Garage giocattolo ultra cinquantenne, da me restaurato insieme a Buzzichino. Un lontano giorno, un mio cliente venne nel mio studio, e si meraviglio di come avevo reso accogliente l'ambiente, si guardava intorno, mi raccontò che nel suo ufficio, tutto era sterile, privo di umanità, e di calore, si fermo oltre un'ora e mi raccontò la sua vita. Spesso, davanti alla mia scrivania, dopo presi gli estremi, per espletare la pratica, si istaura un rapporto cordiale, e si finiva a dialogare di altro; questo accadeva sempre, sia per un giovane, un anziano, un operaio, una donna, o un professionista, succedeva sempre la stessa cosa. Ho reso il mio spazio accogliente, dovevo starci per prima io, dovevo amare questo spazio e senza rendermene conto, ci ho passato cinquanta anni, della mia vita. Molte storie. Sono racchiuse dentro questa stanza, molti cari ricordi, ma cosa centra questo vecchio garage? Questo è un regalo di un signore prima di darmelo mi disse: "Lo lascio a te, io