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Disabilità. «Dopo la scuola non c’è nulla: bocciate mia figlia»

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è vero che  non ci si possa pronunciare sentendo una sola campana, per esprimere un parere anche solamente sommario dovrei conoscere le motivazioni della scuola. Ma  essendo  figlio e nipote  d'insegnanti   fra  cui  ( mia zia  )  specializzata  sull'handicap   e  avendo una cugina in secondo grado  handicappata   penso    che  la madre  abbia ragione  .     da    http://iltirreno.gelocal.it/livorno/cronaca/2018/04/08/ Mia figlia Anna ha 15 anni ed è affetta da grave disabilità. Frequenta la terza media di una scuola livornese, ambiente in cui si sente oramai integrata nonostante i limiti imposti dall’handicap e quelli, altrettanto tangibili, di un sistema-scuola non ancora a misura di disabile. È lei stessa a dimostrarmelo ogni giorno, con l’entusiasmo contagioso che mette nel salire sul pullman e nel raccontarmi, a suo modo, le mattine trascorse a scuola, le attività svolte e piccoli aneddoti su insegnanti e compagni. Anna al

Riconciliazione alla cerimonia in ricordo del martirio del beato Rolando Rivi

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 ci  vuole  coraggio per  chiedere  perdon  e  scuse   per  colpe  non proprie  . Complimenti  per  il belissimo  gesto     alla signora  Meris  .     da   http://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca/2018/04/17/news Castellarano, durante la funzione nella chiesa di San Valentino Meris Corghi, figlia del comandante partigiano che uccise il seminarista, ha chiesto perdono dal pulpito per il delitto del padre                                          di Paolo Riuini Meris Corghi bacia Rosanna Rivi, sorella del seminarista ucciso CASTELLARANO . Il 73° anniversario del martirio del beato Rolando Rivi passerà sicuramente alla storia. Non tanto per le centinaia di persone che hanno riempito la chiesa e il piazzale antistante per partecipare alla funzione, e neppure per le tante autorità presenti. Ma per il fatto che per la prima volta c’è stata una riconciliazione per quell’evento gravissimo di sangue commesso 73 anni fa. La figlia del coma

Elisabetta e Mahmoud: l’amore oltre le bombe

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  nuova  sardegna  del  15 aprile 2018 Lei di Porto Torres, lui siriano: l’incontro a Damasco, poi la fuga in Turchia                      di Manolo Cattari Elisabetta e Mamhoud insieme a Damasco, dove si sono conosciuti «Chi piange sono sempre le persone comuni... sembra che stiano giocando a Risiko con le vite umane». Così Elisabetta e Mahmoud da Porto Torres, a 2500 km di distanza, vivono la tragedia che si sta consumando nelle loro terra. La Siria. La loro è una storia iniziata in un tempo lontano e in uno spazio che ormai non c’è più. Quando nel marzo del 2011 Moaawya Lssyasn, di 13 anni, scrive su un muro a Daraa in Siria “Il popolo vuole la caduta del regime”, nei paesi vicini la Primavera Araba ha già rovesciato diversi governi. Moaawya probabilmente non immagina che con quella scritta darà il via ad una serie di eventi, che porteranno ad una guerra civile che molti definiranno come il “tragico fallimento dell’umanità”. Quando Moaawya scrive sul muro, Elis

ecco perchè caravaggio era fino a qualche tempo fa considerato un minore .....

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.....è molto più vicino a Dio che certi prelati . si vede più verità nei suoi dipinti che nelle parole diu certi integerrimi difensori non solo uomini di chiesa ma anche politicanti convertiti sulla via di damasco ed ipocriti difensori della fede . Infatti :  [....]   Famoso e ammirato in vita, Caravaggio fu quasi completamente dimenticato nei secoli successivi alla sua morte. In realtà dopo la sua scomparsa, il duro giudizio sul suo modo - così crudo - di rappresentare la realtà fu presto utilizzato dai suoi detrattori per denigrarne il valore e la memoria. Basti pensare alle parole di un celebre pittore del Seicento,   Nicolas Poussin , giunto a Roma quattordici anni dopo la morte di Caravaggio, che lo apostrofò con parole lapidarie: "Era venuto per distruggere la pittura". [80] Questo lungo periodo di oblio fu interrotto solo a metà del   XX secolo   e la validità della sua opera fu universalmente riconosciuta solo grazie al contributo di alcuni dei più importanti

rincominciamo

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per approfondire https://youtu.be/aAqKkoqGtwk  la  filiera del parmigiano ( la produzione: la lavorazione dalla frantumazione del caglio alla sistemazione nelle forme; la rintracciabilità: dall'identificazione del latte di produzione alla classificazione delle forme; l'automazione: i macchinari utilizzati per la produzione e la rifinitura delle forme ) oppure https://www.youtube.com/user/ParmigianoReggianoIT/featured http://www.torronenurzia.it/index.html e https://www.abruzzoweb.it/contenuti/l-aquila-il-bar-nurzia-riapre-a-corso-federico-la-storia-continua/598154-309/ IL caseificio Razionale Novese nasce nel 1952 a Novi di Modena. Da 65 anni controlla tutta la filiera della produzione del Parmigiano Reggiano, dall'allevamento delle mucche alla raccolta del latte. Una singola forma di formaggio ha bisogno almeno di tredici mesi di tempo prima di arrivare sul mercato. Il 29 maggio del 2012 una scossa di terremoto di magnitudo 5.9 colpisce la bassa modenese

può un cieco truccarsi ? grazie al progetto "come mi vedo e come mi sento: immagine di sè, cura personale e benessere psicologico nella #disabilità_visiva".organizzata da Carmen sotgiu e Gabriella serci

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Tale  problema,   pur   Non  essendo    cieco  non vedente  ed  avendo  dei problemi  di vista  anche gravi  soffro di cheratono bio  oculare    e sono  per  tale  causa  trapiantasto all'occhio  destro, mi tocca  particolarmente  . Infatti  capisco    benissimo  , avendo  avuto una prozia    materrna  cieca   cosa   voglia  dire tale problema  di disbilità ed le  difficoltà  ed   a  volte  i sopprusi che  devono sostenere .  Ed  è per questo   che   trovo  l'iniziativa    , che riporto  sotto  ,  un ottima iniziativa . Il corso di Self makeup per non vedenti, organizzato da  Gabriella Serci , titolare della Bottega dei Sogni, e  Carmen Sotgiu , psicologa, è giunto al termine.  Costituiva una parte del progetto "Come mi vedo e come mi sento" che prevedeva anche degli inc ontri di supporto psicologico pensati e gestiti con professionalità da Carmen e accolti da "Stessa strada per crescere insieme", progetto CNOP-UICI, ai quali va un ringraziamento. Il

un modo di reagire allo spopolamento è anche la cultura la canzone di freemmos scritta da Michele Pio Ledda e Mariano Melis che ha curato anche la musica.. Grazie ai Bertas,Maria Giovanna Cherchi,Fantafolk (Andrea Pisu e Vanni Masala),Francesco Piu,Tazenda e lo stesso Mariano Melis

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....  ecco il video della canzone FREEMMOS scritta da Michele Pio Ledda e Mariano Melis che ha curato anche la musica Il progetto FREEMMOS-liberi di restare curato dalla Fondazione Maria Carta nato per sensibilizzare cittadini e istituzioni sul drammatico tema dello spopolamento dei comuni sardi si arricchisce di una testimonianza in musica e di immagini suggestive.Freemmos”, il progetto ideato dalla Fondazione Maria Carta con l'obiettivo di sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sul fenomeno dello spopolamento che investe interi piccoli centri della Sardegna Per l’occasione la Fondazione Maria Carta ha prodotto un videoclip originale nel quale compaiono alcuni tra i più conosciuti artisti sardi: i Bertas, Mariano Melis, Maria Giovanna Cherchi, i Fantafolk (Vanni Masala e Andrea Pisu) con la regia di Alberto Salvucci. La canzone “Freemmos” è di Michele Pio Ledda e Mariano Melis. Gli attori sono Paolo Salaris (il padre), Tony Negroni (il figlio) e Silvia Senes (

Finale, si laurea in filosofia a 82 anni: «Così ricordo mia moglie» Italo Spinelli ieri ha discusso la tesi su Tommaso Moro a Macerata

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Molti diranno che  è  una  notizia  ridicola  e   che il tipo   un po  stravagante  . Ma non lo  è  .  Infatti il significato  del termine filosofia fi·lo·ṣo·fì·a/ sostantivo femminile 1 . Attività spirituale autonoma che interpreta e definisce i modi del pensare, del conoscere e dell'agire umano nell'ambito assoluto ed esclusivo del divenire storico. "i problemi della f." 2 . generico L'insieme dei principi, delle idee e delle convinzioni sui quali una persona o un gruppo di persone fondano la propria concezione della vita parla chiaro  . Infatti  « Chi pensa sia necessario filosofare deve filosofare e chi pensa non si debba filosofare deve filosofare per dimostrare che non si deve filosofare; dunque si deve filosofare in ogni caso o andarsene di qui, dando l'addio alla vita, poiché tutte le altre cose sembrano essere solo chiacchiere e vaniloqui. » ( Aristotele ,  Protreptico  o  Esortazione alla filosofia , B6 )