20.11.06

Senza titolo 1506

con questa nuova  categoria  intendo recensire  e riportare  articoli interesanti su  stamapa  , blog e  altri siti  , inizio  con  questo blellissimo articolo  e  bellissima iniziativa   riporta dal blog pennarossa.splinder.com

Nonno "Libero", in "Libero Stato"

Nonno Libero







Lunedì 20 novembre, in prima serata su Raiuno, è in programmazione il film per la Tv "Il padre delle spose" interpretato da Lino Banfi il simpatico nonno Libero di "Un Medico in Famiglia". Il film parla dell'amore di un padre per la propria figlia affrontando il tema dell'accettazione della diversità.La programmazione nella prima serata di lunedì ha fatto insorgere blog ed organizzazioni come “Cultura Cattolica”, preoccupate che il pericoloso “messaggio” di nonno Libero possa arrivare ai bambini. E’ partita quindi una campagna per chiedere lo spostamento in seconda serata del programma tramite e mail alla RAI. Di seguito riportiamo quella arrivata al nostro amico Maurizio, che ci ha segnalato l’iniziativa e proposto di controbattere adeguatamente


Vi riproponiamo l'email circolante:






“La Rai, la nostra televisione pubblica nazionale, sta per lanciare l'ennesima pubblicità ai matrimoni omosessuali. Protagonista di questa subdola operazione, dopo Gianni Morandi, questa volta è Lino Banfi. L'attore pugliese sarà infatti protagonista il giorno 20 Novembre di una fiction in prima serata su Rai Uno, dal titolo "Il padre delle spose". La vicenda narra che questo padre recatosi in Spagna per andare a trovare la figlia che lavora lì, la troverà con sua sorpresa sposata con un altra donna!E' già stato anticipato che la fiction si concluderà con l'accettazione da parte del padre di questo matrimonio, con tanto di finale a loro dire commovente in baci e abbracci di Lino Banfi alle due donne sposate.Ora mi chiedo: ma chi vogliono prendere in giro? Certo, basterà non vedere questo film ma il punto non è questo: il fatto è che lo vedranno in prima serata tanti bambini affascinati dalla comica figura di Lino Banfi e noi questo non lo possiamo permettere.Per questo propongo di tempestare la Rai con e mail di protesta, chiedendo lo spostamento in seconda serata (quantomeno!) della fiction, siete d'accordo?” per protestare potete compilare il seguente modulo della RAI



















La tribù di Pennarossa ha deciso di replicare inviando alla RAI il seguente messaggio, invitando tutti gli amici e i compagni, a fare lo stesso:








"In riferimento alle proteste che persone e organizzazioni stanno avanzando sullo slittamento in seconda serata (o addirittura alla non messa in onda) del film tv "Il padre delle spose" interpretato da Lino Banfi, vi comunico la mia opinione.
Credo che proprio l'utilizzo della figura di Lino Banfi, cara e familiare ai bambini, nella veste del padre di una delle due donne, possa, con tatto e sensibilità, finalmente rappresentare un messaggio positivo nei confronti di una realtà troppe volte male rappresentata nei media.Intendo quindi manifestare il mio apprezzamento sia per il tema trattato sia per la scelta di trasmetterla in prima serata.Nella malaugurata ipotesi che il film venga “oscurato”, considererei la decisione un gravo atto di censura.    Cordiali saluti"







Se siete d'accordo unitevi celermente all'iniziativa e lasciate nei commenti l’eventuale messaggio che avete inviato.
Augh, a tutti.



Aggiornamento importante - Alla campagna in atto contro il programma si è affiancato il Giornale, con questi due articoli:"Il Giornale1" - "Il Giornale2".
Aggiornamento 2 - Le ragioni della nostra iniziativa, sono state riprese da " Repubblica ".
Aggiornamento 3 - Da stasera, al termine de "Il padre delle spose", e per tutta la giornata di domani, raccogliamo i vostri commenti per capire se avete gradito come il tema è stato trattato.
Aggiornamento 4 - Ce l'abbiamo fatta! Anche il Corriere alla fine ha scritto qualcosa. Qui invece trovate il comunicato dell'Arcigay.




Senza titolo 1505


Un copione già visto nelle reazioni alla manifestazione


per la Palestina di Roma


  


Cinque domande per una lettera aperta alla "politica", all'informazione e agli inservibili




 


Aprendo i giornali di oggi - domenica 19 novembre - sembra di vedere i quotidiani di nove mesi fa, esattamente del 19 febbraio. Una manifestazione pienamente riuscita in solidarietà con il popolo palestinese, contenuti chiari che hanno portato alla luce l'inaccettabilità di accordi militari (in gran parte segreti anche al Parlamento) tra Italia e Israele e la vergogna di un embargo applicato alle vittime (i palestinesi) piuttosto che agli occupanti che li bombardano ogni giorno (Israele), sarebbe passata sotto silenzio o ridotta a cronache in piccoli francobolli di giornale. Ed invece le prime pagine e le cronache dedicano ampio a questa manifestazione ma solo per darne un'immagine completamente distorta fatta di pupazzi bruciati e slogans sbagliati.


E' un copione che si ripete sistematicamente ad ogni manifestazione per la Palestina. Abbiamo conservato i giornali e le dichiarazioni della "politica" dal marzo 2002 e vi potrete trovare un campionario di falsità, mezze verità, anatemi e distorsioni. In sostanza la Palestina deve scomparire dall'agenda politica perché essendo una situazione "in bianco e nero", con occupanti e occupati, con aggressori e aggrediti, non consente zone grigie e ambiguità oltre il buon senso e la coscienza comune.


Le reazioni ad alcuni episodi del tutto marginali ed estranei alla manifestazione di sabato 18 novembre - così come a quella del 18 febbraio di quest'anno - danno l'impressione di voler nascondere, dietro i toni indignati e le strumentalizzazioni politiche a fini interni, l'immondizia sotto il tappeto.


1. Vorremmo chiedere al Presidente della Camera Bertinotti: quand'è che oltre a commentare gli "slogans indicibili" vorrà dire qualcosa anche contro l'accordo militare Italia-Israele che l'attuale governo ancora non si decide a revocare? Gli "idioti" bruciano dei pupazzi in piazza, ma le nuove armi israeliane a Gaza o in Libano dilaniano le persone in carne d'ossa come è stato ampiamente documentato anche nel nostro paese.


2. Vorremmo chiedere ai ministri e viceministri della sinistra di governo: come mai l'Italia continua a tenere bloccati i fondi e i soldi destinati ai servizi sociali, alle donne, agli ospedali palestinesi  che erano in emergenza umanitaria ancora prima dell'embargo varato dall'Unione Europea?


3. Vorremmo chiedere al governo nel suo insieme: come mai sul Medio Oriente e sulla Palestina continuate a dichiarare una politica di equidistanza diversa da quella servile e unilaterale del governo Berlusconi, ma continuate a ritenere prioritari gli interessi strategici israeliani sul piano militare, economico, diplomatico?


4. Vorremmo chiedere anche alle redazioni dei giornali e delle televisioni: come mai effettuate decine di interviste, avete a disposizione ore di girato, ascoltate le ragioni di una manifestazione, ponete anche le domande più insidiose ai suoi organizzatori ma poi ne rappresentate solo un episodio in contrasto con lo spirito e il senso maggioritario di una intera manifestazione con migliaia di persone? I cameraman e i cronisti a cui lo abbiamo chiesto in piazza ci hanno risposto allargando le braccia. Forse è tempo che i giornalisti scioperino non solo contro l'arroganza degli editori ma anche a difesa della dignità e della libertà di informazione.


5. Infine vorremmo chiedere a chi nella manifestazione di sabato ha bruciato i pupazzi e lanciato slogans inservibili e insulsi (lo stesso era accaduto a febbraio). Se sapevate (e lo sapevate) che era pronta la trappola mediatica che sarebbe servita a manipolare e occultare una manifestazione sulla Palestina, perché vi siete coscientemente e puntualmente prestati alla trappola? O siete stupidi o siete malconsigliati. Nel primo caso ravvedetevi, nel secondo allontanate i cattivi consiglieri. La prossima volta sarà l'intera manifestazione che non permetterà che vi prestiate di nuovo alla trappola.


 


L'ultima domanda è per noi stessi. Sono cinque anni che cercano in ogni modo e con ogni mezzo di mettere a tacere o demonizzare le nostre iniziative di solidarietà con la Palestina. Non ci sono riusciti perché è la realtà sul campo a determinare la situazione. Il mattatoio palestinese a Gaza, la repressione militare e coloniale in Cisgiordania, la crescente tensione in Libano, l'invasione e la resistenza in Iraq, non consentono di nascondere la spazzatura sotto il tappeto e il mantenimento delle ambiguità. Se le contraddizioni agiscono concretamente sul campo, è sufficiente mettere in campo un minimo di capacità organizzativa e di chiarezza nei contenuti per incidere politicamente e orientare la gente. Questa è stata e rimane la funzione del Forum Palestina e sulla base di questa continueremo ad agire politicamente.


19.11.06

Per iniziare...

Ciao a tutti. E' il nostro primo post qui, e vogliamo iniziare, come ci piace, in punta di piedi....con questo post vorremmo solo dire grazie a chi ci ha inviato qui, perchè è un blog con dei contenuti molti interessanti e variegati, eppure con un "taglio" preciso e coinvolgente. Noi riteniamo fondamentale precorrere pezzi (lunghissimi se possibile) di strada insieme agli altri, perché ci sembra davvero smarrito il senso della comunità, e pensiamo che questo sia uno dei mali peggiori che affliggono la realtà quotidiana, italiana e mondiale. Il viaggio...il viaggio è qualcosa che può davvero farti cambiare, se lo affronti come va affrontato, come una (piccola) navicella che affronta il mare, con una meta ma pronto a cambiare direzione - non secondo il vento, ma secondo quello che ti sembra "giusto", incontrando a volte placidi e un magari po'noiosi percorsi, o anche tempeste terribili che ti distruggono dentro (a noi è capitato...), momenti belli e momenti no...Ma insieme agli altri, a volte scontrandosi e a volte no, siamo sempre stati "meglio". E stando fermi, chiusi nelle proprie casette, magari accoglienti, si può cambiare al massimo il menu della domenica (oggi tagliatelle fatte in casa e arrosto con patate, alla maniera delle nostre parti!). O, meglio, oggi si può stare in casa eppure aperti anche al mondo, grazie a questo strumento che avrà i suoi difetti ma è bellissimo, il web.
Chiudiamo con Giorgio Gaber, indimenticato maestro: "C'è solo la strada su cui puoi contare, la strada è l'unica salvezza..c'é solo la voglia e il bisogno di uscire, di esporsi nella strada e nella piazza...Perché il giudizio universale non passa per le case, le case dove noi ci nascondiamo...Bisogna ritornare nella strada, nella strada per conoscere chi siamo..."
Buon tutto!
Oggi lo scarabocchio è stato un po'seriooooso..scusate, le prossime volte saremo più "lievi"

Senza titolo 1504

Ti Adoro..

 


web cam eucaristica


Fermiamoci un momento davanti a Lui e chiediamogli quello che desideriamo per il nostro bene e lui rispondera alle nostre esigenze umane ...


Sia lodato e ringraziato in ogni momento il Santissimo e divinissimo Sacramento....

18.11.06

Senza titolo 1503




N.B
solito problema  nella lettura  dei collegamenti  a causa  di programmi da me usati e  quelli usati dalla  piattaforma  splinder 


Oggi  ho trovato numerose email, e non nei commenti come mi sarei aspettato,
di critiche superficiali e fatte tanto per fare  quanto ho scritto precedentemente  sui fatti avvenuti nel liceo di Torino ( lo so  che devo cestinarle come ho già detto più volte in questo blog,ma  non ci riesco è più forte di me,perchè a mio avviso sono sintomo  di quel disagio che porta  a giustificare,se non adrittura  a commetttere  ed  ad emulare simili   gesti  \ eventi come quello di torino ) . In esse sono  stato " accusato "  di  : 1) d'esagerare per un piccolo caso , 2)  di fare politica perchè ho citato in opera politica,cioè  gli indifferenti di Gramsci 3) non è  giusto che debba pagare  anche gente che non c'entra  niente  come  il resto  della clase  e l'insegnante  puniti  dal  preside   del liceo di torino (  dov' erano avvenute le  violenze  verso  il disabile ),4) che il bullismo è sempre esistito a scuola  e nelle caserme 
Rispondo punto per punto  alle accuse che mi vengono lanciate 

1) 
Essa è immotivata  e fatta da gente  che  sottovaluta il problema   considerandolo   di poco conto,quando invece  gravisimo ed  è ogni giorno peggio.Infatti come testiimoniano i  giornali d'oggi  ( 18\11\2006 ) leggerete  di  torie di ordinaria violenza nella scuola italiana. Non è Bowling for Columbine, ma qualcosa comincia a rompersi, qualche limite, forse, sta pericolosamente crollando. Il caso del ragazzo disabile maltrattato dai compagni nella scuola di Torino e ripreso dal telefonino, è solo uno dei tanti a disposizione della Rete. Dove proliferano - e cronologicamente, da prima - immagini e filmati degli studenti italiani trasformati in una specie di orda barbarica. C'è sempre un sodàle che riprende tutto, divertendosi un mondo: sedie che volano, grida furiose e autoeccitate, droga, calci, pugni, bullismo all'ennesima potenza. Poi ci pensano Google e Youtube a fare il resto. Così, qualcuno potrà dire "io sono su internet", i video circoleranno e i protagonisti penseranno di essere diventati famosi perché quel filmato avrà scalato la classifica di gradimento del sito.
La casistica è disparata e amplissima. Come se ormai fosse una moda, una tendenza. D'altra parte negli Stati Uniti - dai quali importiamo sempre il meglio - da anni in Rete hanno grande successo i video denominati school fighter dove si vedono studenti che fanno a botte fuori dalla scuola. I ragazzi italiani prediligono invece il danno al bene pubblico, la devastazione di tavoli, sedie, lavagne e tutto quanto riescono a trovare nelle aule. Senza dimenticare le persone. Così è normale far esplodere delle micce sotto la cattedra ed è altrettanto normale tirare un banco contro una finestra e farlo a pezzi. O far esplodere un accendino creando un vero e proprio falò. Ancora: prendere il registro di classe e picchiarlo in testa al compagno di scuola che in quel momento sta serenamente conversando con un altro. E si spaventa il poverino, ma tace perchè l'altro è il bullo e si vede. Molestare i più deboli fa parte dei giochi. E i docenti, in questo gioco al massacro, davanti alla tivvù, sembrano proprio i più deboli. Per lo meno impotenti. Il professore redarguisce lo studente. Quello invece di incassare e andare al posto comincia a urlare, a dimenarsi, a inveire. Alla fine parte un vaffa e il prof che fa? Zitto. Commenti dalla Rete: bravi, bene, bis. "I prof sono degli schifosi". E a chi tenta di riportare il tutto in un alveo di decenza la risposta non manca mai: "Taci tu, scemo, ci stiamo solo divertendo un po' ".
Infatti  sul corriere della sera  di oggi  afferma e  sottolinea Paolo Osiride Ferrero, presidente per la Consulta per le persone in difficoltà << Quello accaduto a Torino non è un caso isolato come a noi piacerebbe pensare >> . Le cause  vengono analizzate  da Isabella Bossi Fedrigotti sempère sul numero  odierno del corriere dela era   <<  I ragazzini di Ancona violentano la tredicenne riprendendo la bella scena e la scaricano in rete dove potranno gustarla, commentarla e, probabilmente, vantarsene con gli amici. E più o meno lo stesso è successo a Napoli, a Ginevra e in innumerevoli altri recenti casi di aggressioni.Quasi tutti avvenuti a scuola, come testimoniano i risultati delle ricerche in rete, che in una catena inattesa e disgustosa di botte e angherie si materializzano sullo schermo, serpente velenoso che si mangia altre illusioni sui nostri figli. Li sapevamo immaturi, indifferenti, privi di iniziativa, forse ignoranti o anche maleducati: non perversi. D’un colpo, tutti questi giovani filmaker dei loro stessi orrori, neppure ancora maggiorenni, spesso soltanto adolescenti, sembrano essersi trasformati in adulti opachi, disfatti dalla noia: vecchi stanchi che, ormai estranei alla vita, si chiudono nelle loro buie stanze per guardare filmini oscenamente violenti o pornografici, unico mezzo per riuscire a strapparsi ancora un guizzo di vitalità.



Evidentemente infettati da una malattia che da tempo si sta allargando nella società, per cui esiste solo quello che si vede in televisione e tutto il resto è ininfluente e senza peso, picchiano, stuprano, umiliano, ma, contemporaneamente immortalano o raccomandano di immortalare, forse perché sentono che, se nessuno li guarda mentre esercitano le loro odiose sopraffazioni, se nessuno dei tanti confratelli di vizio li osserva, li approva, magari, anche, li invidia, rischiano di scoprire il nulla inconsistente di cui sono fatti.

Non potendo andare in televisione, si arrangiano per finire almeno su Internet, dove, c’è da immaginarlo, già sono diventati personaggi, quasi eroi: del male, è vero, ma per loro non si tratta certo di una controindicazione. Né un caso, a questo proposito, che il picchiatore del disabile nella scuola torinese si sia affrettato a dichiarare che non era stato lui a scaricare il filmino in rete e che, anzi, non ne non sapeva nulla: probabilmente ha avuto la percezione che prendere a calci è un conto, ripeterlo decine di migliaia di volte nei fotogrammi della rete, per la sicura proliferazione della violenza contro i deboli e la soddisfazione degli ebeti guardoni, tutt’altro.

Se una consolazione ci può essere, sta soltanto nel fatto che l’ansia di mostrarsi e di riguardarsi di questi sfigatissimi giovani deve essere tale da far perdere loro la misura del rischio che corrono: è, infatti, proprio grazie a Internet, grazie alle tracce dei telefonini che, fino adesso, sono stati quasi sempre smascherati.>> .                                                           Tale  origine viene anche confermata  ,  sempre  sullo stessoi quotidiano daAnna Oliverio Ferraris psicologa dell’età evoluti : << SENTIRSI FORTI Molestare chi è debole fa parte dei giochi. «Mettere in difficoltà le persone indifese dà piacere. E’ un modo semplice e primordiale di sentirsi forti — commenta — e mettere il video in Rete è un modo per amplificare e ottenere apprezzamenti. Dal punto di vista di questi ragazzi è solo un divertimento ». Per tutelare i minori è sceso in campo anche il garante che ha deliberato l’introduzione di un codice di sicurezza sui telefonini che offrono servizi per adulti.
2)  
Io non intendevo  con quel post  fare politica  anche se l'indifferenza  ha  iun significato politico ( altrimenti non si  spiegano  di come  le dittature   del ecoo corso  abbiano preso e mantenuto il potere o come certi governi che si dicono  democratici possano fare oppure permettano\tollerino in mùnome del petrolio e del  dejnaro  crimini  , contro l'umanità )   ma non  è questo il nostro caso.Infatti ho citato  solo le parti non politiche , perchè trovo  le parole  di  G ed in particolare quelle citate  una delle migliori  e più comprensibili per descrivere sia l'indifferenza  ma soprattutto gli indifferenti  . Comunque  per chi volesse  una definizione " non politica  "  la  trova  qui  e qui oppure nel significato filosofico  dove  ne  è descritta  anche la storia qui  in file  pdf  qui  in file html )  oppure usata  come  crudeltà dall'e-enciclopedia  wikipedia  : << La crudeltà è indifferenza alla sofferenza e si prova perfino piacere nell'infliggerla.I modi di infliggere sofferenza possono coinvolgere la violenza, ma la violenza non è necessaria per un atto crudele. Per esempio, se un'altra persona sta annegando e vi sta chiedendo aiuto, non aiutarla ma guardarla divertendosi è un'atto di crudeltà, ma non violenza.La persona crudele ha solitamente una supremazia sulla persona più debole.Il termine crudeltà viene usato spesso riguardo al trattamento degli animali, dei bambini ,  dei malati o di gente  che  che  ha problemi psicofisici e psicologici e dei prigionieri. >>
3)
La quale è  collegata alla  seconda  perchè   qual'ora si tratti di un reato  lìindifferenza  è  prevista  dala legge  infatti : << ( ... ) Non impedire un evento, che si ha l'obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo.>> codice  penale  art 40 cap I titolo III . C'è indifferenza  e indifferenza  un  conto è quella ( a volte praticata  anche  da me )  usata  verso  gli stupidi e gli idioti  , un altra  che questa  di cui stiamo parlando  adesso   più grave   che  porta   conseguenze spaventose  . Io considero  alla stesa maniera  complici coloro che con le  loro  indifferenza  permettono simili cose  e  sono d'accordo che vadano puniti alla stessa maniera   di coloro che commetono un crimine  perchè  essa sfocia  nell'omertà  e permette che continuino   ad esistere  crimini efferati  come i sequetri di persona, o reati simili .
4)
Concordo solo in parte . Infatti  esso  è sempre esistito , ed  anch'io
da ragazzo l'ho praticato  e magari  anche  voi .



Ma un conto  è  sfottere-prendere  in giro  un\una  prof  per alcuni suoi modi di comportarsi , come  facevo    ad esempio prendevo in giro il prof di storia e filosofia  perchè  per  spiegare usava  espressioni  come: <<con molta frachezza >> seguite  a  grattate allam testa pelata  oppure <<  ciò  che  Platone  aveva  uscire  dalla porta di Aristotele  lo fà rientrare dala finestra  >>   o quella d'italiano-latino che  usava  espressioni  italianizzate del  nostro  dialetto es  saltami la porta=per dire vai fuori  o  vi do delle frasi condite= frasi complicate  o difficili   oppure  ancora  a saperlo eravate= ancora non lo sapevate  , ecc ; o prendere in giro un altro prof sbadato  e dirgli che non è  nella tua clase per non  fare lezione o  farne un ora sola  anzi che due  . oppure  scherzi gollardici  ai primi o alle matricole  ( i cosidetti niubbi o primi  ) o a prof  come questi proposti  da questo sito qui .  Ma ora negli ultimi 10-12 anni   si sta esagerando è sempre peggio e si arriva  al cinismo  oalla violenza    . Ad esempio  due anni dopo  che  ho preso la  maturità ( nel lojntano anno solastico  1994\5 )  , un prof  mi raccontava  che  avevano dovuto mettere i bagni alla  turca perchè i ragazzi  non solo disruggevano i bagni  , ma  smontavano i sanitari  e li mettevano  sulle cattedre  dei prof   facendogli trovare  all'inizio delle lezioni .  In pratica  do ragione  a
Parla Fernanda Tuccillo, dirigente in prima linea di un istituto napoletana e componentedella commissione ministeriale "Scuola e legalità" che  al quotidiano la  repubblica di oggi  dice  : " Basta minimizzare: non è bullismo quei ragazzi sono cattivi e violenti " ecco qua  l'articolo
<<

NAPOLI -
Il video con le violenze al ragazzo disabile, nella scuola di Torino, "è il risultato di quel che stiamo dando come cultura ai nostri figli. Li lasciamo crescere senza regole, piazzati avanti a tv e videogiochi. Così la violenza diventa, per loro, normalità. Fanno a botte anche tra ragazzi che si vogliono bene. Anche tra amici. Solo per gioco. E sono capaci di raccontartelo sorridendo".
Fernanda Tuccillo ( foto in basso a sinistra  )  è dirigente di una scuola napoletana. In prima linea da anni, al punto da esser stata chiamata a far parte della Commissione ministeriale voluta da Fioroni su "scuola e legalità". "La violenza è entrata nel quotidiano dei nostri ragazzi - spiega - Ed è colpa soprattutto della tv e dei videogiochi".
Detto così, sembra non esserci scampo, a meno di non voler fantasticare su bambini che smettano di guardare la televisione.
"Ma non è detto - replica la Tuccillo - che non si possa incidere sulla programmazione. Quanto alla scuola, ha le sue responsabilità, ma sulla violenza giovanile bisogna fare i conti con tutti i 'dipartimenti' del Paese. Anche con le famiglie: ci sono mamme 'attente' che preferiscono che il bambino sia immobile a casa davanti alla tv piuttosto che corra nel cortile e sudi e prenda freddo".
Ma alla violenza vista sullo schermo, può, la scuola, opporre qualcosa?
"Può tenere i bambini il più possibile lontano da queste logiche di violenza, anche quando sono familiari. Può creare una coscienza negli insegnanti, innanzitutto, e quindi negli alunni: lo studente che è oggetto di attenzione, il bambino o il ragazzo col quale i prof usano le parole giuste, più difficilmente si lascerà andare alla violenza".
Sembra un invito buonista, ma Fernanda Tuccillo è tutt'altro che incline a questo atteggiamento: "Viviamo in una società troppo permissiva. Noi adulti, noi educatori, noi insegnanti, non possiamo più essere conniventi con l'assenza di regole. Ai piccoli, ai ragazzi, va insegnato il senso del dovere. E invece siamo circondati da bambini cui tutto è consentito. Nel caso della scuola di Torino, il campanello d'allarme non è suonato in tempo: la violenza di quei ragazzi doveva essere precedente all' episodio odioso contro il compagno disabile".
E se il padre della giovane vittima sostiene che "il termine bullismo non rende l' idea della violenza che c'è nelle scuole", Fernanda Tuccillo rincara la dose: "Ma quale bullismo! Quella è vera e propria violenza. Il rischio è che parlando di bullismo si tenda a minimizzare, a limitare queste manifestazioni di prevaricazione ad un periodo circoscritto della crescita dei ragazzi. E invece no. L'episodio di Torino ci racconta di ragazzi non solo violenti, ma cattivi. E lo ripeto, la colpa è anche di una società troppo permissiva, dove nella generale decadenza dei valori è venuto meno anche il concetto di famiglia. I ragazzi hanno altri aggregati sociali, non più la famiglia. Hanno il branco"
"Ma torniamo alla scuola. Da dirigente mi chiedo: l' istituto dove è avvenuto il fatto lavora davvero all' integrazione dei disabili? Ci sono progetti che vedano fianco a fianco alunni 'normodotati' e handicappati? Gli insegnanti di sostegno possono contare su un team di classe con cui condividere le strategie per l' integrazione del disabile, o sono a loro volta emarginati e vissuti come quelli cui scaricare gli studenti più deboli? "
>>

Infatti alcuni siti    come questo www.bullismo.com lo paragonano al mobbing  considerandolo mobbing infantile per le sue notevoli  conseguenze  sociali ( leggete questa storia  proposta  dal sito  citato )

Spero d'esere tato chiaro  e d'avere risposto i maniera completa alle osservazioni . Se qualcuno\a   avete altre domande da farmi   o dei chiarimenti    resto a disposizione oviamente  nei limite del possibile  e non alle critiche idiote  e immotivate







Senza titolo 1502

Chapeau, Madame Royal!



Donna, di bella presenza, madre di famiglia, appena sopra i cinquant'anni, diplomata all'ENA, prima giudice amministrativo, poi avvocato, infine deputata, Madame Royal ha conquistato la candidatura del partito socialista alle presidenziali francesi della prossima primavera. Una vera aria di novità spira da Oltr'alpe. E a noi, con i nostri politici ultrasettantenni e con una visione del mondo vecchia come il cucco, solo la scarna consolazione di averli battuti ai rigori ai mondiali di calcio. Le Monde/Le Figaro

da www.aprileonline.info/

Una donna alla conquista dell'Eliseo


Elena Marisol Brandolini,  17 novembre 2006


Francia     Vittoria di Ségolène Royal sui due compagni di partito, Fabius e Strauss-Kahn. Sarà lei la candidata socialista a concorrere alle prossime elezioni presidenziali di primavera



Ségolène Royal ha vinto le primarie socialiste in Francia: con il 60,62% dei consensi ha sbaragliato i suoi due compagni di partito, candidati, come lei, a rappresentare il PS francese nelle prossime elezioni presidenziali di primavera. Dominique Strauss-Kahn ha raccolto il 20,83% dei suffragi, Laurent Fabius il 18,54% dei voti. Tra gli iscritti al partito socialista (218.771, di cui 68.000 di recente affiliazione), che hanno votato per la scelta del candidato presidente nel pomeriggio di giovedì 16 novembre, la partecipazione è stata dell'82% circa. I risultati ufficiali delle primarie sono stati diffusi da Stéphane Le Foll, capo-gabinetto di François Hollande, segretario del PS francese.
Madame Royal era stata accreditata come vincente già nei sondaggi tra i simpatizzanti del partito ed aveva realizzato attorno a sé il consenso della gran parte delle federazioni socialiste.
Il trionfo della sua candidatura tra i militanti del partito socialista apre un capitolo inedito nella storia della Repubblica francese: per la prima volta, infatti, a competere per la carica di presidente vi sarà una donna.
Non sembra, perciò, che i riferimenti scomposti dei suoi sfidanti maschi ("Ma adesso chi si occuperà dei bambini?", o "le primarie sono troppo serie per confonderle con un concorso di bellezza", oppure "avrebbe fatto meglio a restare a casa invece di venirci a leggere le sue schede di cucina") abbiano sortito l'effetto sperato. Al contrario, la sua appartenenza al sesso femminile ha costituito, in questo caso, un valore aggiunto.
Fiera dell'investitura riconosciutale dagli iscritti del suo partito, la candidata socialista, a conclusione della campagna per le primarie non priva di colpi bassi tra i candidati, ha dichiarato: "E' l'ora dell'unità".
Di Ségolène Royal si è scritto molto in questi giorni, la stampa nazionale ed internazionale è stata prodiga di elementi biografici sul suo conto: nata cinquantatré anni fa, a Dakar, da padre militare; con una carriera politica coltivata nelle istituzioni e parallela a quella del compagno della sua vita, e padre dei suoi quattro figli, Hollande, dal percorso, invece, più interno al partito. Ma la sua personalità politica, la classificazione del suo pensiero costituiscono ancora adesso un elemento che sfugge agli osservatori di questioni politiche.
Sostenuta al principio da François Mitterrand, oggi corteggiata dalle sinistre degli altri paesi europei - quasi contesa da José Luis Rodríguez Zapatero e Massimo D'alema -, osteggiata dall'establishment del suo partito, Ségolène Royal rappresenta, comunque, una rottura con la politica tradizionale.
In patria, talvolta le si è attribuito l'appellativo di "Zapatera" o "zapaterista", anche se le sue proposte nella campagna per le primarie sono apparse molto distanti dalla filosofia applicata dal premier spagnolo al governo del suo paese.
Si ricorderanno, infatti, i tratti più discutibili del suo programma elettorale, che le hanno guadagnato l'accusa di somiglianza con l'attuale ministro degli Interni, Nicolas Sarkozy, quali: la critica alla riduzione della settimana lavorativa a 35 ore, la regolarizzazione caso per caso degli immigrati clandestini, la riabilitazione dei giovani delinquenti presso "campi umanitari" gestiti da militari, l'affiliazione obbligatoria al sindacato, la creazione di "tribunali popolari" per vigilare sull'applicazione dei programmi da parte degli eletti, la critica agli insegnanti della scuola pubblica.
Tuttavia, il fenomeno Royal, definito come la sua "irresistibile ascesa", si è affermato, esprimendo l'esigenza di rinnovamento della politica. E forse qui si comprende meglio, come la stampa francese abbia approfittato di queste primarie per intrecciare il dibattito tra i socialisti francesi, con una riflessione sul "blairismo", ormai giunto alle sue battute conclusive, e lo "zapaterismo", nuovo riferimento nella sinistra europea.
In tutti i modi, madame Royal, adesso, dovrà vedersela con l'autentico avversario sul suo cammino, quello che l'UMP, il partito gollista, designerà per la corsa all'Eliseo. E mentre l'entourage di Jacques Chirac lascia intendere come possibile il concorso del presidente per un terzo mandato, in opposizione a Nicolas Sarkozy, l'UMP licenzia il programma per le prossime elezioni presidenziali, infarcito di misure liberiste, meritocratiche e di chiusura delle frontiere (nazionali ed europee).
Per lei, ora, la vera scommessa da vincere è quella di diventare la prima donna presidente della Repubblica francese.



Senza titolo 1501

Oh Dio, mandaci dei matti!!!


Oh Dio, mandaci dei matti,
di quelli che siano capaci di esporsi,
di quelli che siano capaci di scordarsi di loro stessi,
di quelli che sappiano amare con opere e non con parole,
di quelli che siano totalmente a disposizione del prossimo.


A noi mancano matti, oh Signore,
mancano temerari, appassionati,
persone capaci di saltare nel vuoto insicuro, sconosciuto e ogni giorno più profondo della povertà;
di quelli che sono capaci di guidare la gente senza il desiderio di utilizzarla come sgabello per salire loro;
di quelli che non utilizzano il prossimo per i loro fini.


Ci mancano questi matti, oh mio Dio!
Matti nel presente,
innamorati di una vita semplice, liberatori del povero,
amanti della pace,
liberi da compromessi,
decisi a non tradire mai disprezzando le proprie comodità o la propria vita,
totalmente decisi per l'abnegazione,
capaci di accettare tutti i tipi di incarichi,
di andare in qualsiasi luogo per ubbedienza,
e nel medesimo tempo liberi, obbedienti, spontanei e tenaci, allegri, dolci e forti.


17.11.06

Senza titolo 1500


  N.b
mi  scuso  per  gli eventuali problemi  di lettura del post  ( soprattutto nella lettura  degli  Url ) con  chi usa    explorer e  altri programmi ma  ci spomo delle incompatibilità o qualcosa di simile  fra  Ubuntu e la piattaforma  di  spinder



Solo ora  a causa   impegni ( ulteriormente  aumentati ora che i miei  genitori  sono  fuori dallla sardegna  per  2 settimane  ) trovo il tempo  , ma soprattutto le parole per indignarmi di due  fatti   che   tengono  banco   nei media   , e che  sono 1)  la morte dela modella 21  brasiualiana ; 2) le violenze  ( vere o presunte  , ma  basta  solo  anche  scherzare in nquel modo li  per  fare violenza   per chi soffre di problemi psico-fisici  )   sul quel ragazzo  nella scuola  torinese  .


Incominciamo con la  1  news  .


MODA: NON E' L'UNICA FONTE DI ANORESSIA

<B>Brasile, modella muore per anoressia<br>Alta 1,73 pesava appena 40 chili</B> SAN PAOLO (Brasile) - Ana Carolina Reston era bella, bellissima. Non a caso lavorava per alcune delle più importanti agenzie di moda di New York. Ana Carolina Reston è morta. A soli 21 anni. L'ha uccisa l'anoressia. Al momento del decesso pesava 40 chili, lei che era alta 1,73 metri. La modella era stata ricoverata in un ospedale di San Paolo del Brasile il 25 ottobre scorso per insufficienza renale. Il giorno dopo sarebbe dovuta partire per Parigi. Per quel lavoro che la impegnava con agenzie del calibro di Ford, Elite e L'Equipe. Quel lavoro che era anche ossessione del peso, paura di ingrassare, rifiuto del cibo. Dopo il ricovero le sue condizioni erano rapidamente peggiorate. Era subentrata un'infezione generalizzata che martedì l'ha portata alla morte. Ana Carolina aveva coronato il suo sogno di diventare modella già a 13 anni. Era terrorizzata all'idea di ingrassare. "Quando mangiava - racconta la cugina Geise Strauss - era sempre pochissimo e poi scappava in bagno (a vomitare). E non le piaceva che le si dicesse di mangiare". Gli amici dicono che negli ultimi mesi di vita si nutriva soltanto di mele e pomodori. Lica Kohlrausch, proprietaria dell'agenzia L'Equipe, ricorda di aver cominciato a preoccuparsi del peso della Reston quando, dopo un lavoro in Giappone per un catalogo di Giorgio Armani, una collaboratrice la chiamò per dirle che la ragazza era troppo magra. Tornata in Brasile, raccontano gli amici, Ana Carolina aveva provato a farsi curare ma non aveva voluto ammettere di essere malata. La stampa brasiliana scrive oggi che in effetti la giovane era sotto trattamento psichiatrico ma secondo la famiglia non si presentava alle sedute per paura di perdere il lavoro. La storia della Reston riaprirà sicuramente le polemiche sul "modello anoressico" offerto dalle passerelle e dalla pubblicità. Ora viene fuori che la ragazza era già stata ricoverata l'anno scorso in Giappone. E c'è chi si chiede per quale motivo i suoi "datori di lavoro" continuassero a farla viaggiare nonostante le sue cattive condizioni di salute fossero ormai evidenti a chiunque.


(16 novembre 2006)



FONTE: la  versione online del  quiotidiano la repubblica  trovate   qui l'articolo 


e ADN Kronos di GIOVEDI' 9 .Nov. 2006


Roma, 9 nov . (Adnkronos Salute) - Basta con la 36 o la 38 che sfilano in passerella o riempiono tutte le vetrine. Le taglie devono rispecchiare le reali misure delle italiane. Parola del ministro per le Politiche giovanili e lo sport, Giovanna Melandri, che guarda alliniziativa spagnola, dove il ministro della Salute Elena Salgado ha preso posizione contro le micro-taglie. Intenzione della Melandri è convocare e chiedere ai principali marchi di moda italiani di produrre anche le taglie a misura delle donne del Belpaese. Uniniziativa contro il dilagare dellanoressia fra le giovanissime. In Spagna - ha sottolineato la Melandri, chiudendo il convegno su corretta alimentazione e attività fisica, organizzato a Roma dalla Coop - cè stato forse un eccesso di dirigismo, ma non cè dubbio che si tratta di uniniziativa positiva, che anche noi dovremmo promuovere chiedendo la collaborazione di alcuni fra i più famosi marchi per tutelare la salute dei giovani. Ci stiamo lavorando. Non si può accettare che venga proposta e rafforzata lequivalenza fra bellezza e magrezza estrema. I giovani devono costruire la propria autostima e la percezione del corpo su parametri meno barbarici di quelli imposti dalla moda.


Ora ho accolto  l'invito  a mettere il banner   dell'iniziativa  "tu non sei la mia modella". proposto dal bel( almeno ad una prima visione parziale )  blog  dolceforza.splinder.com di cui  trovate   qui sotto  la  foto  e l'url  al  codice  tag  per chi volesse


dolceforza.splinder.com/tag/non_sei_la_mia_modella

e i blog  ( al quale  si è aggiunto il nostro) che hanno aderito a tale  iniziativa . Ora la melandri   non avrà  letto  i nostri blog  Ma la nostra iniziativa è stata comunque degna di una sua azione.















































































































































































http://acquaforte.splinder.com/
http://aivlisworld.splinder.com/
http://appleemac.splinder.com/
http://baccotabaccoeninfee.splinder.com/
http://benedizioneghiacciata.splinder.com/
http://blucia.splinder.com/
http://boccadirosa84.splinder.com/
http://bolditalic.splinder.com/
http://catinside.splinder.com/
http://darseg.splinder.com/
http://digilander.libero.it/rigah85/prima%20pagina.htm
http://fatinafairystickers.splinder.com/
http://fiorellino1983.splinder.com/
http://flo1979.splinder.com/
http://ilaele.splinder.com/
http://intocc.splinder.com/
http://io-e-il-mio-doppio.splinder.com/
http://ispanicus.splinder.com/
http://kusobaba.splinder.com/
http://lacrimedellanima.splinder.com/
http://ladypazzadite.splinder.com
http://ladypazzadite.splinder.com/
http://lapetitepeste.splinder.com/
http://mammaselvy.splinder.com/
http://miagolandoadunmuro.splinder.com/
http://micia78.splinder.com/
http://milanissima.splinder.com/
http://muccopazzo.splinder.com/
http://myprettyhell.splinder.com/
http://myricae86.splinder.com/
http://nellnoire.splinder.com/
http://o0myosotis0o.splinder.com/
http://odiolucignolo.splinder.com/
http://onblog.splinder.com/
http://pazziadivoratrice.splinder.com/
http://redlady.splinder.com/
http://restart.splinder.com/
http://viktoriaritter.splinder.com/
http://roxywoman.splinder.com/
http://rumorerosa.splinder.com/
http://scaccogatto.splinder.com/
http://sensibilecinica.splinder.com/
http://skas.splinder.com/
http://sofy-lolle.splinder.com/
http://songho.splinder.com/
http://spawn.splinder.com/
http://teardropfearless.splinder.com/
http://thepescator.splinder.com/
http://tinkerbells.splinder.com/
http://unmondoaformadite.splinder.com/
http://voglioconfessare.splinder.com/
http://www.claudiaannie-jazzdays.splinder.com/
http://www.darseg.splinder.com/
http://www.marydark.splinder.com/
http://www.tuttorestasospeso.splinder.com/
http://zok1450.blogspot.com/


La  2  news


Infattti è  d'ieri ( 16\11\2006 )   la notizia  della   sospensione fino alla fine dell'anno e la partecipazione a un progetto riabilitativo che preveda attività a favore dei disabili.  << Questa la sanzione disciplinare presa dal consiglio di classe di una terza dell'istituto professionale 'Albe Steiner' di Torino per i tre ragazzi e la ragazza coinvolti nella vicenda del video choc ai danni un loro compagno con gravi problemi. Domani[ cioè oggi  ] inoltre, ci sarà un altro consiglio di classe in cui saranno decisi provvedimenti disciplinari anche per gli altri studenti che erano in aula nel momento in cui veniva girato il video e che non sono intervenuti ma hanno mostrato indifferenza, se non ilarità. «Questa è la cosa grave -osserva il preside- così come il fatto che solo oggi si siano resi conto della gravità di quello che è accaduto.Anche nei confronti dell'insegnante che ha lasciato scoperta la classe è stato avviato un procedimento disciplinare. «Se i fatti si sono svolti come sembra -conclude il professor Di Menna- c'è una responsabilità oggettiva dell'insegnante.>> da  google new  d'ieri 16 novembre  . Ora  andro in parte controcorrente  perchè copme giustamente dicono alcuni insegnanti della scuola del fatto   dove  è avvenuto  il fatto  << se facciamo perdere  l'anno a quei ragazzi rischiamo di non recuperarli più >> con un'amara riflessione  finale  << la soluzione   di sbarazzarci del problema   con la sola sanzione  può soddisfare alcuni settori dell'opinione pubblica e gratificare il nostro bisogno di chiarezza,ma lascia  irrisolti i problemi . La centralità  dela scuola di cui tutti   non fanno che parlare non trova  nel concreto misure  adeguate di sostegno e d'indirizzo  >> . Inoltre concordo con quanto   dice  l'associazione vivere down  che  invita  a non criminalizzare  a vita  quei ragazzi  . Quindi  secondo me  la sospensione di un anno è esagerata   , io  gli avrei dato massimo 3  giorni  . Mente approvo ( ed dovrebbe essere esteso anche a quelli che  non sono intervenuti ) sia  che essi svolgono  servizio sociale  in un a struttura  per  handiccapati  perchè potrebbe essere un occasione formativae istruttiva molto più di mille conferenze  e  dibattiti  per prendere coscienza   dei problemi  della gente  e capire il loro  insano gesto  ( sia che abbiano fatto realmente le violenze sia  che stessero solo scherzando ). Infatti  è solo con il dialogo,il confronto la conoscenza dell diversità ( termine  un po' ipocrita ed abusato ma  ) proprio come nel film Il sapore della vittoria ( 2000 ) con Denzel Washington qui  a sinistra  una  locandina del film  in questione . Esso è un bellissimo film . Un manuale di integrazione razziale senza tempo e senza luogo, a cui dovremmo ogni tanto attingere e far riferimento  Un film che entusiasma e commuove allo stesso tempo, accompagnato da una bella colonna sonora. Esso è basato su su una storia realmente accaduta, ovvero la fantastica serie di vittorie degli Alexandria Titans, una squadra di Football Americano della Virginia [uno degli stati  del sud sdegli Usa dove è molto  forte il razzismo vrso la gente di colore e molto forte il  gruppo exenofobo  e razzista   del Ku Klux Klan --- vedere foto a destra  in basso ---- ] che seppe mettersi in risalto per i risultati sportivi, ma non solo: infatti vi militavano giocatori di colore e giocatori bianchi, e questo diede un'idea (pensando alla Virginia) del passo avanti che quei ragazzi riuscirono a compiere . Per chi vuole saperne di più  c'è  la scheda particolareggiata del portale cinematografico e non solo filmup.leonardo.it Ma soprattutto sonpo a favore dela punizione  verso gli altri compagni  di classe  e  studenti  delle  altre  classi che  hanno fatto gli " gnorri " (  gli indifferenti )   e  del\la prof che ha lasciato in custodita l'aula  o da come semb ra si  veda nel  filmato (  che  mi ho scaricato,facendomi attirare dal titolo " cose divertent " , ma che  non sono riuscito a vedere per intero  visto il pesimo gusto  se di scherzi  si tratta  o per il cinismo  di altri ragazzi verso un ragazzo che ha problemi e  l'ho subityo cancellato ) perchè  << (..)  Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria,non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. >> come dice  Antonio Gramsci nello scritto " odio gli indiferenti " ( 1917 ) ancora attuale << E’ la palla di piombo per il rinnovatore,è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti (...)l’indifferenza opera potentemente nella storia.       Opera passivamente, ma opera.E’ la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che si ribella all’intelligenza e la strozza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti,il possibile bene che un atto “eroico” (di valore universale) può generare, non è tanto dovuto all’iniziativa dei pochi che operano, quanto all’indifferenza, all’assenteismo dei molti. Ciò che avviene,non avviene tanto perché alcuni vogliono che avvenga,quanto perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia fare (...) e la massa degli uomini ignora, perché non se ne preoccupa. Ma i fatti che hanno maturato vengono a sfociare ma la tela tessuta nell’ombra arriva a compimento: e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto, del quale rimangono vittima tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. E quest’ultimo s’irrita, vorrebbe sottrarsi alle conseguenze, vorrebbe apparisse chiaro che egli non ha voluto, che egli non è responsabile. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi anch’io fatto il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, il mio consiglio, sarebbe successo ciò che è successo ? (..)  >>.Per  ci volesse  l'intero  articolo trova qui il testo  integrale

con questo  è tutto sempre  voster   Cdv

 
P.s  proprio alla fine del post  mi viene  in mente La  canzone del maggio di  De Andre'


Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.
E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
provate pure a credervi assolti
siete lo stesso coinvolti.
Anche se avete chiuso
le vostre porte sul nostro muso
la notte che le "pantere"
ci mordevano il sedere
lasciandoci in buonafede
massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c'eravate.
E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate
senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone
le "verità" della televisione
anche se allora vi siete assolti
siete lo stesso coinvolti.
E se credete ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.
 
                                  
qui potete leggere  la  versione  originale di questa  canzone  riporta  dal portale www.viadelcampo.com


15.11.06

Senza titolo 1499

N.b
A causa dello 
stesso probelma d'incompabilità dell'altra volta   fra Ubuntu e splinder i siti neri  sottolineati  sono  dei colegamenti ipertestuali 




Solo   trovo  un po' di tempo per sfogliare i giornali e leggo la notizia  che l'enorme ippocastato amorevolmente descritto dalla piccola ebrea Anna Frank nel diario ( sia la versione purgata  del padre l'unico  sopravvisuto alla tragedia dell'ocausto,sia nella recentissima edizione critica --- o ritrovata  ---- del diario dove si compara l'originale  con la versione rivista dal padre , per chi voesse sqperne di più trovate  dei riferimenti alla dine del post o insieme adf altri link  )  che  non tenne nel suo nascondiglio ad Amsterdam durante l'occupazione nazista, sarà abbattutto perchè irrimediabilmente malato. ' L'albero, vecchio di oltre 150 anni, è malato da molto tempo. E' cresciuto nel giardino di una casa sul canale Keizersgracht ( che non ho mai visto perchè   quando ero alla mostra florovivaistica  di Amsterdam  non avevo tempo , sia perchèmio padre  quando gli ho chiesto se andavamo , mi diceva  che  quella era una speculazione  dela memoria  e che  non era i nteressante  da vedere  )   su cui si affaccia l'alloggio segreto- oggi trasformato in museo- in cui si nascose la famiglia Frank. Il castagno, tuttavia, potrà continuare a vivere on-line. Il sito della Fondazione consente infatti ai visitatori di posare una foglia con il proprio nome, la propria età e la propria città di residenza su un castagno virtuale. Realizzato nel febbraio scorso, il sito è stato pensato soprattutto come un modo di tenere in vita gli ideali di Anna Frank e di far dialogare tra loro gli allievi delle scuole di tutto il mondo intitolate al suo nome, ormai oltre 200.  trovate sul sito di  repubblica la sequenza  fotografica del taglio  e alcune  foto precedenti  a  tale evento . Per chi volesse approfondire  l'argomento,oltre  il diario di Anna ---- l'edizione critica  in particolare ---  attraverso la letteratura ( fumetti compresi ) consiglio : 1) Maus (titolo originale Maus: A Survivor's Tale) è una graphic novel (romanzo a fumetti) di Art Spiegelman riedito la scorsa settiana in edizione integrale  dal quotidiano la  repubblica   ; 2) il n 83  " Doktor Terror " di   dylan dog   trovate qui maggiori detagli su tale album  che nel 1993  desto scandalo  fra i benpensanti  ( e fra queli come i miei li considerano roba per bambini  e roba dozzinale )   per  come  un fumetto  tratto  dell'olocausto ( se si considera   tale evento  come un genocidio esteso  a tutti  non solo agli ebrei  proprio come  fa  la  voce olocausto in   wikipedia soprattutto  nelle pagine   adestra  destro  del pc  " i presupposti " )  oppure  come  Shoah (  solo   del popolo ebraico  ) ; 3) il romanzi  , ed in particolare un sachetto  di biglie  di Joseph Joffo ( il collegamento  ipertestuale  è tratto  da  wikipedia francia )  ;  Se  questo è un uomo,la tregua,i sommersi e i salvati   di Primo levi

Concludo  segnalando  per chi vuole    avvicinarsi al tema del razzismo attraverso la letteratura, ecco un sito snipurl.com/12ao3 che presenta l'elenco di tutti i libri che trattano dell'argomento dell'olocausto\Shoah .
Se ciò non vi dovesse basatare  o  dovete fare ricerche su tale argomenti vi  lascio  sotto  la voce  approfondimenti   articoli , siti  su tale argomento






Su  Anna  Frank

Estratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Anna_Frank



sul  diario  o diari



  sul contesto storico












Lia Pipitone figlia ribelle di un boss uccisa da Cosa nostra non è per lo stato italiano vittima della mafia.

La storia di Lia Pipitone è davvero tragica e complessa. Lia Pipitone fu uccisa nel 1983, e nonostante le circostanze del suo omicidio, lo S...