Anche le formiche nel loro piccolo s’incazzano
In questi giorni di scontri di piazza, di noiosi duelli televisivi, di giornalismo da quattro soldi e di tante altre questioni che si aprono senza essere richiuse, io ho un moto inquieto. O meglio, sono proprio incazzata con gli eventi, con i soggetti di questa storia a passo di gambero, sempre per citare Umberto Eco. Mi chiedo come si fa a proporre ancora una volta in Europa, questa grande multinazionale della finanza e della banche, questa bandiera stellata che ancora non ci illumina, ma al massimo ci oscura ponendo l’Europa un passo indietro, verso lo stato liberale ottocentesco, questa politica neoliberista della flessibilità, che dal mio punto di vista ha solo un nome: precariato. Già il solito precariato ottocentesco alla base del rapporto servo-padrone che fa del lavoro un ricatto. Questo secondo il neoliberismo è il futuro ed invece è il passato più nero della nostra storia. Io non posso non indignarmi di fronte alla distruzione dello Stato Sociale, che avrà tanti difetti per