27.4.09

POETI AL CAFFE' evento culturale a Rozzano

POETI AL CAFFE’


Si inaugura la nuova rassegna di poesia contemporanea della Galleria Rudh.

Uno spazio aperto dedicato ai poeti che presentano le loro opere.


Giovedì 7 maggio, alle ore 20, Donatella Camatta legge “Il viola che è in me”.

In contemporanea si terrà l'inaugurazione della mostra fotografica “Danza”, di Tullio Colucci.

A seguire concerto jazz.


Poeti al caffè vuole essere uno spazio libero di espressione e un'opportunità offerta a tutti i poeti che vogliono farsi conoscere o che semplicemente vogliono condividere il loro sentire.

Se sei un poeta noi ti mettiamo a disposizione il nostro caffè letterario e il nostro apparato di comunicazione. Inoltre di aiutiamo a definire la tua presentazione o il tuo evento poetico. Possiamo consigliarti sullo sviluppo della serata, possiamo metterti in contatto con altri artisti, attori o musicisti.

Con poeti al caffè ognuno può proporsi o può diventare protagonista. La rassegna sarà sempre il giovedì, prima dei concerti jazz. Tutto il resto dipende da te.

Non esitare anche solo a chiedere informazioni: news@fondazionerudh.it; 0289202323.


DONATELLA CAMATTA:

Nata a Milano nel 1959, dice di sè: "Sono un'attivista umanista, amo la poesia e la libertà".

Artisticamente si sente portata verso l'espressione unitaria della poesia. Ha iniziato a scrivere nel '75, in momenti tristi dell'adolescenza, alla ricerca di una crescita interiore.

Il calore del suo cuore esalta il suo scrivere. Oggi collabora al giornale "Colorpopora", di Milano.

Pubblicazioni: "Libero", editore web Penna d'autore, Torino 2003; "Ladre di desideri", con altre autrici, sul sito Scrivere; Dvd "Je femme", poesie e fotografie, 2006.


Con "Il viola che è in me", i poeti Donatella Camatta e Pietro Chabra e il fotografo Tullio Colucci collaborano ad una raccolta poetica e fotografica sul tema dell'eros.


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THE POETS CAFÉ '


Inauguration of the new exhibition of contemporary poetry Rudh Gallery.

An open space dedicated to the poets who submit their works.


Thursday, May 7, at 20, Donatella Camatta law "The purple is in me."

Together we held the inauguration of the photo exhibition "Dance", by Tullio Colucci.

A jazz concert to follow.


Poets coffee meant to be a space of expression and an opportunity offered to all the poets who want to be known, or simply wish to share their feelings.

If you're a poet, we will offer our coffee and our literary device of communication. Also help to define your presentation or your poetic event. We can advise on the development of the evening, we can get in touch with other artists, actors or musicians.

Poets with coffee or anyone can offer can become a protagonist. The exhibition will be on Thursday, before the jazz concert. Everything else depends on you.

Do not hesitate even to call for information: news@fondazionerudh.it; 0289202323.


DONATELLA Camatta:

Born in Milan in 1959, says of himself: "I am a human, I love the poetry and freedom."

Artistically feels flow to the expression of the poetry unit. He began to write in'75, in sad moments of adolescence, the search for inner growth.

The warmth of her heart exalts his writing. Today the newspaper is working "Colorpopora", in Milan.

Publications: "Free", publisher web Penna authors, Torino 2003, "Ladre wish", with other authors on the site Writing; Dvd "Je femme", poems and photographs, 2006.


"The purple is in me", the poets and Donatella Camatta Peter Chabre and photographer Tullio Colucci cooperate with a poetic and photographic collection on dell'eros.

Senza titolo 1463

  VI PIACE LA CATANTE LADY GAGA ?  :-)


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il gabbiano 2a parte






La notte era stata colma di carezze e baci , di racconti intessuti di lacrime e sorrisi , aveva affidato la sua ’anima a quell’uomo come un veliero affida la sua sorte all’ancora in un mare in tempesta per non perdersi nell’infinito , Lui aveva ascoltato la sua voce ma senza sentire, perso nel blu di quegli occhi da cui non riusciva a staccare lo sguardo, le sue mani tra i capelli appena mossi dal vento leggero della notte e carezze sul viso per scacciare quella immensa malinconia .


 


Adesso il sole era alto e lei provava una gioia infinita , sentiva calore dentro e fuori a togliere il gelo di giorni e giorni . Lui la prese per mano e sulla spiaggia ancora deserta si tuffarono in quel mare che era stato unico testimone del loro incontro e che sarebbe stato colonna sonora di quella immensa emozione  , giocarono con le onde come due bambini al primo bagno d’estate , con la voglia di ridere e gridare la spensieratezza di quel momento così unico . Non erano certo due ragazzini al primo amore , ognuno portava sulle spalle la sua storia ma adesso non esisteva il passato e nemmeno il futuro ma quel presente così pieno e ricco di emozioni da far dimenticare tutto .


 


passarono insieme due giorni indimenticabili il cui ricordo li avrebbe accompagnati per il resto dei loro giorni.


La sera  in un localino sul mare cenarono a lume di candela e a lei sembrava di vivere una favola che le era stata concessa  da una forza misteriosa forse per ripagarla di tante lacrime .


A un tratto , lui le prese la mano e la strinse forte ,guardandola negli occhi, ma il suo sguardo era triste, le parole che stava per pronunciare non le sarebbero piaciute e lui temeva di farle ancora del male , cercò  dentro di sé le parole migliori per rendere la notizia che stava per darle meno dolorosa possibile , ma non le trovò , decise allora di essere diretto e senza pensarci troppo le disse che l’indomani mattina sarebbe dovuto ripartire per la sua isola e chissà quando si sarebbero potuti rincontrare .


Lei tacque mentre nella sua mente ripassava la notte d’amore sulla spiaggia , le carezze i baci . dentro sé sentiva l’urlo della sua anima che diceva NO , era stato solo un bel sogno che stava per svanire e lei si sarebbe ritrovata da sola in un letto vuoto. Strinse forte la mano di lui fino a fargli male e lui vide le sue lacrime senza fine rigargli il bel volto  .


uscirono dal locale e lui l’abbraccio forte quasi a volerla far entrare dentro sé per portarla via, poi salirono nella camera d’albergo dove lui alloggiava  e fecero l’amore per l’ultima volta .


 


 


 


Guardami


e dimmi cosa vedi nei miei occhi


 


cerca l’azzurro del mare


scrigno dei miei segreti


adagiato sul fondo


e te li svelerò uno ad uno


 


sprofonda nel  nero della notte


custode silenziosa dei miei sogni


udrai il pianto delle mie delusioni


il respiro delle  mie solitudini


 


cattura  la luce delle stelle


è la forza


la determinazione


che spinge avanti la mia vita


te ne farò dono quando ne avrai bisogno


 


 


bruciati  col  rosso del fuoco


La passione ,


l’amore che scoppia dentro


un treno veloce


che deraglia ad ogni stazione


ma raccoglie i rottami e riparte


 


guarda questo arcobaleno


fatto di tristezza di malinconia


di dolcezza di rabbia d’amore


di lacrime


un’esplosione di colori


un gioco d’artificio


che  ti offro ad ogni sguardo


 


se riesci a vedere


tutto questo


vedrò il tuo sorriso


e le lacrime sul tuo viso


guarderò dentro ai tuoi occhi


e mi specchierò in te.


 


era arrivato il momento di dirsi addio, ma sarebbe stato un addio? quel che avevano vissuto in quei pochi giorni , contava tutta una vita , era stata passione forte intensa , un’onda che li aveva travolti senza dargli il tempo di realizzare in cosa stavano annegando , forse non era Amore , ma solo il bisogno di sentirsi ancora desiderati , di provare emozioni per troppo tempo negate , di sentire ancora il calore di un corpo che ti cerca e ti avvolge scacciando per un momento la solitudine . Lei si rese conto che ciò che aveva vissuto era stato un dono che doveva portare nel cuore con dolcezza, senza rancore per poterlo vivere ancora nel ricordo ogni volta che la sua anima avrebbe avuto bisogno di una piccola luce per non morire.


Lo bacio a lungo e sorridendo lo saluto con queste parole


 


 


Laggiù ,
l’isola che non c’è,
dove posano i pensieri
e si materializzano i desideri,
dove l’impossibile è reale
e il sogno vive.

Laggiù ,
è la nostra casa
fatta di bagliori di luce,
colorata dal nostro sorriso,
senza porte e finestre,
riscaldata dal nostro amore
e le risa sono la nostra musica ,
le corse su una spiaggia
dove ogni granello è un diamante
che brilla solo per noi.

Laggiù
ti vedo come io ti voglio,
pensiero inquieto
che tormenta la mente
con veleni di miele
e spade di seta.


 


L’aereo si alzò  dalla pista portandosi via quel bianco Gabbiano che si era riposato tra le sue mani.  Seguì  quel volo sorridendo finché  non scomparve.


 


 


 


 


 


 


fine.

"LE ULTIME 56 ORE" SPIANDO DIETRO LE QUINTE DEL SET

domenica, 26 aprile 2009


dal blog di Rossella Drudi  http://www.diteloame.splinder.com


"LE ULTIME 56 ORE" SPIANDO DIETRO LE QUINTE DEL SET









Miei cari amati amici blogger, siamo arrivati alla fine della quarta settimana di riprese, dal set del film "LE ULTIME 56ORE" vi mostro in assoluta anteprima, alcune immagini del dietro le quinte, "rubate" dal set. Quello che vedrete è legato alle prime due settimane di lavoro. Il montaggio è stato realizzato in un solo giorno da un bravo e volenteroso ragazzo che segue tutto con la sua videocamera, che non me ne voglia se in questo momento non ricordo il nome (la stanchezza), ma lo citerò a breve, questo video mi sembra efficace. Continuerò ad informarvi rendendovi partecipi come sempre. Un grande bacio a tutti voi e come diceva il poeta ..... finalmente è domenica .... si dorme di più, ma il cielo qui a (Catania) non è mai blu .... Bacioni dalla sempre vostra pazza, Rossella, la Drudi





Diffidare dalle imitazioni.



INCENERITORI....CHE VERGOGNA

il gabbiano










Si erano conosciuti , una sera d’estate  durante una festa sulla spiaggia.


Lei era sola , il marito l’aveva lasciata per un’altra  e nonostante fosse


ancora scossa da quell’evento aveva deciso di reagire  e prendersi una boccata di vita,


perché la vita non finiva lì  davanti alla banchina del porto mentre una nave prendeva il largo


portandosi via una parte di lei  , la vita continuava e lei era ancora troppo bella e giovane per rinunciarci.


Lui era rimasto colpito dal suo sguardo dolce e malinconico  , era un turista come tanti in quella calda estate e non conosceva nessuno che potesse presentargliela, così rimase per un po’ a guardarla mentre era seduta al tavolo del baretto sulla spiaggia  a  sorseggiare  un long drink  circondata dal fumo di una sigaretta.


Lei si era accorta di quegli occhi che la scrutavano erano occhi chiari , luminosi e molto fascinosi e abbozzo un mezzo sorriso senza guardarlo, poi prese il bicchiere , si alzò e scese i tre gradini di legno che la separavano dalla spiaggia , si tolse i saldali e si incamminò fino alla riva.


Per Lui fu come un invito e con discrezione  poco dopo le si avvicinò portandosi a un passo da lei


Sentiva il suo respiro sulle spalle nude , il cuore le batteva a mille, quello sconosciuto stava per infrangere i suoi silenzi , la sua solitudine , una luce nuova le illuminava il viso sotto il riflesso di una  luna complice, finchè lui non le parlò avvicinandosi al suo orecchio , le parole che udì , non le diedero la forza di muoversi e girarsi di scatto come sarebbe stato normale , restò lì ,immobile ad ascoltare  la sua voce.


 


 Dentro una conchiglia
cerco la tua voce
portata da un’onda del mare
La sento come una carezza
sulla pelle salata
a ridarle freschezza
come un bacio
su labbra assetate
da questa arsura

Si apre la conchiglia
e mi mostra il tuo cuore
batte in fretta
nell’attesa del sogno
e alzo gli occhi verso l’orizzonte
involando i pensieri
mentre il sole dipinge il cielo
col mio sangue
e la luna già alta
mi sbianca il viso

In ginocchio sulla sabbia
stringo la conchiglia al cuore
e chiudo gli occhi
inalando salsedine
che brucia l’anima
e stordisce i sensi
ubriacandomi di te.


 


Era sveglia, non stava sognando , per la prima volta in vita sua , un uomo le aveva sussurrato irresistibili parole d’amore che mai nessuno aveva pronunciato per lei .


Mille pensieri in un nanosecondo passarono per la sua mente ,un elenco interminabile di cose che non aveva mai avuto , che mai aveva provato e adesso aveva poco tempo per decidere se rinunciare ancora o tuffarsi in quel mare calmo che dolcemente l’abbracciava .


Ma non fece in tempo a finire i suoi pensieri che le sue labbra si ritrovarono sulla bocca di quello sconosciuto in un bacio pieno di passione .


L’alba li ritrovò  abbracciati sulla spiaggia  come due perle nella stessa conchiglia che un sole indiscreto cominciava a schiudere.


 


continua



Senza titolo 1462

  L'AVETE VISTO IL FILM LA BOMBA ?  :-)


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25.4.09

Senza titolo 1460

  QUESTO E' UN VECCHIO SEDILE DEL TRATTORE !  L'AVETE MAI VISTO ?  :-)


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problema delle municipalizzate

dopo  la  storia   di esteban (  vedere il post  precedente  )  e  il comunicato di Palmieri Filippo  pubblicato  nei  commenti  . Da una nostra  chiaccherata  in Fb  [ nata  questa  intervista. Mi farebbe  piacere sentire  consa ne  pensate  voi  , e  le vostre eventuali  prese   di posizione pro o contro   tale  problema  quindi  votate il sondaggio sotto



cosa ne pensi dela storia di esteban ?
credo che sia un esempio di come lo stato talvolta si interessi del proprio tornaconto a scapito degli interessi e dei diritti del singolo cittadino. Nella caso di Esteban era lui stesso che voleva mettersi al servizio della comunità comprandosi un terreno e relativa attrezzattura, per cui lo considero un torto con aggravante, quella di aver ingannato un cittadino che voleva dare una mano alla sua comunità.


sarebbe sucesso lo stesso se non ci fossero el municipalizzate ?

Credo di NO, anzi ne sono sicuro. Perchè è proprio dall'interesse della classe politica dirigente che voleva costruire sul terreno, e della municipalizzate che avrebbero permesso ciò, che il terreno di Esteban è stato passato da agricolo a Forestale nel piano regolatore



come hai appreso dela vicenda di esteban ?ho letto la sua storia in un forum antimafia. Sovente si lamentava di non essere ascoltato e che nessuno gli dava una mano. Allora ho colto l'occasione di rendermi utile al volo. Con il suo consenso ho pubblicato la sua storia in una nota su Facebook che è piaciuta al noto testimone di mafia Pino Masciari. In seguito ho cercato di informare alcune personalità legate al mondo della politica e dell'antimafia come Serenetta Monti, candidata come sindaco a Roma, che si è resa disponibile a darci una mano e lo stesso Salvatore Borsellino che leggendo la nota di esteban si è voluto lui stesso rendere partecipe della rabbia dovuta al torto subito da esteban. Adesso sto cercando il loro consenso per inviare una lettera allo stesso movimento antimafia anche a loro nella quale spiegare la vicende di esteban e il mio progetto antimunicipalizzate



potresti spiegare perchè sei contro le muncipalizzate ? ed eventuali soluizioni proponi in alternativa ?




Le municipalizzate sono aziende private a diritto Pubblico. Questa sinergia tra pubblico e privato permette una qualche forma di solidarietà tra questi due ambiti per fare i propri interessi, i loro, non quelli del cittadino come Esteban.Ciò che propongo in alternativa è la costituzione di alcune cooperative gestite dagli stessi cittadini che possano aiutare lo stato nel svolgere i propri compiti. In questo modo anche il cittadino comune si rende partecipe della cosa pubblica e si rende conto di eventuali inefficenze nella cosa pubblica.













































cosa ne pensate dele municipalizzate ?
ha ragione Palmieri
Palmieri ha torto
non saprei
mi devo informare
non risponde
  
pollcode.com free polls


il giorno del mio ricordo

Morte per fucilazione della  crocerrossina Giuseppina Billone durante un agguato partigiano in un ospedale da campo a San Donato di Mango




Oggi 64 anni fà



Bocca di rosa
occhi di cerbiatto
nel tuo bianco camice
striato di rosso

E i morbidi capelli ramati
raccolti a treccia
sotto il cappello di crocerrosina
per te ancora bimba niente danze
ne canti , ne mamma vicina

Ma sangue e sangue
e dolore e urla
e lamenti sotto una tenda da campo
ai piedi della ferrovia .

“Eccoli

fate presto
arriva il treno

le barelle ,
dottore ,
dottore corra”

E poi

lo sgomento ,

il terrore di un mitra puntato

Nascosto il cappellano prega
per quelle anime indifese
chiedendo un miracolo che non arriverà

E ti ritrovi di colpo nella fila
aspettando quel foro che spegnerà i tuoi 23 anni
lontana dai tuoi cari , sola a morire
senza un perché ,
senza un fiore su una tomba
che non ci sarà mai

Di te mi resta solo
la lettera del cappellano
il tuo nome che è il mio
e una fotografia
nella quale mi specchio.

ciao zia ovunque tu sia.

"Liberazione festa di tutti"




Aprile 1945

Ecco, la guerra è finita.
Si è fatto silenzio sull’Europa.
E sui mari intorno ricominciano di notte a navigare i lumi.
Dal letto dove sono disteso posso finalmente guardare le stelle.
Come siamo felici.
A metà del pranzo la mamma si è messa improvvisamente a piangere per la gioia,
nessuno era più capace di andare avanti a parlare.
Che da stasera la gente ricominci a essere buona?
Spari di gioia per le vie, finestre accese a sterminio,
tutti sono diventati pazzi, ridono, si abbracciano,
i più duri tipi dicono strane parole dimenticate.
Felicità su tutto il mondo è pace!
Infatti quante cose orribili passate per sempre.
Non udremo più misteriosi schianti nella notte
che gelano il sangue e al rombo ansimante dei motori
le case non saranno mai più cosi ‘ immobili e nere.
Non arriveranno più piccoli biglietti colorati con sentenze fatali,
Non più al davanzale per ore, mesi, anni, aspettando lui che ritorni.
Non più le Moire lanciate sul mondo a prendere uno
qua uno là senza preavviso, e sentirle perennemente nell'aria,
notte e dì, capricciose tiranne.
Non più, non più, ecco tutto;
Dio come siamo felici

D. Buzzati

La teoria della relatività


Oggi ci troveremo, come tutti gli anni, come sempre, alle 14.30 al Planetario di Milano. Come tutti gli anni, come sempre, festeggeremo il 25 aprile con orgoglio e fierezza. Noi democratici, noi antifascisti, noi umanisti.

Come tutti gli anni, come sempre, presenzierà Giorgio Schultze [foto a destra], portavoce europeo della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza e candidato indipendente nell'Idv alle prossime elezioni (presto pubblicheremo una sua intervista). “1945 liberazione dal nazifascismo, 2009 liberazione dalle armi e dalla violenza”: questa la parola d’ordine di Schultze, da sempre impegnato a favore d'una reale applicazione della Carta dei Diritti Umani. “E' giunto il momento di uscire dalla preistoria umana e cominciare a costruire una Storia finalmente umana, è urgente e prioritario fermare le guerre e la nuova folle corsa agli armamenti, smantellare gli arsenali nucleari, far ritirare le truppe di occupazione, impedire l’uso bellico dello spazio, trasformare la folle cifra di 1.300 miliardi di dollari spesi ogni anno in armamenti, in investimenti per la salute, l’educazione, per nuovi posti di lavoro”, proclama convinto.


Pare proprio che quest'anno non saremo soli. Dopo quindici anni spesi a ignorare, sbeffeggiare, imbrattare la Resistenza, B. si è scoperto, anche lui, democratico e partigiano. Gli abbiamo visto sfoggiare molti copricapi; la bustina dei nostri combattenti, audacemente sottratta a qualche soldato regolare, ancora ci mancava. Ma, presto, la nostra curiosità potrebbe venir soddisfatta.









Sandro Pertini e compagni/e.


Quando si è padroni d'un Paese, tutto diventa relativo. Solo B. resta assoluto. Accorpa destra e sinistra. Poi, certo, qualcuno resiste anche da quelle parti: lei, cui del resto non faglia la coerenza, continua a fregarsene, La Russa non riesce proprio a camuffare il suo credo fascista, beccandosi subito una reprimenda dall'altro ex-fascista, ora misuratissimo Presidente della Camera, nonché dallo stesso B. il quale, come acutamente annotato da Filippo Ceccarelli, ha compreso che lo scontro con un'opposizione peraltro inesistente non paga. E commemorerà a Onna, il paese ucciso due volte, prima dalla rappresaglia nazista, poi dal terremoto. L'ultimo testimone oculare dell'eccidio è spirato ieri, per i postumi delle ferite procurate dal sisma. Nessuno ha pensato di suggerire a La Russa di recarsi lì, invece di recitare la parte del compunto servitor di Stato all'Altare della Patria. Ma tutto si tiene, nell'azzeramento dei valori. Con questi relativisti, Ratzinger non se la prende mai.


Come tutti gli anni, come sempre, noi invece resistiamo. Perché, per noi, impegno e presenza sono ancora parole pregne di significato. Non ci avrete.

Il Drago cattivo

                   
 



Il Drago cattivo si è di nuovo svegliato.
Dalle viscere infuocate della  terra vuole uscire.
La sua lunga coda arsa dalla lava
sembra un serpentone impazzito
si dimena si contorce dal dolore
la lava ribolle!
arde la sua carne ormai piagata dal calore
il Drago non ha pace
non riesce a riposare i suo brandelli di pelle doloranti
spacca ferisce la crosta terrestre per uscire
con la sua forza modifica il livello dei mari
devia i piccoli fiumi spariscono i laghi
cadono dai monti grandi massi
dove passa tutto sopra di lui fa crollare
Alcune case stanche di tutto quel tremore
sono tristi si abbandonano
alla furia del Drago cattivo
vogliono morire!
Si arrendono lasciano cadere al suolo
le ultime pietre antiche.

franca bassi

immagine in rete

24.4.09

La teoria della relatività

Domani ci troveremo, come tutti gli anni, come sempre, alle 14.30 al Planetario di Milano. Come tutti gli anni, come sempre, festeggeremo il 25 aprile con orgoglio e fierezza. Noi democratici, noi antifascisti, noi umanisti.

Come tutti gli anni, come sempre, presenzierà Giorgio Schultze [foto a destra], portavoce europeo della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza e candidato indipendente nell'Idv alle prossime elezioni (presto pubblicheremo una sua intervista). “1945 liberazione dal nazifascismo, 2009 liberazione dalle armi e dalla violenza”: questa la parola d’ordine di Schultze, da sempre impegnato a favore d'una reale applicazione della Carta dei Diritti Umani. “E' giunto il momento di uscire dalla preistoria umana e cominciare a costruire una Storia finalmente umana, è urgente e prioritario fermare le guerre e la nuova folle corsa agli armamenti, smantellare gli arsenali nucleari, far ritirare le truppe di occupazione, impedire l’uso bellico dello spazio, trasformare la folle cifra di 1.300 miliardi di dollari spesi ogni anno in armamenti, in investimenti per la salute, l’educazione, per nuovi posti di lavoro”, proclama convinto.
Pare proprio che quest'anno non saremo soli. Dopo quindici anni spesi a ignorare, sbeffeggiare, imbrattare la Resistenza, B. si è scoperto, anche lui, democratico e partigiano. Gli abbiamo visto sfoggiare molti copricapi; la bustina dei nostri combattenti, audacemente sottratta a qualche soldato regolare, ancora ci mancava. Ma, presto, la nostra curiosità potrebbe venir soddisfatta.




Sandro Pertini e compagni/e.


Quando si è padroni d'un Paese, tutto diventa relativo. Solo B. resta assoluto. Accorpa destra e sinistra. Poi, certo, qualcuno resiste anche da quelle parti: lei, cui del resto non faglia la coerenza, continua a fregarsene, La Russa non riesce proprio a camuffare il suo credo fascista, beccandosi subito una reprimenda dall'altro ex-fascista, ora misuratissimo Presidente della Camera, nonché dallo stesso B. il quale, come acutamente annotato da Filippo Ceccarelli, ha compreso che lo scontro con un'opposizione peraltro inesistente non paga. E commemorerà a Onna, il paese ucciso due volte, prima dalla rappresaglia nazista, poi dal terremoto. L'ultimo testimone oculare dell'eccidio è spirato ieri, per i postumi delle ferite procurate dal sisma.

Nessuno ha pensato di suggerire a La Russa di recarsi lì, invece di recitare la parte del compunto servitor di Stato all'Altare della Patria. Ma tutto si tiene, nell'azzeramento dei valori. Con questi relativisti, Ratzinger non se la prende mai.
Come tutti gli anni, come sempre, noi invece resistiamo. Perché, per noi, impegno e presenza sono ancora parole pregne di significato. Non ci avrete.

Impariamo a dire grazie!



Imparare a dire grazie è come avere una bacchetta magica che permette di valorizzare ciò che si ha.

Il grazie è gratis, non costa niente e ci permette di arricchirci, poiché dicendo grazie entriamo nell'abbondanza della vita.

Dire grazie porta gioia ed entusiasmo nelle nostre relazioni.

Dire grazie ci permette di uscire dalla solitudine e dalla solitudine interiore.

Dire grazie ci permette di riconnetterci col divino.

Grazie è un abbraccio in parole (Stuart e Linda MacFarlane)


Così, in attesa di vedervi tutti giovedì 7 maggio alla conferenza (la trovate tra i miei eventi),
vi propongo questo semplice esercizio:

Per cosa sono grato, o grata, in questo momento?
Rispondete 5 volte a questa domanda.
Se vi fa piacere potete condividere le cose per cui sei grati con noi, postando la vostra lista nei commenti!

Terromoto si vuole insabbaire ? Le macerie sparite a pasquetta: aggiornamenti video

lo  so che mi contraddico   perchè avevo detto che non avrei aprlato del terremoto  , ma   le legalità  non mi piacciono

da  antimafia2000  ricevo  ed  inoltro 

da site.it - 24 Aprile 2009
Ieri abbiamo ricevuto questa mail da alcuni membri del sito meetup.com/altoparlanti, anche loro presenti a L’Aquila ...










in piazza d’armi il giorno di pasquetta, mentre con un dispiegamento incredibile di uomini e mezzi venivano triturate e fatte sparire le macerie degli edifici sotto inchiesta per i crolli sospetti che hanno causato decine di vittime. Questo è il video che hanno prodotto i due redattori:

Site.it aveva già denunciato quanto accadeva in piazza d’armi e pubblicato le foto con alcune targhe dei mezzi coinvolti nell’opera di distruzione delle macerie.



[ Per leggere l’articolo CLICCA QUI ]:

Il giorno successivo, per impedire la sparizione di prove importanti per l’accertamento delle responsabilità, la Procura di L’Aquila ha disposto il sequestro dei resti “rimasti” degli immobili oggetto di inchiesta. Subito dopo è stato creato il pool di magistrati antimafia per vigilare sulla ricostruzione in Abruzzo.

Come già scritto nelle nostre corrispondenze dalle zone colpite dal sisma, il grave episodio testimonia di piazza d’armi della situazione precaria in cui versa la giustizia nelle zone terremotate, in cui ogni forma di attività è sotto il controllo esclusivo dei vertici della Protezione civile: procuratori che dormono in auto, tribunale e Corte d’appello distrutte o inagibili, forze dell’ordine disarticolate nelle loro attività, enti locali esautorati di ogni potere. Per fronteggiare l’emergenza informativa - nei campi gli sfollati non ricevono giornali - abbiamo aperto una nostra redazione di fortuna dove stampiamo site.it/sollevatiabruzzo, un ciclostilato da distribuire nelle tendopoli.

[ Per scaricare il numero zero di sollevatiabruzzo clicca QUI ]

Lanciamo di nuovo l’appello del Procuratore Rossini, che ha invitato la popolazione ha fornire foto, immagini video, documenti e ogni informazione utile per l’accertamento di eventuali responsabilità nei crolli. La mail che riportiamo di seguito, testimonia delle difficoltà per svolgere anche questo dovere civile, pertanto ci mettiamo a disposizione di chiunque voglia fornire informazioni, impegnandoci a fare da tramite con le forze dell’ordine.

Ecco il testo della mail ricevuta.

“Gentile signor Venti,
Abbiamo provato a rintracciare qualcuno che si potesse occupare di recapitare le immagini al procuratore Rossini ma non ci siamo riusciti; abbiamo chiamato carabinieri, finanza, centri operativi, tutti dicono che imperi il caos e non si possa fare più di tanto e che tra le reperibilità lui non compaia: contiamo non solo sulla diffusione delle immagini ma che davvero possano essere utili alle indagini nelle mani di chi di dovere.
Noi torneremo in Abruzzo il primo maggio, per filmare, documentare, vedere e vigilare sulla verità con la passione di ”operai dell’informazione” quali siamo al servizio del cittadini e disposti ad incontrarci, e ad approfondire quanto anche con le autorità.
Per un approfondimento qui trova il materiale raccolto a Pasquetta per intero, compreso di foto, che con l’uso della bridge può rilevare punti di vista non immediatamente evidenti: al link che segue trova quanto anticipato al telefono alla Sua collaboratrice:

http://www.meetup.com/altoparlanti-459/it/messages/boards/thread/6634566/30#27096135

http://www.meetup.com/altoparlanti-459/it/messages/boards/thread/6634566/10#26953088

In attesa di un Suo cortese riscontro, porgiamo distinti saluti.

I responsabili del forum
Aldo Santoro e Caterina Franchina”

tremonti fai censurare ancxhe questa vignetta oltre la gabanelli

Cerchiamo Franco Urso di Ceglie Messapica

Speriamo.

Ormai con il passaggio televisivo di ieri nella trasmissione Chi l'ha visto? Sono stati utilizzati tutti i mezzi mediatici. Il messaggio della scomparsa di Franco Urso e la sua foto sono ovunque in Italia.

Franco non utilizzava mezzi di trasporto propri. Non guidava. Fuori dal suo paese è come un pesce fuor d'acqua.




ora è sempre 25 aprile

Domani sarà il 64 anniversario dela liberazione . Molti vogliono farne una giornata condivisa come il 14 luglio in Francia . Ciò sarebeb bello è auspicabile , ma purtroppo è rimarra ancpora per un ble po' un utopia . Infatti gloi italiani non sono ancora pronti basta vedere le dichiarazioni di la Russa : << I partigiani meritano rispetto ma non di essere celebrati come portatori di libertà”. Questo perché volevano per l'Italia "un futuro stalinista" >> . o quelleI di Berluisquoni  nfatti Giorgio bocca dice sempre  su republica del 22\4\2009 : << SILVIO Berlusconi, accogliendo l' invito del segretario pd Franceschini, parteciperà per la prima volta al 25 aprile. È una decisione che va giudicata positivamente perché in essa oltre che a un diritto si riconosce il dovere del presidente del Consiglio di celebrare assiemea tutti gli italiani la festa della Liberazione e i valori della Resistenza, dell' antifascismo e della Costituzione. Ma quando aggiunge che lo farà perché di questa festa non se ne appropri soltanto la sinistra il premier rivela di essere ancora lontano da una autentica maturità democraticae storica. (…) >> lo stesso dice su la russa : << È difficile capire su cosa si basi l' affermazione di La Russa dato che il Partito comunista italiano che organizzòe diressei partigiani rossi, meglio noti come garibaldini, fece parte e parte decisiva dell' Assemblea costituente da cui è nata la Repubblica democratica. Che i comunisti italiani abbiano scelto la democrazia invece che la dittatura potrà sembrare ai loro avversari una scelta opportunistica, obbligata dai rapporti di forza in Europa e nel mondo ma si prenda atto anche da chi avrebbe preferito un esito diverso che essa ci fu e fu per i comunisti italiani vincolante. Gli storici non hanno ancora fornito la prova di chi fu la responsabilità di questa scelta: se fu decisa da Stalin o dalla Internazionale comunista di cui l' italiano Palmiro Togliatti era un autorevole dirigente, ma l' accettazione da parte comunista della divisione del mondo in due sfere di influenza fu un dato di fatto accettato sin dagli anni della guerra di Spagna, riconfermato nell' incontro fra i vincitori della guerra contro la Germania nazista e rispettato anche dopo l' invasione sovietica dell' Ungheria. Fosse interprete del pensiero politico di Stalin o convinto della necessità di convivere con le grandi democrazie occidentali Togliatti, arrivato in Spagna durante la guerra civile, dettò i tredici punti di una costituzione che sarebbe entrata in vigore a guerra finita di chiara impostazione democratica: autonomie regionali, rispetto della proprietà e della iniziativa privata e dei diritti civili, libertà di coscienza e di fede religiosa, assistenza alla piccola proprietà, riforma agraria per la creazione di una democrazia rurale, rispetto delle proprietà straniere non compromesse con il nazismo, ingresso della Spagna nella Società delle nazioni. >> Infatti fu per il pc se rimasero in vigore , art 8 dela costituzione italiana , i “ famigerati “ patti lateranensi del 1929 . Naturalmente già allora ma ancora oggi << gli avversari dei comunisti dissero che era una scelta tattica in attesa della rivoluzione, ma una scelta vincolante come si dimostrò in Grecia quando i partigiani rossi di Markos e il loro tentativo di impadronirsi del potere furono abbandonati alla più dura sconfitta. Che la scelta democratica fosse valida nella Repubblica fu chiaro quando tutte le fiammate rivoluzionarie della base comunista, dall' occupazione della prefettura di Milano a quella del monte Amiata dopo l' attentato a Togliatti, furono spente dalla polizia diretta da Scelba senza reazione del partito. Possiamo dire che le affermazioni di La Russa sull' inaffidabilità democratica dei partigiani rossi sono un processo alle intenzioni smentito dal rispetto alla Costituzione dei comunisti italiani, che al contrario dei neofascisti alla Borghese o delle trame nere, non hanno mai progettato colpi di Stato e si sono schierati con decisione contro il terrorismo delle Br. Ma c' è un' altra ragione, anche essa storica, per dissentire dalla dichiarazione di La Russa ed è quella di considerare il movimento partigiano garibaldino come un tutt' uno con il partito comunista e il partito comunista come la stessa cosa di una dittatura stalinista. Procedere per generalizzazioni arbitrarie è un cattivo modo di fare la storia e anche la politica. >> infatti , qui Bocca di cui no sempre condivido le sue ideee , ha ragione dato che le formazioni Garibaldine furono formate anche da socialisti ed esternamente vi collaborarono anche gli anarchici .. E poi sepre B : << Chi ha conosciuto il movimento partigiano nella sua improvvisazione e varietà estrema sa bene che diventare un partigiano rosso non era sempre una scelta politica, ideologica, che si andava nelle brigate Garibaldi per molte ragioni non politiche, perché erano fra le prime formatesi o le più vicine, le prime che si incontravano fuggendo dalle città occupate dai nazifascisti magari per raggiungere dei conoscenti, degli amici. Si pensi solo al comando garibaldino piemontese, che si forma in valle Po con gli ufficiali di cavalleria della scuola di Pinerolo che seguono Napoleone Colajanni, nome partigiano Barbato, perché loro amico non perché comunista, o gli altri che in Val Sesia vanno con Cino Moscatelli perché è uno della valle come loro non perchéè comunista. Così come noi delle bande di Giustizia e Libertà nel Cuneese che non avevamo mai sentito parlare del partito di azione e del suo riformismo liberal-socialista, ma che eravamo compagni di alpinismo di Duccio Galimberti o Detto Dalmastro. Nella guerra partigiana prima veniva la sopravvivenza, la ricerca delle armi e del cibo, poi sul finire arrivò anche la politica, ma le ragioni di lealtà e di amicizia restarono dominanti per cui egregio ministro La Russa mi creda ma per uno che è stato partigiano le differenze di cui parla non ci sono state. Per venti mesi, per tutti, la ragione di combattere era la libertà. >>






da il documentatrio materiale resistente di Guido Chiesa per i 50 della liberazione




dal concerto per Beppe Fenoglio


Ora dico io benvengano quelli di destra ( ovviamente antifascista ) perchè nella resistenza ci furono anche loro che vogliono festeggiare la resistenza senza distinguo , ma come valore alla Resistenza senza se e senza ma come atto straordinario contro il fascismo". . Se proprio volete un 25 aprile di tutti finitela di dire boiate storiche , non mettete e non decontestualizzate la violenza ( anche sommaria ) dei partigiani durante e post la guerra con quella fascista e repubblichina . Solo allora finira questa linea gotica






con questo a tutto alla prossima  trovate  sotto alcuni  approfondimenti  . per  chi non sa   , non ricorda  o  ha  dimenticato da dove siamo nati e dove andiamo soprattutto 








i miei video



http://www.youtube.com/profile?user=redbeppe&view=playlists


suddivisi  in





e  per   finire 


http://it.wikipedia.org/wiki/Resistenza_italiana con tutti i libri , film , e url e voci colegate



Era senza il casco

Era senza il casco



GENITORI E FIGLI


Daniela


Iniziamo oggi una nuova rivista e la principiamo da fatti di cronaca avvenuti e chiari a tutti,  parliamo del rapporto tra genitori e figli. Non vuole essere un manuale delle cose giuste e di quelle sbagliate ma un confronto serio su temi ricorrenti in una società come la nostra che si trova al suo crepuscolo e che deve ritrovare il senso di un ragionamento diretto e semplice tra i vari corpi sociali e principalmente all'interno di quel microcosmo che è la famiglia dove si avvertono e  si subiscono gli scivoloni e il degrado del mondo esterno, che, inevitabilmente, fa parte e deve far parte della nostra vita. Il dualismo corpo spirito porta ad una drammatica gestione dell'essere in termini di apparenza e di sostanza, guidato da un Grande Fratello, Orwell docet, che entra ogni giorno e ogni istante nella nostra vita, nella nostra coppia, nella nostra famiglia. Questo effetto spacca in due la nostra vita e la fa apparire una mera essenza biologica, così non è. Accettiamo le regole e non le condividiamo, siamo disposti a rischiare solo se ci mettono nelle condizioni di non poter più mangiare, ma dovremmo riflettere e capire che non è solo sopravvivendo che giustifichiamo la nostra esistenza e la possiamo indicare come esempio ai nostri figli che, in una società come la nostra, diventano isterici, schizzofrenici e passano da un esaltazione all'altra senza capire i passaggi e le compnenti subdole che le determinano, questo è terreno fertile per il sopravvento di un NUOVO FASCISMO che si insinua già nelle nostre case senza che noi possiamo fare molto per difendere la LIBERTA', LA GIUSTIZIA e soprattutto la prima regola di una DEMOCRAZIA: l'eguaglianza di tutti! Il tema è troppo importante, lo sappiamo, così abbiamo deciso di cominciare dalle piccole cose e dalla cronaca di tutti i giorni per dare il nostro piccolo contributo ..... speriamo. Aspettiamo le vostre CRITICHE E ANNOTAZIONI, non pensiamo di aver scelto da subito la via giusta, ma proprio nell'ambito della scuola di ecologia culturale questo è un TEMA FONDANTE: L'EDUCAZIONE IN UNA SOCIETA' DIVISA IN DUE e surrogata dalla televisione e dal consumismo.


Ugo Arioti e Daniela La Brocca


Il primo articolo lo prendiamo dal CORRIERE.IT del 24 Aprile 2009 e riguarda un piccolo tema: il casco da portare quando si guida il motorino.


Il caso di un diciassettenne e l’incidente sullo scooter


Era senza il casco, condannati i genitori


Mamma e papà: aveva 17 anni e mezzo e un lavoro, è responsabile. I magistrati: dovevano educarlo meglio


ROMA - Se un ragazzino guida lo scooter senza mettersi il casco, la colpa non è (solo) sua. Ma dei genitori che eviden­temente l’hanno educato male. E che vanno dunque considera­ti responsabili degli incidenti causati dal figlio minorenne e indisciplinato. A questa conclu­sione è arrivata la sentenza n. 9556 della terza sezione civile della Cassazione. Che ha applica­to il principio nella vicenda di Vito P., un ragazzo di Potenza che nel 1990, a 17 anni e mezzo, ebbe un incidente con il motori­no su una strada provinciale di Avigliano: si scontrò con la Ve­spa guidata da Rocco M., un al­tro giovane, che morì pochi giorni dopo. La responsabilità di Vito fu riconosciuta nel 70 per cento. Perciò la Corte d’Ap­pello di Potenza, nel 2005, ave­va condannato i suoi genitori, Salvatore e Anna, oltre che a pa­gare la metà delle spese proces­suali, a risarcire i familiari di Rocco per i danni morali patiti e per le spese mediche sostenute.


La coppia aveva presentato ri­corso ma la Corte Suprema ha dato loro torto definitivamente. Impartendo una lezione di pe­dagogia. «Lo stato di immaturi­tà, il temperamento e l’educazio­ne del minore si possono desu­mere anche dalle modalità del­l’incidente». Vito non portava il casco. «Ma aveva una certa di­mestichezza con i veicoli, pur minorenne». Vuol dire che mamma e papà non gli hanno spiegato bene come si guida in sicurezza, per sé e per gli altri. Mentre secondo l’art.2048 del codice civile, scrivono i giudici, i genitori di un minore «hanno doveri di natura inderogabile, fi­nalizzati a correggere comporta­menti sbagliati e quindi, merite­voli di costante opera educati­va, per realizzare una personali­tà equilibrata, consapevole del­la razionalità della propria esi­stenza e della protezione della propria e altrui persona».


Insomma Anna e Salvatore in questo non sono stati bravi ge­nitori. E poco conta, dice la Cor­te, che Vito all’epoca fosse quasi maggiorenne e avesse già lavo­rato, prima da un fabbro e poi da un carrozziere. E che dunque fosse maturo. Perché se ciò può escludere la loro colpa in vigi­lando non cancella quella in educando. Conclusione: madre e padre non sono stati capaci di impartire al figlio «un’educazio­ne normalmente sufficiente ad impostare una corretta vita di relazione in rapporto al suo am­biente, alle sue abitudini e alla sua personalità». Perciò dovran­no pagare.


Giovanna Cavalli


sognare fa sempre bene







Cranberries - Dreams

Oh my life is changing everyday
in every possible way
And oh my dreams
it's never quite as it seems
Never quite as it seems

I know I felt like this before
But now I'm feeling it even more
Because it came from you
Then I open up and see
The person falling here is me
A different way to be

I want more, impossible to ignore
Impossible to ignore
And they'll come true
impossible not to do
Impossible not to do

And now I tell you openly
You have my heart so don't hurt me
You're what I couldn't find
A totally amazing mind
So understanding and so kind
You're everything to me

Oh my life is changing everyday
In every possible way
And oh my dreams
it's never quite as it seems
'cause you're a dream to me
Dream to me

  e qui  sotto  una traduzione fatta  da  Antonella morsello mia cdv  di facebook  (   di cui  ho  raccontasto qui sul  blog  la  sua  storia  )  che mi  fa  amore  di più questa  canzone 


Sogni
La mia vita cambia ogni giorno
In ogni modo possibile
E nonostante i miei sogni
Non è mai piatta come sembra ... Visualizza altro
Mai piatta come sembra

Lo so che mi sono sentita così anche prima
Ma ora lo sento anche di più
Perché viene da te
Allora apro gli occhi e vedo
Che la persona che va alla cieca sono io,
un modo differente di essere

Voglio di più, impossibile ignorarlo
Impossibile ignorarlo
E allora i miei sogni si realizzano
Impossibile non farlo
Impossibile non farlo

E ora ti parlo apertamente
Hai il mo cuore, quindi non ferirmi
Di tutto quello che non ho saputo trovare
Parlami, mente sorprendente
Così comprensivo e così gentile
Sei tutto per me

Sconosciuto...TE




un-amore-nel-respiro-del-tempo
Ti custodisco nel cuore
come un gioiello
ogni istante la mia anima
ti è vicino
sei il primo pensiero
del mattino
sei l'ultimo la sera
a svanire.

Durante la notte
quando turbi i sogni miei
vorrei prolungare a vita
quegli istanti
che mi permettono
di averti accanto
di conoscere
 una parte di te.

Sono sogni, sono chimere
sono illusioni,
che al risveglio
mi regalano dolore
insieme ad un dolcissimo sapore
di uno sconosciuto...TE!

Scritto da Marilicia il 22/04/2009


L'immagine è tratta dal Web.  

23.4.09

Senza titolo 1459

  VE LA RICORDATE QUESTA SCENA DEL FILM AMICI MIEI ?  :-)


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ecco cosa intendo per rincominciare




ogni tanto bisogna fare come il monologo " novecento" di barrico (  sotto  a  destrai trovate una  tavola  del   fumetto, "La vera storia di Novecento",Topolino n 2737  riscritto dall'autore  e  da cui è stato anche tratto il film "La leggenda del pianista sull'oceano".  e  dal primo  cd  " riportando tutto a casa " dei Mcr  ,per poi ripartire verso nuove strade e nuovi orrizzonti riempendoti di nuove storie e nuove avventure  e  storie  da  raccontare . Ecco una  delle risposte  \ faq del mio ...ops.... nostro  blog e del mio profilo su facebook ed ecco anche cosa intendo per ricominciare .oltre questi  punti di riferimento  gli altri   sono  :1) il film "  rincomincio  da tre  " ne  trovate  sotto la  sigla  dell film,. 2) http://www.ricominciare.net . Rispondo anche  a chi  moi dice  che m'identifico in cose  non  mie   ,  dicendo  che  nella  vita  \ opera  d'arte  servono e  vengono   dei punti di  riferimento  ,  e  tutte le  arti  hanno avuto  sia  che  ( non  è il mio caso )  che  vogliano imitare  sia che  vogliano innovare  si rifanno o   a ciò  che li ah preceduti  o  a ciò  che  è  loro contemporaneo Dedico  questo post  alla  cdv che  non se la  sta passando bene   adelinareturn.splinder.com/ lei sa  il perchè 


approffondimnenti
 
ricomincio  da  tre 








la leggenda del pianista sull'oceano







la vera storia di novecento il fumetto

e  il cd  " riportando tutto a  casa " dei Mcr    in particolare  la  canzone NinnaNanna   e  alcuni versi di mano ingnota   che  ben  si preastano ale tematiche  del nostro blog 




con lo zaino sotto il violino ed io nella solità irriverente staticità dei potrei perchè ogni tanto lascio ogni cosa a metà tutto a metà,nella città dei potrei,ma sbaglio strada,mi incazzo poco,non cambio niente,nella stanza dei potrei,dei denti consumati e dell'apparecchio che poteva essere,un'altra storia,storia d'amore,un qualcosa tra i denti,tra me e te,te e me,una terra straniera...e prego qualche dio dei viaggiatori...



Senza titolo 1458

  L'AVETE LETTA LA FIABA LE FATE ?  :-)


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22.4.09

Riflessi

 

Le abbiamo vissute, o soltanto attraversate. E già le rimpiangiamo. Le lunghe, liquide marine delle primavere mediterranee ci accarezzano spavalde e assonnate, percorrenti come rivoli, sfumate come orizzonti. E i lidi assorbono una mestizia d'attesa, solcati da sbiaditi giochi infantili. Qua e là s'arresta un pino, assorto per un sentiero diruto, contro muri non ancora roventi.

****

L'avvocato è astigiano. Verosimilmente, compose Una giornata al mare appoggiato ai parapetti della riviera ligure, ma le atmosfere da lui descritte mi evocano piuttosto pallori adriatici. O, ancora, le sagome dolcemente sgraziate di zerbinotti romani. Un sole scucito nella rena, fuliggine e speranza, caracollanti felicità d'un'Italia speranzosa e negletta.


Poi, come in un passo di danza, tutto si perde nel cielo lontano.


Daniela Tuscano



...e la vita continua...

1909 - 2009

Riflessi

Le abbiamo vissute, o soltanto attraversate. E già le rimpiangiamo. Le lunghe, liquide marine delle primavere mediterranee ci accarezzano spavalde e assonnate, percorrenti come rivoli, sfumate come orizzonti. E i lidi assorbono una mestizia d'attesa, solcati da sbiaditi giochi infantili. Qua e là s'arresta un pino, assorto per un sentiero diruto, contro muri non ancora roventi.

****

L'avvocato è astigiano. Verosimilmente, compose Una giornata al mare appoggiato ai parapetti della riviera ligure, ma le atmosfere da lui descritte mi evocano piuttosto pallori adriatici. O, ancora, le sagome dolcemente sgraziate di zerbinotti romani. Un sole scucito nella rena, fuliggine e speranza, caracollanti felicità d'un'Italia speranzosa e negletta.


Poi, come in un passo di danza, tutto si perde nel cielo lontano.

...e la vita continua...

1909 - 2009

Debuttare a cent’anni: i dipinti di Anna Maria Fabriani

  È la prima volta che le sue opere si offrono allo sguardo del pubblico. Un sicuro talento il La pittrice Anna Maria Fabriani ha compiuto i...