7.12.05

AIDS

L'infezione HIV/AIDS venne identificata nel 1981 e battezzata nel 1982, ma in Africa centrale si trovava già in una fase epidemica negli anni '70, e vi sono tracce della sua apparizione in Congo nel 1959. Come l'infezione abbia potuto svilupparsi tra gli umani non è stato ancora accertato.
Una persona con l'infezione può trasmettere il virus ad una persona sana tramite il contatto sessuale o a mezzo di trasfusioni o della condivisione delle siringhe infette. Donne con l'infezione possono trasmetterla al feto. Una volta che l'infezione è acquisita occorrono fino a 10anni prima che si sviluppi l'AIDS, e una volta che si sia manifestato la morte è ancora certa, nella maggior parte dei casi entro 4 anni dal manifestarsi dei sintomi. Quindi è incurabile, e pur non essendo stati sviluppati dei vaccini, nuovi e costosi farmaci (AZT) abbassano il grado di infezione e ritardano l'insorgenza dell'AIDS.
Fino ad ora credo di aver detto cose che sanno già tutti, ma forse non sapevate che si calcola nel mondo vi siano 36 milioni di persone con l'infezione, oltre due terzi delle quali nell' Africa a Sud del Sahara. Oltre il 20% della popolazione adulta  del Sud Africa risulta ammalata di HIV/AIDS, oltre il 30% in Botswana e in Zimbawe. Un modello reso pubblico recentemente mostra che nel 2003, in Sud Africa, le morti per AIDS hanno superato il totale delle morti per tutte le altre cause e che nel 2009 la speranza di vita alla nascita sarà discesa a 40 anni. In nove paesi dell'Africa, maggiormente colpiti dal virus, la popolazione crescerà  da 132 mil del 2000 a 171 mil nel 2015, e le conseguenze di questo disastro si estendono alla società, alla cultura, alla economia. Pensate al crescente numero di orfani, al peso per le famiglie degli ammalati incapaci di lavorare. E' stato calcolato che se la popolazione sudafricana ammalata di HIV/AIDS dovesse essere curata con l'AZT la spesa sanitaria eccederebbe l'intero PIL nazionale. E il Sud Africa è il paese più ricco del continente.
Siamo davanti al più grave problema del mondo e credo che meriti più attenzione. Documentatevi e parlatene il più possibile.

minima

"Se la merda fosse preziosa i poveri nascerebbero senza buco del culo."

6.12.05

Senza titolo 1022



unico commento che mi sento di fare  suquello che stà  succedendo  in Val Susa  è  lasciato a questa  canzone  proveniente da una  musicassetta o  vinile  adesso non ricordo bene  con esattezza  dei miei  , trovata mentre rimettevamo  apposto  il  solaio  .essa s'intitola Questa democrazia  di  Mario Pogliotti ecco il testo 



Ammesso e non concesso
che l’italiano medio è un poco fesso
è democratico, ma è un gran pericolo
lasciar permettere troppe libertà.

Abbiam la libertà
di esporre i panni al vento
nell’ore consentite
dal regolamento
Abbiam la libertà
di attraversare i viali
fruendo delle strisce pedonali.
D’appenderci sui tram
al mancorrente
di scendere e salire
ripetutamente.
Di far firmare il padre
o chi ne fa le veci
ed innalzare al cielo
laudi e preci.

Eppoi la libertà,
dove la mettiamo
d'emettere un assegno,
di sporgere reclamo,
d'evadere le pratiche
emarginare i codici
estendere le analisi
estinguere i depositi?

Ammesso e non concesso
che l’italiano medio è un poco fesso
dovete credere è un gran pericolo
lasciar permettere troppe libertà.

La libertà di sesso
di mistificazione
d’accattonaggio
di supposizione.
La libertà di moto
e, questo ci conforta,
la libertà di palpo e manomorta.
La libertà di fumo
la libertà d'ingresso
quella d'affermare
«c'accà nisciuno è fesso!»
Di stendere verbali
spedire contrassegno,
la libertà di nuoto
e tiro a segno.
D’emettere cambiali
condurre cani sciolti
di tutelar minori capovolti.
Di battere primati
di catturare vermi
di far votare suore, frati e infermi.
Ammesso e non concesso
che l’italiano medio è un poco fesso
è democratico, ma è un gran pericolo
lasciar permettere troppe libertà.
E non abbiam parlato
di libertà di stampa
la carta ed i caratteri
nessun vi mette zampa.
E poi la libertà cosiddetta di pensiero:
poter pensare un gatto od un veliero!
La libertà di sogno: sognare donne nude
d'andare in aeroplano alle Bermude,
eppoi la libertà che a queste s'accompagna
è di salir lassù sulla montagna.
E là in questa Italia
che al rosso dei vulcani
accosta il verde degli ippocastani
e il magico candore delle sue nevi annali
che cosa ci consentono
le autorità centrali?
La libertà più bella
potete qui trovare
è quella di sciare
sciare sciare sciaaareee !!!






  meditate  gente meditate    





proprio mentre  finivo di ascoltare  questa canzone  e  di scrivere questo post   mi  è  venuta  in mente  una  domanda  con una domanda  ( sperando  che susciti  dibattito e discussioni )   ma  la democrazia  esiste  ?  significa  ancora qualcosa  ?  se esiste perchè  continuiamo ad andare a  votare  gente  che indipendentemente dallla parte\ideologia politica   permette tali cose e tali aberrazioni  .




      


 

P.s

 


per chi volesse approfondire   e   continui aggiornamenti dai media non ufficiali    su quello che  stà succedendo in val  di Susa    può andare  su e  http://italy.indymedia.org o http://www.informationguerrilla.org/ ;  il sito  del movimenti   conro al tav www.notav.it ed in particolare quello della zona di www.notavtorino.org oppure ancora e  fate circolare   l'inchiesta  di www.diario.it  ( qui e qui ) gli url  dell'inchiesta )  che  dimostra  l'inutilità  e i retroscena  dela tav come   quella che una  dele ditte  dei lavori appartiene  alla   famiglia , più precisamentre alla moglie  del ministro dei trasporti la notizia  è  confermata  anche da un sito "ufficiale"ovveroil sito  ufficiale della Rocksoil.spa cioè laditta inquestioneeccovi url leggere per  credere in quanto ma il nostro "Onorevole" nonche' Ministro della Repubblica non si e' nenche si è preoccupato di rimuovere le proprie "tracce" dal sito  in questione

Senza titolo 1021

sputatemi pure  addosso  accusatemi di anti americanismo  o d'essere anti italian o filo i slamico  . ma    questi signori qui sono peggio  di quelli che vogliono combattere




Lo ha mostrato RaiNews24 in una inchiesta, ne discutevano tra loro i marines [1|2], lo ammettevano gli ufficiali e alla fine lo ha dovuto ammettere il Pentagono: a Falluja [1|2] gli americani hanno impiegato armi chimiche sulla città assediata.
La notizia fatica ad essere diffusa, in particolare nel nostro paese nel quale, nonostante alcune manifestazioni e a parte due interrogazioni parlamentari, non riesce ad irrompere nel dibattito pubblico. Gli iracheni continuano a morire nell'indifferenza.
Oltre a far ricorso diffusamente alla tortura, i "nostri alleati" hanno usato fosforo bianco su una città assediata: un crimine contro l'umanità.




Approfondimenti:


   meditate  gente meditate 


...barlumi di cultura?


Ieri, durante il solito ascolto della mia trasmissione preferita “CATERPILLAR” su RADIODUE, mi sono detto che qualche barlume di cultura libera esiste ancora nei media “Ufficiali”...la televisione è morta ma, forse non la “Radio”.(triste considerazione ndr)
Non mi soffermo su un argomento in particolare ma, voglio solo ringraziare l’esistenza del palinsesto di Radiodue, dove si può ancora ascoltare trasmissioni di satira, di divertimento, di cultura, invitandovi ad ascoltarle per darmi ragione o torto.
Grazie a CATERPILLAR, al RUGGITO DEL CONIGLIO, DISPENSER, VIVA RADIODUE, SUMO, CATERSPORT, CONDOR, 610 , LIBRO OGGETTO, il mitico BLACK OUT....ed altri ancora.


Peccato solo per la scelta musicale appiattita alle solite scelte pop imposte dalla major, ROCKWAVE è un po’ poco, con orari quasi impossibili (dalle 24 alle 01:00 della notte!)


Chi ricorda ancora le stupende serate, quando ci si ritrovava con gli amici ad ascoltare alle 21 PLANET ROCK, luogo magico di sdoganamento musicale, dove rock, metal, dark ed altri generi meno popolari venivano presentati al pubblico da un giovanissimo Mixo (proveniente da Videomusic?), Max DeGennaro, Rupert, Fabio Deluca ed altri....?


Naturalmente per le altre radio, non posso che denunciarne l’appiattimento; si sente solo presentare gli stessi dischi, commentare notizie da settimanali, qualche chiazza qua e la di comicità, a volte solo volgare e nulla più.
E’ ancora possibile essere liberi di fare qualcosa nei media?

5.12.05

Senza titolo 1020


Il mio cuore è quì mio Dio


immergi il tuo scettro in lui


ormai è un frutto morto


da troppe lame è stato già trafitto.


Tagli che hanno lacerato la ragione.


E’ arrivata l’ora di essere sinceri


molti  hanno abusato di me


facendo soffrire il mio cuore. 


Anche tu, che fai finta di passare inosservato


lui ti percepisce, lui ti scorge,


avverte nitida la tua presenza.


Tu mio Dio...


fingi di non dimorare in me.


Valuti  quante acuminate lame mi trafiggono?


Inosservato passi


tra i tuoi cieli azzurri e il tuo infinito.


Dove sei quando lapidano la mia anima?


conservi il tuo azzurro cielo.


Il tuo mare blu...


Il tuo cielo stellato...


Il tuo sole che ormai


non riesce a scaldarmi.


Il mio dolore non arriva alle tue orecchie?


Sei sordo? Sei cieco?


Vedi la mia anima con forme invertite?


A questo punto ti lascio il mio vecchio cuore


attua ciò che hai voluto per lui...


a me lascia il pianto.


Forse mi stai già dando ascolto?


Non mi abbandonare dunque


uccidi le serpi che mi hanno tormenta


usa il bastone per percuoterli


proveranno dolore


e capiranno il crimine che hanno commesso.


Silvana 

4.12.05

Senza titolo 1019


Sono passati nove mesi da quando Nicola Calipari è stato ucciso dai soldati americani mentre riportava a casa Giuliana Sgrena appena liberata dai suoi rapitori. Ma per quell'omicidio non c'è ancora nessun indiziato. La magistratura romana pronta a derubricare il caso come «colposo», per i legali della famiglia è stato un «omicidio volontario». Mentre sulla ricerca della verità è sceso il silenzio. Tacciono tutti, stampa, partiti, istituzioni


Senza titolo 1018

in virtù di alcune  email  arrivatemi dopo il post  sulla mafia  ho aggiornato  tale post   con delle indicazioni  libri e  siti   che permettono  di rispondere  ai loro dubbi   e  alle loro domande sciocche  e innoportune    tipo  : visto che   sei sardo   che te  ne frega  della mafia   ?  perchè continui a dire che la mafia  esiste ,  rovini la cultura   d e il turismo del sud  .  alle domande  fattemi  sul ponte di messina   e del perchè del mio interessamento   risponderò  con un post  apposito   . Per  odiomuso  come  hai scritto qui  io non sto obbligando nessuno  a  seguirmi ne tanto meno  obbligando a fare  qualcosa  , ma  solo farle ragionare \ aprire  gli occhi  , insomma  a  reagire .  se  puoi  vogliono farlo perchè convinti o  per  imitazione   o  non  voglionoi farli e  a far  loro  . , idem se  vogliono seguirmi come pecore o  perchè convinti  -.


3.12.05

Senza titolo 1017




"Non è una sentenza è un colpo di pistola"    on. Cesare Previti     ex ministro della Difesa .  NO   commenti  .  anzi  no  .  l'unico   commento che mi sento di fare   è lasciato  a queste due   canzoni   di Francesco De Gregori   tratte  dall'album  Canzoni  d'amore  . 
:

 

Chi ruba nei supermercati ?      
    
 Oggi è un giorno che vale la pena guardarsi alle spalle,
e anche uno specchio può andare bene
per liberarsi dalle catene,
dalle montagne venire a valle,
anche uno specchio va bene.
Così vediamo dove siamo e dove stiamo andando.
Così impariamo ad imparare
e a sbagliare sbagliando.
Tu dove vai fratello?
Sei partito che era tutto fermo
e adesso già la terra sotto ai tuoi piedi,
si sta spostando.
Tu cosa credi, bello?
Che davvero sia una buona stella,
questa stella nera, nera,
che ci sta accompagnando?
E se non fosse per sentirmi vivo adesso
io nemmeno probabilmente, starei cantando.
Tu da che parte stai?
Stai dalla parte di chi ruba nei supermercati,
o di chi li ha costruiti?
Rubando!
Oggi è un giorno da stare in coperta
a guardare le onde arrivare,
su tutti i lati di questa nave.
E non c'è spiaggia dove nascondersi
e non c'è porto dove scampare,
al tribunale del mare.
Sarà sereno e se non sarà sereno, si rasserenerà.
In quale notte ci perderemo,
quale futuro ci raccoglierà?
Tu dove vai fratello?
Sei partito che era ancora notte
e adesso l'asfalto sotto ai tuoi piedi,
si sta squagliando.
Tu cosa credi bello?
Di sapere, veramente il prezzo e il nome, il nome e il prezzo
che ti stanno dando?
Ma se non fosse per sentirmi vivo, adesso
io nemmeno per tutto l'oro del mondo,
starei gridando.
Tu da che parte stai?
Stai dalla parte di chi ruba nei supermercati?
O di chi li ha costruiti.
Rubando?

 
 
Vecchi amici  
    
 Tu sei seduto nel buio, io lavoro nella luce.
Tu sei seduto in silenzio, io vivo con la mia voce.
Tu sei seduto comunque, dovunque, qualunque cosa fai.
Tu sei un ragazzo pulito, hai le orecchie piene di sapone,
sarà per questo che non distingui più, la regola dall'eccezione.
Quando ritocchi la punteggiatura, del tuo ultimo capolavoro,
e ti rivolti nella malafede e poi firmi, con la tua penna d'oro.
Dimmi come ti va,
come ti senti.
Dimmi come ti va
e come ti addormenti.
Dimmi come si sta,
come ti senti,
se c'è qualcosa in cui ti penti,
o se va bene tutto così, com'è.
Tu sei da tutte le parti, io sempre da una parte sola.
E non ho consigli da darti, la tua politica ha fatto scuola.
Ciambellano del nulla, avanzo di segreteria.
Ma ti ricordi com'è quando cercavi una sistemazione?
Professionista dell'amicizia e della compassione?
Ma sempre meglio di adesso che vai girando come una sciantosa.
E non sei niente, ma fai di tutto,
per sembrare qualcosa.
Dimmi come ti va?,
come ti senti......

 

che dedico ad  un  amico e  compaesano  ora  a Roma   al parlamento  e  che è   passato da Ds al  nuovo Ps  e  ora  con la parte che  vuole  e  stare  con  il centrodestra  ed  è amico   degli onorevoli ( se  tali persone    di tale  risma  si posso  fregiare di  tale   titoloappellativo  )  Previti e   De L'Utri 



P.s

ringranzio  sia  www.vauro.dyndns.org/  da   cui ho attinto (e attingero  , qual'ora le vignette non compariranno  più nell'archivio del manifesto online )  per  le vignette di vauro  .E il http://www.rimmelclub.it/ per  tutti i  testi  di Francesco  De Gregori

Senza titolo 1016



Le settimane stanno passando velocemente, senza rendermene conto


 


E ci sono momenti in cui mi sento tanto, ma tanto stanca.. che devo fermarmi un attimo…


E in quei momenti penso che mi piacerebbe, tanto, avere una persona precisa, da pensare, fremere nell’aspettare di poterla abbracciare e  in cui rifugiarmi con tutta la mia stanchezza..


 


La famosa lettera gialla è arrivata.


Il mondo non mi vuole fuori.. tranne un uomo che mi vuole con lui a Bologna… vuole che resti ancora in questo squallido paesino… ma per ora va bene così…


 


Manca poco e chiuderò un’altra scatola dei ricordi.


 


Adoro la pubblicità del martini… più che altro perché lui le mette davanti alla finestra un girasole.. i miei fiori preferiti!!!


 


Fuori c’è tempesta…


 



“Dove sei, e se ci sei, fatti vedere
Credo di avere il diritto di poterti toccare”


Senza titolo 1015

 
Le catene...
sono loro! Invisibili,
come i vermi,
che ci legano davanti alla vita.
strette fino all'anima,
ci soffocano,
ci schiacciano fino a farci sentire l'odore del fango...
sono pesanti, ci limitano.
Non ci permettono di sognare... di essere.
Quante volte, davanti allo specchio delle illusioni
ti sei visto un perdente,
un soprammobile fuori posto.
Diverso dalle immagini che dovresti avere in una società.
Quante lacrime, davanti a quei Symbol
così perfetti nel loro modo di essere,
che non ci assomiglieranno mai...
Ogni giorno,
sei sempre bombardato da messaggi,
da obblighi che ti impongono come fare,
come essere,
come trovarti sempre sulla cresta dell'onda.
E non puoi sfuggire,
non puoi difenderti.
Quando meno te lo aspetti,
eccole, arrivano da te,
ubriacandoti di vita malsana!
Pochi, resistono.
Pochi ragionano con la propria testa...
li chiamano marginanti,
o antisociali...
la massa è la maggioranza.
La società regina, e con lei tutti sono felici,
ma schiavi...
viviamo sempre con l'illusione di libertà,
pensando di poter fare o dire,
ma...non abbiamo più le ali.
La regina le ha tagliate, rimpiazzandocele con catene...
così forti da sentirsi male.
Ci sentiamo felici,
tranquilli!
Noi l'amiamo.
Tutti l'adorano come fosse una divinità...
Devi ascoltarmi ragazzo,
devi credermi!!!
Noi l'abbiamo creata,
per riuscire a convivere in armonia,
ma ora, lei si è svegliata.
Ha preso forma,
ha un'essenza...
lei si nutre, della nostra mente,
del nostro spirito.
Ci divora giorno dopo giorno,
senza farsene accorgere...
ci umilia, ci incatena.
Ci tiene in pugno!
Lei è il male, il cancro del millennio...
lei, è molto furba,
ci illude di essere ricchi,
ma non è così.
Ogni giorno ci ruba la nostra ricchezza...
e non puoi vedere,
perchè ormai sei in grado di vedere solo quello che vuole lei!
Non pensare ragazzo di essere più forte,
lei ha distrutto perfino l'amore...
lei l'ha resa una merce di scambio...
Schiavi di una nostra creazione...
che ironia!!!
Che sorte strana.
Prima o poi,
quando le nostre menti esisteranno solo per nutrire lei,
si sveglierà nel mondo reale
e quando ci toccherà,
di noi non rimarrà nemmeno il ricordo...
la sua sete e fame,
non avrà limiti e divorerà perfino Dio!
Alla fine resterà solo il nulla ad ascoltare
il silenzio dei suo capricci...
Destati ragazzo,
fallo prima che puoi!!!
Illumina il mondo e con esso salvaci...



2.12.05

Senza titolo 1014

A rischio la confisca dei beni della mafia
Libera lancia un appello contro la nuova legge che rende i sequestri provvisori e sempre revocabili


Nel 1996 nacque la legge che permette la confisca dei beni sequestrati ai mafiosi per un ''riutilizzo sociale'' (Legge Rognoni-La Torre). Con questa legge le proprietà dei boss, spesso acquistate con soldi ''sporchi di sangue'', venivano eticamente ripulite andando in uso ad enti, associazioni, comuni, province, regioni che le avrebbero utilizzate per il bene comune. Libera (Associazioni, Nomi e Numeri Contro le Mafie) fu uno dei promotori.
Vennero raccolte un milione di firme per cambiare la vecchia norma e introdurre i nuovi meccanismi. Fu una rivoluzione: in soli sei anni oltre mille beni immobili per un valore di oltre 150 milioni di euro vennero confiscati e riutilizzati a fini sociali.
Tra questi, i più noti sono la villa di Totò Riina a Corleone che oggi è una scuola, i terreni del latitante Bernardo Provenzano nei quali si producono olio e prodotti agricoli gestiti da cooperative sociali, le terre dei boss Vitale di Partinico o quelle sparse in tutta il palermitano tra Corleone, Monreale, Piana degli Albanesi, San Giuseppe Iato.Da semplici rendite per le famiglie mafiose, centinaia di ettari di terra sono diventati opportunità di lavoro. Alla fine del 2003, grazie alla Legge 109 vennero confiscati quasi 5.000 beni immobili e poco meno di 150 aziende.
Oggi, secondo l'associazione Libera, di cui don Luigi Ciotti è presidente, questa legge è in pericolo perché: ''rischia di essere approvato dal Parlamento un disegno di legge che tra i molti aspetti discutibili prevede la possibilità di revisione, senza limiti di tempo e su richiesta di chiunque sia titolare di un interesse giuridicamente riconosciuto, dei provvedimenti definitivi di confisca''.Un disegno di legge che don Ciotti definisce ''una trappola in nome di un malinteso garantismo''.''Se dovesse essere approvato - sostiene l'associazione - tutti i beni confiscati finirebbero in un limbo di assoluta incertezza. Esattamente il contrario di quanto sarebbe necessario oggi''.
Sulla questione, Libera e decine di familiari delle vittime delle mafie hanno lanciato un appello con il quale chiedono ''un serio e approfondito ripensamento, in sede di dibattito parlamentare'', del disegno di legge delega sulla confisca dei beni ai boss.
Libera e i familiari delle vittime chiedono di intervenire soprattutto per quanto riguarda la possibilità di revisione dei provvedimenti definitivi di confisca, e per questo auspicano che ''deputati e senatori di tutte le forze politiche sappiano trovare la giusta misura, il corretto equilibrio tra la tutela dei diritti di chi subisce i provvedimenti di confisca dei beni e la necessità di sottrarre alle organizzazioni mafiose gli immensi patrimoni che accumulano ogni anno, nell'illegalità e nel sangue''.

L'appello di Libera...

SALVIAMO LA LEGGE SUI BENI CONFISCATI ALLE MAFIE!!
La legge Rognoni - La Torre, che consente da oltre vent'anni di aggredire le ricchezze accumulate dalle mafie nel nostro Paese, è in pericolo.
Rischia di essere approvato dal Parlamento, infatti, un disegno di legge che tra i molti aspetti discutibili prevede la possibilità di revisione, senza limiti di tempo e su richiesta di chiunque sia titolare di un ''interesse giuridicamente riconosciuto'', dei provvedimenti definitivi di confisca. In nome di un malinteso garantismo, insomma, si compromettono definitivamente il lavoro e l'impegno di quanti, dalle forze dell'ordine alla magistratura, dalle associazioni alle cooperative sociali, sono oggi impegnati nella difficilissima opera di individuazione e riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie.
Nessun provvedimento di confisca, di fatto, sarà mai definitivo. Nessuna assegnazione di beni confiscati avrà un futuro certo. Altri avrebbero potuto essere gli strumenti con cui risarcire, anche dal punto di vista economico, eventuali vittime di errori giudiziari, sempre possibili, nell'iter che va dal sequestro preventivo dei beni alla loro definitiva confisca.
Se dovesse essere approvato, invece, quanto previsto dal comma 1 lettera ''m'' dell'art. 3 del disegno di legge AC 5362 recante ''Delega al Governo per il riordino della disciplina in materia di gestione e destinazione delle attività e dei beni sequestrati o confiscati ad organizzazioni criminali'', tutti i beni confiscati (dai terreni coltivati da coraggiose cooperative di giovani agli immobili trasformati in sedi di servizi sociali o in caserme delle forze dell'ordine, solo per fare alcuni esempi) finirebbero in un limbo di assoluta incertezza. Ovvero esattamente il contrario di quanto sarebbe necessario oggi.
Le mafie, infatti, hanno da tempo affinato i meccanismi con cui riciclano i proventi delle loro attività illecite e nel nostro Paese si registra, negli ultimi anni, una consistente flessione del numero di beni confiscati. Una situazione che richiede normative efficaci e scelte concrete in grado di far crescere la fiducia di chi è impegnato ogni giorno nella lotta alle mafie. E' per queste ragioni che l'associazione Libera (che raccoglie più di 1200 associazioni nazionali e locali, scuole, cooperative) e i sottoscritti familiari delle vittime delle mafie, attraverso questo appello, chiedono un serio e approfondito ripensamento, in sede di dibattito parlamentare, del disegno di legge delega AC 5362, soprattutto per quanto riguarda la possibilità di revisione dei provvedimenti definitivi di confisca, affinché deputati e senatori di tutte le forze politiche sappiano trovare la giusta misura, il corretto equilibrio tra la tutela dei diritti di chi subisce i provvedimenti di confisca dei beni e la necessità di sottrarre alle organizzazioni mafiose gli immensi patrimoni che accumulano ogni anno, nell’illegalità e nel sangue. Trasformando questi beni, come sta avvenendo faticosamente oggi, in segni tangibili di legalità e giustizia.
Hanno già aderito all'appello:
Luigi Ciotti - Giuseppina La Torre - Rita Borsellino - Giovanni Impastato - Claudia Loi – Daniela Marcone - Viviana Matrangola - Debora Cartisano - Margherita Asta - Maddalena Rostagno - Monica Rostagno - Elisabetta Roveri - Dario Montana - Paolo Siani

Per aderire all'appello:
email: libera@libera.it
Tel. 06/69770301
Fax 06/6783559
www.libera.it


con cludo  con questa  citazione  “ogni parola che non sai oggi è un calcio in culo domani (DON LORENZO MILANI)

1.12.05

Senza titolo 1013




     INNO ALLA VITA  Madre Teresa di Calcutta


                           


           



La vita è un’opportunità, coglila.
La vita è bellezza, ammirala.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne una realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, conservala.
La vita è una ricchezza, conservala.
La vita è amore, godine.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La vita è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, vivila.
La vita è una gioia, gustala.
La vita è una croce, abbracciala.
La vita è un’avventura, rischiala.
La vita è pace, costruiscila.
La vita è felicità, meritala.
La vita è vita, difendila.



Cari cdv  ( vecchi e Nuovi  ) Lo so che , come  è evidente   da quello che avete scritto  e  che scrivete   nella tag del blog   , il vostro  ( salvo alcuni\e )  fastido   detterminato   silenzio\assenso o  contro  detterminati post   tipo questo , ma non c'è la faccio  a tenermi dentro l'indignazione nel vedere  in che stato  penoso è ridotta l'informazione tv ( ora mai  l'unica  fonte d'informazione   visto che ormai  sono pochi quelli che  leggono i  giornali ) ,  dove una   non  news  diventa  news  e una news   diventa una non  news  e dove verità diventano balle  e  le  balle   diventano verità  .non riuscendo a trovare  le parole adatte  per    manifestarvi il mio sdegnoe rabbia   dello spazio eccessivo   dato ale polemiche  di Bonolis  e  allo scarno spazio  se  non  l'assenza  quasi totale  all presentazione del libro\ film documentario La Mafia è bianca”  ( dvd +  libro 176 pagine  19.50 €  ) di  Stefano Maria Bianchi, Alberto Nerazzini giornalisti  della ex trasmissione  di raidue  sciuscia: Non riuscendo a trovare  le parole   per  esprimere tutto  il mio sdegno \ indignazione lascio   la parola  alla  bravissima( è a dir poco )  concitta degregorio  . << Non dico che se ne debba parlare come delle liti fra Bonolis e la redazione sportiva Mediaset, argomento di massimo interesse perciò meritevole di prime pagine con foto e firme in palchetto, commenti e controcommenti, soliloqui e dibattiti in tv. Segnalo tuttavia una certa sproporzione - non tanta, un po' - fra la copertura giornalistica dell'evento "malumore di Bonolis" e l'uscita, negli stessi giorni, di un film-inchiesta sulla mafia oggi: la mafia che non spara quasi più e che fa i soldi, che elegge deputati e presidenti di regione, la "mafia bianca". Non girate pagina, non sbuffate, state attenti un momento perché ne vale la pena: i in questo documentario si parla di noi. Degli italiani oggi al potere, di quelli che ci governano e che abbiamo eletto a rappresentarci, di Casini il presidente della Camera e di Cuffaro il presidente della Regione Sicilia, degli ospedali dell'isola dove - dicono le cronache ogni giorno - si muore di parto e di appendicite, si muore spesso appoggiati in una branda in corridoio perché non c'è posto. Si parla dei soldi di Brusca e di Provenzano riciclati nella sanità privata, delle convenzioni pubbliche che ingrassano le cliniche costruite con soldi illeciti e lasciano agonizzare gli ospedali. Scommetto che i giornalisti del New York Times e del Boston Globe, se vedessero il film, ci scriverebbero un articolo e magari farebbero anche un viaggio fin qui a vedere da vicino. Noi no, siamo discreti.>>. anche  troppo  visto  che  pochissimi   si sono indignati   ( e ricordano  )  la  famosa frase  detta  da un mistro   sulla mafia  : <<  con mafia e camorra bisogna convivere e i problemi di criminalità ognuno li risolva come vuole >> . Sempre  concitta  sulla scarsa informazione   alla presentazione   del film documentario  :<< Scommetto anche che quasi nessuno di voi ha sentito parlare di La mafia è bianca, di Stefano Maria Bianchi e Alberto Nerazzini. Anche a me, d'altra parte, la notizia della proiezione è arrivata per tam tam: vieni domani all'Ambra Jovinelli, merita. Nessun annuncio, nessun manifesto o dibattito nelle pagine degli spettacoli. Così è successo che a teatro quella sera sono arrivate trecento persone, una folla che non si riusciva a passare. C'erano moltissimi ragazzi, poi Giuliana Sgrena e Lucia Annunziata, Carlo Rognoni e Nicola Piovani, Citti, Fiorella Mannoia, Scamarcio il Libanese di Romanzo Criminale, Furio Colombo, Antonio Di Pietro, Claudio Fava, giornalisti e musicisti, attori e registi, politici e scrittori, pubblico. C'era Michele Santoro, anche, perché i due autori del documentario sono ex inviati di Sciuscià, il programma che non esiste più ma che invece esiste ancora, vedete. Santoro ha ringraziato Ilaria Cornaggia Medici, una signora fiorentina che vive in Australia e che ha finanziato il lavoro. Ci ha messo i soldi per passione, da lontano >> da D  ( inserto    del sabato del quotidiano www.repubblica.it  disponibile  , ovviamente   soitto registrazione gratuita  anche  online   a www.dweb.it )  n 477 della  scorsa settimana    . IL  film   fa pensare e  fa riflettere  . Nei 118  minuti  del dvd  vengono posti pesanti interrogativi  sull'oscuro intreccio tra Cosa nostra  ( e non solo ) con la politica (  quella  che io  intendo dei partiti e delle istituzioni )che  ha caraterizzato e continua tutt'ora  a  caraterizzare  la  storia del nostro paese    e documenta  una  nuova ed inquientate   stagione del potere  ( vedere la nuova proposta di legge  sul sequestro dei beni mafiosi  ) .Tra intercettazioni telefoniche e ambientali  , dichiarazioni di pentiti  e  interviste  scomode. Inoltre al suo  interno , svetta la figura di Totò Cuffaro "vasa vasa", bacia bacia, leader dell'Udc in Sicilia e di recente presidente del congresso di quel partito, a Roma, salutato da Casini con molti omaggi. Di Cuffaro si vede uno spezzone di una trasmissione di molti anni fa ( mi pare  del 1990\1 ) fatta  da  Costanzo e Santoro che  dedicarono alla memoria di Libero Grassi. In studio da Costanzo c'è il giudice Falcone. Santoro è in piazza, a un certo punto si alza dal fondo un giovanotto in camicia, rotondetto, che comincia a urlare: "Questa trasmissione è mafiosa, voi state denigrando un pezzo sano della Dc, voi ci insultate, aiutate la mafia". In studio nessuno sa chi sia: Falcone assume un'aria interrogativa, Rita Dalla Chiesa dice "è un pazzo", non si riesce a dargli un nome. Era Cuffaro. Da lì è iniziata una carriera che lo ha portato a essere l'uomo più potente dell'Udc che fu di Follini e non solo di quella. L'Udc di governo. La Sicilia del 61 a 0 per il centrodestra alle elezioni. Documenta,il film, come Cuffaro abbia chiesto per farsi eleggere, primo nelle preferenze, l'aiuto dei boss di Cosa nostra: intercettazioni, deposizioni, interviste. Dice Angelo Siino, ex ministro dei lavori pubblici della mafia: "Un personaggio ridanciano, grazioso, così, molto alla mano, che immediatamente riconobbi essere l'onorevole Cuffaro. Subito baci e abbracci, ci siamo dati del tu, mi disse: sono venuto qua perché mi devi aiutare" Sono . 118 minuti di cose mai viste,o  vioste  solo  a tarda  notte  o la mattina  presato   o  nella riserva indiana   sempre  sotto assedio  di rai 3 nella trasmissione  blob o  fuori orario  e  che mai si vedranno in tv  ( almeno quelle  ufficiali ovvero rai-meiaset o raimediaset  tanto  è uguale sono  tutt'uno  ). IL dvd bisogna comprarselo in libreria . La mafia  è bianca  racconta     i cambiamenti dell'organizzazione  dell'organizzazione  sotto la  guida   del super latitante bernando provenzano  .un atto  d'accusa  feroce  verso  un sistema politicvo affaristico  che  domina , ora  più  che mai il nostro paese da più  di uin secolo  e che  rischia  di  diventare ( sempre che non lo  sia  già   9 definitivo   a causa dell'indifferenza  ( la mafia  non esiste   che te ne frega  della mafia  sei sardo  ?  che   te  ne frega  del ponte sullo stretto ? , ecc secondo certe email che mi sono arrivate )  o la complicità  se non la  diretta  partecipazione  Andreotti e Lima  ne sono un esempio   dei partiti   e  il silenzio   totale  ( salvo  poche  mosche bianche  )  dell'informazione . IL Libro  una ricostruzione minuziosa e apapssionate ( almeno per me    che  m'interesso di storia  e  di politica  ) delle  inchieste che  procura  di palermo   sta conducendo sugli intrecci fra mafia e e politica in Sicilia . Un racconto che si dipanba  lungo il filo  dei rapporti  che legano Toto cuffaro  all'imprenditore  Michele Aiello e  al boss  mafioso  Giuseppe Guttadauro . Sullo sfondo   dell'intera vicenda  la  figura  del capo dei capi  di cosa  nostra  bernado provenzano ( trovate fra i link sotto  la storia  della  sua  latitanza che dura da  quasi 50 anni  ) .   Quindi    se  vi và  se siete  fra   quelle persone  che non hanno  mandato il cervello all'ammasso ( scusate  se  ripeto  più  volte    in questo blog   tale frase  \  espressione ma non ne trovo   di meglio per definire coloro  che accettano tutto passivamente e acriticamente   )  e trovano ancorta il corraggio di  indignarsi    compratelo , guardateloe leggetelo  , masterizzatelo  e  fotocopiatelo affanculo se  è un reato ,.oppure   riunite  più persone  e organizzate   pubbliche diuscussioni  . insomma  fatelo guardare e leggere   a tutti  a più gente  possibile  . Fate  che  coloro che  sono morti per uccisi  dala mafia  , non morti  invano . Non sò più  che altro dire se non quello  di riportare   1)   IL TESTAMENTO POLITICO LASCIATO DA FRANCESCO FORTUGNO AI GIOVANI CALABRESI  : << Noi dobbiamo ritornare a fare politica, dobbiamo far sì che voi giovani crediate in noi che la facciamo tutti i giorni, in modo da invogliarvi, interessarvi e coinvolgervi direttamente, sempre di più.Perché, vedete, voi siete il futuro, voi siete il rinnovamento, voi sarete i futuri amministratori di questa Calabria e di questa Italia. E non è possibile che voi vi disinteressiate di politica, perché altrimenti un domani non ci saranno persone competenti, capaci, ma soprattutto “limpide”, che andranno ad occupare i posti che noi dovremo ovviamente lasciarvi.Quindi noi abbiamo una grande responsabilità: dobbiamo svolgere bene la nostra attività, dobbiamo essere trasparenti; in modo che si desti un vero interesse, che non si dica che il politico è un imbroglione, uno che comunque non dice la verità o uno che prende in giro la gente solo per carpirne i voti, creando clientele.Però noi abbiamo un’arma: noi votiamo.E allora siamo noi che abbiamo il dovere morale, prima che civile, di scegliere tra i vari candidati che ci sono in campo quelli più affidabili, quelli più “puliti”. Ma consentitemi anche di dire che, purtroppo, un po’ la colpa è anche nostra se oggi c’è qualche politico, più di un politico, che non fa il suo dovere o che, peggio ancora, fa qualcos’altro » preso dal bellissimo sito  ammazzatecitutti . 2)  le parole di una ragazza di locri  :<<  Speriamo   che dopo i funerali  e le  lacrime  , l'italia  non si  dimentichi di noi  . E' acaduto già  tante volte  , troppe volte  . Ecco  , sarebbe bello   se i  grandi nomi dela cultura  , dello spettacolo ,  del  giornalismo  ,  venissero   a tenere conferenze  ,  a  fare spettacoli , semplicemente   a farsi   vedere in giro  . Sarebbe   meraviglioso se artisti  , attori  , intellettuali calabresi   ci portassero un messagggio di  fiducia  . Non può   finire  cosi . Noi  dobbiamo battere la  mafia   una  volta per  tutte  . Abbiamo bisogno di atti concreti  , ma  soprattutto di non smarrire la speranza  . Vogliamo sentirci italiani  ... >>una  ragazza  calabrese (   dal libro dell'unità   e adesso ammazzateci tutti   di enrico ferriero  >> 3)  con un'altra frase  ( sempre  dallo stesso libro  )  che  pur  non  condividendole  in pieno  per  il  mio spirito ribelle  e  libertario  , le  cito in quanto degne  di rispetto   e  di stima  : << [...]  Ogni colpo  inferto alle istituzioni   colpisce tutti noi e  sarebbe  un errore gravvissimo  pensare  che non sia cosi  , nessuno può chiamarsi  fuori dala battaglia   contro la criminalità organizzata . , poichè con l'indifferenza  e il disimpegno   non si posso  certo affermare   valore  come la legalità e  la democrazia  [....]>>  Francesco  Fortugno 15\5\2005 .  Concludo  rispondendo  achi dice   quelle cose  scrittemi  via email ( per  io  ponte di messina  risponderò  con un post  aa parte perchè  non vooglio  annoiarvi  )    gli consiglio   di vedersi  gli approffondimenti  qui sotto  e  di leggere  eglio il “Mafie d'Italia nel nuovo millennio: analisi e proposte".   consigliatomi  da un utente  del   forum  di ammazzatecitutti    in risposta  ad   uno sfogo  sul   può aiutare a comprendere meglio la storia e lo stato attuale delle mafie e ti sarà più facile rispondere alle domande . lo potete  scaricare gratuitamente sul sito di “Libera” ed in particolare a questo link: http://www.libera.it/index.asp?idmenuliv3=254 . E che  m'interesso  di mafia   perchè   purtroppo a causa   della scarsa  lotta  con  cui  e stata affrontata   daqi vari governi che si  sono succeduti dall'unità di'italia ad  oggi  , lasciando  che a combatterla fossero pochissime persone  (  giudici  e magistrati coraggiosi ,  giornalisti e  pochi    ed onesti appartenenti alle foprze dell'ordine   )  èsuccesso che  non è  più  solo u fenomeno locale  ma  si è  esteso a tutto il paese . Infatti  a nazionale  infatti  :  nelal mia regione  anche se  :<< Impensabile quindi per le organizzazioni mafiose tentare un radicamento massiccio in termini di uomini e attività. La stessa società sarda non è poi culturalmente permeabile a infiltrazioni di questo tipo. >>  . Infati al  tribunale  della mia cittàò da cui dipende anche olbia e la  gaallura , il  rapressentante della commissione ecomafgia   e criminalità  ha  giudicato  preoccupante  l'aumento dei reati  d'usura e  riciclaggio  e poi  inoltre :<< L'isola, tra l'altro, non è nemmeno allettante per le ecomafie, uno dei più grandi business criminali del momento. Troppo complicato, costoso e rischioso introdurre via mare scorie nocive. Anche se il progressivo spopolamento di ampie zone dell'interno rende ideale il territorio per l'installazione di discariche abusive (attenzione quindi agli inquinatori locali).
Il quadro potrebbe apparire confortante ma, in realtà, la Sardegna per la sua vocazione turistica e l'endemicità della crisi economica assume un ruolo strategico per l'ultimo anello della catena criminale: il riciclaggio. Ripulire e occultare il denaro sporco diventa ogni giorno più difficile per le organizzazioni mafiose a livello mondiale. news tratta da   questo articolo  qui  E  poi   come dice Giovanni impastato fratello di Pennino : << (... )  bisogna  rompere  la  cultura dell'illegalità ,con la cultura mafiosa  e questo deve avvenire principalmente  dentro ogni uno di noi  . non possiamo delegare   tuto alle forze di polizia  , la mafia non è   solo un problema repressivo d'ordine pubblico  , ma  è anche  spoprattutto un problema  culturale (... )  >> concludo con un ultima citazione  : << 
... in verità non so bene di quale parte della spagna è originaria la mia famiglia. Naturalmente i miei antenati partirono da lì molto tempo fa, coprenosi con una mano dietro e una davanti e se non tengo anch'io così le mani, e solo perchè è una posizione scomoda.Non credo che siamo partenti stretti, tuttavia, se lei è capace di fremere d'indignazione ogni volta che nel mondo viene commessa un'ingiustizia, siamo compagni, cosa più importante.>> Erenesto Che Guevara . con questo è tutto alla prossima         



 approfondimenti


la presentazione  del  documentario  14 novembre 2005 - Teatro Duse (Bologna)

Guarda in Formato Real Player - ADSL
http://snipurl.com/kgbk

Guarda in Formato Real Player - 56K
 


http://snipurl.com/kgbm

  Guarda in Formato Windows Media Player - ADSL

http://snipurl.com/kgbn



Guarda in Formato Windows Media Player - 56K 


http://snipurl.com/kgbo



Ascolta in Formato .MP3


http://snipurl.com/kgbp



 


 i link  di  http://www.ammazzatecitutti.org/ :



altri link 




Senza titolo 1012


Ciao Adriano, spero che ti rimetta presto. Scusami se ti do del tu, ma grazie ai tuoi libri ed articoli ormai ti considero una presenza fissa nella mia vita. Molte volte sono stato tentato di scriverti, ma non l'ho mai fatto. Per pigrizia, per paura di non aver nulla da dire, per timore di annoiarti. E in questi giorni me sto pentendo.


Probabilmente non capiterai mai su questo blog, ma volevo dirti una cosa. A volte non ho condiviso i tuoi pensieri e le tue riflessioni, ma senza di loro sarei sicuramente una persona peggiore, meno saggia e più ricca di pregiudizi. Per questo voglio ringraziarti.


Poi, per una certa questione... Non mi importa se sei colpevole o innocente. La persona che ha potuto sbagliare è diversa da quella di oggi, con le sue parole ed i suoi atti si è guadagnate il diritto di essere libera.


In bocca al lupo


30.11.05

Senza titolo 1011

invito raccolto.
andatela a trovare.

Senza titolo 1010


Se non l'avete ancora fatto, mettete sul vostro blog il banner al documentario sull'uso del fosforo bianco a Falluja. Il codice html da inserire nel template è:



<a href="http://snipurl.com/jor0"
target="_blank" title="Falluja"><center><img
src="http://snipurl.com/kdd9
"></center></a>


Guardatelo e fatelo vedere, perchè dubito che lo vedremo mai in TV... tutti devono vedere gli effetti dell' "esportazione della democrazia" compiuta dagli americani in nome della lotta al terrorismo... questo è terrorismo. Punto.


29.11.05

Senza titolo 1009


by Annamaria Pietropaolo


Infuso di lacrime


riga il mio bianco viso,


inumidisce le mie labbra,


attraversa il mio petto


e come gelida mano


sfiora  il mio corpo.


Non più calde carezze...


intonati versi...


dolci canti.


Rabbrividisce la  mia coscienza.


triste la mia anima affondata


dalla pioggia che lenta invade


gli spazi fioriti del cuore.


L’azzurro è un sogno


finirà mai il nero del cielo? 
-Tormentata sosta – 
Ho respirato  il tuo respiro...


baciato i tuoi baci...


bevuto il tuo desiderio...


ascoltato i tuoi silenzi.


Quanto  amaro è  amare! 
-         Amare – 
il senso della vita


immensa ragione dell’io


amaro è  benigno


acre e mite.


Amore

Senza titolo 1008

L’anima dipinta nella bile
di uno straccio emotivo,
rigetta il suo peso
tra le mani lacrimose
di uno sguardo.
Raccontando il malessere
di un giorno vissuto
nelle fauci predatrici
di un turbine infranto.

Le lacrime nascoste

Senza titolo 1007




Se i tiggi danno gran risalto alla vicenda vuol dire che c'e' una grossa fetta di popolo che gode morbosamente seguendo la stessa, dimenticando che comunque la vittima è un bambino. In quanto a perizie psichiatriche, inizierei da coloro che si mettono in coda col numeretto per assistere al processo. Non so voi, ma io appena sento la parola "cogne" cambio canale.o  metto  il  silenziatore  .  oppurre  se si tratta di giornali gira  pagina e voi  ?

Senza titolo 1006


Notizie dalla Birmania. La dittatura militare ha deciso di prorogare di un altro anno gli arresti domiciliari per Aung San Suu Kyi, leader dell'opposizione e premio Nobel per la pace nel '91.


Continua nel silenzio l'odissea della donna. Dal 1990, quando il suo partito vinse le elezioni con l'82% dei voti, ha trascorso complessivamente più di dieci anni agli arresti.


Ma a quanto pare, protestare per la sua libertà non porta voti


28.11.05

Senza titolo 1005

user posted image


questi   di http://interistieretici.forumfree.net  sono veri tifosi  .  Ecco cosa dicono  del caso Zoro


QUELLO CHE E SUCCESSO E UNA VERGONA PER LI NOSTRI COLORI, E UNA VERGONA PER IL CALCIO , NI SENTIAMO OFFESI DA QUESTA GENTE, QUESTO NON E TIFO E UN INSULTA AL BUON SENSO, ALLA CIVILTA E HA QUELLO CHE LA UMANITA DOVRA ESSERE.....



per la news  
VIRGILIO SPORT

27.11.05

Senza titolo 1004



On air: Z-Star


 


Torno ora da giorni frenetici.


“…mi manchi…a volte mi chiedo se in questo casino saresti la mia donna… solo con me… per sempre con me…”


Aprire gli occhi stamattina e trovare questo sms… sentire il cuore battere e spalancare gli occhi senza trapassare la fase del dormiveglia… fremere nel sapere il mittente… e poi il mittente: una mia vecchia storia sbagliata…


 


E ripenso ai giorni passati… a quanto mi sono sentita forte.


Ripenso alle serate passate a lavorare fino alle due di notte.


A messaggi al sapore di nutella.


Che a volte si crede che non ci sarà data un’altra possibilità per vedere delle persone e invece, una sera mentre sei lì che stai per scappare a prove arriva questo sms in cui questa persona chiede di vederti… e sorridi.. alla vita strana ancora per una volta.


Alla foto fatta al Vesuvio imbiancato.



Alla festa di laurea di un’amica, toccare con mano che ancora non ci credo che è ormai una moglie.. che sensazione strana…


Ad una notte in cui ero sepolta dal piumone e sentivo il temporale.



Che questa settimana dovevo andare al concerto dei Sigur Ros ma per lavoro ho rinunciato.


Che una mattina ero in macchina con mio padre, avanti a noi c’era il Vesuvio, tutto bianco, e ho sorriso, perché mi sono ricordata che quella sera di settembre avevo in mente una serata carina con lui, che volevo dirgli tante cose… e lui quella sera di settembre, in quella sera in cui ero carina solo per lui, mi ha lasciato.


“un giorno mi ringrazierai” mi ha detto.


Sorrido… di un sorriso che non sa che sapore ha…


Ma..


Se lui non mi avesse lasciato, non avrei fatto vedere la mia città ad una persona, se non avessi preso quel treno quella mattina non avrei mai incontrato il mio datore di lavoro e non mi sarei mai sentita così bene in questo lavoro… se… se… questo è quanto è successo tre mesi fa… e da tre mesi alterno momenti di rabbia, momenti di tristezza e momenti in cui mi sento forte.


 


E stamattina ero forte


Mentre mi tagliavo i capelli


Mentre ero in treno e pensavo al senso dell’sms ricevuto stamattina


Mentre camminavo e una folata di vento talmente forte mi ha spostato


Mentre prendevo un caffè con Italian Psyco (è stato il primo blogger che ho incontrato)


Mentre giravo tra i libri della mia cara Feltrinelli


Mentre raggiungevo la metro portando via dalla Feltri tre libri e un cd


Mentre giravo allo JapanWeek


Mentre assistevo alla cerimonia del thè e ne bevevo


Mentre restavo affascinata dall’eleganza delle giapponesi avvolte nei loro splendidi Kimono


 


E poi sono crollata


Mentre parlavo con il proprietario del locale in cui andavamo sempre…perché mi ha chiesto di andare qualche sera da loro, perché era preoccupato per me, ma io non me la sento…


E la fortezza è crollata.


Basta così poco per crollare?


Eppure qualcuno dice che ora mi trova bene, nella mia nuova veste…


 


Necessito di una serata oziosa:


Bagno bollente,camino, tv, pigiamone, maglione enorme e poi… immergermi nel piumone e sprofondare nel sonno.


 


Voglio sempre


Qualcuno che mi baci e mi tocchi fino alle viscere…


Senza titolo 1003


Non ti angosciare per quello che hai commesso
Non ti angosciare più per quello che hai commesso
le rose hanno spine e fango le argentee fonti;
nuvole ed eclissi oscurano luna e sole
e nel più bel germoglio s'asconde orrido verme.
Ognuno di noi sbaglia ed anch'io m'inganno
giustificando le tue offese con analogie
umiliando me stesso per mitigar le tue mancanze,
scusando le tue colpe più di quanto sia l'offesa:
poiché porto attenuanti ai peccati dei tuoi sensi,
la tua parte avversa diventa tuo avvocato -
ed inizia contro me stesso un regolar processo:
tale è la lotta interna fra il mio amore e l'odio,
che fatalmente anch'io mi devo render complice
di quel caro ladro che inclemente mi deruba.

 



 


William Shakespeare

26.11.05

Senza titolo 1002

Contro la pena di morte: raccolta di firme per salvare Stanley Williams


 Stanley Williams ha passato gli ultimi 26 anni scrivendo libri per ragazzi che raccontano l’inferno delle gang di strada per convincere i giovani a sfuggire alla spirale della violenza e dell’autodistruzione. È stato cinque volte candidato al premio Nobel per la Pace. La sua esecuzione è prevista per il prossimo 13 dicembre. Williams è stato condannato per quattro omicidi nel 1979 quando era capo della gang dei Crips, responsabile di numerosi crimini. Durante la sua detenzione ha predicato e lavorato dal carcere di San Quintino per arrivare ad una pacificazione tra le bande del ghetto nero e ha scritto appunto cinque libri per spiegare ai figli del ghetto che la violenza è esattamente ciò che il mondo degli oppressori usa per mantenere viva l'oppressione. Su questo sito è possibile firmare una petizione al governatore della California Arnold Shwarzenegger per salvarlo.




 

diario di bordo n 79 anno II C’è una maestra alle Tremiti: “Io, pendolare e precaria riapro la scuola dopo 21 anni” , Toghe choc: vietato licenziare chi viola le norme di sicurezza , sicurezza sul lavoro non solo colpa dei padroni

la prima è una storia come Un mondo a parte , regia di Riccardo Milani (2024) C’è una maestra alle Tremiti: “Io, pendolare e precaria ...