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24.8.23

DIARIO DI BORDO ( n°1 anno I ) .Sgarbi contro i direttori stranieri nei musei italiani: “No, la destra sovranista confonde il patriottismo con il provincialismo”

 come  accennavo nel   n°4  del diario   della settimana   ecco  la  nuova  rubrica  , diario di bordo  ,  del blog  .

Foto Pietro Masini / LaPresse 22-01-2021
 il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt  riapre la galleria dopo la chiusura per COVID ,

Nel Sì&No del giorno, spazio al dibattito sulla giusta attribuzione – o meno – degli incarichi di direzione dei musei italiani a personale straniero: l'intervento di  Vittorio Sgarbi, Sottosegretario alla Cultura del governo Meloni, provoca polemiche  .
 
Infatti  Sgarbi   , oltre a difendere a spada tratta e bambinescamente il generale Vannacci arrivando  a paragonare   il suo libercolo ( scaricato appositamente da telegram ho letto introduzione compresa i primi due capitoli disgustato lo eliminato ) , pur  superare Salvini in retromarcia  - tenetevi forte - Vannacci e Papa Francesco.  All su considerare   finita la stagione degli stranieri a capo dei musei del Belpaese, gli ha  risposto   Maria Elena Boschi, parlamentare Iv, la  quale ritiene, al contrario, che sia una scelta giusta e opportuna.
Stavolta  ha  ragione  . Qui di seguito, il    parere di Maria Elena Boschi.  dal https://www.ilriformista.it


Vittorio Sgarbi ci ha abituato negli anni alle sue provocazioni e uscite controcorrente. L’ultima riguarda la “crociata” contro i direttori stranieri di alcuni dei principiali musei italiani al grido di “siamo arrivati noi, se ne devono andare loro” che Sgarbi ha lanciato qualche giorno fa dalla Toscana.Smentito, seppur senza troppa convinzione dal ministro Sangiuliano che già in passato aveva rilevato “l’anomalia” di troppi – suo dire
– direttori stranieri in Italia, ha fatto marcia indietro sostenendo che si trattava solo della battuta di un brigante (essendosi presentato all’evento travestito, per l’appunto, da brigante ciociaro).A prescindere dal travestimento, non possiamo dimenticare che sotto gli abiti, Vittorio Sgarbi resta non solo uno dei più noti critici d’arte italiani ma soprattutto l’attuale sottosegretario alla cultura. E quindi non possiamo prendere troppo sul ridere la sua provocazione anche se speriamo resti tale.In realtà, le parole più o meno serie di Sgarbi portano alla luce un pensiero molto diffuso nella destra italiana sovranista, specie in casa Meloni, che ritiene che essere patriottici significhi trasformarsi in provinciali e precludere al proprio Paese delle occasioni di scambio e di arricchimento.Nel 2014 con il governo Renzi e il ministro Franceschini varammo una importante riforma che apriva i musei italiani anche ai direttori stranieri e soprattutto concedeva maggior autonomia ai musei anche in termini organizzativi e di scelta dei collaboratori.All’esito di una procedura pubblica, con una commissione di esperti molto qualificata, il ministro e il direttore della direzione dei musei di allora scelsero 20 nuovi direttori di musei. Tra questi 7 erano stranieri, gli altri 13 erano italiani alcuni di rientro da prestigiose esperienze all’estero. 10 donne e 10 uomini.Il mandato del presidente Renzi fu quello di portare i musei italiani nel futuro e devo dire che in gran parte la sfida è stata vinta se pensiamo, ad esempio, al rinnovato dialogo tra Brera e Milano e alla apertura di nuove sale, ai risultati straordinari anche in termini di visite degli Uffizi, o alla trasformazione incredibile in ottica di sostenibilità ambientale di Capodimonte o al Bosco Reale riconsegnato alla città.Ho avuto modo di visitare tutti questi musei personalmente negli ultimi anni e, grazie anche alla mia esperienza in Commissione Cultura, di poter studiare i dati e conoscere da vicino il lavoro eccellente di molti di questi direttori. Di recente, con il direttore Bellenger abbiamo visitato una mostra straordinaria di Capodimonte al Louvre inaugurata da Mattarella e Macron che è un grande successo per Parigi e per Napoli.I direttori stranieri sono stati scelti per il loro curriculum non per la carta di identità. Poco interessava dove fossero nati, ma dove avessero studiato, si fossero formati e il prestigio della loro precedente esperienza personale. Sono state scelte persone competenti a livello mondiale, come Schmidt, uno dei più stimati esperti di arte fiorentina, ma anche managers capaci di portare una visione diversa e una nuova organizzazione.I risultati sono arrivati e sono oggettivi in termini di aumento delle opere esposte al pubblico, restauri, ammodernamento delle strutture, digitalizzazione, mostre temporanee e scambi, progetti educativi, percorsi specifici per portatori di bisogni speciali, pubblicazioni e donazioni private.E anche di numero di visitatori con annessi biglietti che tanto stanno a cuore al ministro Sangiuliano e che hanno sicuramente una loro importanza per far quadrare i conti, sebbene i musei non possano essere visti solo in ottica commerciale ma come grande servizio educativo per le persone.E allora gli italiani? Gli italiani sono per fortuna considerati, grazie anche alle nostre università, tra i più bravi al mondo. Non a caso, non solo guidano la maggior parte dei musei italiani, ma molto spesso sono chiamati a farlo in musei, fondazioni, istituti tra i più prestigiosi al mondo.La bellezza della cultur aè proprio questa: si arricchisce con gli scambi, il confronto, il dialogo, le esperienze con mondi diversi. Soprattutto nella cultura e nell’arte non ci possono essere stupidi confini nazionalisti o sovranisti perché da sempre la potenza e la bellezza dell’arte e della cultura sono stati capaci di superarli. Oggi allora la sfida è continuare a scegliere i migliori, italiani o stranieri. Del resto, nessun italiano vorrebbe che gravasse su di lui il dubbio che è stato scelto per la sua nazionalità anziché per la sua competenza.Spero che il ministro Sangiuliano, a cui spetta l’ultima parola, individui le persone più capaci senza farsi attrarre dalle sirene sovraniste già all’opera in vista delle prossime europee e non dimentichi i molti talenti femminili che ci sono anche nel mondo della cultura. Non vorremmo mai che alla fine dovesse prevalere l’antico detto “Arlecchino si confessò burlando”, anche se se sotto le spoglie di un brigante ciociaro.


 

15.6.16

Bilancio di Gommorra 2 stagione e l'imbecillità delle offese su Facebook per l'attore che interpreta Malammore

ATTENZIONE, SPOILER (se non avete visto le ultime due puntate di "Gomorra")





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 Quelloc he mi  è piaciuto  di Gommora  II   come  di Gommora  I  è che  a  differenza  delle  fiction classiche  sula mafia  si  è  riusciti e  le  polemniche e  il dibbattito   che  ha  cererato   sembrano confermarlo  a confondere la finzione con la realtà . Dimostrazione che si è riusciti a far immedesimare, cosa  assai rara nelle  fiction ,   i telespettatori nelle storie e nei personaggi che si è e interpretato con grande bravura ! Se tutti riuscissero a scindere il personaggio dall'artista potrebbero apprezzare ancora di più il lavoro e l'intera serie riservando le critiche e l'indignazione ai fatti che accadono ogni giorno e che vengono seppelliti dall'omertà e dalla vera "mala vita"!
Complimenti a tutto il cast e soprattutto a "Malammore"
Il problma  è   che Qualcuno, evidentemente, non distingue tra fiction e realtà.Qualche  dall'indignazione facile  a  caldo 
<< Questa probabilmente è la ragione per cui>>, come  riporta  l'unione sarda  d'oggi   << sulla bacheca di Fabio De Caro, l'attore che nella serie tv "Gomorra" interpreta Malammore, uno dei "fedelissimi" di Pietro Savastano, sono comparsi insulti e offese dopo la puntata di ieri sera in
cui il suo personaggio uccide una bambina.
A difenderlo - molti dei commenti più pesanti sono stati cancellati dal social - ci ha pensato, anche ma non solo, il collega Salvatore Esposito, il "Genny" di "Gomorra", che sul suo profilo ha scritto: "Chiedo a voi pochi di indignarvi ed urlare sì ma contro le persone che tutti i giorni nella vita reale compiono questi atti barbari e rovinano l'immagine della nostra amata terra. Noi siamo Attori e portiamo l'Arte che ci scorre nelle vene nel mondo , e dovremmo vantarcene tutti!!!".




infatti   il post   di Salvatore  Esposito il genny  delle due  serie  parla  chiaro o  almeno dovrebbe

Salvatore Esposito
6 h
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Noi Attori di ‪#‎Gomorra‬ siamo dei professionisti ed il fatto che alcune persone confondono il personaggio con l'Artista significa che siamo riusciti a pieno nel nostro compito . Ma sta accadendo una cosa bruttissima che solo in Italia accade ovvero insultare sul personale il mio collega Attore Fabio de Caro per l'atroce atto( di cui non spoilerero' )che il suo personaggio Malammore ha compiuto nell'ultimo episodio . Chiedo a voi pochi di indignarvi ed urlare si ma contro le persone che tutti i giorni nella vita reale compiono questi atti barbari e rovinano l'immagine della nostra amata terra . Noi siamo Attori e portiamo l'Arte che ci scorre nelle vene nel mondo , e dovremmo vantarcene tutti !!! Al pubblico intelligente chiedo di aiutarmi a difendere il nostro lavoro e la nostra vita !! Grazie !!S.
concordo  con questo commento  riportato sulla  stessa  pagina   fb  di Salvatore   
 
 L’uccisione della piccola figlia di Ciro per mano di Malammore è stata una “pennellata” del maestro Sollima per turbare gli animi più di quanto la serie non faccia di suo.
Un sicario anonimo, piuttosto che uno privo di caratterizzazione emotiva (come ad esempio “Pit Bull”) non avrebbe sortito lo stesso effetto.
Io credo che sia stata una precisa scelta per delineare negativamente tutti gli “eroi” della serie.
In quanto camorristi, infatti, nessuno di loro merita apprezzamento (parlo, naturalmente dei personaggi).
Ecco dunque che Ciro uccide, soffocandola con le sue mani, la sua storica compagna Debora per paura che andasse alla polizia; Genny manda in galera il suocero e provoca la morte del padre nell’obiettivo di diventare il “supeboss”; Pietro ordina di ammazzare una bimba di soli 8 anni, ed infine…. Malammore, personaggio amato dal pubblico, leale, affettuoso con la nipote fino al punto da “tradire” per la prima volta Don Pietro suggerendole di fuggire…anche lui, dietro ordine, ammazza una piccola di soli 8 anni.
Sollima non vuole che nessun protagonista della serie ne esca da eroe…!! Il suo lavoro è molto meno apprezzato di quanto meriti.
 
 
 
 


23.2.14

Lady Mafia, uccide per vendetta L’Antimafia boccia il fumetto: sospendetelo . Libera: serie «diseducativa che ferisce le vittime dei clan»

riporto a  tali di cronaca i siti   del fumetto   non per  farli pubblicità



Stavo contattando   l'amico  Francesco Artibani  per  chiederli informazioni    su una sua   opera  ,  quando  sulla  sua bacheca   leggo  , che  riporta ( vedere sotto )  l'articolo del corriere  della sera ,    questo post

Un fumetto patetico e dilettantesco riporta la considerazione del fumetto in Italia indietro di cinquant'anni. Parlare male del lavoro degli altri non sarà il massimo dell'eleganza ma io non sono elegante e dico che questa merda non ce la meritiamo
  vado    a leggermi     questo  articolo   del corriere  della sera  del 22\2\2014




un immagine   del fumetto  
Si chiama«Lady Mafia», è una serie a fumetti noir che vede protagonista una donna del Sud a metà tra mala, sete di vendetta e voglia di giustizia. Il fumetto è in edicola da neanche 48 ore ed è già diventato un caso. Tanto da essere bocciato dalla commissione parlamentare Antimafia che, per bocca del deputato Pd Davide Mattiello, parla di «operazione editoriale offensiva che deve essere sospesa», siamo davanti a un albo «che non trova di meglio che esaltare la violenza mafiosa come una risposta alla violenza mafiosa». Dello stesso tenore il comunicato di Libera, l’associazione antimafia fondata da don Ciotti. «Ancora una volta si gioca con le parole e si sfrutta il “fascino” della mafia per un’attività commerciale che di educativo e formativo non ha nulla».
l'albo in edicola  


TRA VENDETTE E GIUSTIZIA - Ma cos’è Lady Mafia? L’albo ammicca alle suggestioni del fumetto noir anni Sessanta/Settanta, Diabolik in testa. Formato bonelliano, 132 pagine bimestrali. Una programmazione di 10 uscite. Pubblicato dalla «Cuore Noir Edizioni», casa editrice pugliese che ora prova l’esperimento dell’edicola. Per ora Lady Mafia ha ricevuto recensioni e anticipazioni lusinghiere dalle riviste specializzate. La storia è quella di una ragazza del Sud, che nella fantasia dell’autore, Pietro Favorito, prende il nome di Veronica De Donato. Una storia dura, una saga familiare che mescola sangue e violenza. Alle spalle una famiglia distrutta dalla mafia in modo truce. E un presente volto a cercare una giustizia che sa molto di vendetta. Feroce.
Il deputato Pd Davide Mattiello
LIBERA: DISEDUCATIVO - Libera però ritiene l’uscita di questo albo « un’operazione che ferisce la memoria di tante donne vittime delle mafie e dei loro familiari, impegnati a promuovere con le loro testimonianze il valore della giustizia contro la barbarie anche culturale della vendetta». Non solo. « nel paese di Lea Garofalo e di tante donne come lei che hanno scelto, anche a prezzo della vita - si legge in un comunicato - il coraggio della denuncia, il fumetto Lady Mafia rappresenta un vero e proprio insulto alla loro memoria».
LA REPLICA DELLO SCENEGGIATORE - Lo sceneggiatore dell’albo Favorito replica così alle accuse: «Innanzitutto teniamo a precisare che non è nelle nostre intenzioni ferire nessuna delle tante donne vittime della mafia - dice a Corriere.it - né tantomeno oltraggiare la loro memoria. Ma certe accuse arrivano da chi il fumetto non lo ha nemmeno letto. La violenza? Il nostro obiettivo è quello di demistificarla raccontandola». L’autore spiega che «Lady Mafia è un fumetto noir, che si tinge di tinte forti come previsto dal filone narrativo cui fa capo, e le parole Lady Mafia altro non vogliono essere che un sostantivo femminile della parola boss. Se invece di chiamarlo Lady Mafia, il nostro fumetto l’avessimo chiamato mister mafia, avremmo fatto lo stesso scalpore?».

                                      Alessandro Fulloni


Un fumetto   che , cosa  strana   visto   che  hanno   già pubblicato   a livello  locale    ed ora  rincominciato a livello nazionale  , sta  creando   come potete leggere  l'articolo sopra .   Come al solito   tutto ciò si risolve in ottima pubblicità gratuita al fumetto, fa sorridere questa volontà di censurare qualcosa che raggiunge un pubblico limitatissimo, selezionato e consapevole a fronte della tranquillità con cui si è trasmesso in prima serata su rete nazionale una serie pressoché "agiografica" come "Il capo dei capi".



dal blog   del  fumetto





Io sto  con l'autore  perchè : 1)   certe accuse arrivano da chi il fumetto non lo ha nemmeno letto. e  che  <<   La violenza? Il nostro obiettivo è quello di demistificarla raccontandola  >>  come spiega  l'autore  nell'articolo del corriere  sopracitato ., 2)  perchè  c'è articolo 21  dellla  costituzione italiana che  cita  testualmente  :

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'Autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'Autorità giudiziaria.Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.



Quindi siamo ( o almeno dovremo essere )  in un Paese libero e ognuno e' libero di esprimere le proprie opinioni, anche intellettualmente disoneste, senza incorrere in censura. Ci resta, pero', la riprovazione, e operazioni come queste sono riprovevoli  o .Ma  senza  per  questo invocare  censure , divieti  , sequestri di giornali  \   riviste    Ma  soprattutto  per  l'indignazione   a  senso unico  in quanto  un approccio  nel raccontare  le  mafie  ( le quali  per  vari motivi , che ora  non sto  qui  ad  elencare   per  evitare  d'uscire  fuori tema   ma   che chi   si guarda intorno  capisce benissimo   quali sono  ,in   l'italia   soprattutto  le zone  del Nord-Est  sono in mano alle mafie . Non  solo alle nostre mafie  \  criminalità organizzata  da  40\50 a  questa parte  ,  ma  dall'ultimo decennio del secolo scorso  in mani alle mafie  cinesi e dell'est  europa  )  è  stato fatto dai   due  romanzi  di Mila   ( Regina Nera  - la  ballata  di Milia   e la Ballata  di Mila ---  foto a  sinistra  tratta  dal http://www.matteostrukul.com/ ----  di Matteo Stukul 
Ma  ciò    non significa   che  sia  critico sia  verso di Lui e  tali racconti   del genere   in quanto  ritengo  che tale racconto può essere  (  poi  magari chi  sa  come  s'evolve ) raccontato  in maniera  diversa cioè  senza  trascurare il valore della legalità    , come ha fatto   ad  esempio  come  è stato raccontata La serie Tv degli anni '80 \90 la piovra oppure le ultime due delle tre dello spin-off ( cioè una fiction nuova che trae origine da una fiction precedente) la nuova squadra \ spaccanapoli .
Come  allo stessa maniera  sono critico  verso   Libera  e  le altre associazioni antimafia    che oltre  a  criticare   , dovrebbero  proporre  , usando  i loro stessi mezzi di   comunicazione  (  fumetti  , film , ecc  )  in modo  che il messaggio antimafia  arrivi in maniera  più diretto  , sia  verso quei  cialtroni di politici   che invece di fare  serie leggi  antimafia e colpirli  dove  fa  più male  cioè il capitale  e  le società finanziarie    invocano la censura  ed  il ritiro del fumetto . 
Per   quanto riguarda   la  mia critica  al fumetto in se  , insieme a  quella  di altri professionisti   la  trovate  qui   sotto   nella feconda  discussione avvenuta   sulla bacheca  di  Francesco

 [....]



Samuele Perini Per non parlare delle pubblicità all'interno delle didascalie del fumetto. Un'operazione a parte per coinvolgere le attività nella distribuzione.
E il Lady Mafia tour? Avevano pure la ballerina di pole dance!
Pablito Caracciolo L'ho fatto! Tutto questo parlare male mi ha messo la curiosità e l'ho comprato...ammirevole il coraggio di presentare al grande pubblico un prodotto come questo...
Giuseppe Scano non sarebbe meglio per dare un giudizio globale leggerlo o quanto meno aspettare ala fine ?
Samuele Perini Hai visto il sito, Giuseppe? O i disegni? Almeno un giudizio su queste due cose si può dare.

Ciro Il Cane Cangialosi Già l'idea di base è tremenda, creare un personaggio del genere è sintomo di chi la mafia non sa neanche cosa sia. Sinceramente non gli darei tutta 'sta importanza quindi oltre a questo commento continuerò ad ignorare l'intera vicenda
Giuseppe Scano no . adesso vado a vedere
Giuseppe Scano il sito si e le copertine pure la penso come Ciro Il Cane Cangialosi

Ugo D'Orazio in effetti viene voglia di andarsi a prendere una copia per collezione. Ma graficamente bella non si può proprio dire, non so i contenuti, ma l'accanimento di Francesco mi fa pensare che pure quelli siano inesistenti.

Francesco Artibani @ Paolo: Il punto, secondo me, non è il valore artistico o morale dell'opera ma il ruolo dell'informazione rispetto il mondo del fumetto. Per tanti giornalisti preparati e attenti ci sono questi giornalisti da buffet appecoronati agli uffici stampa. Io mi interrogherei su queste figure e sui danni che fanno a un settore che già stenta di suo per affermarsi e per trovare riconoscibilità al di fuori del suo recinto.
Francesco Paolo Cusano scusate ma qualcuno ha letto l'intestazione dell articolo? " l'antimafia boccia il fumetto", ma come è possibile ? era iniziato come un innocuo "fumetto" disegnato male
Pablito Caracciolo Nel bene e nel male il fumetto è riuscito nell'intento di far parlare di sé...molti, come me, lo avranno comprato per curiosità e il primo numero avrà forse un riscontro positivo di vendite...poi se la testata avrà un suo seguito è tutto un altro discorso.
Alessio Licheri Non c'è miglior pubblicità di quando si mette in bocca all'Autorità un divieto. Sia che questo divieto sia stato realmente espresso, oppure no...
Ugo D'Orazio è come lo strategismo sentimentale di Marra, il libro ora è nelle bancarelle a 1€ ma io non lo compro lo stesso
Giuseppe Scano Infatti confermo quanto dice Ugo D'Orazio e nuovamente quanto dice Ciro Il Cane Cangialosi. io non ci vedo niente d'innovativo , almeno dalle copertine e dalla trama , mi sembra una scopiazzatura \ remarke di diabolik . non vale la pena sprecarci € con i tempi di crisi che corrono . Ma neppure censurare . Se invece di chiederne il ritiro , proponessero la politica e l'antimafia sia quella da salotto / casta , sia quella dal basso ponessero dei modelli alternativi nel mondo del fumetto e delle arti , invece di lanciarsi nelle solite e vecchie \ stantie campagne s'eviterebbero casi del genere e pubblicità a gratis ad un opera dozzinale
Giuseppe Scano riconfermo opera dozzinale vedendo i disegni ( da quel poco che ne capisco , non ho fatto scuole d'arte e in disegno era medie ero una capra ) sulla pagina facebook , che qui non metto per farli pubblicità gratuita , del fumetto .

Samuele Perini E' finito al Tg2. Come diavolo è possibile?
Fortuna che già sembrava un'impresa essere sul Sole 24 Ore.
Edizione delle ore 13:00
Francesco Artibani Per dirla con il saggio Ferretti, la qualità c'ha rotto er cazzo!
Paolo Di Orazio II mi state convincendo a comprarlo, per la paletta!
Francesco Artibani In realtà anch'io lavoro per Lady Mafia

Paolo Di Orazio II allora mi fiondo in edicola a doppia mandata
Mattia Surroz ma chi lo disegna?
Paolo Altibrandi chi fa televisione di qualità ne vede ben poca e chi la vede (la Tivvù) non la cerca, che lo mostri anche il Tg2 è normale... considerando il livello di preparazione sul fumetto di certi giornalisti!
Giacomo Vallarino l'ho comprato. stasera recensisco.
Paolo Altibrandi ho schivato sanremo in TV e me lo sono ritrovato qui su FB triturandomi i maroni, questo vorrei risparmiarmelo, grazie
Francesco Artibani No, devi soffrire come tutti. Chi siamo noi, i figli della serva?

Paolo Altibrandi nun je la faccio... sono troppo sensibile, sono cresciuto con il Corriere dei Piccoli degli anni '60 e devo ancora metabolizzare il disastro Corrier Boy
Paolo Fizzarotti Ma la poppa prorompente è funzionale alla vendetta antimafia?
Simone Paoloni perdonate il complottismo, ma visto l'incredibile risalto a un fumetto fatto da "non professionisti" ... per non usare le parole volgari, e visto che si parla di mafia, ma nn di come è veramente la mafia e visto che ha contro l'antimafia, nn è la pubblicità sia pagata dalla... aifam?

Samuele Perini Non per turbare animi sensibili maaaaaaaaaaaa ci sarebbe anche questo. L'ho notato poco fa.


Rosaria Sannino Samuele Perini oddio! hahahha assurdo...mi auguro che nessuno prenda parte a tali "corsi" ahahahah cioè io sono basita!
Un vortice di violenza, di colpi di scena e di inconfessabili verità, nel nuovo...Altro...
Giorgio Pedrazzi C' è stato un tempo (a cavallo anni Sessanta-Settanta) che chiunque sapesse appena tenere in mano una matita oppure una penna trovava spazio per pubblicare. Bene, 'roba simile' non si è mai vista.

A  voi  l'ultima parola

6.1.14

fotografare e combattere il cancro la stroria di Angelo merendino e sua moglie


Le  foto di questa  storia che   ho scoperto grazie a facebook    sono oltre che artistiche   talmente  toccanti  è personali oltre che tristi   che   condividerle  copiarle  qui  mi sembra  un furto  \  un  appropriazione indebita   ma, una speculazione   come  , la scena   del film il posto dell'anima     in cui il figlio di salvatore  ( michele placido  )    mette la pubblicità  degli gnocchi fatti in casa  nel sito    sulle morti   di tumore   della fabbrica  .   Quindi  io riporto solo     quella  della prima  della  quarta  di copertina   quindi  a voi decidere se   volete  cercarle o meno  . 
Per  chi volesse vederne alcune  le trovate  in questa  galleria (  cliccando   su  successiva   http://www.arte.rai.it/gallery-refresh/fotografare-e-combattere-il-cancro/380/0/default.aspx




Si sposano. Dopo 5 mesi le diagnosticano un cancro. Angelo inizia a fotografarla. Una storia intima e potente In esse racconta tutte le fasi dela malattia La caduta dei capelli, i letti d`ospedale, la chemio, le risate e le smorfie di dolore: il fotografo Angelo Merendino ha seguito la malattia della moglie, ricavandone un diario intimo e universale allo stesso tempo, amaro e intimo. Un percorso doloroso che è iniziato appena 5 mesi dopo il loro matrimonio e che oltre alle domande sulla vita e la morte, ne fa fare anche su la vita, il dolore e l`arte. Dopo la morte della moglie, ne ha fatto un ebook da scaricare per sostenere un`associazione che si occupa di aiutare finanziariamente le donne con tumore al seno. per  acquistare l'ebook   (  copertina a sinistra  )  andate  su   http://mywifesfightwithbreastcancer.com/

14.3.13

mio fine settimana ( presentazione di un pittore e fiera florovivaista di Milis )


Questo post   è dedicato  a  chi di voi mi chiede  cosa  faccio i fine settimana  oltre  che stare  appiccicato a  facebook ed  al  blog  ?
Dipende  se  non devo  lavorare  ( generalmente  non c'è quasi niente  da  fare     il fine settimana  , se non portare i fiori in negozio  , ma io non ho la patente      e   quindi  non lo posso fare  )    vado a prendere   il caffè  con gli amici e   scrocco  al bar  l'unione sarda  (   leggibile solo  per  la pagina culturale  e le  storie  di G.pisano che   spessissimo  riporto qui  sul   blog  ) . A  volte  vado   a  fare la spesa  al mercato   o con mia   madre  ( l'aiuto  , visti i suoi acciacchi   ha  70 anni , a portare i carichi della spesa  )  o  vado da  solo  come sabato scorso   . A  volte   specie  a volte  da  quando  sto frequentando il corso di foto   ,  ho   riscoperto il piacere  d'uscire   anche  quando si  dovrebbe stare i  letargo :P



  (  cioè d'inverno  )  a  cazzeggiare  e  a fare  foto  .  La  sera  sono  come volontario alla bottega del commercio  e quo   e solidale  cittadino . La domenica   o  esco con i miei in giro   o  con gli amici  o  da  solo  o   a volte  sminchiono  \  cazzeggio al pc  o partecipo a  qualche  evento     che c'è  a tempio come   quello di cui parlo sotto  

 Ecco  cosa  ho  fatto questo fine settimana
  Sabato  10 marzo

mattina
Oltre  ad  aver fatto acquisti  alimentari alla  fiera   e fatto foto  ( vedere post  c'era  una  volta..... )  sono andato   alla  presentazione   del  lavoro  di ricerca   promossa   dal Fai (  Fondo  Ambiente  Italiano )  sezione di Olbia -Tempio \  Gallura   su Francesco Menzio   . Alla  cui conferenza   ha  partecipato  la  figlia  . Sotto   gli articoli   della  nuova  sardegna  ( le foto qui   riportate  , eccetto il quadro   del pittore ,  sono  mie  )   della  nuova  del  usciti  (  i primi due   il giorno dopo l'evento)    gli altri  i giorni  precedenti  


Francesco Menzio, una pittura di luci e colori
Presentato ieri il lavoro di ricerca promosso dal Fai sul pittore nato a Tempio nel 1899
arte
di Sebastiano Deppeu


TEMPIO. Ha iniziato a dipingere a soli otto anni. Ma, per Francesco Menzio, l'esordio pubblico è avvenuto negli anni Venti. Il pittore, nato a Tempio nel 1899, ha sempre vissuto fuori dall'Isola. Ma, sicuramente, il cielo di Tempio e della Gallura, assieme ai suoi profumi, hanno contribuito alla sua formazione. Ieri, nel secondo capoluogo gallurese, è stato presentato il lavoro della ricercatrice Micaela Deiana che ha vinto il bando per progetti di ricerca nell’ambito della storia dell’arte contemporanea, promosso dal Fai (delegazione di Sassari) e dal Comune di Tempio. Dalle parole della giovane studiosa e della figlia Eva è emerso un ritratto dell'artista sardo.«Non sempre l'uomo e l'artista coincidono - racconta Eva Menzio   (   foto a destra  )- nel caso di mio padre, invece, l'uomo ha coinciso con la sua opera. Era buono e giusto. Nato a Tempio, per caso. Ma legato alla sua luce meravigliosa».La ricerca, nel titolo, vuole citare la recensione di Giacomo Debenedetti in occasione della mostra Exposition d’Artistes Italiens Contemporaines al Musée Rath di Ginevra (febbraio 1927): “La gioia di colorire è ancora gioia di decorare”, con cui il critico sintetizza il fare artistico di Menzio.
«Tutto il suo percorso è segnato - spiega la Deiana - dalla volontà di restituire sulla tela l'emozione suscitata dalla realtà».
Il suo lavoro parte dalla formazione nella Torino di Lionello Venturi e Riccardo Gualino, si ricostruiscono le prime esperienze sotto l'ala protettrice di Felice Casorati.Nel 1923 espone, per la prima volta, alla Galleria Pesaro di Milano. Nel 1928 partecipa alla Biennale di Venezia. Con il soggiorno a Parigi, lo stesso anno si entra nella breve ma intensa esperienza legata al gruppo dei Sei Pittori di Torino (Enrico Paulucci, Gigi Chessa, Carlo Levi, Nicola Galante e Jessie Boswel), a cui segue il percorso individuale nel controverso clima del regime fascista, con le numerose partecipazioni alla Quadriennale di Roma e alla Biennale di Venezia.
Il dopoguerra lo vede pittore e insegnante all'Accademia Albertina di Torino. Menzio aveva un micromondo tutto suo, come ricorda la figlia: «lo studio, dove non potevamo entrare se non invitati. Un posto magico per lui e per noi».
L’EVENTO
Progetto sul pittore Menzio, giovane ricercatrice premiata
TEMPIO. Si chiama Micaela Deiana, la giovane ricercatrice universitaria che ha vinto il primo bando per progetti di ricerca nell’ambito della storia dell’arte contemporanea, promosso dal Fai (Fondo...
progetto pittore premio.
TEMPIO. Si chiama Micaela Deiana  (  foto  sotto  al centro )
Micaela Deiana, vincitrice della prima edizione del Bando 
  la giovane ricercatrice universitaria che ha vinto il primo bando per progetti di ricerca nell’ambito della storia dell’arte contemporanea, promosso dal Fai (Fondo Ambiente Italiano) delegazione di Sassari e dal Comune di Tempio. I risultati del lavoro sul pittore, originario di Tempio, Francesco Menzio, sono stati presentati durante una lectio magistralis della vincitrice. «Con questa iniziativa che abbiamo portato avanti come amministrazione - ha spiegato il sindaco Frediani - è come se Francesco Menzio sia tra noi. I colori del nostro cielo, della città e della Gallura, hanno contribuito alla sua formazione». A fianco al primo cittadino c'erano Angelo Tilocca (responsabile del Fai per la provincia di Sassari), Giuliana Altea (docente di storia dell'arte e responsabile della commissione giudicatrice)  , Vanni Bionda (responsabile cittadino Fai   )  e  ed Eva Menzio (figlia del pittore).
Giuliana Altea (docente di storia dell'arte e responsabile della commissione giudicatrice)


in ordine  da  sinistra
Angelo Tilocca (responsabile del Fai per la provincia di Sassari)
Vanni Bionda (responsabile cittadino Fai ) e ed Eva Menzio (figlia del pittore).
 Il salone di rappresentanza del Comune, ieri, era gremito. Erano presenti anche diverse classi delle scuole cittadine (medie, scientifico, linguistico ed artistico). I ragazzi del De Andrè hanno realizzato e donato una targa per Eva Menzio. Rappresenta una mano che tocca la terra sarda. (s.d.)


 Quelli del giorni precedenti
Un premio per la ricerca dedicata a Francesco Menzio
TEMPIO. Sabato, alle 10.30, nell'aula consiliare del Comune di Tempio, verranno presentati i risultati della ricerca Francesco Menzio. "Gioia di colorire, gioia di decorare", a cura della dottoressa...
vecchia stazione Micaela Deiana, vincitrice della prima edizione del Bando per progetti di ricerca nell’ambito della storia dell’arte contemporanea, promosso dal Fai (Fondo Ambiente Italiano – Delegazione di Sassari e dal Comune di Tempio).
Durante l'incontro, al quale parteciperanno anche Eva Menzio e Caterina Fossati, figlia e nipote dell'artista, si proporrà una ricostruzione della figura di Francesco Menzio (Tempio, 1899 – Torino, 1979), ripercorrendo le vicende di vita e l'evoluzione del percorso artistico. Partendo dalla formazione nella Torino di Lionello Venturi e Riccardo Gualino, si ricostruiscono le prime esperienze pittoriche dell'artista sotto l'ala protettrice di Felice Casorati.
Si parla del soggiorno a Parigi, sul finire degli anni Venti, della breve esperienza legata al gruppo dei Sei Pittori di Torino e delle cui numerose partecipazioni alla Quadriennale di Roma e alla Biennale di Venezia, del dopoguerra e dell'esperienza di insegnamento presso l'Accademia Albertina di Torino. In questo modo, la città rende omaggio al suo cittadino più illustre nel campo dell'arte della pittura del 900 italiano. «Si tratta di sostegno a progetti di ricerca su artisti del novecento nati in Gallura o che con la Gallura hanno avuto relazioni - spiega il responsabile cittadino del Fai, Vanni Bionda - Un bando servito a migliorare la conoscenza della sua storia e del suo patrimonio. Favorire la crescita e la maturazione professionali di giovani studiosi di Storia dell'arte residenti in Sardegna, sostenendone, l'attività e valorizzarne i prodotti di ricerca».
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INCONTRO PROMOSSO DAL FAI
La città rende onore al pittore Menzio
Sabato, alle 10.30, nell'aula consiliare del Comune di Tempio, verranno presentati i risultati della ricerca “Francesco Menzio. Gioia di colorire, gioia di decorare”, a cura di Micaela Deiana.
TEMPIO. Sabato, alle 10.30, nell'aula consiliare del Comune di Tempio, verranno presentati i risultati della ricerca “Francesco Menzio. Gioia di colorire, gioia di decorare”, a cura di Micaela Deiana, vincitrice della prima edizione del bando per progetti di ricerca nell’ambito della storia dell’arte contemporanea, promosso dalla Fai sassarese (Fondo ambiente italiano) e dal Comune di Tempio. Durante l'incontro, al quale parteciperanno anche Eva Menzio e Caterina Fossati, figlia e nipote dell'artista, si proporrà una ricostruzione della figura di Francesco Menzio (nato a Tempio nel 1899 e morto a Torino nel ’79), ripercorrendo le vicende di vita e l'evoluzione del percorso artistico.
Partendo dalla formazione nella Torino di Lionello Venturi e Riccardo Gualino, si ricostruiscono le prime esperienze pittoriche dell'artista sotto l'ala protettrice di Felice Casorati; quindi del soggiorno a Parigi, sul finire degli anni Venti, della breve esperienza legata al gruppo dei Sei Pittori di Torino, delle tante partecipazioni alla Quadriennale di Roma e alla Biennale di Venezia, del dopoguerra e dell'esperienza di insegnamento all'Accademia Albertina di Torino.
In questo modo, la città rende omaggio al suo cittadino più illustre nel campo della pittura del ’900 italiano. «Si tratta di sostegno a progetti di ricerca su artisti del Novecento nati in Gallura o che con la Gallura hanno avuto relazioni – spiega il responsabile cittadino del Fai, Vanni Bionda – Un bando che è servito a migliorare la conoscenza della sua storia e del suo patrimonio e a favorire la crescita e la maturazione professionali di giovani studiosi di storia dell'arte residenti in Sardegna, sostenendone, l'attività e valorizzarne i prodotti di ricerca». Gli ospiti saranno ospitati gratuitamente dall'hotel Pausania Inn. (s.d.)
per  saperne di più
http://www.fondoambiente.it/Chi-siamo/Index.aspx?q=gruppo-fai-olbia-tempio 

 sabato sera
Niente   turno in bottega del commercio e quo e solidale  , perchè la collega era impegnata .   Niente pizzeria o uscita    i miei  amici   erano impegnati  fra parentado ed intimate  


  domenica 11  marzo


come tutti gli anni  , essendo gli unici produttori diretti di Camelie in Sardegna  ( vedere  fotto sotto )  , in quanto la camelia cresce spontanea e si sviluppa in terra o in vaso senza elementi esterni (  torba, terra di bosco e foglie,
dalla pagina facebook della mostra
 https://www.facebook.com/pages/Primavera-in-Giardino/184222301600932
di castagno o d'erica, o altri elementi acidi . Potete trovare   qui ulteriori dettagli su come curarla  e  sotto lle nostre  camelie    ) solo in Gallura  , siamo stati  alla  fiera primaveraingiardino  ( sul sito maggiori dettagli ) l’attesissima manifestazione del verde, promossa dal Comune e Pro- Loco di Milis, che raduna in due giorni tutto il fervore del mondo piante, giardino, orto e frutteto.Mostra- mercato di piante insolite (il cuore della manifestazione),con oltre 50 espositori che rappresentano vivai specializzati di ben 9 regioni italiane e la Francia con collezioni di … bulbi da fiore, rose antiche, piante aromatiche e medicinali, salvie ornamentali, piante grasse, arbusti da bacca, lavande, orchidee, hemerocallis, piante perenni, piante mediterranee rare, piante per giardini secchi, agrumi da collezione, pelargonii, piccoli frutti, tillandsie, frutti antichi, fiori di una volta, rose moderne, ellebori, peonie, ortensie, e molto di più.
Ogni anno la mostra cerca di