LO CONOSCETE QUESTO LIBRO ? :-)
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
2.11.07
ecco perchè ho firmato per de magistris e ho ...
dopo aver ascoltato questo video che riporto qui sotto che vede de magistris a Reggio Calabria, 11 agosto 2007 - Il Pm di Catanzaro Luigi De Magistris ospite di "Legalitàlia" - primo meeting dei giovani antimafia (organizzato dal Movimento "Ammazzateci tutti"), discute di 'ndrangheta, malapolitica, massonerie, poteri forti, di un suo eventuale trasferimento e denuncia la sua solitudine istituzionale. Video a cura di Radio Radicale, editing Ammazzatecitutti.org. Licenza Creative Commons.
ora più che mai soprattutto quando dice Luciano Violante
Al PRESIDENTE della REPUBBLICA
On. Giorgio NAPOLITANO
Al PRESIDENTE del CONSIGLIO
On. Romano PRODI
Noi sottoscritti Cittadini Italiani dichiariamo il nostro sconcerto e la nostra sorpresa indignazione per la avocazione della inchiesta “Why not” da parte della Procura Generale di Catanzaro, espropriandone la titolarieta’ delle indagini al P.M. Magistrato Dott. De Magistris.
Tuttavia prendiamo atto che la motivazione di un tale provvedimento di incompatibilita’ si basa sulla affermata necessita’ di garantire la serenita’ ed equita’ delle indagini, a fronte della circostanza che il P.M. avesse inserito tra gli indagati il Ministro di Grazia e Giustizia on. Mastella, dal quale era stato segnalato al CSM per un eventuale provvedimento disciplinare correlato alle modalita’ dell’inchiesta.
In questa prospettiva e dunque nel medesimo spirito con il quale si e’ giustificata la avocazione del caso, noi Cittadini riteniamo necessario che il Presidente del Consiglio avochi a se’, per eventualmente assegnarle ad altro ministro, le prerogative e le funzioni di Ministro Guardsasigilli, sollevando l’On. Mastella dall’incarico o chiedendone le autonome dimissioni, essendo lo stesso indagato nella inchiesta per la quale si procede nella Procura di Catanzaro.
Lo Stato infatti e’ tenuto a garantire la “pari dignita’ sociale di tutti i Cittadini senza distinzioni di (…) opinioni politiche, condizioni personali e sociali” (art 3 Cost.).
Per lo stesso articolo costituzionale la Repubblica e’ impegnata a “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la liberta’ e la pari dignita’ impediscono di fatto il pieno sviluppo della personalita’umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori alla organizzazione politica economica e sociale del Paese”.
Suonerebbe dunque come insopportabile privilegio se un Magistrato venisse sollevato dalle indagini di cui aveva titolarieta’, in virtu’ di una azione disciplinare avviata nei suoi confronti dal Ministro di Grazia e Giustizia, mentre si consentisse a quest’ultimo, pur essendo indagato per reati connessi a quelle indagini, di mantenere la propria posizione funzionale e dunque certamente tale da poter influenzare gli esiti delle indagini nei suoi personali confronti.
Chiediamo al Presidente della Repubblica, come garante della Costituzione e Presidente dell’Organo di autocontrollo della Magistratura, di vigilare sulla equita’ dei comportamenti politici e dunque di sollecitare il Presidente del Consiglio ad intervenire tempestivamente nella sostituzione del Ministro di Grazia e Giustizia, almeno quanto lo e’ stato il Procuratore Generale nell’avocazione delle indagini esautorandone l’originario titolare.
Ogni atto diverso farebbe apparire ancora una volta il ceto politico come una “casta” arroccata solo a difesa dei propri privilegi e garanzia di immunita’ delle proprie attivita’ illecite e pretese di assoluta impunita’.
Associazione Antimafia " Rita Atria "
Aderiscono:Casablanca; censurati.it\cdv.splinder.com; I Cittadini Invisibili - Palermo; Rete di ecologia sociale-Verdi di Messina; Comitato contro l'indulto;Movimento Liberatorio- Molfetta (bari);Coppola Editore;La Redazione di ANTIMAFIADuemila; società umanitaria di Palermo;Presidio di Libera “Vito Volterra” di Ciampino; Associazione PeaceLink;Comitato Cittadino di Lotta per la Democrazia a Palermo; Comitato Addiopizzo Catania; Osservatorio della Legalità; Associazione SSRG; Associazione Democrazia e Legalità;mediterraneoforpeace.it;movimento Per una Politica nella Legalità (Siracusa);XENOPHIA Associazione Policulturale Pro Arte e Spettacolo; Associazione Ambientalista Val Fegana,"Libera" Taranto;"Laboratorio Natura" di Nove (VI)
Invitiamo le Associazioni che volessero sottoscrivere l'appello ad inviarci una email a: info@ritaatria.it e i semplici cittadfini a firmare qui
1.11.07
Senza titolo 2172
Senza titolo 2171
Solo tu sai splendere così in alto
per poi tramontare più dolorosamente
nel mio petto brucia il tuo riposo beato
quando hai già aggredito i miei pensieri
divorato ogni sensazione
sei uno splendente tiranno
e ridi fiero di te da una torre in rovina
Senza titolo 2170
La nostra storia
Tra le mie indecisioni di cristallo
e le tue paure di granito
è racchiusa la nostra storia
finita sul nascere
come gemma bruciata
dal gelo a primavera.
(Pietro Atzeni)
31.10.07
perchè non festgeggio il 4 novembre
Forse non ci facciamo più caso, ed è pure peggio, ma siamo in guerra.
Ce ne siamo accorti di tanto in tanto, quando, per dirla con Fabrizio de Andrè, "hanno rimandato a casa le loro spoglie nelle bandiere legate strette perché sembrassero intere". Dei soldati italiani. Gli altri non contano.
Di vecchi e bambini, di donne e di uomini, i civili - come li chiamano,forse per ridurli a entità astratta, forse per distinguerli dagli incivili,che fanno la guerra -, che i soldati si trovano a massacrare più o meno casualmente, non si fa quasi menzione. Sono esseri lontani, di costumi diversi, e sotto sotto, diciamocelo, per una curiosa mistura di maldigerito relativismo culturale e fondamentalismo occidental-cristiano, ci paiono pure in qualche modo inferiori. In fondo, il loro dolore non è meno sopportabile di quello che ha dovuto patire quel pollo succulento che abbiamo divorato a pranzo, e che qualcuno ha ammazzato per noi.Anche gli afghani o gli iracheni, qualcuno ammazza per noi.
Il capolavoro è stato quello di farci accettare supinamente la condizione di guerra perenne.
Non ci indigniamo più.Non ci indigniamo più per i massacri.Almeno finché non ci arrivano sotto casa.Finché a morire sono gli altri.Ci hanno spiegato che c'è il terrorismo internazionale.Ci hanno spiegato che dopo l'11 settembre il mondo non era più lo stesso.
Non che prima non ci fossero guerre e massacri. C'erano. Le guerre venivano combattute in remoti angoli di mondo qualche volta da fazioni o stati foraggiati dall'Occidente, qualche volta per assicurare petrolio o diamanti all'Occidente, qualche volta per consumare armi prodotte in Occidente. O cose del genere.Non era sempre così. Ma quand'era così, e lo era spesso, le nostre responsabilità di occidentali con la pancia piena e gli occhi chiusi diventavano, diventano, ancor meno sopportabili.
In quest'ipotetico Occidente includeremmo l'Unione sovietica di allora,impegnata anch'ella a reperire risorse, e far crescere il suo bacino d'influenza. E per quella pax mafiosa che chiamavamo guerra fredda, per quell'equilibrio costruito sulla paura dell'apocalisse nucleare, i conflitti non si erano mai allontanati dalla dimensione regionale. Non ci toccavano.Altri si scannavano per noi.Poi a Berlino è caduto il muro e a New York le Twin Towers.L'equilibrio si è rotto, e i morti hanno preso a fioccare anche qui.In questo senso, e solo in questo, il mondo non è più lo stesso.
Non dirò, non mi interessa farlo, che "l'11 settembre" sia un complotto ordito da Bush per giustificare ciò ch'è avvenuto dopo. Altri lo dicono.
Non dirò, non mi interessa farlo, che Bin Laden sia anima bella che si batte per difendere gli oppressi. Altri lo dicono.
Io non lo so.
L'uno e l'altro - ammesso che il secondo esista e non sia un'invenzione del primo, come il Goldstein di "1984" -, sono facce della stessa medaglia.
Medaglia che il demiurgo cesella con pazienza, in un percorso di decenni o secoli, passando attraverso la morte di Dio, o dell'Etica - " Se Dio non c'è tutto è permesso", (Karamazov) -, il consolidarsi di un utilitarismo rozzo,arraffone, individualista, violento con i deboli, servile coi potenti,amorale, erede dei colonialismi e dei fascismi, degenerato in quella mutazione antropologica che, nel passaggio dalla cultura contadina, legata alla terra - ai suoi ritmi, lentezza silenzi solidarietà -, a quella industriale e postindustriale - velocità frastuono competizione alienazione -, ha avuto compimento.
La società dei consumi, della televisione, e l'uomo ad una dimensione. C'è una regia in tutto questo ?Non lo so.Ma tutto questo è.
Cosa siamo diventati ? Verrebbe da sorridere, se non ci fosse da piangere, per le reciproche accuse che La Piazza e Il Principe si scambiano.
Anche se, a definir principi Prodi o Berlusconi, ci vuol coraggio.La Piazza accusa Il Principe di essersi arroccato, chiuso in una casta, di
impunibili arroganti privilegiati, intenta solo ad amministrare clientele a suo esclusivo profitto. Quasi tutto vero.Il Principe accusa La Piazza di essere agitata da invidiosi che solo lamentano di esser stati esclusi dalla grande abbuffata. Quasi tutto vero.
Con un'unica non trascurabile differenza: chi detiene il potere ha enormi responsabilità, controllando l'industria culturale, sulla degenerazione etica ed estetica delle popolazioni, di cui è anch'egli vittima (pensate a Fassino che va da Maria De Filippi); ed avrebbe anche gli strumenti per porvi rimedio. Se solo volesse.
Da sempre, il popolo chiede panem et circenses, e questo Il Principe lo sa.E solo quando il pane, o le brioches, cominciano a scarseggiare, il popolo prende a scalpitare. Questo Il Principe ha imparato a sue spese.
Ma cosa siamo diventati ?
Se assistiamo senza fiatare alle stragi di innocenti in guerre compiute in nome nostro e per il nostro benessere ?
Se sulla spiaggia dove prendiamo il sole approdano cadaveri di esseri che fuggono la fame, la miseria, le guerre, e noi lasciamo tranquillamente affogare, salvo rinchiudere, se per ventura scampino alle onde, in campi di concentramento, e rispedire, se sopravvivono, nei luoghi da cui fuggono ? Cosa siamo diventati ? E non ci consoli pensare che forse così siamo sempre stati.Mostri.
Il 4 novembre, ogni anno, si celebra una festa.Celebrazione dei caduti della Prima Guerra. Una mattanza che soldati poveri e malvestiti, molti partiti dalla nostra isola, hanno inflitto o subito, per
nome e conto di governanti che oggi come ieri non pagano dazio, e non mandano figli in guerra.
Ogni anno assistiamo alla retorica patriottarda degli eroi e dei martiri.Niente di male, forse, se si pensa al giusto e commosso ricordo di figli e nipoti di tante persone talvolta umili che, senza chiedersi perché,partirono, quando non era di moda la disobbedienza, ad ammazzare e farsi ammazzare, per allargare gli orizzonti di gloria di governanti di mezza tacca, nelle guerre di sempre.
Tanto di male, invece, se si pensa alla cultura che si propaganda: quella del credere, obbedire, combattere. Quella del non chiedersi il perché delle cose. Quella di chi strumentalizza le guerre di ieri - imbellettandole con fanfare e pennacchi, quando sono invece sangue, ventri sbudellati, rantoli e puzza -, per non far pensare a quelle di oggi.
Tanto di male, invece, se si pensa, alla teoria di nostalgici figuri vestiti di nero che tali celebrazioni riportano a galla.
Occorre fermarsi a pensare. E occorre esprimere dissenso. Quantomeno se si sia convinti che questo non sia il migliore dei mondi possibili.Ma stiamo attenti.Sistemi consolidati come il nostro prevedono, consentono, auspicano una moderata azione di dissenso proprio per propagandare un pluralismo, una tolleranza che di fatto non esistono.
Agitare bandiere della pace, marciare per la pace in marce organizzate dai partiti che votano le guerre, e cose simili, può servire a poco.
Anzi, serve a zittire le nostre coscienze, a convincerci che quanto potevamo abbiamo fatto, e tirare i remi in barca.
Il nostro marciare, ancorché pacifico (altrimenti si giustifica la
criminalizzazione del dissenso), in questo inizio secolo, ha mai salvato una e una sola vita umana? Chiediamocelo.
Ogni anno, il 4 novembre, A. R., pacifista di lungo corso, sbarca aCagliari, e, alle nove del mattino, è al Parco delle Rimembranze.
Persona di straordinaria limpidezza, esprime le sue idee con semplicità e pacatezza : il sì sia sì, e il no sia no; la guerra uccide e non si deve fare; la guerra è scorciatoia che impedisce il dialogo con chi la pensa diversamente; la guerra umanitaria è ossimoro che nasconde altri interessi;le controversie internazionali si risolvono con la mediazione,
l'interposizione nonviolenta, i corpi civili di pace, la solidarietà internazionale; le guerre sono volute dai potenti e subite dai popoli.
Questa sua fede ha pagato di persona: portato in giudizio per aver affisso manifesti che invitavano i giovani a "fare una pernacchia" all'indirizzo della divisa militare e processato per "vilipendio alle forze armate".
O quando si è esposto alla gogna mediatica o alle angherie della polizia, presentandosi, solo o quasi, alle parate militari, con cartelli antimilitaristi.
O quando bussava alla porta delle caserme, distribuendo la "preghiera di San Francesco" e invitando a "non uccidere".
E' persona che ha il coraggio delle proprie idee.
Come ogni 4 novembre, sarò con lui e con i pochi che vorranno esserci. Ci invita a portare al braccio un nastro in segno di lutto verso le vittime innocenti di tutte le guerre, delle guerre in corso, delle guerre a cui il nostro paese partecipa direttamente, con proprie truppe, o indirettamente,
pagando eserciti privati. Ci invita anche a portare striscioni con parole e pensieri di pace e contro la guerra.
Non è ancora abbastanza.Dovremmo scendere nelle strade, e con la forza dei nostri corpi pacifici,bloccare la vita della nazione, di tutte le nazioni, finché non cessino le guerre criminali nel mondo, finché agli interessi particolari dei mercanti d'armi o delle compagnie petrolifere, non si sovrapponga la necessità delle donne e degli uomini di vivere in pace tra loro, con tutti gli esseri del pianeta, e col pianeta.Non è ancora abbastanza, anzi è quasi nulla.
Però, andare a manifestare il nostro dissenso in maniera forte, farlo
durante le parate che il potere allestisce per autocelebrarsi, rendere
evidente il rifiuto della logica bellicista e guerrafondaia è davvero il minimo che potremmo\dovremmo fare.
Sandro Martis
Sotto, il testo del volantino che A. R. ci propone di fotocopiare e diffondere, il 4 novembre.
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OGGI SIAMO QUI PER CONTESTARE LA PARTECIPAZIONE DELL'ITALIA ALL'ENNESIMO CONFLITTO "UMANITARIO", IN VERITA' UNA VERA E PROPRIA GUERRA, IN AFGHANISTAN, CHE VIOLA L'ARTICOLO 11 DELLA COSTITUZIONE.IN AFGHANISTAN, A CAUSA DEI BOMBARDAMENTI "INTELLIGENTI" DELLA NATO, MUOIONOASSASSINATI, QUASI TUTTI I GIORNI, CIVILI INNOCENTI, SOPRATTUTTO BAMBINI !
IL PARLAMENTO, A PRESCINDERE DAGLI SCHIERAMENTI POLITICI, ED IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, CONTINUANO AD AVALLARE QUESTE COSI' DETTE "MISSIONI DI PACE", RENDENDOSI DI FATTO COMPLICI DI QUESTA CARNEFICINA !! E' ORA DI DIRE BASTA !! L'ITALIA DEVE RITIRARE IMMEDIATAMENTE IL CONTINGENTE MILITARE DAL TERRITORIO AFGHANO.
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Gatti neri
Halloween, gatti neri in pericolo!
Per restare in tema con la giornata di oggi, facciamo finta che sono neri. Non lasciateli fuori casa, SOS per loro.
Amo gli animali, amo le piante, amo la vita. Non mi piacciono le persone, che non la pensano come me. franca bassi
30.10.07
G8 di Genova Verità nascoste ecco perchè non si vuole la commissione
E nell'Unione scoppia l'ennesima bufera.
La proposta di legge per istituire una commissione di inchiesta sul G8 di Genova non è stata approvata in prima commissione della Camera. Con 22 voti contrari e 22 voti favorevoli la commissione non è riuscita ad affidare il mandato al relatore a riferire in Aula. La CdL ha salutato il risultato con un lungo applauso. Con il Centrodestra hanno votato anche Idv e Udeur.
PALAZZO CHIGI: IL GOVERNO VALUTERA'. E' una decisione del Parlamento. A chi, come Rifondazione Comunista, chiede che il governo intervenga, si risponde che ci sarà una valutazione da parte dell'esecutivo e che il governo si esprimerà. Palazzo Chigi, commenta così il voto alla Camera sulla commissione d'inchiesta sul G8 di Genova.
L'IRA DELLA SINISTRA. Insorge la sinistra radicale che accusa di "sabotaggio al programma". "Un atto gravissimo, preferiscono insabbiare", il commento deluso del ministro Paolo Ferrero di Rifondazione comunista. "Clamoroso non voler trovare la verità", aggiunge il segretario del Pdci Oliviero Diliberto. "Per noi è un fatto di una gravità assoluta. A questo punto deve intervenire il presidente del Consiglio Prodi che è anche il capo della Coalizione". E' il durissimo commento di Gennaro Migliore, capogruppo del Prc alla Camera, interpellato da Affari sulla bocciatura della Commissione d'inchiesta sul G8. Ma il ministro Mastella casca dalle nuvole: "La commissione? Nel programma non l'ho vista".
CRITICO ANCHE IL PD. Nella maggioranza anche Ermete Realacci parlamentare del Pd è critico con gli alleati. "Quello che accade nei giorni del G8 - dice - rimane una ferita aperta nella nostra storia e nel rapporto tra cittadini e forze dell'ordine. Ancora oggi abbiamo la necessità di avere massima trasparenza e conoscere la verita". Di parere opposto la CdL che commenta: "Sconfitto chi voleva processare le forze dell'ordine".
In particolare il deputato dipietrista Carlo Costantini ha detto 'no', mentre l'altro esponente dell'Idv, il capogruppo alla Camera Massimo Donadi, non si è presentato. I due esponenti della Rosa nel Pugno, Cinzia Dato e Angelo Piazza, non hanno preso parte alle votazioni. E l'unico deputato dell'Udeur ha votato contro.
FINI: COMMISSIONE ERA CAMBIALE PER AMICI DEI BLACK BLOC. La commissione d'inchiesta sul G8 "era unicamente una cambiale che si pagava agli amici dei black bloc: alla sinistra più radicale". Sentenzia il leader di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini. "Tutto il mondo ha visto quello che è accaduto a Genova nel 2001 - ha aggiunto l'ex ministro degli Esteri - cioè che
gli aggrediti erano le forze di polizia, e gli aggressori coloro che hanno coperture e amicizie in Parlamento e nel Governo".
Mezz'ora prima che si arrivasse al voto i parlamentari del centrosinistra erano in sovrabbondanza. Nessuno temeva per il peggio visto che mancavano all'appello sette esponenti di Forza Italia. Pochi minuti prima della conclusione dei lavori si è presentata in commissione una nutrita 'pattuglia' di deputati azzurri guidati dal capogruppo Elio Vito. E il loro arrivo ha fatto la differenza. A quel punto anche nell'Unione si è cominciato a telefonare freneticamente agli assenti per vedere di non andare sotto su un provvedimento tanto delicato.
Ma non c'è stato nulla da fare perché l'ultimo "convocato" dell'Unione è arrivato troppo tardi, subito dopo il voto. Il 'ritardatario' che non è riuscito a votare era l'esponente della Rosa nel Pugno Lello Di Gioia, che avrebbe dovuto sostituire in commissione uno dei due "titolari" del gruppo. Su 44 votanti 22 hanno detto sì e 22 'no' e quando si arriva alla parità, per regolamento, il mandato al relatore a riferire in Aula non viene conferito. La Cdl ha esultato per questa bocciatura, mentre la maggioranza ha lasciato la commissione piuttosto delusa.
La Sinistra radicale infuriata carica a testa bassa dipietristi e mastelliani colpevoli, secondo il Verde Paolo Cento, di "aver sabotato il programma dell'Unione". Haidi Giuliani parla di "indignazione fortissima per il comportamento di Idv e Udeur che disattendono gli accordi comuni firmati nel programma dell'Unione". E Cento aggiunge: "Ora la parola passi ai movimenti e alla mobilitazione popolare che mi auguro sia grande in occasione della manifestazione del 17 già convocata a Genova nella quale sfileranno i protagonisti di quelle giornate. Le istituzioni si impegnino alla piena agibilità delle piazze in quella giornata".
per chi dice non era in programma o mente sapendo di mentire o è in malafede ( oppure come il caso idv non vuole spaccature all'interno del partito perchpè alcuni loro esponenti sono avvocati difensori degli agenti indagati per i fatti delal Diaz ) ad essi invito a rillegersi cosa dice sulla commissione dell'inchiesta sui tali fatti il programma da essi sottoscritto da essi .
Ecco il passaggio, a pagina 77, del programma di governo 2006-2011 dell'Unione nel quale si fa esplicito riferimento all'istituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta sui fatti di Genova : << [...] La politica del centrodestra al riguardo si è mostrata del tutto indifferente: a vuoti annunci si sono affiancate misure che contrastano con il rispetto della legalità, l’inerzia rispetto alla criminalità economica, un abbassamento della guardia nel contrasto alla criminalità organizzata, l’utilizzo delle forze di polizia per operazioni repressive del tutto ingiustificate; basti pensare ai fatti di Genova, per i quali ancora oggi non sono state chiarite le responsabilità politica e istituzionale (al di là degli aspetti giudiziari) e sui quali l’Unione propone, per la prossima legislatura, l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta [...] >>
L'eco - 1
Non senti che ti chiamo...
Grido il tuo nome.
Forse sei troppo lomtano.
Senti...l'eco ritorna.
Non senti...io ti chiamo.
Ma solo l'eco ritorna.
Franca bassi
Sogni
Immagine di Alessandro Bassi - Vento - nei boschi di Civita di Bagnoregio
Spesso sogno
prati verdi
fiori grandi
profumati.
Spesso sogno
mari azzurri.
Spesso sogno
che il vento
mi spettina
i capelli.
Spesso sogno
mani che
accarezzaano
il mio viso.
Spesso sogno
di trovarmi
in cima ai
monti
e con ali
argentate di
volare giù
a valle.
Spesso sogno
immagini
colorate.
Spesso sogno
bello all'alba
il sogno ricordare.
Franca Bassi
29.10.07
Hallowen religioso e Hallowen laico -ateo
quello religioso
C' è chi non vuole più essere schiavo di una modernità che ti ruba il tempo, ti assilla di appunta-
menti e di impegni, ti obbliga a correre sempre più forte per stare al passo con la concorrenza. Basta Il mondo cade a pezzi da sempre, quindi rilassati
Perseguire la semplicità nell era digitale è diventata la mia missione ,scrive un docente del prestigioso Massachusetts Institute
of echnolog . Ed il sociologo Domenico de Masi, nel suo libro intitolato ozio creativo , scrive Con il passare degli anni si diventa più saggi, e con l aumentare della saggezza ci si rende conto che si vive una volta sola. Tanto vale quindi vivere nel modo più sereno possibile, e la serenità dipende prima di tutto dal ridurre il nostro disorientamento . Occorre ridare priorità a ciò che più importa.
Un lavorio che richiede tempo e voglia. Un occasione per ricoprire il valore e l'importanza del respiro globale della vita spirituale e materiale. a ricorrenza di tutti i santi e di tutti morti 1 e 2 novembre ci richiamano a quelle verità che non invecchiano la morte e l'aldilà che danno una giusta prospettiva a ciò che facciamo ogni giorno. 'asfissia istituzionale in cui ci stiamo dibattendo.
* Sacerdote, opera Don Orione
quello laico -Ateo
da family.webshots.com
zucche, questua, dolci e regali non sono una recente importazione statunitense per la festa di Halloween (contrazione di "All Hallows Even" - vigilia di tutti i santi), ma caratteristiche tradizionali del passato popolare delle regioni italiane.
presente anche in molte regioni italiane, ma nei paesi e soprattutto in meridione, sono ancora vive, anche se sovente ripetute quasi per abitudine, senza memoria del significato originale.( qui ne trovate un elenco ) che come già dicevo l'amnno scorso descrivendo le tradizioni sarde di Hallowen , sono una risposta alla moda importata dagli Usa e ormai commercializata e snaturata una resaistenza e un a " guerriglia culturale " . Infatti sempre secondo Wikipedia : (... ) Halloween (corrispondente alla vigilia della festa cristiana di Ognissanti) è il nome di una festa popolare di origine pre-cristiana ora tipicamente americana e canadese. Tuttavia le sue origini antichissime affondano nel più remoto passato delle tradizioni europee: viene fatta infatti risalire al 4000 a.C. quando le popolazioni tribali usavano dividere l'anno in due parti in base alla transumanza del bestiame. Nel periodo fra ottobre e novembre la terra si prepara all'inverno ed era necessario - allora come adesso - ricoverare il bestiame in luogo chiuso per garantirgli la sopravvivenza alla stagione fredda: è questo il periodo di Halloween. (... )
Comunque la intendiate buon Hallowen a tutti\e voi
Senza titolo 2167
CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Care amiche,
è necessario e urgente organizzare quanto prima una manifestazione nazionale contro la violenza sulle donne.
La vita di molte ragazze e di molte donne continua a essere spezzata, le loro capacità intellettive e affettive brutalmente compromesse.
Il femminicidio per ‘amore’ di padri, fidanzati o ex mariti è una vergogna senza fine che continua a passare come devianza di singoli.
Il tema continua a essere trattato dai mezzi di informazione come cronaca pura, avallando la tesi che si tratti di qualcosa di ineluttabile, mentre stiamo assistendo impotenti ad un grave arretramento culturale, rafforzato da una mercificazione senza precedenti del corpo delle donne.
I numeri, lo sappiamo tutte, sono impressionanti:
La violenza sulle donne è accettata storicamente e socialmente.
Viene inflitta senza differenza di età, colore della pelle o status ed è il peggiore crimine contro l’umanità.
Quello di una parte contro l’altra.
La politica e le istituzioni d’altro canto continuano a ignorare il tema pubblicamente.
Senza una battaglia culturale che sconfigga una volta per tutte patriarcato e maschilismo, non sarà possibile attivare un nuovo patto di convivenza tra uomini e donne che tanto gioverebbe alla parola civiltà.
Una grande manifestazione nazionale dove tutte le donne possano scendere di nuovo in piazza a fianco delle donne vittime di violenza e per i diritti delle donne, può e deve riportare il tema al centro del dibattito culturale e politico.
Ma è importante sapere quante siamo, perché per farci sentire dovremo essere in molte.
Sostieni il diritto alla Musica in Italia!
approvate dal “Comitato per il Diritto alla Musica”
2- Analogamente “sono detraibili le spese sostenute per corsi formazione, aggiornamento o di specializzazione presso enti accreditati presso il Ministero della Pubblica Istruzione ai sensi del D. M. 177/2000”.
3- Aprire la possibilità di ricongiungimento o altra formula sommatoria con scelta dell’ente cui riferirsi per i contributi versati all’ENPALS in quanto lavoratori dello spettacolo e i contributi versati all’INPS.
4- L'apertura immediata di un Ufficio per la Promozione della Musica Popolare Italiana all'estero, senza aspettare il varo di una legge organica sulla musica.
5- L'istituzione di un "Fondo per la promozione della musica popolare contemporanea", dove per popolare s'intende "derivante dalla tradizione popolare".
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Non posso
Immagini di Madonna della Grotta Ceglie
Non posso
salvare il mondo
non posso
fermare le guerre
non posso
aiutare chi muore
di sete e di fame
non posso
placare l'odio
non posso
fermare la furia
del vento
non posso
spegnere gli incendi
non posso
fermare il terremoto
non posso
togliere l'odio
dalla testa
dei nemici
non posso
placare la sete
di uccidere.
NON POSSO
Ma posso
accarezzare le rughe
di un vecchio
posso
dare la mano a un bimbo
posso
porgere un saluto
al disperato
posso
dare un po' d' acqua
all'assetato
posso fare ancora
tanti piccoli gesti
per aiutare chi
ha bisogno.
Per adesso desidero
salvare
Madonna della Grotta.
franca bassi
Rosso - 1
Oggi vedo
tutto rosso.
Il rosso
mi piace
tantissimo
quando dipingo
l'alba e il tramonto.
Il rosso di un campo
di papaveri è bello.
Il rosso dei chicchi
del melograno
quando lo mangio
mi piace.
Ma quando
la terra continua
a bagnarsi
del rosso del sangue
quel rosso
non mi piace più.
Franca Bassi
in divenire -- Dulcinea Annamaria Pecoraro
Ognuno di noi è frammento, che diventa capolavoro in divenire, discernendo e smussandosi nel tempo. La magia sta nel non perdere i tratti ...
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https://www.cuginidicampagna.com/portfolio-item/preghiera/ Una storia drammatica ma piena di Amore.Proprio come dice la canzone Una stor...
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dalla nuova sardegna del 17\10\2011 di Paolo Matteo Meglio le manette ai polsi, piuttosto che una pallottola in testa. C...
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Aveva ragione de Gregori quando cantava : un incrocio di destini in una strana storia di cui nei giorni nostri si è persa la memor...