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cibi proibiti alle donne CETRIOLO VIETATO ALLE DONNE. RELIGIOSO: "RICORDA IL PENE MASCHILE"

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leggo  sulla mia home di facebook   questo articolo del giornale gratuito  http://www.leggo.it/ Giovedì 08 Dicembre 2011 - 16:06 ROMA - Cetrioli, banane, zucchine e carote. Eccoli i nuovi frutti del peccato, almeno stando a quanto sostiene un religioso islamico. L'uomo, residente in Europa, ha dichiarato che le donne non dovrebbero neanche avvicinarsi a ortaggi e frutta di forma fallica per evitare che queste possano portare alla mente "pensieri sessuali". Lo sceicco, per ora rimasto anonimo, è stato citato dal quotidiano el- Senousa. Accanto al divieto, però, l'uomo ha aggiunto anche delle "istruzioni per l'uso": se proprio le donne islamiche non potranno fare a meno di mangiare i frutti incriminati, dovranno almeno farlo in presenza di un uomo loro legato da parentela, come un padre o un marito, che provvederà a tagliarli in pezzetti tanto piccoli da non ricondurre alla forma originaria. Banane e cetrioli, infatti, “assomigliano al pene ma

sfatiamo il mito dl natale buonista esso è anche repressione

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Poiché l'oppio di popoli  è l'oblio   , con la creazione  di miti   buonisti    vi racconto   tre storie  avvenute  nl  periodo  natalizio  la  prima  è tratta  da  http://domani.arcoiris.tv/ NATALE 1893 – Sicilia insaguinata da carabinieri e latifondisti che sparano contro i contadini affamati 19-12-2011 di Elio Camilleri  Erano quasi le quattro del pomeriggio e il pranzo di Natale del 1893 era finito appena da un po’, la mattina era trascorsa tranquilla, anche Gesù era nato a mezzanotte. Il giorno prima, nella piazza, una moltitudine di donne aveva guidato una manifestazione contro le tasse che esplose improvvisamente con l’assalto e la distruzione dei circoli che erano i luoghi di riunione, di svago dei notabili, dei potenti e dei prepotenti del paese. La forza pubblica aveva tentato di contenere la folla, ma non era riuscita ad evitare il successivo assalto e la completa devastazione dei casotti daziari. Erano quasi le quattro del pomeriggio del Natal

non ci facciamo fregare anche questo o gli studiosi non fuggano all'stero .Sei in: Sassari Home / Sardegna / Fili di cotone come transistor: l'indumento «intelligente» nasce tra Cagliari e Bologna E-mail Stampa Condividi Fili di cotone come transistor: l'indumento «intelligente» nasce tra Cagliari e Bologna

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zoom CAGLIARI.  C'è anche l'apporto dell'università di Cagliari nella realizzazione di tessuti «intelligenti» in semplice filo di cotone naturale capaci di monitorare il battito cardiaco o la temperatura corporea e, allo stesso tempo, comodi da indossare ed utili alla realizzazione di capi per i lavoratori a rischio, per monitorare i pazienti o per gli atleti di sport estremi. Questi particolari «transistor» di fibre di cotone sono stati realizzati grazie ad uno studio dell'istituto di nanoscienze del Cnr e dell'Università di Bologna. I ricercatori Annalisa Bonfiglio, Giorgio Mattana e Piero Cosseddu (Istituto nanoscienze del Consiglio nazionale delle ricerche e Università di Cagliari) e Beatrice Fraboni (Università di Bologna) hanno dimostrato che da un semplice filo di cotone possono nascere dei transistor, aprendo la strada alla creazione di indumenti «intelligenti» e «sensibili» e alla possibilità di creare interi circuiti in tessuto. Lo studio è stato

Lo stato italiano deve alla Sardegna più di 8 miliardi di euro. Sono soldi dei sardi, delle nostre imposte

Euro pro capite: 5.089,14036 € Accise Pregresse: 12.700.000.000 € Vertenza entrate & gettito: 8.145.136.675,00 € Vertenza accise: 381.265.060,00 € Lo stato italiano deve alla Sardegna più di 8 miliardi di euro. Sono soldi dei sardi, delle nostre imposte. Questo fatto è dovuto prima di tutto alla mancata riscossione in Sardegna delle imposte sarde. Sono enti dello stato che incassano le tasse dei sardi. Poi lo stato non riversa ciò che per legge deve alla Sardegna. È successo per moltissimi anni, senza che i politici sardi muovessero un dito per impedirlo.ed è sempre in continuo aumento vdre qui il contatore  http://isoladeltesoro.progeturepublica.net/

anche i truffatori hanno un etica . Cagliari truffava i benestanti con il gratta e vinci falsi

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 Leggendo i  giornali  locali  si  sentono storie  come  questa  di cui riporto l'articolo sotto   tipiche  cinematografiche  e non dalla nuova  sardegna del 18\12\2011 Cagliari, scoperta truffa con gratta e vinci milionari Con la tecnica dei gratta e vinci "milionari" contraffatti, un commerciante abusivo raggirava da anni soprattutto persone benestanti nell'hinterland di Cagliari. L'uomo è stato scoperto dalla Guardia di finanza CAGLIARI. Con la tecnica dei gratta e vinci 'milionari' contraffatti, un commerciante abusivo raggirava da anni soprattutto persone benestanti nell'hinterland di Cagliari. Come il protagonista del film 'Prova a prendermi', Mauro Mallus di Quartu Sant'Elena, noto "Bacioni", manometteva parzialmente i biglietti senza intaccarne l'integrità, poi li cedeva ai prescelti. La Guardia di finanza di Cagliari l'ha scoperto dopo due ignare vittime della truffa avevano portato in banca, nel novem

Mai più, e per sempre

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Gli sembrava che l'aria, lì intorno, lo ghermisse fin quasi a soffocarlo. L'avvertiva liscia, umida, appiccicosa, con un sentore di miele. Simile a certe mattinate cilestrine, che avevano punteggiato la sua infanzia ormai lontana. Ne percepiva l'odore buio, remoto. Era entrato con lei in quella stanza dalle pareti asettiche. Attendeva il parto e si sentiva svuotato e incredulo. "Non tornerà più", risuonava una voce dentro di sé. Sopra: Stefania Scarnati, Natività E non sapeva se usciva dalla sua mente o da qualche spazio siderale. Non tornerà più questo momento, questa sconfinata regressione nell'universo. Tutto si ampliava e al tempo stesso tornava grumo, domanda, inizio. Attendeva. Udiva sé stesso incoraggiare, accarezzare, percepiva il suo sorriso fragile, inerme, bianco, poi un fulgore indistinto irrorò lo spazio circostante. Avrebbe voluto interrompere i gemiti di lei, e al tempo stesso non muoveva le mani grandi e inutili, la forza s'arrendev

le mie contraddizioni natalizie

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Questo post è nato da  una discussione  sulla mia bacheca  di Facebook  Giuseppe Scano Ancora non sento l'atmosfera natalizia è normale ? Mi piace  ·   ·  Condividi A  Anastasia Taglioli ,  Francesca Pedroni  e  altri 4  piace questo elemento. Angela Pia Lecis Saba   xkè è natale tra un po? bohhhhhh domenica alle 9.25  ·  Mi piace  ·   2 Marinella Marini   io spero arrvi in fretta il 7 gennaio domenica alle 9.33  ·  Mi piace Angela Pia Lecis Saba   il natale + bello nn è qll scritto in rosso nel calendario, ma qnd riusciamo a vivere bene qualsiasi giorno dell'anno.......ora di rosso mi sa ke ci sono solo i conti in banca di tnt gente, altrokè 25 dicembre!!!!!! domenica alle 9.55  ·  Mi piace  ·   2 Sara Canu   ‎...Idem anche se è già qualche anno che non sento quell'emozione nel cuore...o forse come dice Angela sarà per i nostri conti in rosso e quel pò di timore nel futuro incerto

mio riadattamento dl testo del canti di lotta (mondine) - Le otto ore

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Il  canto  che  , come  si faceva nella tradizione    orale   ( molto forte  nelle zone contadine  specie  del sud   e  di cui sono  stato testimone     visto che i miei nonni mi raccontavano storie  e leggende   della tradizione rielaborate    )  che  vado a rielaborare  è   canto di lotta delle mondine, di autore anonimo, nato nel 1906, quando il deputato socialista Consiglio, presenta alle Camere il progetto di legge per ridurre a otto ore la giornata lavorativa. le otto ore lavorative rappresentavano il cardine delle rivendicazioni del movimento operaio e contadino proclamate dalla prima e seconda internazionale.  Il riferimento alla Russia è riferito alla Rivoluzione del 1905, ma la canzone diventa popolarissima durante le grandi lotte del biennio rosso( 1920-1922 ) La musica ricorda la canzone risorgimentale La bandiera tricolore, e i testi furono moltissimi, in quanto adattati a diverse occasioni e spesso cambiati ecco ilo mio testo se 70 anni per la pensione vi