Post

credevo che le guerre di religione fossero finite con l'illuminismo invece a Parigi il 13\11\2015 in nome d'essa o con l'aggravante d'essa si fanno stragi

Immagine
 Poiché zitto non so stare    ma  neanche  la  forza    di dire  qualcosa  contro   questo  becera  e bastarda strage     preferisco   al silenzio Questa bambina ha suonato il Silenzio come pochi altri ... straordinaria ... da ascoltare con il volume alto ... Posted by Giorgio Vinardi on Martedì 10 novembre 2015    che  ci  starebbe  bene  davanti  a  tanti  bla  bla     e  fiumi  di  parole  e scritti   che   portano  a  parole nel vento   qualcvhe   parola scritta bene   come queste  di miie compagni  di strada   Paolo Capece 48 minuti fa  ·  Modificato  ·  Attenzione: Se sei tentato di scrivere qualcosa, se ti brucia la tastiera sotto le dita, se vuoi dire la tua su Parigi, trattieniti. Sarà sicuramente una cazzata di pancia. Non generare rumore. Ascolta. Leggi. Rifletti. Pensa e  cosi  pure il commento all'intero  di questa mia discussione  (   qui  l'intera  discussone  )    Scia

quando i banditi si comportano meglio delle forze dell'ordine il caso della sparatoria di Ospossida

Immagine
 Premetto   che non sto difendendo  criminali   ma  raccontando un episodio  cruento   della  storia del banditismo sardo  .  Sarò di parte   quello che  volete  ,  ma certe cose  non mi piacciono perchè legalità  significa   rispetto , e  quando   tu che devi  garantire  l'ordine   ti comporti cosi  ,  sei peggio di coloro  che  devi  combattere  . Veniamo  ai   fatti da   http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=25903&lang=it La storia che vi raccontiamo risale a vent’anni fa, ed è una storia tragica di banditismo sardo vero, nel quale i cattivi diventano leali e i probi, col sangue de sa justhitzia, perfidi. Era la sera del 19 gennaio del 1985. Quattro fuorilegge sequestrarono l’imprenditore di Oliena Tonino Caggiari, ma furono subito intercettati ad Osposidda, nel monte Corrasi, (tra Orgosolo e Oliena) da una “pattuglia” di civili olianesi immediatamente postisi alla ricerca del compaesano. Tale manifestazione fu l’espressione de Sa kirka o de Su Kertu, così chiam

occhio cattivo di © Daniela Tuscano

Immagine
OCCHIO CATTIVO Certo. Forse trovo Affinità ovvie, forse siamo Tutti uguali, in penombra, Corrucciati. Forse, però Nello sguardo, duro e fisso Vedo il tuo, il mio tormento. Vedo lande desolate, Una fine ormai prescritta, Sudata, spenta, espiata. Non sei angelico. Sei bieco, Hai l'occhio senza luce, La pupilla braccata, Inchiodata ai troppi guai.  Da quel giorno, in cui peccasti, Il tuo umano è deflorato E il tuo corpo ormai resiste Puro e casto, nei tuoi versi, In un'anima preziosa, Barocca, egra, mendica. Così io; ci son ferite Prive di misericordia, E la pace è un'illusione. Solo l'arte, o la sua eco Può lenire tanto strazio. (A Pier Paolo Pasolini) © Daniela Tuscano

una birra locale ed artigianale vince contro una grande birra . Tertenia: la birra Moretta vince la battaglia del marchio. Passo indietro della Heineken e produce la prima birra a chilometri zero in Sardegna.

Immagine
Ogni tanto    capita   , come potete  apprendere  dal post d'oggi , che una piccolo prodotto   locale  di nicchia   vinca    sul grande  non per   la diffusione  ma  per la sua stessa  sopravvivenza e  potersi  fregiare  del suo nome  .  E' il caso di una  birra  artigianale prodotta , per  giunta  da    donne   qui  il sito  della ditta   ,   a  Tertenia  un paese   dell'interno della  Sardegna  . Se nel caso non riusciste a vederlo perchè ancora non riesco a scaricare  cn downloadhelper  (ora  disponibile anche per  google  chrome  )   il video vero e proprio ma  solo la pubblicità  contenuta  al suo interno   potete  trovare     la  video  storia  la  potete trovare o qui all'interno dell'articolo   ( il cui testo lo trovate sotto )  o sulla pagina dei media all'interno del sito stesso  da  l 'unione sarda   del    7\11\2015   20:25 - ultimo aggiornamento alle 21:03 Tertenia: la birra Moretta vince la battaglia de

“Chiedi di lui", un romanzo verità su Renato Zero

Immagine
Un romanzo-verità su Renato Zero, che si fa apprezzare per la fluidità della scrittura e la ricchezza dei contenuti. “Chiedi di lui, viaggio nell'universo musicale di Renato Zero” è un libro originale e completo, diviso in tre parti, che abbracciano l’intera carriera del cantante romano. È un libro “per tutti” che soddisfa tutte le esigenze perché vi si ritrova il Renato degli esordi beat e pasoliniani (finalmente in modo appropriato, senza accostamenti fuori luogo ma con documentata puntualità) e quello del successo, prima scandaloso poi accettato, il periodo buio, la rinascita e la consacrazione degli ultimi anni. E sullo sfondo le vicende storiche, sociali, politiche, sessuali e di costume di 40 anni di quest’Italia che ci fanno capire come Renato abbia rappresentato benissimo uno spaccato del nostro vissuto. Daniela Tuscano e Cristian Porcino, gli autori del volume, sono da lungo tempo attenti osservatori dell'artista. Si sono basati su testimonianze dirette e persona

La pasoliniana morte di Pier Paolo di matteo tassinari con

Immagine
  concludo   su Paolini   ( vedere post precedenti )   riportando lìottimo come sempre    post  dell'amico  e compagno di viaggio  http://mattax-mattax.blogspot. it/2012/10/pier-paolo- pasolini.html Come in         un suo          libro di Matteo Tassinari L a morte di Pier Paolo Pasolini ,   2o anni fa, sembra una morte molto pasoliniana, come un romanzo scritto da lui stesso. Normale, piccolo borghese, era il quartiere dove abitava, così come la sua casa, con i centrini sotto i vasi di fiori, i ninnoli, i comodini e varie regalie. Una casa piccolo borghese. Non aveva, Pasolini, a differenza di tanti altri intellettuali italiani (parlo di quelli di allora, s’intende, oggi è una razza estinta), la conversazione spumeggiante, il linguaggio pirotecnico, la citazione seducente, ma il modo di parlare piano, pacato, rettilineo, modesto di chi è consapevole della propria cultura e perciò non la esibisce perché il farlo ne capirebbe l&