22.5.07

Senza titolo 1846

PIANO SICUREZZA DEL MINISTRO AMATO
Un passo indietro sul terreno dei diritti, dell’inclusione e della lotta alla discriminazione

Dichiarazione di Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci

Il piano sicurezza del Ministro degli Interni, Giuliano Amato, ci sembra un segnale preoccupante, perché il governo rischia di intraprendere la strada della persecuzione e della criminalizzazione dei migranti e dei rom.

Facendo leva sulla ormai abusata retorica della sicurezza, si vogliono creare nuovi spazi di esclusione, ricorrendo all’abusata e ingiusta sovrapposizione tra immigrazione e problemi di ordine pubblico. Una rappresentazione distorta che rischia di rendere ancora più difficile la vita agli stranieri e di consolidare la percezione negativa nei loro confronti.

E’ ovvio che la sicurezza, come la legalità, siano problemi reali e necessitino di una risposta adeguata, anche con mezzi straordinari se occorre, ma un provvedimento come quello che andrà al varo domani con la firma del Ministro, e che prevede vigilanza dei campi rom e attribuzione di poteri straordinari ai Prefetti, serve solo ad alimentare l’isteria che identifica lo straniero come criminale.

Se di lotta alla criminalità si tratta, si intervenga allora in maniera più efficace sul disagio urbano, sull’esclusione sociale e sulla discriminazione, le piaghe su cui la criminalità prospera e recluta la sua manodopera.

Le prime vittime dei criminali nelle aree di disagio urbano, come dimostrano le statistiche, sono proprio stranieri e rom e bisognerebbe proteggerli anziché criminalizzarli.

Una risposta alla richiesta di più sicurezza della popolazione va trovata sul piano culturale con misure specifiche di costruzione di relazioni locali e interventi di prossimità, attraverso momenti di incontro e di dialogo, non indicando facili capri espiatori.

Esprimiamo la nostra forte preoccupazione per quella che sembra essere una risposta repressiva alla domanda di diritti della la fascia più debole della popolazione. I problemi sociali vanno affrontati con le giuste riforme legislative (ed il ddl Amato/Ferrero, nel suo percorso di consultazione, sembra averne tutti i requisiti), con un impegno forte e inclusivo che parli di accesso alla casa, al sistema sanitario, alla scuola.

Le soluzioni dei tanti problemi delle comunità locali, compresa la localizzazione e il degrado di molti campi rom, vanno costruite con le istituzioni, i soggetti sociali e le associazioni che operano sul territorio, dando la parola ai diretti interessati. L’attribuzione di poteri speciali ai Prefetti verrebbe letta anche da noi, come una scelta che esclude la partecipazione e il protagonismo sul territorio.

Bisogna trovare risposte equilibrate, che rispettino le esigenze e i diritti di tutti.

Roma, 17 maggio 2007

Senza titolo 1845

Mi hanno girato questa segnalazione, ma non era una  novita  in quanto  su splinder  circola  di tutto e  viene rimosso solo ed esclusivamente  quando c'è  una denuncia alla magistratura  o se per caso  splinder interviene   .
Quindi per  questo  che  ho  deciso   di accettare  quello  che   c'è  scritto in questa  catena  : <<

Invia anche tu quest'email a: redazione@splinder.com
Falla inviare a tutti i tuoi amici!
________________________________
Gentile Redazione di Splinder

senza dilungarmi troppo segnalo un blog che viola la dignità umanaed  il rispetto : http://forzadestra.splinder.com/ econe  un esempio

.......un bastardo zingaro Rom,ubriaco,ha falciato col suo furgone,ed ucciso 4 ragazzi con età dai 16 ai 18 anni!
QUESTO è PERCHè SI PERMETTE A CERTA GENTE DI GIRARE LIBERAMENTE!
LURIDO PORCO!//
rom1


via la spazzatura

*VIA I ROM°°°




Questo utente produce materiale raziale e scade in offese molto pesanti.

Senza iniziare a fare una lista di leggi che tutelano le comunità estere chiedo che questo utente paghi la giusta sanzione ovvero chiedere allo stesso di modificare questo suo scritto il quale se non verrà modificato produrrà un allontamamento temporaneo da Splinder.com Spero che questa richiesta sarà presa in considerazione entro le 48 ore.


Ringrazio della cortese attenzione.
Attendo riscontro.

Senza titolo 1844

dove sei


andata tu


si chiudono gli


occhi


t'accarezzo fredda


e mi scosti


sputo sulla


cenere gemme


oscure rotolano


in mezzo aspetto


la neve quasi


grezzo ma non


torni a scaldarmi


il cuore ecco le


finestre preludio


dei balconi mentre


passi


aspiri ogni mio


anelito d'alma e


vita mi sgretolo


e rantolo tra il geranio


ed il cipresso se solo


potessi


divorerei le tue


ali di farfalla


se solo potessi ti


rapirei per smettere


d'ingannarti ma a


cosa servono i sogni


se non posso amarti?

La marcia di Barbiana

                                          La marcia di Barbiana





Come ogni anno, ormai da qualche anno, anche ieri, 20 maggio 2007, da Vicchio (FI) è partita la marcia per Barbiana, la frazione resa famosa dal Priore, Don Lorenzo Milani, che lì aveva aperto una scuola per i più poveri e che morì proprio quaranta anni fa.
Recarsi a Barbiana vuol dire capire molte cose, che sfuggono alla lettura dei libri, sia quelli scritti da altri e che riguardano il coraggioso sacerdote di Barbiana, sia quelli scritti dallo stesso Don Lorenzo.
L'esperienza umana, cristiana e pedagogica del Priore ha notevoli sfaccettature, che di rado vengono colte tutte assieme e che non infrequentemente vengono utilizzate e strumentalizzate per giustificare posizioni che poco hanno a vedere con Don Lorenzo.
All' evento di ieri, qualcuno riluttante, qualcuno commosso, qualcuno compiaciuto... hanno partecipato pure gli alunni di Don Milani. Io ho avuto la fortuna di incontrarne alcuni. Nevio Santini, ad esempio, poco d'accordo con la marcia e forse anche con la strumentalizzazione che a volte si fa del pensiero del suo Maestro. Michele Gesualdi che con piglio compiaciuto ha spiegato ai ragazzi in visita, come loro costruirono i tavoli della scuola, il cannocchiale, le cartine geografiche...Ma l'incontro per me più emozionante è stato con Fiorella Tagliaferri. Lei non è stata un'alunna di Don Milani in senso tradizionale. Lei era una bambina ed il padre non la lasciava andare nella scuola, in cui si recava già il fratello Giancarlo. Allora il Priore, che non aveva altro modo per istruirla, la tratteneva un po' dopo la Messa domenicale per insegnarle qualche cosa. " Per me il Priore è stato più di un padre" dice Fiorella "qui  Don Lorenzo ci dava l'olio di fegato di merluzzo" prosegue ed indica il pergolato di fronte alla porta della scuola... Fiorella è una bella signora e racconta commossa di quando don Lorenzo li portò a Roma in visita da Giovanni XXIII e di come furono ospiti di Indro Montanelli; di quando andarono alla Camera dei deputati, di cosa facesse il Priore affinché potessero apprendere meglio le lingue.....
A Barbiana ho scoperto che don Lorenzo aveva fatto togliere il crocifisso dall'aula della scuola, per far andare lì anche i figli dei comunisti ( se c'era il crocifisso i genitori non li avrebbero mandati) e perché il suo insegnamento era slegato da qualsiasi credo religioso e politico. Don Milani credeva solo nella forza dell' istruzione per qualsiasi riscatto.
Credo anch'io che la diffusione dell' istruzione sia fondamentale per giungere a colmare il divario tra i ricchi ed i poveri.  Oramai a quaranta anni dalla morte del Priore di Barbiana mi pare importante che il messaggio milaniano sia raccolto e portato avanti anche a livello mondiale.


Le altre  foto della marcia di Barbiana: 



DON LORENZO MILANI E LA SCUOLA DELLE GRIGLIE

l 26 giugno del 1947 moriva il Priore di Barbiana, Don Lorenzo Milani. Pochi giorni prima era stata pubblicata "Lettera a una professoressa" il testo che il sacerdote aveva scritto coi ragazzi della sua scuola e che era destinato a scuotere le coscienze dal profondo e a rendere famoso il suo autore.




Il messaggio del Priore di Barbiana, che, in fondo,  non era che l' autentico messaggio cristiano, scandalizzò molti quando apparve e, per certi versi, continua a scandalizzare ancora, perché un messaggio quando è autentico è sempre scandaloso e scuote dal profondo, toccando e facendo vibrare corde nascoste. Scevro da pregiudizi, da imposizioni e da usanze, il sacerdote-maestro a Barbiana aveva osato  mirare alla parte buona  dell'uomo, che indubbiamente esiste, ponendosi come obiettivo quello di svilupparla, a dispetto dei poteri costituiti, che invece hanno avuto e, purtroppo sembra che abbiano ancora troppo spesso, tutto l'interesse a svilirla.



Don Milani è stato un innovatore, ma nello stesso è stato uno di quei personaggi fuori dal tempo, destinati  a dire cose sempre attuali. Non ci si può meravigliare, dunque, se il messaggio del  Priore di Barbiana colpisce  ancora oggi nel profondo. Tutto è cambiato nella società e nella scuola di oggi, rispetto a quarant'anni fa, eppure tutto è rimasto troppo uguale. Cambiare tutto per non cambiare niente, si diceva a Barbiana. Anche se molte cose di Don Milani sembra siano state raccolte e fatte proprie dalle istituzioni scolastiche, in effetti, ciò che era fondamentale nell'opera del sacerdote di Barbiana, è stato troppo spesso misconosciuto, e, anche quelle provocazioni che di Don Milani sembrano essere state raccolte, in effetti, sono state ingabbiate in contesti e in strutture che troppo spesso non lavorano per l'uomo e per la sua parte buona.



Non credo che sia ininfluente il fatto che nella scuola di Barbiana non ci fossero tante cose. Nella sede mancavano libri e lavagne, non c'erano banchi... e questo poteva essere dovuto all' assenza di risorse economiche, ma non c'erano neanche feste e domeniche, si era liberi anche da quelle regole laiche ed ecclesiastiche, che obbligherebbero a non lavorare nei giorni festivi. L'uomo autentico, quando è veramente se stesso non ha bisogno di vacanza, non fa festa, non abdica alla sua missione, trasforma le pause in respiro creativo e in otium.



Oggi, a quarant'anni dalla morte di Don Milani, se la scuola italiana è, da un lato, abbastanza attenta a considerare i livelli di partenza di ciascuno, di fatto  è, da un altro lato, ben lungi dall'essere la scuola di tutti e di ciascuno, e rischia fortemente di essere la scuola del niente. La scuola dei saperi, del POF, dei debiti e dei crediti, degli obiettivi traversali e disciplinari, delle verifiche formative e sommative....in Italia è oramai un'istituzione troppo rigida, che rischia di sacrificare l'originalità di ciascuno, la creatività, la fantasia....nello spreco delle energie migliori.  Una scuola che parla didattichese e scolastichese, che si preoccupa troppo delle apparenze per poter vendere ed avere  più utenza, è una scuola che ha abdicato al suo compito per sposare le leggi del mercato, e che tende, purtroppo, a far dimenticare l'incontro umano, mentre le cose che veramente servono, per vivere bene ed in modo costruttivo per se stessi e per gli altri nell'età contemporanea, chi può, chi è fortunato, le impara altrove. Dalla scuola della centralità dell'insegnante o del programma, stiamo passando alla scuola del didattichese, in cui i moduli, le unità, gli obiettivi scopiazzati la fanno da padrone, anche se, per fortuna, molti insegnanti, ancora, non hanno dimenticato di essere persone e di avere a che fare con delle persone e cercano, a volte strenuamente,  di difendersi, come possono, dall' invadenza di una certa pedagogia, da cui anche Don Milani, certamente, si sarebbe tenuto lontano. "Chi insegna pedagogia all'Università, i ragazzi non ha bisogno di guardarli. Li sa tutti a mente come noi si sa le tabelline" si diceva a Barbiana.  Oggi troppi mestieranti della scuola, che in contatto con gli alunni o non ci sono stati o ci sono stati troppo poco, sono al servizio di nuovi feudi economici, consapevolmente o no, e dirottano con troppa prepotenza nella scuola le loro teorie. Il rischio è che, queste teorie, poi, acquistino un'ingiusta centralità a scapito di altro, determinando l'impossibilità di un  autentico incontro, in un' istituzione in cui si è gli uni accanto agli altri, ma si è soli,  il maestro non sa niente del discepolo e il discepolo non sa niente del maestro,  il prof. A è completamente all'oscuro di ciò che capita al prof. B, pur condividendo lo stesso edificio. Se al centro di processi scolastici ci sono troppo i programmi, i moduli, le unità, gli obiettivi, il POF, i progetti scopiazzati, le griglie coi i loro altisonanti descrittori ed indicatori...si rischia di spendere le energie migliori per star dietro a queste cose, lavorando soprattutto per confezionare un prodotto da vendere, qualcosa di fumoso, utile per distrarre chi lo confeziona e chi lo acquista, ma del tutto inutile, mentre si resta chiusi ed imprigionati, ciascuno nei reticolati di pertinenza. Gli alunni incastrati nei loro studi, nelle loro verifiche, nella loro routine, che porta ad andare a scuola troppo per il voto e per  il diploma e troppo poco per imparare, dimenticano di pensare, a volte anche nella consapevolezza che la scuola è un parcheggio, che non dà ciò che serve, mentre nei feudi contemporanei si entra NON per merito, ma per altri requisiti meno nobili. I professori, dall' altro canto, sono, anche loro, irretiti dai moduli e dalle griglie, in una condizione che lascia sopravvire stancamente, dirottando le energie verso le scartoffie e spronando a mancare a quell'incontro umano,  punto di partenza per ogni promozione e  ogni crescita sociale. La scuola, in questo modo, come la società, rischia di trasformarsi in un luogo di chiacchiere, in una cattiva fucina, in cui una manovalanza burattina si muove, sta insieme e nel medesimo tempo costringe i suoi componenti ad essere soli, facendo il gioco di chi ha interesse a coltivare certe parcellizzazioni, che hanno la parvenza di comunità, che masticano a iosa termini quali "democrazia" e "libertà", in un controllo delle coscienze non avvertito, ma esistente e reale, mentre si passa il tempo a scannarsi, in una guerra tra poveri, su una griglia o su un indicatore,  su un voto o su un compito, per un diploma di poco valore. Quello della scuola è un meccanismo che rispecchia la società intera, in un contesto che spinge verso l'omologazione, verso un' uniformazione che certamente non è neutrale. L'uomo omologato, che ha perduto ogni originalità, che non pensa, è pronto per essere un consumatore e per fare il gioco dei gruppi economici, degli abitanti dei castelli del nuovo feudalesimo, che portano avanti la sperequazione tra i pochi privilegiati e i molti omologati e diseredati, i primi da illudere con parvenze di democrazia e libertà,  i secondi  sempre più poveri e disperati, in una società, in una scuola, che sono ben lontane dall'essere per tutti e per ciascuno.

21.5.07

Deus ex marketing

Mi diverte sapere che qualcuno sta progettando il nostro comportamento futuro.


Un tempo, questo era l’attributo principale di Dio,  ora è passato agli uomini marketing.


Ma, come angeli decaduti, anch’essi vengono espulsi dall’olimpo dei fringe benefits, se le loro decisioni non sortiscono l’effetto previsto. Bello, allora, al supermarket, fingere di allungare la mano per prendere il prodotto più pubblicizzato, spostandola, dopo una frazione di secondo,  verso l’alternativa più economica; possibilmente anonima. Questo semplice gesto provocherà le dimissioni di un intero team di esperti. Oh, gaudio supremo. Sarete forse curiosi di sapere cos’è un fringe benefits. E’ il vantaggio dovuto al rango. L’auto aziendale di lusso è un fringe benefit, le vacanze pagate a Malindi, le tessere di associazioni prestigiose e club sportivi. Tutto gratis, e veramente gratis, non come gli omaggi pieni di imboscate che invece regalano a noi. Però… però. Possiamo sempre spostare la mano, da una confezione all’altra.

Senza titolo 1843

Bush definisce le zone di guerra nel mondo, si vede che non ha fatto il soldato, che non ha letto Hemingway  delle "Verdi colline d'Africa", che non ha competenze sulle zone erogene del corpo se si riscalda tanto solo a ciò che gli sfugge: la vittoria!


PS.I fascistelli del governo italiano si accodano al suo richiamo

Senza titolo 1842

finalmente   dopo tante angherie   da  parte degli Usa   l'italia  si prende una bella  rivincita 



VALENCIA - Luna Rossa torna in finale con un capitano napoletano: Francesco De Angelis. L’obiettivo minimo è raggiunto. Con James Spithill al timone la barca di Patrizio Bertelli straccia Bmw Oracle: è di 5-1 il verdetto definitivo.E per la prima volta gli americani sono fuori dai giochi. Negli oltre 150 anni di storia della ‘brocca’ piu’ famosa del mondo non era mai successo. Per Bmw Oracle, che aveva il budget più grande e si sentiva la barca da battere, è delusione pesantissima. La finale della Louis Vuitton, per non parlare della sfida con Alinghi per la Coppa America, gli americani la vedranno in tv.

Intervista a Ivan Scalfarotto

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Penso che la prima cosa che ti chiederò sia di farci una tua breve autobiografia. Sei piombato dal nulla nelle Primarie, hai provato a diventare Presidente del Consiglio, ma noi a malapena sappiamo il tuo nome e cognome. Chi è Ivan Scalfarotto?

Sono un cittadino. Uno che si fa fatica magari ad inquadrare nell’iconografia tradizionale del nostro paese, ma che in fondo rappresenta bene un’Italia che si vede poco eppure c’è. Comunque, tratti salienti: 41 anni, dirigente di una banca straniera, nato e vissuto in Italia fino a quando non ho accettato la sfida di un trasferimento all’estero quattro anni fa, convivo con il mio compagno, ho un gatto.

Continua a leggere su "Il Satiro Saggio"

20.5.07

Senza titolo 1841

L'allarme terrorismo dei fgruppi eversivi di sinistra   essite  è negarlo significa  fare come  lo struzzo  che nasconde la testa sotto la  sabbia  . Ma  quello che non capisco  e più  m'indigna  è il fatto  che qualunbque  governo al potere ( destra o sinistra )  si negano o si sottovalutino le  vigliacche  aggressioni  e  devastazioni di   sottoculture fasciste, razziste, omofobe e sessiste
  e media (  salvo pochi  ) s'accodano dandone solo  flash d'agenzie    e  poche righe in cronaca come questo caso











Bruciata lapide di Valerio Verbano Giovane di Autonomia Operaia ucciso 27 anni fa dai Nar (ANSA) - ROMA, 19 MAG - Bruciata a Roma nel quartiere Montesacro la lapide, la corona di fiori e la bandiera che ricordano l'uccisione di Valerio Verbano. E' il giovane militante di Autonomia operaia, che 27 anni fa, fu ucciso, all'eta' di 18 anni, da un commando dei Nar, che lo attese nella sua abitazione, dove aveva immobilizzato i suoi genitori. A scoprirlo e' stata la mamma di Valerio, che oggi ha 83 anni e non ha ancora perso la speranza che gli assassini di suo figlio possano essere scoperti.














20.05.07 - Rovigo:aggressione omofoba, 11 denunciati Nuovo, brutale, caso di bullismo antiomosessuale. Stavolta, dopo lo scherno e gli insulti, si è passati alla violenza fisica tanto che i carabinieri di Rovigo, a conclusione delle indagini hanno denunciato undici ragazzi per le violenze ai danni di un coetaneo


20.05.07 - Bologna: aggressioni e molestie all'Università “Spintonata e palpeggiata da un gruppo di Student Office” L’episodio denunciato alla polizia,è avvenuto dopo un diverbio al termine delle elezioni per l’ateneo.


20.05.07 - Trieste: aggressione fascista Nella notte tra venerdì 18 e sabato 19 maggio il presidio permanente per il diritto alla casa in piazza a Trieste è stato violentemente attaccato da una squadraccia fascista.Facciamo appello a tutt* coloro le/i quali hanno a cuore la libertà e la giustizia sociale a non sottovalutare l’episodio della notte scorsa e a vigilare contro ogni tentativo di impedire l’agibilità sociale e politica delle famiglie in lotta a Trieste.


19.05.07 - Roma, fuoco alla lapide di Verbano Fuoco alla lapide che ricorda Valerio Verbano, il diciottenne militante di Autonomia operaia, che 27 anni fa, fu ucciso da un commando dei Nar


elenco  sempre in continuo aggiornamento di  www.ecn.org/antifa/

Inoltre  s'ignorano  sia le  reazioni  come la destavazione  per  fortuna  senza  danni allle persone di una sede  romana  del gruppo  xenofobo  forza nuova  o  il " mal di pancia  proveniente  dal movimento  ancora pacifiche  come dimostra  questo comunicato di un gruppo di sinistra  pne  e rose  qui il testo
Cosa  voglionoi che si ritorni agli  anni 70\80  con i morti da  ambo le parti ?  fra cui  anche  gente che non c'entrava niente  ?

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La balena ?










domenica, maggio 20

 




Il Popolo che c'è
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Family Day


Allora, il popolo della famiglia c’è. C’è anche il popolo cristiano. Non è possibile che tanta gente frequenti le Chiese di domenica, le invada al colmo per le prime comunioni dei ragazzi o per il funerale di una giovane mamma, e poi tutti insieme spariscano di colpo risucchiati dalle invettive dei presentatori televisivi o dai proclami degli imbonitori politici. C’è tanta gente che non solo crede alla famiglia, ma vive la splendida gioia dell’amore tra marito e moglie e figli. I genitori con bambini che hanno avuto l’ardire di viaggiar di notte o di prima mattina per andare a occupare tutti gli spazi di piazza San Giovanni a Roma, non erano controllati dai politici né si sono lasciati manovrare da giornali e tv.


E’ un livello interessantissimo della questione: il popolo cristiano si presenta vivo non soltanto nelle assemblee liturgiche, nei convegni ecclesiali dei rappresentanti degli organismi pastorali, nei grandi raduni dei giovani cattolici, nei santuari famosi  e nelle processioni del patrono o nelle devozioni popolari; il grande raduno a Roma di sabato 12 maggio ha mostrato che questo popolo sa esprimersi anche in manifestazioni pubbliche, presentandosi nella bellezza della vita e nei problemi, nei bisogni, nelle richieste. C’è dunque il popolo cristiano - e con esso altra gente che cristiana non è - e vive di lavoro, di famiglia, di gioie e dolori, di figli che crescono e portano soddisfazione e fatiche.


E’ dunque possibile non sottostare al ricatto dei politici che ci vogliono necessariamente di destra o di sinistra. E’ possibile raccontare anche in piazza che le esigenze primarie delle persone non sono quelle di rincorrere improbabili matrimoni contro natura, o di aggiustare i diritti di chi ha già tutti gli strumenti per garantirsi qualsiasi tipo di unione, ma le esigenze primarie sono quelle di dare la possibilità a un ragazzo e una ragazza che vogliono sposarsi, di avere una casa e un lavoro che glielo permettano; a un marito e a una moglie, di mantenere due figli o quattro o sei o quanti gli aggrada; di sperare in un futuro nonostante i malanni della salute o l’incombere dell’età anziana.


Io non so da chi sia partita l’idea del family day. Se è partita dai vescovi, è un ulteriore segno che ci si può fidare dei nostri pastori non solo come maestri di fede ma anche come guide del popolo di Dio; se è partita da laici cristiani, significa che spunta un laicato capace di andare oltre le scelte di sagrestia. Comunque, è un buon segnale. Quando noi preti diremo dal pulpito che la fede si gioca nella vita e porta conseguenze in famiglia e nella società, non avremo davanti soltanto le belle testimonianze delle famigliole che ci vivono accanto, ma l’esempio clamoroso di un popolo cristiano che c’è e che vuole vivere. Amen.


Don Angelo Busetto.


dal blog: giona.splinder.com





19.5.07

Senza titolo 1840

Dopo aver letto  questo articolo  trovate  il testo  sotto di uno dei piùsagaci  scrittori italiani degli ultimi 27\ 30 anni  Lello  voce  sul il giornale  di sardegna del  19\5\2007 ,  mi sono accorto  che  a causa  dell'orgoglio troppo smisurato dei familiari delle  vittime con  il non voler permettere  che  chi ha sbagliato  vittima  consapevole ed inconsapevole di cattivi maestri  e soprattutto abbia  scontato fino in fondo  la pena  non  pentendosi per  convenienza  ( ma  facendolo , in alcuni casi solo dentro di se  )  abbia una seconda  possibilità . E   lo stato  che ha paura di togliere  il segreto su detterminate cose  e di  fare  uanlegge come  gli Usa  ( tanto  esaltati  e mitizzati )  che renda pèubblicidopo un certo numero di anni  documenti segreti  . Esisteranno sempre  morti di serie A  e serei B .  Quindi come giustamente suggerisce  Lello  occorre ricordare non solo  a senso unioco  e  al di là di cercare  una utopistica  memoria  condivisa . Lo <<
io non ho alcuna prova per    essere certo al di là di ogni   ragionevole dubbio della responsabilità del Commissario Calabresi nell’omicidio di
Pinelli  ferroviere precipitato dalle finestre della Questura di Milano durante le indagini sulla bomba di Piazza Fontana, mentre le forze dell’ordine, sbagliandosi di grosso, seguivano la pista anarchica.
Sono invece certo che, fosse stato anche Calabresi stesso a spingere fuori dalla finestra Pinelli, questo non avrebbe autorizzato nessuno a farsi
giustizia da sé. Sono altrettanto sicuro,però, che quelle  indagini le dirigeva proprio   Calabresi e che offende qualsiasi intelligenza  , credo anche quella  dei familiari di calabresi  la sola eventualità di dover  prendere  per  vera la  fantasmagorica tesi  del malore  attivo  secondo la quale pinelli si sarebbe suicidato ma non avrebbe preso lo slancio  necessario  a  giustificare  una qualsiasi parabola  di caduta compatibile con questa tesi perchè  era praticamente  svenuto  nel momento in cui  gettava da quella finestra .E    sono abbastanza convinto che    (quasi fosse la nemesi della  “pista sbagliata” . nell’assassinio   Calabresi c’entrino poco    Sofri e i suoi sodali
Qualche giorno è giusto,è stato celebrato il ricordo di Calabresi:ma f   credo si dovrebbe rendere  omaggio a Pinelli .Ben fatto .  Se fossi stato là, avrei applaudito anch’io, avrei applaudito alla vittima Ma non  avrei potuto fare a meno di   pensare che il medesimo applauso  andrebbe attributato a Pinelli e anche  a lui andrebbe resa  giustizia  perchè sono certo che il non  far luce  sul suo omicidio  è stato un metodo  subdolo ed inquietante  per lasciare  soli Calabresi e la sua famiglia  .
>>

Infatti  il Commisario Luigi Calabresi  non potè  difendersi  dalla  vigliacca e brutale  campagna  (  giusta  o sbagliata che fosse )  d'odio  del movimento ed  in particolare del gruppo Lotta continua  ---- poi diventato  una lobby  come   dice il libro il tonto in cui parlava del vero o presunto ruolo di lotta continua  nell'omicidio di mauro rostagno  di Aldo ricci  un libro censurato  e fatto ritirare dal commercio per le pressioni di  appartenenti a ex  Lc  qui ulteriori  news su tale libro    ---  e dalle  accuse  vere o presunte  di esponenti  dela  sinistra  exstra parlamentare  che trovate  nelle note  del libro anonimo e collettivo  (  linkato sotto ) strage di stato , perchè  fu ucciso  qualche giorno prima del processo  ijn cui era chiamato in causa  sulla morte di Pinelli  . E poi stava diventando scomodo anche per il sistema  infatti stava indagando  suigruppi eversivi di destra  in Alto Adige   legati  a Gladio .


                                          approfondimenti


contesto
   strategia della tensione e anni  Piombo

dal libro   contro inchiesta  "  strage di stato  "  della sinistra  extraparlamentare ( libro no copy right e disponibile  integralmente qui ) sulla a strage del 12\XII\1969 meglo nota  di piazza  fontana usato anche dalla magistratura  nel 1988 per  riaprire le inchieste da  leggere  con attenzione  anche le note 



Calabresi



         Pinelli



Senza titolo 1839


Giornate dell'Attivismo


att_giorno
Per un intero fine settimana attiviste e attivisti di Amnesty International organizzeranno, nelle piazze delle principali città italiane, momenti di mobilitazione, eventi, rappresentazioni teatrali, proiezioni e tanto altro.

PARTECIPA IL 26 e 27 MAGGIO ALLE GIORNATE DELL'ATTIVISMO!
AIUTACI A DIFENDERE I DIRITTI UMANI.


Per le Giornate dell’Attivismo, dal 18 al 30 maggio, le quattro compagnie di telefonia mobile hanno messo a disposizione di Amnesty un numero per gli sms solidali.

ATTIVATI PER AMNESTY, INVIA UN SMS SOLIDALE AL NUMERO:
48586*


Quest’anno le Giornate saranno dedicate alla campagna Control Arms , con cui Amnesty International, insieme a Oxfam e Iansa, chiede un Trattato internazionale sul commercio di armi.

Il 26 e 27 maggio, nelle piazze italiane, sarà possibile sostenere pubblicamente il proprio appoggio al Trattato, partecipando alla “consultazione popolare” per chiedere al governo italiano dare parere favorevole sulla fattibilità del Trattato. Nei prossimi mesi, infatti, i governi saranno chiamati a esprimersi con il Segretario Generale delle Nazioni Unite su “fattibilità, ambito di competenze e parametri” del futuro Trattato sul commercio di armi. 

Dacci una mano, scendi in piazza!

•  Compila il modulo e diventa Attivista per un Giorno
•  Scrivi ad attivismo@amnesty.it per fare la tua proposta. 
•  Partecipa con la tua classe o la tua scuola!


Le Giornate dell’Attivismo 2006

armi





*Per ogni sms inviato da Sim non aziendali, l'associazione riceverà 1,00 €.

Senza titolo 1838

A partire da Martedì 22 maggio saranno finalmente disponibili i teli mare STD.Indispensabili per le vacanze con i nostri amici a quattro zampe! Misure 75×150. Peso: 400 grammi Prodotto in ItaliaPuoi ordinarli a soli 15 euro + spese postali scrivendo a shop@savethedogs.it 


 


telo.jpg

18.5.07

Senza titolo 1837

sul fazzoletto


il tuo rossetto


scivola ancora


dischiusi


petali di cuore


stilano qualche


lacrima di rosa


aspetto nella


distanza d'un


momento e


tutto si contrae


nello stomaco


mi lascio andare


e poi vomito


riverso riversa


con gli occhi


che riflettono


spente finestre


oscure porte a


cui non so arrivare


e già mi manchi


anche se non


potevo far altro che


odiarti le mie


mani son scaglie di


dolore i brividi


mi fan sentire tutto


più infinito eppure


il tuo cuore non


è più tuo colmo


com'è di affondi


affilati ora staremo


per sempre insieme


aspetta un attimo


amore lasciami


tagliar le vene

Senza titolo 1836


ecco come intendo la laicità e quindi l'insegnamento nelle scuole della religione



pezzo della punta in cui lisa mette indiscussione l'insegamento del creazionismo nela scuola . Miracolo che italia uno ( nota ai fans dele simpsons e dele altre fiction per tagli , censure ,adattamento nele traduzioni , ecc itagliauno )

Su internet per ora si può vedere. Quando in TV?


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Sex crimes and the Vatican


 (video con sottotitoli)


Il documentario della BBC trasmesso in Inghilterra nel 2006 sugli scandali dei preti responsabili di reati di pedofilia. Si richiama il “Crimen Sollicitationis e un documento di Ratzinger che rinnova il divieto a testimoniare in tribunali civili (pena la scomunica) per reati di abusi sessuali che avessero coinvolto religiosi.(traduzione di Bispensiero.it)
Posto anche io questo documento ( in internet sta girando moltissimo, tanto che il sito di Repubblica non ha potuto fare a meno menzionarlo) perché ritengo che il video vada visto e divulgato. E' davvero sconcertante.
Qui il video sottotitolato  in italiano  tinyurl.com/25wlkc


Pensate che qui, in Italia, passi in TV?


Grazie dell'attenzione
Rosalba Sgroia






























17.5.07

Senza titolo 1835




 


Pascal Renoux




Sciogliersi d’amore



Brividi scuotono la mia pelle

quando il tuo sguardo fascia il mio corpo.

Le tue labbra, rosso ciliegia,

 morbide e vellutate,

legano ancor più il mio cuore.

Le tue mani sul mio ventre,

come miele sulla sabbia,

lo rendendolo duttile e caduco.

Vigoroso è il fragore del mare 

che sparge  canti d'amore

accarezzando,

 come gradito e caldo respiro la mia nuca.

Chiedo  di amarti  nel modo in cui sei…

senza premura,

come gradito e leggero tocco sull'anima.

Adagio incendiami,

 nel momento in cui 

 circondo i tuoi sensi coi miei fianchi,

mi abbandono in te,

  mio sorso di rugiada.

Colme labbra vibranti sono le mie mani,

pulsano  passione e piacere superbo.

Mi perdo in acque odorose di duttili amplessi

sciogliendomi d'amore.

Ti darò vita…

 ti voglio nell'anima…

Vigoroso è il fragore del mare

che sparge canti d’amore.



Silvana Bilardi

Scatta sulla fascia...Rivera...golleee!

prossime_aperture

















Suppongo che di questi tempi anche una scoreggia in Vaticano possa far gridare all’attentato. Speriamo che Bertone non mangi pesante, se no sai che casino.
Con questo post vorrei esprimere tutta la mia solidarietà ad Andrea Rivera (cantante, attore, collega), non tanto per essere stato attaccato dalla Chiesa, ma quanto per essere stato oggetto di una frase di Rocco Buttiglione. Che è un po’ come ricevere una spilla nelle chiappe da una strega voodoo.

Continua a leggere su "Il Satiro Saggio"

Senza titolo 1834












Il libro del giorno : Infedele - Ayaan Hirsi Ali





Autore: Ayaan Hirsi Ali

Titolo: Infedele

"Sono cresciuta tra la Somalia, l'Arabia Saudita, l'Etiopia e il Kenya. Sono arrivata in Europa nel 1992, a ventidue anni, e vi ho trovato una nuova casa. Ho girato un film con Theo Van Gogh che per questo è stato ucciso a sangue freddo da un estremista islamico, e da allora vivo tra guardie del corpo e automobili blindate. Poi un tribunale olandese ha ordinato che lasciassi la mia casa: il giudice ha dato ragione ai miei vicini nel ritenere pericolosa la mia presenza nel quartiere. Per questo me ne sono andata." Con queste parole Ayaan Hirsi Ali apre il racconto drammatico della propria vita, dall'infanzia, trascorsa con la nonna matriarca, custode tirannica delle leggi del clan e dell'islam, alla tortura della mutilazione genitale, dall'esilio cui fu costretta dall'opposizione del padre alla dittatura di Siad Barre, al rifiuto di un matrimonio imposto con la forza. Fino alla fuga dall'islam, all'approdo in Olanda e infine negli Stati Uniti. Ayann ci regala un'autobiografia destinata ad aprire un dibattito sulla condizione delle donne musulmane, intrappolate nella "gabbia mentale" del proprio credo, rivendica il diritto di parlare di islam e della condizione delle donne islamiche senza censure, battendosi per la libertà di parola.


Editore: Rizzoli


Come fanno a scattare le foto le persone ipovedenti e cieche? Le tecnologie utilizzate.

Alle scorse Paralimpiadi di Parigi il fotografo cieco João Maia da Silva ha stupito tutti con i suoi scatti. Ma come ha fatto? Scattare foto...