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AGGIORNAMENTO POST dopo le polemiche si terrà la mostra a triste sugli 80 annni ( 2018-1938 ) dele leggi razziali italiane

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 riassunto della  vicenda  tratto da  questo articolo     del portale  \  sito  https://www.termometropolitico.it /per chi  non  ha  voglio  di  andare  a  rileggersi o leggersi il mio  precedente  post  La locandina della mostra "censurata" dal Comune di Trieste  La mostra organizzata del liceo Petrarca di Trieste è stata “bloccata” per una locandina “troppo forte”(  foto sotto  ) ; una foto d’epoca in bianco e nero di tre ragazze apparentemente spensierate, con libri e quaderni sotto braccio; coperte a metà dalla prima pagina del quotidiano Il Piccolo del 3 settembre 1938, dal titolo “Completa eliminazione dalla scuola fascista degli insegnanti e degli alunni ebrei”. Il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza , non ha gradito la locandina. “Dico io, dobbiamo ancora sollevare quelle cose?”  Poi dopo le polemiche ( vedere articolo di termometropolitico prima citato ) e l'offerta di Milano e di Bari si è da  https://www.o

l'altro olocausto e l'altra shoa Quella dei pacifisti ed obbiettori di coscienza , religiosi ( cattolici , protestanti , testimoni di geova )

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In questo  giorno  di dolore  e  di ricordo voglio parlare   di un'altra  categoria  di vittime   degli  orrori  nazisti   ignorata   dai media   e  poco   studiata   dagli studiosi  .  Quella  dei pacifisti  ed  obbiettori di coscienza , religiosi  (  cattolici , protestanti  , testimoni di geova    ) Infatti  ha  ragione  il  sito http://www.olokaustos.org  ( da  cui è tratta anche    la storia  riportata  sotto  )  quando dice Se volessimo classificare le vittime del nazismo in grandi macrocategorie potremmo dire che vi furono vittime "per ciò che erano", vittime "per quel che facevano" e infine vittime "per ciò che rifiutavano di fare". Nella prima categoria possiamo far rientrare gli Ebrei, i Rom e i Sinti e - in misura variabile - gli Slavi e i "non ariani". La categoria di coloro che venivano vittimizzati "per quel che facevano" era composta da tutti coloro che mostravano attitudini e comportamenti divergenti dall'i

io non celebro ma ricordo il 27 gennaio .

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 Io ho vissuto per non dimenticare quella parte di me rimasta nei lager, con i miei vent’anni ( Elisa Springer 1918-2004  sopravvissuta ai campi di sterminio) Lo so   che  la frase    scritta  sopra   potrebbe risultare  un contro senso ,  una  contraddizione   con quanto dirò nel post   d'oggi  . Ma  non mi  vanno  le  celebrazioni  manifestazioni   retoriche  e  di s tato    del potere  che  celebra   come   lavaggio della  propria  coscienza  eventi del genere  che  lui stesso   ha  contribuito e contribuisce  a far nascere  e sviluppare  , per  poi pentirsene   come un coccodrillo  e    "obbligando " gli altri\e    a partecipavi  . Ed  è per questo  che  , chi  mi conosce   fiìe  mi segue    dal mio esordio  sui blog   lo  sa  ,  che  parlo di tale data  prima   o dopo  tale  giornata  .  Ma  ora  basta     con le  precisazioni  e veniamo  al post  vero e proprio  Adesso inizia  la settimana  dele celebrazioni   ipocrite  e ritualistiche   d

Facce della ShoahMemoria spesso strumentalizzata

  un articolo interessante  dalle pagine culturali dell unione  sarda del  31\3\2012 Oggi la Shoah è un tragico spartiacque nella storia dell'umanità, e la memoria del genocidio del popolo ebraico è considerata patrimonio culturale e storico dell'uomo. Il recente saggio Abusi di memoria. Negare, banalizzare e sacralizzare la Shoah di Valentina Pisanty, semiologa dell'Università di Bergamo, invita a riflettere su come proprio la memoria della Shoah non sia unica, né immutabile. Ma possa essere invece usata per scopi diversi e contrapposti e “abusata”.  La memoria collettiva è sempre funzionale agli interessi, alle sensibilità e ai progetti di chi la gestisce, e i filtri culturali che selezionano gli episodi ritenuti memorabili dipendono dalle preoccupazioni e dai “pensieri dominanti” delle società cui fanno capo. Un esempio è la Giornata della memoria: una celebrazione importante, che però giunge «non a ridosso degli eventi, quando gli italiani avrebbero potuto a

i veri eroi sono quelli che dopo il clamore passano nell'oblio il caso di Irena Sendler

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Irina Sendler donna di origine tedesca...durante seconda guerra mondiale è stata assunta come idraulico nei campi di concentramento!! Ma lei aveva un secondo fine riguardo a questo lavoro !! Lei sapeva dei piani terrificanti dei nazisti...aveva il suo furgoncino e le sue borse ingombranti...alla fine della giornata Irina metteva nelle sue borse dei bambini..e le metteva nel furgoncino insieme al cane che era addestrato ad abbaiare a tutti i soldati!! I soldati un po scocciati dal cane non controllavano mai il retro del furgone...e così Irina ha salvato più di 2500 bambini!!! Quando è stata scoperta le sono state rotte le gambe e le braccia...ma.lei non ha mollato la sua missione...nel giardino di casa sua ha seppellito un barattolo di vetro con la lista di tutti i nomi dei bambini...ed è sempre andata alla ricerca dei parenti o anche dei genitori!! All'età di 98 anni si è spenta!!! Irina Sendler grande donna!!! Non sempre il premio va dato a chi lo merita veramente!!! Infattti