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leggende urbane , morte , ed altre sciochezze

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da   facebook Albero piegato dal vento, Yosemite National Park, California, c. 1940 Fotografia di Ansel Easton Adams (1902-1984) Molti di voi  mi fanno i complimenti (  chi sinceri chi ruffiani )    e mi  vantano  per  le  storie  e  gli argomenti  che tratto nel blog o di conseguenza   , dove  ho configurato il mio  ( ma  anche  vostro    che mi leggetre  e che  ci scrivete  ) su  : 1)  facebook , twitter ,linkedin .  Soggetto e sceneggiatura:  Giovanni Di Gregorio Disegni:  Ugolino Cossu  Copertina:  Angelo Stano Ma   a volte  la vita  è assurda  che spesso <<  le  spiegazioni  più assurde  sono anche le  più probabili  . D'altronde  è cosi   difficile   capire >> come giustamente  dice   Dylan Dog  in leggende  Urbane (  copertina  a destra  )    <<  cosa  esista  e cosa  no ... . >> A  vote  non mi ci raccapezzo , leggendo  storie  che  qui riporto  ,  neppure  io  che  possa succedere  cose  del genere  . Il fatto   che  certe cose  e

sfatiamo il mito dl natale buonista esso è anche repressione

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Poiché l'oppio di popoli  è l'oblio   , con la creazione  di miti   buonisti    vi racconto   tre storie  avvenute  nl  periodo  natalizio  la  prima  è tratta  da  http://domani.arcoiris.tv/ NATALE 1893 – Sicilia insaguinata da carabinieri e latifondisti che sparano contro i contadini affamati 19-12-2011 di Elio Camilleri  Erano quasi le quattro del pomeriggio e il pranzo di Natale del 1893 era finito appena da un po’, la mattina era trascorsa tranquilla, anche Gesù era nato a mezzanotte. Il giorno prima, nella piazza, una moltitudine di donne aveva guidato una manifestazione contro le tasse che esplose improvvisamente con l’assalto e la distruzione dei circoli che erano i luoghi di riunione, di svago dei notabili, dei potenti e dei prepotenti del paese. La forza pubblica aveva tentato di contenere la folla, ma non era riuscita ad evitare il successivo assalto e la completa devastazione dei casotti daziari. Erano quasi le quattro del pomeriggio del Natal

Tra foglio e matita...

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Il bello del disegno è che libera la mente e spazia tra temi vari senza difficoltà e costrizioni... La punta di una matita passa dove il dito non riesce...e TRA FOGLIO E MATITA...esistono infiniti mondi...   Venite a trovarmi...   VI ASPETTO!!!

Mario Rigoni Stern 1921-2008

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Nell'estrema naturalezza del suo ciclo vitale, Mario Rigoni Stern era, è, continuo, circolare, infinito. Prosegue il viaggio, solcando lande d'un rosa bigio, preannuncianti lo stupore delle aurore slave. Ma Mario era, è, soprattutto tundra, inverno, come ha notato Paolo Rumiz su "Repubblica". L'ultima volta che l'ha visto, stringendo la sua mano ancor salda e scabra, ha avuto la percezione che stesse tramutandosi in bosco. Muschio, guazza, foglie bagnate, frulli di passeri, frugalità di camini accesi, questo e molto altro è stato Mario. La sua elementarità spaziale aveva un sentore cosmico. Una vicinanza biblica con la terra, permeata da un misterioso Tao. Mario era restituzione,senso della precarietà e roccia verso l'orizzonte. Saperlo lì, nel suo Veneto rorido di cielo, confortava. Dava la certezza del compattarsi del tempo, della regolarità del vivere, della rappacificazione col creato. Bambini, il suo Sergente nella neve ci aveva scaldato lacrime a

"orfeo9 " per sempre . intervista con Fabio Sanna

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  Fabio Sanna , il 26 giugno prossimo tu e la tua compagnia teatrale, Le Strane Felci , vi esibirete a Roma, alla Stazione Birra , per un Tributo a Orfeo 9 [cfr. la locandina a lato]. Prima di presentare il lavoro, vuoi raccontarci qualcosa di te?   - Non sto mai fermo: sono cantante, musicista, attore, imitatore, grafico, web designer ... e, per completare il tutto, mi onoro di esser stato prima allievo e poi braccio destro del M° Nora Orlandi. Eclettiche le mie esperienze musicali: Battisti, Beatles, Renato Zero, Wilson Pickett, il rock progressive (soprattutto italiano), l'hard rock (Kiss, Black Sabbath, Deep Purple) e molti altri. - E la Compagnia? Avete un repertorio particolare? - La Compagnia esiste dal dicembre 2005, ma si tentò di portare in scena

Lenin

Lenin. Lassù in Russia si sono rifiutati di tenere la salma del rivoluzionario comunista Lenin,e noi italiani cosa rispondiamo? Che non lo vogliamo tra le palle,ora,scusate,ma io preferisco di gran lunga tenere le ceneeri di Lenin che quelle di Mussolini!!! Personalmente accolgo con grande onore il rivoluzionario,quasi da prendere come un esempi al Che,e butterei in casa della nipote di Mussolini,quelle cazzo di ceneri di Benito,ancor apiù vergognoso di chi ha cercato in qualche modo di espandere dei buoni principi!