere ogni giorno come se fosse l'unico. Quale disperazione, quale noia, quale nostalgia ed attaccamento alla vita, da quando il mio ultimo giorno bussa alla porta ogni mattina ed ogni notte, con la sua missiva d'addio tra le mani e fiori bianchi tra i capelli. Quale mancanza di gioia, nell'alzarsi al mattino, spazzolare i capelli priva della felicità dell'abitudine. E quella pochezza di senso che si impadronisce di me, quando ogni gesto diviene potenzialmente unico, potenzialmente l'ultimo, spoglio della bellezza della routine. Privata dell'incanto della distrazione, del piacere dell'attesa di tempi migliori, di un futuro incerto, di un domani possibile. L'attaccamento alla vita fugace, l'urgenza disgraziata di un unico giorno, di un ultimo giorno, la prepotenza dell'allarme di perdita, quanto mi derubano, per ogni istante che passa, della delizia della mia monotonia. Dimenticare le chiavi di cas

Abominio - 2

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Mette a dura prova i nostri ideali, ma le tentazioni appartengono alla vita umana. Proprio perché non sono un'imbelle irenista, e ho sempre scritto con onestà, non temo di mostrare il seguente filmato. E poiché, anche in queste ore buie per l'umanità, non temo le parole, spero abbiate fissato bene i volti dei due assassini di Sanaa Dafani , la cui vicenda ricalca quella della tristemente nota Hina Saleem . Li ho nominati al plurale, perché, se solo il maschio ha scatenato materialmente la sua furia belluina ( "voleva decapitarla" , ha accusato il fidanzato), la femmina che giustifica il suo complice-padrone è colpevole quanto lui. Maschio e femmina, non uomo e donna, non marito e moglie, non padre e madre, non famiglia. 45 anni lui, 39 lei, e ci appaiono così decrepiti e inguardabili. Tanto bella la ragazza, quanto brutti gli assassini. Orrenda la femmina, orrendo e senza scampo quel suo sguardo fisso, ottuso, cieco. La bruttezza dell'ignoranza, della cattiveria,

Suicidio?

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Ossessionato dalla vecchiaia e dalle malattie aveva un tumore della pelle a conoscenza di pochi e 250 milioni di dollari di debiti  presso i tribunali per le tante cause che aveva dovuto sostenere.. Dicono stroncato da un infarto, ma faranno un autopsia che non viene mai fatta a chi muore d'infarto. Aveva 50 anni, avrebbe dovuto fare una serie di concerti questa estate a Londra. L'amico ed ex manager accusa i medici "criminali e ciarlatani". Ma, dopo la visita alla villa di Bel Air della squadra omicidi di Los Angeles,si suppone un suicidio con la collaborazione della famiglia.

GRAZIE!

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A me non interessa sapere quel che fai nel tuo Paradiso.   Io voglio sapere se ancora soffri, per che cosa soffri, insomma se ancora piangi! Se osi sognare di osservare ancora la passione del tuo cuore. A me non interessa sapere quanti anni avresti nel mondo di oggi,  insomma se oggi saresti giovane o vecchio, Io voglio sapere se rischieresti di sembrare un pazzo per amore, per i tuoi sogni mancati, per l'avventura divina di non essere più qui. A me non interessa sapere quali pianeti sono in quadratura con la tua luna. Io voglio sapere se hai toccato il centro del tuo proprio dolore, se sei stato aperto ai tradimenti della vita o se ti sei ritirato e chiuso per paura di ulteriore dolore! Voglio sapere se puoi star seduto con il dolore, il mio o il tuo, senza far niente per nasconderlo, o mascherarlo o immobilizzarlo. Voglio sapere se puoi stare con la gioia, la mia o la tua; se puoi danzare selvaggiamente e lasciare che l'estasi ti riempia fino alla punta delle dita e delle d

Senza titolo 1277

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Queste storie non sono vere, giornali e tv non ne parlano e  anche su internet non si trova quasi niente. Il grande fratello- quello vero -decide che è solo una favola bella o brutta non importa  che illude e c'illude che questi bambini sono solo comparse di un film senza distribuzione Ero il re del mondo  e tu la mia regina  non ero entrato in niente e niente era entrato in me sognavo io e te nel mondo bianco splendente poi sei arrivata tu  vita madre natura   hai fatto del tuo meglio per farmi nel sole  andare nel mondo bianco e rosso -hai detto - non ci potevo stare un sole cosi' forte senza protezione che neri, neri ci ha fatto diventare   Cos' è  questo mondo selvaggio non è cosi' che l'avevo sognato   sì, in qualche modo me ne andrò in giro quaranta kilometri al giorno per prendere l'acqua e  a questo che serve la mia vita? solo bambini come carne da macello? organi da trapiantare? un Kalaskinov in mano a quattro anni è per questo che mi hanno me

La crisi di Giulio

Le cose cominciarono ad andar male. All'inizio Giulio pensava che andassero male per tutti. Ne parlavano in giro, la "crisi" dicevano. E in effetti la crisi c'era, la sentivi nell'aria, lo vedevi al supermercato quando col tuo stipendio non riuscivi che a comprare l'indispensabile, lo capivi dalle pubblicità, quelle che ti facevano sembrare il prestito la scelta più giusta da fare quando invece sapevi benissimo che era solo ua stronzata, lo capivi dagli sguardi di solidarietà della gente, quella in fila alla posta, quella che attraversava a piedi la strada, quella che gremiva le chiese. C'era crisi ma si sopportava, era un male condiviso e stranamente se sono in tanti a soffrire della stessa pena uno si abitua a pensare che in fondo non sta così male. Invece a Giulio andò che un giorno, oltre a dover convivere con la crisi (come tutti), beh, un giorno Giulio diede di matto. In realtà non è che impazzì davvero ma a tutti sembrò così, e si sa se tutti pensan

6 dicembre Giornata Nazionale del Ricordo e dell'Azione sulla Violenza contro le Donne

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Il 6 dicembre 1989 il 25enne Marc Lépin uccise 14 donne all'École Polytechnique di Montreal (Canada). Cominciò entrando in un'aula, dove urlò alle donne presenti: "Siete un branco di femministe! Io odio le femministe!" . Separò le 10 studentesse presenti dagli uomini, fece uscire gli uomini, quindi sparò sulle donne, uccidendone sei. Poi uscì dall'aula, senza che nessuno osasse fermarlo, e proseguì, sparando e ferendo alcuni studenti e alcune studentesse. Poi entrò nella mensa e sparò ad alcune donne presenti, uccidendone tre. Salì al piano superiore e sparò ad un'altra donna e a due uomini. Entrò in un'altra aula e sparò due caricatori sulle studentesse presenti. Studenti e studentesse cercarono riparo sotto i banchi: lui perlustrò l'aula sparando alle donne rannicchiate, uccidendone quattro. La prima studentessa a cui aveva sparato agonizzava sul pavimento: lui la uccise con un coltello. Poi si sedette e si suicidò. In totale aveva ucciso 14 donne e

Né pane, né rose

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Me ne dolgo, ma non c'è più gioia, non più trasporto né speranza in me per la Giornata della Colletta Alimentare. Sfileremo, oggi, per la nostra "buona azione annuale". Molti di noi con la morte nel cuore, in verità, perché prevedono che saranno i prossimi beneficiari di quella colletta. Sfileremo davanti a supermercati che, per gli altri 364 giorni dell'anno, mantengono in vita un sistema che non solo ha prodotto, ma considera strutturale la povertà. Come ha acutamente osservato Giorgio Cremaschi , la povertà è indispensabile per il capitale e, paradossalmente, lo arricchisce e l'ingrassa. La locandina della colletta. Qui si può scaricare l' elenco dei supermercati che partecipano all'iniziativa. Non c'è gioia, nella nostra carità dalle spalle curve, che s'appresta a diventare essa stessa scarto. Come afferma non casualmente Brunetta il luminare, citando a sproposito ma con cinica ferocia Manzoni: "La crisi è, come la peste, una scopa &qu

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Ciccio e Tore...Angeli. Ciccio e Tore … Perché nessuno li ha sentiti? Quello che mi sconvolge è la consapevolezza “della morte lenta” e che nessuno   li abbia sentiti   nonostante   fossero a poca distanza da casa …   Nel mio giardino oggi non si parla di poesia. Nel mio giardino ci sono due fiori strappati alla Vita e altri spariti nel nulla … Il mondo deve essere salvato non dobbiamo permettere che ci sfugga dalle mani … Dio ci ha creati con mani e piedi uguali   a “GESU’”… Propongo a chiunque volesse, di accendere un lume per non dimenticare i nostri cari Angeli. piccolalù

Senza titolo 2129

IL VERO VOLTO DI ANAKE Sono anzi ero un redattore di rossovenexiano disgustato da quello che scrive anake Post di anake redazionale: Pare ci sia una talpa o un talpo nella redazione di Rosso Venexiano... uno stronzo che può copiare dati riservati e leggere i pvt avendo rubato la password a cui dedico il faccia di culo day numer two. Ho letto in blog fetecchia, dei post demenziali e commenti altrettanto farneticanti (scritti dalla stessa persona che fa i post ovviamente per darsi credito da solo... ma è malato? Lo curino con la mazza da base-ball!!) dove sembra che sti poveretti di Rosso Venexiano, abbiano commesso chissà che se, su oltre 1400 iscritti una parte non pubblica... e allora? Cazzo ce ne frega scusate? Che devono fare quelli di Rosso Venexiano, eliminare chi non scrive? Qual è il problema? A chi dà noia? Negli altri collettivi è uguale.. embè cazzo ci frega? Sono dati normalissimi per un collettivo così imponente e di grande successo. Ora in home splinder contano 284 post se

Sul valore dell'esperienza (e della vita)

    Il dottor Rogé ha bevuto il suo calvados . Il suo gran corpo s'affloscia, le palpebre gli s'abbassano grevi. È la prima volta che vedo il suo viso senza occhi. Sembra una maschera di cartone, come quelle che si vendono oggi nei negozi. Le sue guance hanno un colore rosa orribile. La verità m'appare d'un tratto: quest'uomo morirà presto. Di sicuro lo sa anche lui; basta che si sia guardato ad uno specchio: di giorno in giorno rassomiglia sempre più al cadavere che sarà. Ecco che cos'è la loro esperienza; ecco perché mi son detto tante volte che odora di morte: è la loro ultima difesa. Il dottore vorrebbe pur credervi, vorrebbe mascherarsi l'insopportabile realtà: ch'egli è solo, che non ha capito nulla, che non ha passato; con un'intelligenza che gli s'intorbida, e un corpo che si sfascia. E allora egli ha apprestato ben bene, ha ben sistemato e imbottito il suo piccolo delirio di compensazione: dice a se stesso che progredisce. Il suo pensier