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Visualizzazione dei post con l'etichetta indifferenza

DIArio di bordo 9 -I il commento imbelle di Pilon su Zaki ., nei femminicidi un colpevole molti responsabili ( anche se noi ci crediamo assolti siamo empre coinvolti )

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 Lo  so  che    non si  può   sempre    ad ascoltare   ed  leggere  chiunque ha un tiramento?  Ovvio, il medico  ed  i miei   mi  dicono  "sei depresso" nemmeno dentro al cesso possiedo un mio momento  (  parafrasi Gucciniana  ) ,   ed   non curarmi  di certi  putribondi  figuri    . Ma   certe  .......  proprio  non le  sopporto  e  mi  fanno  vergognare  . Simone Pillon   La sinistra molla Zaki dopo aver scoperto che il ragazzo ha profittato della ritrovata libertà per sposarsi con una normale donna, oltretutto celebrando le nozze con rito cristiano in una normale chiesa. Mi sembra di sentirli: "e che diamine", si saranno detti i sinistrati, "dopo tutto quello che abbiamo fatto per lui, avrebbe potuto mostrare un pò di gratitudine, che so, unendosi civilmente con un uomo che si autopercepisce aspirapolvere, oppure facendosi arrestare con un trans in auto e 200 kg di cannabis nel bagagliaio, o - se proprio era così orribilmente cisgender - dichiarando almeno c

due volte vittima Ragazza aggredita su bus notturno dell'Atac da due giovani col coltello e l'autista le nega l'aiuto: «Si sarà chiesto che fine avessi fatto?»

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 sono talmente idignato per quello  che  nn solo ha  dovuto subire   da  parte  dei due viscidi  ma per l'indifferenza  dell'autista . Lascio la parola   alla  , per  fortuna  , mancata  vittima  @mihaelam801 Ho aspettato un po’ per parlarne, avevo bisogno di metabolizzare il tutto. ♬ suono originale - Mihaela Marian

Evelina Santangelo: “L’indifferenza della città segno di una subcultura sessista e machista”

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Nel Paese soffia un clima politico \ culturale che oggettivizza il corpo della donna e tende a trovare sempre giustificazioni per i carnefici. Prima Grillo e poi Ignazio La Russa sono intervenuti pubblicamente con il peso del suo potere mediatico il primo , politico il secono per difendere il figlio dalla ragazza che lo ha accusato di stupro . Clima appunto  ‹‹ che tende a sdoganare la subcultura del sessismo. Sta riemergendo una mentalità machista che oggettivizza il corpo della donna, fa passare la violenza di gesti e parole come goliardia e tende a trovare sempre giustificazioni per i carnefici ». È un’analisi impietosa quella della scrittrice palermitana Evelina Santangelo ( foto a   destra   ) nell'intervista rilasciata sotto a repubblica d'oggi sullo stupro di gruppo di cui è rimasta vittima una diciannovenne palermitana, prima stordita con l’alcol e poi trascinata in un cantiere. Un’analisi che allarga lo sguardo a tutti i livelli sociali e istituzionali. Quale meccani

usiamoli finchè ci servono e poi buttiamoli via la storia di M.L un anziana abbandonata dai familiari di daniela tuscano

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  Hanno detto che era stanca, depressa, umiliata per un fisico che non rispondeva più, che sentiva inutile. Non per un fatto estetico. La decadenza la tormentava perché le avrebbe impedito di dedicare alle figlie, ai nipoti il tempo e l'energia che desiderava. Questo hanno detto e forse è vero, M. L., come tutte le nonne e le donne, era stata educata così: a pensare agli altri e non a sé stessa, a pensare sé stessa in rapporto agli altri. Soprattutto alla famiglia. Ma la famiglia non c'era il 20 luglio, antivigilia della festa dei nonni. Le figlie, i nipoti erano appena partiti in vacanza e lei, M. L., smarrita da tempo, doveva improvvisamente fare i conti con la propria in-utilità. Quegli anni gratuiti, gli anni della vigoria e del dono, gli anni delle estati in Liguria, dove le voci garrule dei bimbi al mare restituiscono una breve infanzia, quegli anni erano diventati un ricordo crudele e scialato. Inutile anch'esso, perché M. L. era rimasta lì, involontaria stilita, com

quando ad ucciderti oltre un uomo è anche l'indifferenza dei vicini di casa

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  Il    caso    in questione è della  settimana      scorsa    e    quindi  il mio post  sui  femminicidi non è, aggiornato   all'ultimo   di   . Ma  d'altronde  è pressoché  impossibile stare  dietro   a  tutte le  aggressioni   (  quando va bene  )  e  omicidi  da  parte      di persone   con   cui  hai  o hai   avuto   una  relazione o  ti fidi   come  l'ultimo  caso    sentito  poco  fa al telegiornale è avvenuto a Giarratana ( Ragusa ) : la vittima è Rosalba dell'Albani, 52 anni . .  Infatti nel  caso  di Giovanna  c'è  , un classico  ,   L’incapacità dell’uomo (  ecco   perché   dico  che noi uomini  andiamo  rieducati   ed  aiutati  )   di accettare le scelte di vita della vittima, che aveva deciso di interrompere la relazione. Un’arma da fuoco, nel  caso   di  Giovanna Frino , detenuta in ragione del fatto che  l’uomo era stato in passato una guardia giurata. Un copione  drammaticamente ricorrente, che si caratterizza in questo caso anche per un ele

serafina battaglia prima collaboratrice giustizia del fenomeno mafie - da Donato Armesano

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A questa persona  (    qui   e  nei  link  ,  insieme alla  colonna  sonora sotto  maggiori  news  su    di lei  e  sulla  sua  storia   bisogna intitolarle una via al suo paese e spiegare il perche '!!!! E tutte le scuole ogni anno dovrebbero portarle lì dove hanno ucciso la sua famiglia e dire cosa le hanno fatto e spiegare che cosa e 'l 'omerta '   da   Donato Arnesano    ·  La mafia le ammazzò il marito. Ma lei, Serafina, non parlò perché era cresciuta nella trappola dell’omertà e della mafia. Poi però toccò al figlio, Salvatore, un bravo ragazzo cresciuto in un ambiente sbagliato. La mafia uccise anche lui. Per Serafina Battaglia cambiò il mondo e decise di abbandonare totalmente la vita di prima e rompere l’omertà. Era il 30 gennaio quando prese una decisione storica: dire ai giudici tutto quello che sapeva. Sicari, affari mafiosi che aveva il marito, informazioni. Tutto. Divenne la prima donna in Italia testimone di giustizia. Pagò un prezzo enorme oltre a quel

l'ultima vittima di femmincicidio Martina Scialdone, avvocata di 35 anni uccisa in un luogo è morta tra l'indifferenza della gente di Patrizia cadau e Cristina Correani

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 Pur  avendo molti  punto  di contatto  con il  femminismo  e le  donne   antiviolenza  non  sò  cosa  dire  se  non banalità  ed  ovvietà  davanti    a  tali    crimini  di genere  . Lascio  quindi      che  che  a parlare  siano  due  mie carissime  utenti  .  Le  male  lingue  e chi mi  segue  da  poco  dirà  : << ma  un  cervello per  dire  la  tua  lo hai   o no  ?  >>  ?   Certo  che  l'ho  . Però  allo stesso tempo   ho  un po'  d'umiltà   e   a volte  conosco i miei limiti  . E  quindi  quando   non conosco bene  l'argomento  preferisco  piuttosto   che  scrivere  castronerie   lasciare   che  a scriverne  o  parlarne   siano  persone  , in questo caso   donne  ,   più esperta  o  con più esperienza  di  me  su  tali argomenti  La  prima   una  sopravvissuta alle   violenze  fisiche   .la seconda                                     Patrizia  Cadau  Martina Scialdone, avvocata di 35 anni. Era a cena col suo aguzzino ieri sera a Roma. Poi una lite così