26.9.07

Kuklos

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            Immagini eseguite dal bambino Andrea Rosati -Riserva naturale di Carbonara Bagnoregio-



Gli antichi Greci mi chiamavano "Kuklos". Sono un piccolo fiore, dai colori delicati. Vivo nel sottobosco, all'ombra dei grandi alberi. Mi si attribuivano dei poteri speciali, ma non è vero. Secondo loro, potevo eccitare l'amore, la sensualità e rendere la donna feconda. Quanta importanza  mi si dà. Scusate, sono solo un piccolo Ciclamino, dalla foglia a cuoricino. franca Bassi 

Senza titolo 2036


 


un omaggio al terzo occhio sperando si riapra presto ..


 

l'autunno sta arrivando




ringrazio per  la bellissima  foto  la  curatrice del  bellissimo   e a volte catartico  blog fotografico   ilterzoochio.splinder.com






uno dei periodi  più tristi  ma  allo stesso  suggestivi  dell'anno  come descrive perfettamente il video sopra riportato  .


Infatti Il topos letterario della foglia morta, che cade ed è fragile, è affrontato da Leopardi nella sua poesia Imitazione
 

Lungi dal proprio ramo,


Povera foglia frale,


Dove vai tu? — Dal faggio


Là dov'io nacqui, mi divise il vento.


Esso, tornando, a volo


Dal bosco alla campagna,


Dalla valle mi porta alla montagna.


Seco perpetuamente


Vo pellegrina, e tutto l'altro ignoro.


Vo dove ogni altra cosa,


Dove naturalmente


Va la foglia di rosa,


E la foglia d'alloro.





 da Carducci sia  in  San Martino  un bozzetto naturalistico in cui i ritmi agresti autunnali mostrano una umanità semplice e serena.Ma  anche in Alla stazione in una mattina d’autunno sopratutto nei  vv.53-56

(...)
Oh qual caduta di foglie, gelida,
continua, muta, greve, su l'anima !
Io credo che solo, che eterno,
che per tutto nel mondo è novembre
(...)

poesia  tratta dalla  raccolta  Odi barbare qui il testo integrale 
Da Giovanni Pascoli in Novembre dobe  nonostante  la  sua  pedantezza  che  sfocia  talvolta  in stuchevolezza   l’autunno invece rappresenta la delusione  di una primavera che non c’è più. Il sole così chiaro e gli albicocchi in fiore non fanno che perpetuare l’inganno: in realtà è “l’estate, fredda, dei morti”. Anche l’attività tipica autunnale dell’aratura dà spunto per un altro affresco sincero di carattere naturale nella poesia Arano, simile a San Martino di Carducci, ma con in più procedimenti tipici pascoliani dell’onomatopea (suo sottil tintinno) e della precisione lessicale (roggio,,, marra, e infine nel senso di gelso). Analoga la poesia Sera d’ottobre in cui ricompaiono i campi arati e le foglie stridule. Importante anche la poesia Nella nebbia moro fratte porche più descrittiva.
Sul tema della nebbia ritorna anche Corrado Covoni,  sopratutto  nele sue  poesie del periodo crepuscolare .
 Ma  quella  ,  che secondo me è la più  pessimistica ed  è quella  che  ha contribuito  a  farmi passare    da  un cultura  bellicistica  \  guerradondaia a  una   cultura non violenta   (  vedere  l'archivio dei mie  scritti )  è
  come  appunto dice il sito atuttascuola  : << (...) Soldati di Ungaretti instaura una immediata, esclusiva, e per questo ancora più toccante, similitudine fra le foglie che cadono e gli uomini, i soldati, che durante la guerra morivano a migliaia. Si noti l’utilizzo del settenario, primo sentore di un ritorno del poeta ai metri classici della letteratura italiana  >> :



Si sta come d’autunno
Sugli alberi le foglie
  



Infatti ....



.... ci sono  dei posti   come L'Irlanda  o
Quèbec  dove  l'autunno  è suggestivo Per vedere questi video dovete scaricarvi almeno  che  non lo  avete  già nei vostri pc  gratuitamente Flash Player.L'articolo  e le  foto del Quebec  sono  del sito tutistico www.bonjourquebec.com
L'autunno arriva in un tripudio di colori, profumi e sapori. Gli alberi, sovrani incontrastati dei nostri spazi sterminati, si tingono delle sfumature più calde e accese del rosso, del giallo e dell'arancio. A questa festa cromatica si uniscono i meli carichi di rossi frutti maturi e gli stormi di oche delle nevi che solcano il cielo a migliaia... uno spettacolo da non perdere!

L'autunno in Québec è…


Una sinfonia di colori


 
In settembre i monti delle Laurenziane e degli Appalachi sfoggiano la loro veste più sfavillante e gli aceri, in particolare, si producono in effetti spettacolari, raggiungendo il massimo fulgore dalla fine di settembre a metà ottobre.


Un arrivo spettacolare





Per vedere questo video scarica gratuitamente Flash Player


Tra la fine di settembre e la metà di ottobre centinaia di migliaia di oche delle nevi si fermano lungo il fiume San Lorenzo, in una breve sosta nel loro lungo viaggio dal Grande Nord alle coste degli Stati Uniti, dove sverneranno. Punti d'osservazione privilegiati per ammirare stormi a distesa di questi superbi volatili sono Montmagny e l'Isle aux Grues (Chaudière-Appalaches), la Réserve nationale de faune du cap Tourmente (nei pressi della città di Québec) e Baie-du-Febvre, sulle sponde del lago Saint-Pierre.


Vivaci avventure



Molte delle attività all'aria aperta risultano ancora più piacevoli se praticate nei boschi accesi dai colori dell'autunno. Si può salire in seggiovia da una stazione sciistica e godere il panorama a perdita d'occhio; partire per un' escursione a piedi in uno dei tanti parchi nazionali, fare equitazione o percorrere in bicicletta i sentieri ricoperti da un tappeto frusciante di foglie. E, ancora, giocare a golf [   che  aboorro  no  come  sport   in se  ma perchè  per  la manutenzion e  dei cammpi  si utilizza una emnorem quantita  d'acqua  quando c'è gente che non ne  ha    oltre pesticidi e  altri farmaci che inquinano  le falde  )  su di un prato ancora verde con le chiome fiammanti degli alberi sullo sfondo.


Il tempo delle mele

Dunham, Cantons-de-l'Est
Il sud del Quebec è rinomato per i suoi meleti, e l'autunno è la stagione consacrata alla raccolta e alle attività correlate (come il popolare pick-your-own, ossia la raccolta diretta da parte del cliente) in Montérégie e nei Cantons-de-l'Est, fra Montréal e la frontiera con gli Stati Uniti. Spesso le case del sidro e le cantine vinicole offrono degustazioni della loro produzione, come i deliziosi cidres de glace e vins de glace(meglio noti coi nomi inglesi di ice ciders e ice wines), sidri e vini prodotti con mele e uve gelate!


La stagione della caccia [sic ]

I
Immagine
I vasti territori selvaggi del Québec costituiscono un vero paradiso per i cacciatori. E l'autunno sembra fatto apposta per loro! Questa è la stagione della caccia all'alce, al cervo virginiano e alla piccola selvaggina nelle numerose riserve faunistiche e pourvoiries (tenute attrezzate in mezzo ai boschi) del Québec. Ad Anticosti, isola dai tratti selvaggi incastonata nel golfo del San Lorenzo, la presenza di 120.000 cervi virginiani richiama ogni anno migliaia di cacciatori. L'immenso territorio del Nunavik, inaccessibile in auto, è invece meta d'eccezione per chi predilige la caccia al caribù - i branchi che vivono da queste parti sono i più numerosi al mondo, con quasi un milione di esemplari !

 concludo con una canzone
Il cielo d'Irlanda
di  Fiorella Mannoia ,  della mia  infanzia  ritornatami alla mente  mentre  dopo aver  scritto  con alcuni  copia e incolla questo  post  chiudevo gli occhi e mi  mettevo a  canticchiarla  ecco sperando  di  farvi cosa  gradita il testo

il cielo d'irlanda e' un oceano di
nuvole e luce
il cielo d'irlanda e' un tappeto che
corre veloce
il cielo d'irlanda
e' un oceano
di nuvole e luce
il cielo d'irlanda
e' un tappeto che
corre veloce
il cielo d'irlanda ha i tuoi occhi se
il cielo d'irlanda
e' i tuoi occhi se
guardi lassu'
ti annega di verde e ti copre di blu
ti copre di verde e ti annega di blu
ti annega di verde
e ti copre di blu
ti copre di verde
e ti annega di blu
il cielo d'irlanda si sfama di
muschio e di lana
il cielo d'irlanda si spulcia i capelli
alla luna
il cielo d'irlanda
si sfama di
muschio e di lana
il cielo d'irlanda
si spulcia
i capelli alla luna
il cielo d'irlanda e' un gregge che
pascola in cielo si ubriaca di stelle
il cielo d'irlanda
e' un gregge
che pascola in cielo
si ubriaca di stelle
e il mattino e' leggero
si ubriaca di stelle
e il mattino e' leggero
si ubriaca di stelle
e il mattino e' leggero
dal donegal alle isole aran
e da dublino fino al connemara
dal donegal alle isole aran
che da dublino
fino al conne ... mara
dovunque tu sia viaggiando con
zingari o re
il cielo d'irlanda si muove con te
dovunque tu sia
viaggiando con
zingari o re
il cielo d'irlanda
si muove con te
il cielo d'irlanda e' dentro di te
il cielo d'irlanda
e' dentro di te


  alla  prossima 

Senza titolo 2035

Se Marco Biagi fosse vivo ora lavorerebbe al miglioramento della legge 30. Questa legge ha prodotto un processo non previsto che va corretto:


la flessibilità da opportunità di ingresso nel mondo del lavoro è diventata modello contrattuale prevalente.


Questo modello di lavoro rovina la vita quotidiana dei giovani, dei lavoratori, di certo non contribuisce al miglioramento delle professionalità. Esiste un partito che senza false demagogie, senza slogan sappia davvero entrare nel cuore del problema? I cattolici d'Italia cosa dicono e cosa fanno per la vita quotidiana dei lavoratori? é possibile che l'rea politica cattolica si muova solamente per l'embrione?


 


alle primarie vota la Fatanuda

25.9.07

Senza titolo 2034

al Teatro Smeraldo di Sassari, il 27 ottobre 2007, con gli HumaniorA organizzeremo la manifestazione “Ponti non muri”.Pur proseguendo con la nostra attività di aiuto alla Creche di Betlemme (presso l’orfanotrofio grazie al finanziamento della Fondazione Banco di Sardegna, stiamo allestendo un Laboratorio musicale con l’acquisto di strumenti musicale e il reperimento di una maestra di musica) quest’anno apriremo un’altra finestra, che si affaccia sull’America Latina, in particolare nella zona del Chaco (Argentina).

ecco il depliant  dell'iniziativa











Teatro Smeraldo, 27 ottobre 2007




HumaniorA




Manifestazione “Ponti non muri”






per




L’Hogar de chicos “San Roque”


(Chaco – Argentina)




La località di Presidencia Roque Sáenz Peña si trova nel Chaco (la Regione più povera e dimenticata dell’Argentina). Nel Chaco il 58% degli abitanti è povera, il 30% indigenti. I bambini denutriti sono 9.000. La fame colpisce il 17% della popolazione infantile. La denutrizione abbassa le difese immunitarie e sono molti i minori che contraggono malattie infettive quali tubercolosi, lebbra, meningite. Soltanto nell’Ospedale “4 de Junio” di Roque Sáenz Peña i casi di tubercolosi sono aumentati quasi del 100% negli anni dal 1999 al 2002 (del 72% nel 1999-2000 e del 134% nel 2001-2002).
Origini dell’Hogar de chicos “San Roque”
Le origini del “Focolare” risalgono alla fine del 1982 quando, grazie all’iniziativa del Vescovo, preoccupato per la presenza in città di bambini abbandonati a se stessi, propone la creazione di un Focolare e offre il vecchio arcivescovado come luogo di incontro. Inizia una forte azione sociale che si esprime nel dare tutti i giorni la colazione ai bambini, aiutarli nella pulizia personale ed offrirgli un pasto. Nel 2004 la Congregazione Benedettina della Divina Provvidenza, con la presenza di tre suore, forma la sua prima Comunità religiosa con la missione e l’impegno di farsi carico dell’amministrazione del Hogar de Chicos “San Roque”.
L’Hogar de chicos “San Roque” oggi

Nel 2004 i bambini che si riunivano giornalmente nell’Hogar erano 80-100; oggi sono più di 270. Ha avuto iniziato l’appoggio scolastico: i bambini che vanno a scuola la sera arrivano all’Hogar alle 7.30 del mattino, fanno colazione e si fermano per svolgere i compiti e disegnare fino alle 10.30. Fanno una piccola ricreazione e si occupano della pulizia personale. Alle 11 pranzano e si preparano per andare a scuola. I bambini che vanno a scuola di mattina arrivano all’Hogar alle 12.30, pranzano, e fino alle 13.30 fanno la ricreazione, i compiti, disegni, giochi didattici fino alle 15.30. Dopo una merenda arricchita con latte e frutta tornano alle loro case. I bambini dell’Hogar fanno lezioni di calcolo, coro, sport, catechesi, manualità, teatro e letteratura, orientamento per la pulizia personale Le suore stanno cercano di formare una rete di azioni complementari tra le famiglie dei bambini, l’Hogar e le scuole frequentate dai piccoli, dando inizio così alla “Pastorale dei bambini” che si occupa di aiutare mamme incinte e bambini dai 0 ai 6 anni. In questi colloqui ricevono orientamenti di alimentazione e nutrizione, pulizia personale, controllo di peso e si insegnano le buone abitudini. Li si istruisce sull’educazione familiare e le relazioni umane, evidenziando la valorizzazione dell’essere umano e il suo sviluppo armonico. Si fanno visite periodiche alle famiglie dei bambini per conoscere le loro realtà e necessità e si visitano le scuole frequentate dai bambini, per stabilire mete comuni e vedere lo sviluppo educativo di ognuno di loro.
Sono molti i volontari che si avvicinano a questo Hogar che si sta ingrandendo, raggiungendo i suoi obiettivi iniziali. L’età per partecipare alle attività dell’Hogar è dai 5 ai 13 anni inclusi, anche se ci sono delle eccezioni e si è aperti ad eventuali casi che si possano presentare.
La Sardegna e l’Hogar de chicos “San Roque”
Presidencia Roque Sáenz Peña è nata nel 1912 con l’occupazione del territorio indio per mano dei bianchi e del potere politico e militare, con relativa uccisione degli indios che vi abitavano. Nella fondazione di Presidencia Roque Sáenz Peña ha un ruolo importante un emigrato sardo che da semplice manovale diventa il vice sindaco del paese (divenuta ormai seconda città del Chaco). Quel sardo si chiamava Juan Piras ed è il padre delle signore che hanno fatto da tramite in Argentina contattando il vescovo, creando così un ponte tra noi e L’Hogar de chicos “San Roque”. Sono Irene Olga e Lidia Piras, due donne speciali che hanno superato gli 80 anni, e sono ancora molto attive nel volontariato a vantaggio dei nostri e loro bambini ... Questa collaborazione permette alle Signore Piras, figlie di un sardo, di sentirsi parte integrante di un progetto tra Sardegna e Argentina a cui partecipa anche la dottoressa Giovanna Porcu, autrice del libro “Uomini in viaggio” che narra appunto le vicissitudini di quella Regione e la storia di Juan Piras.
La Sardegna è presente nel Chaco anche attraverso i suoi discendenti sardi, tutti attivi nel volontariato sociale e l'Argentina è qui, in mezzo a noi, grazie a questo Progetto. Vogliamo che questo “ponte solidale” tra Donne Sarde di Sassari, Buenos Aires, Oristano e Chaco, iniziato lo scorso anno da Teresa Fantasia, Giovanna Porcu e le signore Piras, giunto al vescovo della città e a noi e a voi tutti, prosegua in una lunga catena di solidarietà.




Senza titolo 2033


ABBIAMO GIA' PIU' DI 4000 FIRME


Quello che sta succedendo qui in Calabria ha dell'incredibile: non si tratta di un semplice movimento d'opinione. Neanche il tempo di partire con i banchetti assieme alle altre associazioni ed abbiamo già superato quota 4.000 firme in meno di 24 ore.
Ma non c'è solo la Calabria che non si arrende a reagire, ora anche gli amici lucani si stanno mobilitando nella raccolta di firme a sostegno del giudice De Magistris.
Non ci fermiamo, in vista della seconda mobilitazione straordinaria per venerdì 28 settembre in piazza Matteotti a Catanzaro sono in programma raccolte di firme nelle piazze di tutta la regione da parte di tante, tantissime associazioni e gruppi spontanei di cittadini, soprattutto giovani.
La Calabria non si arrende: trasferiteci tutti!

Sono disponibili on-line i moduli per la raccolta delle firme:
www.perlacalabria.it.


PROSSIMO APPUNTAMENTO: COSENZA - Mercoledì 26 Settembre
Piazza XI Settembre, ore 18.00


DAL BLOG DI www.ammazzatecitutti.org


Senza titolo 2032



immagine reperita in rete


VIVERTI


La mia pelle…

 Telo vermiglio all’ abbraccio vivo delle tue mani.

Fissavi lo sguardo e nei tuoi occhi  intravedevo l’amore.

Assaporavi la mia passione e trovavi l’impazienza

di viverti senza attesa.

Stringevi i miei fianchi e assaporavi

l’ esaltazione diffusa di un impaziente desiderio.

Selvaggi fragori di armonie fuggenti.

Lo zefiro sospirava fresche e accennate carezze,

 dando gioia alla calura.

Rapita sussurravo un nome

il tuo nome

e….

straripava di delizia l’anima mia.

Silvana Bilardi

la legge sulla fecondazione assistita fa acqua da tutte le parti

Leggo  sui  giornali  locali ( la  nuova  , l'unione  e  il sardegna  -- nord  e sud  ---  ) e nqazionali  che  a Cagliari  è stato  accolto il ricorso di una microcitemica  rappresentata dall’avvocato Luigi Concas con la  motivazione  : << è giusto sapere se il bimbo nascerà talassemico,una procedura non prevista nella procreazione assistita. >> .  Infatti sull'articolo 13 della legge 40 del 2004. c'era  una  questione      di legittimità  che ne  ha poermesso  il  ricorso  dato  che  potrebbe essere leso il diritto alla salute della madre, sancito dalla Costituzione.
Cosa che  però non è sdtata  riconosciuta  nell'ottobre  del 2006  dalla  consulta  che  aveva  rigettato  il ricorso  ,ma la  questione   è stata portastya  avanti da  un tribunale  normale  dove  il l giudice Maria Grazia Cabitza andando  contro l’interpretazione finora corrente della controversa legge 40 ha riconosciuto il diritto della donna a sapere se il feto è malato .  ora  (  almeno per  il momento salvo colpi  di scena imprevvisti  ) l’Asl dovrà consentire l’esame  dato che Il giudice dice sì alla diagnosi preimpianto  sull'embrione   .
Tale  Sentenza del tribunale che  supera i divieti della legge sulla fecondazione  fa  gustizia  nei confronti di  tale  donna (  e quindi  di chi  deve andare all'estero )  
che  è   andata in Turchia per avere quanto le è stato negato in Italia  dalla  vergogna   e  poco dignitosa legge 
Cagliari  è l’unica città d’Italia  ( peccato che  tale  sentenza  non  costituisca  come nei dalll un porecedente  legislativo ) dove una donna può ottenere la diagnosi sull’embrione fecondato in vitro prima che questo venga impiantato nell’utero materno. E’ la conseguenza della sentenza del tribunale di Cagliari sull’istanza presentata da una donna (rappresentata dall’avvocato Luigi Concas). Il giudice Maria Grazia Cabitza ha riconosciuto il diritto della donna a sapere se il feto è malato, contro l’interpretazione finora corrente della controversa legge 40. La possibilità per ora riguarda soltanto le coppie infertili e non quelle fertili portatrici di talassemia. Ma la porta è stata aperta dalla sentenza di Cagliari che ricalca anche la richiesta del pubblico ministero Mario Marchetti : nelle motivazioni della sentenza si affaccia il principio dell’uguglianza fra le donne le quali, tutte, infertili e no, devono poter sapere se potranno avere un figlio sano. La considerazione non nasce da ispirazioni eugenetiche, bensì dal diritto alla salute fisica e mentale.
Per  ora  tale
possibilità riguarda soltanto le coppie infertili e non quelle fertili portatrici di talassemia. Ma  la porta è stata aperta dalla sentenza di Cagliari (che ricalca anche la richiesta del pubblico ministero Mario Marchetti): nelle motivazioni del dispositivo si affaccia un principio destinato a suggerire nuove azioni alle donne decise a difendersi da una legge molto discussa. E’ il principio dell’uguaglianza fra le donne le quali tutte, infertili e no, devono essere messe nelle condizioni di sapere se potranno avere un figlio sano. Per sgombrare il campo dagli equivoci: la considerazione non nasce da ispirazioni eugenetiche, bensì dal diritto alla salute fisica e mentale della donna ribadito dalla Corte Costituzionale e che deve prevalere sul diritto di colui che non è ancora persona, vale a dire il feto.
IL«condannato» Giovanni Monni direttore della diagnosi prenatale dell’ospedale Microcitemico plaude alla decisione del tribunale di Cagliari e si dice pronto a eseguire la sentenza. Il suo pensiero va alla donna che ha promosso l’azione legale: adesso è in attesa di un bambino (sano) perché in seguito alla polemica sollevata dal suo caso, attraverso un giornale nazionale è stata fatta una colletta e lei (disoccupata, il marito lavora saltuariamente) è potuta andare a Istanbul dove le hanno praticato la fecondazione assistita e quindi anche la diagnosi preimpianto laggiù consentita. Monni sta seguendo la gravidanza che è all’ottavo mese e ha già raccolto la volontà della futura mamma di dare un fratellino al nascituro: ora che sull’embrione congelato si può stabilire se è sano oppure no, la paziente intende dare corso a una nuova gestazione appena le sue condizioni lo consentiranno.
 La vicenda esplose due anni fa: la coppia infertile portatrice di talassemia aveva potuto accedere alla fecondazione assistita, ma la legge 40 secondo l’interpretazione data nelle linee guida dell’allora ministro Sirchia vietava la diagnosi preimpianto. Una contraddizione messa in luce con toni accesi dai ginecologi di tutta Italia, Monni in testa: «Perché la diagnosi prenatale si poteva e si può fare e quella preimpianto no? La signora l’aveva chiesta con forza perché voleva evitare che le accadesse quel che aveva dovuto soffrire in occasione di una precedente gravidanza conclusa con l’aborto terapeutico perché prostrata psicologicamente dall’idea di partorire un bambino malato di talassemia. Io - ricorda Monni - non le feci la diagnosi preimpianto perché rischiavo, tra le altre cose, la chiusura del reparto. L’embrione fu congelato». A Cagliari, di fatto, sono state cancellate le linee guida di Sirchia e c’è una tendenza nazionale a rivedere l’intera questione: Monni spiega che per le nuove linee guida si sta valutando se dare ai malati di Aids la possibilità di avere un figlio sano attraverso la diagnosi preimpianto. La legge 40 sulla fecondazione medica assistita, secondo i detrattori aveva molti difetti scaturiti dai compromessi politici che l’avevano generata. Per esempio: nonostante la decisione del tribunale di Cagliari, la diagnosi preimpianto può essere fatta solo sulle coppie che non possono avere figli per le vie naturali perché la fecondazione in vitro è concessa soltanto a queste. Una coppia portatrice di talassemia che sia fertile, secondo la legge 40 deve concepire un figlio e poi eventualmente abortirlo.
Vaste le reazioni alla sentenza del tribunale cagliaritano . La senatrice dell’Ulivo Vittoria Franco parte proprio dalle coppie fertili portatrici di malattie ereditario: «Mi impegno a presentare un disegno di legge nelle prossime settimane». Daniela Poretti di Rosa nel Pugno commenta: «Ora la responsabilità della politica è quella di modificare la legge 40 nella traccia segnata dal tribunale di Cagliari». Filomena Gallo e Rocco Berardo di Amica Cicogna Onlus e Associazione Coscioni chiedono al ministro Turco di cancellare le linee guida del predecessore Sirchia varate tre anni fa. Andrea Borini presidente di Cecos (che raduna tutti i centri italiani di fecondazione assistita) giudica «molto positiva» la sentenza di Cagliari e chiede che si stabilisca se la diagnosi preimpianto si possa fare solo su embrioni congelati. Unica nota negativa dall’Udc. La responsabile per la famiglia Luisa Capitanio Santolini definisce ideologica la sentenza e ribadisce che la diagnosi preimpianto è proibita dalla legge 40. Chissà se cambierà idea se farà quello annuncia: «...leggere il testo nella sua interezza ».
Speriamo  che  questa sentenza  permetta di mettere indiscussione la  porcata ( per  parafrasare un noto politico,se si può chiamare tale,del centro destra  )   di tale  legge  che  costringe  anche per " semplici  "  casi come  questo ad andare all'estero .

La tutela dei dati personali è una questione di democrazia


Umanità alla deriva fa proprio e rilancia l'appello di Stefano Rodotà, Fiorello Cortiana, Carlo Formenti e Arturo Di Corinto contro alcuni emendamenti alla cosiddetta "lenzuolata" Bersani che, se approvati dal Parlamento, farebbero venire meno le norme a tutela della privacy dei lavoratori nelle aziende, segnando un gravissimo vulnus ai diritti fondamentali della persona in nome del profitto delle imprese. Tutto ciò in spregio all'articolo 41 della Costituzione Repubblicana, secondo cui l'iniziativa economica privata "non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana." In questa direzione i segnali che già arrivano dalle iniziative legislative sulla Banca Dati del DNA non sono per niente buoni.
Di seguito il testo dell'appello, firmiamolo e facciamolo girare.

20 settembre 2007
E' in corso al Senato un nuovo tentativo di svuotare la legge sulla protezione dei dati personali, a danno dei cittadini e dei lavoratori e a favore delle imprese. La Commissione Industria sta esaminando gli emendamenti alla cosiddetta "lenzuolata Bersani". In seguito alle pressioni di forti organizzazioni imprenditoriali, alcuni parlamentari di entrambi gli schieramenti hanno proposto che tutte le imprese siano esonerate dal predisporre le misure minime di sicurezza a tutela dei dati personali.
Prima dell'estate la Camera aveva già introdotto questo esonero per le imprese con meno di 15 dipendenti. Ora si vorrebbe estendere la cosa a tutte le aziende, violando così la normativa comunitaria, che non consente di sottrarre intere categorie di titolari del trattamento dall'ambito applicativo della disciplina della sicurezza dei dati personali.
Secondo la nostra legge ciascun titolare del trattamento ha l'obbligo di adottare misure di sicurezza "idonee" a ridurre "al minimo" i rischi di distruzione o di perdita, anche accidentale dei dati o di accesso non autorizzato ai dati stessi, ed è esposto a responsabilità per risarcimento del danno ove non riesca a provare di avere adottato tutte le misure idonee ad evitare il pregiudizio eventualmente verificatosi. Tutto ciò verrebbe ora cancellato per le imprese. Già era grave l'esclusione delle piccole imprese. L'estensione a tutte le aziende è addirittura paradossale, oltre che gravemente lesiva dei diritti dei cittadini. Basti pensare ai dati, anche sensibili, dei lavoratori dipendenti da queste imprese. Un esempio? Le notizie riguardanti la salute. E' un micidiale attacco ai diritti fondamentali. Ma se tale approccio si rivela come un indizio preoccupante di una deriva sociale che antepone i profitti ai diritti dei cittadini, può trasformarsi in un boomerang per le stesse aziende.
Infatti, se tale esonero può apparire nell'immediato come un "risparmio" per le aziende, avrà l'effetto di ingenerare perplessità e sfiducia nei lavoratori e nei clienti, che non si sentiranno più adeguatamente tutelati, sollecitando i consumatori a preferire quelle imprese che la privacy la considerano un valore da tutelare e un asset della propria attività. Tale esonero determinerà anche un freno alla spinta innovativa di quelle aziende che nella tutela e nel corretto trattamento dei dati personali hanno trovato uno stimolo per innovare procedure e professionalità e ampliare la propria offerta di servizi.
Ancora più grave è però che gli stessi emendamenti prevedono l'eliminazione delle tutele per le persone giuridiche, gli enti e le associazioni. Si dà il via libera alla schedatura delle associazioni con l'effetto di limitare grandemente il diritto alla libertà di associazione, critica e libera manifestazione del pensiero che sono il sale di ogni democrazia. Per questo chiediamo al Parlamento di intervenire subito per impedire un attacco tanto micidiale alla libertà dei cittadini.

Stefano Rodotà, Fiorello Cortiana, Carlo Formenti, Arturo Di Corinto





Coloro che sono disposti a cedere una parte della loro libertà per un po' di sicurezza temporanea non meritano né libertà né sicurezza.
Benjamin Franklin 1759



Felicità

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24.9.07

Garlasco la verità si logora sull'onda dell'audience








Fra  gli  articoli più interessanti  sul caso Garlasco  ho letto sul  il nord sardegna  di oggi 24\9\2007 questo articolo   di Gianpiero Gamaleri ( Professore ordinario di sociologia della comunicazione università degli studi di Roma 3 )




garlascoAgenzia Ansa, 13 agosto 2007, ore 16.05: «Una ragazza di 26 anni è stata trovata morta intorno alle 15 nella sua abitazione di Garlasco, in via Pascoli. Secondo i primi rilievi sarebbe stata uccisa con un colpo alla testa. A trovare il corpo della giovane è stato il fidanzato. La ragazza, che stava svolgendo uno stage in un'azienda di Milano, era sola in casa, una villetta monofamiliare ». Sono passati 42 giorni. Sul fronte delle indagini non si è verificato nulla di decisivo. Eppure Garlasco entra quotidianamente nelle nostre case. Negli spazi attigui alla villetta hanno stazionato per settimane i pulmini con la parabola per i collegamenti satellitari delle principali tv. L’inviata Flavia Lorenzoni del Tg1 si è trasferita là in pianta stabile per ripetere ogni giorno quel poco che c’era da dire,mai decisivo. Perché tanto accanimento mediatico su una notizia che sinora si è rivelata una non-notizia? Questa insistenza quali riflessi negativi ha sull’opinione ne pubblica? Il primo interrogativo merita una risposta un po’ approfondita. I media, specie la tv, privilegiano quella che Umberto Eco, con grande preveggenza,ha chiamato l’“opera aperta”:tipi di evento incompiuti, non conclusi, possibilmente angoscianti, che rinviano al giorno dopo, alla “puntata successiva”. Eventi da tenere in vita anche quando languono, come il vulcano che borbotta senza ancora eruttare. Fanno leva,questi eventi, sulla curiosità umana, ma ancor più su una certa morbosità, sull’incompiutezza che attende una qualche soluzione. “Giallo Garlasco: è il momento del turismo del macabro”, titolava un’altra Ansa di sabato 25 agosto. Un “turismo” certamente indotto dalla tv. E veniamo al secondo interrogativo: quali sono gli  effetti sull’opinione pubblica di queste “opere aperte” o meglio scoop inconclusi (Cogne ne è il prototipo)? Non c’è dubbio che si crea nella gente un certo “logorio della verità”,un sentimento collettivo di frustrazione che nasce anche dall’assenza di quella prova regina che è la confessione, che ogni giorno in più si allontana, convincendosi il colpevole della sostenibilità della propria innocenza. Gli abissi della menzogna sono infiniti, come ha dimostrato l’assassino di Tommy, Mario Alessi ancora una volta con una forse incauta intervista televisiva. Ma c’è di più. L’insieme di queste notizie gestite secondo la logica dell’auditel ha come effetto quello di favorire la paura. Nel solo biennio 2005/07 (fonte Demos-Eurisko) il bisogno di sicurezza è cresciuto di 11.5punti, al 33.7 %, balzando al primo posto nella graduatoria delle istanze sociali.


 


Questo articolo assume  validità maggiore  ora  che 



da today.reuters.it/news/  lunedì, 24 settembre 2007 5.01 148


Delitto di Garlasco, disposto fermo per Alberto Stasi

MILANO (Reuters) - La procura di Vigevano ha disposto il fermo per Alberto Stasi, il fidanzato di Chiara Poggi, la 26enne trovata morta lo scorso 13 agosto nella sua villetta a Garlasco in provincia di Pavia.
"Confermo che Alberto Stasi è stato fermato perchè ora abbiamo delle prove e non più solo degli indizi", ha dichiarato Alfonso Lauro, procuratore capo di Vigevano.
Secondo quanto appreso da fonti investigative, per il fermo disposto dalla Procura sarebbero stati decisivi gli esiti di alcuni esami compiuti dai Ris (Reparti investigazioni scientifiche ) dei carabinieri sulla scena del delitto.Secondo quanto appreso da fonti investigative, per il fermo disposto dalla Procura sarebbero stati decisivi gli esiti di alcuni esami compiuti dai Ris (Reparti investigazioni scientifiche) dei carabinieri sulla scena del delitto.
Secondo questi accertamenti, dicono gli inquirenti, un indizio in soprattutto si sarebbe trasformato in una prova contro il giovane. In particolare, le tracce di sangue della vittima rinvenute sulla bicicletta dell'indagato, cosa che contrasta con la sua versione, poiché il giovane ha sempre dichiarato di essere andato in auto a casa di Chiara.
Informata dall'avvocato di famiglia Gianluigi Tizzoni, la madre di Chiara, Rita Preda, ha dichiarato: "Accettiamo quello che la procura ha deciso. E' la soluzione peggiore perchè amplifica il nostro dolore. E' quanto di più doloroso potesse accadere".
Il delitto ha attirato l'attenzione di molti media e che ha sconvolto la cittadina in provincia di Pavia quest'estate.
La vittima, Chiara Poggi, era stata trovata morta nella sua abitazione dal fidanzato 24enne, anch'egli di Garlasco e laureando in Economia e commercio, che aveva dato l'allarme. Ma diversi aspetti della sua versione dei fatti non avevano convinto gli inquirenti, che sinora non avevano però raccolto elementi di prova consistenti contro di lui.
Stasi al momento è l'unico indagato per il delitto.

Luigi Mariano e La Banda di Tom Joad ai Glory Days di Rimini

Finalmente La Banda di Tom Joad ha debuttato ai Glory Days di Rimini, il 21 settembre.
E' stato un bel modo di cominciare questa avventura di diffusione delle liriche springsteeniane in italiano, intrapresa da tempo da Luigi Mariano, che ha deciso farsi accompagnare dalla Banda in giro per l'Italia. Questo è il video dell'evento.
A presto,
Donnigio.




Senza titolo 2031

la domanda che la società civile dovrebbe farsi è la seguente: Veltroni cosa dice?


Boohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh


E allora divertiamoci e restiamo liberi, se volete scrivete il mio nome sui vetri. Fatanuda

Non ho mai...

Colline azzurre



Immagine reperita in rete


Non ho mai detto, ti amo, le mie carezze, i miei baci, ti devono bastare. Le parole, sono solo, parole. Non dirmi mai ti amo, le tue carezze, i tuoi baci, mi devono bastare. Franca Bassi 

per una questione etica

come dicevo dal titolo ho  , per una questione    etico morale  oltre che su  richiestaa cui  per  esperienza  personale  simile  è impossibile  non  esere concordi    e per il garbo  e la  gentilezza  con cui mi è stata  chiesta  << Un saluto a tutti quanti i convenuti in questo blog. Mi devo scusare per l'anonimato ma vorrei restare anonimo. Sono un parente di uno dei ragazzi accusati. Le chiedo gentilmente, per pura pietà nei confronti di noi parenti, di celare i nomi e tutte le informazioni personali dei ragazzi accusati. Nessuno ha voluto pensare a noi anzi la divulgazione dei dati personali è avvenuta con voluto accanimento. Quando ci sarà l'esito della sentenza allora i giochi saranno fatti. Ma se lei è una persona corretta potrebbe venire incontro alla mia richiesta. Perché non lede i diritti di nessuno. E per noi è un tormento, grazie >>  di un parente  ( vero o presunto , secondo me ,  magari  dietro si nasconde  uno degli indagati  che   stufo  che  su internet  ci sia  in maniera  cosi evidente  il suo nome   ) degli indagati   ho  sostituito  dal post  dove  parlavo dei fatti di Bologna (intitolato   cultura maschilista  ) i nomi  e cognomi  con le iniziali ed  eliminando  altri dati sensibili che i  giornali   hanno pubblicato  senza  tener  conto che  con internet  basta un piccolo amo  e   si riesce  ad  arrivare  a chi lo getta  .   .
Non  si tratta ripetop  di un'auto censura  o  accettae le pressioni  e  suggeriementi  ( poi  voi  credete pure quel  che  vi pare  ) ma  di  buon senso  . Quello  che però  non capisco  è perchè  la cosa  viene chiesta solo  a me  e non  1) alla  nuova sardegna dove siua  in cartaceo  e quindi pubblico  , basta  andare  nelle biblioteche  dove  si conservano per un ano  o due i  cartacei  per  anni  il  i microfilm    con  le  edizioni giornaliere  .,  in abbonamento  online  lo stresso con l'archivio . E sempre  dello   gruppo editoriale   e  il settimanale  l'espresso    online  senza  abbonamento  disponibile per  un tempo variabile  dipende  da  quanto si decide di tenerlo online  ma   con i ,  sempre
più  avanzati ,  motori di ricerca   si  può cercare nella copia  cahe   digitando o i nomi  o  altri  elementi  che riguardano il fatto in questione    2)  a questo blog   contenuto anche all'interno dei commenti al mio post che riporta  anche se " coperto " ma   basta  evidenziarlo e  si leggono tranquillamente le  generalità    ovvero   i nomi  degli indagati  e  della madre della  ragazza  3)  il portale  web www.wikio.it che riporta  oltre i miei articoli sia  l'articolo di romagnaoggi sull'accaduto con tanto di nome  e cognomi  dei due .

Adesso  fartemi pure il crucifige  e datemi dell'incoerente  è contraddditorio  , ma  prima di guardare la pagliuzza  nelll'occhio del vostro vicino  guardate  la  trave nel vostro 

a  presto 


confronto le opinioni sull'

Dopo aver messo  su http://www.wikio.it/ l'articolo di ammazzatecitutti.org    su  il giudice  de Magistris  , trovo  un  commento .



avete letto panorama 33


Vi sembra giusto quello che ha fatto pubblicare De Magistris ? Una denuncia  denuncia  originale fatta per denunciare dei mafiosi con nomi e cognomi...io sono felicissima di questo trasferimento perche' si deve tutelare chi ha il coraggio di denunciare la mafia ,non si sbatte sui giornali...


  ed ecco la mia risposta 
Caro\a anonimo\a 

quando citi le fonti citale bene  e correttamente  non tanto per  citarle  .
Infatti  sono andato (  essendo  registrato su  www.panorama.it )  incuriosito dal vedere cosa  sui dicesse nel  numero da te citato . Cercando   nell'archivio   ho scoperto che   non è il n 33 ma sono i numeri 28-29-30-31 .
Dopo  questa precisazione  . veniamo  alle  tue affermazioni  .
Molto spesso i giornalisti di qualunque giornale ( quotidiano, settimanale , online , ecc ) pubblicano le news vengono dagli atti ufficiali \ pubblici  quindi è loro responsabilità primaria ( salvo eccezzioni ) se   per uno scoop o perchè la linea editoriale del giornale ha deciso cosi se   sul  giornali  ed  internet  fionioscono  nonoi e  cognomi  , in quanto ( anche  qui  senza  generalizzare  \  fare  di tutta  un erba un fascio  )   non sanno discernere se mettere gli ommiss o pubblicarli integralmente, cosa  è  importante o  meno al  fine della  notizia  vedi il caso di Vallettopoli ( rtriccatopoli come preferisco chiamarla io )   finendo come  è sucesso  con  il caso di Moggiopoli che  fu  pubblicato  su un  dossier  dell'espresso  il  numero  di uno degli interccettati  .
 Il giudice è vero è responsabile quando è lui che passa tali atti alla stampa con tutti i dati sia quelli insignificanti che quelli utili o sesibili    .
Ma generalmente -- conoscendo  direttamente  come  funziona  un troibunale    avendo amici  e parenti  che  fanno gli avvocatoi o il praticanti   e amici degli amici  che lavorano come custodi , segretari  , uscieri, ecc  --- non è responsabile in quanto il giornalisti pur di bruciare la concorrenza ed avere anteprime fanno ricorso a coloro i quali i giudici danno le fda  fotocopiare  gli atti ( i quali se ne fanno una copia per se e per gli amici , una da dare ai giornali in modo d'avere qualche guadagno o per amicizia ) e una per le cancelleriee  gli avvocati della difesa  , oppure  e il caso che  siano   quest'i ultimi a passarli a  loro   .
Ora Puoi avere ragione se è  nel caso  viene dimostrato  che  è lui --- cosa a cui non credo dopo che ho sentito l'intervista sui fatti di reggio e l'omicidio fortugno all'italia in diretta di iacona quest'estate --  ad aver dato alla stampa tali documenti completi . Allora Mastella potrebbe anche aver fatto bene , ma però guarda caso perchè non  lo ha fatto  prima , ma solo quando hanno toccato lui  ? Ecco perchè , nonostante  non sia  clabrese ma  sardo  difendo De magistris e appoggio i ragazzi di Locri .

Soprattutto   condivido quanto  dice rotolandoversosud in un commneto  sul tale avenimento sul blog  comunity  blogfriends  : << Mastella afferma di essersi limitato ad applicare la legge. Un Ministro però non è un semplice burocrate che  silimita ad applicare la legge, un Ministro è un rappresentante delle Istituzioni e dei cittadini e quindi oltre ad applicare la legge dovrebbe anche applicare il buon senso e capire qual'è la vera volontà dei cittadini che rappresenta. Io credo che in questo caso l''On. Mastella più che applicare la regola generale del buon senso ha applicato quella particolare dell'opportunismo ! >> insomma  Cicero pro domo sua Cicero pro domo sua: la frase, tradotta letteralmente, significa Cicerone in difesa della sua casa qui  il  significato metaforico





Un sorriso per i bambini ospedalizzati

Il prossimo 29 settembre, cento città italiane ospiteranno la terza Giornata Nazionale di raccolta fondi e sensibilizzazione denominata “perAmore, perAbio”.
Una realtà, questa,  che da trent’anni si impegna per promuovere il cosiddetto processo di umanizzazione degli ospedali in rapporto ai bambini.
Alla sofferenza di un bimbo in ospedale, corrisponde il disagio di un intero nucleo familiare.
E per questo motivo, oltre a adoperarsi affinché le strutture sanitarie siano sempre più a misura dei piccoli degenti, l’associazione crede fortemente nell’importanza dell’impatto che le corsie di ospedale devono avere su di loro e il mondo affettivo rappresentato dai parenti: i centri medici possono e devono suscitare una reazione non traumatica, ma addirittura trasmettere qualcosa che si avvicini alla serenità.
fino al prossimo sette ottobre,si potrà contribuire alla raccolta fondi della fondazione,
inviando un messaggio di testo
al numero 48582
.
Così facendo, si donerà 1 euro dal telefonino personale oppure 2 euro chiamando da telefono fisso.
Vedi qua....

Senza titolo 2030


non lasciamolo solo!



Luigi De Magistris


La Calabria onesta e pulita dei ragazzi, delle associazioni, dei movimenti, si sta mobilitando in difesa del Giudice Luigi De Magistris. Infatti, l'On. Mastella ha chiesto ieri al Consiglio Superiore della Magistratura un "trasferimento cautelare" per Luigi De Magistris, sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro.
De Magistris è, per intenderci, quel giudice che nelle sue inchieste sta indagando gli intrecci tra politica, malaffare e massonerie deviate in Calabria. Semmai dovessero trasferirlo, ovviamente, perderebbe la possibilità di portare a termine tutte queste inchieste, in una delle quali - l'inchiesta "Why Not" vi sono delle intercettazioni che riguardano lo stesso Mastella.


Senza titolo 2029

Storia di una poltrona annunciata



Quando un partito si dice “democratico”



Venerdì 31 agosto 2007

In merito all'elezione del segretario regionale della Calabria del Pd, il segretario regionale dei Ds Carlo Guccione, in una dichiarazione, afferma di aver accettato di candidarsi a segretario regionale del Pd ''sollecitato da numerosi esponenti del mondo universitario, dell'associazionismo, da amministratori locali e da tanti giovani. Una candidatura nata per unire e non per dividere e nello spirito di quanto deciso nell'Assemblea del 16 giugno a Lamezia Terme: un partito profondamente federale, aperto, plurale, radicato nei territori''. 

SABATO 8 SETTEMBRE 2007

L'automobile del segretario dei Ds della Calabria, Carlo Guccione, è stata incendiata la scorsa notte, a Cosenza. L'auto - una Smart four four - era parcheggiata sotto la casa dell'esponente politico, in via Paolo Borsellino. Guccione si trovava a Reggio Calabria, per una riunione del suo partito in vista della definizione del candidato segretario del Pd calabrese alle primarie del 14 ottobre (lo stesso Guccione è tra i candidati), ed ha fatto rientro a casa solo verso le quattro di questa mattina. 

lunedì 10 settembre 2007

Siamo convinti che Carlo Guccione andra' comunque avanti, con coraggio, come ha gia' dichiarato, per dare speranza a questa Calabria. Il Pdci- conclude - sara' sempre vicino e solidale con lui''. (Adnkronos) 

mARTEdì 11 settembre 2007

La rinuncia alla candidatura lunedì sera del segretario regionale dei Ds, Carlo Guccione, e il contestuale avvio della candidatura di Minniti sembrava spianare la strada al candidato unico, visto che nel corso di tutta l'estate espliciti erano stati i riconoscimenti a Minniti da parte di tutte le componenti del nascituro Pd. Ieri sera le due sorprese, con la  candidatura delle due donne da parte dell'area di Letta e di quella di Loiero. Una corsa a tre, dunque, per la segreteria del Partito democratico in Calabria, salvo eventuali novità, con il ritiro di qualcuna delle candidature, in occasione della scadenza del 22 settembre per la presentazione delle firme a sostegno delle liste dei delegati per la Calabria all'Assemblea nazionale e per l'Assemblea costituente regionale.

MERCOLEDI' 12 SETTEMBRE 2007

Sarà una sfida a tre, con due donne in lizza, quella per la segreteria regionale della Calabria del Partito democratico. A scendere in campo sono il viceministro dell'Interno Marco Minniti, dei Ds, la cui candidatura è stata presentata dai sostenitori di Walter Veltroni; Maria Eugenia Jimenez, presentata dalla corrente che sostiene Enrico Letta alla segreteria nazionale; e Marilina Intrieri, deputata dell'Ulivo, sostenuta dal Partito democratico meridionale del presidente della Regione, Agazio Loiero, che a livello nazionale appoggia Rosy Bindi 

GIOVEDì 13 settembre 2007

''Sono in campo. Quella del Pd e' una sfida senza precedenti, avverto pero' alcune tensioni che non sono proprie di un libero confronto democratico''. A sostenerlo, in una nota, e' Marilina Intrieri, candidata alla segreteria regionale del Pd. ''Mi sento di scommettere - aggiunge - su una grandissima partecipazione popolare che potra' esserci solo se saranno plurime le proposte da sottoporre al vaglio delle calabresi e dei calabresi. Poi, dopo, ci sara' la sintesi''. 

MERCOLEDI' 19 SETTEMBRE 2007

Marilina Intrieri ritira la sua candidatura alla segreteria regionale del Pd calabrese. Lo ha reso noto la stessa Intrieri al termine di un incontro con Marco Minniti e Agazio Loiero. "Ho presentato- dice in una nota la parlamentare che era stata candidata dal Pdm (partito democratico meridionale), il partito del presidente della Regione Agazio Loiero - la mia candidatura a segretaria del partito democratico in Calabria per dare un contributo e garantire che il nuovo soggetto politico nascesse nel rispetto del massimo pluralismo, nella difesa delle questioni a me particolarmente care... 

SABATO 22 settembre 2007

Dopo Marilina Intrieri anche Maria Eugenia Jimenez, dell'area di Enrico Letta, ha deciso di ritirare la sua candidatura alla segreteria regionale del Pd. Lo rende noto la stessa Jimenez, in un comunicato in cui, tra l'altro, afferma di avere incontrato Minniti e di avere avuto con lui "un confronto costruttivo. La sostanziale convergenza - prosegue la Jimenez - della visione del lavoro che in Calabria occorre svolgere in un clima di serenità e le garanzie che offre la credibilità politica dell'on. Marco Minniti mi hanno convinta a continuare il mio impegno a sostegno delle liste dei Democratici per Enrico Letta e di consentire di svolgere le Primarie del 14 ottobre con una proposta unitaria alla segreteria regionale ritirando la mia candidatura". 
A meno di 10 ore dalla chiusura delle liste per le primarie del Pd, il viceministro dell'Interno Marco Minniti resta l'unico candidato alla segreteria regionale calabrese


Senza titolo 2028




Voci di corridoio dicono che gli USA abbiano già un piano pronto per attaccare l’Iran. Sembra infatti che Ahmadinejad non abbia nessuna intenzione di arrestare lo sviluppo della bomba nucleare, che potrebbe quindi essere pronta nel 2011, secondo le stime israeliane.
Conoscendo Bush, credo che prima di lasciare la casa bianca farà di tutto per sferrare l’attacco.
Di certo la democrazia non imperversa in Iran: in questo filmato vedrete che fine fanno colore accusati di essere gay.

Lia Pipitone figlia ribelle di un boss uccisa da Cosa nostra non è per lo stato italiano vittima della mafia.

La storia di Lia Pipitone è davvero tragica e complessa. Lia Pipitone fu uccisa nel 1983, e nonostante le circostanze del suo omicidio, lo S...