19.11.07

Senza titolo 2273

 L'AVETE LETTA LA FIABA TI',TIRITI,TI' ?    :-)


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Senza titolo 2272

l'altra notte ho fatto un sogno  , che puo  essere rapressentato  benissimo da questa vignetta  del disegnatore Cesar   collaboratore di www.smemoranda.it





Esso  ha ragione  , dopo l'esperienza  del  1 GF (  grande fratello )  , l'ho visto  perchè : a) ero  curioso di edere  come   si sarebbe sviluppato  e di vedere  se le mie  letture di  1984 di Geoge Orwell e  simli fra cui il film the  truman show me  lo  hanno impostato i miei  coinquilini di quandi studiavo a sassari   -- mio  fratello e mio cugino in primis  ---  . Gli unici reality  intelligenti sono  stati  solo due  : 1) superseniors 2) MIlano-Roma

Gli altri fanno realmente schifo

Senza titolo 2271

 VI PIACEVA IL CARTONE ANIMATO BELLE E SEBASTIEN ?   :-)


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Senza titolo 2270

non so chi  è  più colpevole  Lui Marco Ahmetovic, il rom 22enne che il 23 aprile scorso investì e uccise quattro ragazzi ad Appignano, sarà testimonial di una campagna pubblicitaria per il marchio “romjeans”  o tale ditta  che  gli ha  proposto  tale contratto . A quanto sembra  , secondo il sito da cui  ho preso  la news  e i il video sotto  riportato per  rinfrescare  la memoria 




Marco Ahmetovic firmerà in settimana un contratto di 50mila euro circa solo per posare con un paio di occhiali, a cui andranno ad aggiungersi quelli relativi ai jeans ed al vestiario per un contratto “faraonico” di 150mila euro circa. A detta del suo manager, Alessio Sundas, questi soldi serviranno per risarcire le famiglie delle vittime, almeno speriamo  sarebbe il minimo.
Ma   dico io non sarebbbe stato più onesto  dargli un lavoro  togliendoli   qualcosa dallo stipendio  ? 
Io  mi accodo  a quanto  dice  un commento  preso dal post  ( vedere  l'url citato nelle righe precedenti  ) : <<  MA NOI CON L’ AIUTO DI TUTTI POSSIAMO FAR VEDERE E DIMOSTRARE A QUESTI “ANIMALI” CHE PER FAR SOLDI NON HANNO RISPETTO NEMMENO DI QUATTRO POVERI RAGAZZI, CHE NOI NON SIAMO FIGLI DEL CONSUMISMO E NON INDOSSEREMO MAI UN JEANS DEL GENERE. POSSIAMO FARGLIELA PAGARE….
COME? BOICOTTANDO APPUNTO IN MANIERA MASSICCIA QUESTA LINEA DI JEANS ED EVENTUALMENTE L’ AZIENDA CHE LI PRODURRA’.
“IO NON FINANZIO GLI ASSASSINI”
QUESTO SARA` IL MIO MOTTO. VI PREGO DI FARE UN COPIA E INCOLLA DI QUESTA LETTERA, SE VOLETE ANCHE FIRMANDOLA.aGGIUNGETELA OVUNQUE POTETE, NEI VOSTRI BLOG,SUL MESSAGGIO DI STATO DI MSN MAGARI METTENDO UN LINK, DIFFONDETE PIU’ CHE POTETE, A TUTTI I VOSTRI CONTATTI.
NON M’INTERESSA SE COME PROMOTORE DI QUEST’ INIZIATIVA MI BECCHERO’ QUALCHE DENUNCIA, E’ UN RISCHIO CHE VOGLIO CORRERE.
FINO A PROVA CONTRARIA IN ITALIA C’E’ LIBERTA’ DI PENSIERO E IO LA PENSO COSI’.
GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE SARANNO D’ ACCORDO CON ME….
>>

e voi  ?











Senza titolo 2269

 VE LA ROCORDATE QUESTA CANTANTE ?   :-)


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18.11.07

Senza titolo 2268

FIRENZE - Due addetti al controllo delle autolinee fiorentine Ataf sono stati querelati per abuso di potere e agressione da parte di una donna incinta affetta da virus hpv (evoluzione clinica della candidosi vulvare). I fatti risalgono al cinque giorni fà. La donna transitava sull'autobus 17 che conduce a via dei Mille. Era salita sull'autobus alle 12, 26 la prima abliterazione era avvenuta alle 11,26 quindi si trovava nei 70 minuti di tolleranza. Giunge ai via dei Mille alle 13, 05. Quando stà scendendo per recarsi a lavoro due addetti al controllo con accento napoletano salgoino sul'autobus ed iniziano il loro lavoro. Notano che il biglietto della donna è scaduto da 25 minuti e la bloccano sull'autobus invitando l'autista a proseguire la corsa. La dona non sapeva che se il biglietto scadeva durante la corsa ne andava obliterato un altro. Sapeva solo che poteva salire e scendere nell'arco di 70 minuti come è scrittosul biglietto. L'ataf, infatti, preferisce tapperraze gli autofus e i biglietti di pubblicità a pagamento della Mc donalds o della vodafone o del centro scommesse fiorentino Snai (dove gli inquirenti sopsettano un ciclo di denaro sporco della camorra campana). La donna gli dice che è incinta e che deve recarsi alvoro. Gli accena anche che è affetta da stati febbrili dovuti al virus di cui è affetta. ma questi non le credono e lestringono la mano destra impedendole di uscire.Lei inizia ad urlare e solo allora la fanno scendere. Qui lei gli dice di laciarla stare, ha paura e le viene unoi dei tanti sensi di malore dovuti allo stato di gravidanza. Si riprende da sola visto che i due non  hanno chiamato l'ambulanza. La donna chiama i carabinieri. Quando giungono i militari uno dei due, quello che l'ha trattenuta con  la forza nasconde il suo tesserino. Mentre i militari iniziano a prendere i dati delle tre persone presenti, quello che aveva nascosto il tesserino dice la collega di anadare allora la bonna lo trattiene per il collo della camicia e questi le daà una sederata sulla pancia e si mette a ridere. L'uomo ride anche mentre la donna salè sull'ambulanza, Fortunatamente il grasso della donna ha protetto il bambino che stava bene con collo dell'utero regolare. Il giorno dopo si reca presso l'ufficio reclami Ataf e qui le dicono che forse di trattava di falsi controllori. La donna a questo punto si reca presso i carabinieri di Campo Marte e sporge denuncia. Il suo legale chiederà 10 milas euro di danni morali all'ataf. I carabinieri le hanno riferito, inoltre, che spesso i controllori Ataf fanno aburo di potere. re giormni prima della sua aggressione, infatti, una rumena è stata spinta e fatta cadere a terra. Gli inquirenti, non specifico carabinieri o poliziotti, credono in oltre che l'azienda fiorentina Ataf, assume napoletani, siciliani e calabresi, affiliati ai vari caln camorristici e mafiosi dietro compenso economico di questi. Ciò potrebbe spèiegare il loro comportamento esaltato e violento.


Romilda Marzari


Senza titolo 2267

 L'AVETE VISTO MAI QUESTO FILM ?   :-)


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Senza titolo 2266

 VI PIACEVA IL SERIAL TV LA FAMIGLIA BRADFORD ?   :-)


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Senza titolo 2265

 LO LEGGEVATE QUESTO FUMETTO ?   :-)


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Senza titolo 2264

 VE LA RICORDATE QUESTA PUBBLICITA' ?   :-)


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17.11.07

QUESTA E' FORZA ITALIA NON IL PARTITO OMONIMO



dopo  il sucesso  delle ragazze della pallavolo



( se continuano cosi  si arriverà a una medaglia  alle olimpiadi )   anche l'italia anche la nazionale  speriamo  che  giochi bene ( come  certe partite  al mondiale 2006 e non  vionca solo di culo  )  gli Europei   che siamo 40 anni  che  la nazionale maggiore  non  gli vince 

Senza titolo 2263

fra  i  10 semifinalisti   del concorso "Un battito d’Ali”di  VolObliquo  ho trovato a   la poesia dal titolo “Attimi d’Estate”. E’ una poesia a cui tengo molto perché ricorda un attimo felice della mia vita, un attimo ormai lontano. Mi piacerebbe che essa  arrivi in finale  , secopndo me  merita  ecco io testo
 


ATTIMI D'ESTATE

Dell’estate compiuta indelebili attimi
da custodire nella mente e nel cuore
fra profumi di salsedine pregni
che ancora nel ricordo m’inebriano
Sfrenate corse di bambini gioiosi
ad inseguire d’un aquilone il volo
mentre stormi di gabbiani in danza
arabeschi tracciano fluttuando in coro
Argentei e dorati barbagli di sole
la battigia trasformano in specchio
ove annegare malinconie e pensieri
abbandonandosi alla carezza del vento
Nell’eco dei sensi quell’attimo rivivo
fra foglie che già d’autunno si tingono
riascoltando ancora la voce del mare
che riecheggia qual di risacca sussurro


GiardiniDiMaya


Sono aperte le votazioni per accedere alla finale. Si vota fino a lunedì sera alle ore 22.

Se la  poesia vi piace il link per votare è questo  qìche trovate sotto
http://www.odilialiuzzi.com/votazioni_unbattitodali/fillsurvey.php




intervista parte 1 agli autori dela società sparente

dopo  le recenti  minacce  e la denuncia   con richiesta di sequestro del libro  e quindi un tentativo  di bloccare la sua seconda edizione  con  aggiornamenti   , per  far si che  non venga   come  ho  segnalato  , nei post  precedenti ,  mobbizzato ( anche se   poco ci manca  ) visto che  fra il fango , metaforicamente parlando  gli stanno gettando  adosso  ci sono anche dele vignette satiriche ( niente di amle  , se  non fosse satira pesante   mista  ad insulto  e per  giunta  anonimo ) le  trovate qui sotto , compresa la risposta altrettanto salace data al op agli anoniki da  aldo pecora  di ammazzatecitutti

se non riuscite  a leggerle soprattutto la  prima  le trovate sullla loro rivista   www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3



1) Il motivo che vi ha spinto a mettere per iscritto la situazione della vostra terra.

Saverio Alessio e io denunciamo da anni gli intrecci tra poteri forti in Calabria. Una regione che espelle chiunque rifiuti la 'ndrangheta. E da tempo invitiamo a reagire. Si tratta di abbandonare e contrastare un sistema che produce progressiva emigrazione, abusivismo, affari per politici e massoni infiltrati anche nei tribunali, psicopatologie, sottrazione di fondi pubblici, rassegnazione e morte. Fin qui, lo abbiamo fatto sui giornali, in rete e con un movimento politico fondato col filosofo Vattimo e basato sull'emancipazione culturale. Con Vattimo, abbiamo ideato, per la causa, il Festival della Filosofia in Sila. Ma il Comune di Serra Pedace non ce lo farà più svolgere. L'anno scorso, al festival Aldo Pecora e Marco Travaglio attaccarono Nicola Adamo, politico di spicco in Calabria e indagato da De Magistris. Ci allontanarono subito, quindi. Un testo presente in tutta Italia sulle cause dello spopolamento in Calabria e l'espansione della 'ndrangheta è l'inizio, in piccolo, di un'azione più incisiva a difesa della nostra terra. La letteratura fa ragionare e parla ogni giorno alla coscienza critica e civile. Anni fa, ai tempi della crisi economica in Argentina, di cui nessuno vuole più dire, la gente si nutriva di libri; nonostante fame, povertà e smarrimento.

2) Avete ricevuto presioni o minacce durante la pubblicazione oppure solo dopo?


Ci sono state minacce molto prima del libro. Poi siamo partiti dalla Calabria, quasi fuggendo. Il che ha portato qualcuno a pensare che ci fossimo levati di mezzo.
Pubblicato "La società sparente", abbiamo ricevuto intimidazioni e minacce, come ci si poteva aspettare. Molti hanno avuto paura a farci presentare il libro a San Giovanni in Fiore (Cosenza), comune di cui siamo originari.
Ci sono state pressioni verso i proprietari d’una sala privata in cui dovevamo presentare lo scorso 11 novembre. Sono capitate cose molto strane.
In una libreria di Crotone, è stato detto ai lettori, a fine ottobre, del ritiro del nostro libro dal commercio. Una menzogna.
Il 26 ottobre, giorno in cui il libro è arrivato a San Giovanni in Fiore, Saverio Alessio è stato raggiunto da una minaccia scritta. Il 3 novembre un libraio di zona ha annullato un ordine del giorno precedente “per motivi personali”.
Il 3 novembre, sul giornale “Il Quotidiano della Calabria”, è uscito un pezzo con mie dichiarazioni su questi episodi e sulle pressioni. Abbiamo testimoni che possono provarne l’esistenza.
Anche Franco Abruzzo, già presidente dell’Ordine dei giornalisti lombardi, ha scritto su questi fatti.
Il 12 novembre ho ricevuto una minaccia, a San Giovanni in Fiore, dal figlio di un politico. Mi ha detto: “Adesso non posso toccarti, ma vedrai in futuro che cosa ti succederà”.
L'ho denunciato ai carabinieri. Il 14 novembre ci è stato notificato un ricorso, scritto il 4 novembre e depositato il 5, dell’avvocato Francesco Caputo a nome di Domenico Parrotta, imprenditore citato nel testo.
In questo ricorso, si chiede al giudice del Tribunale di Cosenza di sequestrare il libro o levare le pagine riguardanti il Parrotta e proibire la presentazione dell’undici novembre a San Giovanni in Fiore o a Cosenza e nei dintorni.
Il nostro editore, Neftasia, ha sede a Pesaro. Il giudice ha fissato un’udienza per il prossimo 12 dicembre. Nel ricorso è dichiarato che Parrotta è venuto a conoscenza del libro il 3 novembre, da un amico che lavora a Roma. Abbiamo degli informatori: ci hanno riferito che la moglie sapeva del libro già da fine ottobre. Noi di Parrotta abbiamo scritto che una persona, vicina a Tommaso Martino, giovane morto per droga, lo aveva indicato come testa di un grosso traffico di stupefacenti.
Ma abbiamo lasciato intendere che, a nostro avviso, la notizia non è da accreditarsi e che i successi imprenditoriali del Parrotta, proprietario di vari negozi di abbigliamento, si devono solo alle sue capacità di gestione di impresa. Non abbiamo avuto la possibilità di verificare la notizia riferita dalla persona vicina a Martino, riportata solo perché nel '97 girava voce che lo stesso Parrotta era, con alcuni professionisti, coinvolto in un traffico di stupefacenti. Allora, ci fu un’operazione, riportata dal quotidiano “La Gazzetta del Sud”, che portò a numerosi arresti e che svelò un narcotraffico dalla Colombia alla Calabria, con smistamento della droga nella provincia di Cosenza. Furono arrestati alcuni di San Giovanni in Fiore, due dei quali oggi sono morti: Antonio Silletta e Tommaso Martino. Silletta aveva poi smesso col traffico della droga e aveva avviato una macelleria lavorando duramente. Scomparve nel dicembre scorso. Nessuno si mobilitò per impedire che la ’ndrangheta lo uccidesse. Dopo alcune settimane fu ritrovato morto nei pressi di San Giovanni in Fiore, carbonizzato dentro la sua auto. Sua madre, eroica e coraggiosa, morì il giorno dopo. Nessun giornale volle scriverne.
Il ritrovamento di Silletta avvenne per una telefonata anonima ai carabinieri. Nel nostro libro, abbiamo denunciato la leggerezza del Consiglio comunale di San Giovanni in Fiore rispetto all’incendio di portoni delle abitazioni di alcuni professionisti e di Parrotta, avvenuto negli anni scorsi. Incendi sistematici e a brevissima distanza l’uno dall’altro. Quindi, ci è parso significativo denunciare nel libro che su questi incendi non ci fu una posizione responsabile da parte della politica.
E abbiamo scelto di riportare la notizia della persona vicina a Martino solo perché la stessa non fu mai data ai carabinieri. In ogni caso, abbiamo espressamente tutelato il Parrotta, del quale oggi non può dirsi nulla: è pulito.
Ciononostante, pende un ricorso per il sequestro del nostro libro.


3) Se foste ministro degli Interni o della Giustizia qual è la cosa più urgente che fareste per tagliare i tentacoli della mafia.
Sette azioni, che non possono partire solo dai ministri citati:

1) cultura della legalità in tutte le scuole;
2) abolizione della normativa che genera precariato e lavoro nero;
3) regole che impediscano l’aggiudicazione di appalti a imprese della mafia e la candidatura di politici collusi o sospetti;
4) cancellazione delle norme sul controllo politico della magistratura;
5) leggi che portino al finanziamento di progetti per l’imprenditoria giovanile solo sulla base della loro capacità produttiva;
6) cessazione dell’assistenza a fondo perduto;
7) impedimento, a rampanti industriali, di colonizzare il Mezzogiorno, di cui fa parte anche la  tua Sardegna.
4) Il vostro libro, che è, sulla scia di “Gomorra” di Roberto Saviano, un’indagine a tutto campo sul binomio politica-´ndrangheta, una denuncia nominativa, diretta e spietata che parte dalla descrizione di logiche clientelari e anomale operazioni elettorali anche a San Giovanni in Fiore, crea fastidio più perché tenete vivo il lavoro di De Magistris o perché riporta anche se con le dovute distinzioni deontologiche quelle che sono voci.
Perché continua il lavoro di De Magistris. Il pm ha dimostrato che la criminalità in Calabria non è legata unicamente al traffico internazionale della droga.
C’è un uso privato del potere: politica e massoneria rubano capitali destinati allo sviluppo di un’area tradizionalmente depressa. Nella quale arrivano miliardi di euro dall’Unione europea.
In un mio vecchio articolo, peraltro riportato in "La società sparente", riflettevo sul fatto che la mafia non è solo stragi spettacolari, lupare e tritolo. La mafia è violazione, asservimento attraverso il favore e l’assistenza, controllo psicologico della società mediante un’informazione pilotata. La mafia è lotta all’emancipazione.
5) Il vostro caso è, secondo me, uguale a quello del “Il Tonto” di Aldo Ricci, ci ho indovinato? Per Emiliano, visto che ti sei occupato del caso Sofri, secondo te:
a) esiste, come afferma Aldo Ricci, una lobby di “Lotta continua”?;
b ) C’è “Lotta continua” dietro il caso dell’omicidio di Mauro Rostagno e il delitto Calabresi ?

Ci sono analogie col caso di Ricci. Di “Lotta continua”, che più che una lobby è un paravento, non tollero la riabilitazione che se ne sta facendo.
A quanto pare, quel genere di terrorismo oggi passa come fenomeno da fumettistica, in certi casi. Allargando il discorso, né Sofri né Negri sono stati o sono credibili.
Dietro la morte di Rostagno e Calabresi c’è anche “Lotta continua”.
6) Secondo voi la forma più efficace per parlare di mafia anzi mafie è quella del saggio o quella letteraria ?
Sono due modalità espressive che appartengono alla parola, al linguaggio. Le cose si possono dire, sosteneva Borges.
Se è tolta voce, un popolo diventa povero e servo, diceva Ignazio Buttitta, grande poeta siciliano.
7) Come vedete le spinte di legalità provenienti da zone ad alta densità mafiosa come in Calabria? Come mai non avviene lo stesso fenomeno in Sicilia?
In Sicilia sono comunque molto organizzati. In Calabria, Aldo Pecora e "Ammazzateci tutti" hanno dato la svolta.
Ma temo strumentalizzazioni politiche. Giuseppe Bova, presidente del Consiglio regionale della Calabria, ha spinto, è notorio, per l’isolamento di Pecora.Aldo e i ragazzi sono robusti, tuttavia: hanno cervello e anima.
8) La lotta alla mafia e di destra o di sinistra.
La lotta alla mafia è della società. Che non può più essere “sparente”. In Calabria come in Italia.
9) Come dovrebbe essere combattuta a livello legislativo cioè da parte dello Stato?
Fui allievo di Federico Stella, grande e compianto penalista e umanista. Credo, come lui, nel ruolo dei pentiti.
E' evidente, però, che le misure di investigazione, repressione e controllo preventivo non bastano da sole.
Il problema è a monte. L’educazione delle coscienze parte dalle agenzie di formazione.
Se, per esempio, la famiglia, la scuola, la Chiesa, ogni chiesa, e la stampa non suscitano quello che Carlo Maria Martini chiama “esercizio politico della carità”, c’è poco da sperare, in un contesto globale di promozione del vuoto e del silenzio.
10) Basta applicare le leggi che ci sono oppure rafforzarle o farne di nuove?
Servono nuove leggi. Quelle che ci sono favoriscono il malaffare, la corruzione, l’impunità e la perpetuazione d’un sistema indecente, perverso e capace di cancellare la memoria. Tutto italiano.



la secnda parte   quando  Francesco Saverio Alessio mi risponderà


 




 




Senza titolo 2262

vi  ricordate questo film ?




Senza titolo 2261




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mala tempora currunt

 Proprio  mentre m'accingo a commentare  questo  fatto mi  viene  pensando  alle  generazioni degli  anni  '80-90  quelli protagonisti di questo avvenimento   questa  canzone   del 1967  ma  secondo me  più attuale  che mai  visto che  , come dicono anche  nel  titolo  mala tempora  currunt  ( traduzione Corrono cattivi tempi: si può usare per indicare brutti periodi )

(....)
e un dio che è morto,
ai bordi delle strade dio è morto,
nelle auto prese a rate dio è morto,
nei miti dell' estate dio è morto...
(...)



DIO E` MORTO
(  Nomadi-Guccini )  qui un analisi  della canzone   e qui il resto della canzone


Dopo lo scritto sul bullismo  del nostro utente Pietro Atzeni e  i fatti  del  31 ottobre Sara Hamid, una ragazza marocchina di 16 anni che abitava a Modena, nel tentativo di salire su un autobus, è stata investita dall’autobus stesso ed è rimasta uccisa.
Alcuni compagni di scuola, che erano presenti al momento dell’incidente, hanno ripreso col cellulare la scena e poi l’hanno caricata su Youtube.
Nel filmato ( sempre  che  ci sia  finito davvero o non sia  stato tolto in quanto non ho trovato le immagini  dopo che  giustamente il presiide  ha fatto denuncia  ) si poteva vedere il corpo della giovane appena morta e alcuni commenti, anche ironici, dei compagni di scuola che si trovavano lì.
Ora 
Ciò non toglie che questo episodio deve far riflettere sulla realtà in cui vivono gli studenti di oggi e sul fatto che alcuni ragazzi non si fanno scrupoli davanti a niente e sono capaci di ridere e scherzare anche su una disgrazia come questa. Un mondo in cui, come ha detto il preside dell’istituto, “i ragazzi non hanno senso critico, ma tutti hanno un cellulare nuovo e costoso”.
Infatti la  colpa non è  solo  dele famiglie ma  delle istizuzioni ( in questo caso  quelle del ministri dela cultura  e  dell'istruzione  come  già  ho segnalato  nella mia lettera  al minsitro della pubblica istruzione )  che  non  aiutano  come avviene ( perchè cribbio non si copiano  i nostri amici - nemici  Americani "  nelle  cose  giuste  , ma solo in quelle  più  sbagliate  e deliterie )  negli Usa   dove le scuole organizzano corsi d'aiuto  alle famiglie  sempre  più in difficolta  ad educare i figli a valori\ principi  ( ormai sempre più minacciati e ormai messi continuamente indiscussione) di quella che è la nonviolenza  della legalità e della solidarietà  sempre  più in crisi perchè  incalzati  se non sostituiti  da  l'incapacità  dire qualche NO  salutare  alle  mode  frivole  e fuorvianti,ad una cultura negativa e alla lunga  pericolosa del  tutto&subito, ad  una cultura mercificata , e dell'apparire a tutti i costi sempre  ed  ovunque , ed essere protagonisti a tutti i costi   . Cosa  aspettano ad istituire dei corsi d'aiuto  fatto  da  psicologici  per  genitori  ed insegnanti  come lezioni un insefganamento  su come funzionano e  vengono usatio i media  , forse aspettano  che sia  il ministro a  finire  ridicolizzato  o  qualche loro familiare  , sulla  rete  ?  .
Ma  la colpa più grande  è dei media   tv  che aprono  i titoli   dei  tg  dedicandovi al maggior parte del  tempo ( e  adirittura degli speciali )   a fatti di cronaca  nera  incrementando cosi i desideri  più  oscuri  come  la morbosità e la smania di  apparire presenti  dentro ciascuno di noi  . Concludo  con  quanto dice un blog  interessante e criticoovvero non  ha mandato il cervello all'ammasso   lapennachegraffia  << (..) Forse molti di voi non lo sanno, ma ci sono siti nei quali quotidianamente vengono caricati video e foto di incidenti raccapriccianti, di corpi straziati, di autopsie, di sgozzamenti, di suicidi, di scene del delitto, di operazioni. No, non ve li linkiamo, ma anche per questi casi c'è da chiedersi una cosa. E' giusto che Internet possa offrire tutto senza regole, rendendo disponibile senza censura ciò che accade nel mondo. E' giusto che lo si faccia dando la possibilità a chi vuole di accedere liberamente a scene come quelle? Non dovrebbe essere la maturità di una persona a decidere se ciò che sta vedendo è tragico o divertente ? Non diamo una risposta, sottolineando tuttavia che la presenza di teenager e minori in Rete rende più difficoltoso trovarla. Qualcuno di noi ha idee ben precise a riguardo, altri sono di tutt'altra opinione.Quindi aiutateci voi. I commenti sono lì apposta. >>

di cui   accolgo la provocazione finale  . a  voi al palla 

Senza titolo 2260

 L'AVETE LETTO QUESTO LIBRO ?   :-)


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Senza titolo 2259

 LA CONOSCETE LA FIABA CECINA ?   :-)


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Senza titolo 2258

  VI PIACEVA QUESTO CARTONE ANIMATO ?   :-)


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Israele ha distrutto la mia università, ma non il mio desiderio di istruzione

Israele ha distrutto la mia università, ma non il mio desiderio di istruzione Per un anno ho cercato disperatamente di continuare i miei stu...