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Visualizzazione dei post con l'etichetta rinascita

Joy Ehikioya, è nata 23 anni fa in Nigeria e la sua è una storia di orrore puro e rinascita.

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 lo  so sempre  lui . Ma  che colpa  ne ho se  uno  dei  pochi  che si occupa  di tali storie   Lorenzo Tosa   6 h     ·   Questa donna incredibile si chiama Joy Ehikioya, è nata 23 anni fa in Nigeria e la sua è una storia di orrore puro e rinascita. Ne aveva appena compiuti 18 quando, nel 2016, ancora nel suo Paese, è stata rapita mentre faceva jogging, violentata e sottoposta a un cosiddetto “rito di purificazione”. Il motivo? Perché Joy è nata con la pelle bianca, in un luogo in cui gli albini sono discriminati, perseguitati, trattati come cavie. Sembra la fine, e invece è solo l’inizio. Perché Joy viene in seguito venduta come schiava, passa da un rapitore all’altro, la chiudono di notte dentro il bagagliaio di un’auto e si ritrova in un lager libico, tra torture e atrocità di ogni tipo. Infine, forse in un lampo di pietà da parte dei suoi aguzzini, viene caricata su un barcone con destinazione Lampedusa, per poi essere trasferita in Trentino. Ed è qui che la sua vita cambia. Joy v

Paralimpiadi, Bebe Vio vince l’oro: «Non è scontato essere qui, ad aprile ho rischiato la morte per un'infezione»

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  La storia  di bebe  vipo  la  conoscete  tutti  .  Ma la medaglia  vinta  a queste  paraolimpiadi  la ripaga    di quello che ha  dovuto affrontare per  essere  a questa edizione delle  paraolimpiadi di Tokyo . Infatti     leggo sul corriere  della sera  d'oggi   che  Paralimpiadi, Bebe Vio vince l’oro: «Non è scontato essere qui, ad aprile ho rischiato la morte per un'infezione»  di Redazione Sport   La schemitrice oro nel fioretto femminile. Altre quattro medaglie sono venute dal triathlon e dal nuoto desc img Bebe Vio conquista la medaglia d’oro a Tokyo, bissando il trionfo di Rio 2016. La 24enne veneziana ha battuto la cinese Zhou 15-9 nella finale di fioretto individuale categoria B. Conquistato un vantaggio di ben 5 lunghezze di vantaggio sull’avversaria, ha avuto un piccolo sbandamento, subendo tre stoccate consecutive. Poi ha ripreso in mano il match e ha chiuso la sfida. «Ho avuto un infortunio abbastanza grave, parecchio grave e mi han detto che neanche era» sconta

olimpiadi tokyo 2021 le storie parte III il bellissimo gesto di timberi ( medagia d'oro salto in alto ) ed altre storie

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le puntate precedenti  https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2021/07/storie-olimpiche-tokyo-202021-parte-2.html https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2021/07/storie-olimpiche-toyio-202021.html  Ho  scelto d'aprire  le storie   d'ogggi con quella  di Timberi  salto in alto    . perchè  oltre  ad essewre  una storia  di riscatto   è  anche  una  storia  di  solidarietà , di sportività    dato che  ha deciso    d'accettare    anzichè     avanti ad  oltranza per  cercare  un vincitore     e  continuare a saltare e spareggiare oppure chiudere lì la sfida.  ha  scelto    di  chiudere    la  sfida ,     per  non   togliere  all'avversario    la gioia della vittoria,  di  prendere   una medaglia   ad  exquo  .  Ecco perché Tamberi e Barshim si sono scambiati sul podio le medaglie Gianmarco Tamberi e Mutaz Essa Barshim hanno regalato agli appassionati di sport momenti indimenticabili, che resteranno nella storia delle Olimpiadi.      Prima la scelta di condivi

Il primario che porta i sopravvissuti del Covid a scalare le montagne

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repubblica  del    12\6\2021                              di Massimo Calandri GENOVA - gli ex malati celebrano il ritorno alla vita arrancando in vetta. "In ospedale non riuscivamo neanche più a respirare, per noi è una vittoria" Sette chilometri di sentiero in salita, a una pendenza del 6,7%: l'opuscolo diceva due ore e passa, invece la camminata è durata molto meno. Sì, sono proprio allenati. Il prossimo appuntamento sarà una mezza maratona, tutta di corsa. Oppure un'immersione subacquea a Portofino. Un'altra sfida, qualunque sia: in palio c'è la celebrazione della vita. Perduta, ritrovata. Pensare che Roberta fino a pochi mesi fa non riusciva neppure a salire le scale di casa, da sola. Ieri erano una trentina ad arrampicarsi lungo la montagna alle spalle di Genova, col Ponte Morandi che si intravvedeva giù a valle: mentre gli altri - i nuovi "colleghi", una ventina, appena usciti dall'inferno - li aspettavano in cima, al Santuario della Guard

come riprendersi da un urto della vita il caso di Michela Medda .

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 Conoscevo , per le  sue  foto   e  la   sua   vicenda    di cronaca  ritornatami in mente     con  questo articolo    della nuova  Sardegna    del  6\4\2021 , la protagonista   della storia   che  mi  accingo  a  raccontare    tramite intervista  \ chiacchierata     .    Ricordo d'aver letto   a suo tempo   dell'incidente   accadutogli   ma   non immaginavo  , che     le  conseguenze  dell'incidente    fossero state  cosi   gravi  . Ed  ecco  che  essendo  appassionato  di fotografia  e  di   fotografia e  avendo visto   le  sue    foto    ,  ed  il  suo  stile  Mi chiamo Michela e sono una fotografa professionista specializzata in fotografia di matrimonio e in ritrattistica. Vivo e lavoro in Sardegna, ma sono disponibile anche per servizi in tutta Italia e all’estero. Nel mio periodo di formazione è stato fondamentale il contatto con la natura, di cui ogni suo elemento diventava un soggetto da intrappolare nei miei primi scatti. Nel corso degli anni ho maturato una partic

donne coraggio

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da https://www.ioacquaesapone.it/ Lei è una di quelle che resta. Lo fa per amore della sua terra. Per amore della sua gente. Per amore di chi si trova a vivere sulla sua stessa terra, ma senza avere diritti. Lo fa perché ama la Calabria, la piana di Gioia Tauro con tutte le sue contraddizioni. Lo fa contro le ingiustizie.   Celeste Logiacco, sindacalista di strada e Segretario Generale della Cgil della Piana, lo fa perché è cresciuta così e non può essere diversa da se stessa.   Perché restare? «Scegliere di restare in Calabria vuol dire non rinunciare a costruire il tuo futuro nella terra in cui sei nata e cresciuta, vuol dire senza alcun dubbio preferire una sfida, con te stessa e con l’ambiente che ti circonda. Una sfida al presente, che diventa una speranza per il futuro. La speranza che questa terra, nella quale è più difficile restare che andar via, cambi, affinché i giovani non siano più costretti a cercare altrove prospettive e lavoro. Una terra, ricca di cultura, arte, st