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Silvio Berlusconi e Francesco Nuti due morti della mia generazione

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 Per   me      cresciuto     negli anni  80  \ 90    bombardato   (  salvo  qualche  eccezione   ) delle tv di Berlusconi e delle sue affiliate Ed allo stesso tempo ho maturato proprio sotto di lui , anzi al suo primo discorso una coscienza politica contro quel mantra del liberismo ed edonismo sfrenato, del “ciarpame”, delle barzellette e delle veline ma anche del sangue del G8 e delle ombre dei processi e della P2, ecco, per noi, soprattutto per  me  (  e   quei pochi     che       fin  dalle  origini  ) l'ho  combattuto politicamente e soprattutto culturalmente in tutti i modi e con tutta la - forse troppo poca - forza di cui  ero  capace, la morte di Berlusconi non può e non potrà mai essere una notizia come un’altra.  È , almeno spero , la fine di un’epoca, e arriva, come spesso accade, quando il tempo ha mitigato lo scontro ed edulcorato la memoria. Forse è giusto così, in fondo, la morte, qualunque morte, richiede la

non ci sarà menoria condivisa fin quando si userà la storia a scopo politico e strumentale Berlusconi e l'uso della vicenda del partigiano Francesco Moranino

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http://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Moranino Strano che  Berlusconi  da  anti  comunista  viscerale   in tutte le sue forme  usi  per   giustificarsi  la  vicenda  Moranino  un partigiano comunista  (  trovate  sopra e nell'articolo  che  segue    approfondimenti   )  forse  vuole impietosire   Nappisan ops  Napolitano   da  http://www.huffingtonpost.it/2013/08/13/ Grazia a Berlusconi: il Pdl tira in ballo il partigiano Francesco Moranino per salvare Silvio Il partigiano Berlusconi. È il serafico Lucio Malan, senatore del Pdl, a iscrivere Silvio nell’albo di  una categoria mai esplorata dal leader azzurro . Almeno fino ad oggi. Una situazione irrituale per chi ha fatto della lotta anti-comunista un cavallo di battaglia per anni e anni di campagne elettorali. Ma il destino del Cavaliere val bene una strizzatina d’occhio ai nemici di una vita. Il tema è quello che domina la scena politica da settimane:  Giorgio Napolitano concederà un sal

quando la vera news è lontano dai media la vittoria dell.l'outsider a sindaco di messina renato accorinti

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nessuna novità da Milano . unione sarda lunedì 24 giugno 2013  Rubygate, i giudici condannano Berlusconi Sette anni di carcere e interdizione perpetua Il Tribunale di Milano accoglie le tesi della Procura e condanna Silvio Berlusconi a sette anni di carcere e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici per concussione e prostituzione minorile. Era ovvio e  scontato  talmente  erano probanti  e palesi le prove  proprio  come il processo che  3 mila  anni fa  Cicerone condusse  contro   Gaio Licinio Verre :  (c.  120 a.C.  –  43 a.C. )  . La  vera News  è  la vittoria  al Ballottaggio    contro il  candidato  del Pd  anche se  di poco  visto il forte astensionismo  di Renato Accorinti  (     qui chi  è  ) leader  della  locale società civile  e sotto  perchè ne sentiremo ancora parlare  

Legge anticorruzione, decideranno 100 parlamentari tra condannati e indagati

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a chi mi chiedeva un po' di storia dopo il 1994 eccolo accontentato da ilfattoquotidiano di  Marco Travaglio  |  30   settembre 2012 ) Articoli sullo stesso argomento i cento parlamentari condannati ,imputati,indagati, prescritti gli indagati del Pdl Berlusconi assolto? No, colpevole 10 volte su 25 accuse. I reati accertati ma impuniti Siccome ormai indignarsi è una moda trendy, già immaginiamo gli alti lai e gli stracciar di vesti che seguiranno alla puntata di stasera di  Report  con la carrellata dei  condannati, imputati, indagati e prescritti  del  Parlamento  italiano:  100 in tutto . Le “quote marron” formano un poderoso esercito di onorevoli e senatori che ammonta ormai ben oltre uno su dieci del totale: un tasso di devianza che non trova riscontri nemmeno nelle più degradate periferie metropolitane. Con un’aggravante, messa bene in luce da Report: questi galantuomini sono portatori insani del più smaccato eppur invisibile conflitto d’interes

"Ero forestiero, e mi avete imprigionato"

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Don Luigi Ciotti: «Come ai tempi della discriminazione razziale» «Non sic urezza, crudeltà. Non c’è altra parola per definire le misure sull’immigrazione approvate oggi, giovedì 2 luglio 2009, in Senato. Non c’è altra parola per definire questo accanimento contro chi fugge dalla miseria, dalla discriminazione, dall’oppressione, dalle guerre. Sono persone, prima che immigrati, quelle che chiedono di essere riconosciute e accolte nella legalità, nei diritti e doveri di ogni cittadino parte attiva del consorzio sociale. É doloroso constatare come questa legge ci faccia scivolare indietro, ai tempi della discriminazione razziale, negando i valori della Carta universale dei diritti umani, della nostra Costituzione, della Convenzione di Ginevra sui rifugiati. Baluardi contro il ritorno della barbarie e della guerra, antidoti perché legge sia tutela del bene comune a partire dai più deboli, non legge del più forte. Sono vittime della povertà, gli immigrat

Inquietante...

Dicono che sogniamo, l'articolo di "Repubblica.it" è stato fatto sparire, ma qui siamo in Parlamento, o no? Non mi fa impazzire Grillo, però parla dal Senato... acciderba...