8.8.09

Senza titolo 1597

  L'AVETE LETTA LA FIABA VARDIELLO ?  :-)


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Il mio tramonto

tramonto sul pcImmagine di franca autoscatto "Il mio tramonto"


Il mio tramonto


E' difficile comprendere
come si arriva in un certo punto.
Spesso sento vicino a ne
delle presenze mi guardo intorno
e non vedo nessuno.
Eppure un foglio e volato via
una porta piano piano si apre
non serve cercare la spiegazione
queste cose succedono e basta!
Spesso con la mia mente
in silenzio comunico
con i miei cari.
Sono sempre vicino a me.
Il mio angelo delle volte mi rimprovera
quando vede che passo troppe ore
a scrivere senza mai fermarmi.
Ieri Nithael mi ha detto:
"Smettila di scrivere, vedi anche
il quadro del mare di fronte a te
il sole sta per tramontare".
Alzo lo sguardo e gli  rispondo:
"E' bello il tramonto del mio quadro
piace anche a te?
Tranquillo! adesso aspetto l'alba
e poi vado a riposare".
Nithael si  siede sulla poltrona
sotto la finestra
prende un libro  lo apre
e silenzioso legge...
sorride e mi lascia stare.


franca bassi


Senza titolo 1596

  VI PIACE LA CANTANTE GIUSY FERRERI ?  :-)


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Senza titolo 1595

  L'AVETE SENTITI QUESTI DUE PROVERBI ?  :-)


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7.8.09

perchè le donne che cambiano ragazzo \ partner dopo tanto tempo sono definite p.... ?



non capisco e mi da fastidio anche se ci sono passato anch'io in quanto  tale definizione  non viene usata   solo dagli uomini ma  anche  da  altre donne  .
Proprio non lo capisco . Infatti quello   che mi da fastidio ( anch'io ero cosi poi , l'ho scoperto tardi , dopo aver eltto cento colpi di spazzola di Melissa P , chi è senza peccato scagli la prima pietra   ) che le donne non di spettacolo ( principalmente ) se cambiamo gia' due uomini  sono  considerate p......... e queste dello spettacolo nooooooo pure le copertine .......... ma perche' la loro e a forma orizontale ( metaforicamente  parlando  ) ? e che è sempre più vera la battuta di Elekappa : << Mamma, ma cosa fanno i maniaci sessuali?". "Ultimamente le copertine dell'Espresso, dell'Europeo e di Panorama" >>quello che mi da fastidio ( anch'io ero cosi poi , l'ho scoperto tardi , dopo aver eltto cento colpi di spazzola di Melissa P ) che le donne non di spettacolo ( principalmente ) se cambiamo gia' due uomini siamo considerate p......... e queste dello spettacolo nooooooo pure le copertine .......... ma perche' la loro e a forma orizontale? e che è sempre più vera la battuta di Elekappa : << Mamma, ma cosa fanno i maniaci sessuali?". "Ultimamente le copertine dell'Espresso, dell'Europeo e di Panorama" >>

i protestanti italiani dimenticano Paul Schneider pastore a Buchenwald

Non sapevo  , disinformazione  o informazione   culturale dominata   dalla  chiesa  ( intendendo come  grippo  di potere    non come   entita religiosa  )  caattolica   che  sotto  il regiime nazista   ci fosero dele  opposizioni  protestanti  . Grazie   al gruppo  (   con  cui  , anche se  le mie  vdute   non sempre  coincidono , ma  d'altronde  la democrazia  la vera  democrazia  è  cosi  ,  trovo  ottimi spunti   di riflessione interiore  e culturale  )  ho appreso la  storia   Paul Schneider pastore a Buchenwald   (  foto a destra    tratta da    questo sito Spagnolo http://www.escriturayverdad.cl/ l'articolo qui  da  cui  ho tratto al foto   )Fu tra i primi martiri della Chiesa evangelica confessante in Germania, assassinato nel luglio 193
Le news  in questione  che  q sono tratte dal gruppo  di facebook ecumenici  diretto da  Maurizio Benazzi


25 luglio 2009 - (ve/epd) Il 18 luglio 1939 la voce del “predicatore di Buchenwald” fu messa a tacere per sempre. Paul Schneider, pastore della chiesa evangelica confessante (quella parte della chiesa protestante tedesca decisa a resistere, fin dalla metà degli anni Trenta, alle pressioni del regime nazista), fu ucciso mediante un’iniezione letale. Il quarantunenne pastore fu tra i primi membri della chiesa confessante a cadere sotto la violenza hitleriana. Morì al termine di un calvario durato 15 mesi, trascorso in isolamento nel famigerato “Bunker” del campo di concentramento di Buchenwald nei pressi di Weimar. I compagni di prigionia raccontarono che dalla sua cella Schneider non cessò mai di testimoniare ad alta voce la sua fede e di denunciare le torture e gli omicidi commessi dai nazisti.

Profeta, martire o fanatico?
Settant’anni dopo la sua morte, Paul Schneider è ammirato e celebrato, ma c’è anche chi lo ricorda con una certa perplessità. Quel pastore della cittadina di Dickenschied, nella Renania, è stato un martire, come ha sostenuto ad esempio Dietrich Bonhoeffer, o era invece un fanatico? È stato un combattente antifascista, un eroe della fede o era invece un cristiano fondamentalista? Perché ha deciso di opporsi apertamente ai nazisti, invece di limitarsi a disapprovare in privato le scelte del regime?

Rifiuto di ogni compromesso
Paul Schneider, figlio di un pastore, è nato il 29 agosto 1897 a Pferdsfeld, nei pressi di Bad Kreuznach. La sua fede, forte e non disposta a scendere a compromessi, lo ha inevitabilmente spinto a entrare in conflitto con lo stato nazista, ma anche con la sua chiesa di appartenenza, quella del Land della Renania. Entrato a far parte della “chiesa confessante”, è stato arrestato una prima volta nel 1934. Altri arresti si sono succeduti, ad esempio per non avere rispettato il divieto di annunciare dal pulpito della sua chiesa i proclami della chiesa confessante.
Nel novembre del 1937, Schneider viene trasferito dal carcere della Gestapo di Koblenz nel campo di concentramento di Buchenwald. Dopo alcuni mesi di lavori forzati nelle cave di pietra, è rinchiuso nel “Bunker”. Il motivo della condanna alla cella di rigore: Schneider si è rifiutato di salutare la bandiera uncinata nel giorno del compleanno del Führer.

Predicatore di Buchenwald
Il pastore Paul Schneider si è costantemente opposto, con irremovibile coerenza, alle pressioni e agli ordini delle autorità naziste, fuori e dentro il carcere e il campo di concentramento. I compagni di prigionia sopravvissuti hanno ribadito a più riprese la forte impressione provocata su di loro dalla sua fermezza e dal suo coraggio. Le testimonianze raccolte hanno portato a definire Schneider il “predicatore di Buchenwald”: dalla finestra della sua cella, il pastore gridava dei versetti biblici ai prigionieri radunati per l’appello sul piazzale del campo di concentramento.
Il ricordo
La chiesa evangelica tedesca ha ricordato, sabato 18 luglio, il pastore Paul Schneider. A Buchenwald, dove oggi sorge la “KZ-Gedenkstätte Buchenwald”, la sua memoria è stata onorata nel corso di un culto ecumenico.

Bibliografia:
Margarete Dieterich Schneider, Il predicatore di Buchenwald. Il martirio del pastore Paul Schneider (1897-1939), Claudiana, Torino 1996

Paul Schneider, articolo da Bautz Biographisch-Bibliographis

ches Lexikon http://www.facebook.com/l/;www.bbkl.de/s/s1/schneider_pa.shtml

Senza titolo 1594

  QUESTA E' UNA VECCHIA DERASPARATRICE E PIGIATRICE PER UVA !  VE LA RICORDATE ?  :-)


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6.8.09

Senza titolo 1593

  VE LO RICORDATE IL FILM ROMANZO DI UN GIOVANE POVERO ?  :-)


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oggi mi piace viaggiare con l'oriente Anouar Brahem Trio






Oggi mi vsa di viaggiare con l'oriente , mal visto agli ideologici alla fallaci e alla pera che ne vedono una minaccia . Invece se ascoltate questi suoni ci vedrete una richezza . mi viene in mente la loro unica data italiana tenuta ieri al Taphros jazz. Festival di musica contemporanea. 2009 Teatro all’aperto Fortezza dei Colmi. ne trovvate le foto qui sul mio album di facebook http://www.facebook.com/album.php?aid=2026749&id=1531382630&l=655b6b3c5d e qui sotto  un video da me  girato





sono i migliori quelli che se ne vanno quello si che era vero calcio



Quando  , io che   dopo  calciopoli e  la sua  vicenda  giudiziaria   appena  scoperchiata e parzialmente  insabbiata  (  vedere mani  sporche  di Barbacetto Gianni; Gomez Peter; Travaglio Marco  . coipertina  a destra    )   e non approfondita   come sarebbe  stato opportuno sarebbe  stato opportuno e doverso moralmente ,ho smesso d'interessarmi   di calcio  ,  mi  sono messo a piangere  (   perchè  mi ha  riportato alla memoria  i  ricordi diretti ed indiretti della mia infanzia e  adolescenza      da ex  tifoso  cagliari e  juventus  o di tifare accanitamente quelle due squadre , e di vedere trasmissioni come  contro campo o processo , ecc o festeggiare se una squadra perdeva o in europa fare il tifo per la squadra contro ad es liverpool milan tifavo milan ) quando  ho appreso  prima dall'Ansa  : <<  CAGLIARI, 5 AGO - E' morto Mario Tiddia, difensore del Cagliari con cui conquisto' la prima promozione in A nel 1964. Aveva 73 anni. Chiusa la carriera di giocatore (gioco' 203 partite col Cagliari, di cui 58 in A), Tiddia intraprese quella di allenatore: fu chiamato dal Cagliari per la prima volta nel campionato 1975-76 poi nel '77-78 e nel 1987-88. Rimase per 3 anni consecutivi sulla panchina rossoblu', dal 1978 al 1981, disputando le ultime due stagioni in serie A.  >>
E poi  dalla lettura del   giornali  in particolare    dala prima  pagina 
dell'unione  sarda   di oggi   questo triste  evento  di cui riporto sotto    gli  artiicoli  del  giornale   in quanto preso  dale emozioni   non riesco a trovare le  parole adatte 




 Si è spento a  Sarroch (  Cagliari  )  dopo 10  dieci anni di malattia  Addio Mario Tiddia, il ct di Sardegna







uilla, alla mano, con la quale si poteva scherzare senza problemi. Ci lasciava liberi di gestirci, non amava mettere pressioni addosso ai suoi giocatori. Un aneddoto? Ce ne sarebbero tanti. Il primo che mi viene in mente è l'urlo “Forza Paris”, prima di entrare in campo, per caricarci».

Francesco Casagrande è stato il mediano del Cagliari che ritornò in A nel '79: «Ho di Tiddia un ricordo bellissimo. Una persona umile, di poche parole, ma che sapeva infonderti serenità. A livello tecnico mi ha insegnato tanto: in modo particolare, uno stop d'interno che ancora oggi insegno ai ragazzi della Sampdoria».


Con lui in panchina il Cagliari arrivò sesto in A senza stranieri dall 'unione sarda del 6\8\2009 (  da  cui  sono  tratte anche  le  foto invi riportate  )

Amava la terra e il calcio alla stessa maniera e i giocatori che ha allenato si sentono ancora suoi figli
Vedi le foto Vedi le altre fotoVedi le altre foto M ario Tiddia era un uomo genuino, che amava la terra, che amava coltivare con lo stesso affetto con il quale faceva l'allenatore. «Quest'anno avremo un bel raccolto», ti rispondeva quando gli chiedevi conto di una sconfitta, quasi a volerti ricordare che le radici contano più delle foglie, che una stretta di mano vale più di una firma, che uno sguardo più di tante parole. Mario Tiddia è stato uno dei grandi del Cagliari: a memoria, e con gli occhi lucidi, è difficile ricordare un altro rossoblù bravo sia come giocatore che come allenatore.

Il suo Cagliari era fertile come la terra, non solo quella della sua Sarroch dov'era nato nel 1936: sesto in serie A, senza stranieri, al fianco di Mariano Delogu (presidente) e di Gigi Riva (direttore sportivo). Nonostante la malattia che lo aveva colpito privandolo di una buona fetta della memoria, ricordava alla perfezione quel gruppo di giovanotti che con lui hanno scritto la storia del Cagliari. Una storia che sembra un romanzo. Mario Tiddia aveva preso la squadra sull'orlo della serie B ma non era riuscito a salvarla: aveva pianto come una fontana il giorno della retrocessione accucciato sulla panchina del Sant'Elia, ma aveva goduto come non mai quando due anni dopo l'aveva riportata in serie A arrivando fino al sesto posto, uno dei traguardi più prestigiosi ottenuti dal Cagliari, dopo lo scudetto di Manlio Scopigno e la Uefa di Carlo Mazzone. Eravamo a cavallo del 1980 e quel Cagliari aveva proprio la faccia contadina di Mario Tiddia, troppo frettolosamente classificato (ma è successo anche a Giovanni Trapattoni) come un audace difensivista, amante dei pareggi. Il suo Cagliari, costruito con pochi mezzi e tanta fantasia, innervato dall'esperienza di un intramontabile Brugnera, da giovani di talento come Bellini e Quagliozzi, da qualche scarto di grandi club come Marchetti e Longobucco, qualche altro sottovalutato altrove come Corti, Casagrande e Gattelli, e poi quei due irripetibili gemelli sardi del gol, Luigi Piras e Pietro Paolo Virdis, che il “barricadero” Tiddia non aveva esitato a schierare insieme con Franco Selvaggi, creando uno dei più fertili tridenti della storia del calcio italiano. Negli occhi dei tifosi rossoblù c'è ancora il ricordo di quel fantastico 3-0 alla Sampdoria al Sant'Elia, nel giorno in cui la Sardegna ritrovava la serie A per la seconda volta e Mario Tiddia c'era stato anche nella prima, da giocatore. Nessun altro ha fatto altrettanto. Uomo leale e sincero: spesso ti lasciava carta bianca. «Scrivi quello che vuoi, tanto sai come la penso» e sapeva anche che tu non lo avresti mai tradito. Era leale e sincero soprattutto con i suoi calciatori. Che lo amavano. Mai una polemica. E quando con gli anni andavano diffondendosi notizie sempre meno rassicuranti sul suo stato di salute il dispiacere di ragazzi come Quagliozzi, Bellini e Piras (che andavano spesso a trovarlo) non era quello di semplici ex giocatori. La mente, in quelle serate, andava inevitabilmente, ma senza retorica, a quel Cagliari. Splendido, anche perché era un'epoca in cui i giornalisti entravano negli spogliatoi, sapevano custodire un segreto e il rispetto era reciproco.

«Mario Tiddia era soprattutto un uomo semplice», è il ricordo di Gigi Riva che proprio in quei giorni al suo fianco aveva compiuto i primi passi da team manager, ruolo che da vent'anni ricopre con successo in Nazionale. L'uomo di Sarroch non è mai arrivato fin lassù: il grande calcio lo ha sempre tenuto, anzi, ai margini. Ma è stato proprio lui, insieme con Gustavo Giagnoni, il commissario tecnico di una Sardegna che adesso lo piange. Dopo avergli voluto bene. Con un pizzico di invidia: perché Mario era uno dei tanti che andavano allo stadio, ma i tifosi pagavano il biglietto e andavano in tribuna, lui si era invece conquistato il privilegio di sedersi su quella panchina.


                          NANDO MURA


sempre nell'unione mnel secpndo articolo scritto  IVAN MURGANA   si legge che   << aveva combattuto la malattia con lo stesso spirito con cui da gioc

atore affrontava un avversario difficile da marcare . >> . Ma  c.....  non possono dire  che aveva il cacro  o un tumore  invece  di usare    il solito   gioro di   parole   e d  tabu  inutili   .
Esso  , sempre  secondo il giornale     << Con grinta e coraggio si è battuto contro quel male incurabile, che solo dopo dieci anni è riuscito ad avere la meglio su di lui. Mario Tiddia è morto ieri mattina alle 10,30 nella sua casa di via Cagliari, dove viveva con la moglie Mari a Concetta. Parenti, amici, tifosi, sono tante le persone che ieri hanno voluto rendere omaggio al protagonista di tante battaglie sportive del Cagliari: in campo come in panchina. «Il calcio era il suo mondo - racconta la moglie - era incredibile come da allenatore non riuscisse a godersi le vittorie, perché la partita più importante era quella che doveva arrivare». Poi il ricordo di Mauro, il figlio che per alcuni anni ha seguito le orme del padre. «Per me e mia sorella il momento più bello era la domenica sera, quando lui tornava a casa: per tutti era l'allenatore del Cagliari, per noi era semplicemente il nostro papà ».
L'intero paese oggi alle 17 si stringerà attorno ai familiari per l'ultimo saluto a una delle ultime bandiere del Cagliari.>
>

Ecco un  ricordo di alcuni protagonisti dell'epoca  che hanno avuto a che fare   con  la  squadra del  Cagliari 
Delogu: «Competente e umano, mi mancherà». Casagrande: «Mi insegnò uno stop che ancora adesso mostro ai miei giocatori»
«Urlavamo Forza Paris e poi in campo»
Fu il primo a teorizzare una squadra per reparti, ordinata, precisa, corale». Il ricordo di Mariano Delogu per Mario Tiddia va dritto alla fine degli anni Settanta, quando Tiddia, che allora guidava la Primavera del Cagliari, rilevò Toneatto, portando quella squadra in serie A. «Era un uomo per bene, ed è stato uno dei pochi tecnici sardi a Cagliari. Mi dispiace», sottolinea l'ex presidente rossoblù, «sapevo dal figlio che stava poco bene, conservo dell'uomo e del tecnico un grande ricordo: la promozione in serie A alla fine della stagione 1978-1979, quando ero l'uomo di fiducia di Rovelli nella Sir, e accettai la presidenza della società». Grintoso da giocatore, attaccato a quei colori, serafico ma duro da allenatore: Mario Tiddia è una delle bandiere del Cagliari. In campo nella prima storica promozione in serie A, faceva parte di una difesa granitica. Da tecnico, invece, si rivelò nelle giovanili del Cagliari, da cui pescò a piene mani per la prima squadra: «Per me è stato come un secondo padre», ammette Gigi Piras , allora centravanti di un Cagliari che faceva grandi cose all'inizio degli anni Ottanta. «Mi allenò nella Primavera ed ebbe il merito di lanciare tanti ragazzi, da me a Leschio, passando per Copparoni e Lamagni. Era un uomo di poche parole, ma è stato un grande allenatore. Con me aveva un ottimo rapporto, oserei dire privilegiato: quando il Cagliari riprese Virdis dalla Juve, la mia preoccupazione fu immediatamente spazzata via da una sua frase: “Gigi gioca, gli altri non so”. Una frase che mi diede una grande spinta».
Calcio ma anche umanità e passione: «Un tecnico molto diverso da quelli attuali», precisa Franco Selvaggi , altro grande attaccante di quel Cagliari, «molto semplice e diretto, con pochi fronzoli. Come il suo calcio, del resto. Adesso non andrebbe di moda. Anche per questo motivo penso non sia riuscito, da tecnico, ad andare oltre il Cagliari, ritornando subito in Sardegna dopo quella sua esperienza a Pescara. Come allenatore era l'ideale: ti dava serenità e personalmente mi ha aiutato a giocare con più semplicità». Selvaggi si commuove quando parla di quello che è stato uno dei suoi maestri: «Giocavamo un calcio eccezionale, uno dei migliori in serie A. Senza stranieri e con un gruppo di giovani arrivammo a ridosso delle prime e quei risultati mi aiutarono a conquistare la




Nazionale». Selvaggi, poi, vinse, anche se da riserva, il Mondiale in Spagna e al momento della partenza, lo stesso Tiddia lo incoraggiò nel modo più semplice e giusto: «Dopo avermi fatto i com plimenti e gli auguri mi disse: “Se dovessi giocare, fai quello che sai fare. Non sbaglierai”. Fu un grande consiglio, che tenni a mente anche successivamente».
Lontano dal campo era un uomo innamorato della sua Sarroch, un paese in trasformazione, mare e campagna cedevano spazio alla raffineria, ma Tiddia dopo una partita, dopo un allenamento, non smetteva mai di passeggiare nei suoi campi, nei suoi orti: «Ci regalava sempre cassette di arance squisite», ricorda Gigi Riva , che lo volle in prima squadra nel Cagliari, «era un uomo d'altri tempi, di una semplicità e di una correttezza straordinarie. Mi mancherà».
Anche il Cagliari ha ricordato Tiddia nella home page del sito ufficiale, dove sono riportati i ricordi di




grandi ex, come Roberto Quagliozzi , altro suo allievo: «Era una persona tranquilla, alla mano, con la quale si poteva scherzare senza problemi. Ci lasciava liberi di gestirci, non amava mettere pressioni addosso ai suoi giocatori. Un aneddoto? Ce ne sarebbero tanti. Il primo che mi viene in mente è l'urlo “Forza Paris”, prima di entrare in campo, per caricarci».
Francesco Casagrande è stato il mediano del Cagliari che ritornò in A nel '79: «Ho di Tiddia un ricordo bellissimo. Una persona umile, di poche parole, ma che sapeva infonderti serenità. A livello tecnico mi ha insegnato tanto: in modo particolare, uno stop d'interno che ancora oggi insegno ai ragazzi della Sampdoria ».


    con questo  è tutto  a presto gente 


Partenza al tramonto

PartenzaImmagine di franca bassi "Partenza al tramonto!"


Sei troppo lontano...


Sono passati molti anni
quando al tramonto
l'aereo ti portò lontano da me.
Ho passato  tante albe felici
vicino a te.
Sulla cima del Piccolo Tibet.
Sotto il sole in riva al mare Adriatico
e quando la piccola  barca a vela
sospinta dalle onde e dal vento
ci portava  lontano.
Ricordo la sera stanchi abbracciati
nella piccola casa
nel borgo antico di Assergi.
Quante parole d'amore
mi hai sussurrato di notte
sotto il cielo pieno di stelle!
Sai... anche la piccola camera
con il soffitto a volta
con le stelle di carta  luminose
si è  spenta; ormai il terremoto
ha cancellato i nostri ricordi.
Guardo la tua immagine
sotto il vetro della mia scrivania
il tuo viso è sbiadito
anche il ricordo della tua voce è fioco.
Sei troppo lontano!


Franca Bassi



LA FORZA DELL'AMORE DI UNA MAMMA

 





L'amore puro, vero, unico, 



dona speranza, credo, fede




e non solo religiosa ... 




forza per andare avanti,


coraggio


per non arrendersi


spingendosi dove mai si pensava




di poter arrivare prima.




Non sempre questo basta per ottenere un risultato,




magari fosse così,




ma credere e perseverare,




continuando a cercare e provare per non rassegnarsi nemmeno




di fronte all'evidenza ...




è un grande atto d'amore.




Come quello di una mamma per la sua creatura.




Una storia a lieto fine, una volta tanto.




Da ricordare


prima di lamentarsi, per le nostre piccole




tragedie di vita quotidiana ... 


Pensiamoci.


Un grande bacio alla piccola.






Buona visione e felice serata a tutti


dalla sempre vostra


Rossella. 







5.8.09

Gli ecologisti su facebook :la politica non vuole una legge sulla trasparenza per tenere sotto controllo i cittadini!

Nessuno ci potrà convincere del contrario ,ovvero che qualsiasi potere politico che governa senza trasparenza non ha alcuna legittimazione , né sovranità , e non potrà mai garantire né giustizia , né democrazia reale, ma solo asservimento delle folle ai suoi voleri. Questa in realtà è la sfida , di questo nuovo secolo , questo è il vero obiettivo , dare alle persone gli strumenti per essere esse stesse soggetti di diritto e non di “dritti”. Per questo riteniamo che la trasparenza amministrativa sul modello svedese ed una riforma elettorale su criteri quantitativi , sia una opportunità per tutti , perché permetterà a chiunque interessato alla gestione della cosa pubblica ed al bene comune , un controllo effettivo . Una democrazia ,per essere tale, deve essere condivisa . Non è un caso che nelle antiche democrazie delle città greche , i cittadini , a turno, partecipavano alla vita della “Polis” e tutti erano soggetti alla stessa legge, e tutti venivano coinvolti a partecipare alla vita pubblica attraverso la rotazione e il sorteggio nella partecipazione alle cariche politiche . Questo stava ad indicare che tutti godevano della medesima “arete”, ovvero di quella virtù che è in ogni uomo di eccellere in qualsiasi attività , trovando così ognuno il senso e la giusta dimensione nella partecipazione alla comunità. Oggi diversamente , sembra evidente il contrario , ovvero ,che la legge , sia terreno di conquista per assicurare l’impunità!
Nella pieghe di uno stato senza trasparenza si garantisce e si permette il diffondersi di mafie, si premia coloro che non meritano , si assicurano gare ed appalti agli amici , si permette al vicino di casa di costruire balconi e verande solo perchè collusi con le amministrazioni.....si assicura solo ingiustizia e tensioni sociali....si permette ad una classe politica senza curricula di rappresentarci senza averne merito!!!!
La trasparenza amministrativa è la nostra unica arma per scardinare un sistema marcio e diventare finalmente soggetti a pieno titolo e non usati solo per bieche operazioni elettorali. Questi sono i motivi per i quali i nostri politici si interessano a noi ogni cinque anni , solo in vista del voto....una volta incassata una delega in bianco possono rubare incontrastati. La trasparenza permetterà ad ogni cittadino di accedere agli atti dei comuni , ai bandi, alle gare, ai bilanci e tenere sotto controllo le casse che vengono beffardemente svuotate a nostre spese!!!


QUESTO E' IL MOTIVO PER IL QUALE IL NOSTRO PARLAMENTO NON VUOLE APPROVARE UNA LEGGE SULLA TRASPARENZA IMPRONTATA SUL MODELLO SVEDESE, MA QUAL'E' LA DIFFERENZA TRA LA SVEZIA E L'ITALIA!!!    Molto semplice , in Svezia , i cittadini possono ad esempio verificare se i criteri adottati dalla pubblica amministrazione per una determinata fornitura ed appalto sono congrui, verificare tutte le spese dei parlamentari, dei consiglieri regionali, praticamente il cittadino viene considerato di diritto come un cittadino di serie A. Nel nostro paese diversamente possiamo accedere solo a quegli atti che interessano direttamente il singolo cittadino. Ad esempio non si può accedere e verificare appalti e spese , ed è questo il vero nodo!!! Per questo la TRASPARENZA AMMINISTRATIVA sul modello svedese è uno strumento reale nelle mani del cittadino che potrà finalmente controllare i propri eletti ed evitare di essere continuamente ZIMBELLO dei partiti!!!!


Vi invito pertanto ad iscrivervi numerosi ed invitare i vostri amici , formando una catena numerosissima che ci permetta di condizionare il parlamento al fine di approvare una legge sulla trasparenza  sul modello svedese aderendo alla nostra raccolta firme su facebook al seguente link http://www.facebook.com/board.php?uid=113198880867#/group.php?gid=113198880867

replica a piazza alimonda ......





  IL mio post   (   http://www.splinder.com/myblog/post/58797/21067169/yes nonostante sia stato  più  volte modificato per   pensieri  sovvenuti  dopo  e aggiunte onde  evitare fraintendimenti   e  nota   facebookiana   precedente su piazza Alimonda ha creato su facebook e via email e la mia revisione su splinder  ancora polemiche delle email che volevo contestare .

Mi si accusa di fare accuse infamanti alle forze dell'ordine , d'essere complice dei violenti , ecc . Rispondo come ho risposto ad una email di un amico poliziotto che poi ho replicatoad uan discussione sui facebook : << sono infami quei poliziotti , carabinieri che fanno quelle cose e come gli indiffferenti di gramsci coloro che con " uddidir tacendo " permettono quelle cose . Questi hanno il mio disprezzo o infamia come la definisci tu . Gli altri queli che s'incazzano per tali cose il mio rispetto e stima . >> Potrei continuare a lungo ma non volendo volendo dare adito a discussioni poco fertili, e visto che le mie parole volano nel vento (*) ed è secondo alcuni mie amici dae le perle ai porci ( ma io le dò lo stesso sia p erchè prima o poi , sentitevi questo video  della litizzetto





soprattutto  06.o0 al 7.00 , succcederà che forse << (..) dai diamanti non nasce
niente dal letame nascono i fiori ... >> (**) )

Lascio che a parlare sono :





questa corrispondenza fra Carlo Gubitosa pubblicata poi nel libro ( uno dei più completi ed obbiettivi  secondo alcuni mie amici poliziotti e carabinieri   e  loro simpatizzanti  , sul G8 di Genova citato anche da Lucarelli nella trasmissione blu notte dedicata a tale evento ) Genova nome per nome  ( sopra a  sinistra  un immagine del libro ) e il capitano ultimo  colui che  catturo  Rina  estrapolata  dal cd  rom allegato al libro 












scusate , ma non sono riuscito a copiarla dal cd allegato al libro ( ingraditeli per leggerli )


e questa poesia di Pier paolo Pasolini tratta da http://www.pasolini.net/ più precisamente qui



Il Pci ai giovani!! [ vi odio cari studenti ]

Vi odio cari studenti!
È triste. La polemica contro
il PCI andava fatta nella prima metà
del decennio passato. Siete in ritardo, figli.
E non ha nessuna importanza se allora non eravate ancora nati...
Adesso i giornalisti di tutto il mondo (compresi
quelli delle televisioni)
vi leccano (come credo ancora si dica nel linguaggio
delle Università) il culo. Io no, amici.
Avete facce di figli di papà.
Buona razza non mente.
Avete lo stesso occhio cattivo.
Siete paurosi, incerti, disperati
(benissimo) ma sapete anche come essere
prepotenti, ricattatori e sicuri:
prerogative piccoloborghesi, amici.
Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte
coi poliziotti,
io simpatizzavo coi poliziotti!
Perché i poliziotti sono figli di poveri.
Vengono da periferie, contadine o urbane che siano.
Quanto a me, conosco assai bene
il loro modo di esser stati bambini e ragazzi,
le preziose mille lire, il padre rimasto ragazzo anche lui,
a causa della miseria, che non dà autorità.
La madre incallita come un facchino, o tenera,
per qualche malattia, come un uccellino;
i tanti fratelli, la casupola
tra gli orti con la salvia rossa (in terreni
altrui, lottizzati); i bassi
sulle cloache; o gli appartamenti nei grandi
caseggiati popolari, ecc. ecc.
E poi, guardateli come li vestono: come pagliacci,
con quella stoffa ruvida che puzza di rancio
fureria e popolo. Peggio di tutto, naturalmente,
è lo stato psicologico cui sono ridotti
(per una quarantina di mille lire al mese):
senza più sorriso,
senza più amicizia col mondo,
separati,
esclusi (in una esclusione che non ha uguali);
umiliati dalla perdita della qualità di uomini
per quella di poliziotti (l’essere odiati fa odiare).
Hanno vent’anni, la vostra età, cari e care.
Siamo ovviamente d’accordo contro l’istituzione della polizia.
Ma prendetevela contro la Magistratura, e vedrete!
I ragazzi poliziotti
che voi per sacro teppismo (di eletta tradizione
risorgimentale)
di figli di papà, avete bastonato,
appartengono all’altra classe sociale.
A Valle Giulia, ieri, si è cosi avuto un frammento
di lotta di classe: e voi, amici (benché dalla parte
della ragione) eravate i ricchi,
mentre i poliziotti (che erano dalla parte
del torto) erano i poveri. Bella vittoria, dunque,
la vostra! In questi casi,
ai poliziotti si danno i fiori, amici.
[....]



ovviamente non è come dice l'autrice stressa del sito Questa discussa e controversa poesia (qui riportata soltanto parzialmente) ha suscitato polemiche e commenti disparati  del mondo intellettuale  dell'epoca   qui per ulteriori news sul contesto non sono iuscito a trovare il testo integrale  qui   chi lo avese  me  lo segnalai o lo metta  qui nei commenti     grazie


Spero di non ritornare più sull'argomento . L'email che dimostrano di non aver letto questa faq saranno cestinate e i loro autori a FNCL ( scusate la mancanza di rispetto , ma provate voi a ricevere email ingiuriose , diffamatorie ,eccessivamente volgari ,al limite della minaccia , privi di rispetto )

 Note 




* blowind in the wind di bob dylan  evito di linkare  il testo ed il contesto  perchè lo ho fatto più volte  nellle pagine di questo blog  , andate  a cervcarvelo 
** via del campo di http://it.wikipedia.org/wiki/Via_del_Campo di De andrè



Vacanze! - 1

trullo fatato  alba


Immagine di franca "Estate al trullo fatato"




Sarei già dovuta partire, ma non so perchè la mia carrozza  non si è messa in moto, eppure la batteria è nuova. Con queste nuove carrozze ci sono  sempre ostacoli. Le vecchie carrozze erano semplici da riparare, queste nuove sono complicatissime. Bisogna chiamare sempre il carroattrezzi e portarle  alla casa di contruzione, anche per sostiuire una lampadina. Poi dopo una prima visione, ti senti dire dal riparatore: "abbimo smontato mezzo motore, il motorino va bene, adesso devono rimontare  il tutto, e con la chiave codificata provano a  vedere se si è scodificata la centralina centrale, o le periferiche" e qui comincia l'avventura! Si sa quando inizia ma ancora non si sa quando finisce! Con le nuove carrozze  bastava un cavallo di scorta, adesso bisogna avere una carrozza di scorta. Vabbè speriamo che riescono a risolvere in pochi giorni, così posso  andare al mio trullo fatato. Avviso per gli amici del blog se vi trovate in zona:  "Ceglie Messapica" e non temete la presenza delle fate e dei Folletti, la porta del trullo fatato è sempre aperta. franca


Senza titolo 1592

  L'AVETE LETTO IL LIBRO IN VIAGGIO CON L'ASINO ?  :-)


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Senza titolo 1591

  L'AVETE LETTA LA FIABA LA STREGA NEL FIENILE DELLA PASTORA ?  :-)


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4.8.09

in italia ci si accorge degli artisti troppo tardi cioè si chiude il cancello dopo che sono fuggiit i buoi

Ultimamente sto ascoltando la raccolta acustica di Cristina Dona   Piccola Faccia 






 uscita il  24  luglio con l'espresso nella seriParticolare femminile una raccoltta  composta di 5  cd ovvero  di cinque voci femminili dal profilo assolutamente particolare, accomunate da una spiccata abilità crossover, che permette loro di muoversi agilmente nei territori del jazz come del pop. Sono Nicky Nicolai, Malika Ayane, Cristina Donà, Simona Molinari e Chiara Civello.
Esso è un cd  particolarmente  iinnovativo  nonostante sia una raccolta  perchè secondo news prese dal suo forum ufficiale non contiene solo "i grandi successi"... in questo modo si distacca molto dall'idea di "best-of" che va tanto di moda nel mondo delle edizioni musicali



 Eccovi un video tratto dal live acustico di Mtv italia




 
Mi è piaciuta talmente tanto che mi  sto facendo scaricando tutta la sua discografia

Ha ragione l'introduzione fatta da http://temi.repubblica.it al suo album . Essa è una delle voci più importanti e originali del panorama musicale italiano; artista trasversale ai generi ed esponente della canzone d'autore italiana, Cristina Donà vanta prestigiose collaborazioni italiane e internazionali, che le hanno permesso di coniugare al meglio la tradizione cantautorale italiana, con le influenze del rock più scarno .
Inoltre leggo suil forum ufficiale della cantante che in questo disco Cristina si cimenta anche con il disegno, sua vecchia passione, realizzando per la copertina ed il libretto una sorta di galleria di "piccole facce".Sempre dallo steso forum un utente scrive : << Io sono contento che non contenga solo "i grandi successi"... in questo modo si distacca molto dall'idea di "best-of" che va tanto di moda nel mondo delle edizioni musicali >>
Adesso me lo riascoklterò con più calma , visto che quando sono in macchina con la matusa , non è possibile ascoltare niente che a lei non piaccia , infatti mi ha fatto togliere il cd doipo neppure 3 canzoni dicendo che era una barba . Però a sorpresa credevo che mio cugino ci mettesse più tempo a mastrerizzare , mi ha scaricato i primi duue , e oggi in sottofondo alla bella , ma pesante Les bonnes ( le serve ) di Jean Genet
( 1910 -1986)














L’élection du conseil d’administration de la Wikimedia Foundation a commencé. Votez.

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[Aidez-nous à traduire cet appel !]













 qui maggiori news sulla trama mi sono ascoltato il primo cd tregua 1997 . Un viaggio dentro se stessa , un ottima auto analisi senza censure .

 approffondimento





Senza titolo 1590

  VE LO RICORDATE IL DISCO TORNERO' DEI SANTO CALIFORNIA ?  :-)


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Action Photography

Night Club by Barbara LasagnaPhoto by TemporaNigra ::: Click on it to view the DeviantArt Gallery of this Artist !

Wadi Rum - 1




















 Wadi Rum Pictures, Images and Photos




  Immagine in rete grazie



Wadi Rum


Il sole grande nel deserto tinse tutto di rosso
e sfumo di giallo di viola il contorno del cielo.
Ai nostri occhi apparve uno spazio infinito!
Il sole come un amante silenzioso
si nascose dietro le dune colorate
spargendo nel cielo una  polvere magica
di colore giallo viola e di rosso!
La sabbia ancora rovente
scivolava sotto i nostri piedi
accompagnando in nostro passo affaticato.
Intorno a noi regnava un grande silenzio
il buio  in un attimo si fece fondo.
I primi brividi apparsero sulla pelle!
Anche la tunica di tela bianca
come un sipario calato
si posò delicata sulla sabbia colorata.
La luna pallida illuminò con i suoi raggi
i contorni dei nostri corpi
ormai completamente nudi.
Restammo per ore avvinghiati...
poi distesi sulla sabbia ancora calda
tutto il deserto del Wadi Rum
era con noi e dentro di noi.
A turno vedemmo il cielo e le stelle.
Per te amore ho gridato fino all'alba
e ho scritto con la mia mano stanca
t' amo sulla sabbia!
franca bassi






il jazz spiegato a un 14\15 [ un viaggio senzza droghe ed alcoill ma con la mente ]


Mio " cuginetto " legendo questa Poesia di Angela meloni Jazz presa ad Alghero circa 2 settimane fa dalla bacheca di poesia a strappo edizione 2009
N.b

non è stato possibbile rintcciare l'autrice per chiederle in permesso .e avvisarla della citazione della  sua. Se nel caso qualcuno\a di voi la conoscesse o l'avvesse nei contatti , ( o magari mi trova lei stessa ) segnalatelo voi  grazie

Jazz



Dallo stereo escono note suadenti
che poi alleggiano nell'aria
posandosi soavemente nel mio spirito
IL jazz
questa patola sexy
intrigante
che fa sognare
notte, amre
e la luna che ci si specchia
nel profondo e calmo blu
di una notte primaverile
di meta' maggio .
Cosa è il jazz ? è qualcosa che viene detta all'improvviso ..
..oh.. quello è jazz
è qualcosa che quando viene sussurrrata
non riesci ad interpretala subito
ti lasci avvolgere da questo suono
chiudi gli occhi
e tia ccorgi che ...
in realtà quello che sempre desideravi
è li con te , dentro di te
la pace che investe il tuo spirito
quella voglia costante
d'immergersi nela beatitudine dell'unverso
nel respito di questa notte che verrà


proprio mentre nelo stereo partiva la colonna sonora del film Scoprendo forrest ( Finding Forrester ) un film del 2000, scritto da Mike Rich e diretto da Gus Van Sant. Sotto una delle mie scene preferite







una lezione che noi tutti dovremmo imparare .Un politico , per chi crede ancora nei partiti e e nella democrazia elitaria , che ci vorebbe .



Oltre a consigliarli dei siti gli fra cui questo http://web.tiscalinet.it/brunop/storia_del_jazz.htm gli ho consigliato di leggere , in maiera che se nel caso il sito lo anoiase o olo trovasse troppo tecnico per la sua età ( ha 14 anni ) di leggere la storia La leggenda del pianista sull'oceano", sceneggiata dallo stesso Baricco. Il pianista in questione è interpretato da Pippo, mentre il trombettista è Topolino , su il n 2737 di topolino ne trovate una tavola

                   tratta da http://federiconovaro.wordpress.com/ più precisamente qui


E mentre io ero sdraiato sul letto con le braccia incrociate ( mi capita spesso dinusare questa posizione per rilassarmi e riflettere ) die. Quando nonnsai cosa trola testa che viaggiavo le strofe di quella poesia sopra citata , viene lui e mi dice dopo aver eltto che da questo dialogo una delle prime tavole del fumetto ,

-- Basettoni
che genere di musica suoni ?

---Topolino
non saprei definirla

-- Basettoni
Ho capito ! allora è jazz . Quando non sai che cosa è sempre jazz . (...)

e siamo scoppiati entrambi a ridere , poi lui è ritornato alla lettura della storia e io a studiare per le'esame di settembre

Rose e Fango

Nel fango affondano i miei piedi

dopo tappeti di rose calpestati;

il viso ormai sporco e brullo

dimentica il candore

della giovane innocenza.

Come foglie in un turbine

sono ora ingoiate

 le poche certezze del passato

e con esse

i suoi tanti desideri,

talvolta condivisi

più spesso inespressi..

 

3.8.09

Dal tramonto...

tramonto su Roma                                                             Immagini di franca bassi "Roma al tramonto"


            Roma 5


                                                                 Immagine di franca bassi "Roma all'alba"


Dal tramonto...all'alba


Un filo sottile di luce dorata
accompagna il riposo della mia città.
Sono le 17 e soffia un bel ponentino
la città piano piano si addormenta
sotto la coltre di buio e di stelle.
Quante storie nascondi mia bella città?
Scivolano le ombre dei poeti
per i vicoli stretti...
recitano alle fontane alle piazze
sonetti d'amore.
Quante emozioni sono racchiuse
dietro una finestra e antichi portoni
da un rosso tramonto al dolce risveglio
quante emozioni ci racconti.
Le storie si assopiscono al tramonto
entrano nel mondo dei sogni.
E' l'alba un filo sottile di luce
entra dalle fessure delle persiane
con giochi di ombre sulle pareti bianche
mi giro vestita solo da un telo di lino
e aspetto le carezze frizzanti
della brezza del nuovo mattino.
La tenda si solleva si alza
in una danza sinuosa tutta per me.
Gli alberi i tetti le chiese e le case
si illuminano di una pallida luce.
Si ode un coro di cigolii e vocio nei cortili
si aprono le finestre e gli antichi portoni
e la città torna a vivere ancora per me.


franca bassi


Povero il mio Bondì fischiato!!! Ragazzacci siete dei ragazzacci disubbedienti andatevi a vedere subito i tronisti!

 

Leggo la notizia:”Fischi in piazza per il ministro Sandro Bondi venuto a Bologna per commemorare la strage del Due Agosto a nome del governo. Sul palco davanti alla stazione colpita dalla bomba di 29 anni fa, il responsabile della Cultura ha dovuto interrompere più volte la lettura del discorso e ha smesso di parlare senza averlo completato. "Chi ha fischiato ha umiliato la memoria", è il suo commento lasciato ai giornalisti al termine della cerimonia.” e penso che siamo proprio alla frutta. Noi, comunque, continuiamo a battere sul chiodo dell'etica, della democrazia reale e dell'onestà intellettuale. Chi è Bondi? Un rappresentante del Governo italiano democraticamente eletto! Quale ruolo ha nel Governo? Un ragazzaccio mi suggerisce che ha lo stesso peso del due di mazze con la briscola a coppe, ma io rispondo che è il Ministro della CULTURA! Se poi volete sapere quale cultura vi risponderò : quella dei tagli e delle aggiunte! Tagli alle spese del Cinema che vuole riprendersi il suo ruolo in Italia (Cinema italiano) alle orchestre sinfoniche ormai obsolete e al teatro che non vede più nessuno! Perchè? Perchè sono tutti dietro alle trasmissioni televisive di Papi Silvio che da buon papi fa delle sue donne oggetto, oggetto delle sue cure fino al passaggio dai reality al Parlamento e al Governo....con quali qualità? Ma allora siete proprio dei ragazzacci e non credete alla buona fede di chi ogni giorno si occupa di voi! Allora smettiamola di essere IPOCRITI E BUONISTI Bondi è il rappresentante di un Governo che per far rientrare in ITALIA i capitali dei boss mafiosi fa UNO SCUDO FISCALE, un Governo che stabilisce patti con chi ha sempre derogato dalle leggi e sana gli abusi penalizzando chi ha osservato sempre le leggi, che fa annunci di soldi da spendere...che NON ESISTONO! E' un paranoico che ha scordato le sue origini e oggi difende a spada tratta la privacy del papi, anche contro ogni ragionevole evidenza e un ministro della cultura dei reality! Vuole non essere fischiato? Come può essere tanto stupido da credere che anche in un paese come l'Italietta dei Berlusca c'è ancora qualcuno che non se la beve la sua eloquenza inutile e la sua retorica falsa! Cara vecchia chiesa dei papi, quelli romani, è proprio il caso di concludere:  DA QUALE PULPITO VIENE LA PREDICA BONDIANA!?


firmato Bondì Motta!!! Quello si che era veramente buono..

L’incidente nel 2020 e le vite parallele di due amiche inseparabili giulia muscariello perse la gamba per salvare chiara MEMOLI si laureano insieme assieme 4 anni dopo

CORRIERE  DELLA SERA     8\10\204   Giulia e Chiara, legate da un filo che non si potrà mai spezzare. A quattro anni dal brutto incidente...