7.4.04

Lanciandomi dal pont...

Lanciandomi dal ponte ho tentato di pensare, ho cercato di credere, ho provato a capire. Quando ti lanci giù percepisci una sola cosa. Una cosa che coinvolge ogni senso.

Non so se sia paura. Non so se sia solo paura.

Non riesci più a collegare il tempo con lo spazio. I piedi cercano la sicurezza poichè non sono più accolti dalla terra. La mente non ha appigli.

Il corpo trema ma non puoi sentirlo perchè non hai termini di paragone. Tutto sta tremando insieme a te.

L'unica cosa che credi ti tenga ancora in vita è il vento.

Ma io credo che in quellì'istante la mente non si illuda. E' per questo che avverti qualcosa di inspiegabile. Percepisci il vuoto.

Ed hai paura perchè, in quell'attimo, anche tu fai parte di quel vuoto. Quel vuoto che distrugge le tue illusioni e le tue certezze. Quel vuoto in cui vivi ogni attimo della tua vita. Quel vuoto che, da sempre, riempi con i tuoi pensieri fatti di nulla. Che riempi per paura di sperimentare la materia di cui sei realmente fatto.

E quando sei in aria, senza nulla sotto ai piedi, senza certezze, senza passato nè futuro; quando sei in aria solo con te stesso e con l'aria che ti sorregge; è là che stai vivendo.

La vita non è la tua piccola e inutile certezza fatta di nulla ma è un vuoto molto più grande. E percependo totalmente quel vuoto riuscirai veramente a vivere l'assenza. E in quella assenza scoprirai finalmente cosa significa esistere.

 

 



Vuoto

 


Con tutto il corpo

Ti tocco

Senza paura

Riemergo

Da uno stato

Di

Calma

Apro gli occhi

Mi trovo sulla parte più alta

Il nulla

Al di sotto

Solo vento

Che sfiora

Il volto rilassato

Fresche sensazioni

Pervadono

Le forme

Senza concetti

Volo giù

Sensazione di vuoto cosmico

Riempie assolutamente

La mia persona

Senza lasciare

Lacune

Non penso

Il rumore ovattato

Oscura

La paura

Del dopo

Vivo

L'istante

Nutrendomi

Dalla sua infinita sorgente

 


Il blog http://mente...

Il blog http://mentelucente.splinder.it (a cui ho collaborato fino ad oggi) è nato solo per offendere e screditare il mio caro amico Beppe. Purtroppo ne ho avuto le prove concrete solo ora e quindi ho deciso di cancellare tutti i miei post. Chiedo di fare altrettanto all'altra collaboratrice piccolastellaincielo.


Certe cose nella vita ci insegnano che al mondo esiste gente che ha problemi molto più gravi dei nostri. I post che sono firmati "mente lucente" sono tutti copiati da altri blog...
Il tipo che si firma "mente lucente" e che ha creato quel blog, dovrebbe cambiare nick. Forse "mente ottenebrata" o "mente angosciata" sarebbe più opportuno...
Buona notte a tutti

Buona Pasqua  ...

Buona Pasqua


 


"Cenere sulla testa e acqua sui piedi.


Tra questi due riti, si snoda la strada della Quaresima. Una strada lunga, apparentemente, poco meno di due metri. Ma, in verità, molto più lunga e faticosa. Perché si tratta di partire dalla propria testa e arrivare ai piedi degli altri. A percorrerla non bastano i quaranta giorni che vanno dal mercoledì delle ceneri al giovedì santo. Occorre tutta una vita, di cui il tempo quaresimale vuole essere una riduzione in scala.


Pentimento (la cenere) e servizio (l’acqua).


Sono le due grandi prediche che la Chiesa affida alla cenere e all’acqua, più che alle parole. Non c’è credente che non venga sedotto dal fascino di queste due prediche. Le altre, quelle fatte dai pulpiti, forse si dimenticano subito. Queste, invece, no: perché espresse con i simboli, che parlano un linguaggio “a lunga conservazione”. E’ difficile, per esempio, sottrarsi all’urto di quella cenere. Benché leggerissima, scende sul capo con la violenza della grandine. E trasforma in un’autentica martellata quel richiamo perentorio all’unica cosa che conta: “Convertiti e credi al Vangelo”.


Peccato che non tutti conoscono la rubrica del messale, secondo cui le ceneri devono essere ricavate dai rami d’ulivo benedetti nell’ultima domenica delle palme. Se no, le allusioni all’impegno per la pace, all’accoglienza del Cristo, al riconoscimento della sua unica signoria, alla speranza di ingressi definitivi nella Gerusalemme del cielo, diverrebbero itinerari ben più concreti di un cammino di conversione. Quello “shampoo alla cenere”, comunque, rimane impresso per sempre: ben oltre il tempo in cui, tra i capelli soffici, ti ritrovi i detriti terrosi che il mattino seguente, sparsi sul guanciale, fanno pensare per un attimo alle squame già cadute dalle croste del nostro peccato.


Così pure rimane indelebile quel tintinnare dell’acqua nel catino. E’ la predica più antica che ognuno di noi ricordi. Da bambini l’abbiamo “udita con gli occhi” pieni di stupore, dopo aver sgomitato tra cento fianchi, per passare in prima fila e spiare da vicino le emozioni della gente. Una predica, quella del giovedì santo, costruita con dodici identiche frasi: ma senza monotonia. Ricca di tenerezza benché articolata su un prevedibile copione.  Priva di retorica, pur nel ripetersi di passaggi scontati: l’offertorio di un piede, il levarsi di una brocca, il frullare di un asciugatoio, il sigillo di un bacio. Una predica strana. Perché a pronunciarla senza parole, genuflesso davanti a dodici simboli della povertà umana, è un uomo che la mente ricorda in ginocchio solo davanti alle ostie consacrate. Miraggio o dissolvenza? Abbaglio provocato dal sonno o simbolo per chi veglia nell’attesa di Cristo? “Una tantum” per la sera dei paradossi, o prontuario plastico per le nostre scelte quotidiane?  Potenza evocatrice dei segni! Intraprendiamo, allora, il viaggio quaresimale sospeso tra ceneri e acqua.  La cenere ci bruci il capo, come fosse appena uscita dal cratere di un vulcano. Per spegnere l’ardore, mettiamoci alla ricerca dell’acqua da versare...sui piedi degli altri. Pentimento e servizio. Binari obbligati su cui deve scivolare il cammino del nostro ritorno a casa.


Cenere e acqua. Ingredienti primordiali del bucato di un tempo.


Ma, soprattutto, simboli di una conversione completa, che vuole afferrarci finalmente dalla testa ai piedi."


 


don Tonino Bello

da adesso mettero an...

da adesso mettero anchi'io i libri che ho letto inizio con questo di Massimo carlotto



IL FUGGIASCO di Massimo Carlotto


Dopo un a figuraccia fatta con l'autore alla presentazione nella mia città ( il 30 del mese scorso ) del suo ultimo romanzo l'oscura immentità dela morte qui recensito , per come ha risposto a una mia domanda quando gli ho chiesto : << come mai ha preferito darsi alla latitanza anziche andare in carcere come i protagonisti del caso Calabresi ? >> e lui : :<< è basta !!! ancora questa domanda . ci ho scritto sopra un libro >>. Poi alla cena , mi sono scusato , dicendolo che lo conoscevo da poco come romanziere , lo conoscevo come giornalista , e lui : << di niente figurati , non ti preoccupare >> . Ed e per questo che il giorno dopo ho preso dal mio libraio ( quello che ha organizzato la presentazione e la cena con l'autore ) il fuggiasco che qui mi accingo a presentare \ recensire . IL libro è davvero curioso è di lettura scorrevole ( infatti io letto le 179 , comprese quela dela cronologia dela sua vicenda giudiziaria di cui si parla nel romanzo , in 5 giorni perchè ho un sacco d'impegni , ma in due giorni lo avrei finito ) mi ha fatto capire che anche " nella democratica italia " succedono delle vere proprie odissee giudiziarie , il cui caso Carlotto ( l'autore da me citato ) e quello Calabresi ( sofri , bontempi e pietro stefani ) che sono solo la punta dell'icerbeg . Inoltre quello che mi è piaciuto di più del romanzo è come dice Gianfranco Capitta del Il manifesto : << quello che atrae e convince ( come se fosse un giallo di pura fiction ) è l'intreccio tra la cornice che tutti abbiamo vissuto , la nostra autobiografia collettiva e una vicenda dolorosa e solitaria .... >> . Inoltre nel fuggiasco lo stesso C che ha dato , come dicevo prima , a unio dei casi giudiziari più allucinanti dal dopo guerra , ci narra le peripezie nel periodo della latitanza prima in Francia e poi In messico ( dopve ès tato anche torturato dalal polizia locale , prima d'essere rispedito in italia ) e le varie ingiustizie che ha subito come quella del amndato di cattura internzionale ,chiuso in un cassetto per 10 anni e poi tirato fuori all'improvviso .IL racconto appassionato, vivace, ricco di colpi di scena ,'incontri amorosi , ironico e cosa rara e difficile per uno che ha avuto una vicenda come la sua auto ironico . Quindi per tutti quelli che vogliono andare fuori dall'italia ( visto il clima che tira con un governo del genere ) sia come semplici cittadini e tra un po' come latitanti , questo è il romanzo che fa per voi . Per i retroscena e altre curiosità riguardanti a questo romanzo http://www.massimocarlotto.it/fuggiasco.html




  • Bibliografia

in questi collegamenti ipertestuali trovate delle news sui i suoi romanzi e " i suoi retroscena "


- La Verità dell'Alligatore
- Il Mistero di Mangiabarche
- Le Irregolari
- Nessuna Cortesia all'Uscita
- Il Corriere Colombiano
- Arrivederci Amore Ciao
- Il Maestro di Nodi
- L'Oscura immensità della morte



  • autore

Nato a Padova, Massimo Carlotto fu al centro di uno dei più controversi casi legali della storia italiana. Il venti Ottobre 1976 Carlotto, a quel tempo membro di un movimento della sinistra extraparlamentare, trovò il corpo di Margherita Magella, brutalmente accoltellata. Invece di andare direttamente alla polizia, tentò di salvarla, macchiandosi gli abiti di sangue. La giustizia italiana non credette alla sua versione dei fatti, fu incarcerato e processato. Poco prima della fine del processo di appello, il suo avvocato gli consigliò di fuggire. Iniziò così una lunga latitanza, che lo portò prima a Parigi e poi in Messico. La rete di solidarietà fu bruscamente rotta da un avvocato messicano che lo tradì. Carlotto fu arrestato e torturato in Messico prima di essere rimpatriato, malgrado il fatto che il mandato di cattura internazionale non fosse mai stato emesso (era stato scritto, non firmato e lasciato in un cassetto). Dopo ulteriori processi, errori, cambiamenti nella legislazione italiana, fu condannato. Nell'aprile 1993 il Presidente della Repubblica gli concesse la Grazia. Finalmente libero, Carlotto iniziò a scrivere. Il suo primo libro, Il fuggiasco, è un'autobiografia, storia lucida e dura della latitanza e della fine della sua vicenda giudiziaria. Iniziò poi la serie dell'Alligatore, un ex cantante di blues, ex galeotto, ora una sorta di investigatore privato che, come il suo autore, ha sete di verità e giustizia. Questi romanzi hanno avuto un buon successo in Italia e sono stati recentemente tradotti in francese ed in tedesco. Carlotto ha anche scritto un libro sui desaparecidos argentini. Nella sua penultima fatica, Arrivederci Amore, Ciao, inventa forse uno dei personaggi più cattivi della narrativa italiana. Attualmente vive a Cagliari. Poichè è una persona profilica , collabora con musicisti , scrive opere di testro , ecc trovate ulteriori news su di lui in questo sito www.massimocarlotto.it , per la sua allucinante vicenda giudiziaria http://www.massimocarlotto.it/caso_carlotto.html


P.s                                                                                                                                                                                                                                                      mi scuso per coloro leggo  il  blog http://bibliotheca.splinder  e per  la  fondatrice  se  troveranno un post  fotocopia  , ma  molti miei amici ,  mi chiedono che  leggi o cosa stai leggendo e  allora   metto anche  qui  .  ma poichè non avevo molta  voglia  di riscrivere una recensione   ho  copiato  quella che avevo  già scritto per  il blog  prima citato









Il 12 aprile 1954 Bi...

Il 12 aprile 1954 Bill Haley incise "Rock around the clock"Grazie al film "Il seme della violenza" quel pezzo aprì un'epoca
Quando la musica fece la rivoluzione ovvero il rock .




poichè in questi giorni sono troppo impegnato vi rimando a questo bellissimo "dossier " del quotidiano la repubblica pubblica.it/2004/d/sezioni/spettacoli_e_cultura/annirock/annirock/annirock.html http://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/spettacoli_e_cultura/annirock/intermonda/intermonda.html http://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/spettacoli_e_cultura/annirock/muti/muti.html



ed ecco la foto " dell'inventore del rock and roll




 


 


 


 


 


6.4.04

Segnalo un interessa...

Segnalo un interessantissimo libro edito da MacroEdizioni (può essere acquistato nelle migliori librerie o direttamente sul sito www.macrolibrarsi.it o tramite la casella di posta elettronica ordini@macrolibrarsi.it).

Il libro si intitola "Il Lato Oscuro del Nuovo Ordine Mondiale" (di Marcello Panio) e tratta di Nuovo Ordine Mondiale e di Governi che manipolano il pianeta intero: un argomento molto "hot" in questi giorni....

Ve lo consiglio!

da www.reporterassoc...

da www.reporterassociati.org e da oil sito sito www.censurati.it di cui sono vice responsabile e respondsabile per la futura sezione sardegna


riporto questa lettera di un militare italiano a nassyria ( iraq ) . Lo So che non è bello fare copia e incolla oppure spam segnalando un sito di cui faccio parte ( e di cui il blog è una sua costola ) , ma non riuscendo ad esprimere il mio malcontento dopo aver sentito le ultime dichiarazioni del ministro martino e degli altri politici \ rapressentanti della maggioranza ( a cui evidentemente la strage di nassiria non è bastata , vuole per caso, speriamo di no ,altri morti e quindi altri lutti ) per chi volesse altre foto sulla strage di nassyria,dei fuinerali,la reazione dellagente ed il lotro lutto e la  loro dimstrazione di solidarietà vi rinvio al sito di  repubblica,ww.repubblica.it/speciale/2003/carabinieri/index.html,da cui ho preso tale foto della strage ) dopo che 15 dei nostri soldati sono stati feriti .Riporto una testimonianza difficile da non essere creduta o da far passare come vogliono farci credere con le loro tv e i loro giornali ( salvo quei pochi coraggiosi come :, la repubblica , europa , il manifesto , l'unità , liberazione ed i settimanali come l'espresso , vita , carta ) anti italiani o comunisti . ma prima riporto la striscia rossa dell'unità di oggi , frase pronuinciata o scritta da un giornalista che non è comunista :<< continuare a dire che gli iracheni stanno dalla nostra parte è un ottimismo da cimitero . prima o poi ci si dovrà arrebndere alla insostenibilità della soluzione militare , perchè neppure il più ricco paese del mondo sarà in grado di sostenerla e di rilanciarla con nuovi invii di soldati edi armi . >>Giorgio Bocca 2 aprile 2004 . Adesso il testo della lettera “Sono un carabiniere, il mio grado non è importante e il mio nome neppure. E’ importante quello che cercherò di scrivere su di noi Carabinieri inviati a Nassirya, in Iraq. Sono uno di quelli che è sopravvisuto all’attentato contro la Base italiana il 12 novembre 2003. Ci tengo a dire che quanto leggerete l’ho scritto perché mi sono sentito in dovere di farlo in memoria dei miei colleghi deceduti nell’attentato.”
“Lo faccio perché ero convinto che le inchieste amministrative e penali, aperte nei giorni successivi l’attentato contro il contingente italiano, avrebbero portato ad accertare manifestatamente responsabilità specifiche, i nomi e il ruolo dei responsabili sulla mancanza di sicurezza delle nostre condizioni di vita nella base di Nassirya. Così non è accaduto e, anzi, mi sembra che si stia procedendo su una strada che porterà rapidamente a seppellire la verità. Penso sempre di più che tutto quello che accaduto finirà nel dimenticatoio. C’è stato persino chi ha fatto la sua bella figura sulla pelle dei miei colleghi morti e di noi sopravvissuti, elevando così il proprio “indice di gradimento”, arrivando a dichiarare che grazie a quel tremendo attentato è rinato nel nostro paese “l’amor di Patria”. “Noi che partiamo, che moriamo, inesorabilmente saremo dimenticati. L’amor di Patria lo abbiamo sempre vivo nel nostro cuore e nella nostra ragione. Il nostro “amor di Patria” noi lo portiamo geneticamente nel nostro animo. Sempre. Ecco, questo è il nostro lavoro in Italia e nelle missioni alle quali partecipiamo nel mondo. Questo sarebbe dovuto essere il nostro compito una volta giunti in Iraq”. “Siamo partiti si perché ci avevano garantito che saremmo stati pagati bene, a parziale copertura dei rischi ai quali andavamo incontro. Ma neppure questo si è verificato poiché la nostra diaria giornaliera si è rivelata di molto inferiore a quella che, non solo ci era stata promessa, ma che anche qualche ben pensante aveva maliziosamente (o, furbamente?) fatto circolare nel circuito dell’informazione e dei mass media. Comunque siamo partiti lo stesso e siamo arrivati in Iraq”. “Siamo sbarcati all’aeroporto di Tallil per una “missione umanitaria di guerra”, così la definisco io, quasi un controsenso, perché dopo quattro mesi che eravamo nel teatro di guerra ancora non riuscivamo a capire, né a sapere, quali erano e dovevano essere esattamente i nostri compiti. Appena dentro l’aeroporto ci hanno fatto firmare subito un foglio sul quale era scritto che eravamo sottoposti (qualora si fosse verificato un episodio contemplato nel codice penale militare) al C.P.M.di Guerra ( codice penale militare di guerra ). Grande stupore e meraviglia da parte di tutti noi: eravamo in un territorio dove la guerra era appunto considerata tale, e non già terminata come ufficialmente proclamato ai quattro venti. E la nostra presenza era necessaria, quindi, per aiuti umanitari o per altri scopi che non conoscevamo?. Non l’abbiamo mai saputo”. Ci siamo trovati di fatto soggetti al Codice Penale Militare di Guerra pur essendo considerati in tutti i sensi, sia professionale che economico, in tutt’altro modo. Come una Missione in Bosnia o in Kosovo dove almeno lì erano garantiti livelli di qualità della vita abbastanza decenti". "I disagi nell’aprire una nuova missione ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Non è stato questo il problema più importante nei primi giorni di permanenza a Nassirya. Si dormiva in tende con 50/55 gradi di calore durante il giorno e senza condizionatori d’aria. Ma questo non era un problema, siamo Carabinieri e soldati e quindi bisognava adattarsi. Andava bene così. Non siamo mai riusciti a consumare due pasti completi durante il giorno. (E nessuno mai ha sollevato questo problema). Ma andava bene così. Non ci si poteva lavare con acqua pulita perché quella dei lavandini e delle docce era di colore marrone scuro. Non era un problema, andava ancora bene così. Tanti sono stati i problemi che abbiamo dovuto risolvere nelle prime settimane, ma siamo sempre riusciti ad affrontarli con il nostro spirito militare e con animo sereno pensando che il nostro lavoro sarebbe servito ai colleghi che ci avrebbero successivamente dato il cambio”. “Ma il problema numero uno, il problema che avevamo sotto gli occhi ogni ora del giorno e del quale parlavamo sempre tra noi era quello della posizione logistica della Base. Che qualcuno, chissà in base a cosa, definiva “strategica”. Eravamo nel pieno centro abitato, dislocati in due edifici. Uno era la Camera del Commercio e l’altro il Museo. A dividerci il fiume. Alcuni di noi andarono al Museo altri invece nella Camera di Commercio che subito soprannominammo “Animal House”, (il perché è facile a capirsi). L’intera Unità di Manovra, che poi è stata decimata dall’attentato terroristico del 12 novembre, si trasferì al di là del fiume”. “La sicurezza non era decisamente il punto forte di queste due basi. Erano vulnerabilissime. Come poi si è potuto vedere. Io ne sono uscito vivo ma le ferite che ho dentro di me da quella mattina le porterò per tutta la vita. Il mio cuore, da quella maledetta mattina del 12 novembre è come se fosse diviso in 19 piccole parti, ognuna delle quali gronda sangue e amarezza. Perché quelle morti potevano benissimo essere evitate. Come? Trasferendoci, ad esempio, in una Base nel mezzo del deserto. Come era accaduto per dislocare il contingente italiano dell’esercito e come era stato fatto in precedenza dalle forze armate degli Stati Uniti. E come, purtroppo, è stato fatto solo dopo. Dopo la strage”. “Dovevamo essere in mezzo alla gente tra la popolazione civile irachena. Era questo lo scopo della nostra missione. La popolazione doveva sentirsi protetta da noi Carabinieri che eravamo di stanza a pochi passi dal centro abitato. Con la popolazione da subito eravamo riusciti a instaurare un buon rapporto di collaborazione, ma secondo il nostro parere, avremmo poturo ottenere il medesimo risultato anche se, con maggior prudenza, ci avessero fatto prendere Base nel deserto. Non avremmo così dovuto pagare il tributo di dolore, sangue e morte che abbiamo pagato. Per la superficialità e l’imprudenza di qualcuno”. “Io non ci sto alle spiegazioni ufficiali. Io non ci sto a tacere sull’assoluta mancanza di sicurezza nella quale siamo stati costretti ad operare. Non può esserci alcuna giustificazione per quello che è accaduto. Ripeto: la strage del 12 novembre 2003 si sarebbe potuta evitare. E si poteva evitare”. “Fin dai primi giorni della nostra permanenza a Nassirya, nella Base “Animal House”, udivamo sempre più frequentemente il rumore inconfondibile dei colpi d’arma da fuoco. Ci veniva spiegato, per tranquillizzarci, che si trattava solo di colpi sparati in aria per motivi di festa, in genere in occasione di matrimoni. E ci rendemmo conto, familiarizzando con i luoghi e la poplazione, che in parte questa spiegazione era vera. Ma non del tutto. Presto ci rendemmo conto che molti altri colpi venivano sparati volutamente contro le palazzine della Base.” “Allora cosa abbiamo fatto? Autonomamente ci siamo resi conto ed abbiamo compreso che se quella, proprio in quei luoghi tanto pericolosi, doveva essere la nostra Base, doveva essere dotata di minime dotazioni di sicurezza. E così abbiamo fatto da soli, in alcuni casi in modo persino artigianale, al fine di poter cercare di limitare le conseguenze peggiori in caso di un eventuale attacco terroristico. Purtroppo, quello che avevamo costruito con le nostre mani è servito solo a risparmiare la vita di pochi di noi perché le dotazioni che ci eravamo dati da soli non potevano far nulla di più di quanto hanno fatto davanti a un attacco terroristico della portata di quello che abbiamo subìto”. “Ogni giorno sapevamo che c’erano tre o quattro messaggi di “allerta” per attacchi terroristici. Ma, ragazzi, eravamo in guerra, (altro che missione umanitaria!) ed era quindi normale routine ricevere “allerta” di quel tenore. Tanto è vero che con il passare del tempo, dopo il primo mese di tensione ed “allerta” continui, non dico che i messaggi provenienti dall’intelligence non venissero presi con la dovuta considerazione ma, pian piano, erano diventati, appunto una routine, anche perché molto generici nei contentuti. Erano diventati una cosa normale. Ad un certo punto i messaggi di “allerta” non ci arrivarono neppure più. E noi non ci preoccupammo più di tanto”. “Noi ci siamo ricostruiti e difesi al meglio la Base da soli, ma e non finirò mai di ripeterlo quella Base non doveva proprio esistere così vicino alla strada. E nel dolore che provo per i colleghi uccisi devo dire che meno male che gli attentatori hanno deciso di attaccare “Animal House”, perché se avessero deciso di attaccare la base del Museo durante l’orario ordinario, in quanto la mensa era proprio vicina al muro di cinta adiacente la strada che attraversa il fiume, di morti ne avremmo contati a centinaia”. “Scrivo questo messaggio perché sono assolutamente convinto, conoscendo le cose delle quali scrivo per esperienza diretta, che quelle morti si sarebbero potute evitare. E non con una sofisticata strategia logistica, ma soltanto con un pizzico di buon senso”. “Scrivo e ho scritto non so neppure io per quale motivo. Perché vorrei poter gridare al mondo intero tutta la mia rabbia per i colleghi morti. Perché … perché …. perché … sono tanti i perché. Non riesco ad elencarli tutti”. Tra tutti solo uno è quello che mi sta più a cuore l’aver ricordato ed aver parlato in memoria dei miei colleghi caduti inutilmente. Si, inutilemente. Solo così riesco a lenire la mia angoscia per quanto accaduto quel maledetto 12 novembre”. “Spero di poter un giorno tornare a dormire sonni tranquilli dopo aver scritto queste poche righe perché ancora non sono del tutto convinto di inviarle, perché non vorrei che potessero essere usate in modo diverso da quello per le quali le ho digitate. Non vorrei che potessero servire in nessun modo a crare polemiche politiche. Perché questa è l’ultima cosa che mi interessa. Ciascuno risponderà dei propri comportamenti alla propria coscienza”. “Questo è solo lo sfogo di un militare e di un carabiniere, costretto a rimanere anonimo per motivi evidenti di sicurezza e tutela personale, che ha perso tanti suoi amici, prima che commilitoni, e che comunque sarebbe pronto a ripartire anche domani stesso se dovesse essere chiamato e verso qualsiasi destinazione fosse comandato”.



meditate gernte , meditate . se volete commentare potete farlo qui o sul sito di censurati . attendo le vostre opinioni in merito

"La verit&agrave; &egrave; che si ...

"La verità è che si vedono e si sentono e si toccano così tante cose...è come se ci portassimo dentro un vecchio narratore che per tutto il tempo continua a raccontarci una storia mai finita e ricca di mille particolari. Lui racconta, non smette mai, e quella è vita." (Alessandro Baricco - Castelli di Rabbia)


Scusate per l'assenza, ma non è un buon periodo per me...

5.4.04

"Ama, ama follemente...

"Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente"

 



"Father, why did you desert me?

Why did you sacrifice me for those men

The same that now with a cross

In their cest still lie

That glorify like killers

The name of the victim

To leave the crowd asleep

Why did you do it?"
Archangel


(Picture From the Site http://www.hollywoodjesus.com/passion.htm)


Un augurio di Buona Pasqua 2004 dal vostro Vijnana...


E che lo scandalo sia con voi! Poichè senza scandalo non c'è Resurrezione...

DEDICATO A kURT ...



DEDICATO A kURT COBAIN


Con il post d'oggi desidero ricordare , prima che lo faccia retoricamente ed ipocritamente sia lo show business e sia la persona che avrebeb dovuto volerli più bene la sua vedova , Kurt Donald Cobain ( 1967-1994 ) ledear dei Nirvana , di cui fra qualche giorno , esattamente il' 8 aprile di quest'anno si celebra il decennale del suo suicidio . Ai suoi scritti , e ai suoi testi\ canzoni debbo " l'inizio di quel viaggio ", iniziato conm la risposta : << voglio essere morto >> riportata dal sottoscrittto al test per la visita di leva ( era il giorno dopo che lui aveva tentato di uccidersi con alcool e droga a Roma ) , poi miei amici e i miei familiari mi suggerirono di andare da un analista , cosa c he accettai in quanto mi accorsi di non riuscire a risolvere i miei problemi --- insomma avevo bisogno di un compagno di strada --- che usa il metodo del " mente&cuore" della scuola della sophianalisi ( ci vado tutt'ora una volta ogni uno\due mesi , per confrontarmi con quello che scrivo ) sia a mettere per iscritto prima su post-it , poi sui quaderni e agende e adesso su questo blog e ai ng ( newsgroups ) di filosofia e di antropologia . Non sò che altro dire è poi preferisco non commentare tale suo gesto , perchè :1) è una sua questione privata ; 2) perchè certe volte è meglio stare zitti e tenersi per se qullo che si pensa i che parlare \ scivere stronzate infarcite di riferimenti antropologici \ culturali , senza conoscere niente della persona o sviscerarne la vita per fare un articolo o un commento la sua vita intinma e privata , come quella che il grunge o musica di seattle ( come viene chiamata la musica di cui lui e il suo grupo erano i rapressentanti più noti ) è morta con lui , cosi come con il suo suicidio fu la fine di quella che viene definita la generazione X . Tutte idiozie in quanto : i semi da loro lasciati , come dicono contradicendosi alcuni scrittori o rockers intervistati per l'articolo dell'unità di oggi 6\04\2004 ( purroppo non posso riportarlo in quanto non ho lo scanner e l'edizione , come quasi tutti i grandi quotidiani e a pagamento ) ; e poi come dice nell'articolo Massimo Cotto ( diorettore di rockstar ) : << [....] se torniamo a riscoltare il grunge in nuove forme ? credo di si . Questa è solo una pausa necessaria . In realtà stiamo ancora metabolizzando >> . Infatti molti critici ed intellettuali davano il punk per spaciato con lo scioglimento dei Sex Pistols ha continuato a riciclarsi \ a ripresentarsi sotto diverse forme .



PUNTI DI RIFERIMENTO   


http://www-utenti.dsc.unibo.it/~tranchid/ig/homepage.htm  storia  e  band  del gunge
http://spazioinwind.libero.it/rfiorib/documenti/profeti_seattle.htm l'influsso che  ha   avuto ed  ha  tutt'ora  sulmovimento  news global 
http://www.salernocity.com/tempo/musica/Rock_e_Reggae/Nirvana.asp storia del gruppo di Kut ovvero i Nirvana                                                             ww.ondarock.it/Nirvana.html  discografia e testi http://www.diamantepazzo.com/biografia_dettagliata.php  biografia dei singoli componenti



Discografia ( fondamentale per chio vuole avvicinarsi al grunge )       


Melvins = Ozma 1989
Mudhoney = superfuzz bigmuff...1990
temple of dog = temple of dog 1990
screaming trees = uncle anesthesia 1991
Nirvana = Bleach (1989) ; Nevermind (1991)
Alice in Chains dirt 1991
perl Jam = T E N [1991];
Soundgarden = Superunknow 1994
Mother Love Bone = Mother love bone 1992
Mark lanegan = Whiskey for the holly ghost 1995



Poich&egrave; non mi va di ...

Poichè non mi va di fare i soliti aguri retorici per le festività pasquali riporto qui quelli fatti dal gruppo / ml di ecumenicia cui sono iscritto , per tutti coloro fossero interessati a saperne di più eccovi l'url della ML http://uk.groups.yahoo/group/LeonHardRagaz/ un augurio di buona pasqua a voitutti\e e alle vostre famiglie ai vostri cari e vostri partner


















 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


<< Anche quest’anno ci congediamo qui per il periodo delle vacanze pasquali: ho pensato a Mirò per esprimere il senso artistico della sua lotta contro il tiranno. Perché la pasqua ebraica e cristiana sono anche il ricordo di una lotta di liberazione contro lo sfruttamento, l’ingiustizia e la schiavitù del faraone di turno. Il catalano Mirò si schierò infatti apertamente contro il franchismo e per questo dovette riparare in Francia e al suo rientro gli fu tolto il passaporto spagnolo. Ciò non gli impedì di continuare a sviluppare il suo istintivo senso artistico dell’universo. Basta osservare come raffigura in mille modi la donna, la luna, gli uccelli e le stelle. Come ha rivoluzionato il teatro d’avanguardia o il trattamento dell’argilla, dei tappeti e perfino dei sacchi di patate.Non si suggerisce oggi una preghiera ma consentitemi di chiederVi di pregare – a modo vostro – per chi (come me e tanti altri) si è visto recapitare in queste ore una lettera di licenziamento. Perché anche questa è Pasqua. RicordateVi della liberazione dall’Egitto… il resto verrà da sé.


Buona riflessione e arrivederci. >>

4.4.04

Una frase dal Vajrac...

Una frase dal Vajracchedika Prajnaparamita Sutra che ci suggerisce come il risveglio (Nirvana o Liberazione) non dia alcunchè.
Mi piacerebbe qualche vostro commento su questo estratto e quale significato date alle parole "io non ottenni alcunchè dal... risveglio".
Quando parliamo di risveglio spirituale, infatti, ognuno di noi immagina qualcosa... Ognuno di noi immagina che debba avvenire qualcosa...
Eppure questo testo di antica saggezza sembra dirci il contrario...


*Proprio così, Subhuti, io non ottenni alcunché dal supremo perfetto risveglio, e proprio per questa ragione esso è detto "supremo perfetto risveglio"*.

3.4.04

Sul fatto di Napoli ...

Sul fatto di Napoli della scorsa settimana [ dedicato ad Annalisa Durante ]


Il post di oggi è scaturito dalle bellissime e profonde dichiarazioni,rilasciate,dalla madre Carmela Visco al quotidiano nazionale la repubblica in particolare questa : << .... Forcella era, un indirizzo di cui mi sono sempre vergognata, anche senza motivo, vengo da un'onesta famiglia, e ora invece, io sono la mamma di Annalisa, uccisa in questo rione, per uno scontro tra delinquenti in cui non c'entrava. E mia figlia non è più solo mia, è diventato il nuovo nome di Forcella, un simbolo per tante persone. Come faccio a odiare questo posto?.[....] Allora Annalisa è morta anche per liberarci da questo marchio . >> trovate , nei riferimenti , un collegamento ipertestuale dell'articolo in questione e all'interno d'esso altri colegamenti dell'archivio del quotidiano su questa triste vicenda . Io penso che la morte di una persona sia che la intendiamom in senso fisicio che in senso antropologico-filosofico mi colpisce anche se non conosco la vittima o per il modo in cui muore ( come in casi come questo ) , una persona non muore finchè non cesserà da parte degli amici o cari o dall'opinione pubblica se nel caso è una morte di stato come quelle che sono avvenute in italia dall'unità 1861 ad oggi 2004 , d'essere ricordata ) . Credo e sperò che la morte di questa ragazza possa servire agli indifferenti ( vedere lo scritto di gramsci da me riportato in un dei post precedenti )e ai nostri rappresentanti istituzionali che fanno gli ipocriti facendo finta di combattere la mafia e poi dicono che con la mafia bisogna convivere ,o lascaino al suo posto un esponente regionale ( il caso Cuffaro ) e danno adosso a coloro sia dell'opposizione o delal società civile ( antimafia 2000 o tano grasso ) gli lo fanno notare . Per concludere faccuio due citazioni una alla De andrè : << anche se voi vi crediate assenti siete per sempre coinvoilti >> ; e una poesia ( o un abozzo secondo i familiari ) di Carlo Giuliani , ragazzo ucciso al g8 di Genova il 20\7\2001 , che scometto creerà forti polemiche ( spero costruttive ) e non come quelle che mi venivano rivolte quando commentavo sia con gli amici , sia in rete ( forum , news groups , ecc ) i fatti di Genova 2001 in particolare l'esecuzione di Piazza Alimonda , o quelle al mio post precedente che mi hanno costretto , come avrete potuto notare , ad applicare la black list una misura che avrei fatto a meno ma con certe persone è impossibile dialogare ) :<< tante cose segnano una vita ; e tante vite segnano qualcosa >> . Non so che altro dire , e poi le lacrime mi sendono sul viso e , m'impediscono di vedere quello che scrivo , e per evitare di scrivere boiate , di cui poi mi pento , smetto qui .










PUNTI DI RIFERIMENTO








l'articolo citato nel post "Annalisa è il simbolo di Forcella non mi vergogno di vivere qui"                                                                            http://www.antimafiaduemila.com/ associazione antimafia 2000 e  i suoi link  della sezione  antimafia  http://www.antimafiaduemila.com/modules.php?op=modload&name=Web_Links&file=index&req=viewlink&cid=2





2.4.04

"Una sola luna compa...

"Una sola luna compare dappertutto riflessa in tutti gli specchi di acqua; tutte le lune in tutti gli specchi d'acqua sono i riflessi di una luna sola. Questa è una metafora per l'unica mente, che crea le miriadi di cose e delle miriadi di cose che creano l'unica mente. Ciò si riferisce alle illusioni del sogno, fiori nel cielo, metà sembianze, metà vuote."
(Hsueh-Yen)

CONTINUIT� Niente &egrave;...

CONTINUITÀ


Niente è mai veramente perduto, o può essere perduto,
Nessuna nascita, forma, identità - nessun oggetto del mondo.
Nessuna vita, nessuna forza, nessuna cosa visibile;
L'apparenza non deve ostacolare, né l'ambito mutato confonderti il cervello.
Vasto è il Tempo e lo Spazio, vasti i campi della Natura.
Il corpo, lento, freddo, vecchio - cenere e brace dei fuochi di un tempo,
La luce velata degli occhi tornerà a splendere al momento giusto;
Il sole ora basso a occidente sorge costante per mattini e meriggi;
Alle zolle gelate sempre ritorna la legge invisibile della primavera,
Con l'erba e i fiori e i frutti estivi e il grano.


WALT WHITMAN (1819-1892 )

1.4.04

sui fatti di Falluja...

sui fatti di Falluja avvenuti il 31 marzo 2004


Ecco in sintesi la news per coloro non lo sanno o non leggono il giornali . La foto presa da www.repubblica.it . Le vittime erano in auto, scene di giubilo dopo l'esecuzione .Falluja, attacco al convoglio quattro stranieri uccisi e bruciati Erano imprenditori impegnati negli appalti per la ricostruzione Erano tutti americani. I corpi carbonizzati appesi a un ponte .  E ora   le  mie  emozioni  . Vista la disinformazione e il negazionismo che c'è nella maggior parte dei media ( via cavo che via satrellite ) sia per le news che per le immagini di quello che avviene in iraq , ho visto nel canale arabo aljazeera le immagini scioccanti , miracolosamente date dalle altre tv , del lingiaggio del cadavere di dei cittadini Americani e delal festa macabra , fatta introno ai corpi strazziati . La mia reazione che ho avuto è stata sconvolgente e di come un uomo , sia come un animale , incapace di controllare i propri istinti . Poi oggi a pranzo , discutendo con i miei mio padre a favore : << tu cosa faresti al loro posto ? leggiti cosa riporta quersto sito http://english.aljazeera.net/ ( versione inglese della tv araba di cui parlavo prima ) , se vuoi te lo traduco ...>> e mia madre :<< un conto è reagire con gli atentati , un altro è fare quello che hanno fatto .. >> , poi la discussione è proseguita , ma io ero già immerso nella riflessione , che qui riporto . Scusate la mia introduzione , ma volevo farvi capire  il il processo antropologico a cui sono arrivato . Leggendo le traduzioni e cercando di arrangiarmi da solo , non dò tutti i torti a mio padre , ma allo stesso tempo dò ragione a mia madre . Infatti ciò che dovrebbe in teoria , distinguerci dagli animali , ma poi in pratica ...... l'uomo non è un animale ? , e poi se tale cosa è compresibile , non èm giustificabile perchè non si può combattere il nemico ( in questo caso le forze d'occupazione che in barba all'Onu e con prove false , non dimentichiamolo ) con le stese armi si passa da vittima a carnefice e si viola la dignità umana , che è sacra per qualsiasi religione , mussulmani compresi . Come , da antifascista condanno quello che è stato fatto e permesso a Piazzale Loreto dopo la fucilazione ( ci si doveva fermare li ) di Mussolini , la sua amante e i suoi gerarchi ; cosi come quello chè stato fatto in piazza alimonda a genova il 20\72001 da alcuni poliziotti e carabinieri al corpo\cadavere di Carlo Giuliani , accellerandone la morte secondo alcuni .













31.3.04

La presenza &nbsp; ...

La presenza

 

"Immaginate di essere un sassolino gettato nel fiume.

Un sassolino affonda senza sforzo.

Distaccato da tutto, copre la distanza più breve e infine raggiunge il fondo, il punto di massima quiete.

Siete come un sassolino che si è lasciato cadere nel fiume, dimentico di tutto.

Al centro del vostro essere c'è il respiro.

Non c'è bisogno di sapere quanto ci vorrà per raggiungere la quiete assoluta sul fondo di sabbia sottile sott'acqua.

Quando vi sentirete come un sassolino che riposa sul letto del fiume, comincerete a trovare la quiete dentro di voi.

Non sarete più come una foglia al vento."
(Thich Nhat Hanh "Il Miracolo della Presenza Mentale")

 



Per la biografia del maestro Thich Nhat Hanh segui il link http://www.esserepace.org/thay.html

TROVA IL TEMPO Trov...

TROVA IL TEMPO


Trova il tempo per essere affettuoso:
è quella la strada per la felicità.
Trova il tempo per sognare
è quello il modo per attaccare il tuo carro a una stella.
Trova il tempo per amare ed essere amato:
è il privilegio degli dei.
Trova il tempo per guardarti intorno:
la vita è troppo breve per essere egoisti.
Trova il tempo per ridere: è la musica dell'anima.

Antica preghiera inglese

30.3.04

PROSPETTIVE DIVERSE ...

PROSPETTIVE DIVERSE


Se noi potessimo ridurre la popolazione del mondo intero  in un villaggio di 100 persone mantenendo le proporzioni di tutti i popoli esistenti al mondo, il villaggio sarebbe composto in questo modo:
 Ci sarebbero:
 57 Asiatici
 21 Europei
 14 Americani (Nord  Centro e Sud America)
 8  Africani
 52 sarebbero donne
 48 uomini
 70 sarebbero non bianchi
 30 sarebbero bianchi
 70 sarebbero non cristiani
 30 sarebbero cristiani
 89 sarebbero eterosessuali
 11 sarebbero omosessuali
  6  persone possiederebbero il 59% della ricchezza del mondo intero e tutti e 6 sarebbero statunitensi
 80 vivrebbero in case senza abitabilità
 70 sarebbero analfabeti
 50 soffrirebbero di malnutrizione
 1 starebbe per morire
 1 starebbe per nascere
 1 possiederebbe un computer
 1 (sì, solo 1 avrebbe la laurea)
 Se si considera il mondo da questa prospettiva, il bisogno di accettazione, comprensione e educazione diventa chiaramente apparente.
 Prendete in considerazione anche questo.
 Se vi siete svegliati questa mattina con più salute che malattia siete più fortunati del milione di persone che non vedranno la prossima settimana.
 Se non avete mai provato il pericolo di una battaglia, la solitudine dell'imprigionamento, l'agonia della tortura, i morsi della fame, siete più avanti di 500 milioni di abitanti di questo mondo.
 Se potete andare in chiesa senza la paura di essere minacciati, arrestati, torturati o uccisi, siete più fortunati di 3 miliardi di persone di questo mondo.
 Se avete cibo nel frigorifero, vestiti addosso, un tetto sopra la testa e un posto per dormire siete più ricchi del 75% degli abitanti del mondo.
 Se avete soldi in banca, nel vostro portafoglio e degli spiccioli da qualche parte in una ciotola siete fra l' 8% delle persone più benestanti al mondo.
 Se i vostri genitori sono ancora vivi e ancora sposati siete delle persone veramente rare, anche negli Stati Uniti e nel Canada.
 Se potete leggere questo messaggio, avete appena ricevuto una doppia benedizione  perché non siete fra i due miliardi di persone che non sanno leggere e perché siete talmente fortunati da possedere un computer.

29.3.04

LA FAVOLA DEL RANOCC...

LA FAVOLA DEL RANOCCHIO


C’era una volta una gara di ranocchi. L’obiettivo era arrivare in cima a una gran torre.
Si radunò molta gente per vedere e fare il tifo per loro. Cominciò la gara.

In realtà, la gente probabilmente non credeva possibile che i ranocchi raggiungessero la cima, e tutto quello che si ascoltava erano frasi tipo: "Che pena !!!Non ce la faranno mai!"

I ranocchi cominciarono a desistere, tranne uno che continuava a cercare di raggiungere la cima

La gente continuava :
"... Che pena !!! Non ce la faranno mai!..."

E i ranocchi si stavano dando per vinti tranne il solito ranocchio testardo che continuava ad insistere.
Alla fine, tutti desistettero tranne quel ranocchio che, solo e con grande sforzo, raggiunse alla fine la cima.
Gli altri volevano sapere come avesse fatto.

Uno degli altri ranocchi si avvicinò per chiedergli come avesse fatto a concludere la prova.

E scoprirono che...
era sordo!

...Non ascoltare le persone con la pessima abitudine di essere negative...
derubano le migliori speranze del tuo cuore!

Ricorda sempre il potere che hanno le parole che ascolti o leggi.
Per cui, preoccupati di essere sempre

POSITIVO !

Sii sempre sordo quando qualcuno ti dice che non puoi realizzare i tuoi sogni.

28.3.04

A volte si vivono gi...

A volte si vivono giornate stancanti, pesanti, in cui l'unico desiderio concreto è il proprio letto. Oggi è una di quelle giornate. Poi passo da qua e mi fermo un momento a leggere. E mi torna impellente la voglia di scrivere, di mettere su carta i miei pensieri, di giocare con le parole; quella voglia che per anni mi ha accompagnato e aiutato a fare chiarezza, e che da un po' di tempo mi ha lasciato, travolta dalla stanchezza e dalla mancanza di tempo. Grazie per avermi aiutato ad affinare di nuovo i miei pensieri con la scrittura.

&nbsp; M i&nbsp; ...


 


M i   r e s p i r i   d e n t r o   l' a n i m a..


 

27.3.04

Contrasti. Segni d...

Contrasti.


Segni di luce
rincuorano la memoria
di quest'anima stanca.
Un bimbo
corre,
su onde di sole
e spazi infiniti.
D'un tratto si ferma,
ammira l'alto.
Un unico sguardo
custodisce il blu invaso
da curve bianche e desideri,
e una mano sulla fronte
come l'ombra delle nuvole.
Solo contrasti
d'innocenza.

26.3.04

Da oggi sar&agrave; fra...



Da oggi sarà fra noi il cofondatore di questo blog. Il mio amico doca.


Egli inizia con questa poesia che si chiama:


Connessioni.


Connessioni lontane
solcano mari
di tutto ciò che è stato.
Sensibilità
percepire oltre,
ledere a fondo.
Nessi assenti di logica
attaccano
un gabbiano ferito.
Oscurato urta
lo spigolo vivo
di un'esistenza
che stenta ad emergere.
Spina su cuore caldo,
oltre ogni cadenza
affonda.
Sensibilità
mio unico canto
alla vita.

NOI, UMANI DI RITORN...

NOI, UMANI DI RITORNO

Si scambiano messaggi la notte. Come fossero ossigeno. L’orecchio incollato ai rumori della strada e lo sguardo al pc. Per vincere la nostalgia. Hanno sempre freddo. Un freddo sudato di tristezza. Ma si spogliano. Gettano violenti gli abiti sulla poltrona. Non ci stanno proprio nella vita di giorno. Sempre a metà. Con l’anima scolorita. Così la notte si ritrovano. E scambiano gli ultimi spiccioli con chiacchiera e umanità. Ballano un tango nomade. Dormono su letti precari. Piangono lo zainetto pieno scartoffie. Sono umani speciali. Sono gli umani di ritorno. Tornano ogni giorno da un viaggio. Fatto di pugni e calci. E iniziano a vivere. Qui. E ricordano chi sono. Qui. Dove le parole non saranno mai più abbattute. E gli scempi verranno compensati con sorrisi e altri abbellimenti.
Laura Boglio http://laurabogliolo.splinder.it/

Molte persone ( comp...

Molte persone ( compaesani , amici di internet , ecc ) mi chiedono come mai ho chiamato il sito cdv ( compagnidiviaggio ) . Io rispondo con il post di oggi .Potevo chiamarlo direttamente compagnidiviaggio ma nella fretta del mio coautore ma soprattutto dal cercare una frase breve e ad effetto abbiamo deciso per la sua abbreviazione cdv. Ma esso era un progetto che avevo in mente da tempo , le cui origini del nome si perdono nelal notte dei tempi , in realta il nome deriva 1) dalla letteratura del libro onn the road 1957 di Jack Kerouac ( 1922 -1969 ) . Scusate se la foto che qui riporto non è del libro , ma non sono riuscito a trovarne , ma di sito di viaggi .Ecco il sito per chi volesse ripercorrere il suo viaggio http://www.vacanzecuba.it/vacanze-viaggi/sett_usa.asp , sito da cui ho presola foto ivi riportata . 2) dalla contro-cultura degli anni 1960-70 in particolare 1968-77 , che è ancora viva oggi , secondo me (poi ognui uno di voi può pensarla in maniera differente ) anche se in maniera diversa è ampliata nel movimento new global e della musica che i critici chiamano di musica di seattle ( nirvana , perl jam , ecc loolapaloosa tour ) . 2) dalla canzone in viaggio degli ex Cccpi eccovi il link per il testo http://cccp.interfree.it/principale2.htm . 3) dalla mia passione per i viaggi non quelli organizzati ( club vacanze , crociere , ecc ) ma quelli per conto tuo dove conosci veramente la cultura del posto . 4) dal significato antropologico - psicologico del termine riporto qui per spiegarmi meglio un commento lasciato da una viagggiante ad un mio post : << [--] in fondo la vita e' un bel viaggio e te hai scelto di condividerne alcuni aspetti.Sinceramente attraverso i tuoi post ho avuto modo di sfamare le numerose richieste del mio cervellino (spesso troppo esigente)e di perdermi tra i gomitoli di links che ti diverti a inserire qua' e la' nel blog...beh che dire..colgo l'occasione di ringraziarti x questi viaggi fuori programma che mi consenti di fare!!!a presto, una "viaggiante".. >> il commento di drugaddict (http://drugaddict.splinder.it ) lasciato alle 03:42 del 03 febbraio, 2004 . Con questo è tutto , se nel caso voleste sapere altro fatemelo sapere , cercherò di soddisfare le vostre curuiosità .


Il vostro cdv

25.3.04

"La luce che col...



"La luce che colpisce l'occhio causa un dolore che noi chiamiamo visione..."

 

Luce

 

Mi muovo lentamente insieme al vento

Chiudo gli occhi e vedo

Orizzonti senza confini, oceani di sabbia, isole sommerse

Suoni d'acqua immobile partoriscono brividi sulla mia pelle accaldata

Spighe dorate su di un campo lontano si affollano sul tuo volto

Odori di viaggi passati penetrano con silenzi assordanti nel mio corpo inerme

Nudo, senza difese, mi appresto a cadere

In te la mia fame d'aria rimane appagata. In te, senza pensieri, riesco a orientarmi e fuggire dal mio labirinto. In te, ancora una volta, le mie dita cercano quella percezione inesistente che crea pesanti nuvole di consistenza eterea

In te, finalmente, io vedo

da http://www.repubb...

da http://www.repubblica.it/


A volte ci sono delle sentenze della magistratura capaci di incidere
pesantemente sulle Libertà di un paese specie se quelle sentenze sono fatte
da una Corte Costituzionale o, come nel caso preso in esame oggi dal
giornale La Repubblica, dalla Corte Suprema degli USA.
Qualunque decisione la Corte Suprema prenderà inciderà pesantemente nello
sviluppo degli Stati Uniti.
La Corte Suprema degli USA (e questo non lo sapevo) può accettare o
rifiutarsi di dicutere una questione presentata. Quando. però, accetta di
discutere una questione significa che intende emettere un verdetto.
In questo caso la Corte Suprema degli USA deve decidere sul riferimento a
Dio (il dio padrone dei cristiani) nel giuramento che tutti i giorni i
bambini degli USA sono obbligati a fare a scuola.
Quel riferimento al dio padrone fu imposto nel giuramento dal Congresso USA
in piena Guerra Fredda, nel 1954.
Prima il giuramento era: "Giuro fedeltà alla mia bandiera e alla repubblica
che essa rappresenta: una nazione indivisibile, con libertà e giustizia per
tutti". Poi divenne: "Giuro fedeltà alla bandiera degli Stati Uniti
d'America e alla repubblica che essa rappresenta, una nazione unita dalla
fede in Dio, indivisibile, con libertà e giustizia per tutti".
Cosa deve decidere la Corte Suprema?
Deve decidere se gli USA sono uniti nella "fede in Dio" o sono uniti per
altri motivi!
Da oggi la Corte Suprema degli USA si riunisce per pronunciare questa
sentenza.
Se a prima vista sembra una cosa da poco, in realtà sono in gioco le libertà
religiose della nazione. E nel gioco rientrano anche le cause oggettive
nelle quali si muoveranno nell'immediato futuro sia i Pagani USA, che gli
Wicca, che gli Atei e tutte le varie religioni non cristiane. In gioco ci
sono anche i principi morali che guideranno la nazione e il suo modo di
affrontare il futuro e il suo modo di porsi nei confronti degli altri Paesi,
in special modo con quelli Europei!
Poniamo molta attenzione su queste decisioni perché condizioneranno il
nostro stesso futuro.
Ciao

Sto leggendo un libr...

Sto leggendo un libro di Erri De Luca, è la sua traduzione dall'ebraico del libro biblico di Qoelet, e vorrei regalarvi un versetto di cui mi sono innamorata, sia nella tarduzione ufficale della CEI, sia nella traduzione di De Luca.


Qoelet 5, 19 "Egli non penserà infatti molto ai giorni della sua vita, poiché Dio lo tiene occupato con la gioia del suo cuore" (trad. CEI)


Qoelet 5, 19 "Perché non assai ricorderà i giorni della sua vita: perché l'Elohim è risposta nell'allegria del suo cuore" (trad. De Luca) A questo versetto Erri De Luca aggiunge questa nota "L'Elhoim (il Signore) è la risposta che sta in un cuore quando è allegro. [...] si trova sotto forma di risposta nel cuore dell'Adam (uomo), nel luogo in cui quel dono è destinato. Si trova dunque all'arrivo, non solo in partenza, sotto forma di allegria."


Con la speranza che l'Elohim non abiti mai lontano dai vostri cuori.

LA MALATTIA PIU' GRA...

LA MALATTIA PIU' GRAVE


Un giorno, a un luminare della medicina venne chiesto quale fosse la più grave malattia del secolo.
I presenti si aspettavano che dicesse il cancro o l'infarto.
Grande fu lo stupore generale quando lo scienziato rispose: "L'indifferenza!"
Tutti allora si guardarono negli occhi e ognuno si accorse di essere gravemente ammalato.
Infine gli domandarono quale ne fosse la cura.
E lo scienziato disse: "Accorgersene! "

24.3.04

poesia che qui ripor...

poesia che qui riporto è del mio co-fondatore del blog e fondatore di due blog molto belli www.docaweb.it e http://perlanera.blog.excite.it . Cosi ne aprofitto per celebrare anche se con ritardo i tre mesi di vita del blog . dedicata a voi tutti miei cari\e compagni vecchi e nuovi .


Terra di nessuno


Scorgere
tra passaggi di libertà,
la terra di nessuno
a due tinte sole
inverse
che vibrano e si chiamano
continuamente
nell'antica danza
della moltitudine di tonalità
e all'ombra
del dormiveglia
l'anima si placa
percependo
che il viaggio
è la meta.


Io di solito scrivo ...

Io di solito scrivo avendo un sottofondo musicale che faccia da apripista ai miei pensieri...in questo modo mi sono accorta che le parole fluiscono in maniera più fluida e immediata...dalla mia mente scaturiscono fiumi di parole, le mie mani digitano frasi e pensieri in piena libertà e a volte mi sorprendo per ciò che leggo sul monitor quando ho terminato di battere furiosamente sulla tastiera del mio pc.
Ora sto ascoltando un duetto tra Eros Ramazzotti e Andrea Bocelli che mi ispira particolarmente, mi rilassa e mi fa stare bene, in sintonia con il mondo circostante e in pace con me stessa.
In questo momento particolare della mia vita (ma allargherei il concetto all'umnaità intera)ho bisogno di questi piccoli attimi di tranquillità, un oasi in mezzo ad una vita frenetica, piena di impegni, di problemi e di scadenze...un'esistenza segnata dalla precarietà, dalla paura del domani, dal timore di perdere la speranza in un futuro migliore.
Nei miei innumerevoli giri nella blogosfera e nel web, mi sono resa conto che sono sentimenti condivisi..la gente è in preda all'ansia, il malessere serpeggia, l'inquietudine regna ovunque...scrivere, comunicando agli altri queste sensazioni allieva molte sofferenze ed ho la sensazione che rendere partecipi di ciò che ci passa per la testa, accresca la possibilità di ciascuno di entrare a far parte di una comunità sempre più estesa.
Che ne pensate?

Risposta ironica a...


Risposta ironica ad una provocazione


Do il benvenuto nella grande famiglia al mio blog sosia  , anzi clone   , http://tangoi.splinder.it che si diverte a copiare interamente i nostri post , aiutamolo a tenerlo aggiornato inviandogli i post  che  scriviamo  a   tangoi@tiscali.it .

Due e-mail. Un invit...

Due e-mail. Un invito a scrivere per questo blog per l'attenzione che ho sempre dedicato alle altre culture e un tentativo di comprendere meglio la mia cultura da parte di una giornalista moscovita. Come cominciare qui? come rispoderle? perchè non fare entrambe le cose insieme?


Tanya si interroga sugli uomini russi che pur avendo oltrepassato la soglia dei 30 anni vivono in casa ben felici di essere accuditi dalle madri...è sconvolta di fronte alla collega più anziana preoccupata perchè il figlio non si sposa, perchè non sa chi lo "servirà" dopo la sua morte se lui non trova moglie.


Il suo giudizio sui russi è duro: uomini normali, innocenti, in un certo senso pigri, trasandati e a volte gentili, ma con un senso di responsabilità molto basso, amanti del bere e del tutto disinteressati dell'andamento della casa o la cura dei figli dopo un divorzio. Un giudizio probabilmente parziale.


La sua domanda è molto semplice, ma la risposta complessa, come sono gli uomini italiani?


 

Dato che non riesc...


Dato che non riesco a mettere per iscritto la situazioni ( le emozioni in cui mi trovo) lo faccio tramite questa canzone che secondo me rapressenta meglio lo stato in cui mi trovo


Miserere

Miserere, miserere
Miserere, misero me
Però brindo alla vita!
Ma che mistero, è la mia vita
Che mistero
Sono un peccatore dell'anno ottantamila
Un menzognero!
Ma dove sono e cosa faccio
Come vivo?
Vivo nell'anima del mondo
Perso nel vivere profondo
Miserere, misero me
Però brindo alla vita!
Io sono il santo che ti ha tradito
Quando eri solo
E vivo altrove e osservo il mondo
Dal cielo
E vedo il mare e le foreste
Vedo me che....
Vivo nell'anima del mondo
Perso nel vivere profondo!
Miserere, misero me
Però brindo alla vita!
Se c'è una notte buia abbastanza
Da nascondermi, nascondermi
Se c'è una luce, una speranza
Sole magnifico che splendi dentro di me
Dammi la gioia di vivere che ancora non c'è
Miserere, miserere
Quella gioia di vivere(che forse)
Ancora non c'è.

Duetto con Pavarotti

La tenera amicizia c...

La tenera amicizia che rende tutto così spontaneo a volte spiazza i nostri pensieri e ci rende simili ad aironi che migrano estasiati verso mondi più miti, dove l'aere delle parole può scaldarci le ali dopo un inverno di emozioni!  e  questo  è quello che  ho trovato   nel blog  http://greenireland.splinder.it/  della mia  amica  poetessa Irene  Sp  di cui avete potuto   godee  le  sue poesie  , e potete  continuare  a farlo  se lei  ( io  gli ho inviato l'invito  )   deciderà di scrivere qui

Un sorriso non cos...


Un sorriso non costa molto.
Arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi lo dona.
Non dura che un istante ma nel ricordo può essere eterno.
Nessuno è così ricco da poterne fare a meno e nessuno così povero da non poterlo dare.
Crea felicità in casa; negli affari è sostegno; dell'amicizia profonda sensibile segno.
Un sorriso dà riposo alla stanchezza.
Nella tristezza è consolazione.
E' l'antidoto naturale di tutte le nostre pene.
E' un bene che non si può comprare, né prestare, né rubare, poiché ha valore solo nell'istante
in cui si dona.
E se poi incontrerete chi non vi dà l'atteso sorriso, siate generosi e dategli il vostro.
Perché nessuno ha tanto bisogno di sorriso come colui che ad altri non sa darlo.

23.3.04

Ciao, questo &egrave; il mi...

Ciao, questo è il mio primo post ufficiale in questo nuovo spazio virtuale che avete voluto così carinamente condividere con me. Mi presento brevemente per farvi capire con chi avrete a che fare nei prossimi post :-))
Sono una bloggers per caso, nel senso che fino a qualche mese fa ignoravo del tutto che esistesse questa modalità comunicativa, poi la "rivelazione". Devo confessare che i primi tempi ero piuttosto ai margini, non riuscivo a postare nemmeno un commento e mi sentivo fuori da quello che intuivo essere un grande mondo. Un po' alla volta ho superato la mia insicurezza e soprattutto ho cominciato a dialogare con le persone che lasciavano qualche sporadico commento. La svolta decisiva è stata la partecipazione al primo multiblog...ho cominicato a parlare con persone diverse, a relazionarmi con loro adottando toni scherzosi e allegri...era un bel gioco e mi piaceva!! Poi mi sono resa conto che questa esperienza mediatica mi stava modificando, non ero più la stessa, giorno dopo giorno, contatto dopo conttatto mi si dischiudevano opportunità di confronto sempre nuove...in breve mi sono resa conto di aver annodato molteplici nodi e di aver costruito una rete relazionale niente male...oggi lascio tracce di me in moltissimi blog (sia attraverso i commenti, sia attraverso una partecipazione diretta)....rischio di inflazionare il web!!
Continua ad essere un bel gioco (il virtuale esalta la mia sfera ludica)nel senso che sono profondamente motivata e ho gran piacere nello scrivere per me e per gli altri. Mi auguro che il piacere possa essere reciproco!!
Ciao, alla prossima onda!!

Poi&nbsp; che&nbsp; ...

Poi  che  cosa è  morire  , se non stare nudi nel vento e

disciogliersi  nel sole  ? e dare l'ltimo respiro che cos'è se

 non liberarlo dal suo flusso inquieto affinchè possa

involarsi  finalmente  e spaziare disancorato alla ricerca di Dio  ?

 

IL  profeta Khalil Gibran 

AGGIORNAMENTO REGOLA...

AGGIORNAMENTO REGOLAMENTO \ MANIFESTO BLOG


le immagini riportate da me o da coloro che scrivono sono prese liberamente dalla rete ( blog , motori di ricerca , siti ) chinque ne rivendiche il copy right me lo faccia sapere che provvedero a cancellarle .  Per   farmi notare  errori  o mancanze  , o  quant'altro per  evitare  d'appesantire  la sezione dei comenti  ,  mandateli in privato  , almeno fin quando il mio coautore  , in quanto io non capisco granchè di html me  affini  , mi crea un guest book  ,  dove potete  sfogarvi  . 


i messaggi dei commenti che riportano frasi ingiuriose , minacce o flam war , e diatribe personali non attinenti al trend . insulti pesanti ,ecc saranno cancellati ( non si tratta di censura o di fascismo come mi è strato rimproverato , ma un problema di vivibilità del sito non voglio che il blog diventi terra di nessuno o come il newsgroups it.discussioni.litigi ) .


chiunque può attingere ai miei scritti sia che li riporti integralmente che parzialmente , purchè venga citata la fonte o in maniera diretta preso da e con la [..] o (... ) se vengono riportati stralci ; o in maniera indiretta citando con url il link del blog ed il titolo del blog . e di avvisarmi dove i miei scritti vengono citati


per il resto mi attengo a questo manifesto http://blogo.net/manifesto



22.3.04

no title

post tratto da un bl...

post tratto da un blog appena nato ma già speciale  http://cittadinadelmondo.splinder.it   


 


IL popolo arabo


Il primo impatto con la lingua araba è l'idea che quei segni tracciati da destra a sinistra siano assolutamente impossibili da decifrare, ma lettera dopo lettera a poco a poco la nebbia si dirada e si apre un mondo affascinante e misterioso.il sito Arab.it offre notizie sulla cultura araba accostata all'Italia e anche note sfiziose come la possibilità di scrivere il proprio nome in arabo.Francesca Pacifici ha dedicato un blog alla realtà odierna osservata da un punto di vista diverso.


21.3.04

&nbsp; Non dite che...

 


Non dite che siamo pochi


e che l’impegno è grande per noi.


Forse che due o tre nubi


sono poche in cielo d’estate?


Eppure in un attimo guizzano i lampi,


si odono tuoni e piove su tutto.


Non dite che siamo pochi,


dite solo che siamo.



Poeta coreano


Ares Alle volte ...

Ares

Alle volte capita di perdere il senso dello spazio. La stanchezza invade con prepotenza le membra e tutto sembra illusorio e allucinante. Il tempo scorre in maniera indipendente da qualsiasi logica mentale. La paura è soppiantata da una sensazione di stordimento.

Il corpo allora vive in uno stato di leggerezza surreale. Non c'è vita nè dolore. Solo sonno.

Un sonno che decide di vivere in una mente che si rifiuta di affrontare la realtà. Una realtà troppo poco reale.

Nella vita esistiamo esclusivamente dentro il nostro piccolo mondo... Un mondo dal quale a volte ci sentiamo respinti; un mondo troppo stretto o troppo grande... Un mondo in cui piangiamo... Un mondo per cui gioiamo...

Dovremmo riportare forse il tutto alle sue reali dimensioni: in uno stato di assenza di pensiero ma di completa osservazione. L'osservazione che porta alla visione della sensazione, la quale non è altro che una sottile e infinita vibrazione della coscienza.


Sera



Sensazioni di calma

Pervadono

Il mio essere

Senza

Offrire

Riparo

Alla misera

Capacità

Di lottare

Contro il tempo

Vedo

Con occhi ormai stanchi

Le luci

Che dentro un futuro

Di carta

Inanimate

Si rincorrono

Cerco di perdermi

Senza volontà

In una fitta rete

Di

Passato

Nei cui meandri

Assisto

Con piacere

Alla disfatta

Del senso

Del mio orientamento

Gravitazionale

 

 

// Le mie ossa hann...

//


Le mie ossa hanno segnato il passo..


Ora dimmi le tue parole senza vento..


 


odilia liuzzi

L'arcobaleno &egrave; un po...

L'arcobaleno è un ponte fra la terra e il cielo.
Oltre le piogge scende fra gli uomini e si lascia osservare.
Trovarne la fine o individuarne la base non è possibile.
Scorgerne i contorni, prevederne l'arrivo e la scomparsa non è dato.
Se ci avviciniamo per attraversarlo, ci sfugge.
Eppure è li, innanzi a noi, vicino e irraggiungibile.
Potessimo percorrere il sacro sentiero saremmo abbastanza leggeri da non precipitare ?
Aspiriamo al divino ma il cammino è ancora lungo.
Per ora è tantissimo sapere che esiste un ponte di rugiada a colori.
Nella nostra natura sono presente il divino e il terreno.
Quando volgiamo allo spirito il divino può riconoscersi in noi.
La vocazione al bianco deve essere fecondata.
E' dai colori che veniamo al bianco.
Nella consapevolezza, siamo noi l'arcobaleno.
Il nostro punto d'osservazione è allora smarrito e siamo perfettamente compenetrati nel ponte.
Fra cielo e terra.


Miao Yin


Buona domenica.
Un bacio

diario di bordo n 79 anno II C’è una maestra alle Tremiti: “Io, pendolare e precaria riapro la scuola dopo 21 anni” , Toghe choc: vietato licenziare chi viola le norme di sicurezza , sicurezza sul lavoro non solo colpa dei padroni

la prima è una storia come Un mondo a parte , regia di Riccardo Milani (2024) C’è una maestra alle Tremiti: “Io, pendolare e precaria ...