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No vax e Covid, il medico Amedeo Giorgetti : "Vi curo, ma poi cambiate ambulatorio"

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 leggi  anche  A Genova costretti alle cure oncologiche a casa per i reparti pieni di No vax: «E ora sono anche più arroganti e negazionisti» Si è sentito dire di tutto. “Non mi fido”. “Non è vero niente”. “Chissà cosa ci mettete dentro...” Alla fine Amedeo Giorgetti, 65 anni, medico di famiglia di Recanati, ha detto basta. Ha affisso fuori dalla porta dello studio un cartello che recita: “Caro paziente, il Covid ha devastato la vita umana e professionale. Fino a oggi, il vaccino è l’unica arma per non ammalarsi. Se ha qualche dubbio o timore, sono a disposizione. Se invece crede che il vaccino sia una pericolosa arma in mano alle multinazionali del farmaco con la connivenza di noi medici di famiglia, è pregato di cambiare ambulatorio perché non tollero queste accuse stupide e offensive.” Li curerà, perché questo è quel che prevede il giuramento di Ippocrate e la deontologia professionale. Ma, una volta superata la malattia, li ricuserà. Il gesto forte contro no vax è stato annunciato

quarta ondata e natale

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Il 13 novembre di un anno fa l’Italia registrava il picco di contagi: 40.902. Ieri i nuovi casi sono stati 8.544: ma già si lavora per evitare nuovi divieti di massa durante le feste Speriamo   che  I no vax  ( ovviamente   senza  generalizzare  visto che  tale movimento  ha diverse  motivazioni  non tutte  necessariamente  negazioniste  )  e  no  green pass   non  facciano  i rompicoglioni  e  che    non  succeda  che  le  misure  anti lock down    non portino con   ad  un aggravamento  della  situazione  e a nuove  chiusure  . Per  il  momento  le  misure   sono queste      quindi prudenza .  ecco  per  il momento le misure Lo shopping Centri storici a numero chiuso con transenne e contapersone I centri storici e le vie dello shopping non saranno, lo prevede la direttiva della ministra dell'Interno Luciana Lamorgese, teatro di cortei, anche se ieri a Milano i "No Pass" hanno sfidato i divieti mescolandosi al passeggio. Torneranno a numero chiuso le piazze e le vie del

Medici di strada: un tampone per i clochard ., Il paese guardiano del bosco: lo difende fin dal medioevo., Il mago delle Ducati ora le restaura online ed altre storie

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                                              Medici di strada: un tampone per i clochard Aldo Morrone, dirigente del San Gallicano di Roma, ha organizzato una rete che effettua test Covid alle persone senza dimora. Ma nessuno voleva ospitare i positivi                                               di Francesco Giovannetti                         Il paese guardiano del bosco: lo difende fin dal medioevo Se Luxottica ha adottato un’area boschiva veneta dopo la tempesta Vaia, a Trino Vercellese è la gente del posto a curare gli alberi. Con regole secolari                 di Giulia Destefanis                            Il mago delle Ducati ora le restaura online Enea era garzone d’officina nel mantovano, ma la sua passione era ridare vita alle moto d’epoca. E il direttore tecnico dello storico brand ha notato i suoi lavori di Nicola Saccani Sanremo, la dura vita del cacciatore d'autografi In 28 anni di appostamenti Max ha raccolto 11 faldoni di firme delle star del Festival. I più sfu

ci sono cure alternative valide e pseudo cure alternative . Il caso di Bella e il caso Stamina non hanno insegnato niente

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Fra le tante email che ricevo  ce  ne  sono  certe  di  questo tenore   Ciao ti seguo da un po' e devo riconoscere che sei molto colto , ma visto gli ultimi post in particolare   quelli  sui  no  vax  e  sul  covid fra  cui    quello  : <<  Ne con  i Novak ( quelli attendisti e quelli creduloni ) ne con i Provax / i Vax ( acritici e  critici )  >>mi viene da chiederti oltre al tuo interessarti post ma solo di facciata   alle  cure  alternative perché dici d'essere per la libertà di cura e le medicine / cure medicine alternative ma non vedi che per il covid ci sono e le ignori così come ci sono per il cancro ed i tumori ? ma quanto ti pagano le case farmaceutiche e mainstream per non parlarne parlarne o parlarne male visto che fai la stessa cosa sui social ?                                                                                                                                                      valentina Ora  già  dal  tono     di questa  lettera  in partic

Storia di Stefano e Marco: il loro destino si incrocia grazie a Ebola e Covid. il primo lo salva dall'ebola il secondo dal covid

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Leggi anche    David Quammen: "La salute dei cittadini è un tema di interesse nazionale. No agli pseudo-esperti" Storia di Stefano e Marco: il loro destino si incrocia grazie a Ebola e Covid                                         di Fiammetta Cupellaro                                        repubblica  20\9\2021  i diue amici  insieme     Stefano Marongiu fu curato per Ebola allo Spallanzani. Dove cinque anni dopo ha ritrovato Marco, il colonnello del C 130 malato di Covid che gli salvò la vita portandolo in aereo da Sassari a Roma Marco salva la vita a Stefano e 5 anni dopo è Stefano a salvare Marco. E' una storia di destini incrociati quella che ha per protagonisti due uomini sopravvissuti, uno all'Ebola e l'altro al Covid-19. Come in un patto non scritto, ognuno dei due deve la vita all'altro. Due virus li hanno uniti per sempre. Stefano Marongiu, infermiere sassarese di 37 anni, nel 2015 venne contagiato dal virus dell'Ebola e l'unico che accet

L'esclusione, la solitudine e poi la gioia che esplode. Diventare genitori ai tempi del Covid

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Messaggi, foto, videochiamate, filmare ogni istante con il neonato in camera non basta, non è confrontabile con l'emozione della realtà. Stavolta la tecnologia non può replicarla. Le voci di neo genitori da Napoli e dalla Campania di Tiziana Cozzi 12 SETTEMBRE 2021  Tommaso Oliviero, docente di Economia bancaria alla Federico II, ha visto il suo Lorenzo, esattamente due settimane dopo la nascita. "E' stata un'esperienza traumatica, prima la gravidanza e poi il parto in pandemia - racconta - quando l'ho visto, ho pianto tantissimo, la tensione accumulata in quei giorni è stata tanta. Ho aspettato davanti all'ospedale per ore che nascesse, sul marciapiedi davanti alla Clinica dei Fiori di Acerra. E, mentre aspettavo, pensavo ai racconti gioiosi dei miei amici, la nascita è uno dei momenti più belli della vita. A me tutto questo è stato negato. Un periodo meraviglioso è stato trasformato in un incubo dal Covid . Da ottobre non ho assistito più alle ecografie, non

Cari No Vax, mio figlio è da solo in ospedale: ecco perché questo riguarda anche voi"di Zita Dazzi

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 ha  giorbnalista  in questione   ha ragione  . Ma  dimentica   del  fatto     che se   il  virus  si diffonde   non è    , anche  se  hanno una  maggiore  responsabilità   nella  diffussione ,  colpa   dei non  vaccinati  , ma  dei   Vaccinati  imprudenti    che     sono convinti   che   una  volta  fatto il  vaccino   siano liberi di  ritornare  a fare la  vita  di prima  senza mascherina  e distanziamento  .   "Cari No Vax, mio figlio è da solo in ospedale: ecco perché questo riguarda anche voi"di Zita Dazzi La giornalista di Repubblica Zita Dazzi spiega il tweet che le ha attirato messaggi d'odio sui social: "I medici ci hanno detto che con tante persone che non si vaccinano, giovani e meno giovani, persone che contraggono il Covid in maniera asintomatica, non si possono far entrare in ospedale nemmeno le persone vaccinate, per le quali sussiste un piccolo, ma non trascurabile margine di rischio di infettarsi, anche in quel caso in modo asintomatico" 07 SETT

le meraviglie di queste paraolimpiadi ( tokyo2020\1 ) corpo e mente, Platone dalla tripletta di Le tre medaglie di Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto nei 100 metri a Rita Cuccuru e Zheng Tao nuotatore leggendario

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 premetto  che   Savino  mipiace  poco  e  nulla  lo vedo come  un dottorino   ed  un prezzemolino  .  Ma   a volte  ,  ed  è   questo  uno dei casi ,  ha  perfettamente  ragione  .  Il   discorso  che  fa  ,  vedi articolo sotto  ,   sul corriere  della sera   del 4\9\2001 ,   lo si  può  riferire  anche ad  altre     storie  delle ,    trascuratissime  dai media ufficiali     e di stato  ed  relegate     ad  mero evento  sportivo  secondario  , paraolimpiadi  .  Infatti oltre  all'articolo in questione    riporto altre  storie    che mi  hanno  colpito di queste  paraolimpiadi  La tripletta dell’Italia alle Paralimpiadi: corpo e mente, Platone corre con le velociste azzurre di Roberto Saviano Le tre medaglie di Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto nei 100 metri raccontano l’essenza vera, classica, dello sport Le tre medaglie dell