3.12.13

come risparmiare e non sprecare in tempo di crisi durante le festività natalizie - seconda puntata i regali



Se  sei fra quelli  che  , beato te  ,  ha molti soldi  e  la  crisi non  ti ha  toccato  cosi come   la canzone la  cacata  di  Checco Zalone  dell'estate  scorsa  citata  nella prima puntata   della guida di quest'anno e SPENDI SPANDI EFFENDI come diceva Rino Gaetano nel lontano 1977 Dall'album AIDA . Se invece sei in una posizione intermedia leggilo pure insieme a quanto dicevo l'anno scorso e in parte quest'anni  in
  • http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2013/12/consigli-per-i-regali-di-natale.html
  • http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.it/2012/12/come-sopravvivere-al-natale-e-alle-sue_16.html






L’atmosfera natalizia fatta di luci, colori e addobbi si sta impadronendo delle strade delle nostre città e ci ricorda, volenti o nolenti, che è tempo di iniziare a pensare ai regali da fare ad amici e parenti.
Al classico dubbio riguardante cosa regalare molto probabilmente, dato il periodo di crisi economica, se ne aggiunge un altro: come si può riuscire nell’impresa di trovare il regalo giusto per tutti senza dilapidare il proprio patrimonio? Se la scelta di cosa regalare dipende essenzialmente dal gusto personale di chi fa e di chi riceve il regalo, per il secondo interrogativo qualche soluzione c’è. Ecco qualche consiglio su come organizzarsi per riuscire a risparmiare sui regali di Natale.
La parola d’ordine per riuscire a fare buoni affari è proprio organizzazione: è bene pianificare gli acquisti e dare un’occhiata ai prezzi preferibilmente in anticipo rispetto al Natale. Ridursi all’ultimo momento risulta infatti poco conveniente, oltre che per una possibile mancanza di articoli, anche per il portafoglio: spesso i commercianti gonfiano un po’ i prezzi al ridosso del Natale, per approfittare del momento, per cui se il vostro obiettivo è risparmiare fate in modo da prenderli in contropiede e iniziate a sondare il terreno con un buon anticipo. Risparmiare non vuol dire comunque scegliere il prodotto dal prezzo più basso in assoluto: se volete stupire i vostri cari non affidatevi a prodotti di scarsa qualità, che possono non piacere per il loro gusto kitsch o che magari possono rompersi con facilità. Valutate la qualità dei prodotti, affidatevi a marche note e verificate la convenienza del rapporto qualità/prezzo: è proprio in questo rapporto che risiede il vero risparmio!
Forse non ve ne siete accorti presi nel vortice delle quotidiane incombenze specialmente di come sbarcare il lunario in tempo di crisi o stupiti di fronte al tempo che passa con una velocità inattesa. Eppure in molte città anche le più piccole le squadre che allestiscono le luminarie sono già al lavoro: lo shopping natalizio è alle porte. E con esso la classica sindrome da stress legata al regalo di natale: a chi farlo, quanto spendere e cosa donare sono una serie di domande che assillano la mente del povero consumatore a mano a mano che ci si avvicina alla fatidica data.Io come tutti gli anni per non appartenere alle vaste schiere di coloro che vagano freneticamente per negozi e aree commerciali nell´immediata antivigilia alla ricerca di indefiniti e potenziali strenne, ho utilizzato la tecnica del "gioco d' anticipo" si rivela una scelta assolutamente scaltra, con effetti benefici facilmente riscontrabili nel combattere lo "stress da regalo".



 Quello dei regali di natale è bel problema , soprattutto se fatti all'ultimo ( vedere cosa dicevo l'anno scorso ) . Forse non ve ne siete accorti presi nel vortice delle quotidiane incombenze o stupiti di fronte al tempo che passa con una velocità inattesa. Eppure in molte città le squadre che allestiscono le luminarie sono già al lavoro: lo shopping natalizio è alle porte. E con esso la classica sindrome da stress legata al regalo di natale: a chi farlo, quanto spendere e cosa donare sono una serie di domande che assillano la mente del povero consumatore a mano a mano che ci si avvicina alla fatidica data.
Ma soprattutto In questo clima di crisi, con il potere d’acquisto delle famiglie che continua a contrarsi e, di contro, con i prezzi dei prodotti che salgono sempre di più, è più naturale cercare il modo di risparmiare nelle spese che si dovranno affrontare nelle prossime festività natalizie.
Viene proprio a proposito il vademecum prodotto e diffuso da Adusbef e Federcontribuenti che guida i consumatori al rispramio durante il Natale.
Il primo blocco di consigli, chiamato “Risparmio fai da te” invita i consumatori a stabilire un budget di quanto si intende spendere in regali di Natale. Il consiglio è quello di stendere una vera e propria lista delle persone a cui si intende comperare il regalo. Quando si deve acquistare regali per una famiglia, se la famiglia è composta da tutti individui adulti il consiglio dato è quello di acquistare un solo regalo per tutta la famiglia, un regalo cumulativo che può essere composto da buoni al consumo (benzina o spesa ) o un buono per una cena al ristorante o in pizzeria, o un regalo per la casa come ad esempio un
piccolo elettrodomestico , o ricariche per il cellulare . Nel vademecum si consiglia, sempre in vista dei tempi di crisi e ristrettezze, di puntare, qualsiasi sia la cifra che si intende spendere, su regali utili .
Una volta deciso cosa regalare confrontare i prezzi di più punti vendita, in questo modo si può risparmiare fino al 20%.
Un  modo di risparmiare, nei regali fatti in ambiente scolastico o in ambiente lavorativo, è quello del regalo fatto in più persone, in questo modo si resterà in spese abbastanza contenute accontentando al tempo stesso chi riceverà il regalo.
Una idea regalo utile e poco costosa, e sicuramente apprezzata anche se ovvia e scontata ma  sempre piacevole  da regalare  specie :   se  si fanno regali all'ultimo, se   le persone  hanno tutto o  si  è in confidenza , se vi viene  il senso  di colpa  di  non sapere  cosa  portare  ,   se  se  un rappresentate  oppure   proprietario di una  ditta con molti  clienti  e dipendenti  
 
potrebbe essere un cesto natalizio     potete o crearli voi  ecco come  : <<  (....)  il “cesto natalizio fai da te” consente un notevole risparmio rispetto al prezzo che pagheremo comprandolo già confezionato, inoltre, le ceste già fatte sono, sì, più comode, ma quelle fai da te si adattano ai gusti di chi le riceverà, quindi saranno, sicuramente, più apprezzate.
C’è solo una cosa da non dimenticare: organizziamoci per tempo! Il primo step è pensare cosa vogliamo metterci dentro. Possiamo scegliere di fare un cesto dolce, un cesto salato o uno misto (che è quello più gradito).Pensiamo alla famiglia che lo riceverà e scegliamo anche, in relazione a questo, le quantità. Se regaliamo il cesto alla zia single, è inutile metterci un pandoro grande o un salame grande, è molto più intelligente ridurre le dimensioni e preferire la varietà. Se lo regaliamo ad una famiglia di cinque persone, scegliamo le quantità adatte, tipo 500 g di pasta, un salame grande… e così via…
Per scegliere cosa mettere nel cesto, possiamo dare spazio alla fantasia, immancabile il panettone o il pandoro (da scegliere in base ai gusti), una bottiglia di spumante, il tradizionale cotechino e le lenticchie, il torrone, la frutta ed i fichi secchi. Possiamo continuare sulla scia dolciastra mettendo i marron glassè, gli amaretti, i cioccolatini, barrette di cioccolato, vasetti di marmellata… oppure seguire la via del salato e mettere salame, taralli, speck, forme di formaggio (parmigiano, auricchio), caffè, olio, zucchero, aceto balsamico, antipasti e contorni sottolio  la pasta fresca, una bella bottiglia di vino dolce o da tavola. Se ne siamo capaci, possiamo preparare qualcosa noi, una torta al miele, un vasetto di marmellata, la pasta fresca.
Insomma, la scelta è davvero tanta! Occhio, però all'acquisto dei prodotti, consultate i volantini degli sconti e delle offerte che ci sono dei supermercati e selezionate i prodotti da acquistare in offerta !
Se il cesto è indirizzato a persone che vivono fuori, sarebbe carino riempirlo con prodotti tipici della loro terra, una coppia di napoletani che vivono a Bologna, gradirebbe molto un cesto con i prodotti tipici campani, come due siciliani che vivono a Milano gradirebbero un cesto con prodotti tipici siculi. Lo stesso discorso vale se abbiamo un amico di un’altra città, magari conosciuto in vacanza, sarebbe bello inviargli un cesto con i prodotti tipici della nostra terra.(....  continua  in questo post di http://lotto-mery5-e-claufont.forumfree.it/ con  altri  suggerimenti  e su come  farvelo  da  soli  )  
Se nel caso decideste  di comprarlo online   ecco qui  un buon sito http://www.italianfooddirect.it  con dei  buoni prodotti biologici oppure potete provare quest'altro  http://www.regalifacili.it in particolare  la sezione  cesti di natale  che  contiene  anche dei buoni link di negozi  online specializzati in cestini natalizi  
Un consiglio  , però   evitate  se  è possibile  d'abbondare nel contenuto  perchè a natale  si  è già carichi di  cibi  in abbondanza  a meno che  ... decidiate  di regalare , possono  sempre risultare utili dopo  le  grandi mangiate  fra  una  festa  e l'altra  , pacchi  di natale  " dietetici "  Ecco cosa metterci   : <<   tisane: ottime per disintossicarsi dopo le i pasti succulenti delle feste. Ti consiglio quelle a base di Tarassaco e ribes rosso per facilitare il drenaggio dei liquidi, quelle al finocchio per ridurre i gas intestinali e migliorare la motilità intestinale o quelle all'anice e liquirizia con proprietà digestive.Insieme alle tisane ho inserito le confetture di marmellata bio alle arance e ai frutti di bosco per deliziare la colazione, spalmate su due fette biscottate.
marmellata di arance
marmellata di arance

In altri cesti ho optato per il miele al posto della marmellata, che per le sue proprietà nutritive protegge e disintossica il fegato


frutta secca
frutta  secca 

Immancabile in un cesto che ha lo scopo di disintossicare è il thè verde, ottimo alleato nell'eliminazione delle tossine e infine un sacchetto di frutta secca, che è ricca di omega 3 e una tavoletta di cioccolato fondente! >> ( da  http://www.bigodino.it/benessere/  ) . Infatti   poiché i prodotti alimentari sono sempre molto apprezzati. In questo modo, se si decide di confezionare da soli il cesto da regalare c’è la concreta possibilità di risparmiare un ulteriore 20-25% approfittando di offerte e promozioni che si possono trovare su prodotti tipici quali lenticchie, miele, vino, caffè, olio, pasta e conserve. E’ consigliabile, inoltre, anticipare il più possibile l’acquisto per poter usufruire di maggiori offerte e promozioni. Nella confezione dei cesti, ma anche nell’acquisto di prodotti alimentari destinati ai cenoni, si può risparmiare ancora un 30% acquistando prodotti attraverso la vendita diretta e i prodotti a Km 0. 



Da tenere presente, inoltre, che quest'anno in alcune regioni durante le festività natalizie hanno inizio i saldi invernali; si potrebbe quindi regalare capi di abbigliamento in occasione delle feste. Un’idea intelligente potrebbe essere quella di regalare buoni acquisto per i negozio di abbigliamento per il regalo scelto, da acquistare, però, non appena inizieranno i saldi dove non sono iniziati 
Un’altra idea lanciata dalla due associazione per risparmiare ulteriormente è quella di non incartare i regali natalizi con costose scatole o carta regalo che comunque finirà nell'immondizia, ma di utilizzare sacche di stoffa, tovaglioli stoffe che renderanno il regalo più prezioso e potranno in seguito essere riutilizzate. Se nel caso  si hanno dei bambini   ecco i consigli  di mammenellarete
Un altro regalo  originale  , se nel  caso  non avete  nè pregiudizi  nè preconcetti per  voi op per  i vostri  figli \e  , soprattutto  figli  di  18 anni  da compiere  in questo mese  o   compiuti  durante l'anno  ( o adolescenti  già preparati  e  con le idee   chiare  sul  proprio corpo  e  già allenati ai mutamenti )  si potrebbe  regalare  un tatuaggio natalizio  ( ma  anche no  )  ,  ovviamente  scegliendolo  con tutti i crismi  (  tatuatore  sicuro  e serio ,  ecc)  tenendo presente   che  non sempre  i prezzi bassi corrispondono alla  qualità  dele sostanze  usate  e quindi   facili   da  rimuovere  e senza  particolari contro indicazioni sulla salute . Se avete problemi di  soldi  meglio o in più parti o  non troppo complicato  oppure  piccolo  . Se invece lo fate  solo natalizio   eccone  uno ( qui  a destra )  chi ne  volesse  altri  può  trovarne  su  http://www.immenso.org/ in particolare qua .
Un altro regalo potrebbero essere  un animale Qui mi soffermo  , ho più esperienza  diretta  , sui cani e  gatti  .   Lo si può  acquistare    :  in un negozio d'animali ( anche se  io diffido , ovviamente  senza  per  questo criminalizzare  chi  li sceglie  e tanto meno   chi ci lavora  ,  perchè  li fanno venire dall'estero   e   quindi li sottopongo a stress    da viaggio  inutili  o li strappano  precocemente  alle madri   )   .,  prenderlo da  un canile  o   adottarlo  a distanza  (  anche se   qui  è consigliato di  andare  di tanto in tanto a vederlo e portarli cibo , preferibilmente  avanzi     di pasti e  di macelleria o scarti  di macellerie  o banchi  di carni dei supermercati  insomma  averci un rapporto diretto ) ., comprarlo  a eventualmente  (   di solito  lo si  regala )  prenderlo   da gente  il cui cane o  gatto  ha fatto i cuccioli e loro non posso tenerli ( consultate  le bacheche virtuali e non  ,  di studi veterinari   di solito  e li che  la gente lascia annunci o chiede   al veterinario   di metterli  , o sui giornali  e siti     \ pagine dei social network  specifici (  o pagine  dei  quotidiani  )  il baratto   e  l'occasione  alla voce   offro  \ regalo .Ora   qualunque sia la  scelta  sappiate  che  : occorre  pazienza  , responsabilità  , in quanto  essi vanno educati  , seguiti  e  curati non sono un giocattolo che appena  ti stufi  o  viene gettato via   e   abbandonato  o  neri migliori dei casi  sbolognato  ad  altri. Infatti : <<  Molto spesso il desiderio di adottare un cucciolo è forte, sono una grande compagnia, ricambiano le nostre azioni con dell'affetto incondizionato e sono dei gran giocherelloni. Purtroppo però, alcuni fattori, come ad esempio tappezzeria sfregiata, escrementi in giro per casa, pulci, zecche e pidocchi, ci fanno desistere. (...)   adottare un cucciolo, cane o gatto che sia, non è una passeggiata, anzi essi hanno bisogno di attenzioni e cure costanti. Proprio come se fossero dei bambini. Vorrei quindi scoraggiare chiunque abbia l'intenzione di adottare un cucciolo per poi non avere tempo di accudirlo come si deve, non fatelo!  (..) >> (  da  https://www.facebook.com/notes/amici-dei-mici-e-amanti-dei-gatti/come-educare-un-gattino-in-casa/596734623689210  )  . Quindi   sarebbe  consigliabile se  nel caso regalate  ad amici \ parenti (  anche se  ormai   quelli che non hanno un animale domestico  si contano sulle dita di una mano  ) che non hanno  o non hanno esperienza  con essi  , specie  quando esso (   bambini  d'età inferiore  a  14\15 che  non sono ancora  completamente responsabilizzati   o in grado  di provvedere  anche loro   alla  gestazione   dell'animale   )   ma  anche    ha  chi ha esperienza  o  vuole responsabilizzare  il figlio\a   un libro  su come   educarlo  , ecc   qui ne troverete  alcuni  . o se  non vi  basta ancora   eccovi alcuni link




 Uniche contro indicazioni certo  un po' dure  all'inizio  e grandi responsibilità , ma  non hanno prezzo   nel corso degli anni   perchè sarete ricompensatati d'amore , Esperienza personale avendo avuto un gatto per  18 anni in casa  e  avendo in azienda    3 cani   + 7 cuccioli della femmina ) 1)  educare  i figli\e    che non è un giocattolo  che appena   rompe  o qualcosa o sporca il tappetto  lo si abbandona  o lo lasciano abbandonato   e senza  curarsene  o scaricano tutto  sui genitori Ma i più tentano di rifilarlo a qualcun altro, senza chiedersi se, per il cucciolo, sarà la soluzione più appropriata, ciò che più conta è avere la coscienza a posto. Ma c'è di peggio. Esistono quei presunti esseri umani senza scrupoli che, non avendo nessuna coscienza, risolvono il problema come solo i vigliacchi sanno fare, lo abbandonano senza domandarsi quale sarà il suo destino.Vi siete mai chiesto cosa prova un cucciolo sballottato in ambienti diversi? Bene! prima di adottare un cane, domandatevelo!

2 ) veterinario 3) farli  mangiare tutti i giorni  ( non solo crocchette vanno bene  avanzi  dei pranzi carne  , ossa  , pasta  riso  , avanzi di macelleria  e  dei banchi  salumi e formaggi , pane , ecc . per i gatti tonno  al naturale  e carne macinata ) soprattutto i cani che  sono poco furbi  si mangiano tutto  in una  volta mentre i gatti    si lo fanno durare per due  giorni 3)  portali fuori soprattutto i cani  ( a meno che non abbiate  una campagna  o un giardino) , prepararli la cuccia o un rifugio dove  dormire  o ripararsi in caso di pioggia   ,  abituarli a lettiere o  un luogo  dove portersi fare le unghie  o  fare i suoi bisogni   se  non avete  lettiere  , ai cacciatori ( se abitate in campagna o  periferia ) , a convivere   con cani  ed uccelli (se ne avete o  ne hanno i vicini) , ai botti \ petardi  soprattutto a  fine d'anno . Nei gatti, e soprattutto nei cani, un botto crea forte stress e spavento tali da indurli a fuggire dai propri giardini e recinti, per scappare dal rumore a loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico o di ostacoli non visibili al buio.
Negli animali degli allevamenti come mucche, cavalli e conigli, le conseguenze delle esplosioni possono provocare nelle femmine gravide addirittura l'aborto da trauma da spavento.
Va ricordato che cani, gatti e piccoli animali domestici si spaventano quasi a morte per i botti della notte di San Silvestro; ciò' è dovuto in particolare alla loro soglia uditiva infinitamente più' sviluppata e sensibile di quella umana.
L'uomo ha un udito con una percezione compresa tra le frequenze denominate infrasuoni, intorno ai 15 hertz, e quelle denominate ultrasuoni, sopra i 15.000 hertz. Cani e gatti, invece, dimostrano facoltà uditive di gran lunga superiori: il cane fino a circa 60.000 hertz mentre il gatto fino a 70.000 hertz.
 . Ecco un sunto estratto   da un precedente post  guida  sul capodanno  a  cui rimando per chi eventualmente volesse degli  approfondimenti   in merito



  • rivolgersi in anticipo al proprio veterinario (  o un veterinario comportamentalista ) ,  che prescriverà' la terapia da seguire, sia farmacologica che comportamentale per un processo graduale di desensibilizzazione, esponendo l'animale allo stimolo a un'intensità progressivamente aumentata quando si trova in uno stato di rilassamento emozionale. Soprattutto  se l’animale è anziano, cardiopatico e/o particolarmente sensibile allo stress dei rumori;
  • Evitare soluzioni fai da te come la somministrazione di tranquillanti: alcuni sono addirittura controindicati e fanno aumentare lo stato fobico. Può essere invece utile l'uso dei feromoni di appagamento(  nel caso fosse il vostro primo gatto\ cane  chiedete al veterinario )  sia sotto forma di collare che sotto forma di diffusore per ambienti. Riducono lo stress e accelerano l'adattamento psicofisico, vanno applicati almeno 10-15 giorni prima dell'inizio degli scoppi.
  • non lasciare cani o gatti in solitudine e togliere oggetti contundenti contro i quali, sbattendo, potrebbero ferirsi; Quindi è necessario stare loro vicino, senza esagerare con coccole e carezze( facoltativo)  ma cercando di distrarli con giochi e bocconcini, mostrando che non c'è nulla di cui preoccuparsi. Meglio tenere in casa o in un luogo protetto e rassicurante anche gli animali che abitualmente vivono fuori. Inoltre teniamo alto il volume di radio o televisione, in modo che venga attutito il rumore dei botti proveniente dall'esterno.
  • se  siete  fuori  o durante le passeggiate, tenere i cani al guinzaglio, evitando anche di liberarli nelle aree per gli animali, per scongiurare fughe dettate dalla paura. 
  • evitare di lasciare le nostre bestiole all'aperto ( potrebbero fuggire in strada o peggio ancora gettarsi nel vuoto specie se si abita in palazzi ) e non tenerle legate alla corda (potrebbero strangolarsi nel tentativo di divincolarsi );
  • minimizzare l’effetto dei botti, tenendo accese radio o TV;
  • in caso di smarrimento, presentare subito denuncia. Qualsiasi elemento identificativo (microchip e medaglietta con recapito) può facilitare il ritrovamento dell’animale.

Ora  Per risparmiare sui regali di Natale e allo  stesso tempo trovare prodotti creativi e originali ci sono due classici  modi acquistarli per tempo, non riducendosi se  è possibile   all'ultimo minuto e fare una minuziosa ricerca on-line.
Ricordatevi infatti che prima delle feste la domanda di regali sale: sono molti i commercianti che alzano i prezzi dei prodotti a maggior richiesta pochi giorni prima di Natale. 
Quindi, acquistare per tempo è già un modo per risparmiare.Inoltre, quando si fanno le cose di fretta, si guarda meno al portafogli: con tempo ridotto e

facebook e il calderone dei cazzi tuoi e Facebook, incontro di solitudini ? che ne pensate ?






dopo l'interessante post Facebook, incontro di solitudini qui riportato di Matteo Tassinari ecco un altro interessantissimo post preso da http://virginpunk.wordpress.com/


L’inarrestabile ed insano desiderio di dare in pasto i cazzi tuoi. E’ istintivo, primordiale, non ci si può far nulla. Negli anni 90 quando ti succedeva qualcosa di terribile lo scrivevi sulla smemoranda, oggi lo scrivi su facebook. La differenza sta che lo leggono tutti, quei tuoi fantomatici amici social. Ma è proprio per quello che scriverlo diventa una necessità. Forse per esorcizzare, forse per cercare sostegno, forse perchè non si ha un cazzo da fare. Cosa accade quando ti scatta quella molla? Dopo aver scritto la tua frasetta delirante, la folla si accalca, si sgomita, pur di guardare morbosamente il tuo dolore. C’è chi si dispiace “caspita è sempre così allegra, chissà che le è successo?“, c’è chi se ne fotte “ma perchè scrive ste cose? depressione latente” e c’è chi gode violentemente “ahhaha ti sta bene brutta stronza!“. Ovviamente queste persone tu non le hai mai incontrate, non le conosci per niente. Sono solo amici di facebook.





La reazione collettiva però è imprescindibile. Facebook è come una grandissima ciotola dove tu butti i cazzi tuoi e la gente si sfama come un branco di rottweiler. Il 90% delle persone che ti chiedono l’amicizia (e che tu non conosci realmente) non vedono l’ora di confrontare la propria sfiga con la tua, i propri dolori con i tuoi e le gioie, anche. La mia è più grande della tua? I miei successi superano i tuoi? Hai avuto quel figlio che cercavi? Hai perso quei maledetti chili che hai messo su con le feste? Ti ha lasciato o no quel figone del tuo ragazzo? Ah si? Allora aspetta che gli chiedo l’amicizia.
E’ un calderone, si mescola tutto e si costruisce l’identità della gente. Per questo ad una cena, o ad una serata con amici (veri) se si nomina tal dei tali amico di facebook si è capacissimi di andare avanti anche mezzora a parlare di lui/lei. Ma di che si parla? “Come mi sta sul cazzo lei, ma quanto se la tira?“. Questo perchè tu, carissima, hai deciso di postare quella foto al mare col bikini striminzito dove si vedono chiaramente i tuoi fantastici addominali scolpiti e il culo perfetto. Cosa ti aspettavi, dunque? Che loro vedessero le onde infrangersi sulla battigia? Oppure che notassero l’enorme trota che avevi tra le mani? Quando condividi con il social la tua vita, darai solo larghi spunti per poterti denigrare o credere di poterti giudicare. O anche semplicemente per sentirsi meno sfigati, ci sei tu che lo sei di più.



Sono scelte. Ma la scelta di farlo è sintomo di insicurezza, a volte. E’ il bisogno spasmodico di essere riconosciuta come individuo nel collettivo. La realtà è troppo dura da affrontare, non puoi decidere come ti vedono gli altri, sei semplicemente te di fronte a loro. Non puoi fare nulla. E anche se ti sforzerai di assumere le sembianze di un personaggio perfetto, non ce la farai. Ma il social ti aiuta in questo, ecco perchè la tua vita diventa un grande, immenso vassoio di pasticcini. La cosa assurda è che quasi ti senti gratificata ad ogni assaggio. Hai la necessità di farlo, non ti basta prendere un foglio e scrivere “sto male, mi manchi“, non è più sufficiente, oggi. Hai l’indigenza di farti divorare dalla massa, perchè un “ti capisco, ci sono passata anch’io” è quasi una spruzzata d’acquasanta. Ti senti addirittura meglio.
Fino a quando? Fino al prossimo status, fino alla prossima esplosione di cazzi tuoi. E nel mezzo ci sarà solo la tua nuda e cruda realtà.

(ve l’aspettavate sto finale so drama?)

Alluvione a Olbia, anziana salvata da due romeni Gesto eroico in via Sicilia. I testimoni: «È viva solo grazie al loro altruismo, hanno messo in pericolo la loro stessa vita»

 Spero che  questo gesto faccia   riflettere  e   zittisca , chi  , fra le tante  voci che raccontano i fatti di quei giorni , diceva  che  :  gli sciacalli ed  approfittatori della drammaticità   fossero  rumeni .
Mi fermo qui   per  evitare  di cadere  nel retorico  , anzi  lascio  che a concludere  il mio pensiero , prima di  lasciarvi all'articolo  , sia    il pezzo più significativo del  film  eroe per  caso  





  dala  nuova  sardegna del  3\12\\2013

OLBIA. Hanno sfidato l’acqua alta e il fango per mettere in salvo un’anziana signora e una ragazza inferma, in via Sicilia. Ma dopo aver rischiato la vita Viorel Timic e Marinica Bulai, (foto a sinistra )  romeni, non hanno cercato la luce dei riflettori. Hanno chiesto scusa per aver sporcato la casa in cui hanno portato le due sopravvissute dell’alluvione e sono andati via. Sono stati i vicini di casa, che hanno assistito a questo doppio salvataggio, a voler raccontare la storia di questi eroi sconosciuti, due figli adottivi di Olbia, protagonisti di un gesto di grande altruismo.
La notte del 18 novembre in via Sicilia l’acqua sale di livello in pochi minuti. Agripina Iftemia è la badante di una donna di 85 anni, inferma, costretta a respirare con una bombola di ossigeno. Il lettino in cui si trova l’anziana viene raggiunto dall’acqua e comincia a galleggiare. L’appartamento resta senza luce. I centralini del Comune e delle forze dell’ordine sono intasati. Agripina chiede aiuto al marito, Viorel. Che in pochi minuti arriva con un amico in via Sicilia. I due si gettano nell’acqua gelida, raggiungono la camera da letto in cui si trova l’anziana, la prendono in braccio, la fanno uscire da una finestra e attraverso un cortile con oltre un metro di acqua, fango e gasolio, raggiungono via Vittorio Veneto e la mettono in salvo. Neanche il tempo di sistemare l’anziana sul letto che da un altro appartamento arrivano le urla di una ragazza. La giovane, Maria Paola, inferma, è intrappolata nella sua stanza. Viorel e Marinica non ci pensano un attimo. Ancora una volta affrontano il fiume di acqua e mettono in salvo la giovane. «Subito dopo sono andati via – raccontano i vicini –. Ci hanno dato una bella lezione di bontà, coraggio e altruismo».

2.12.13

LA CULTURA DEL CORPO CHE AFFAMA L'ANIMA

ho appena  terminato il primo post -prima puntata  della guida   di sopravvivenza  e  anti spreco   a natale   che   mi  ritornato alla mente  un articolo  di televideorai ora  http://www.rainews.it/   sui  nuovi problemi del cibo .  va bene  la cultura del proprio corpo  , ma  senza  esagerare  e  sfociare nel fanatismo che  è alla base  di questi problemi  

  Sono più di 2 milioni i giovani che in  Italia soffrono di disturbi del compor amento alimentare. Obesità, bulimia,   anoressia, ma anche nuove forme di disturbo come la "bigoressia" (ossessione del corpo muscoloso), o l"ortoressia"   (l'ossessione del cibo sano).
 Dati che emergono dal convegno nazionale del Sima,Società italiana di medici- na dell'adolescenza. Numeri sottostima ti, che si manifestano per il 40% dei   casi tra i 15 e i 19 anni,a volte anche  tra gli 8 e i 12. Nel 90% dei casi, comunque, prima dei 25 anni. La cosa più  preoccupante è che i giovani non riconoscono il disturbo e rifiutano il     trattamento.    
 "E'un disturbo del comportamento-spiega il presidente  del Sima- più i ragazzi sono sotto pressione più perdono  il passo con la realtà.E' la spia della  tossicità delle relazioni,degli stimoli degli affetti, il bulimia  (  foto  a destra  )  
disturbo parte dalla  cultura del corpo, ma non solo: i problemi dei giovani vengono riversati sul  cibo, l'alimentazione diventa così la    soluzione per un disagio".      A patire di più sono le ragazze, che    contrariamente ai maschi "non razionalizzano spesso in modo esasperato l'attenzione al corpo", ma cresce il disagio tra i ragazzi, più resistenti al    trattamento: per loro si tratta di "una malattia da femmine".In aumento
Se il disturbo del comportamento alimentare viene intercettato entro il     primo anno da quando si manifesta, la   guarigione si avvicina al 100%.       
 Segnali allarmanti? La dieta eccessiva, il pesarsi più volte al giorno,sensi di  colpa rispetto all'alimentazione,l'eccessiva attenzione all'esteriorità.    
 Ma qual è la cura?"Non è certamente lavorare sul peso - spiega il presidente  Sima- ma ristrutturare l'identità delle  persone". Fondamentale la cooperazione   tra famiglia,insegnanti e servizi sanitari territoriali."Bisogna lavorare sui  microsistemi, il macrosistema è più difficile da cambiare", conclude.     

[come risparmiare e non sprecare in tempo di crisi durante le festività natalizie ] 1 puntata Natale, prepararsi all'abbuffata con la dieta a base di minestrone e non solo



ti potrebbero  interessare oltre  alla prima puntata della  guida   natalizia  di questo 2012\2013   http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2013/11/come-risparmiare-e-non-sprecare-natale.html alcuni post   sul'alimentazione  e consigli pratici  su come  ridurre  gli effetti dele  abbuffate  natalizie    delle scorse  guida





Nonostante la crisi  economica   che  molti ancora  fanno finita  di non sentire  \ vedere  o peggio di non capire  a loro  è dedicata la canzone sotto




il mese di dicembre  man man mano  che   s'avvicinano le feste  è quello in cui    si mangia  di più fra pranzi parentali , di gruppo d'amici  e  di gruppo ( associazioni , aziende  , palestre , ecc )  potete  , per  chi non vuole  fare  rinunce  o sensi di colpa  o fare diete\ rinunce  dopo  , seguire  una dieta  pre feste  eccone una presa non ricordo da quale  quotidiano sardo ( la nuovasardegna , l'unione  sarda , sardiniapost  )  . eccone una  .




Per non dover fare troppe rinunce a Natale, arriva una dieta ipocalorica (di circa 1100 calorie) ma equilibrata nella sua composizione da fare una \ due settimana prima.
A realizzarla il professor Pietro Migliaccio, presidente della Società italiana di scienze dell'alimentazione (Sisa). "Il periodo natalizio può lasciare il "segno" sul peso, che può aumentare tra i due e i quattro chili, per questo è meglio giocare d'anticipo", spiega Migliaccio, che nel suo regime alimentare pre-natalizio ha messo come alimento principe il minestrone di verdure. Da mangiare con 40 grammi di pasta, un cucchiaino d'olio e uno di formaggio grattugiato, il minestrone va consumato tre volte a settimana.
I CONSIGLI - Altre indicazioni riguardano la colazione: per iniziare bene la giornata - spiega ad esempio l'esperto - si può scegliere latte parzialmente scremato (100 millilitri), caffè a piacere, un cucchiaino di zucchero e una fetta biscottata, oppure tè a piacere, un cucchiaino di zucchero e due fette biscottate. A metà mattinata largo a un cappuccino o alla frutta: una mela, una pera, un kiwi o una banana piccola, un'arancia, due mandarini, duecento grammi di ananas. Poi a pranzo per tutta la settimana si possono alternare diversi alimenti (due uova sode, alla coque o in camicia, ottanta grammi di tonno al naturale sgocciolato, arrosto di tacchino, salmone affumicato, due hamburger da 70 grammi l'uno o 70 grammi di formaggio light, quattro bastoncini di pesce o 130 grammi di carne bianca), con un contorno di verdure a piacere (compresi fagiolini e funghi). Per condire un cucchiaino d'olivo extravergine d'oliva e per accompagnare il tutto mezza rosetta di pane. A metà pomeriggio un tè caldo con un cucchiaino di zucchero e due biscotti o due fette biscottate. Per cena, infine, una porzione di carne o pesce cucinato e condito secondo le abitudini familiari, la verdura come contorno e sempre poco pane, che può essere sostituito con una porzione di patate o legumi (circa 150 grammi). "Anche se siamo in una settimana di preparazione alle feste, lasciamo una cena libera da utilizzare con intelligenza puntando sulla qualità e non sulla quantità", conclude Migliaccio, specificando inoltre che "questa dieta può essere effettuata da tutti. Tuttavia è preferibile che chi ha particolari patologie consulti il proprio medico".



un altra  la trovate qui  come suggerivo l'anno scorso

i politici nazionali solo a fare parata e fare gazzosa ma non ad impegnarsi il caso degli italo -brasiliani morti nell'alluvione d'arzachena

   Solo il sindaco di Arzachena  ha  dimostrato solidarietà concreta nei loro confronti
fonte  lanuovasardegna  del  2\12\2013

incredibile ma vero Alice, la gattina che apre il cassetto per dormirci dentro

Alice, la gattina che apre il cassetto per dormirci dentro


Lei si chiama Alice e ha appena otto mesi. E' la gattina di Francesco Langiulli, un milanese con l'hobby della fotografia, che l'ha sorpresa dopo che da giorni trovava il cassetto dei calzini aperto: Alice riesce ad aprirlo, come mostrano queste immagini, per poi adagiarsi all'interno e dormire. Francesco ha postato il video sulla sua pagina Facebook e commentato: "Che dire, Alice ha già capito tutto della vita"

il popolo del blog,: video integrale del vday genova

1.12.13

come risparmiare e non sprecare in tempo di crisi durante le festività natalizie - introduzione

consigliata   Vinicio Capossela : Sante Nicola e 

questa  che  sto sentendo alla radio  in questo momento  

 


post pre atmosfera  natalizia  




Quest'anno  pensando e cercando di rispettare    chi non ha  una casa   vedere  sia  alluvioni in sardegna e in calabria  , sia all'aumento  dei  cassa integrati  e  disoccupati  ,  proporrò una  guida limitata  solo ad  alcune tematiche delle festività natalizie ( regali  , cene, capodanno )  per le altre  le  che  affronto qui  sul blog  da  ormai 3    anni  ( compreso questo ) le  troverete nell'archivio del blog  o cercando  nel motorino di ricerca  di ulisse-compagnidistrada.blogspot.it  come sopravvivere al natale  e  alle  feste  o simili.
E poi  non saprei cosa   dire  di nuovo  o in più  a  quanto  già detto in essa  .  
Iniziamo  con   questo  post   tratto deliberatamente ( le  frasi in corsivo sono le mie  aggiunte  o modifiche ) da questo sagace blog  femminile di una  sassarese   che si chiama  appunto :   http://l-isola-di-lolla.blogautore.repubblica.it/   qui  l'articolo originale   riporto  da   www.nonsprecare.it  due  ottimi articoli  con  interessanti url d'articoli precedenti che riguardano  siffatti argomenti 
Paperopoli e il sapore buono del cibo in dono  topolino 3027 presa  da https://www.facebook.com/Topolino?fref=ts


quest'anno suggerirò altri metodi e sarà una guida onde ad evitare sprechi e risparmiare . Iniziamo con due esempi presi dal sito


Fra esattamente u mese ( o forse già d'ora visto che su gli schermi tv , in rete , e suoi giornali stanno già iniziando spot , consigli e menate varie dedicate al natale e alle feste ) saremo tutti nel panico, dolenti o nolenti Già ci vedo camminare sbandando come zombie dentro un centro commerciale affollato, sconvolti dal caldo, dalle luci al neon e da quelle natalizie a intermittenza, ultimi di una chilometrica fila per far impacchettare quel maledetto regalo non previsto. Ebbene, quest’anno giocheremo d’anticipo : ecco alcune infallibili regole per arrivare a gennaio integri fisicamente e moralmente.
1) Considerate gli imprevisti: a scuola non ero un granché in matematica, ma se c’è una cosa che ho imparato è che, prima o poi, anche quando crederai che tutto stia filando liscio, spunterà fuori a
rovinarti i conti una variabile che non avevi considerato. In questo caso la variabile è la zia di terzo grado che vedi all’incirca ogni cinque anni ma anche meno dipende dai rapporti , in occasione di un matrimonio o di un funerale, che decide di presentarsi al cenone e portarti inaspettatamente un pacchetto. È proprio in questi casi che torna utile lui: il regalo preventivo. Il regalo preventivo è un dono impersonale, ma carino, possibilmente unisex, da tirare fuori al momento giusto per salvarsi in zona Cesarini. In caso di inutilizzo, inutile che ve lo dica, mettere da parte per l’anno successivo e spolverare di tanto in tanto.
2) Riciclo creativo: è considerato spesso ipocritamente trash e da maleducati, ma riciclare un regalo orrendo non ha mai mandato all’inferno nessuno. Così potrai finalmente disfarti della bambolina horror ottocentesca in porcellana che ti ha regalato la compagna di pilates di tua madre o altri orribili ed inutili regali . Mi raccomando, questo genere di dono è dev'essere destinato esclusivamente a persone che vediamo solo la sera di Natale o anche No . Basta solo non farlo tutti gli anni, ma una volta ogni 4 si .

L'importante è non ne approfittare , allora si che si diventa maleducati per sbolognare le cose che non ci piacciono più o i regali mal riusciti non azzeccato . In questi casi il riciclo creativo è considerato quasi un atto da ecologisti!

3) La sbadataggine: questa è una chicca che possono sfruttare solo i più coraggiosi o se si ha grande confidenza con la pèersopna in questione . Nel caso in cui un lontano parente vi facesse un regalo e voi non foste stati previdenti con il regalo preventivo o il riciclo creativo di cui sopra, l’ultima chance che vi rimane è fingere di aver scordato a casa/in macchina/in negozio il vostro regalo. Dovrete chiaramente mostrare sofferenza, dispiacere e desolazione reali e palpabili. Allenatevi allo specchio! Però poi ricordatevi di provvedere davvero a comprarli o riciclare qualcosa solo cosi sarete creduti e perdonati , esperienza personale 
4) Capacità attoriali: è cosa nota che la notte di Natale ci trasformiamo in un mix perfetto fra Sofia Loren e Vittorio Gassman di fronte allo schiacciapatate regalato dalla signora del piano di sotto. Calatevi nella parte, diventate esattamente la persona che utilizzerebbe quell’aggeggio, siate per cinque minuti un angelo del focolare, una perfetta casalinga, fate ciò che farebbe un attore: plasmatevi come creta e ringraziate sentitamente senza mai abbassare lo sguardo. Assolutamente infallibile.
E infine, sappiamo che un regalo va fatto solo quando lo sentiamo veramente, ma siamo realisti, qualsiasi persona ha un cuore che batte sotto quello scudo anticonformista e la delusione della zia che è venuta dall'entroterra sardo solo per vederci, che ci porge il suo dono e ci fissa dritto in faccia in attesa di un gesto che non verrà ricambiato, non è facile da sopportare. Cinici sì, ma insensibili no.Buone feste!

Ecco ora  gli articoli di nonsprecare.it  .   il primo  



Regali di Natale low cost: la spilla fai da te per le amiche Per risparmiare sui costi dei regali di Natale, realizzate in casa i doni per parenti e amici. Non sprecherete denaro e regalerete loro un pensiero davvero originale e realizzato con il cuore.Come realizzare in casa una spilla fai da te da regalare alle amiche
Manca qualche settimana a Natale: per evitare la corsa ai regali dell’ultimo minuto, pensiamo sin da ora a dei pensieri fatti con le nostre mani da donare ad amici e parenti. Eviteremo così di sprecare denaro: senza contare che un regalo fai da te è sempre molto apprezzato. Risparmieremo denaro e regaleremo ai nostri cari un pensiero davvero originale e realizzato con il cuore. E a proposito di cuore, ecco un’idea che abbiamo trovato sul blog Pearl e Scissors per realizzare in casa una simpatica spilla.
Cosa aspettate? Aprite l’armadio, cercate una vecchia maglietta rossa e armatevi di ago e filo perché vi spieghiamocome realizzare in maniera semplice, rapida e low cost una bellissima spilla fai da te a forma di cuore.
Per cominciare, prendete un cartoncino e disegnate un cuore. Ritagliatelo e poi usatelo come modello per intagliare dalla t-shirt altri 5 cuori. Un altro cuore dovete invece ricavarlo da una stoffa in feltro: ritagliate dal feltro anche un cerchio da riporre sul retro della spilla.
Una volta ritagliati i cuori, attaccateli uno sull’altro lasciando quello in feltro sul fondo.
Con il sapone che si utilizza per i lavori di sartoria disegnate sulla pila di cuori altri tre cuori, uno all’interno dell’altro.
Cucite lungo i cuori disegnati come nell’immagine tutorial che vedete a lato, con un po’ di colla, attaccate il cerchio di feltro sul retro della spilla.
Con l’aiuto di una forbice, ritagliate i primi tre strati di cuori, arricciate i margini dei cuori utilizzando un po’ di amido edecco pronta la vostra originale spilla fai da te. Non vi resta che mettervi all’opera!



PER APPROFONDIRE:





Il  secondo   che vale    sia per il pranzo in famiglia sia  che siate invitati  e  volete evitare  di portare dolci ( non basta quanto  siamo  sommersi  )  è una classica  ricetta  fai da te   dell'insalata  un classico  delle feste


Si tratta di una pietanza fredda dalla composizione molto semplice. Prepararla con le vostre mani vi permetterà di risparmiare sul budget della spesa Il Natale si avvicina ed è

perchè parlo \ riporto storie d'immigrazione ed emigrazione Giovane, istruito e del Nord Italia Ecco l'identikit del nuovo migrante [lungo [

canzoni  consigliate

  • che sarà - ricchi e poveri
  • Stornelli d'esilio - (Nostra patria è il mondo intero) di Pietro Gori - Versione integrale 
  • Mamma  dammi cento lire  che in America devo andare -  Traditional italian folk song, about emigrants. Giuditta Scorcelletti: voice Alessandro Bongi: guitars and elctronic instruments.



Inizio  il post  con questa  citazione  : << La forza della memoria è nella sua latenza: la memoria emerge, appare, si manifesta fuori d'ogni previsione. >> presa  da L'EMIGRAZIONE COME PATRIMONIO SOCIALE Il Crotonese: 11-13 ottobre 2005 di Emiliano Morrone http://www.emigrati.it/Emigrazione/Emigrazione_cultura.asp


 dall'unione sarda   di qualche tempo fa 
Migrante (foto simbolo) dall'unione sarda del28 novembre 2013 16:57 insieme all'articolo riportato sotto


Uno studio presentato oggi a Barcellona descrive il prototipo delle persone che decidono di lasciare l'Italia per raggiungere altri Paesi in cerca di fortuna.
Giovane, istruito, originario del nord Italia. E' l'identikit del nuovo migrante italiano emerso dalla ricerca "Nuove mobilità o nuove migrazioni italiane?" realizzata dal Centro Altreitalia e Globus et Locus presentata oggi a Barcellona. Lo studio, i cui risultati sono stati esposti dagli autori Maddalena Tirabassi e Alvise del Prà, direttrice e ricercatore del Centro Altreitalia, indaga sulle motivazioni e sulle effettive condizioni di lavoro dei giovani che cercano fortuna all'estero. L'obiettivo è quello di monitorare gli italiani che dal 2000 hanno deciso di lasciare il Belpaese per raggiungere un altro Stato. Il fenomeno, che esisteva comunque già prima della recessione, è influenzato da vari fattori, tra i quali il processo di unificazione europea, la libera circolazione tra le frontiere della Ue, il successo di programmi di scambio universitari, lo spostamento del mercato del lavoro dal settore secondario al terziario, lo sviluppo delle telecomunicazioni e dei social network, la diffusione dei voli low cost.
la famosa  e famigerata  EllisIsland   trovate  nei link sotto  news  su tale centro di smistamento emigrati    ora museo  


Ora  La lettura  di questo articolo , mi invoglia  a  rispondere ( di solito le cestino in quanto la risposta dovrebbe essere scontata , ma evidentemente non lo è ) alle email di tutti\e quelli che mi chiedono perchè parlo d'immigrazione ed emigrazione , invece che dell'italia invasa dagli immigrati perchè non parlo dei crimini e dei reati commessi dagli immigrati , dell'italia invasa dagli immigrati , del lavoro fregato da loro a noi italiani , su loro che c'impongono la loro cultura o ci obbligano o non festeggiare il natale a scuola , a proibire determinati cibi nelle mense scolastiche , ecc


inizio dalla fine perchè nonostante i Corsi e ricorsi della storia. Infatti siamo stati emigranti, per molti versi lo siamo tuttora , vedere la fuga dei cervelli i miei post sulla fuga dei cervelli ( ultimo articolo in Con questo non vuol dire che li giustifico , cosi come condanno i crimini gratuiti come omicidi , stupri e crudeltà , specie quando sono recidivi o vieni in italia solo ed esclusivamente per commettere illegalità o continuare a delinquere sfruttando poi i tuoi stessi connazionali ci sono già i giornali egli utenti del web e quindi non aggiungerei nulla di nuovo con un mio commento a quando dicono  e stra dicono spesso con commenti razzisti ,  xenofobici , dovuti  ad  una politica  trentennale  di malpancismi   basata  sulla  paura  del diverso   come questo
particolare   che  trovate  sopra  ) eppure... non riusciamo a comprendere l'altro, lo "straniero" che lascia casa, affetti, radici per il sogno di una vita migliore e anziché operare per l'integrazione di queste persone, si opera per l'esclusione e la discriminazione . L'Italia è ormai un paese multietnico e vanno sicuramente adottate misure che possano garantire il benessere e la sicurezza di tutti, ma accarezzando un disegno di interculturalità e di integrazione e NON di esclusione . Ora Non parlo dei crimini degli immigrati perchè : 1) è in parte comprensibile che quando entri clandestinamente o senza un lavoro certo diventi vittime sia dele mafie locali con le quali hai il debito per il trasporto \ passaggio in italia cometta dei piccoli reati .


 o come   certa  stampa  e certa  rete    più o meno esplicitamente  in particolare questi siti http://tuttiicriminidegliimmigrati.com/e http://resistenzanazionale.com/., 2) sono molto simili al  90 %  eccetto di quando si tratta di efferata crudeltà verso le vittime o violenze familiari dette dal fatto che i figli o le moglie in seguono la loro religione \ tradizioni e vogliono emanciparsi o quando fanno infibulare a forza le bambine solo per citare i casi più clamorosi . 
Per quanto l'Italia invasa dagli immigrati .E' vero in Italia Abbiamo già i nostri problemi , e che  ci sono troppi  immigrati  ( contando i  clandestini , quelli rinchiusi nei centri di permanenza    e quelli  in regola  )  , e serve una legge sull'immigrazione e sul l'asilo politico ,ma seria e non barzelletta (  come fece il centro sinistra  )  o discriminante ( come i il centro destra  )   . Ma da li a parlare d'invasione mi sembra esagerato e al limite del razzismo ed xenofobia . Per le altre cose non è vero che lo
proibiscono siamo noi italiani che siamo troppo buonisti e politicamente corretti e rinunciamo in nome di una pseudo tolleranza \ integrazione alla nostra identità . La soluzione ? semplice usare la doppia alimentazione nelle mense scolastiche e non , celebrare il natale con recite o messe spiegando ai bambini islamici che i fratelli cattolici lo celebrano cosi .
Ritornando   al perchè  parlare di queste cose .
Ho deciso di raccontare ,storie d'emigrazione e d'immigrazione perchè sono due facce della stessa medaglia e della nostra storia nazionale. fatta d'emigrazione trans oceanica ( Americhe ed Australia ) fino al 1950 e poi fino ( specie noi sardi ) Nord italia ed Europea ( Francia , Germania , Belgio , Svizzera ) a gli anni 70\80 . Ed ora sia fuga di cervelli ma anche terra d'immigrazione dal sud del mondo . Lo descrivono benissimo sia Melania Mazzucco sia nel suo Nel romanzo Vita di Melania Gaia Mazzucco ambientato nella New York di inizio Novecento in cui racconta indirettamente la storia di suo nonno emigrato in america , e come afferma anche qui 

nella presentazione del 3 dvd della collana 150 ler storie d'italia dedicato l'emigrazione italiana negli Usa ( ma emigrarono anche nelle americhe del sud e in australia ) ., sia Stella con i suoi libri L'orda e Odissee sull'emigrazione italiana . 
Libri che mi hanno spronato insieme  a  :   1) questo documentario   della rai sull'emigrazione degli italiani in America  del nord  


   2) i   film    Sacco e Vanzetti diretto da Giuliano Montaldo /  ( 1971  )  .,  sia La miniserie televisiva   su  di loro  prodotta da Mediaset e trasmessa nel 2005 con gli attori Sergio Rubini ed Ennio Fantastichini come protagonisti.  Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata (1971) con Alberto sordi .,  la  fiction ( mediocre  e senza infamia e senza lode  )  come l'america   con Sabrina  Sabrina Ferilli,Massimo Ghini e Henry Czerny. Mi  hanno  fatto uscire dal
quel mondo fatato e fantastico fatto di fantasia in cui mi 'ero richiuso sia con i racconti da parte di mia nonna materna ( morta a 95\6 anni quasi 4 anni ) che raccontava di come suo padre era emigrato temporaneamente in argentina per potersi pagare la casa o quando il marito di mia zia racconta cosa fanno in figli di un cugino o suo zio paterno emigrato negli Usa . Sia dal racconto dagli appennini alle ande contenuto all'interno del libro cuore di Edmondo de Amicis sia dall'anime  (  foto a destra  )    " Marco (Haha wo Tazunete Sanzen Ri, 1976), anime in 52 puntate facente parte del progetto "World Masterpiece Theater, prodotto da Nippon Animation, dal "racconto mensile" Dagli Appennini alle Ande del  libro cuore   . Ora  concludo dicendo Basta con le rimozioni, i silenzi, le mezze verità. I documenti dei siti che troverete sotto ed altri che troverete in rete dimostrano come l'emigrazione italiana sia stata per molti versi uguale a quella che oggi si riversa sulle nostre coste. Anzi << in certi casi (ad esempio sotto il profilo della preparazione culturale), perfino più disperata. Così erano i nostri nonni, i nostri padri, i nostri fratelli maggiori. Moltissimi non ce l'hanno fatta, a diventare uno "zio d'America". E sono sopravvissuti in condizioni spesso peggiori di quelle lasciate in Friuli o in Calabria. Ce ne dobbiamo vergognare, come pensa chi preferisce vedere il mondo con un patriottico paraocchi? O dobbiamo cercare di capire cosa siamo stati, proprio per portare rispetto a quei nostri emigrati così segnati da errori, sofferenze, ostilità razziste? >> da http://www.orda.it/rizzoli/stella/home.htm

fortuna o sfortuna ? questo è il problema

 canzoni consigliate
 oh  fortruna  - Carmina  Burana  http://www.youtube.com/watch?v=GD3VsesSBsw

Dopo aver letto questa storia a metà strada tra buonismo e strappa lacrime ma non melensa


confermo quanto dice questa vecchia ( una delle canzoni della mia gioventù ) canzone degli ex Guns Roses





anche i duri hanno un cuore. Ma soprattutto mi chiedo ma la fortuna o sfortuna esistono oppure siamo noi facendo e disfacendo la creiamo magari facendoci condizionare dagli eventi tragici o felici che siano della vita ? . Oppure come dice la discalia della foto in questione , sulla pagina facebook di topolino << :Topolino3027 A volte la differenza tra fortuna e sfortuna è solo una S, la S di strega!!! >> . Oppure





Che fare contro la ludopatia e le slot machine proibire \ vietare o politica di riduzione del danno ? oppure come il comune di Mantova Ti giochi tutto alle slot? Niente soldi



a chi al mio post mi prendeva per scemo quando raccontavo e spiegavo il perchè raccontavo le storie di chi giocava al gioco alle slot machine o lotta contro la ludopatia si legga questa inchiesta con sondaggio http://tv.ilfattoquotidiano.it/




il Comune “sorveglia” i ludopatici. Ti giochi tutto alle slot? Niente soldiNel piccolo comune in Provincia di Mantova, l'amministrazione decide di contrastare la dipendenza da giochi con un provvedimento singolare: censire i giocatori e incrociare i dati con le richieste di sussidi e aiuti. Il vicesindaco: "In questo modo possiamo rimodulare l'aiuto, magari sostituendo il denaro con forme alternative"






Sono quasi 400mila le slot installate in Italia e 40mila le videolottery. Sempre di più anche coloro che giocano e, spesso, si rovinano con queste macchinette. A Virgilio, comune dell’hinterland mantovano, gli amministratori si sono inventati un sistema nuovo per combattere questa dipendenza: bloccare gli aiuti sociali a chi verrà trovato a giocare. “Ci sono persone – spiega il vicesindaco Francesco Aporti – che a Virgilio ‘bruciano’ i contributi sociali nelle macchinette. Li abbiamo visti noi giocare nelle sale slot e poi fare la fila agli sportelli dei servizi sociali per richiedere gli aiuti economici”. Sono indigenti, che hanno diritto a quei soldi. Ma sono malati, ludopatici. 
“Per cercare di mettere un freno a questo fenomeno – prosegue il vicesindaco – abbiamo pensato di applicare una modifica al regolamento comunale sulle misure di contrasto alla povertà. Questa ci consente di bloccare l’erogazione dei contributi in denaro a persone, iscritte negli elenchi dei servizi sociali, che vengano trovate più volte, in seguito a controlli di Polizia Locale, a giocare nelle sale slot o nei bar che hanno queste macchinette. In questo modo abbiamo anche gli strumenti per rimodulate l’aiuto, magari sostituendo il denaro con forme alternative, quali il pagamento da parte nostra di utenze o la consegna diretta di aiuti alimentari”.Ma come si arriva a scovare chi si gioca i contributi sociali? “La Polizia Locale – continua Aporti - due volte a settimana entra in queste sale e identifica le persone presenti. Il verbale di intervento viene poi inviato ai servizi sociali che incrociano i dati con i loro elenchi di indigenti. Se qualche nome compare in maniera assidua nei rapporti degli agenti, allora spetterà all’assistente sociale decidere come intervenire.



Anche bloccando l’erogazione degli aiuti”. Insomma, i Comuni cercano di difendersi come possono.Per aprire una sala slot basta l’autorizzazione della Questura. Il Comune può solo prenderne atto: “Lo Stato ci mette in difficoltà – prosegue il vicesindaco – e abbiamo le mani legate. Vediamo crescere questo fenomeno del gioco legalizzato e non possiamo fare nulla per contrastarlo, neppure a fronte di problemi sociali come le dipendenze”.Una legge della Regione Lombardia, che sta per diventare operativa, potrebbe dare una mano ai comuni che combattono, disarmati, contro il proliferare delle sale. Contiene direttive virtuose, come il divieto di collocare nuovi apparecchi entro un limite massimo di 500 metri da ‘luoghi sensibili’ (scuole, oratori…) e prevede incentivi ai bar che disinstallano le slot. Per renderci conto delle dimensioni del fenomeno, abbiamo provato a entrare in alcune di queste sale aperte 24 ore e già frequentate di prima mattina. Abbiamo trovato molta ostilità da parte dei gestori. Uno di loro ci ha detto che per lui quella di aprire una sala da gioco è stata una scelta forzata, dettata dalla crisi. Fa il costruttore edile, ma il mercato è fermo. Ora, però, apriranno una nuova sala slot a cinquanta metri dalla sua e il suo investimento, da 300 mila euro, rischia di andare in fumo. Per lui il giocatore ideale è quello che spende 50 euro (non specifica se al giorno, a settimana…) non quello che si rovina, perché quello, poi, non torna più. Dice che è stanco di ipocrisie sul gioco, perché il primo a guadagnarci è lo Stato. “E poi – conclude – pensa che se i Comuni avessero un ritorno economico, continuerebbero a fare battaglie per arginare il fenomeno della ludopatia?”.


Video di Giulia Zaccariello 


Che fare contro il dilagare della ludopatia? Le ricerche parlano di centinaia di migliaia di giocatori problematici e di alcune migliaia di compulsivi. Persone che resistono con difficoltà o non resistono affatto, non di rado indebitandosi, all’impulso di giocarsi fino all’ultimo euro, in particolare alle slot machine sempre più presenti nei bar e nelle sale giochi. Problema complicato. Da una parte ci sono gli interessi miliardari del business dell’azzardo che vive di concessioni pubbliche ed e’ pesantemente infiltrato da ambienti criminali, dall’altra l’esigenza di ridurre i danni sociali di un fenomeno che ha risvolti patologici e si aggrava con l’acuirsi della crisi economica. Mentre la politica si appresta a discutere una legge ad hoc, abbiamo interpellato sul tema i passanti per le strade di Milano. Opinione prevalente e’ che lo Stato dovrebbe limitare fortemente, e alcuni dicono addirittura proibire, il business delle macchine mangiasoldi, in ogni caso evitando qualsiasi forma di incentivo e pubblicita’ al gioco d’azzardo. Ma altri pensano che proibire servirebbe solo ad alimentare il mercato clandestino, mentre e’ necessaria – si sostiene - un’opera di prevenzione e informazione su larga scala, di pari passo con il potenziamento dell’assistenza sociale e sanitaria per chi cade nella trappola della ludopatia. E voi come la pensate? Dite la vostra nei commenti e votando la risposta che vi convince di piu’ di Piero Ricca, riprese di Ricky Farina




Cosa fare contro la ludopatia?

Una risata via Twitter ci salverà La creatività ai tempi del digitaleSms, cinguettii, istant messenger, blog: l'altra scrittura

Stavo facendo la raccolta differenziata   della carta  ed  ho trovato questo articolo dell'unione sarda del 25\11\2013 





Quel pensiero creativo, protagonista a Cagliari della tre giorni di “Pazza idea”, nel caso della scrittura straripa godurioso nei registri dell'ironia. Così succede a Daniele Zito, esordiente con “La solitudine di un riporto” (Hacca, 2013), nel divertente incontro della serata conclusiva di ieri. E il rapporto tra sorriso e creatività fluisce rigogliosa nella conversazione tra l'autore radiotelevisivo Matteo Bianchi e lo scrittore Paolo Nori, accattivante con le pagine del suo “Momama” (Chiarelettere, 2013). Ovvio, l'ironia della carta corre anche sulla Rete. Le scritture invadono Twitter e disegnano un mondo affascinante da scoprire.Di narrazioni digitali hanno parlato con Vito Biolchini il direttore della Fondazione Cesare Pavese Pierluigi Vaccaneo (tra i fondatori della twitteratura), la blogger esperta in community Mafe de Baggis e il consulente di innovazione editoriale e ideatore di Galizio Filippo Pretolani. Che porge quesiti per gli editori, perché «la scrittura è diventata normalissima con sms e l'istant messenger: non si può ignorare che ormai chiunque scrive tanto». Per non dire che in questa interconnessione di tutti «possono nascere improvvise connessioni tra cose di qualità». Rendere continua la narrazione è possibile futuro della lettura. «Il libro di carta, che ha un inizio e una fine, mi è sembrato limitato. Il limite del libro è il punto di partenza della narrativa digitale, che però per ora l'editoria rifiuta», evidenzia la blogger che in borsa tiene la “Morfologia della fiaba” di Vladimir Propp in cartaceo e sul Kindle tutte le favole esaminate.Tra gli ospiti anche il social media strategist Alessandro Paolucci. @Iddio è il nom de plume con cui su Twitter viene seguito da oltre 170 mila persone. A Francesca Madrigali spiega come ha trovato sulla piattaforma di microblogging una dimensione ideale per la propria creatività. E le sue battute folgoranti sono raccolte in “Dio non gioca ai dadi, tiene il banco” (Kowalski, 2013). «Quando accumuli follower sei diventato influencer, che tu lo voglia o no. E se tantissimi utenti condividono qualcosa parte un fenomeno di massa che non si può fermare». Rivaluta gli umanisti in quanto possono fare buona comunicazione online anche per le imprese. «Possono essere più bravi degli ingegneri: fanno un lavoro migliore, perché sanno usare i testi e distinguere le situazioni».Leggerezza e simpatia sono l'approccio vincente. Sottolinea di fare attenzione a ciò che si scrive perché Internet conserva i dati e, in futuro, potrebbe rovinarci la reputazione. E figurarsi cosa succede se si fa girare un preoccupante allerta meteo - però del giorno prima - nei momenti drammatici dell'alluvione in Sardegna. Controllo delle fonti a parte, un'avvertenza da ripetere per avere i conseguenti giovamenti è che sui 140 caratteri di Twitter si può essere fraintesi con facilità maggiore rispetto, per esempio, a Facebook. Le offese, infine, non hanno a che fare solo con la reputazione ma possono diventare minacce. Cita il caso degli attacchi alla presidente della Camera Laura Boldrini via Twitter.Purtroppo se ne parla in chiusura di incontro. Una precisazione su quanto sentito, allora, va fatta: le minacce sulla Rete sono un reato esattamente come nel reale. È un problema di effettività della tutela rispetto al mondo non virtuale: il pensiero (creativo) del legislatore è stato previdente.
Manuela Vacca

30.11.13

si vede che troppi soldi generano stress e li do in beneficenza post mortem

Oggi    riporto due   due storie   se pur diverse ma collegate fra loro   e  che   si posso collegare  collegano a quest'altra  storia    : << Olbia Dopo l'alluvione le donano un giubbotto Trova mille euro in tasca e li restituisce  >>   che  ho raccontato  in un post  precedente   


 La  prima   ( unione  sarda  del  29\11\2013)  di un generoso benefattore

Usa, per gli amici era povero in canna: muore e lascia 188 milioni in beneficenza





                                                                     Jack McDonald


La storia di Jack McDonald, cittadino di Seattle morto a 98 anni. I conoscenti lo consideravano un anziano spiantato. Invece era ricchissimo e ha donato tutti i suoi averi per finanziare ospedali e università.
Per tutti era un anziano povero in canna. Vestiva abiti semplici, viveva in maniera spartana e non si concedeva mai un lusso. In realtà era multimilionario. Lui è Jack McDonald, morto di recente alla veneranda età di 98 anni. La sua città, Seattle, ha scoperto il suo segreto proprio dopo il decesso. Quando è stata diffusa la notizia della sua eredità: 188 milioni di dollari che ha voluto donare tutti ad associazioni di beneficenza. Secondo quanto si è appreso, solo pochi membri della sua famiglia sapevano che l'uomo non solo era ricchissimo, ma anche molto generoso. La sua donazione è al sesto posto tra le più consistenti registrate negli Usa negli ultimi mesi. "Molti lo ricordano come il gigante buono", ha spiegato Doug Picha, presidente della Seattle Children's Foundation e per 30 anni amico del filantropo "segreto". Ora i suoi averi andranno a sovvenzionare un ospedale per bambini, le attività dell'esercito della salvezza e la facoltà di Legge dell'università cittadina. Ma nel corso della sua vita Jack avrebbe fatto costantemente centinaia e centinaia di piccole donazioni, tutte rigorosamente anonime.


La  seconda   sempre  dalla stessa fonte  e stessa data uno studi


Troppi soldi non fanno la felicità   Oltre 26 mila euro c'è rischio stress . Lo ribadisce una ricerca di due studiosi italiani.


Lo studio indica che il reddito 'perfetto', oltre il quale aumenta lo stress, è di 26.500 euro l'anno. Chi guadagna più di questa cifra, spiegano Eugenio Proto della britannica Warwick University e Aldo Rustichini dell'americana University of Minnesota, diventa più ricco ma meno felice perchè la gestione di grosse somme di denaro non permette di dormire sonni tranquilli, facendo crescere a dismisura le aspettative. Per arrivare a questa conclusione, spiega l'Independent, i ricercatori hanno incrociato i dati
dei Paesi ricchi e poveri, i redditi medi e i livelli di soddisfazione. Ebbene hanno scoperto che felicità e disponibilità di denaro aumentano di pari passo solo per i redditi bassi. Raggiungono l'apice alla cifra di 26.500 euro e dopo il livello di soddisfazione inizia a scendere, anche avendo più soldi a disposizione. Colpa delle ambizioni che divorano le persone e le spingono a cercare una casa o un'auto sempre più grandi, generando insoddisfazione e quindi stress. "La nostra analisi ha permesso di scoprire qualcosa di completamente nuovo, che la soddisfazione sembra scendere oltre certi livelli di ricchezza", ha affermato Proto. Ma altri esperti sono scettici. "Ci sono problemi nell'utilizzare i dati sulla felicità negli studi come questi", ha detto Philip Booth, direttore dell'Institute of Economic Affairs.