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Visualizzazione dei post con l'etichetta poesia

Senza titolo 1345

La mia notte è un campo di mare dove ondeggiano come case bianche ognuno la può solcare se ha vele negli occhi e nel cuore. La mia notte è un cimitero di campagna dove si annidano i silenzi solo i coraggiosi li possono scovare e scoprire il sapore di un`uomo... il mio La mia notte è una stanza dipinta con colori di stelle e di alberi e il tempo la sa abitare la riempie di storie d`amore. La mia notte è la morte che sale che porta un sorriso di malinconia. La mia notte è una donna che viene per raccontarmi i suoi sogni e la sua vita con me.

Senza titolo 1341

Dolce deliquio   Ti guardo segui indaffarata le tue cose fuori oltre la finestra il mio roseto esulta al nuovo giorno mi guardi un brivido caldo mi percorre le rose cercano la luce ti guardo il sole è padrone del giardino entra la luce dentro casa mi guardi schiudono i loro petali le rose i tuoi occhi mi abbagliano ti guardo con totale abbandono si offrono le rose al loro sole ti guardo mi guardi dolce deliquio nella stanza così l’anima mia   Pietro Atzeni

Risveglio - 1

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E mi spalanco a te, intrepido amore, preghiera degli occhi. Daniela Tuscano  

Senza titolo 1294

Vienimi più vicina   Vienimi più vicina qui accanto al cuore senti senti come batte forte cosa mai sarà tu cosa pensi su fammi vedere radiosi i tuoi occhi che mi scoppia il petto non lasciarmi così nell’incertezza il mio cuore è tra le tue mani ora non senti sono un passerotto che trema e pende dalle tue labbra in attesa del suo destino   Pietro Atzeni

...e si continua a sperare.

  …e si continua a sperare ad aprire bocche alla povera gente e lentamente  muore e nessuno ci può far niente, ad aprire  le porte alla speranza : a chi non ha cibo da mangiare e mostra la miseria, la disfatta di una vita, gente ,che si chiude gli occhi ,per non vedere la paura …   …ma quale è la vera disperazione di un povero cristo che ha fame ? o ,di una canaglia che ti vuole ingannare, ammazzare ,violentare, o , è di quel disgraziato ,che vaga come un pezzente per le vie del mondo , cerca un tozzo di pane e fa a botte per averlo…   …un vagabondo forse che dorme sotto un tetto,in scatole di cartone, e in lui nasce improvvisa una preghiera si inginocchia a terra   e prega , chiede perdono a Dio giustizia su questa terra?....   …e si continua a sperare ,a non volere  più soffrire: un uomo ,una donna innamorata parlano nel buoi attraverso un filo, e si continua a vivere ,a non voltarsi indietro, a chi davvero ama… si continua a ignorare ,ignorarsi, a far finta di non vedersi , si aspet

Benigni sulle strade di Corinto

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D'accordo: gustosissima, a Sanremo, la satira su Berlusconi, Mastella, Alfano & Co., una frecciata allo sfacelo veltroniano ci poteva pure stare, ma non importa. Importa il "dopo". Quando ha parlato degli omosessuali (mai definiti gay, e non a caso). Il bersaglio non era quel gocciolone di Povia , ma Ratzinger e i suoi epigoni . Li ha stracciati sul loro stesso terreno [cfr. il video completo ] . La citazione "L'amore è superiore alla fede" è tratta infatti dall' Inno alla carità di san Paolo . Senza nominare niente e nessuno, con le semplici e sublimi armi dell'arte e della cultura, Roberto ha fatto capire dove sta la verità.

Luci d' inverno

Come monte che pende nel niente in tormenta tracimo. Cerchio di rami secchi, un punto fermo allungato, una virgola, una pausa di voce che opacizza gli specchi. Spoglio e in spigoli d’ombra, sto chiotto come piccolo che non ancora si invola, la nostalgia dei baci di allora. E’ uno svolo di voci silenziose per un cielo di cenere. Gocciolio di lento fiorire origlio allo sfiocco di nubi. Con il disgelo vermiglio verrà, come prima, un calore di vento ad infiammare i rovi. Ci abbisogna un ricorrente letargo a ridestare il baleno dell’alba. Dal silenzio riaffioro per terra immensa e per guadi di mare. © francesco ballero - gennaio 2009 http://www.francescoballero.it

Senza titolo 1277

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Queste storie non sono vere, giornali e tv non ne parlano e  anche su internet non si trova quasi niente. Il grande fratello- quello vero -decide che è solo una favola bella o brutta non importa  che illude e c'illude che questi bambini sono solo comparse di un film senza distribuzione Ero il re del mondo  e tu la mia regina  non ero entrato in niente e niente era entrato in me sognavo io e te nel mondo bianco splendente poi sei arrivata tu  vita madre natura   hai fatto del tuo meglio per farmi nel sole  andare nel mondo bianco e rosso -hai detto - non ci potevo stare un sole cosi' forte senza protezione che neri, neri ci ha fatto diventare   Cos' è  questo mondo selvaggio non è cosi' che l'avevo sognato   sì, in qualche modo me ne andrò in giro quaranta kilometri al giorno per prendere l'acqua e  a questo che serve la mia vita? solo bambini come carne da macello? organi da trapiantare? un Kalaskinov in mano a quattro anni è per questo che mi hanno me

Senza titolo 1267

E’ di notte   E’ di notte al buio quando senti risuonare i tuoi passi che sembrano non appartenerti nel silenzio per strada che il cuore si apre è come se di quella porta buio e luna avessero la chiave l’anima allora s’abbandona volano i sogni liberi e festosi come rondini in cielo a primavera li seguo con cuore leggero e incanto aquilone del bimbo che ho dentro mi prendono con sé e riscatto al buio la luce che il grigio del giorno mi nega   Pietro Atzeni

Ho amato due uomini

Ho amato due uomini. L'uno rapido come il torrente nascosto, l'altro straniato come stella filante. Negli occhi dell'uno fiumi d'autostrade, negli occhi dell'altro labirinti di colore. Mi hanno accompagnata nel blu rarefatto del silenzio, nel disincanto d'un albero brullo. In cortili e recinti assonnati o in plaghe di smagliante neve. Là dove il campo smargina in binario, e gl'inganni infantili in un tormento segreto. Ho amato due uomini che mi hanno generata, due madri inattese sulle altane della Vita. Non più solo donna, ma cosmico abbraccio nella spirale incandescente dell'imprevisto mondo.   Daniela Tuscano

Ho amato due uomini

Ho amato due uomini. L'uno rapido come il torrente nascosto, l'altro straniato come stella filante. Negli occhi dell'uno fiumi d'autostrade, negli occhi dell'altro labirinti di colore. Mi hanno accompagnata nel blu rarefatto del silenzio, nel disincanto d'un albero brullo. In cortili e recinti assonnati o in plaghe di smagliante neve. Là dove il campo smargina in binario, e gl'inganni infantili in un tormento segreto. Ho amato due uomini che mi hanno generata, due madri inattese sulle altane della Vita. Non più solo donna, ma cosmico abbraccio nella spirale incandescente dell'imprevisto mondo.

Senza titolo 1244

Non posso   Non posso no non posso guardarti negli occhi sperdermi nell’azzurro del tuo cielo senza che un brivido mi prenda mi travolga e dolce dilaghi sono prato gioisco al giorno nascente un inchino dell’anima sono fiore per te mia padrona mio sole di te sono schiavo felice di esserlo   Pietro Atzeni

Pozzo di Sicar (Giovanni 4, 4-42)

Signore pellegrino all’ora sesta è piombo la fatica, fatale sguardo nei miei occhi adombrati, assurdo appuntamento al sibilo di sabbia che mi asseta da vortici di lotta quotidiana per un pane che basti alla giornata. Privazione inaudita la Tua sete per sterrare la mia povertà che s’ affonda in taciute solitudini. Ma la Tua sete mi infiamma la vita. Quella sorgente d’inesauribile di continuo mi svuota e mi colma Mi diviene senso ora l’assurdo. © francesco ballero - 3 febbraio 2009

Celebrazione

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Splendore, come la fecondità astrale della tua gerba d'oro, sei tu, Simone, intatta bellezza, spirito errabondo, dolcezza dell'anima, sete di Dio. Donna senza casa, mistero dell'universo, troppo pieno di te per sfinire in carceri antiche, terrestre e pura, anima sfarinata, così randagia e ribelle nel tuo occhio danzante, sfugge la vita tra liquidi stupori, e tu la contieni e la liberi e il cielo canta il vuoto di te.                         Daniela Tuscano (a Simone Weil, nel centenario della sua nascita)

Spalanca il tuo cuore

Spalanca il tuo cuore   Come spalanchi quella finestra che inonda di luce e di aria la stanza spalanca il tuo cuore la fuori c’è il sole c’è il vento se la tieni al buio muffa e umido saranno padroni tu vivrai male non chiuderti al mondo spalanca il tuo cuore riscaldalo con un sorriso volo di rondini dell’anima il cielo è azzurro la terra profuma di fiori ubriacalo di quest’aria nuova siediti e aspetta dolce sarà starti vicino     Pietro Atzeni

Senza titolo 1194

Naufrago   Questo mare senza te è solo distesa d’acqua sconfinata immota grigia vele cascanti senza speranza triste deriva dov’è il tuo respiro anima del mio vivere che tutto ravviva vieni soffia gonfia queste mie vele dammi la via sei per me ciò che per l’onda è il vento senza te muoiono i sogni in questo mare sono guscio sperduto in balia del nulla senza approdo   Pietro Atzeni

Percorsi...

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Prima di te, ricordo pecie e finto argento d'illusioni ed amarezze. Mi svegliavo da solo e mi addormentavo con la finestra chiusa in me. Quanto dolore in me. In silenzio una lacrima copriva il mio letto. Perso dentro me fuggivo dalla realtà, preda del vento di novembre. naufragando, una preghiera, al culmine dei ragionamenti, grondante di aspettative. Una promessa che non tardò. Quanto stupore. Tu non sapevi e non t'accorgevi di come sovrastavi quelle spire di novembre. Un saluto imprevedibile, come un raggio di sole che scioglie la neve. Prisma di emozioni sempre più intense. Una supernova infinita che espande il suo calore fino agli angoli più fitti di noi. Hai arrestato lo scorrere del mio sangue, lenito ogni dolore e colmato il mio cuore di pulpiti selvaggi che ora galoppano nelle praterie della mia sterminata fantasia. Ti amo ogni volta che le lancette del tempo si muovono. Ogni istante concessomi è una goccia di paradiso che amo pensare sia proprio come tu sei; immensa e

Senza titolo 1173

Alba   Il Signore della luce tinge di rosso la notte blue al suo risveglio nei prati dilaga un brivido di gioia china su sé stessa in umile preghiera muta la natura volge il suo sguardo al cielo le margherite gialle le viole aprono il loro cuore al nuovo giorno ora quale armonia uomo e tu il mandorlo del tuo giardino minaccioso protende i suoi scheletriti rami vizi antichi moderni peccati al cielo vanamente la superbia ha cancellato il sole   Pietro Atzeni

Pensiero.... di Donatella Camatta

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Come refolo di vento

Come refolo di vento   Mi ha preso la luce dei tuoi occhi sapevi di prati in fiore di azzurro cielo di sconfinato mare la corazza tra me e il mondo è andata in polvere ti ho guardata con stupore come un bimbo il suo sogno il mio cuore ora libero vola gioioso calamita irresistibile a sperdersi in te nel suo cielo come refolo di vento   Pietro Atzeni