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Ambiguo altruismo

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"Che è?... Mah... Che è?": questa la mia reazione dopo il primo ascolto di Chiedi di più , uno dei tanti, forse troppi brani dell'album Tregua di Renato Zero . A differenza di altri, non ho mai ascoltato troppo quel disco, né l'ho veramente amato. Era un eccesso, una slavina di melanconia, sentimento che negli anni futuri avrei conosciuto fin troppo bene, e vi baluginava un alone di disfacimento, di perdita, di inutilità. La noia. Lo stesso trucco poco convinto di Renato, l'occhio stranito e vacuo, il corpo già enfiato, la voce sforzata, certe sue stesse ammissioni "Non c'è assolutamente gioia nell'aver venduto tanti dischi...", sembrava proprio vero e ne accentuava la cupezza. Un brano su un amore finito. Tema ricorrente nelle canzoni, un topos abusato. Chissà perché, lì per lì mi irritò, e lo dimenticai, come altri pezzi di quel controverso lavoro, per poi ritrovarlo, in questi giorni, intatto e concreto, lucido e acuto, in contrasto col mio

habemum papam di nanni moretti

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 ieri  ho visto    attirato   dalla  "pubblicità gratuita "( in  una rubrica ospitata su Avvenire, quotidiano di ispirazione cattolica, un critico cinematografico de L'Osservatore Romano ha proposto di boicottare il film, che offenderebbe la figura del capo della chiesa cattolica. Le polemiche seguite hanno fatto intervenire Marco Tarquinio, direttore del giornale dei vescovi, specificando che tali dichiarazioni erano opinioni personali del giornalista e che in quella rubrica vengono ospitate proprio opinioni non in consonanza con la linea editoriale del giornale.[10]  che  ne  ha  fatto la  chiesa  ,  ma  soprattutto  dal tentativo  di  attualizzare la  figura  del Pontefice  Celestino V  ,  la  versione  a noleggio  di habemus  papam  di Nanni Moretti   Un  film  Carino, ottima la  recitazione di Michel  Piccoli   <<  brillante  nel  ruolo che  di un uomo schiacciato   dal peso  della  sua  missione  >> (  Jean-Luc-Doin - Le Monde  >>  vale  tutto  i

spot con medici e pazienti trapiantati che ballano scoppia la polemica

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Un video girato all'ospedale Brotzu di Cagliari sul tema dei trapianti ha scatenato le proteste di molti internauti: "Mentre voi ballate noi cambiamo i pannoloni". Ma dall'Azienda sanitaria spiegano: "Volevamo dare un sorriso ai pazienti".  da ex rapiantato ( ho fatto a 16 anni il trapianto di cornea all'occhio dx e forse lo devo fare anche al sx ) non ci vedo niente di male in questo video che ha provocato polemiche ipocrite .- se me l'avessero chiesto avrei partecipato anch'io fncl ai tabu' di merda un po' di'ironia e sorridere delel proprie disgrazie

La pastora, i silenzi e la politica tra lacrimogeni e scontri di piazza

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Unione  sarda  del 9\10\2011di GIORGIO PISANO Cosa fosse un lacrimogeno l'ha capito una mattina dell'anno scorso in via Roma, a Cagliari. La polizia era schierata in assetto antisommossa. E lei - madre di famiglia - guardava con curiosità, quasi fosse in televisione, una scena che non la riguardava. Distante, lontana. Confusa tra i manifestanti, tutti con la stessa maglietta azzurra del Movimento pastori, si sentiva intoccabile, irraggiungibile, sicura. D'un tratto un sibilo ha spezzato il silenzio «e io mi sono ritrovata questo coso tra i piedi, dentro una nuvola di fumo acre». Respirava a fatica ma ha provato a reagire, calpestarlo, allontanarlo con un calcio. Poi ha capito cosa prescrive la tattica del popolo blu in questi casi: ritirata. Ritirata velocissima tra le stradine che circondano il Consiglio regionale e i poliziotti, zavorrati nello scafandro d'ordinanza, dietro. Urla, respiro corto, il frastuono dei passi assordante come quello di una mandria. Gr

La dura vita del necroforo

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il  dellamorte sardo unione sarda P rovincia M edio C ampidano Villacidro.  «Il sindaco vuole confrontarsi con i dipendenti e mi fa piacere» La dura vita del necroforo Gianni Onidi: neppure grazie da certi funzionari Lunedì 19 settembre 2011 «Non voglio essere seppellito in un cimitero. Voglio essere cremato e le ceneri sparse al largo di Capo Boi dove nella mia vita ho pescato dei ricci buonissimi».   dal nostro inviato Paolo Paolini VILLACIDRO «Certe volte basterebbe un grazie per ripagarmi del lavoro enorme che faccio quotidianamente». Gianni Onidi, sessant'anni, regna su quattro ettari disseminati di lapidi e cipressi. Un passato da cuoco in alcuni hotel di Villasimius e Saint Moritz, ha gestito anche due ristoranti, a Cagliari e Milano, prima di

Non può prendere la patente ma può pilotare un aereo. Irja Vaittinen, cagliaritana, origini finlandesi, frequenta il corso per pilota privato.

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C ronaca d i C agliari unione sarda del 19\9\2011  La storia. Irja Vaittinen  è la più giovane allieva dell'Aero club Pilota aerei a sedici anni L'auto non può ancora guidarla, i velivoli sì Non può prendere la patente ma può pilotare un aereo. Irja Vaittinen, cagliaritana, origini finlandesi, frequenta il corso per pilota privato. N on può prendere la patente ma può pilotare un aereo. Irja Elina Vaittinen, sedicenne cagliaritana con origini finlandesi, ha iniziato da qualche settimana il corso per ottenere il brevetto di pilota privato all'Aeroclub di Cagliari. Al termine delle quarantacinque

Rifiutano di affittargli l’appartamento quando lo vedono in sedia a rotell

dalla  nuova  sardegna del 08 settembre 2011  a  voi   ogni commento   OLBIA. Roberto è un eroe. Un superuomo inchiodato in una carrozzina da otto mesi. E per sempre. Un giorno la sua aorta è esplosa, scoppiata come un palloncino. Il suo corpo si è spento e solo per caso è sopravvissuto alla morte. La sua fortuna gli ha regalato una vita a rotelle. Paralizzato dal torace in giù. Lui che a 45 anni mangiava la vita, con una moglie e tre figli piccoli. Un lavoro. Ora riesce a sorridere anche in questo tratto in salita dell’esistenza. Roberto Murgia non ha tempo per disperarsi. Deve affrontare un altro paradosso della sua nuova condizione. Deve trovare casa in affitto. Nella città con 3mila appartamenti sfitti, nessuno è disposto a dare un letto e un tetto a lui e alla sua famiglia. «Da sei mesi vado alla ricerca di una casa, ma succede sempre la stessa cosa - racconta Roberto -. Al telefono sono disponibili, ma appena mi vedono scatta

Un vescovo-madre

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Dopo nove anni di episcopato, il card. Tettamanzi lascia la Cattedra ambrosiana A Bresso, dietro il Parco Rivolta, al confine con la strada, si trova uno spazio vuoto, in marmo bianco, circondato da un cancelletto. Un rettangolo dalle linee severe eppur addolcite dalle dimensioni domestiche, dal colore stesso, candido, certo, ma tenue, e leggermente venato di rosa. È un limite sospeso, che presto sarà occupato da un monumento. Ai caduti? alle donne del Risorgimento? Ancora lo ignoriamo. Tettamanzi festeggiato dai fedeli della Valbiandino. Sotto: con Madre Maria Vittoria Longhitano, parroca della Chiesa veterocattolica ambrosiana ; in basso: in mezzo ai Rom del Triboniano. Mentre, ieri, costeggiavo quell’opera in divenire, ricordavo l’ingresso a Milano del cardinale Tettamanzi, la difficile eredità che si accingeva a raccogliere. Ricordo quella partenza a piedi da Renate, la sua città natale, immersa nella Brianza lussureggiante e devota: terra di parroci, di oratori, di processioni. Al
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Il fabbro siciliano: «Così ho costruito e visto crollare le Torri» di G. R. di Giuseppe Rizzo | tutti gli articoli dell'autore Due immagini si sono saldate alla retina degli occhi di Nino Schifano nel corso della sua vita: la seconda è la nevicata del 1962 a Palermo. «Avevo diciannove anni e lavoravo ai cantieri navali – racconta – eravamo nelle stive di una nave, avevamo lavorato tutta la notte e la mattina, una volta sul ponte, non credevamo ai nostri occhi: tutto era bianco, ricoperto di neve». Chiunque sia nato a Palermo, ovvero vi abbia passato un po' di anni della propria vita, ha i

ORA E' UFFICIALE. Scienziati Usa confermano esplosivi per demolire le Twin Towers

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Ora è ufficiale .Tracce di esplosivi di nano-termite sono stati raccolti dai detriti del WTC poco dopo il loro crollo dell'11/9/2001. Alla Brigham Young University, il professore di fisica, il dottor Steven Jones, ha fatto la scoperta dell'esplosivo insieme ad un team internazionale di nove scienziati.Grazie quindi alle prove di laboratorio più estese, gli scienziati hanno concluso che i campioni analizzati, hanno mostrato che si tratta di esplosivi nano-termite, generalmente usati per scopi militari. Gli scienziati trovano Nano-termite (stimata in oltre 10 tonnellate) presso il World Trade Center Dopo un rigoroso processo di peer-review, il loro documento è stato pubblicato nella Bentham Chemical Physics Journal, una delle riviste più accreditate negli USA e che ha approvato alcuni Premi Nobel, essendo rispettata all'interno della comunità scientifica. Primo autore dello studio è Dr. Niels Ha