17.11.07

Senza titolo 2257

A proposito del bullismo nella scuola


 


“Sì, quelli che hanno le mani pulite e la coscienza sporca. Quelli che si sono fatte le leggi e ora possono, con un gioco di matrioska societario, impunemente far pagare la frutta a prezzi esorbitanti”, bevette un altro sorso di caffè, ”quelli che gestiscono le società che portano dei coglioni a strimpellare, anche male a volte, e li pagano a peso d’oro, e più li pagano e più loro guadagnano; quelli che acquistano brocchi all’estero con società di loro proprietà e guadagnano per la procura e per il rimborso dell’Iva. Potrei continuare ancora per molto. Tra questi bisogna cercare chi ha fatto sparire Bobore”.(da “Il mistero delle  99 tavolette d’argilla rossa”, ed. Tracce, 2005 Pescara).


Ecco inizio il tema del bullismo nelle scuole con questo brano estrapolato dal mio romanzo. Cosa c’entra direte voi? Secondo me la cattiva politica, quella che agevola con le leggi gli interessi delle lobby, è la madre di tutte le cause. In buona sostanza qual è la mia opinione? La mia opinione è che abbiamo una scuola che è lo specchio della società. Ora, se l’esempio che noi riceviamo dall’alto è poco edificante, come possiamo pretendere che i giovani non covino dentro una arroganza e prepotenza e soprattutto ci convivano senza quasi neanche accorgersene e a pagarne le conseguenze non siano i più deboli? L’arroganza e la prepotenza la troveranno nella vita di tutti i giorni e, in alcuni casi, è triste dirlo potrebbe anche essere una sorta di ancora di salvezza. Non sto cercando delle scuse per loro, dico solo che la scuola dovrebbe educare all’ingresso nella società, ma se la società è marcia, se gli esempi che la società ti propone sono dei modelli fasulli che esaltano l’arrivismo, passare sopra tutto e tutti per la carriera, il danaro come valore assoluto, cosa mai possiamo pretendere dalla scuola? Il povero insegnante potrà provare a reprimere gli esempi di bullismo che di volta gli si presenteranno davanti, ma stando anche attento ad eventuali reazioni perché oggi nessuno accetta più né critiche né verdetti, e in molti casi gli stessi genitori. Dare un ceffone può essere anche salutare per chi lo riceve, ma l’insegnante è paralizzato perché sa che potrebbe per quel gesto passare anche dei guai. Questa è una società che va rifondata nei suoi valori portanti, perché la sola repressione non elimina il bullismo più di quanto non possa gonfiare una gomma di una macchina, senza un cambio di rotta, purtroppo, non vedo futuro.



Pietro Atzeni


 


 (Pietro Atzeni)

Senza titolo 2256

 OGGI VI RACCONTIAMO UNA BARZELLETTA ! MA DOPO VOI RACCONTATE LA VOSTRA !   :-)


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Senza titolo 2255

sogni

Avrai

 

Effluvio inteso avrai

e il passo sentirai

di flebili parole

di cui s’è fatto

richiamo,

intessuto d’ aria umida

e vento sordo.

 

Sciabordando pensieri,

sbattendo cardini

 e vetri variegati

dove grigio asfalto

ha sfoderato luci

sfoggiando intrise stelle

di passati paradisi.

 

Ricordi sussurrati

laddove, tu derisi,

e avesti oziosi occhi

che domani colmerai

con lacrime a canali

e baleni tormenti,

con sputata rabbia di baci

e strapperai 

ancora lassi e spine

di rose bianche…

forse, migliori ,

e tornerai

a suon d’amor

che pur se un attimo

del cuore

a lieto cielo,

udisti.

 

Tulad

16.11.07

Senza titolo 2254

coraggio Cavaliere, abbandona la politica, la tua intrusione è durata troppo e se vuoi farci un regalo affonda con te ( che hai molte altre cose da fare) anche Casini, Fini, Storace, D'Alema, Veltroni, Marini, Mastella......il vuoto è un spazio freddo, noi abbiamo bisogno di ricominciare!!

basta catene inutili

Controllando i commenti ho  trovato  questa  ormai nota  e stra nota catena che  è stata smentita  ed è quindi una bufala  in cui  una petizione online contro un'artista "sadico e cattivone" che, non trovando niente di meglio da fare, lega un cane in un museo e lo lascia morire di fame sotto gli occhi indifferenti e le bocche piene di stuzzichini degli spettatori.

Ed è incredibile vedere migliaia di persone seguire la vicenda senza preoccuparsi minimamente di credere se la notizia è vera o è l'ennesima cazzata colossale che ci scoppia in faccia sullo stile del ...... .
Infatti la gente cosa fa , compreso il sottoscritto prima che  appurasse  della  sua falsità ? Credete che faccia qualcosa di socialmente utile per il povero cucciolone-coccolone ??? Esatto ! Firma una petizione online ! Dalla dichiarata utilità sociale!
Infatti grazie a loro l'Italia è un paese felice, dove la gente ha poche tasse e la politica è un affare pulito, senza collusioni con la mafia.
E qui  concordo  con www.blogkillers.splinder.com da  cui ho tratto questa  news  un blog  a metà strada  tra  spazzatura  e  fogna   << Ma non sono contro chi fa le petizioni online. Vado d'aceto quando leggo che 
centinaia (  per usare un eufemismo gentile ) di Boccaloni  sparano la loro opinione Scandalizzata/animalista/uccidoiltorturatore prestampata pronta all'uso . Il che mi viene da pensare che in realtà internet è popolata da una ventina di persone e basta . >>
Cavolo , è incredibile che un centinaio di persone dicano di volere torturare il sadico "artista" per una notizia che ha tutto l'aspetto di essere solo aria nella pancia.
Per  fortuna
sono felice di constatare che  ci sia almeno qualcuno fa muovere i propri neuroni faccia le pulci  smontando  queste  boiate  , ovvero  fa'  quellache  si chiama  contro informazione 
Quindi  per  favore  evitate  nei commenti  tali baggianate  e  prima  di  mandare  non  solo  a me  o  fasr circolare  catene  falsa  o inutili  accertatevi  che  siano vere  o  non siano riciclate  . per sapere cpome  consultate  ed iscrivetevi al servizio  antibufala di paolo attivisimo  dove troverete   cosa fare  come  evitare  il diffondersi di una  bufala  o catene  di sant'antonio

Senza titolo 2253

 VE LE RICORDATE LE SUE CANZONI ?   :-)


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Senza titolo 2252

L'AVETE VISTO QUESTO FILM ?   :-)


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Senza titolo 2251

 VI PIACEVA IL TELEFILM ATTENTI A QUEI DUE ?   :-)


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Senza titolo 2250

Cammino...
cammino su questo via Roma
che mi ha vista crescere...
cammino mentre gocce di pioggia
incominciano a cadere...
vedo una vecchietta che tenta, inutilmente,
di aprire l`ombrello
per coprirsi dalla pioggia,
che inizia a scendere giù sempre più forte...
ma io continuo a camminare,
come se niente fosse.
Ad un tratto vedo un bambino sulla bici
che torna verso casa
prima del temporale imminente...
tuoni e lampi accendono
d`improvviso il cielo...
ormai sono fradicia
i vestiti mi aderiscono al corpo
come fossero una seconda pelle...
ma non sento freddo,
e ancora cammino...
i miei occhi si riempono di lacrime
quando scorgo
un ragazzo ed una ragazza...
lui con una mano regge l`ombrello
e con l`altra stringe forte a sè
la ragazza...
come se avesse il timore
di perderla e
la osserva come fosse
la cosa più importante al mondo...
le lacrime cominciano
a scendere lentamente,
rigandomi il viso...
ma io non le sento...
è da tanto che non sento più nulla,
percepisco solo questo dolore...
quante volte ho creduto
di leggere lo stesso sentimento
nei tuoi occhi...
sono sola,
ormai la strada è deserta...
ma io continuo a camminare...

15.11.07

lettera di Patrizia Moretti ai familiari di Gabriele

patrizia moretti
LETTERA ALLA FAMIGLIA DI GABRIELE SANDRI



Pubblichiamo la lettera che Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, il ragazzo morto nel settembre del 2005 a Ferrara a seguito di un intervento della Polizia, ha indirizzato alla famiglia ed agli amici di Gabriele Sandri.

Mi chiamo Patrizia Moretti, sono la mamma di Aldro. Il 25 settembre 2005 mio figlio Federico di 18 anni moriva a Ferrara sotto i calci e le manganellate di quattro agenti di polizia mentre invocava aiuto. Mi rivolgo alla famiglia di Gabriele Sandri. Voglio esprimere il dolore mio e di mio marito per la perdita del loro figlio Gabriele.
Voglio dire loro che so, purtroppo, cosa stanno provando in questo momento e che cosa proveranno in futuro.
Dalla perdita del proprio figlio è impossibile, io credo, riprendersi, e sempre difficile è dominare la rabbia che diventa, insieme al dolore, costante e invadente compagna di vita.
Voglio rivolgermi però soprattutto a tutti gli amici di Gabriele e a tutti i ragazzi che sono rimasti colpiti dalla sua morte.
In questi due anni di vita trascorsa senza più Federico ho incontrato tanti, tanti ragazzi nei centri sociali, nei palazzetti dello sport e negli stadi. Ci hanno scaldato il cuore perché ci hanno impedito di sentirci da soli, io e Lino, nella nostra battaglia per la verità e nel nostro dolore.
Li consideriamo tutti amici di Federico e della sua memoria.
Il loro atteggiamento civile, discreto e composto di pubblica partecipazione è stato determinante, insieme a tanti altri eventi, a mettere sempre più in grave imbarazzo coloro che volevano nascondere la verità ed infangare la sua memoria.
Amici di Gabriele! fate come loro! non date spazio alla violenza neppure verbale e isolate coloro che, con i loro comportamenti criminali, consentono di far passare in secondo piano la tragedia di Gabriele in favore del “danneggiamento dei cassonetti dell’immondizia”.
Vi prego, rispettate la famiglia e Gabriele, che ha bisogno di voi, della vostra schietta e calda umanità. Solo questo potrà aiutarli ad ottenere giustizia e verità.
Fate come quei tifosi della Fortitudo Basket di Bologna e dell’Avellino, che durante la partita si sono presentati tutti insieme con una maglietta che chiedeva giustizia e verità per Federico. Fate come loro che quando gli è stato imposto dalle forze dell’ordine, in modo tanto insensato quanto immotivato di rovesciarla, uno per uno, per nasconderne il messaggio, essi tutti hanno civilmente ubbidito.
A tutti questi ragazzi io voglio bene, e auguro a Gabriele e la sua famiglia che ciò accada anche per loro, perché quanto purtroppo si è visto nei telegiornali io credo che uccida due volte Gabriele Sandri.

Con profondo affetto e partecipazione,


Patrizia Moretti

Senza titolo 2249

TANTO PER COMINCIARE...MI PRESENTO...


Troppo difficile parlare al presente ora che non ho più  certezze.


Troppo difficile parlare di ciò che non so.


Racconto dunque del passato, di ciò che è stato e ne sono sicuro.


Sono nato in una notte di tempesta e, figlio del fulmine, ho portato rovina in tutto ciò che mi circondava.


Sono nato figlio del destino 21 anni fa sotto il nero cielo di una Milano malata. Troppo umile per una Milano bene, troppo forte per questo schifo di vita.


E' stato all'alba di 5 ani che ho aperto gli occhi ed il cuore al mondo; è stato allora che ho capito il senso più profondo e più nero della parola "vivere". Solo una cosa mi ha dato sicurezza in questi anni: NESSUNO RIUSCIRA' MAI AD IMPEDIRE ALLA PENNA DELLA MIA ANIMA DI CORRERE ANCORA SUI PROSSIMI 1000 FOGLI. E OLTRE.


Senza titolo 2248


Una domenica come tante, se non fosse stato per uno strano gioco del destino.


Molti questo gioco del destino lo chiamerebbero "illusione ottica", io no.


Tornando dal mercatino dell'usato, sulla statale per il Lago Maggiore, io ed il mio compagno abbiamo deciso di risparmiare strada tagliando per la Collina del S.Michele.


Un enorme chiazza boschiva ed in centro un vasto prato, una proprietà privata credo, dove i cavalli possono correre liberi.


Ed ecco che tra tutti quegli stalloni neri la mia attenzione viene catturata dall'unico immacolato come la neve.


Un "oh mio Dio..." fa spaventare il mio compagno che lascia spegnere l'auto nel chiedermi cosa avessi visto (avevo una faccia a ripensarci).


Non ho visto uno stallone bianco, ho visto uno stallone bianco con un corno sulla fronte!


Ne abbiamo parlato molto, ci ho pensato su ma non ho trovato spiegazioni o forse non ne ho volute trovare. Non capita spesso di vedere un "UNICORNO"...


Purtroppo però il destino del San MIchele è lo stesso di molte altre zone boschive. Verrà disboscato per costruire un lotto della tangenziale..


... ma credo ancora al principe che mi disse che tutte le fiabe finiscono bene.


rimpianti

 Ora dopo  aver letto  questo ( vedere sotto )  bellissimo  ed ironico post  su il blog (  www.vedovascalza.splinder.com  ) dela compagnadistrada perchè ho la  brutta  abitudine di considerare  tale   ( fin quando  non  ho ,  per parafrasare l'attimo fuggente uno dei miei film   preferiti e che più mi ha  formato  succhiato  il  loro midollo ) i miei  compagnidistrada,






Ora so come voglio un UOMO
 
che faccia della sua gentilezza uno dei suoi più grandi pregi,
semplice e galante, umile, sensibile e molto geloso,
che mi ascolti ogni volta che parlo, mi faccia sentire importante e io sia per lui una priorità,
provocatore, sicuro di sé, intraprendente e sfacciato,
che mi dia sempre nuovi stimoli,
che sappia affrontare gli argomenti, e non sia tirchio con le parole,
educato, riflessivo, calmo nei modi ma con carattere,
capace di conquistarmi senza fretta e rispettando i miei tempi,
che sappia sempre quello che vuole,
che non abbia scatti d’ira e non sia lunatico,
che non abbia paura di me, e affronti i miei silenzi,
che risponda sempre al telefono,
che non sminuisca la mia intelligenza,
non egoista, (odio l’egoismo più di ogni altra cosa)
che non si fermi alle apparenze,
che non pensi solo e soltanto al lavoro,
concreto, ambizioso, coerente,
che si sappia mettere in gioco,
che dia peso alle parole (così come lo faccio io)
che sappia ridere di sé stesso,
che mi faccia finire di parlare,
che non mi compiaccia né mi assecondi,
che si preoccupi per me, e sappia essere forte quando io non lo sono,
premuroso, maturo e responsabile, tenero e affettuoso,
che sia presente nella mia vita, e abbia sempre voglia di me,
non telegrafato stile: “ciao, stop, sto arrivando, stop”,
che non mi faccia sentire “diversa” o “rara”, ma normale,
che non si tiri indietro di fronte alle difficoltà, 


Insomma, un uomo con le palle si trova??? Mmm …    Esiste un uomo così ? Chi non ha la maggior parte di queste caratteristiche e non si somiglia ad un prototipo del genere ha poche speranze con la sottoscritta …

Mi sono  venuti in mente dei  i rimorsi ed  i rimpianti inutili  , perchè la storia si ripete  anche se in maniera  diversa
come potete leggere   nel post precedente  e nella sua tagboard . E poi    sempre  guardando  il post  in questione mi sono riconosciuto  in quello che  lei cerca  ma lei  come potete notarte   dalle  fonmti citate prima   non me  ne ha  dato  la possibilità e io non ho saputo dimostrarglierla  .                                                             Ma  sia come dice il mio analista della sophianalisi  sia secondo  il metodo dell'auto analisi  ( imparata   da quando  ho iniziato a studiare filosofia  alle superiori  ) che i rimorsi  e d i rimpianti  vanno  una  volta  analizzati  uccisi in quanto portati a lungo    blccano il  volo  o  sono delle come  delle catene che  bloccano il il nostro cammianre  . E poi , soprattutto perchè  , nonostante a   differenza  di C.CL  conosciuta  sulla  ex rivista cartacea  ora solo online  di  Sbs \ smemoranda mi ha  spiegato  il perchè spontaneamente  e senza  filtri  . Cosa che  invece non era avvenuta  con C.CL  trovate alcuni riferiementi cercdo  nel blog  in particolare io post  del  31\8\2007 . Se avessi deciso di  seguire  prima  il consiglio dato dalla  giornalista  Natalia Aspesi all'interno della  sua  rubrica  del  n 1025 del 9.11.07 ) del venerdi di repubblica    che dice   rispondendo ad una   lettera  <<  rincominci adesso accettando  il fatto che si dimentica più in fretta il proprio smarrimento   se non ci si incaponisce   chiedendosi il perchè  si  è  stati lasciati  , chi ha sbagliato   e quando e  cosa si poteva  fare per evitare la  rottura   si  vuole a  tutti i costi sapere  il perchè  .(..)  non bisognava  arrivare  a questo  bisognava   taqliare corto prima  (..) >> mi sarei evitato   un mucchio di rimorsi  e  rimpianti per  come l'ho trattata  e per io male  che gli ho fatto e.... ma  basta parlarne non  vorrei riaprire vecchie ferite chiuse  -- come testimoniuano  alcuni post   in particolare quello citato nelle righe precedenti  --- con Notevoli soferenze e  dolore  . Quindi vi chiedo  per  cortesia non fatemi  domande nè  via  @  nè via sms  o nei commenti   accontentavi di quanto  in un momento  di  " pulitura di coscienza  "  ho  già scritto qui sul blog  .

concludo  ripotando qui  le parole  ,   che continuavo a   canticchiarle  mentre  scrivevo del  manga-amime  Naruto

Io credo in me e nel cuore mio...
Il sogno mio realizzerò
ci puoi scommettere,
un ninja anch’io diventerò,
che di amici non ne ho
Saluto i guai degli anni miei
che ormai sono 12
diventerai quel che già sei
e fra ombre e luci
Io credo in me, nel cuore mio,
che non ha radici
Io credo in me e dico addio,
ai miei giorni grigi
Come un raggio
che ha il coraggio
di lasciarsi il sole dietro se
Io credo in me nel cuore mio
e al dolore dico addio
Io credo in me e nel cuore mio

con questo  è tutto alla prossima  semper vostro  redbeppeulisse 

Come si dice … fatica sprecata … hihi …

Senza titolo 2247

 L'AVETE LETTO QUESTO FUMETTO ?   :-)


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Senza titolo 2246



 vi  ricordate questa  canzone  ?   scusate  se  uso un video attuializzato ma   secondo me questa  canzone  anchen  se scritta  quasi 30 anio fa  è  ancotra  più attuale  che mai  e piena di speranza    in un mondo che  sembra   averne sempre meno  . 






se  volete   il  video  originale lo trovate qui tinyurl.com/2sqsy4

notte insonne

nei giorni scorsi sia a causa dei miei soliti problemi di stomaco sia per la pioggia battente e i fumini   ho passato una notte insonne e avrò dormito si e no 2-3 ore . Ora non riuscendo a decriverle tali sensazioni uso un video del più grande compagno di viaggio nonn solo internettiano Mario Pischedda qui  il suo  blog  e  qui i  suoi video 



i simpsons no sono semplici cartoni

 Leggo sul  il  giornale di sardegna di oggi  15.11.2007  questa news   che  conferma    quanto dico ai miei  matusa (  che  rompono le  palle  in quanto  guardo i S    staccando  cellulare  e  telefono di casa   o  se me ne  dimentico  da non rispondere )   che essi
homer

non   sono solo  una  semplice  serie  tv  Infatti   secondo l'articolo  del giornale    : << Una nuova  sindrome comportamentale sta pert mandare in cortocircuito le mappe dell'età evolutiva .Essa prende il nome  dai Simpson e rischai di amndare in soffitta l'appellativo di  papa'  >>
ecco l'articolo in questione  , s
econdo me  le  dichiarazioni  dell'inchiesta  sono allarmanti ed  esagerate  ,  a  voi  comunque  ogni conclusione in merito

                           Guido Barlozzetti



E'  finito il tempo in   cui, come ricordava il titolo di un film di  Vittorio De Sica, i  bambini ci guardano Inermi e sconsolati di fronte alle malefatte e agli affari dei grandi. Sballottati e maltrattati dai genitori che non vedono il loro sguardo. I bambini, dice una ricerca, non solo non ci  guardano più, ma trattano ormai da pari quelli che un tempo affettuosamente chiamavano  papa' e mamma , senza il minimo timor reverenzial-generazionale e,anzi, sotto sotto, conuna punta di malcelata superiorita'
Lan uova  sindrome comportamentale si intitolerebbe a Homer Simpson, nel senso che il sintomo contagioso starebbe proprio nella sfrontatezza con-fidenziale con cui il baby Bart si rivolge al padre. Che per lui è semplicemente e irreversibilmente omer Per lui e, come,spiega lo studio condotto dall'Axe Effect Trend Lab, per il 21 %  dei coetanei italiani. Dunque, si annuncia una mutazione antropologica che rischia di mandare in cortocircuito le mappe dei pediatri e degli psicologi di quella che una volta si definiva eta' evolutiva , vale a dire della crescita progressiva all ombra paterna-materna edelle bussole della famiglia e della societa' Ci volevano anni e anni, infatti, per arrivare al risultato, che cominciava ad avere una prima certificazione con l' esame, non a caso, di maturita' a diciotto anni salvo ripetenti , e veniva definitivamente sancito dal riconoscimento costituzionale della boa dei ventuno. E tutta l architettura del dottor Sigmund basata sul figlio condannato a ripetere la storia o l archetipo, a seconda delle tradizioni analitiche di Edipo Quel peso autoritario e impositivo che ha piegato eserciti di adolescenti  ah, guai aprendere a scatola chiusa l'ultimo sondaggio, anche perchè di rivolte e rivendicazioni di attributi dei figli nei confronti dei padri ne abbiamo viste, a cominciare da quelle del Sessantotto. E, tuttavia, è indubbio che uno smottamento nel potere del pater  familias   è cominciato da parecchio, per lo meno da quando il boom dei consumi e l'autonomia crescente dei pezzi cheun tempo si riuniva sotto il tetto domestico ha innescato un processo di graduale erosione di  cui oggi misuriamo la profondita' .
Cos altro vuol dire quella metafora fortunata con cui Baumann ha parlato di societa' liquida se non questo progressivo deragliamento dei ruoli  questo slittamento delle coordinate che a lungo, nonostante torsioni e tensioni anche drammatiche, come raccontano tanta letteratura e cinema dell eta' borghese, hanno codificato poteri e doveri, autorita' e obbedienze Almeno uno su cinque dei ragazzi ci dice che la parabola che inizia con Werther Torless e i bohèmien e passa pergioventù bruciate, hippies bande metropolitane, è arrivata un punto in cui i percorsdell identit si sfilacciano e si costruiscono sulle reti, nelle solidarieta' di nicchia, nella precocita' vorace con cui si ricerca un qualche senso delle cose. homer è solo un saluto a papi. Ma un passo ci possono stare i killer   nascosti in classe o nella cameretta che fu dei bambini e manipoli che nella notte mettono a ferro e fuoco una citta' .

Senza titolo 2245

 VE LA RICORDATE QUESTA PUBBLICITA' ?   :-)


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Per sognare volo sul Pamir

img053                                             Immagine donata da Silvio Jovane -Pamir-


Questa sera, ha preso il sopravvento la tristezza. Guardando questa immagine vorrei essere  quell' uccello che in cielo vola indisturbato, in questo paradiso di silenzio, per sognare e lasciare la mia tristezza scivolare, e col vento vorrei sempre più in alto volare, per poi cadere, salire e ancora cadere, per poi fermarmi e bere nello specchio di acqua gelata, per vedere la mia immagine riflessa rinata. Franca Bassi

Senza titolo 2244

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Israele ha distrutto la mia università, ma non il mio desiderio di istruzione

Israele ha distrutto la mia università, ma non il mio desiderio di istruzione Per un anno ho cercato disperatamente di continuare i miei stu...