riporto a tali di cronaca i siti del fumetto non per farli pubblicità
Stavo contattando l'amico Francesco Artibani per chiederli informazioni su una sua opera , quando sulla sua bacheca leggo , che riporta ( vedere sotto ) l'articolo del corriere della sera , questo post
Un fumetto patetico e dilettantesco riporta la considerazione del fumetto in Italia indietro di cinquant'anni. Parlare male del lavoro degli altri non sarà il massimo dell'eleganza ma io non sono elegante e dico che questa merda non ce la meritiamo
vado a leggermi questo articolo del corriere della sera del 22\2\2014
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un immagine del fumetto |
Si chiama«Lady Mafia», è una serie a fumetti noir che vede protagonista una donna del Sud a metà tra mala, sete di vendetta e voglia di giustizia. Il fumetto è in edicola da neanche 48 ore ed è già diventato un caso. Tanto da essere bocciato dalla commissione parlamentare Antimafia che, per bocca del deputato Pd Davide Mattiello, parla di «operazione editoriale offensiva che deve essere sospesa», siamo davanti a un albo «che non trova di meglio che esaltare la violenza mafiosa come una risposta alla violenza mafiosa». Dello stesso tenore il comunicato di Libera, l’associazione antimafia fondata da don Ciotti. «Ancora una volta si gioca con le parole e si sfrutta il “fascino” della mafia per un’attività commerciale che di educativo e formativo non ha nulla».
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l'albo in edicola |
TRA VENDETTE E GIUSTIZIA - Ma cos’è Lady Mafia? L’albo ammicca alle suggestioni del fumetto noir anni Sessanta/Settanta, Diabolik in testa. Formato bonelliano, 132 pagine bimestrali. Una programmazione di 10 uscite. Pubblicato dalla «Cuore Noir Edizioni», casa editrice pugliese che ora prova l’esperimento dell’edicola. Per ora Lady Mafia ha ricevuto recensioni e anticipazioni lusinghiere dalle riviste specializzate. La storia è quella di una ragazza del Sud, che nella fantasia dell’autore, Pietro Favorito, prende il nome di Veronica De Donato. Una storia dura, una saga familiare che mescola sangue e violenza. Alle spalle una famiglia distrutta dalla mafia in modo truce. E un presente volto a cercare una giustizia che sa molto di vendetta. Feroce.
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Il deputato Pd Davide Mattiello |
LIBERA: DISEDUCATIVO - Libera però ritiene l’uscita di questo albo « un’operazione che ferisce la memoria di tante donne vittime delle mafie e dei loro familiari, impegnati a promuovere con le loro testimonianze il valore della giustizia contro la barbarie anche culturale della vendetta». Non solo. « nel paese di Lea Garofalo e di tante donne come lei che hanno scelto, anche a prezzo della vita - si legge in un comunicato - il coraggio della denuncia, il fumetto Lady Mafia rappresenta un vero e proprio insulto alla loro memoria».
LA REPLICA DELLO SCENEGGIATORE - Lo sceneggiatore dell’albo Favorito replica così alle accuse: «Innanzitutto teniamo a precisare che non è nelle nostre intenzioni ferire nessuna delle tante donne vittime della mafia - dice a Corriere.it - né tantomeno oltraggiare la loro memoria. Ma certe accuse arrivano da chi il fumetto non lo ha nemmeno letto. La violenza? Il nostro obiettivo è quello di demistificarla raccontandola». L’autore spiega che «Lady Mafia è un fumetto noir, che si tinge di tinte forti come previsto dal filone narrativo cui fa capo, e le parole Lady Mafia altro non vogliono essere che un sostantivo femminile della parola boss. Se invece di chiamarlo Lady Mafia, il nostro fumetto l’avessimo chiamato mister mafia, avremmo fatto lo stesso scalpore?».
Alessandro Fulloni
Un fumetto che , cosa strana visto che hanno già pubblicato a livello locale ed ora rincominciato a livello nazionale , sta creando come potete leggere l'articolo sopra . Come al solito tutto ciò si risolve in ottima pubblicità gratuita al fumetto, fa sorridere questa volontà di censurare qualcosa che raggiunge un pubblico limitatissimo, selezionato e consapevole a fronte della tranquillità con cui si è trasmesso in prima serata su rete nazionale una serie pressoché "agiografica" come "Il capo dei capi".
dal blog del fumetto
Io sto con l'autore perchè : 1) certe accuse arrivano da chi il fumetto non lo ha nemmeno letto. e che << La violenza? Il nostro obiettivo è quello di demistificarla raccontandola >> come spiega l'autore nell'articolo del corriere sopracitato ., 2) perchè c'è articolo 21 dellla costituzione italiana che cita testualmente :
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'Autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'Autorità giudiziaria.Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.
Quindi siamo ( o almeno dovremo essere ) in un Paese libero e ognuno e' libero di esprimere le proprie opinioni, anche intellettualmente disoneste, senza incorrere in censura. Ci resta, pero', la riprovazione, e operazioni come queste sono riprovevoli o .Ma senza per questo invocare censure , divieti , sequestri di giornali \ riviste Ma soprattutto per l'indignazione a senso unico in quanto un approccio nel raccontare le mafie ( le quali per vari motivi , che ora non sto qui ad elencare per evitare d'uscire fuori tema ma che chi si guarda intorno capisce benissimo quali sono ,in l'italia soprattutto le zone del Nord-Est sono in mano alle mafie . Non solo alle nostre mafie \ criminalità organizzata da 40\50 a questa parte , ma dall'ultimo decennio del secolo scorso in mani alle mafie cinesi e dell'est europa ) è stato fatto dai due romanzi di Mila ( Regina Nera - la ballata di Milia e la Ballata di Mila --- foto a sinistra tratta dal http://www.matteostrukul.com/ ---- di Matteo Stukul
Ma ciò non significa che sia critico sia verso di Lui e tali racconti del genere in quanto ritengo che tale racconto può essere ( poi magari chi sa come s'evolve ) raccontato in maniera diversa cioè senza trascurare il valore della legalità , come ha fatto ad esempio come è stato raccontata La serie Tv degli anni '80 \90 la piovra oppure le ultime due delle tre dello spin-off ( cioè una fiction nuova che trae origine da una fiction precedente) la nuova squadra \ spaccanapoli .
Come allo stessa maniera sono critico verso Libera e le altre associazioni antimafia che oltre a criticare , dovrebbero proporre , usando i loro stessi mezzi di comunicazione ( fumetti , film , ecc ) in modo che il messaggio antimafia arrivi in maniera più diretto , sia verso quei cialtroni di politici che invece di fare serie leggi antimafia e colpirli dove fa più male cioè il capitale e le società finanziarie invocano la censura ed il ritiro del fumetto .
Per quanto riguarda la mia critica al fumetto in se , insieme a quella di altri professionisti la trovate qui sotto nella feconda discussione avvenuta sulla bacheca di Francesco
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Samuele Perini Per non parlare delle pubblicità all'interno delle didascalie del fumetto. Un'operazione a parte per coinvolgere le attività nella distribuzione.
E il Lady Mafia tour? Avevano pure la ballerina di pole dance!
Pablito Caracciolo L'ho fatto! Tutto questo parlare male mi ha messo la curiosità e l'ho comprato...ammirevole il coraggio di presentare al grande pubblico un prodotto come questo...
Giuseppe Scano non sarebbe meglio per dare un giudizio globale leggerlo o quanto meno aspettare ala fine ?
Ciro Il Cane Cangialosi Già l'idea di base è tremenda, creare un personaggio del genere è sintomo di chi la mafia non sa neanche cosa sia. Sinceramente non gli darei tutta 'sta importanza quindi oltre a questo commento continuerò ad ignorare l'intera vicenda
Ugo D'Orazio in effetti viene voglia di andarsi a prendere una copia per collezione. Ma graficamente bella non si può proprio dire, non so i contenuti, ma l'accanimento di Francesco mi fa pensare che pure quelli siano inesistenti.
Francesco Artibani @ Paolo: Il punto, secondo me, non è il valore artistico o morale dell'opera ma il ruolo dell'informazione rispetto il mondo del fumetto. Per tanti giornalisti preparati e attenti ci sono questi giornalisti da buffet appecoronati agli uffici stampa. Io mi interrogherei su queste figure e sui danni che fanno a un settore che già stenta di suo per affermarsi e per trovare riconoscibilità al di fuori del suo recinto.
Francesco Paolo Cusano scusate ma qualcuno ha letto l'intestazione dell articolo? " l'antimafia boccia il fumetto", ma come è possibile ? era iniziato come un innocuo "fumetto" disegnato male
Pablito Caracciolo Nel bene e nel male il fumetto è riuscito nell'intento di far parlare di sé...molti, come me, lo avranno comprato per curiosità e il primo numero avrà forse un riscontro positivo di vendite...poi se la testata avrà un suo seguito è tutto un altro discorso.
Alessio Licheri Non c'è miglior pubblicità di quando si mette in bocca all'Autorità un divieto. Sia che questo divieto sia stato realmente espresso, oppure no...
Ugo D'Orazio è come lo strategismo sentimentale di Marra, il libro ora è nelle bancarelle a 1€ ma io non lo compro lo stesso
Giuseppe Scano Infatti confermo quanto dice Ugo D'Orazio e nuovamente quanto dice Ciro Il Cane Cangialosi. io non ci vedo niente d'innovativo , almeno dalle copertine e dalla trama , mi sembra una scopiazzatura \ remarke di diabolik . non vale la pena sprecarci € con i tempi di crisi che corrono . Ma neppure censurare . Se invece di chiederne il ritiro , proponessero la politica e l'antimafia sia quella da salotto / casta , sia quella dal basso ponessero dei modelli alternativi nel mondo del fumetto e delle arti , invece di lanciarsi nelle solite e vecchie \ stantie campagne s'eviterebbero casi del genere e pubblicità a gratis ad un opera dozzinale
Giuseppe Scano riconfermo opera dozzinale vedendo i disegni ( da quel poco che ne capisco , non ho fatto scuole d'arte e in disegno era medie ero una capra ) sulla pagina facebook , che qui non metto per farli pubblicità gratuita , del fumetto .
Fortuna che già sembrava un'impresa essere sul Sole 24 Ore.
Edizione delle ore 13:00
Paolo Altibrandi chi fa televisione di qualità ne vede ben poca e chi la vede (la Tivvù) non la cerca, che lo mostri anche il Tg2 è normale... considerando il livello di preparazione sul fumetto di certi giornalisti!
Paolo Altibrandi ho schivato sanremo in TV e me lo sono ritrovato qui su FB triturandomi i maroni, questo vorrei risparmiarmelo, grazie
Paolo Altibrandi nun je la faccio... sono troppo sensibile, sono cresciuto con il Corriere dei Piccoli degli anni '60 e devo ancora metabolizzare il disastro Corrier Boy
Simone Paoloni perdonate il complottismo, ma visto l'incredibile risalto a un fumetto fatto da "non professionisti" ... per non usare le parole volgari, e visto che si parla di mafia, ma nn di come è veramente la mafia e visto che ha contro l'antimafia, nn è la pubblicità sia pagata dalla... aifam?
Samuele Perini Non per turbare animi sensibili maaaaaaaaaaaa ci sarebbe anche questo. L'ho notato poco fa.
Un vortice di violenza, di colpi di scena e di inconfessabili verità, nel nuovo...Altro...
Giorgio Pedrazzi C' è stato un tempo (a cavallo anni Sessanta-Settanta) che chiunque sapesse appena tenere in mano una matita oppure una penna trovava spazio per pubblicare. Bene, 'roba simile' non si è mai vista.
A voi l'ultima parola