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Visualizzazione dei post con l'etichetta riflessioni

Senza titolo 497

Come nel seme il fiore poesia   Ti ho cercata nel cielo blu tra le stelle spericolato funambolo ho afferrato le funi che mi portavano da te ti ho cercata abbagliato da tanta bellezza invano la luna a falce ha fatto da amaca alla mia delusione sotto la terra mi guardava aveva gli occhi tristi di un bimbo e lo sguardo spento di una mano tesa e ho capito eri dentro di me tutto questo tempo mentre io ti cercavo come il fiore nel seme altrove tra le stelle   Pietro Atzeni

Senza titolo 381

Eri il mio aquilone   Eri il mio aquilone ti seguivo con la gioia di un bambino volavi alto nei cieli azzurri e nell’esuberante primavera coloravi le mie giornate più delle margherite e dei papaveri nei prati in fiore il vento ti sospingeva giocavi con l’aria tersa e con un sospiro nel cuore disegnavi speranza che irrompeva nei sogni del domani dove sei ora? dove il cielo è grigio oggi un vento contrario ti inchioda a terra margherite e papaveri fioriscono sempre nei prati ma in cielo non disegni più speranza gli aquiloni non volano più   Pietro Atzeni

TIBET: Forse non abbiamo smesso di pensare a Loro...

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Accetto l'invito di proporre qui il mio post e ringrazio per avermene data la possibilità E' con amarezza che mi permetto di proporre il problema Tibetano. Un invito a firmare gli appelli proposti da Amnesty International Firma On Line e da Avaaz.org Semplicemente un'espressione di coscienza e civiltà. Proponetelo nel vostro blog e ... perdonatemi "l'intrusione" Grazie Un sorriso ;-) AminaAmina

Senza titolo 303

Come ogni notte   Verrai stanotte come ogni notte E in questa stanza entrerà il cielo con l’incanto delle sue mille luci io sarò trepidante ad attenderti sarai vestita di sole ombre col chiarore della luna che disegnerà sulla tua nuda pelle vestiti solo per me ti muoverai sinuosa io ti osserverò incantato come un bambino davanti a un prodigio così come ogni notte chiuderò gli occhi colmo di te il cuore ed al risveglio nella terra della mia anima germinerà un fiore uno sguardo al cielo azzurro oltre la finestra non sarà fecondo di gioia come il pensiero fremente di te ad occhi chiusi   Pietro Atzeni

Alla fermata dell'autobus

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Uscito dall'ufficio, ero alla solita fermata quando ho notato una ragazza con il capo coperto da un velo salire su un autobus che precedeva il mio. Ho potuto osservarla per pochi istanti, prima che l'autobus velocemente ripartisse. La ragazza era bellissima, i lineamenti delicati erano racchiusi dall'elegante velo che le incorniciava il volto e ne accompagnava la grazia composta. Ho avvertito la sensazione di una bellezza grata, che non si dà per scontata e che non pretende.   Io non sono un fedele praticante, e non penso neppure di potermi definire un credente. So inoltre bene quali significati possa arrivare ad assumere il velo. Quando però riesco a scorgere dei segni di sensibilità spirituale all'interno del guscio tappezzato di materialismo e false certezze in cui viviamo, mi sento un poco sollevato. Più spesso ritrovo questi segni sui volti degli stranieri che incrocio per strada, o nelle parole di quelli che ho conosciuto.   Mi vengono in mente alcune fr

Senza titolo 276

Sognavo California   I sogni che inseguivo con giovane cuore che coloravano i miei giorni di impeti e slanci dove sono finiti dove queste nuvole grigie sembrano negare ogni speranza infuria la tempesta davanti a me involve tutto sogni e attese la vita è come questo mare che inghiotte all’orizzonte il cielo con le onde avanza furioso una dietro l’altra senza tregua restituendomi di quello che fu azzurro cielo sballottata spuma infranti sogni e sabbia e me naufrago sulla riva   Pietro Atzeni

Elogio della conoscenza

C'è talmente tanto da sapere che non so da dove cominciare! Raffaele Greco

Senza titolo 2406

Edelweiss poesia   Non giudicatelo altero adora la solitudine per fiorire se lo amate non cercatelo dimenticatelo lì nella sua gioia fremente di fiore in fiore   Questi pochi versi vogliono essere un omaggio a tutti i poeti e alla loro poesia che molto spesso, come stella alpina, cresce e fiorisce in un ambiente difficile nonostante tutto. Benché sia contrario all’utilizzo di termini stranieri in questo caso ho fatto uno strappo alla mia regola per dare una maggiore universalità alla poesia e ribadire il suo carattere unificante.   Pietro Atzeni  

Senza titolo 2370

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A mio nipote Valery Quando la storia ci giudicherà   Quando la storia ci giudicherà ti prego non essere troppo severo con me tutto quello che umanamente potevo l’ho fatto come mio padre per me ho lottato per darti un mondo migliore cos’altro potevo fare oltre che spargere al vento come contadino dell’anima i miei pensieri buoni semi in cerca di terra fertile per future fioriture no non essere troppo severo con me quando la storia ci giudicherà pensa che il ramoscello in fiore del tuo giovane pensiero fu un giorno seminato anche da me.   Pietro Atzeni  

Senza titolo 2257

A proposito del bullismo nella scuola   “Sì, quelli che hanno le mani pulite e la coscienza sporca. Quelli che si sono fatte le leggi e ora possono, con un gioco di matrioska societario, impunemente far pagare la frutta a prezzi esorbitanti”, bevette un altro sorso di caffè, ”quelli che gestiscono le società che portano dei coglioni a strimpellare, anche male a volte, e li pagano a peso d’oro, e più li pagano e più loro guadagnano; quelli che acquistano brocchi all’estero con società di loro proprietà e guadagnano per la procura e per il rimborso dell’Iva. Potrei continuare ancora per molto. Tra questi bisogna cercare chi ha fatto sparire Bobore”.(da “Il mistero delle   99 tavolette d’argilla rossa”, ed. Tracce, 2005 Pescara). Ecco inizio il tema del bullismo nelle scuole con questo brano estrapolato dal mio romanzo. Cosa c’entra direte voi? Secondo me la cattiva politica, quella che agevola con le leggi gli interessi delle lobby, è la madre di tutte le cause. In buona sostanza qual è

Senza titolo 2129

IL VERO VOLTO DI ANAKE Sono anzi ero un redattore di rossovenexiano disgustato da quello che scrive anake Post di anake redazionale: Pare ci sia una talpa o un talpo nella redazione di Rosso Venexiano... uno stronzo che può copiare dati riservati e leggere i pvt avendo rubato la password a cui dedico il faccia di culo day numer two. Ho letto in blog fetecchia, dei post demenziali e commenti altrettanto farneticanti (scritti dalla stessa persona che fa i post ovviamente per darsi credito da solo... ma è malato? Lo curino con la mazza da base-ball!!) dove sembra che sti poveretti di Rosso Venexiano, abbiano commesso chissà che se, su oltre 1400 iscritti una parte non pubblica... e allora? Cazzo ce ne frega scusate? Che devono fare quelli di Rosso Venexiano, eliminare chi non scrive? Qual è il problema? A chi dà noia? Negli altri collettivi è uguale.. embè cazzo ci frega? Sono dati normalissimi per un collettivo così imponente e di grande successo. Ora in home splinder contano 284 post se

Dentro

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Un'incontro con se stessi, al calore del propio fuoco, prendere la propia posizione fetale, ed iniziare a riscaldarsi del propio fuoco......e ritrovarsi.

La foglia

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  Non ci si accorge..............ma in molti sono come questa foglia. Sempre, per quello che ci possa interessare. ma il prensiero predominate in tutti è...........non sono io quella foglia.

CASO LETTERARIO-L'INSENSIBILITA' DEI MEDIA.

Premetto di essere un fan scatenato del mondo di Arda creato da Tolkien e della saga di Harry Potter creata da Rowling! Ho tutto,ricerco tutto,amo tutto! Sono un caso disperato,maniacale : sono Tolkien/Rowling dipendente!!!!! E per questo voglio proporvi il mio pensiero riguardo una notizia recente...il finale di "Harry Potter And The Deathly Hallows". Non capisco per quale astruso ed arcano motivo i media abbiano intrapreso una sfida su chi rivelava prima e più approfonditamente il finale e altre informazioni sull'ultimo atto della saga. Così hanno distrutto la magia di leggerlo! Perchè hanno fatto questo...questa azione dovrebbe venire punita! E' profondamente ingiusto..dovrebbe essere reato. Hanno ucciso il nostro incanto,solo per non farsi superare! Un povero tapino che non voleva farsi raggiungere dalla tanto sospirata notizia cosa avrebbe dovuto fare,se giornali,tv (in particolare i tg della Rai e di Mediaset sono sadici),internet e radio non parlavano d'alt

Piccolo excursus su potere, comando ed egemonia

In una società capitalistica complessa si integrano relazioni di potere palesi e forme quotidiane di esercizio di micropoteri, presenti dappertutto e a tutti i livelli della società. Esse dipendono l'una dall'altra e si stabilizzano reciprocamente. Il potere non funziona solo attraverso la coercizione, ma anche attraverso offerte di identificazione: in una cultura del dominio in cui i conflitti sociali vengono regolati soprattutto attraverso gerarchizzazioni, e di conseguenza appaiono risolvibili solo in questo modo, (quasi) tutti gli individui collaborano al mantenimento dei rapporti, cercando di costruire la propria posizione in contrapposizione a quanti si trovano in una condizione peggiore della loro. Non solo i conflitti tra classi, ma anche le gerarchie etniche e la disparità uomo-donna funzionano (sebbene in modo diverso) secondo i principi della sottomissione e dell'autocollocazione nell'ambito sociale prestabilito. Un esempio è l'autoetnicizzazione come con

pensieri

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la calunnia è il venticello

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 ( ..) La calunnia e' un venticello, un'auretta assai gentile che insensibile, sottile, leggermente, dolcemente incomincia a sussurrar. Piano piano, terra terra, sottovoce, sibilando, va scorrendo, va ronzando; nelle orecchie della gente s'introduce destramente e le teste ed i cervelli fa stordire e fa gonfiar. Dalla bocca fuori uscendo lo schiamazzo va crescendo prende forza a poco a poco, vola gia' di loco in loco; sembra il tuono, la tempesta che nel sen della foresta va fischiando, brontolando e ti fa d'orror gelar. Alla fin trabocca e scoppia, si propaga, si raddoppia e produce un'esplosione come un colpo di cannone, un tremuoto, un temporale, un tumulto generale, che fa l'aria rimbombar. E il meschino calunniato, avvilito, calpestato, sotto il pubblico flagello per gran sorte ha crepar. Ah! che ne dite? (..) da il barbiere di Siglia di Gioachino Rossini   atto I scena  6 qui il resto  dell'opera  Dopo la pubblicazione del post sul caso  Abou Elka

Senza titolo 1915

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Quarant'anni ad  oggi il 26\06\1967   moriva  don lorenzo milani ( al centro dela foto  riportata sotto  . Ora per parafrasare una famosa  fiction tv    due parole  sono troppe  una è poca   rinvio oltre  a questo  video   di gooogle  girato  2007-04-22 - San Martino Buonalbergo - Memoria di Don Lorenzo Milani che  trovate qui sotto   oltre  che   a dei post precedenti   che trovate   sotto la categoria Scuola, Don Milani,Barbiana   e capirete perchè  è ancora  attuale  e del perchè  viene o  fatto prioprio (e purtroppo  talvolta  strumentalizzandolo    dalla destra  e dalla sinistra  ) unica cosa  che posso consigliarvi sono di leggervi  i suoi libri Esperienze Pastorali lettera ai capelllani militari ( che li causerà  un processo ) L'obbedienza non è più una virtù Documenti del processo a Don lorenzo Milani lettera a una professoressa per libri postumi e il suo  epistolario vedere qui e  nei  link sotto riportati ulteriori  per proffondimenti Estratto da   http://it.wik

Senza titolo 1911

Cercando   su youtube la  puntata   di anno zero in cui si parla el caso fortugno   e  a cui sono presenti  gli amici  (  purtroppo a causa di probelmi tecnici    fra linux ed explorer   , ecc   non sempre  riesco ad essere presentre nei loro sito  e forum )    ammazzatecitutti.org  ( vedere   banner  )  ho trovato  il  sito  www.conseguenze.org Leggendo il manifesto   , mi sono accorto che era appena nato  e  allora  visto  che   hanno molti punti in comune    con il  nostro blog  come  testimonia questo video del gruppo  Disciplinatha che canta Up Patriots to arms di Battiato ho deciso d'intervistare il fondatore  Stefano Pierpaoli 1) come mai nel  vostro programma  : << non chiediamo denaro pubblico >> a  cosa  è  dovuta  questa   scelta  ?  e come  vi  finanziate  ?  Le classi dirigenti, attraverso i media e per mezzo delle scelte che operano, hanno stabilito come principio assoluto, ideologico e imprescindibile che siamo società di mercato. In questo contesto

Primo post

questo è il mio primo post qui, grazie dell'invito! …And still we sing   “Ma come si fa ad essere giovani nel 2007 e leggere Platone?”   Davanti all’esaltazione suscitata in me da una particolarmente accurata edizione in greco de La Repubblica platonica, un distinto uomo, sul cui volto capeggiavano i segni di un tempo che nemmeno per metà ho visto scorrere, mi porge questa domanda con sguardo sconcerto e in qualche modo turbato. Come se ad un tratto il peso immateriale delle pagine che stringevo, si fosse fatto fisico e percepibile dal corpo, ogni sillaba, nata per liberare lo spirito dalle costrizioni, sembrava ora afflitta dal peso di quelle stesse catene ed anche le mie braccia parevano a stento riuscire a reggere saldamente il volume. Ma le catene di cui parlo, non sono certo strumenti di sofferenza, al contrario, sono la strada più sicura per la felicità, se con felicità indichiamo quel comune tendere ad un senso di benessere e certezza, o meglio, di benessere nella certezza.