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Esploriamo il significato del termine: L’ISLAM IN ITALIA L’INCHIESTA Le nostre vite normali da musulmani «Ma non chiamateci moderati»

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E' vero che  la  lingua si  evolve  , ma  è anche vero che le parole sono  importanti  come si diceva  un tempo  Infatti   da  questo momento  farò il possibile  per  evitare  tale frase  \  espressione di cui si  parla sotto trattato dal corriere  della sera  del 17\12\2015   , speriamo di   riuscirci  come ho fatto  con l'espressione   donna  con le palle  Le nostre vite normali da musulmani «Ma non chiamateci moderati» L'Islam visto dai musulmani tra riformismo, convinzioni e pregiudizi: «È un sistema di vita. Non è una barba o un foulard in testa. Chi non si comporta da buon musulmano non è praticante» di Alessandra Coppola Lo scrittore di orgini algerina Amara Lakhous, l'ingegnere italo-egiziano-sudanese Akram Idries, Youssry Alhoda (imprenditore di origine egiziana), La studentessa della Cattolica Shereen Mohamed, Il videoblogger veronese di origine pakistan Burhan Mohammad shadow Si potrebbe forse prov

quando la sinistra fa la stessa politica della destra di Gianluigi Piras, membro della segreteria regionale del Partito democratico, esponente dell’ala del Pd che fa capo a Pippo Civati e consigliere comunale a Jerzu.

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Leggo , ormai non stupendomi più di niente , in un clima politico \ culturale italiano , dove anche i progressisti fanno dichiarazioni di una volgarità simile a quella di certa. destra le dichiarazioni e le risposte polemiche    di Gianluigi Piras, membro della segreteria regionale del Partito democratico, esponente dell’ala del Pd che fa capo a Pippo Civati e consigliere comunale aJerzu. da   http://www.sardiniapost.it/ “Isinbayeva stuprata in piazza”. Bufera sul civatiano Piras Articolo pubblicato il 17 agosto 2013 “Isinbayeva, per me possono anche prenderti e stuprarti in piazza. Poi magari domani ci ripenso. Magari mi fraintendono”. Il post compare ieri sera su una pagina Facebook. Ma non è quella di Mario Borghezio o di un naziskin. E’ quella di Gianluigi Piras, membro della segreteria regionale del Partito democratico, esponente dell’ala del Pd che fa capo a Pippo Civati e consigliere comunale a jerzu. L’augurio di stupro in piazza all

non tutti\e capiscono le allegorie \ i non sense

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l'altra  volta  ,  forse  perchè incazzato    dal  forte  rumore delle  cicale  e  dal cicalio  della  mia parte politica \  culturale non ricordo la  fonte precisa  ricordo solo che l'ha presa da uno dei miei contatti su Facebook     è della  gente   che  fa   parla  parla  ( a volte  anche il sottoscritto )  ma  non conclude  niente  . Ho scritto questo post sulla mia bacheca di facebook Giuseppe Scano 19 ore fa  tramite cellulare Qualcuno /a mi può spiegare la funzione e il ruolo delle cicale ? Ora ( qui l'intera discussione )   questo mio intervento  ha creato   " scompiglio "alcuni\e mi hanno preso sul serio dicendo mi ricorda  l'estate  , ecc  per poi capire   più o meno a cosa mi riferivo cliccando sul mi piace a questa mia replica ai loro post seriosi  Giuseppe Scano a me oltre l'estate mi ricorda la campagna  http://www.youtube.com/watch?v=gxL4_k_Am0M . ma anche specialmente questa canzone soprattutto il

UN TIMIDO ELOGIO DELLA PAROLACCIA, CON RISPETTO PARLANDO

finalmente  qualcuno , vedere articolo sotto  , che mi capisce ed  è d'accordo con me   .  da  http://anthonymuroni.blog.unionesarda.it/2013/07/25/ In queste ore ho appena finito di leggere un interessante pamphlet sui nuovi codici della comunicazione, che riserva un intero capitolo all’elogio della parolaccia. Confesso un approccio preconcetto ( ), entrato in una crisi non ancora risolta dopo la lettura. L’approccio dell’autore è completamente ribaltato: “La potenza comunicativa della parolaccia e la sua diffusione in ogni ambito sociale, culturale e professionale – pur condannabile dal punto di vista delle buone maniere – meritano un qualche impegno di analisi”.  E’ qui che si avvia un percorso così tortuosamente logico da essere capace di far saltare in aria ogni granitica certezza. Proviamo (è la prima provocazione) a “desemantizzare” la parolaccia? Se la spogliamo del ruolo di significato riferito a un vero e proprio significante (si fa l’esempio dell’intercalare, molto sa

LE REGOLE DELL'ARTE DI ASCOLTARE

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da  Quello che le Donne  ( Note ) Domenica 14 aprile 2013 alle ore 15.00 1- Non avere fretta di arrivare a delle conclusioni.Le conclusioni sono la parte più effimera della ricerca. 2- Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista.Per riuscire a vedere il tuo punto di vista, devi cambiare punto di vista. 3- Se vuoi comprendere quel che un altro sta dicendo, devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli eventi dalla sua prospettiva. 4- Le emozioni sono degli strumenti conoscitivi fondamentali se sai comprendere il loro linguaggio.Non ti informano su cosa vedi, ma su come guardi. Il loro codice è relazionale e analogico. 5- Un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili.I segnali più importanti per lui sono quelli che si presentano alla coscienza come al tempo stesso trascurabili e fastidiosi, marginali e irritanti,perché incongruenti con le proprie certezze. 6- Un buon ascoltatore accoglie volentieri i paradossi del pensiero e del

cambia le tue parole cambia il tuo mondo

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ieri  sera   attraversando  il soggiorno   per  andare in camera mia  ,  a rivedere  nel mio pc   il dvd  lezione 21  di baricco  , mi è  capitato  di sentire  in tv ( mi  pare  fosse  in un dibattito   politico  de la7)  queste parole o, o qualcosa di simile  :  quando sento le seguenti espressioni: "ma anche no", "quant'altro", "piuttosto che" (usato come disgiuntiva).  Ho letto  nello  squardo  di mia madre  un a  ex insegnate  di lettere  alla  scuola media  ormai in pensione  da un ventennio  la stessa sensazione di fastidio che prova Moretti nel film   Palombella  rossa   da me  citato più volte     sul  vecchio e  nuovo  blog  ( vedere  archivio)  e  di cui potete  vedere   qui la  scena  clou    e  qui  alcune  citazioni dal film . Inizialmente   provavo  ( a  volte  la  riprovo  nel settore  da  10  anni le  stesse  espressioni prima repubblica  , scendere in campo  , ecc  )   ma  poi mi sono assuefatto   considerando ciò una battaglia persa

le parole

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Con le parole uno non sta mai abbastanza in guardia, hanno un'aria di niente le parole, non un'aria pericolosa di sicuro, piuttosto dei venticelli, piccoli suoni buccali, né caldi, né freddi, e facilmente assorbiti quando arrivano attravers o le orecchie all'enorme noia grigio molle del cervello. Uno non fa attenzione a loro, alle parole, e la disgrazia arriva.  Di parole, ce ne sono che si nascondono in mezzo alle altre, come dei sassi. Non si riconoscono a prima vista e poi eccole lì che però ti fanno tremare tutta la vita che hai, tutta intera, e nel suo debole e nel suo forte... Allora è il panico... Una valanga... Resti lì come un impiccato, sopra le emozioni... E' una tempesta che è arrivata, che è passata, troppo forte per te, così violenta che non l'avresti mai creduta possibile solo con dei sentimenti... Dunque, non si diffida mai abbastanza delle parole, è quel che concludo .  ( Louis-Ferdinand Céline - " Viaggio al termine della notte &qu

Dialogo immaginario

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                                            Samantha Sabato Festa in famiglia... Ho riunito quattro Amici di Maria de Filippi Sharon                Ma è Fantastico! Chi presenta.. Ehm, chi è presente? Samantha Vip... Ballarò tutta la sera...... Sharon Con chi? Samantha Con Ulisse, il piacere della scoperta. Verrai? Sharon, No, scusa, ma Domenica In vado con Enrico all'Isola dei Famosi. Questa vacanza insieme sarà la Prova del cuoco. Samantha Che bella, questa Storia siamo noi... Ma come l'hai conosciuto? Sharon Pensa, abitiamo Porta a Porta! Samantha