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19.7.14

Luigi, che cerca e raccoglie la poesia nei sassi di fiume

ecco perchè  raccolgo e mi faccio portare  sassi  e pietre 

la stampa 27/08/2013 L’ULTIMA STORIA
ZEVIO (VERONA)
«Ecco, questa è la mia Ricerca». Ha gli occhi illuminati dalla gioia e dall'emozione Luigi mentre entra nel suo vecchio fienile come se stesse varcando la soglia di un antico e solenne tempio. Un fienile diroccato, incastonato tra moderne case, dove nel tempo ha raccolto, catalogato e classificato decine di migliaia di sassi. Scelti, uno a uno, nel fiume Adige. Un antro magico e suggestivo, che ti toglie il fiato, dove tutto sembra pericolante e lasciato al caso.   
E invece segue una logica. O meglio, come ti illustra, segue una poesia. Da cogliere senza pregiudizi o la presunzione di trovare significati. Luigi Lineri oggi ha 76 anni, vive a Zevio in provincia di Verona, e ricorda come se fosse ieri quel primo maggio del 1963 in cui, accompagnando un amico a cercare delle selci nel fiume, raccolse un sasso con un buco in mezzo. «Poteva essere un’arma primitiva o un vecchio ciondolo – ricorda – ma mi spinse a guardarmi intorno e ad accorgermi come d’incanto che c’erano forme che si ripetevano ritmicamente: sassi che andavano letti ed interpretati, che comunicavano messaggi».  


Per Luigi tradurre quel linguaggio diventa una sorta di missione a cui dedicare il resto dell’esistenza. Abbandona il lavoro di commerciante e sceglie quello part time da inserviente ospedaliero per avere più tempo libero, e appena i contributi versati glielo permettono opta per il prepensionamento. Il fiume diventa la sua seconda casa, mentre la sua prima casa si trasforma nel deposito di quei sassi in cui lui  
  sempre  dalla  galleria  fotografica  della stampa   
intravede teste di pecora, teste di pesce, bovini, profili di donna, falli maschili e becchi d’uccello.  
«In tanti mi davano, e mi danno ancora, del matto: ma sono io a sorprendermi ogni volta in cui una persona non riesce a scorgere queste figure levigate nella pietra, che sono sicuramente il frutto di mani antiche e sapienti. Simboli ancestrali, segnali di passaggio o forme rituali che hanno preceduto l’avvento dell’alfabeto: nel fiume è nascosto il mistero della natura e della vita».   
L’incredibile fienile di Luigi è meta di curiosi e appassionati, che non credono ai loro occhi nello scorgere la quantità di sassi accatastati, rigorosamente suddivisi per somiglianza, senza lasciare un centimetro libero nelle pareti e con la sensazione costante che tutto possa crollare da un momento all’altro. «C’è finalmente un interesse nuovo verso la mia Ricerca, ed è per questo che mi sto concentrando nell’impaginazione: è ora di fare pulizia e sintesi. Questo è un grande poema, ogni pietra è una lettera: ora vanno costruire le parole e le frasi. Poi chi vorrà potrà leggere e capire».   
L’attenzione al lavoro del pescatore di sassi è testimoniato anche da alcune mostre organizzate in passato, da una tesi di laurea a lui dedicata e ora da un prestigioso riconoscimento. Il radicamento al territorio, insieme alla dedizione, allo scrupolo e la perseveranza nel realizzare il proprio personale museo sono infatti le motivazioni alla base del Premio europeo alle passioni «La seconda luna», che Luigi riceverà sabato prossimo a Laives, in provincia di Bolzano.   
Un traguardo importante, che ripaga anni di sacrifici, silenzio e ostinazione, accompagnati dagli ironici commenti dei vicini e dalla pazienza infinita della moglie. «È stata una vita difficile e totalmente influenzata dal richiamo del fiume e di questi manufatti del passato – racconta sorridente la moglie Tosca, 70 anni –. Sono una donna con i piedi per terra: mi ero innamorata di un commerciante che mi garantiva uno stipendio e invece mi sono trovata a dividere il tetto con un visionario collezionista di sassi. Nel 1988, come regalo di compleanno, gli avevo fatto firmare un foglio, che ancora conservo, in cui mi prometteva solennemente di non perdere più tempo nell’Adige: ma il giorno dopo era già con i piedi a bagno. Anche ora, dopo cinquant’anni di vita insieme, mi racconta bugie per andare al fiume, e io per non arrabbiarmi preferisco uscire di casa quando lui torna con i ciottoli nascosti nella borsa della spesa. Ma che dire: meglio un uomo così di uno che va a buttare via il suo tempo al bar».   
Per Luigi il lavoro va avanti. Insieme alla classificazione, puntuale e maniacale, di quanto stipato nel fienile, ora la ricerca è concentrata sui pezzi più piccoli, che racchiudono una perfezione e una manualità più evoluta. Tentando di rendere comprensibile, anche ai più scettici, il suo operato. «Non essere capito è il suo vero cruccio – commenta la moglie – ma forse non è ancora arrivato il tempo».   
Ma lui non sta più ascoltando, perché l’attenzione è già stata calamitata da una pietra. Una normale pietra apparentemente identica ad altre mille, ma guai a farglielo notare: «Come fai a non vedere l’amore che è nascosto qui dentro?», mi sussurra con sguardo avvolgente. E poi mi spiega: «Questa è una donna che abbraccia un uomo: l’emblema dell’amore e della procreazione. Questo è l’inizio di tutto».  


13.7.14

perchè uso l'intuito


  ti potrebbe interessare  sempre  sull'intuito  perchè usarlo   e  ed  alcuni esercizi  su  come svilupparlo  

IPoichè  al molte persone   non basta mai quello che  scrivo  ecco  , un articolo interessante    su l perchè  uso  ( anche  troppo  devo trovare   un equilibrio   fra intuito  e  vita  reale  )    l'intuito  

da http://www.macrolibrarsi.it/speciali/l-intuito-un-arma-a-disposizione-di-tutti.php

Anche se è vero ,  ho avuto delle esperienze  in merito    che


Perchè l'intuito sbaglia?


L'intuito può essere utilizzato male: le informazioni continuano ad arrivarci in gran numero, ma il nostro cervello non riesce più a distinguere quelle utili, e quindi le immagini che ci invia non sono più giuste. L'eccessiva esaltazione dell'intuito porta a conoscere la realtà solo mediante "presunte" percezioni, e non mediante la logica, e l'esperienza concreta. Si chiama sensitività alterata.
Questo non è l'unico errore che può compiere il nostro intuito: esso è influenzato dal nostro vissuto, cioè da tutte quelle esperienze e informazioni che risiedono nella nostra memoria e per la maggior parte hanno avuto origine nell'infanzia. L'intuito viene fortemente influenzato da questa memoria inconscia, e perciò può fornire informazioni tendenziose, elaborando solo i segnali che vanno in una determinata direzione, quella già nota alla mente inconscia e voluta, e ignorando tutti gli altri. 
Così se uno è abituato a essere amato, vedrà negli sconosciuti potenziali amici, e ignorerà i segnali di ostilità che il loro corpo gli manda.
Non m'importa ---  come dice sempre l'articolo in questione --- Per questo motivo l'intuito è una caratteristica più femminile che maschile.
Infatti le donne hanno una maggior capacità di valutare il non-detto ossia tutto ciò che può essere solamente sentito, percepito proprio grazie alla loro maggiore empatia, alla loro sensibilità che gli permette di cogliere un lampo di sorpresa nello sguardo, un sorriso furtivo, una lieve tensione nel tono di voce, le mani che gesticolano velocemente.




E' quella che si chiama intelligenza emotiva: un ragionamento velocissimo della mente, che fotografa l'ambiente circostante, e immediatamente estrapola da esso tutti i dettagli. Il frutto di tale ragionamento è l'intuito.Tuttavia essendo l'intuito così rapido ed istantaneo, il nostro cervello è impossibilitato a farci ripercorrere tutti i passaggi che ha effettuato. Per questo motivo preferisce comunicare con noi in modo più immediato: attraverso immagini, emozioni, o anche sensazioni fisiche. Infatti questo tipo di ragionamento si chiama "sentire con la pancia": per indicare quel ragionamento che proviene dal nostro corpo, quella sensazione vaga e impossibile da descrivere, ma al tempo stesso solida nelle sue convinzioni.Proprio per l'assenza di dati certi, individuabili lucidamente, il "ragionare con la pancia" è stato a lungo disprezzato, in quanto forma di pensiero basato sulle emozioni viscerali, anzichè su un ragionamento più evoluto e condivisibile.
Ma facendo il bilancio fra 1) conferme a volte posteriori a volte immediate , 2) figure di merda , equivoci \ malintesi , etichettature ( per essere poi a volte smentite ) sei complottista , ecc  me  ne frego e  come  dicevo nel  post  precedente  vedere  url  sopra  continuo  ad  usarlo  ed  m'alleno ad  usarlo meglio   .

Perchè usare l'intuito?


Nonostante i suoi difetti, l'intuito resta comunque una grande strumento a nostra disposizione. Ci aiuta a risolvere problemi complessi, fornendoci una visione più ampia e completa della situazione. Spesso ci fornisce soluzioni originali, e più pratiche di quelle che usiamo di solito. Ma soprattutto, in un mondo così veloce e rapido come quello di adesso, la capacità di prendere rapidamente decisioni corrette, senza stare troppo a pensarci su, magari anche senza i tempi e le informazioni adeguate, è sempre più vitale.
Semplicemente, come tutti gli strumenti, prima di utilizzare l'intuito abbiamo bisogno di conoscerlo un pò meglio. Purtroppo per l'intuito non esiste un libretto di istruzioni, pertanto per sfruttarlo correttamente è necessario scoprire prima sè stessi: infatti la conoscenza del sè, del nostro interiore,permetterà di distinguere i falsi messaggi dalle intuizioni corrette.E di prendere le decisioni giuste, grazie alla nostra vocina interiore. 
Questo testo  da me  citato  è stato ispirato e  riprende  indirettamente  al sito di Simona Oberhammer   (  foto   qui  a sinistra  )   naturopata e ideatrice della Via Femminile.

11.7.14

Vuoi sviluppare l’intuizione? Ecco come faccio io


  ti potrebbe interessare  


Ecco  , per  chi mi dice    : <<  m<  tu  ti droghi  ?  .,  hai  amici  nei servizi segreti  ? ., sei un medium  esperto di magia  ? ed  altre menate  varie  ,  quando riesco  ad intuire  quello che  succederà   di un evento  . Ecco  come   riesco ad  essere molto perspicace  senza  uso  di mezzi dannosi ed artificiali  (  eccesso di alcool  e di droghe  )  ed   azzeccarci  al  70-90 %   , c'è  sempre  un  10-20 % d'errore  .

  tratto  da  

Vi siete mai trovati nella situazione in cui il vostro “istinto” vi ha detto una cosa, ma la vostra mente razionale ne ha detta un’ altra? Ti è mai capitato di essere in una situazione in cui il suo “istinto” ti ha detto una cosa, ma la tua mente razionale ne ha detta un’altra? Se hai seguito il tuo cervello, piuttosto che la tua intuizione, c’è una buona probabilità che hai finito per rimpiangere la tua decisione. La tua intuizione è il leader del tuo subconscio, purtroppo, molte persone non riescono a darle il giusto rispetto, ma se impariamo ad ascoltare questa bussola interna potrebbe aiutarci a prendere decisioni migliori e a vivere una vita più appagante.
“L’ intuizione è come il sottile sapere, senza mai avere alcuna idea del perché lo sai”, spiega Sophy
Burnham, autore del bestseller The Art of Intuition, The Huffington Post. “E ‘diverso dal pensiero, è diverso dalla logica o l’analisi … E’ un fatto senza che si abbia la conoscenza di saperlo.”
E ‘il ragionamento inconscio, la guida che ti costringe a girare a sinistra quando tutti i segni possono essere rivolti a destra. E’ spesso il sussurro dentro che può portare ai migliori risultati possibili, se si vuole solo imparare a lasciarsi andare e darle una possibilità.
L’intuizione è comunemente associata con il misticismo New Age o ad un modo di pensare metafisico, ma non deve essere così. La nostra intuizione era qui molto tempo prima che qualcuno ne abbia fatto parola e sarà qui per molto tempo dopo.
“C’i sono delle evidenze scientifiche aneddotiche combinate con gli sforzi di ricerca che suggeriscono che l’intuizione è un aspetto critico del modo in cui gli esseri umani interagiscono con il nostro ambiente e di come, in ultima analisi, prendiamo molte delle nostre decisioni”, ha detto Ivy Estabrooke dell’Ufficio of Naval Research, che sta indagando sul potere dell’intuizione che ha aiutato le truppe a prendere decisioni importanti e rapide durante il combattimento.
Che si tratti di decidere quale lavoro fare, in quale direzione girare quando ci siamo persi, o come gestire un conflitto in famiglia, l’intuizione a volte conosce meglio della mente razionale la soluzione. Il problema è che molti di noi hanno seppellito quella vocina così profondamente interna, ed è molto difficile sentire o percepire dove ci sta guidando.
La buona notizia è che la tua intuizione è ancora lì, devi semplicemente imparare di nuovo ad ascoltarla, proprio come facevi quando eri un bimbo.
Infatti Se avete dato ascolto alla vostra mente razionale, piuttosto che alla vostra intuizione, c’è una buona probabilità che abbiate finito col rimpiangere la vostra decisione.
La propria intuizione è il leader subconscio a cui molte persone non riescono a dare il giusto valore . Ma imparare ad ascoltare questa bussola interna potrebbe aiutarvi a prendere decisioni migliori e vivere una vita più appagante.
“Io definisco l’ intuizione come il sottile sapere, senza però avere alcuna idea del perché lo si sa”, spiega Sophy Burnham, autore del bestseller The Art of Intuition, The Huffington Post. “E ‘diverso dal pensiero, è diverso dalla logica o l’analisi … E’ un sapere senza saperlo.”
E ‘il ragionamento inconscio, la guida che ti costringe a girare a sinistra quando tutti i segni possono essere rivolti a destra. E ‘spesso il sussurro interiore che può portare ai migliori risultati possibili, se solo s’ imparasse a lasciarsi andare e dargli una possibilità.
L’intuizione è comunemente associata con il misticismo New Age o un modo di pensare metafisico, ma non deve essere così. La nostra intuizione era qui molto tempo prima che qualcuno trovasse una definizione per essa, e sarà qui per molto tempo dopo che altre parole di moda saranno scomparse.
“C’è un crescente corpo di evidenze aneddotiche, combinato con seri sforzi di ricerca, che suggerisce come l’intuizione sia un aspetto critico del modo in cui l’ essere umano interagisce con il proprio ambiente e di come, in ultima analisi, prendiamo molte delle nostre decisioni”, ha detto Ivy Estabrooke dell’Ufficio della Naval Research, che sta indagando il potere dell’intuizione e che ha aiutato le truppe a prendere decisioni importanti e rapide durante il combattimento.
Che si tratti di decidere quale lavoro fare, quale direzione prendere quando ci si sente persi, o come gestire un conflitto in famiglia, l’intuizione a volte conosce meglio della nostra mente razionale. Il problema è che molti di noi hanno seppellito quella vocina così profondamente dentro, abbiamo una grande difficoltà nel sentire o percepire dove ci sta guidando.
La buona notizia è che la vostra intuizione è ancora lì, si deve semplicemente imparare ad ascoltarla di nuovo.
Lavorare su come diventare più intuitivo richiede di adottare abitudini più sane e una mentalità sana. Queste sono cose che sono buone per il vostro benessere mentale, emotivo e fisico, non importa quale sia il vostro obiettivo finale. E se coltivati ?? regolarmente, potrebbero aiutarvi a migliorare i vostri processi decisionali e a godere di più felicità generale.

Potete  iniziare  con un esercizio semplice  semplice  : mettetevi sdraiati  su letto o  sull'amaca   se  siete in giardino  ,  prendete  la  radio mettete  a  basso  volume  una stazione  che trasmetta   solo musica  o eventi sportivi  (  mondiali  o  olimpiadi  )  chiudete  gli occhi ed  immaginatevi   come prosegue quell'azione o  evento  oppure    la  canzone  . Se poi volete   aumentare  o siete   abituati  a  farlo  Ecco i 7 modi per poterlo fare , proposti  dal , Eccetto il  corsivi  che  sono   i l mio metodo   per  applicarli   alla  vita  di tutti  i  giorni  , dal primo url  sopra  citato    :

1. Meditazione: Trascorri del tempo in silenzio, semplicemente ascoltando  la radio , la  tcìv , i rumori e  le voci della strada  ,  del vicinato , o della  campagna  
2 Comunione con la natura. Obiettivo quello di stare a contatto con essa una volta ogni singolo giorno.
3. Creatività: Sfrutta il tuo artista interiore disegna, scrivi, dipingi o fai musica anche semplicemente muovendo le mani in aria o battendole sul tavolo o tamburellando le dita 
4. Imparare ad ascoltare: In generale, ascoltare gli amici, le famiglie, il silenzio, e te stesso. Anche le semplici chiacchiere da bar e da strada .
5. Sii corpo cosciente: Impara ad apprezzare i piccoli segni e segnali dal tuo corpo, quando ti dice che è stanco, gioioso, ha bisogno di amore, o di ammalarsi.
6.Lasciare andare le  idee ed  i pensieri  non c’è bisogno per  forza   di controllare e di bloccare\ fermare tutto. La vita continua a anche se non la controlli o no! Relax.
7. Pensare positivo o quanto meno trovare un equilibrio   fra il negativo  ed  i positivo  facendo  dieta   di cose  negative   e  delle  cose  inutili   cioè   battere  e levare  


 Uno studio del 2013 sulla rivista Psychological Science ha scoperto che essere di buon umore potenzia tutte le nostre capacita, quindi, sorridi!



per   chi invece  volesse iniziare   a  sviluppare   La capacità innata di intuire ecco un link interessante   

  N.B  ovviamente  le   frasi in grassetto sono mie   e riportano  miei esperienze  e  metodi  che uso 

Sviluppare l’intuizione non è difficile se si tiene conto del fatto che stiamo parlando di una qualità che ognuno di noi possiede fin dalla nascita ma che, purtroppo, perdiamo precocemente  per pura  d'essere emarginati  o giudicati strambi o peggio cassandre  poiché viviamo in una società dominata dalla razionalità . 
Infatti   chi manifesta  troppo  tale sua capacità viene    visto come un matto  o  un sgnatore  o peggio un illuso . 




Ma  me ne frego perchè  : << Ma io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare e rido in faccia a quello che cerchi e che mai avrai...!!(Francesco Guccini) >>
Sviluppare l'intuizione per migliorare la propria vita
Sviluppare l’intuizione significa migliorare la propria esistenza aprendo un dialogo con la nostra interiorità che ci può, in questo modo, condurre verso le scelte migliori, attingendo ad una nuova energia positiva creatrice di abbondanza e gioia. Ma  soprattutto  ci serve  come allenamento contro la durezza della vita  


In più intuizione e deduzione sono due abilità che tornano utili in tutti gli aspetti della vita, quindi affinarle non fa che bene.
Chi sviluppa l’intuito riesce sempre a percepire molto più di quanto riescano a percepire i suoi simili.

Esercizi pratici per migliorare l'intuito
L’intuizione è una capacità che migliora con l’allenamento, ecco perché vi propongo alcuni esercizi che vi aiuteranno a sviluppare l’intuizione:

Esercizio 1
Ogni volta che vi arriva una lettera prendete in mano , possibilmente senza  ovviamente leggere  chi è il mittente   la busta e cercate di immaginare cosa potrebbe contenere al suo interno.

Esercizio 2
Prima di rispondere al telefono cercate di visualizzare  se  compare   un numero senza il nome memorizzato  , oppure   immaginando   se  c'è  l'anonimo  , chi è che vi sta chiamando.

Esercizio 3
Scegliete un filmato su Youtube e, dopo aver disinserito l’audio, guardate le immagini per 1 minuto. A questo punto bloccate il video e iniziate a scrivere su un quaderno quante più ipotesi possibili su come seguirà il filmato. Cercate di visualizzare quali saranno le immagini che seguiranno. A questo punto riattivate l’audio e guardate interamente il video per verificare se la vostra previsione è esatta. La  stessa  cosa si può fare  anche  chiudendo  gli occhi  per    10\30  secondi  o  davanti ad un film  , fiction  o  semplicemente una pubblicità  appena uscita    e  immaginare   come procederà  o  di cosa si tratta 
Esercizio 4
Si comincia sedendosi in un luogo tranquillo. La schiena rimane diritta e il corpo completamente rilassato. Respirate normalmente. Abbandonate ogni idea, immagine o emozione lasciando che la loro energia diminuisca. Lasciate che escano dalla vostra mente come delle nuvole spinte dal vento. Portate la vostra attenzione sul punto che si trova in mezzo alle sopracciglia, al centro della fronte. A questo punto visualizzate il colore viola cercando di fissare la vostra attenzione il più a lungo possibile. Concludete l’esercizio ripetendo per tre volte la seguente affermazione: “Mi apro al prodigio dell’intuizione!”


altri esercizi , ovviamente  se siete  i coloro  che uniscono l'irrazionale   al razionale  o  se  s'intende  tale  percorso in   modo spirituale  e religioso  in questi due  url qui  sotto

http://www.psicologianeurolinguistica.net/2011/10/sviluppare-lintuito-con-il-ragionamento.html
http://www.progettoevolutivo.it/crescita-personale/il-potere-dellintuizione/


28.6.14

[ le donne sono tute puttane ? reprise ] Sesso a 14 anni, le adolescenti raccontano: “Se non ti fai sverginare sei una sfigata”


 questo post  è la  risposta  a  chi mi dice  , ovviamente    leggendo  solo  il titolo  e   non l'ntero articolo o la premessa  , che son maschilista  e  sessista  oppure e  porco bavoso   dopo aver letto  il  mio  post.precedente


la  mia  sega   .. ehm... elucubrazione mentale è  nata  oltre  le  fonti citate   da  news   di questo  tipo sempre  più frequenti  . Chi  continua a credere   che  io  sia   quel  tipo li   , se  ne  può anche  .....  tamnto  



io continuò per  la mia strada  chi  mi  conosce realmente  sa  che   non lo sono  o  almeno  non a quel  livello  

da Il Fatto Quotidiano del 5 marzo 2014
  

Inchiesta 'Sex and teens' (1 - continua) - Chiara, quinta ginnasio a Milano, dà la sua versione: "Il primo anno di liceo comincia la conta: entro 12 mesi bisogna 'darla via' altrimenti vieni emarginata". E i maschi? "Non ci pressano perché non ce n'è bisogno". Nessuna cura della contraccezione: "Il lunedì in classe c'è il panico: non ci si ricorda se il sabato, ubriache o fumate in discoteca, si è usato o meno il preservativo"

Ragazze

La partita di pallavolo è appena cominciata e seduti per terra, in palestra, ci sono un po’ di ragazzi che usano “l’ora buca” per fare un tifo svogliato. C’è anche la professoressa di educazione fisica, che annota con una bic blu le assenze sul registro. A interrompere tutti è una ragazza di quinta ginnasio, che invade il campo: “Finalmente mi hanno stappata!”, urla, correndo attorno alla rete con le braccia alzate. “Sì, sì: mi hanno sturata ieri sera”. È settembre 2013. E Margherita (nome di fantasia) celebra così, davanti a compagni di scuola più e meno intimi, la perdita della sua verginità. A raccontare l’episodio è Chiara, che studia nello stesso liceo milanese e che quella mattina giocava nel ruolo di alzatrice. Reazioni? “Non molte. La prof l’ha guardata male, la maggioranza di noi l’ha ignorata e qualcuno le ha fatto i complimenti”. In fondo, Margherita ci ha messo un anno intero per riuscire nella missione. Chiara spiega come funziona: “All’inizio della quarta ginnasio si fa la conta. Di solito, solo tre o quattro ragazze arrivano al liceo già sverginate. La regola è che bisogna liberarsene entro l’anno successivo. Per questo, a fine estate, ci sono un sacco di noi che vanno col primo che passa, giusto per non sforare i tempi. Perché a settembre si fa il bilancio”. Chiara, capelli biondi alle spalle, occhi castani col mascara nero sulle ciglia, stelline disegnate a penna sul polso, è una delle pochissime ragazze della sua classe a essere ancora vergine. “Se sei una persona sensibile, vivi molto male il fatto di non averla ancora data. È vero: se non sei carina, se non segui la moda, vieni un po’ emarginata. Ma è il sesso l’unico argomento che tiene banco, l’unica carta d’accesso per restare nel gruppo. O sai quello di cui parli, o ti escludono per davvero. Ti trattano come una bambina, ti lasciano fuori dal gruppo, ti prendono sempre per il culo, come fossi una sfigata”.
Illustrazione di Maurizio Ceccato
Illustrazione di Maurizio Ceccato
I PRELIMINARI
Le regole sono semplici e, anche se non valgono per tutti, finisce che tutti le rispettano. Ai preliminari, spiega Chiara, non si dà alcun peso: “Se esci con un ragazzo per un paio di settimane, è normale fargli almeno una sega. Sì, lo racconti in classe, ma non è una gran notizia: nessuno si stupisce”. Non si diventa popolari nemmeno per il sesso orale: “Le mie amiche lo fanno spesso nei bagni delle discoteche, il sabato sera. Poi ci ridono su: ‘Tanto ero ubriaca’, dicono. Anche perché, quando si esce, si parte subito con i vodka-pesca o gli shot di rum e pera, quindi non ci vuole molto per perdere il controllo.
L’altra scusa è che si erano fumate tre o quattro canne, che erano ‘fatte’. Ma nessuna si pente, e pochissime si ricordano anche solo il nome del ragazzo a cui hanno fatto un pompino”. Se si incontrano il weekend dopo, spiega, i due nemmeno si salutano. E ancora, a scuola l’argomento non esalta un granché: “Una di quinta ginnasio ha avuto un rapporto orale a tre prima di perdere la verginità, per prepararsi, e il racconto non ha creato grande scalpore”. Poi, i ragazzi sono gli unici a beneficiare dei preliminari: “Su di noi? Figurati, i maschi non sanno nemmeno da che parte cominciare. Non ho mai sentito parlare di sesso orale su una mia amica. Magari se esci con quelli più grandi, ma dubito”.
IL SESSO
Scopare è come fumare una sigaretta”. In che senso? “È una piccola trasgressione, nulla di più. Si fa per diventare grandi. Non che gli altri ti vedano poi diversamente, ma tu stessa proietti un’immagine più matura e di conseguenza entri nel gruppo più figo”. All’inizio c’è la spinta delle amiche: “Per chi te la stai tenendo? Guarda che se non la molli ti molla lui… E poi a qualcuno la dovrai pur dare, o no?”. Chiara è molto carina, ha ai piedi stivaletti di cuoio, e addosso una magliettina di Zara e una felpa blu col cappuccio. Potrebbe avere 14 anni come 18. Parla di sesso come se, appunto, l’avesse studiato meticolosamente a scuola, pur non avendolo ancora mai provato. E descrive un mondo capovolto: “I ragazzi non ci pressano mai per andare a letto. Anzi, sono terrorizzati dal fare figuracce, perché non sanno bene cosa devono fare. Anche perché noi siamo cattive, se uno se la cava male poi rischia che lo roviniamo. Sono le femmine – spiega Chiara – a sentirsi in dovere di sverginarsi in fretta. E poi gli uomini non hanno bisogno diinsistere, perché le ragazze sono indemoniate”.
Quando decidi di farlo, lo annunci alle amiche: “Questo weekend ho deciso che scopo”. Poi c’è l’immancabile resoconto del lunedì: “Di solito dicono ‘mi hanno sfondata’, oppure ‘mi hanno aperta’”. Da quel momento in poi perdi l’inibizione: “Una volta che l’hai data, la tua vita sessuale diventa super attiva. Se sei a casa di un’amica e c’è un tipo carino, non è che te la meni. Gliela daisenza fare troppe storie. Il ragazzo neanche se l’aspetta, così lo stupisci”.
L’ORGASMO
Il sesso e il piacere non hanno proprio nulla a che spartire, nelle storie che raccontano Chiara e le sue amiche. L’obiettivo non è quello, e i ragazzi sono troppo inesperti. “A nessuna è mai piaciuto scopare. La prima volta fa stra-male, e anche le volte dopo, comunque, tutto è tranne che piacevole. Ripeto: non lo fai per venire, ma per liberarti di un peso. È una questione d’immagine, di status. Anche perché i ragazzi durano pochissimo”. Per quelle che decidono di affidarsi al primo fidanzato, il momento prescelto è quello di una gita fuori città: “Stai con uno da un paio di settimane e ti invita a passare il weekend da qualche parte? Gliela dai. Matematico”.
PANICO DEL LUNEDI’
Le precauzioni più usate, racconta Chiara, sono il preservativo e la pillola anticoncezionale. Chi prende quest’ultima, di solito, ha già condiviso la propria vita sessuale con i genitori. E le altre? “Non sai quanti lunedì mattina vedo le mie amiche completamente in paranoia. Il sabato erano strafatte e non riescono a ricordarsi se hanno usato il preservativo o no. In più, non sanno chi è il ragazzo con cui hanno scopato, oppure si vergognano a chiamarlo per chiedere. Quindi le più furbe vanno in consultorio e prendono la pillola del giorno dopo – succede ogni due o tre mesi – e le altre aspettano e pregano che il ciclo arrivi”.
Chi vuole condividere storie ed esperienze su adolescenti e sesso può scrivere a sexandteens@gmail.com
.

8.6.14

A 8 ANNI PROMETTE: "PAPÀ, TI REGALERÒ L'AUTO DEI TUOI SOGNI". E MANTIENE LA PROMESSA -

alcuni di voi i mi chiedono  , ma  come non ci aprli più  di te  , ma racconti solo storie , alcune discutibili altre belle   ed interessanti  .

Ora  , non li biasimo  , ma  non riesco  a  trovare il coraggio  d'aprirmi direttamente   e preferisco  farlo  in maniera  indiretta raccontando appunto    storie  ed  aneddoti  .
Eventi e  fatti   che  trovo  in rete  o  sui  giornali spazzatura ( per  usare un  eufemismo )   come li chiamano i miei  o  frivoli   come li chiamo io ,  o  usate a  differenza  di me     dai media  embed  per  distrarre   da news  importanti  o  quando non hanno altre  news o per  alcuni sono insignificanti  ( ecco perchè  i tag  , incredibile ma vero , bellezza  ai margini , storie , le storie , ecc  )

Dopo   questa   risposta  . ecco una   , stavolta   contenente  in maniera diretta   , cosi  i "  fautori  "  di  tale richiesta  saranno soddisfatti  ,  un mio dubbio interiore  . Proprio  come la  storia  , la  più bella

 per  il  numero speciale dedicato agli 80 anni di Paperino


"come possiamo distinguere i ricordi dai sogni se esistono entrambi soltanto nella nostra mente?

 un sunto per chi non volesse leggersi tuitta la storia  



la storia
  da  www.leggo.it  

Sabato 7 Giugno 2014
WHASHINGTON - Aveva solo otto anni quando promise al suo papà che avrebbe realizzato per lui uno dei sogni della sua vita: gli avrebbe regalato per il suo 57eseimo compleanno una
Chevrolet del 1957. Quel bambino è stato di parola, e la sua promessa è diventata realtà: Michael King è riuscito davvero a parcheggiare una Bel Air azzurra nel garage di casa. "Mio padre - ha raccontato nella spiegazione che accompagna su Youtube il video del momento della consegna del regalo - ha sempre sognato di avere una Bel Air del 1957, ma è cresciuto in una famiglia povera con sette bambini". Il video è stato postato il primo giugno, ma ha commosso tantissime persone."Mio padre non pensava che avrebbe mai realizzato il suo sogno, ma ne parlava in continuazione", ha scritto il figlio modello. "non ho mai dimenticato la promessa che ho fatto a otto anni".

8.5.14

Da disoccupata a imprenditrice di successo realizzando un suo hobby arredare con oggetti riciclati e altre storie

le prime tre  storie  sono tratte da http://notizie.it.msn.com/
Lo so che molti mi diranno che mi sto effeminando , visto che questa settimana è la seconda volta che riport storie di donne , ma ( almeno in base ala mi esperienza che di solito come tute le esperienze può essere sempre pronta ad essere abbattuta , il  figlio del re -    pietro marras ,   docet )  esse sono  le  più resistenti  ai  mutamenti sono quelle che quando cadano si riprendono vedere meglio  o dono capaci di  fare  grandi cose  .


immagine simbolo
 A fare una buona azione si guadagna sempre. Lo sa bene Sarah Hoidahl, una cameriera statunitense di 21 anni che, per avere offerto un pranzo, si è vista ricompensare con un assegno da 10mila dollari. Sembra una favola, eppure è realtà.Andiamo per ordine. Era una giornata come tante quella di Sarah, tra ordini da prendere, clienti scontrosi, poche mance e piedi doloranti per il continuo avanti e indietro dai tavoli alla cucina 
Però anche quel giorno, come sempre, Sarah non aveva perso il buon umore e la sua bontà d'animo. Quella mattina, nel ristornate di Concord nel New Hampshire dove lavora, sono entrate due donne soldato che si sono sedute a un tavolo. Le due donne hanno chiesto di poter avere quello che di più economico offriva il ristorante perché, a causa della crisi, i loro stipendi erano stati bloccati.Sarah non ci ha pensato due volte e ha deciso di offrire alle due donne soldato il pasto, per un totale di 27 dollari. E già questa sarebbe una buona notizia.C'è un dettaglio che, però, ha commosso le due donne soldato: la cameriera, al posto del conto, ha portato al tavolo un biglietto con scritto: 'A causa della crisi governativa persone come voi che proteggono il nostro paese, non ricevono lo stipendio. Io, invece, lo prendo ancora e vi offro il pranzo. Signore, grazie per il servizio che svolgete. Vi auguro una buona giornata!


                                    la  protagonista  e il  suo messaggio

'Le due donne soldato sono rimaste così toccate dal gesto di Sarah che hanno deciso di raccontare la vicenda ai giornali.La notizia è rimbalzata sulla stampa statunitense, tanto che Sarah è stata invitata a partecipare alla famosa trasmissione di Ellen DeGenres
                     per essere intervistata.C'è un dettaglio che, però, ha commosso le due donne soldato: la cameriera, al posto del conto, ha portato al tavolo un biglietto con scritto: 'A causa della crisi governativa persone come voi che proteggono il nostro paese, non ricevono lo stipendio. Io, invece, lo prendo ancora e vi offro il pranzo. Signore, grazie per il servizio che svolgete. Vi auguro una buona giornata!'La buona azione ha portato a Sarah un regalo inaspettato: la cameriera si è vista consegnare da Ellen DeGenres un assegno da 10 mila dollari (che le ha donato anche un televisore da 50 pollici),


 a titolo di ringraziamento da parte della comunità.'Ellen DeGeneres è una delle persone più brave e generose d’America' ha commentato Sarah, dopo aver ricevuto l'assegno. Quindi è dimostrato, una buona azione ne porta un'altra, e viene sempre ripagata come merita.

da  repubblica.it 

Francia: sorpresa a Clermont, il nuovo tecnico è una donna
La portoghese Helena Costa guiderà la compagine di Ligue 2 nella prossima stagione e la notizia incuriosisce i calciatori: ''Circolavano diversi nomi, lei è spuntata dal nulla. All’inizio sarà uno shock ma non siamo
maschilisti, andrà tutto bene''

CLERMONT-FERRAND – Una notizia a dir poco inattesa sta sconvolgendo il calcio francese, facendo balzare in prima pagina il Clermont, compagine di Ligue 2. Il club dell’Alvernia, infatti, ha annunciato il nome del nuovo tecnico, una donna: a guidare la squadra, infatti, sarà Helena Costa 36enne portoghese che in carriera ha allenato la nazionale femminile iraniana e quella del Qatar, oltre ad aver collaborato con il Celtic.
”NON CI SARANNO PROBLEMI” – Non si sono fatte attendere le reazioni dei calciatori del Clermont. ”Lo abbiamo saputo stamattina. Non sappiamo molto di lei, non sappiamo quale sia stato il suo percorso – dice l’attaccante Remy Dugimont, come si legge sul quotidiano L’Equipe – è stata una grossa sorpresa, circolavano diversi nomi. Questo è uscito fuori dal nulla. Io non sono un maschilista, so che la Costa ha già lavorato nel mondo professionistico con gli uomini e quindi sa come funzionano le cose. Se le

29.3.14

L'onda (Die Welle) 2008 diretto da Dennis Gansel

non essendoci nulla d'interessante su rai-mediaset o quel che c'è buono non è visibile su rai replay in quanto lai non possiede i diritti per il web . mi riguardo nel mio solito ( salvo eccezioni ) sabato solitario . Effetto collaterale d'avere amici sposati o fidanzati \ conviventi  o essere 




il film citato nel film http://it.wikipedia.org/wiki/L%27onda_(film_2008)



lo trovate su http://www.tubeonair.com/ più precisamente qui da vedere con mozilla firex fox (con l'estensione anonymox )o torbrowser visto che sia google chrome che internet explorer ne bloccano l'accesso.

molto bello e molto vero non si è mai immuni dal male fino a che non ti rendi conto che è male.più attuale che mai