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Visualizzazione dei post con l'etichetta tristezza

Dietro il nulla

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C’è qualcosa che accomuna la morte della ventenne prostituta romena e quella di Francesco Panariello, fratello del più celebre Giorgio, abbandonato (o, più probabilmente, trascinato) su una panchina della pineta di Viareggio: ed è appunto la trascuratezza, l’anonimato. La squallida odissea di Francesco Panariello è persino più stridente: la sua fine ha qualcosa di caravaggesco, di febbricitante, è una conclusione stordita e in fiamme, pur se avvenuta nel freddo di dicembre. Lo scenario maestoso del litorale toscano, la parentela illustre, la vicinanza con le feste natalizie hanno messo ancor più in risalto quell’anonimato da poveracci, quella realtà di minuzie e ferraglia, il tedio, l’orizzonte obliquo d’un futuro grigio, piatto, esangue. Francesco è morto nell’odore muschioso delle conifere, insensibile e alieno al paesaggio circondante, magari eliminato o gettato là, tra le immondizie d’un’autostrada, mentre tentava di rimediare un tondino, “c’ho i soldi, giuro”. La giovane romena la

le luminarie , le decorazioni , i presepi , le musiche , film quest'anno mi mettono tristezza [ come sopravvivere al natale V puntata ]

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M da unitalianoastoccolma I o da circa  15 anni  guardo luminarie con indifferenza , anche  se  uso quelle di negozi ( compreso il nostro ) o le faccio in casa  per  tirarmi  su  se  sono  giù .Ma quest'anno per via del lutto vedere post  precedenti  , quest'anno non credo ch faremo nessuna decorazion \  illuminaria  e prsepe in  casa  , ma  solo in negozio  giusto  per  abbellire un po' l'atmosfra  malinconia  tipica del periodo che della crisi  . Come  sono arrivato  a ciò'  ?  riflettendo su questa  canzone di Giorgio Gaber  e questo articolo http://tinyurl.com/7evgqtl  Per chi mi chiede consigli leggetevi o rileggetevi  i link  dell'introduzione  e  dlla prima puntata  io non ne  ho perché  come ho dtto in una  puntata  precedente  sono un peccatore   mi  contraddico .Ma  soprattutto perché risposta non c'è l'unico metodo per chi odia l luminarie sarebbe quello di  girare al largo da vie illuminate e  andare in vie poco illuminate,  cosa non

L'odore del silenzio

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C'è sempre, in ogni vicenda umana, un momento di ricapitolazione, una pausa in cui il respiro rallenta, o addirittura si ferma. E' un momento timido, che svanisce non appena ne percepisci la presenza; eppure è anche una luce. Te ne puoi nutrire, senza però possederla. Devi fare un passo indietro, permetterle di invaderti. E allora, lei ti restituisce a te stesso. Pienamente, completamente. Quando usciva dal Quirinale, nella lunga notte di ieri, Silvio Berlusconi è stato restituito, o forse donato, a sé stesso. Non coglierà l'occasio ne, lo sappiamo. Tornerà, entro brevissimo tempo, il Berlusconi che abbiamo sempre conosciuto: un Berlusconi non super-umano, non post-umano, bensì para-umano. Qualcosa che sta accanto all'umanità senza esserlo. Una carcassa vuota, un'apparenza di vita, esattamente come le immagini dei dépliant pubblicitari. Perché questo e null'altro è stato il senso della sua avventura "politica": una strenua difesa della roba (sua), u

Ingrata patria...

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Nessun ricordo ufficiale per il volontario sardo-ligure che ha donato la vita per salvarne altre Per Lui, SANDRO USAI, nessuna diretta televisiva... solo: Sul coperchio un mazzo di piccole orchidee e le lacrime della moglie Elena, che non ha abbandonato un istante la bara... è quello che capita spesso ai "veri eroi"... (Domenico Savino)

La fine d'un mondo

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Era proprio Finisterre . Un suono, prima d’un luogo. La brughiera di Liguria, là dove si congiungeva, tra rigagnoli cinerei e mari in tempesta, con la parte alta della Toscana, luogo misterioso e battuto dai venti, selvaggio, impenetrabile. Luogo di frontiera, dalla lingua sconosciuta. Lo splendore delle Cinqueterre. Ma anche, per me che l’attraversavo di rado, una terra incognita , in cui la ruvidezza spartana dei liguri si confondeva con la grazia scapigliata degl’ignoti, leggeri toscani del Nord. Zona di passaggio, d’immigrazione. La mia bisnonna vi era salita dalla Lunigiana, anche questo un nome rarefatto, quasi spettrale. Dietro code di bauli, schiene, carri. E s’era poi insediata nel rigoglioso Ponente, concluso un matrimonio borghese, vissuta - poco tempo - felice. Luogo di pietra e di storia. Da pochi giorni cancellato, travolto, assorbito da una colata di fanghiglia e liquame. Una storia sgretolata, assieme con le code di bauli, i frantoi, la grazia mediterranea

Siamo creature

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Questo giorno 11, così maledetto. Sempre ricorre, ultimamente. E dopo, solo il silenzio. Una strana, forse stolida consolazione, nello stordimento afasico di Hiroki Azuma : "Faccio lo scrittore - egli afferma - ma non sono ancora stato capace di mettere in parole ciò che stiamo vivendo" . E, quando tace l'artista, tace l'uomo. Sconvolto il Giappone da un tremendo tsunami e un altrettanto tremendo maremoto , che ha mietuto cinquemila vittime accertate. E poi, l' incubo nucleare . A Fukushima si sta verificando un principio di fusione. Il resto, per questo popolo che così dignitosamente subisce e galleggia su un infiammato lago di dolore, non riusciamo a immaginarlo. Affermare, come Azuma, che "niente sarà più come prima" non è un'espressione sciatta del linguaggio medio-quotidiano; è semplicemente vero; e la verità è nuda, cruda, scabra, materica. Noi continueremo a scrivere, per sentirci vivi. Perché siamo obbligati, dannati all'esisten

Ma che piazze d'Egitto!

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In una Milano quasi primaverile gli umanisti si sono uniti agli amici egiziani in festa per le dimissioni di Mubarak . "Rispetteremo i trattati" , è l'assicurazione rivolta a Israele dal governo provvisorio. Eppure, mai come in questi momenti, euforici certo, ma non meno reali, si avverte un'inebriante sensazione di spossata felicità; quella felicità che proviamo dopo una lunga, dolorosa, spesso frustrante fatica; una felicità fisica e contagiosa, che ripaga delle sofferenze. Una felicità che segue una vittoria conquistata a caro prezzo, e da soli; "dal basso", come usa dire. " La caduta di Mubarak segna una straordinatia vittoria di popolo - commenta Emanuela Fumagalli di Mondo Senza Guerre (a sinistra nella foto, col cartello giallo) . - In diciotto giorni di mobilitazione nonviolenta, resistendo ad aggressioni di ogni tipo, gli egiziani sono riusciti a liberarsi di un dittatore che li opprimeva da trent'anni. Il coraggio e la perseveranza dimos

In mezzo al guado

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Antonio, operaio in pensione, piange dopo l'annuncio del referendum alla  Fiat Mirafiori   (foto di Alessandro Contaldo) . E non credevi davvero, anziano dal nome antico, di tornare a capo basso quelle mani, quella penna raschiata per anni nel desiderio d'un futuro nella certezza della fatica nel sangue e nella conquista Quella penna è ora pugnale o contro di te, o senza di te ti hanno tolto le rose strappandoti il pane Lacrime smarrite perdita di senno sputo del mondo un crollare di capo tramonta per sempre il sol dell'avvenire e sei festuca vuota in questo prato d'asfalto senza fiori da mirare condannato a un'attesa e a una sordida speranza

Resistere è esistere

Pubblicheremmo il seguente video senza alcun commento. E, in effetti, ne merita pochissimi. Nient'altro, niente altre che lei, lei, lei. Yara. Non è tornata a Natale, ma l'anno si apre vasto, lungo, interminabile, e speriamo che invece rimpicciolisca, per silenziare questa prolungata agonia. Nelle parole del padre, nella composta e devastata mutria della madre, ancor più eloquente, riecheggia esplosivo quel grido di Giobbe da noi evocato qualche giorno fa. E si comprende che quelle domande, quelle pretese diremmo, non sono rivolte ai rapitori, ma molto più in alto. Molto più definitive. E chissà che non avvenga poi davvero, il miracolo, come suggerivano gli amici d'un Giobbe contemporaneo, quello immortalato nel romanzo di Joseph Roth. Oggi Dio fa miracoli modesti, perché la gente non gli crede più e da lui non si aspetta nulla. Ma, similmente ai compagni della Bibbia, anche il loro consiglio si era poi dimostrato ingannevole. Dio agisce grandemente ancor oggi, vuole gli

La notte del Natale

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Sono diventati familiari a tutti gli occhi miti, domestici di Yara Gambirasio . Quel suo naso ancora da modellare, la pelle lucida, oleosa d'adolescente antica. Si avverte quasi, dalle immagini, l'aroma di talco e compostezza. Una certa malinconica gravezza, quasi un inconscio presentimento. E lo sguardo velato d'inspiegabile e tremula fiducia. Yara, lo sappiamo, è stata inghiottita nel nulla a sette cento metri da casa sua. Da quasi un mese. La ferma dignità della famiglia di fronte allo sciacallaggio dei media - il cui cinismo comunque non si è mai arrestato -, il rispetto quasi sacrale di quella piccola Brembate nelle cui nebbie Yara s'è persa, la compostezza religiosa dei suoi compagni di classe, che scrivono direttamente ai rapitori di rilasciarla almeno a Natale, non alterano il lacerto della domanda di Dostoevskij e, prima di lui, di Giobbe, davanti al dolore innocente. I fortunatamente pochi razzisti e leghisti che hanno esultato di gioia feroce quando si er

L'ultima cena?

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Io non canterei vittoria a proposito del presunto "fallimento" del simposio Vespa-Bertone-Berlusconi . E attenti a considerare quest'ultimo un fesso. Non lo è affatto. Il suo lessico è elementare, ridotto all'osso: tipico delle persone incolte e dei pubblicitari. Per questo fa leva sul popolo italiano, notoriamente poco incline alla lettura e all'approfondimento. E', soprattutto, un ladro di linguaggio, astuto nel cooptare le parole più in voga per stravolgerne il senso. Avete notato come si è disinvoltamente appropriato de l termine "bavaglio"? Dai suoi tg, soprattutto quello sulla prima rete Rai, ha fatto sapere che l' imbavagliato è lui , in nome d'un diritto che non può essere assoluto : quello della libertà di stampa. Perché prima di essa esiste il diritto alla privacy, come usa dire con orribile anglismo, e che è tutt'altra cosa dall'intimità. A rigor di termini sarebbe pure incontestabile, e infatti egli spera che molti ital

Ecco a voi...

...il Ministro italiano della Difesa!!!!

Buon compleanno

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Oggi in tanti, a partire dai Presidenti della Repubblica e del Senato , sono impegnati a ricordare Bettino Craxi nel 10° anniversario della morte. Questo blog vuole invece ricordare Paolo Borsellino , martire della legalità e della democrazia, che oggi avrebbe compiuto 70 anni (e Rocco Chinnici 85). Non oso chieder loro perdono per l'oblio degli italiani. Mi limito alla vergogna. Infelice quel Paese che ha bisogno d'eroi, ma disgraziato quel Paese che sceglie eroi sbagliati.

Quell'odio nato dalla "normalità"

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Riporto integralmente, e senza alcun commento, una lettera inviata al "Giorno" il 18 dicembre scorso, con relativa risposta del direttore di quel quotidiano. *** Trieste, Risiera di San Sabba, proteste antifasciste in un'immagine d'epoca. Profetici quei segni d'interpunzione... Ho scoperto che mio figlio è un estremista di destra Ho scoperto che mio figlio di 14 anni frequenta gruppi di estrema destra, che sono razzisti. Per me è stato uno choc. Negli ultimi mesi vedevo che era cambiato ma non sapevo spiegarmi. Mi accorgo ora, e spero non sia troppo tardi, che ho colpe precise se ha sposato idee estremiste, perché in casa indichiamo con troppa facilità come simboli negativi il comunismo e gli immigrati. (Michele Cattaneo, Cremona) *** Mai come in questi giorni scopriamo la necessità di tornare alla moderazione e all'uso controllato delle idee e delle parole. Il malessere prim'ancora che nei partiti è in noi stessi, siamo domincati dalle passioni e d

Satana tra noi

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Questo blog e gli umanisti di tutto il mondo manifestano il più profondo sdegno per la profanazione avvenuta ieri ad Auschwitz e, augurandosi che i responsabili dell'infame gesto siano trovati e puniti col massimo rigore, esprimono solidarietà assoluta per gli ebrei e tutte le altre vittime della barbarie nazi-fascista. L'ingresso di Auschwitz visto dall'interno (foto di Gabriele Muzzarini).

No, la laicità non significa togliere il crocefisso, simbolo d'amore

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Non sono d’accordo con la sentenza della Corte europea dei diritti e non mi piacciono la gran parte delle reazioni della politica e della chiesa italiane. D’impulso direi: giù le mani dal crocefisso, chiunque voi siate, cattolici, cristiani, atei, agnostici, giudici europei o italiani, cardinali, leader politici. Non si cancellano consuetudini (non tradizioni) con sentenze anche illuminate e dal punto di vista della difesa della laicità dello Stato ineccepibili. So che mi attirerò le ire di tante e di tanti, ma trovo la polemica sul crocefisso inutile, sopra le righe e soprattutto ipocrita. L’Italia è un paese cattolico e non si può offendere il sentimento popolare rispetto alla religione? Forse no, forse sì, non è questo il punto. Il nostro paese ha un lungo percorso da fare dal punto di vista dell’emancipazione dai poteri superstiziosi delle gerarchie cattoliche. Il misticismo cristiano, dopo alcuni falliti tentativi di correzione da parte del Concilio Vaticano II, è di nuovo ripiomb

Più maschi che uomini

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Dopo la violentissima aggressione misogina del Supermaschio contro la Bindi, vi sottopongo una rassegna dei suoi più eminenti MEMBRI di sgoverno, dei loro rampolli e dei loro servi con la faccia a pois. Carini, vero?