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Orgoglio sardo esiste o è un utopia ?

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 da il  Termometro    dell' unionesarda.it » Oggi si celebra la giornata dell’orgoglio sardo. Sa Die de Sa Sardigna quest’anno è abbinata al tema dell’accoglienza ai migranti. Pensate che sia stata una buona scelta? io concordo con Giorgio Pintus L'orgoglio sardo è una fantasia, una chiacchiera, un modo per darsi un tono in un determinato contesto ma che si può tranquillamente rinnegare in un altro. E' sentimento che si dovrebbe onorare e dimostrare attraverso prove concrete e non con le chiacchiere o quando il Cagliari vince una partita di pallone. E' il senso di appartenenza, il sentirsi legati e parte di una comunità a declinare in orgoglio. Non è un semplice vanto. Essere orgogli osi di far parte di una comunità e di condividere con questa passioni, speranze, obiettivi, soffere

VOCE DAL TESTAMENTO Per Asia Bibi, nella giornata dei martiri cristiani di © Daniela Tuscano

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Cara Asia, leggo dalle scarne biografie che forse sei nata nel 1971. La tua età vera non la conosce nessuno e le tue fotografie, ormai sempre le stesse, sbiadiscono pian piano. Sappiamo che esisti, che sei detenuta da 2.500 giorni con la falsa accusa di blasfemia, solo perché cristiana. Sappiamo che non hai perso la fede; anz i, resisti proprio grazie a essa. Qui ci affaccendiamo a teorizzare che Dio odia le donne, annegando in vani e supponenti sillogismi. Della nostra vociante agorà non resteranno nemmeno le macerie. Tu confidi nel Dio, il Dio cristiano, lo stesso per cui non hai ricevuto, nei sei anni del tuo martirio, un briciolo d’attenzione da parte delle attiviste occidentali. Sei ostinatamente totale e fuori moda, sei unica; hai una femminilità remota e tenace, sei donna perché nasci dalla Ruah: cioè dallo spirito. Ti ho scritto, in questi sei anni, molte lettere, le ho affidate all’aria, avrei tanto desiderato qualcuno te le leggesse, pretendevo ti lenissero

come si vive senza internet nel 2016 ? Facebook di strada e Whatsapp a gettoni in Molise e più precisamente a Civitacampomarano, paesino di 400 abitanti in provincia di Campobasso

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  da    http://milano.repubblica.it/cronaca  del 28.4.2016   Come si vive nel 2016 senza Internet? Per scoprirlo, lo street artist milanese Biancoshock si è trasferito per un periodo in Molise e più precisamente a Civitacampomarano, paesino di 400 abitanti in provincia di Campobasso dove la scarsa copertura di rete rende complicato navigare sul web e utilizzare qualsiasi dispositivo elettronico. Così è nato il progetto "Web 0.0", realizzato in occasione del festival CVTà Street Fest: Biancoshock ha applicato i loghi di alcuni dei più noti siti e social network ai loro equivalenti offline, usati quotidianamente dagli abitanti di Civitacampomarano. La cassetta postale è la loro Gmail, la donna più anziana  [  vedere  foto  sotto  per le  altre  qui ] del paese fa le veci di Wikipedia perché ci si rivolge a lei per avere qualunque informazione, invece di twittare si spettegola su una panchina e la bacheca virtuale di Facebook torna alle origini identificandosi con lo spazi

storie dal mondo della scuola burocrazia e repressione

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la prima ci sarebbe da ridere invece si piange per indignarsi  da http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca del 28.4.2016 «Scuola, a 60 anni la mia notte prima degli esami» Salvatore Cinquerui è il più anziano oggi al concorsone «Sono stanco di combattere contro i mulini a vento» di Alessandra Vendrame Gli esami non finiscono mai, nemmeno a 60 anni compiuti. La campanella del tanto atteso concorso della scuola per gli insegnanti indetto dal Miur suona questa mattina con le prime prove scritte al via. Sotto esame, tra le fila degli oltre 1500 docenti precari candidati della Marca, spunta un professore che quanto ad età anagrafica e curriculum non può certo dirsi matricola. Docente tecnico pratico di tecnologie meccaniche, laboratorio tecnologico e sistemi, in cattedra quest’anno all'Isis Verdi di Valdobbiadene, il professor Salvatore Cinquerui è il più anziano tra le fila di insegnanti sotto esame in arrivo da Treviso. Stamattina è pronto a rimettersi in gioco nel

risposta al sindaco di Corsico . La storia della Resistenza raccontata attraverso la vita di un giovane partigiano italo-somalo ed altre storie resistenti

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per  approfondire http://www.straginazifasciste.it/  Primna di iniziare  il post  d'oggi   aggiornamento  al  post   sul  sindaco (  ?  )  di Corsico   vedere  miei precedenti post  ) Corsico si   è  ribella al sindaco che vieta Bella Ciao alle manifestazioni del 25 Aprile Come  ad  ad Alghero  ( dove  anni fa un sindaco di   centro destra   fece la stessa  cosa  del sindaco  di questa  cittadina  )  s emplicemente non può vietarla.  ecco adesso le storie  d'oggi  da http://frontierenews.it/2015/04/ Giorgio Marincola, il partigiano nero “morto per la libertà” La storia della Resistenza raccontata attraverso la vita di un giovane partigiano italo-somalo “Sento la patria come una cultura e un sentimento di libertà, non come un colore qualsiasi sulla carta geografica. La patria non è identificabile con dittature simili a quella fascista. Patria significa libertà e giustizia per i popoli del mondo. Per questo combatto gli oppres
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argomenti collegato depressione storie benefici da situazioni negative "Mi ha lasciato sull'altare e non poteva farmi regalo migliore: ho venduto tutto e sono partita". La seconda vita di Katy Linda Varlese, L'Huffington Post Pubblicato: 18/01/2016 17:49 CET Aggiornato: 21/01/2016 14:39 CET   La fine è sempre un inizio. Potrebbe essere questa la lezione che si ricava leggendo la storia di Katy, una trentenne che lasciata sull'altare dal suo fidanzato, ha deciso di buttarsi la sua vecchia vita alle spalle e di partire per un viaggio nel sud est asiatico da sola, alla ricerca di se stessa. Un dolore grandissimo quello di questa ragazza che lavorava come pr in un aeroporto di Manchester. Una ferita talmente grande da portarla a credere che l'unico modo per poterla risanare fosse quello

"Non voglio che la vita si riduca ad aspettare il weekend o le vacanze estive": a 32 anni si licenzia e viaggia da sola ed lavora viaggiando

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chi dice che lavorare sia cosi noioso ? ecco la storia di Diana Bancale  (  foto sopra   presa  dal suo profilo di istangram  )   per  ulteriori informazioni   Facebook.com/inviaggiodasola.,  diana.bancale@gmail.com. oppure  www.inviaggiodasola.com questsa storia   che trovate  sotto  mi  fa  venire  in mente  due  canzoni  :  rotolando verso sud  -  negrita  Nord Sud Ovest Est -  883 da L'Huffington Post | Di Ilaria Betti pubblicato: 24/04/2016 17:51    foto  comprese le altre le  trovate  qui alla  fonte   "'Cosa vuoi fare nella vita?' 'Boh, voglio lavorare il meno possibile'". Diana Bancale , 33 anni, intrappolata in un lavoro a tempo indeterminato noioso e soffocante, si era abituata a rispondere così a chiunqule facesse domande sul suo futuro. Era rassegnata a quel destino, finché un giorno ha deciso di licenziarsi e di seguire la sua vera passione: partire verso mete lontane, d

Bamboccione riconosciuto dal giudice . Modena, il figlio a 28 anni cambia facoltà: il padre gli fa causa e il giudice da ragione al ragazzo ., Lo studente di Asti che porta la banda larga nei paesini grazie alla tecnologia laser L’invenzione di Valerio: «La rete era troppo lenta»

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Un'aula di tribunale Con il mio   commento andrò contro corrente ma  il  figlio  qualche  sacrificio   puo  farlo ?  c'è  un mio  amico    che anche   se  i  genitori   non sono  separati \  divorziati  , però l'università  (  si è laureato in biologia  )   se  l'è pagata  tutta lui lavorando , cosi  come  anch'io   gli ultimi anni  , e lui  ?  gode  a fare  il  mantenuto  . Tutto sommato anche  se un generalizzato, perchè  anche se mosche  bianche  non  sono tutti nerd  o  bamboccioni    Padoa Schioppa usando  il termine  bamboccioni   ci azecco' .    ecco le  due  news     d'oggi . la  prima  di un bamboccione   tratta  da http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/ del 24.4.2016 la seconda  di un non  bamboccione   tratta  da  la stampa del  24.42016  edizione  Asti  veniamo  alla prima Modena, il figlio a 28 anni cambia facoltà: il àpadre gli

domande al sindaco ( leghista ) di corsico che vieta alla banda di suonare Bella ciao.

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 leggi  anche   25 aprile, il comune di Corsico vieta alla banda di suonare Bella ciao   ecco perchè si deve andare oltre ilfestegiare e ricordare la resistenza Vorrei chiedere  al sindaco di corsico , a Matteo Salvini ed ai leghisti o  simpatizzanti  che sono tra i miei contatti o fra gli fra i contatti dei mie contatti  su  social  , se  intende per  la  ritirata ( una  dele canzoni ammesse     vedere  url  sopra  )     questa riportata qui sotto   fatta propria   dala marina  militare italiana   fin dal risorgimento e dall'unità d'italia o quelle   di  : 1) concerto in G minor Rv 105 di vivaldi ., 2) L A MUSICA NOTTURNA DELLE STRADE DI MADRID: Op. 30 n. 6 (1780) di LUIGI BOCCHERINI Mi chiedo e  chiedo  loro  se La lega ha cambiato idea sull'unita italiana e sul tricolore visto che fra le canzoni proposte in particolare 33, Sventola il tricolore, la bandiera dei tre colori si parla del valore del tricolore ? oppure come al destra in doppietto vuole

cosa è oggi la resistenza e perchè bisogna celebrarla o festeggiarla ?

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oltre  questa riposta  data  sempre  su  fb a degli amici   che   volevano applicare  questa   slide   Hai ragione caro Gianpaolo Paolo Scolafurru succede in tutte le rivoluzioni o rovesciamenti di dittature- )  o  la   gjuerra  civile  in spagna    deglia nni  30 del  secolo scorso  come puoi notare da quersto cartone degli anni 50\60  Tratto dall'omonimo libro di G. Orweel , è piuttosto fedele alla storia, tranne alla fine in cui distorce un pochino gli eventi nel finale rispetto all'opera originale  che  è  più pessimista . Infatti Io Consiglio vivamente di leggere il libro ma se non   hai  nè tempo nè voglia  quantomeno di guarda questo cartone. e capirai insieme a Passi Flora che ha condiviso la stessa slide il 25 aprile   anche se non lo si festeggia dev'essere allo stesso tempo ricordato per gl stessi motivi che citate nella slide sopra contro cui bisogna rincominciare a lottar

Caso Raggi, un grosso problema per l’Unita' dal Nazareno temono che la Raggi possa querelare il sito unita.tv e creare un grosso problema per la legge sulla stampa.

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fonte ilfattoquotidiano Non s’è ancora placata la polemica fra il quotidiano l’Unità e Virginia Raggi. La candidata a Roma dei Cinque Stelle non ha gradito il video, pubblicato dal sito del giornale di riferimento del partito democratico, in cui si vede una ragazza (che non è la Raggi, ma che secondo il giornale le somigliava) cantare l’inno “Meno male che Silvio c’è” di Forza Italia. Il direttore dell’edizione cartacea, Erasmo D’Angelis, ha difeso il collega del sito unita.tv Mario Lavia, ma il comitato di redazione ne ha preso le distanze. Al Nazareno temono che la Raggi possa querelare il sito unita.tv e creare un grosso problema per la legge sulla stampa. Perché il portale in questione non è registrato, non è una testata giornalistica. E’ un blog. benvenga questo precedente . se uno ti diffama . per colpa di quei cazzari che per risparmiare usano lo stratagemma legale ( sic ) del blog anzichè testa giornalistica paghiamo tutti

Omonimia da record a Modena: la burocrazia impazzisce, loro si incontrano Hanno lo stesso nome e lo stesso cognome, e sono nati lo stesso giorno, dello stesso mese, dello stesso anno ma uno a pescara e uno a modena

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a volte lavita ci riservza delle cose incredibili e questa è una di quelle . Non meto nessun commento perchè un conto , a chi è che non capita di avere degli omonimi ( addirittura a me è capitato che in un paese a 30\ 40 km dal mio c'era una via dedicata ad mio omonimo , forse andando a fare delle ricerchè in archivio mio avo in quanto mio noonno paterno era originario di quel paese ) magari più piccoli o più grandi , ma questo è un caso più unico che raro . Infatti essi Hanno lo stesso nome e lo stesso cognome, e sono nati lo stesso giorno, dello stesso mese, dello stesso anno. L’abruzzese: «Volevo la pensione: mi dissero che la percepivo già nel Modenese». Poi l’incontro e le incredibili analogie: uno ha chiamato Yuri il figlio di Simona De Leonardis da http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca del 22.4.2016 VITE PARALLELE. È stata la burocrazia, complice un’esistenza scandita dalle stesse tappe - dalla scuol

PRINCE, NON SI SA COME © Daniela Tuscano

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Prince lo lessi prima d'ascoltarlo. L'articolo, comparso su "Ciao 2001", s'intitolava "Il principe ambiguo della musica nera" ed era corredato da una delle rutilanti immagini che l'avrebbero reso inconfondibile. Anno 1983 o giù di lì, il cantante (lo showman) fissava l'obiettivo col classico sguardo da sotto in su, caldo e seduttivo, e di sesso, anzi, della sua morbida sat iriasi, nel servizio si parlava parecchio, fors'anche più della musica. Normale in quel tempo, in tutti i tempi, specialmente in quelli facili, e gli anni Ottanta lo erano, ma lui, divenuto popolare come la versione "maledetta" (e truzzarella) di Michael Jackson, col Peter Pan di Gary aveva da spartire meno di quanto si pensasse. Insomma, ok gli urletti ma dopo aver sentito "Purple rain" non ebbi più dubbi: lì c'era Jimi Hendrix, e probabilmente Davis, e anche Zappa, forse più lui degli altri per il suono affaccendato e impren