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cara bulla ... di Flavia marchesini un come rispondere ai bulli senza scendere al loro stesso livello

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queste  nuove  generazioni   mi  tirano su di  morale   e mi rendono meno  pessimista  . esi hanno molto  da  insegnarci  , soprattutto  a  noi odiatori Flavia, 11 anni, è stata per lungo tempo vittima di bullismo da parte di una sua coetanea che frequenta la sua stessa scuola di Cremona. Ma la giovane è riuscita a sciogliere con decisione e delicatezza quel “nodo blu” che le era stato avvolto addosso e l’aveva tenuta stretta nella morsa del bullismo, attraverso l’uso delle parole scritte, nero su bianco, in una lettera indirizzata alla sua “bulla”. Perché Flavia è riuscita a trasformare la meschinità del bullismo subito e a fronteggiare a testa alta, e penna alla mano, la sua «cara bulla».  Ed è proprio con queste parole che inizia la lettera dell’11enne indirizzata alla giovanissima ragazza che l’ha più volte presa di mira. la  protagonista   Dopo aver inglobato tante cattiverie e pressioni psicologiche di certo non facili da metabolizzare, ancor di più in una fase del

Siracusa, per un errore dei giudici vince una medaglia che non merita e la consegna alla seconda classificata

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Babbo natale  ( Gesù bambino   come  volevano     che  lo chiamassi  le   mie  nonne   ) avrà preso nota dell’ennesima bella storia andata in scena in questi giorni: in questo caso il teatro è stato la Sicilia. Il Protagonista un ragazzino di 10 anni che si è aggiudicato l'oro in una competizione regionale di karate. Accortosi dell'errore della giuria ha messo la medaglia al collo di Carlotta Bartolo, 11 anni, che era arrivata seconda. Egli    per un errore nel calcolo dei punti, Giorgio Torrisi, 10 anni, era stato giudicato e premiato come vincitore di un torneo di karate, ma poi quando insieme ai suoi genitori ha scoperto di essere arrivato secondo, ha scelto di consegnare la medaglia d’oro a chi davvero l’aveva meritata: Carlotta Bartolo, appunto   di 11 anni. Una  bella  riasposta  a chi ice  che  certi valori sono morti  , certo    stanno scomparendo  , ma  ancora   ed   questo è uno    dei casi  in questione  resistono   e  sono  ancora   vivi  Infatti   , oltre 

ma che genitore è uno che denuncia un proprio figlio\a per qualche canna ?

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unione sarda 20\5\2018 Immagine simbolo "L'ho fatto per il bene di mio figlio". Queste le parole di una donna di 50 anni cagliaritana ai carabinieri della stazione di San Bartolomeo, quasi sorpresi nel trovarsi di fronte una madre decisa a denunciare il figlio diciottenne. Il motivo? Da casa sparivano i soldi, lei ha sospettato del ragazzo e lo ha perquisito: nello zaino di scuola ha trovato pochi grammi di hascisc e marijuana. La madre-coraggio davanti ai militari non ha avuto dubbi: il giovane studente è stato così segnalato come consumatore alla Prefettura. Dovrà seguire un percorso riabilitativo e, per un periodo, non potrà conseguire la patente di guida. Poi si vedrà. "Lo faccio per non essere isolato ed escluso dal gruppo di amici: se non fai uso di droghe, che viene venduta senza alcun problema anche a scuola, vieni emarginato", ha confidato il ragazzo.                                   Matteo Vercelli quyell  potre

l'hipop e il rap non è solo fedez e J-Ax o bello figo in particolare . ecco le nuove leve : valentina ruibini ,lowlow, Master Sina

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leggi anche http://spaziohiphopita.altervista.org/ https://it.wikipedia.org/wiki/Rap_italiano https://www.facebook.com/groups/rapperebeatmakeritalia/ https://www.facebook.com/hiphoptvitaly/?ref=br_rs https://www.facebook.com/groups/423190864497300/?ref=br_rs https://www.facebook.com/groups/532399093549518/?ref=br_rs Nell'ultyimo ventennio hip hop  \ raper  è  uscito da  genere  di nicchia   (     Csoa   \  .   C.S.A.  ed  altri spazi   occupati ) è diventato   di massa  e  ancora  di più che negli anni 90 il rap \ hip hop ha sempre più successo e i suoi esponenti sono sempre più giovani rispetto ai quelli della mia generazione ( vedi url sopra ) . Infatti   è variegato che  è dificile tenere  conto dei gruppoi    che   nascono , muoiono  e  risorgono  della carriere  soliste   o doppie .  Ecco  una   mia sintesi sulle nuove  leve  .  Per esere  agiornati  dei continui mutamenti   ,  trovate  sopra   alcuni punti di riferimento La prima

miracolo un padre che non cede alle pression del figlio di 1o\11 anni che gli chiede il celluare

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Ecco una storia di quando una proibizione o rifiuto è salutare e non repressivo ed aiuta a crescere ed affrontare meglio la vita nel bene e nel male Caro giovanotto, ormai è deciso: comincerai la scuola media senza il telefonino nello zaino correndo il rischio (che forse è una certezza) di ritrovartiin minoranza rispetto ai tuoi compagni. Ti chiederai perché. E la risposta che tante volte ho incassato da mio padre ("perché lo dico io") probabilmente non ti basterà. E allora devi sapere che quando sei arrivato, ormai undici anni fa, sono spariti i coltelli che prima stavano in bella vista sul banco della cucina, nelle prese elettriche abbiamo infilato i tappi di plastica e un cancelletto sulle scale ha impedito che tu prendessi il volo durante le tue prime esplorazioni a "quattro zampe". Poi è venuto il giorno della bicicletta e prima di togliere le rotelle siamo andati in quel parcheggio chiuso alle auto a provare (e riprovare) se dav

A 17 anni ferisce il padre per una ricarica telefonica Ghilarza. L’uomo ha negato 10 euro alla figlia, all’ennesimo rifiuto lei ha cercato di colpirlo con un coltello di cucina, ferendolo a una mano

lo so che   quello che riporto sotto  è un semplice fatto di cronaca , ma dimostra come le nuove tecnologie e la crisi sia anche sociale e non solo economica . Parlo per esperienza personale , anche se non sono mai arrivato a situazioni del genere , rubacchiavo in famiglia fino ai 22\3 anni . E quindi capisco io disagio dell'adolescente e l'impotenza della famiglia incapace di fare un grande gesto cioè quello di :spaccargli il telefono davanti agli occhi ! o quanto meno educarla ad il risparmio ed ad un uso critico e ragionato del mezzo di comunicazione ovvero il cellulare  unione sarda  22\4\2013 di Elia Sanna GHILARZA                                                                                                                         Il padre le avrebbe rifiutato i soldi per una ricarica del cellulare e lei ha tentato di accoltellarlo. L’uomo è rimasto ferito ad una mano mentre cercava di evitare i fendenti della figli

Bimbi imitano Banda Magliana Fiumicino, timori a scuola e i genitori nsi preoccupano . ma lo facciano per cose più serie

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  fonte  unita  online  La serie tv di pochi anni fa “Romanzo criminale” con le malefatte – rivisitate – negli anni 80 della Banda della Magliana ha fatto epoca. E ha lasciato il segno nell'immaginazione. Talvolta, è già stato detto, con effetti di imitazione negativi, nonostante non fosse quella l'intenzione degli autori del serial. Emerge ora dalle cronache di Fiumicino che in una scuola elementare i piccoli maschi di otto – nove anni facevano  “Dandi”, del “Libanese”, del “Freddo”, minacciavano coetanei e prendevano di mira le bambine. E I genitori si sono allarmati. Dalle notizie pare tutto rientrato, ma è il fatto 'imitativo' di modelli criminali che suscita preoccupazioni in molti adulti.   I piccoli giocavano a fare i criminali. Da bambini, soprattutto nelle passate generazioni, i maschi giocavano regolarmente a soldati o cow boys, il punto che ha preccupato a Fiumicino però è come il gioco stesse prendendo. E che i modelli di quei piccoli – com