C'è qualcuno tra gli pazi delle mattonelle del bagno,qualcuno che mi spia, guarda quello che faccio, i miei movimenti. So che è li che mi guarda avido di atrocità, indiscreto e sottile come lama di rasoio. Da dentro il cesso mi perseguita, con quei suoi rumori sciaquoni; esco dal bagno, scappo dai suoi sguardi perversi. Vado in camera, leggo, ma no! Dietro l'armadio, in quella buia fessura qualcun altro mi spia di soppiatto, mi ruba la privacy, mi lega al terrore del perseguitato. Si nasconde bene, ma io so che è lì, mi guarda con gli occhi del male, mi guarda dritto nel cervello, mi tocca il cervelletto e mi sposta tutti i neuroni, lasciando un disordine imperdonabile. - Ma nessuno ti ha insegnato l'educazione!? Scombussolato riprendo il controllo dei miei sensi, evito la cucina perchè so già che tra i cassetti del mobile qualcuno mi aspetta, con il binocolo al collo! Finisco sfinito in balcone tra le piante ed i fiori. Le piante sono belle e verdi, sono vive e vegete, le