Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
27.4.09
POETI AL CAFFE' evento culturale a Rozzano
Si inaugura la nuova rassegna di poesia contemporanea della Galleria Rudh.
Uno spazio aperto dedicato ai poeti che presentano le loro opere.
Giovedì 7 maggio, alle ore 20, Donatella Camatta legge “Il viola che è in me”.
In contemporanea si terrà l'inaugurazione della mostra fotografica “Danza”, di Tullio Colucci.
A seguire concerto jazz.
Poeti al caffè vuole essere uno spazio libero di espressione e un'opportunità offerta a tutti i poeti che vogliono farsi conoscere o che semplicemente vogliono condividere il loro sentire.
Se sei un poeta noi ti mettiamo a disposizione il nostro caffè letterario e il nostro apparato di comunicazione. Inoltre di aiutiamo a definire la tua presentazione o il tuo evento poetico. Possiamo consigliarti sullo sviluppo della serata, possiamo metterti in contatto con altri artisti, attori o musicisti.
Con poeti al caffè ognuno può proporsi o può diventare protagonista. La rassegna sarà sempre il giovedì, prima dei concerti jazz. Tutto il resto dipende da te.
Non esitare anche solo a chiedere informazioni: news@fondazionerudh.it; 0289202323.
DONATELLA CAMATTA:
Nata a Milano nel 1959, dice di sè: "Sono un'attivista umanista, amo la poesia e la libertà".
Artisticamente si sente portata verso l'espressione unitaria della poesia. Ha iniziato a scrivere nel '75, in momenti tristi dell'adolescenza, alla ricerca di una crescita interiore.
Il calore del suo cuore esalta il suo scrivere. Oggi collabora al giornale "Colorpopora", di Milano.
Pubblicazioni: "Libero", editore web Penna d'autore, Torino 2003; "Ladre di desideri", con altre autrici, sul sito Scrivere; Dvd "Je femme", poesie e fotografie, 2006.
Con "Il viola che è in me", i poeti Donatella Camatta e Pietro Chabra e il fotografo Tullio Colucci collaborano ad una raccolta poetica e fotografica sul tema dell'eros.
THE POETS CAFÉ '
Inauguration of the new exhibition of contemporary poetry Rudh Gallery.
An open space dedicated to the poets who submit their works.
Thursday, May 7, at 20, Donatella Camatta law "The purple is in me."
Together we held the inauguration of the photo exhibition "Dance", by Tullio Colucci.
A jazz concert to follow.
Poets coffee meant to be a space of expression and an opportunity offered to all the poets who want to be known, or simply wish to share their feelings.
If you're a poet, we will offer our coffee and our literary device of communication. Also help to define your presentation or your poetic event. We can advise on the development of the evening, we can get in touch with other artists, actors or musicians.
Poets with coffee or anyone can offer can become a protagonist. The exhibition will be on Thursday, before the jazz concert. Everything else depends on you.
Do not hesitate even to call for information: news@fondazionerudh.it; 0289202323.
DONATELLA Camatta:
Born in Milan in 1959, says of himself: "I am a human, I love the poetry and freedom."
Artistically feels flow to the expression of the poetry unit. He began to write in'75, in sad moments of adolescence, the search for inner growth.
The warmth of her heart exalts his writing. Today the newspaper is working "Colorpopora", in Milan.
Publications: "Free", publisher web Penna authors, Torino 2003, "Ladre wish", with other authors on the site Writing; Dvd "Je femme", poems and photographs, 2006.
"The purple is in me", the poets and Donatella Camatta Peter Chabre and photographer Tullio Colucci cooperate with a poetic and photographic collection on dell'eros.
il gabbiano 2a parte
La notte era stata colma di carezze e baci , di racconti intessuti di lacrime e sorrisi , aveva affidato la sua ’anima a quell’uomo come un veliero affida la sua sorte all’ancora in un mare in tempesta per non perdersi nell’infinito , Lui aveva ascoltato la sua voce ma senza sentire, perso nel blu di quegli occhi da cui non riusciva a staccare lo sguardo, le sue mani tra i capelli appena mossi dal vento leggero della notte e carezze sul viso per scacciare quella immensa malinconia .
Adesso il sole era alto e lei provava una gioia infinita , sentiva calore dentro e fuori a togliere il gelo di giorni e giorni . Lui la prese per mano e sulla spiaggia ancora deserta si tuffarono in quel mare che era stato unico testimone del loro incontro e che sarebbe stato colonna sonora di quella immensa emozione , giocarono con le onde come due bambini al primo bagno d’estate , con la voglia di ridere e gridare la spensieratezza di quel momento così unico . Non erano certo due ragazzini al primo amore , ognuno portava sulle spalle la sua storia ma adesso non esisteva il passato e nemmeno il futuro ma quel presente così pieno e ricco di emozioni da far dimenticare tutto .
passarono insieme due giorni indimenticabili il cui ricordo li avrebbe accompagnati per il resto dei loro giorni.
La sera in un localino sul mare cenarono a lume di candela e a lei sembrava di vivere una favola che le era stata concessa da una forza misteriosa forse per ripagarla di tante lacrime .
A un tratto , lui le prese la mano e la strinse forte ,guardandola negli occhi, ma il suo sguardo era triste, le parole che stava per pronunciare non le sarebbero piaciute e lui temeva di farle ancora del male , cercò dentro di sé le parole migliori per rendere la notizia che stava per darle meno dolorosa possibile , ma non le trovò , decise allora di essere diretto e senza pensarci troppo le disse che l’indomani mattina sarebbe dovuto ripartire per la sua isola e chissà quando si sarebbero potuti rincontrare .
Lei tacque mentre nella sua mente ripassava la notte d’amore sulla spiaggia , le carezze i baci . dentro sé sentiva l’urlo della sua anima che diceva NO , era stato solo un bel sogno che stava per svanire e lei si sarebbe ritrovata da sola in un letto vuoto. Strinse forte la mano di lui fino a fargli male e lui vide le sue lacrime senza fine rigargli il bel volto .
uscirono dal locale e lui l’abbraccio forte quasi a volerla far entrare dentro sé per portarla via, poi salirono nella camera d’albergo dove lui alloggiava e fecero l’amore per l’ultima volta .
Guardami
e dimmi cosa vedi nei miei occhi
cerca l’azzurro del mare
scrigno dei miei segreti
adagiato sul fondo
e te li svelerò uno ad uno
sprofonda nel nero della notte
custode silenziosa dei miei sogni
udrai il pianto delle mie delusioni
il respiro delle mie solitudini
cattura la luce delle stelle
è la forza
la determinazione
che spinge avanti la mia vita
te ne farò dono quando ne avrai bisogno
bruciati col rosso del fuoco
La passione ,
l’amore che scoppia dentro
un treno veloce
che deraglia ad ogni stazione
ma raccoglie i rottami e riparte
guarda questo arcobaleno
fatto di tristezza di malinconia
di dolcezza di rabbia d’amore
di lacrime
un’esplosione di colori
un gioco d’artificio
che ti offro ad ogni sguardo
se riesci a vedere
tutto questo
vedrò il tuo sorriso
e le lacrime sul tuo viso
guarderò dentro ai tuoi occhi
e mi specchierò in te.
era arrivato il momento di dirsi addio, ma sarebbe stato un addio? quel che avevano vissuto in quei pochi giorni , contava tutta una vita , era stata passione forte intensa , un’onda che li aveva travolti senza dargli il tempo di realizzare in cosa stavano annegando , forse non era Amore , ma solo il bisogno di sentirsi ancora desiderati , di provare emozioni per troppo tempo negate , di sentire ancora il calore di un corpo che ti cerca e ti avvolge scacciando per un momento la solitudine . Lei si rese conto che ciò che aveva vissuto era stato un dono che doveva portare nel cuore con dolcezza, senza rancore per poterlo vivere ancora nel ricordo ogni volta che la sua anima avrebbe avuto bisogno di una piccola luce per non morire.
Lo bacio a lungo e sorridendo lo saluto con queste parole
Laggiù ,
l’isola che non c’è,
dove posano i pensieri
e si materializzano i desideri,
dove l’impossibile è reale
e il sogno vive.
Laggiù ,
è la nostra casa
fatta di bagliori di luce,
colorata dal nostro sorriso,
senza porte e finestre,
riscaldata dal nostro amore
e le risa sono la nostra musica ,
le corse su una spiaggia
dove ogni granello è un diamante
che brilla solo per noi.
Laggiù
ti vedo come io ti voglio,
pensiero inquieto
che tormenta la mente
con veleni di miele
e spade di seta.
L’aereo si alzò dalla pista portandosi via quel bianco Gabbiano che si era riposato tra le sue mani. Seguì quel volo sorridendo finché non scomparve.
fine.
"LE ULTIME 56 ORE" SPIANDO DIETRO LE QUINTE DEL SET
"LE ULTIME 56 ORE" SPIANDO DIETRO LE QUINTE DEL SET
Miei cari amati amici blogger, siamo arrivati alla fine della quarta settimana di riprese, dal set del film "LE ULTIME 56ORE" vi mostro in assoluta anteprima, alcune immagini del dietro le quinte, "rubate" dal set. Quello che vedrete è legato alle prime due settimane di lavoro. Il montaggio è stato realizzato in un solo giorno da un bravo e volenteroso ragazzo che segue tutto con la sua videocamera, che non me ne voglia se in questo momento non ricordo il nome (la stanchezza), ma lo citerò a breve, questo video mi sembra efficace. Continuerò ad informarvi rendendovi partecipi come sempre. Un grande bacio a tutti voi e come diceva il poeta ..... finalmente è domenica .... si dorme di più, ma il cielo qui a (Catania) non è mai blu .... Bacioni dalla sempre vostra pazza, Rossella, la Drudi
Diffidare dalle imitazioni.
il gabbiano
Si erano conosciuti , una sera d’estate durante una festa sulla spiaggia.
Lei era sola , il marito l’aveva lasciata per un’altra e nonostante fosse
ancora scossa da quell’evento aveva deciso di reagire e prendersi una boccata di vita,
perché la vita non finiva lì davanti alla banchina del porto mentre una nave prendeva il largo
portandosi via una parte di lei , la vita continuava e lei era ancora troppo bella e giovane per rinunciarci.
Lui era rimasto colpito dal suo sguardo dolce e malinconico , era un turista come tanti in quella calda estate e non conosceva nessuno che potesse presentargliela, così rimase per un po’ a guardarla mentre era seduta al tavolo del baretto sulla spiaggia a sorseggiare un long drink circondata dal fumo di una sigaretta.
Lei si era accorta di quegli occhi che la scrutavano erano occhi chiari , luminosi e molto fascinosi e abbozzo un mezzo sorriso senza guardarlo, poi prese il bicchiere , si alzò e scese i tre gradini di legno che la separavano dalla spiaggia , si tolse i saldali e si incamminò fino alla riva.
Per Lui fu come un invito e con discrezione poco dopo le si avvicinò portandosi a un passo da lei
Sentiva il suo respiro sulle spalle nude , il cuore le batteva a mille, quello sconosciuto stava per infrangere i suoi silenzi , la sua solitudine , una luce nuova le illuminava il viso sotto il riflesso di una luna complice, finchè lui non le parlò avvicinandosi al suo orecchio , le parole che udì , non le diedero la forza di muoversi e girarsi di scatto come sarebbe stato normale , restò lì ,immobile ad ascoltare la sua voce.
Dentro una conchiglia
cerco la tua voce
portata da un’onda del mare
La sento come una carezza
sulla pelle salata
a ridarle freschezza
come un bacio
su labbra assetate
da questa arsura
Si apre la conchiglia
e mi mostra il tuo cuore
batte in fretta
nell’attesa del sogno
e alzo gli occhi verso l’orizzonte
involando i pensieri
mentre il sole dipinge il cielo
col mio sangue
e la luna già alta
mi sbianca il viso
In ginocchio sulla sabbia
stringo la conchiglia al cuore
e chiudo gli occhi
inalando salsedine
che brucia l’anima
e stordisce i sensi
ubriacandomi di te.
Era sveglia, non stava sognando , per la prima volta in vita sua , un uomo le aveva sussurrato irresistibili parole d’amore che mai nessuno aveva pronunciato per lei .
Mille pensieri in un nanosecondo passarono per la sua mente ,un elenco interminabile di cose che non aveva mai avuto , che mai aveva provato e adesso aveva poco tempo per decidere se rinunciare ancora o tuffarsi in quel mare calmo che dolcemente l’abbracciava .
Ma non fece in tempo a finire i suoi pensieri che le sue labbra si ritrovarono sulla bocca di quello sconosciuto in un bacio pieno di passione .
L’alba li ritrovò abbracciati sulla spiaggia come due perle nella stessa conchiglia che un sole indiscreto cominciava a schiudere.
continua
26.4.09
25.4.09
problema delle municipalizzate
cosa ne pensi dela storia di esteban ?
credo che sia un esempio di come lo stato talvolta si interessi del proprio tornaconto a scapito degli interessi e dei diritti del singolo cittadino. Nella caso di Esteban era lui stesso che voleva mettersi al servizio della comunità comprandosi un terreno e relativa attrezzattura, per cui lo considero un torto con aggravante, quella di aver ingannato un cittadino che voleva dare una mano alla sua comunità.
Credo di NO, anzi ne sono sicuro. Perchè è proprio dall'interesse della classe politica dirigente che voleva costruire sul terreno, e della municipalizzate che avrebbero permesso ciò, che il terreno di Esteban è stato passato da agricolo a Forestale nel piano regolatore
come hai appreso dela vicenda di esteban ?ho letto la sua storia in un forum antimafia. Sovente si lamentava di non essere ascoltato e che nessuno gli dava una mano. Allora ho colto l'occasione di rendermi utile al volo. Con il suo consenso ho pubblicato la sua storia in una nota su Facebook che è piaciuta al noto testimone di mafia Pino Masciari. In seguito ho cercato di informare alcune personalità legate al mondo della politica e dell'antimafia come Serenetta Monti, candidata come sindaco a Roma, che si è resa disponibile a darci una mano e lo stesso Salvatore Borsellino che leggendo la nota di esteban si è voluto lui stesso rendere partecipe della rabbia dovuta al torto subito da esteban. Adesso sto cercando il loro consenso per inviare una lettera allo stesso movimento antimafia anche a loro nella quale spiegare la vicende di esteban e il mio progetto antimunicipalizzate
potresti spiegare perchè sei contro le muncipalizzate ? ed eventuali soluizioni proponi in alternativa ?
Le municipalizzate sono aziende private a diritto Pubblico. Questa sinergia tra pubblico e privato permette una qualche forma di solidarietà tra questi due ambiti per fare i propri interessi, i loro, non quelli del cittadino come Esteban.Ciò che propongo in alternativa è la costituzione di alcune cooperative gestite dagli stessi cittadini che possano aiutare lo stato nel svolgere i propri compiti. In questo modo anche il cittadino comune si rende partecipe della cosa pubblica e si rende conto di eventuali inefficenze nella cosa pubblica.
il giorno del mio ricordo
Oggi 64 anni fà
Bocca di rosa
occhi di cerbiatto
nel tuo bianco camice
striato di rosso
E i morbidi capelli ramati
raccolti a treccia
sotto il cappello di crocerrosina
per te ancora bimba niente danze
ne canti , ne mamma vicina
Ma sangue e sangue
e dolore e urla
e lamenti sotto una tenda da campo
ai piedi della ferrovia .
“Eccoli
fate presto
arriva il treno
le barelle ,
dottore ,
dottore corra”
E poi
lo sgomento ,
il terrore di un mitra puntato
Nascosto il cappellano prega
per quelle anime indifese
chiedendo un miracolo che non arriverà
E ti ritrovi di colpo nella fila
aspettando quel foro che spegnerà i tuoi 23 anni
lontana dai tuoi cari , sola a morire
senza un perché ,
senza un fiore su una tomba
che non ci sarà mai
Di te mi resta solo
la lettera del cappellano
il tuo nome che è il mio
e una fotografia
nella quale mi specchio.
ciao zia ovunque tu sia.
"Liberazione festa di tutti"
Aprile 1945
Ecco, la guerra è finita.
Si è fatto silenzio sull’Europa.
E sui mari intorno ricominciano di notte a navigare i lumi.
Dal letto dove sono disteso posso finalmente guardare le stelle.
Come siamo felici.
A metà del pranzo la mamma si è messa improvvisamente a piangere per la gioia,
nessuno era più capace di andare avanti a parlare.
Che da stasera la gente ricominci a essere buona?
Spari di gioia per le vie, finestre accese a sterminio,
tutti sono diventati pazzi, ridono, si abbracciano,
i più duri tipi dicono strane parole dimenticate.
Felicità su tutto il mondo è pace!
Infatti quante cose orribili passate per sempre.
Non udremo più misteriosi schianti nella notte
che gelano il sangue e al rombo ansimante dei motori
le case non saranno mai più cosi ‘ immobili e nere.
Non arriveranno più piccoli biglietti colorati con sentenze fatali,
Non più al davanzale per ore, mesi, anni, aspettando lui che ritorni.
Non più le Moire lanciate sul mondo a prendere uno
qua uno là senza preavviso, e sentirle perennemente nell'aria,
notte e dì, capricciose tiranne.
Non più, non più, ecco tutto;
Dio come siamo felici
D. Buzzati
La teoria della relatività
Il Drago cattivo
Dalle viscere infuocate della terra vuole uscire.
La sua lunga coda arsa dalla lava
sembra un serpentone impazzito
si dimena si contorce dal dolore
la lava ribolle!
arde la sua carne ormai piagata dal calore
il Drago non ha pace
non riesce a riposare i suo brandelli di pelle doloranti
spacca ferisce la crosta terrestre per uscire
con la sua forza modifica il livello dei mari
devia i piccoli fiumi spariscono i laghi
cadono dai monti grandi massi
dove passa tutto sopra di lui fa crollare
Alcune case stanche di tutto quel tremore
sono tristi si abbandonano
alla furia del Drago cattivo
vogliono morire!
Si arrendono lasciano cadere al suolo
le ultime pietre antiche.
24.4.09
La teoria della relatività
Impariamo a dire grazie!
Imparare a dire grazie è come avere una bacchetta magica che permette di valorizzare ciò che si ha.
Il grazie è gratis, non costa niente e ci permette di arricchirci, poiché dicendo grazie entriamo nell'abbondanza della vita.
Dire grazie porta gioia ed entusiasmo nelle nostre relazioni.
Dire grazie ci permette di uscire dalla solitudine e dalla solitudine interiore.
Dire grazie ci permette di riconnetterci col divino.
Grazie è un abbraccio in parole (Stuart e Linda MacFarlane)
Così, in attesa di vedervi tutti giovedì 7 maggio alla conferenza (la trovate tra i miei eventi),
vi propongo questo semplice esercizio:
Per cosa sono grato, o grata, in questo momento?
Rispondete 5 volte a questa domanda.
Se vi fa piacere potete condividere le cose per cui sei grati con noi, postando la vostra lista nei commenti!
Terromoto si vuole insabbaire ? Le macerie sparite a pasquetta: aggiornamenti video
da antimafia2000 ricevo ed inoltro
da site.it - 24 Aprile 2009
Ieri abbiamo ricevuto questa mail da alcuni membri del sito meetup.com/altoparlanti, anche loro presenti a L’Aquila ...
in piazza d’armi il giorno di pasquetta, mentre con un dispiegamento incredibile di uomini e mezzi venivano triturate e fatte sparire le macerie degli edifici sotto inchiesta per i crolli sospetti che hanno causato decine di vittime. Questo è il video che hanno prodotto i due redattori:
Site.it aveva già denunciato quanto accadeva in piazza d’armi e pubblicato le foto con alcune targhe dei mezzi coinvolti nell’opera di distruzione delle macerie.
[ Per leggere l’articolo CLICCA QUI ]:
Il giorno successivo, per impedire la sparizione di prove importanti per l’accertamento delle responsabilità, la Procura di L’Aquila ha disposto il sequestro dei resti “rimasti” degli immobili oggetto di inchiesta. Subito dopo è stato creato il pool di magistrati antimafia per vigilare sulla ricostruzione in Abruzzo.
Come già scritto nelle nostre corrispondenze dalle zone colpite dal sisma, il grave episodio testimonia di piazza d’armi della situazione precaria in cui versa la giustizia nelle zone terremotate, in cui ogni forma di attività è sotto il controllo esclusivo dei vertici della Protezione civile: procuratori che dormono in auto, tribunale e Corte d’appello distrutte o inagibili, forze dell’ordine disarticolate nelle loro attività, enti locali esautorati di ogni potere. Per fronteggiare l’emergenza informativa - nei campi gli sfollati non ricevono giornali - abbiamo aperto una nostra redazione di fortuna dove stampiamo site.it/sollevatiabruzzo, un ciclostilato da distribuire nelle tendopoli.
[ Per scaricare il numero zero di sollevatiabruzzo clicca QUI ]
Lanciamo di nuovo l’appello del Procuratore Rossini, che ha invitato la popolazione ha fornire foto, immagini video, documenti e ogni informazione utile per l’accertamento di eventuali responsabilità nei crolli. La mail che riportiamo di seguito, testimonia delle difficoltà per svolgere anche questo dovere civile, pertanto ci mettiamo a disposizione di chiunque voglia fornire informazioni, impegnandoci a fare da tramite con le forze dell’ordine.
Ecco il testo della mail ricevuta.
“Gentile signor Venti,
Abbiamo provato a rintracciare qualcuno che si potesse occupare di recapitare le immagini al procuratore Rossini ma non ci siamo riusciti; abbiamo chiamato carabinieri, finanza, centri operativi, tutti dicono che imperi il caos e non si possa fare più di tanto e che tra le reperibilità lui non compaia: contiamo non solo sulla diffusione delle immagini ma che davvero possano essere utili alle indagini nelle mani di chi di dovere.
Noi torneremo in Abruzzo il primo maggio, per filmare, documentare, vedere e vigilare sulla verità con la passione di ”operai dell’informazione” quali siamo al servizio del cittadini e disposti ad incontrarci, e ad approfondire quanto anche con le autorità.
Per un approfondimento qui trova il materiale raccolto a Pasquetta per intero, compreso di foto, che con l’uso della bridge può rilevare punti di vista non immediatamente evidenti: al link che segue trova quanto anticipato al telefono alla Sua collaboratrice:
http://www.meetup.com/altoparlanti-459/it/messages/boards/thread/6634566/30#27096135
http://www.meetup.com/altoparlanti-459/it/messages/boards/thread/6634566/10#26953088
In attesa di un Suo cortese riscontro, porgiamo distinti saluti.
I responsabili del forum
Aldo Santoro e Caterina Franchina”
Cerchiamo Franco Urso di Ceglie Messapica
Speriamo.
ora è sempre 25 aprile
da il documentatrio materiale resistente di Guido Chiesa per i 50 della liberazione
dal concerto per Beppe Fenoglio
Ora dico io benvengano quelli di destra ( ovviamente antifascista ) perchè nella resistenza ci furono anche loro che vogliono festeggiare la resistenza senza distinguo , ma come valore alla Resistenza senza se e senza ma come atto straordinario contro il fascismo". . Se proprio volete un 25 aprile di tutti finitela di dire boiate storiche , non mettete e non decontestualizzate la violenza ( anche sommaria ) dei partigiani durante e post la guerra con quella fascista e repubblichina . Solo allora finira questa linea gotica
i miei video
http://www.youtube.com/profile?user=redbeppe&view=playlists
suddivisi in
- http://www.youtube.com/view_play_list?p=CE9BA46B45143EC8
- http://www.youtube.com/view_play_list?p=A1EEF47156E37AD0
e per finire
http://it.wikipedia.org/wiki/Resistenza_italiana con tutti i libri , film , e url e voci colegate
Era senza il casco
Era senza il casco
GENITORI E FIGLI
Iniziamo oggi una nuova rivista e la principiamo da fatti di cronaca avvenuti e chiari a tutti, parliamo del rapporto tra genitori e figli. Non vuole essere un manuale delle cose giuste e di quelle sbagliate ma un confronto serio su temi ricorrenti in una società come la nostra che si trova al suo crepuscolo e che deve ritrovare il senso di un ragionamento diretto e semplice tra i vari corpi sociali e principalmente all'interno di quel microcosmo che è la famiglia dove si avvertono e si subiscono gli scivoloni e il degrado del mondo esterno, che, inevitabilmente, fa parte e deve far parte della nostra vita. Il dualismo corpo spirito porta ad una drammatica gestione dell'essere in termini di apparenza e di sostanza, guidato da un Grande Fratello, Orwell docet, che entra ogni giorno e ogni istante nella nostra vita, nella nostra coppia, nella nostra famiglia. Questo effetto spacca in due la nostra vita e la fa apparire una mera essenza biologica, così non è. Accettiamo le regole e non le condividiamo, siamo disposti a rischiare solo se ci mettono nelle condizioni di non poter più mangiare, ma dovremmo riflettere e capire che non è solo sopravvivendo che giustifichiamo la nostra esistenza e la possiamo indicare come esempio ai nostri figli che, in una società come la nostra, diventano isterici, schizzofrenici e passano da un esaltazione all'altra senza capire i passaggi e le compnenti subdole che le determinano, questo è terreno fertile per il sopravvento di un NUOVO FASCISMO che si insinua già nelle nostre case senza che noi possiamo fare molto per difendere la LIBERTA', LA GIUSTIZIA e soprattutto la prima regola di una DEMOCRAZIA: l'eguaglianza di tutti! Il tema è troppo importante, lo sappiamo, così abbiamo deciso di cominciare dalle piccole cose e dalla cronaca di tutti i giorni per dare il nostro piccolo contributo ..... speriamo. Aspettiamo le vostre CRITICHE E ANNOTAZIONI, non pensiamo di aver scelto da subito la via giusta, ma proprio nell'ambito della scuola di ecologia culturale questo è un TEMA FONDANTE: L'EDUCAZIONE IN UNA SOCIETA' DIVISA IN DUE e surrogata dalla televisione e dal consumismo.
Ugo Arioti e Daniela La Brocca
Il primo articolo lo prendiamo dal CORRIERE.IT del 24 Aprile 2009 e riguarda un piccolo tema: il casco da portare quando si guida il motorino.
Il caso di un diciassettenne e l’incidente sullo scooter
Era senza il casco, condannati i genitori
Mamma e papà: aveva 17 anni e mezzo e un lavoro, è responsabile. I magistrati: dovevano educarlo meglio
ROMA - Se un ragazzino guida lo scooter senza mettersi il casco, la colpa non è (solo) sua. Ma dei genitori che evidentemente l’hanno educato male. E che vanno dunque considerati responsabili degli incidenti causati dal figlio minorenne e indisciplinato. A questa conclusione è arrivata la sentenza n. 9556 della terza sezione civile della Cassazione. Che ha applicato il principio nella vicenda di Vito P., un ragazzo di Potenza che nel 1990, a 17 anni e mezzo, ebbe un incidente con il motorino su una strada provinciale di Avigliano: si scontrò con la Vespa guidata da Rocco M., un altro giovane, che morì pochi giorni dopo. La responsabilità di Vito fu riconosciuta nel 70 per cento. Perciò la Corte d’Appello di Potenza, nel 2005, aveva condannato i suoi genitori, Salvatore e Anna, oltre che a pagare la metà delle spese processuali, a risarcire i familiari di Rocco per i danni morali patiti e per le spese mediche sostenute.
La coppia aveva presentato ricorso ma la Corte Suprema ha dato loro torto definitivamente. Impartendo una lezione di pedagogia. «Lo stato di immaturità, il temperamento e l’educazione del minore si possono desumere anche dalle modalità dell’incidente». Vito non portava il casco. «Ma aveva una certa dimestichezza con i veicoli, pur minorenne». Vuol dire che mamma e papà non gli hanno spiegato bene come si guida in sicurezza, per sé e per gli altri. Mentre secondo l’art.2048 del codice civile, scrivono i giudici, i genitori di un minore «hanno doveri di natura inderogabile, finalizzati a correggere comportamenti sbagliati e quindi, meritevoli di costante opera educativa, per realizzare una personalità equilibrata, consapevole della razionalità della propria esistenza e della protezione della propria e altrui persona».
Insomma Anna e Salvatore in questo non sono stati bravi genitori. E poco conta, dice la Corte, che Vito all’epoca fosse quasi maggiorenne e avesse già lavorato, prima da un fabbro e poi da un carrozziere. E che dunque fosse maturo. Perché se ciò può escludere la loro colpa in vigilando non cancella quella in educando. Conclusione: madre e padre non sono stati capaci di impartire al figlio «un’educazione normalmente sufficiente ad impostare una corretta vita di relazione in rapporto al suo ambiente, alle sue abitudini e alla sua personalità». Perciò dovranno pagare.
Giovanna Cavalli
sognare fa sempre bene
Cranberries - Dreams
Oh my life is changing everyday
in every possible way
And oh my dreams
it's never quite as it seems
Never quite as it seems
I know I felt like this before
But now I'm feeling it even more
Because it came from you
Then I open up and see
The person falling here is me
A different way to be
I want more, impossible to ignore
Impossible to ignore
And they'll come true
impossible not to do
Impossible not to do
And now I tell you openly
You have my heart so don't hurt me
You're what I couldn't find
A totally amazing mind
So understanding and so kind
You're everything to me
Oh my life is changing everyday
In every possible way
And oh my dreams
it's never quite as it seems
'cause you're a dream to me
Dream to me
e qui sotto una traduzione fatta da Antonella morsello mia cdv di facebook ( di cui ho raccontasto qui sul blog la sua storia ) che mi fa amore di più questa canzone
Sogni
La mia vita cambia ogni giorno
In ogni modo possibile
E nonostante i miei sogni
Non è mai piatta come sembra ... Visualizza altro
Mai piatta come sembra
Lo so che mi sono sentita così anche prima
Ma ora lo sento anche di più
Perché viene da te
Allora apro gli occhi e vedo
Che la persona che va alla cieca sono io,
un modo differente di essere
Voglio di più, impossibile ignorarlo
Impossibile ignorarlo
E allora i miei sogni si realizzano
Impossibile non farlo
Impossibile non farlo
E ora ti parlo apertamente
Hai il mo cuore, quindi non ferirmi
Di tutto quello che non ho saputo trovare
Parlami, mente sorprendente
Così comprensivo e così gentile
Sei tutto per me
Sconosciuto...TE
Ti custodisco nel cuore
come un gioiello
ogni istante la mia anima
ti è vicino
sei il primo pensiero
del mattino
sei l'ultimo la sera
a svanire.
Durante la notte
quando turbi i sogni miei
vorrei prolungare a vita
quegli istanti
che mi permettono
di averti accanto
di conoscere
una parte di te.
Sono sogni, sono chimere
sono illusioni,
che al risveglio
mi regalano dolore
insieme ad un dolcissimo sapore
di uno sconosciuto...TE!
Scritto da Marilicia il 22/04/2009
L'immagine è tratta dal Web.
23.4.09
ecco cosa intendo per rincominciare
ogni tanto bisogna fare come il monologo " novecento" di barrico ( sotto a destrai trovate una tavola del fumetto, "La vera storia di Novecento",Topolino n 2737 riscritto dall'autore e da cui è stato anche tratto il film "La leggenda del pianista sull'oceano". ) e dal primo cd " riportando tutto a casa " dei Mcr ,per poi ripartire verso nuove strade e nuovi orrizzonti riempendoti di nuove storie e nuove avventure e storie da raccontare . Ecco una delle risposte \ faq del mio ...ops.... nostro blog e del mio profilo su facebook ed ecco anche cosa intendo per ricominciare .oltre questi punti di riferimento gli altri sono :1) il film " rincomincio da tre " ne trovate sotto la sigla dell film,. 2) http://www.ricominciare.net . Rispondo anche a chi moi dice che m'identifico in cose non mie , dicendo che nella vita \ opera d'arte servono e vengono dei punti di riferimento , e tutte le arti hanno avuto sia che ( non è il mio caso ) che vogliano imitare sia che vogliano innovare si rifanno o a ciò che li ah preceduti o a ciò che è loro contemporaneo Dedico questo post alla cdv che non se la sta passando bene adelinareturn.splinder.com/ lei sa il perchè
ricomincio da tre
la leggenda del pianista sull'oceano
la vera storia di novecento il fumetto
e il cd " riportando tutto a casa " dei Mcr in particolare la canzone NinnaNanna e alcuni versi di mano ingnota che ben si preastano ale tematiche del nostro blog
22.4.09
Riflessi
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L'avvocato è astigiano. Verosimilmente, compose Una giornata al mare appoggiato ai parapetti della riviera ligure, ma le atmosfere da lui descritte mi evocano piuttosto pallori adriatici. O, ancora, le sagome dolcemente sgraziate di zerbinotti romani. Un sole scucito nella rena, fuliggine e speranza, caracollanti felicità d'un'Italia speranzosa e negletta.
Poi, come in un passo di danza, tutto si perde nel cielo lontano.
Riflessi
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L'avvocato è astigiano. Verosimilmente, compose Una giornata al mare appoggiato ai parapetti della riviera ligure, ma le atmosfere da lui descritte mi evocano piuttosto pallori adriatici. O, ancora, le sagome dolcemente sgraziate di zerbinotti romani. Un sole scucito nella rena, fuliggine e speranza, caracollanti felicità d'un'Italia speranzosa e negletta.
Poi, come in un passo di danza, tutto si perde nel cielo lontano.
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