"Rachele piange i suoi figli e non vuol essere consolata, perché non sono più" (Ger 31,15) . La madre di Raul , Fernando , Sebastian e Patrizia , i quattro bimbi rom arsi vivi nel rogo del 6 febbraio scorso a Roma, ricorda la biblica Rachele in modo impressionante. Il sindaco Alemanno ha proclamato il lutto cittadino. Eppure, adesso, sia la donna sia la famiglia rischiano di essere imputati di “abbandono di minore”, reato previsto e punito dall’art. 591 del Codice Penale. L'abbraccio del presidente Napolitano alla madre rom. L’organizzazione umanitaria Gruppo EveryOne si appella al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, affinché, dopo la strazio dei bambini, le istituzioni non colpiscano ancora i genitori . Sono periti quattro bambini. Questo dovrebbe bastare. Altro non dovremmo aggiungere. Prima delle azioni, contano i segni. I silenzi. Ma non tutti i silenzi sono uguali. Esistono silenzi che impetrano, e silenzi che racchiudono scaturigini di d
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Emma Marrone a L'Unità: "Ragazze il 13 io sarò in piazza venite con me . E' in gioco il nostro futuro"
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Giuseppe Scano
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unita sabato 12 febbraio 2011 La vincitrice della nona edizione di Amici, Emma Marrone, intervistata oggi dal quotidiano “L’Unità” chiama a raccolta lo stuolo delle sue tante fans esortandole a partecipare numerose alla manifestazione a favore della dignità della donna che si terrà domani in Piazza del Popolo a Roma. Tre dischi di platino, in procinto di iniziare l’avventura al Festival di Sanremo martedì prossimo in coppia con i Modà con il brano “Arriverà“, Emma ha deciso di abbandonare le prove della kermesse canora per essere presente alla manifestazione che considera importante per il futuro di tutti. La cantante salentina respinge al mittente le accuse di essere un prodotto di Amici: “Non ne posso più. Io non sono il prodotto di nessuno, sono solo una ragazza che ha avuto la possibilità di cambiare ma mi sono fatta un mazzo così per riuscirci e continuo ad essere quello che sono sempre stata: una persona pensante”. Talmente pensante che quello che taluni considerano ‘un prodotto
Ci siamo!
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Nota . Per un improvviso problema alla pagina web, il testo, i link e quasi tutti i video di questo post sono andati perduti . Mi limito, pertanto, a riportare l'appello dei collettivi femminili del Nord Milano per l'importante manifestazione di oggi, a favore della dignit à delle donne, che si svolgerà in tutte le piazze italiane e anche straniere. La delegazione umanista non mancherà all'appuntamento. In Italia la maggioranza delle donne lavora fuori o dentro casa, crea ricchezza, cerca un lavoro (e una su due non ci riesce), studia, si sacrifica per affermarsi nella p rofessione che si è scelta, si prende cura delle relazioni affettive e familiari, pccupandosi di figli, mariti, genitori anziani. Tante sono impegnate nella vita pubblica, in tutti i partiti, nei sindacati, nelle imprese, nelle associazioni e nel volontariato allo scopo di rendere più civile, più ricca e accogliente la società in cui vivono. Hanno considerazione e rispetto di sé, della libertà e della
Ma che piazze d'Egitto!
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In una Milano quasi primaverile gli umanisti si sono uniti agli amici egiziani in festa per le dimissioni di Mubarak . "Rispetteremo i trattati" , è l'assicurazione rivolta a Israele dal governo provvisorio. Eppure, mai come in questi momenti, euforici certo, ma non meno reali, si avverte un'inebriante sensazione di spossata felicità; quella felicità che proviamo dopo una lunga, dolorosa, spesso frustrante fatica; una felicità fisica e contagiosa, che ripaga delle sofferenze. Una felicità che segue una vittoria conquistata a caro prezzo, e da soli; "dal basso", come usa dire. " La caduta di Mubarak segna una straordinatia vittoria di popolo - commenta Emanuela Fumagalli di Mondo Senza Guerre (a sinistra nella foto, col cartello giallo) . - In diciotto giorni di mobilitazione nonviolenta, resistendo ad aggressioni di ogni tipo, gli egiziani sono riusciti a liberarsi di un dittatore che li opprimeva da trent'anni. Il coraggio e la perseveranza dimos
viaggio nella frontiera VI° tecniche indiane e la p parte indiana del mio passato
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Giuseppe Scano
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Ma Dopo aver fatto colazione fu io che feci una domanda a bruciapelo a Jack . Ma Lui se mi guardo in viso e mi brucio sul tempo . Si fece la domanda << Scommetto che volevi chiedermi come mi trovo nella frontiera e se le esperienze di cutting out e La marchiatura e quindi conseguenza la vita nel ranch , mi sono state utili o meno ? >> . E allo stesso tempo si diede la risposta << Si perchè ho imparato a distinguere , mi sarà utile se decidessi di fare lo sceriffo o l'allevatore ( cosa che escludo ,ma se dovesse capitare ...... ) , un marchio vero da uno falso ed ho imparato ad usare il lazzo e un grande affiatamento tra cowboy e cavallo che se applicato allo sparare , mi servirà a sparare in corsa e ad evitare dei colpi se mi sparassero quando sono a cavallo . Ma ancora non sono completo , mi manca al cultura indiana .Solo cosi la mia formazione di uomo del west e di frontiera ( anche se orma
foibe e revisionismo ma io ricordo lo stesso
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Giuseppe Scano
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Riccollegandomi a quanto dicevo nei due post precedenti in particolare l'ultimo , celebro il 10 febbraio , nonostante come dice mio padre ( ex Pcml-servire il popolo ) e gli amici di http://www.facebook.com/notes/armata-rossa/ ( di cui non sempre condivido tutto perchè troppo settari e nostalgici , ma stavolta gli do ragione ) : << I fatti ci hanno dato ragione. I timori che avevamo espresso fin da quando fu istituito il giorno del ricordo si sono puntualmente avverati. Anche dalle più alte cariche dello Stato si è sentito il dovere di enfatizzare una retorica che non contribuisce ad alcuna lettura critica del nostro passato, l'unica che possa servire ad elevare il nostro senso civile, ma che alimenta ulteriormente il vittimismo nazionale. Per questo vogliamo ribadire quanto scrivevamo già anni fa con la prima Giornata del Ricordo per onorare le vittime delle foibe. >> ( qui il resto della nota ) . Infatti Non era di
i vecchi sono preziosi . il caso di Zia Mariella che scrive al premier: mi dimetto da cittadina
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Giuseppe Scano
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Chi lo h detto che i vecchi sono noiosi e barbosi ? . Forse moti \e ignorano che nei momenti di crisi ( politico e culturale ) essi sono come dimostra questa lettera presa da © http://unita.it online del 9\2\2011 dei punti di riferimento Ne è un esempio questa a lettera di un ex partigiana che sotto riporto , senza ulteriori commenti , perché è talmente bella e profonda che parla da sola Egregio Presidente del Consiglio è la prima volta che Le scrivo, ma non si preoccupi: non voglio chiederLe nulla. Lei in realtà mi dovrebbe tutto, visto che il Suo mestiere di premier sarebbe provvedere a noi italiani, specie a quelli che sono ultimi o penultimi. Io sono anziana, pensionata minima, calabrese; dopo di me ci sono forse solo gli invalidi, gli anziani non autosufficienti, le mamme single extracomunitarie. O forse no: la linea degli ultimi non si vede mai con chiarezza, ma in compenso si vede molt
Chiara Ragnini - All my pleasure [ Palco sul Mare Festival 2010 opening ...
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Giuseppe Scano
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