Musica consigliata preda dal suo blog e non : 1) Bill Withers - Ain't No Sunshine :, 2) Five blind boys of Alabama - Sins forgiven ., 3) Five blind boys of Alabama - Sins forgiven
Inizio questa post citando l'incipit o quanto meno un pezzo del libro in questione
libreria Feltrinelli di Milano . foto dalla bacheca di facebok dell''autrice |
Appartengo a un'antica dinastia di stronze. La reincarnazione esiste. Sono la somma delle generazioni di vipere che mi hanno preceduto. Ero cattiva ancor prima di nascere." dal libro Psicotaxi - Ed. Unicopli di Sofia Corben ;)
Ora cazzeggiando in rete e su facebook scopro che la mia amica del blog psicotaxi.it di lei avevo già parlato ( me n'ero anche dimenticato ) . Colmoquesta mia lacuna con url qui sotto del mio vecchio post
Ora apprendendo dal suo facebook Psicotaxi Story e dal suo sito
Psicotaxi diventa un libro in una collana di narrativa: Metropolis per le Ed. Universitarie Unicopli. Nella stessa scrittori del 900, come Massimo Bontempell (http://it.wikipedia.org/wiki/Massimo_Bontempelli ) giornalista di guerra, amante del Surrealismo, scrisse sulle principali testate italiane e Saggi per La Terza, Mondadori, ecc.... Per me è una gioia pubblicare nella stessa collana, accanto a uomini che hanno amato la parola, vissuto e sofferto, quando ancora neppure esistevo. Mi dà il senso della memoria. Per me, che non ho una grande fiducia in me, insomma è un grande piacere. Ne sono felice
e ci ho trovato anche questo articolo ( vedere foto sopra ) quest'articolo di repubblica edizione milano del 17\4\2013
ma soprattutto , mentre cercavo ispirazione per l'intervista , trovo non ricordo se da lei o in giro per la rete la trama del suo libro . Un taxi di notte entra nelle vite delle persone. È lo Psicotaxi, ovvero la tentazione di alleggerire il bagaglio dei segreti con un compagno di viaggio incontrato per caso. Succede quando i clienti scoprono che il loro autista è una donna con una laurea in Filosofia. È il viado che una notte viene ritrovato morto, strangolato e, secondo la polizia, la tassista c'entra qualcosa..."Eppure, mi bastava la patente",dice Sofia Corben, che solitaria percorre le trame della città e delle vite dei passeggeri, come quella di vecchio cinese, con una lunga treccia bianca e sfilacciata, che stringe al petto un misterioso fagotto, o, come Monica, unghie laccate, polpacci da ciclista e una quarta di seno.
dopo questa premessa ecco l'intervista rilasciatami dalla gentilissima e solare ( anche se solo via email visto le distanze , lei sta sulla terraferma io su un isola ) autrice
In questa tua foto hai scritto come didascalia : << Non lavoro di domenica, è contrario alla mia religione! E il fatto che sia atea è un dettaglio. Sono una non cattolica praticante. ->> di che religione sei allora ?
da http://www.psicotaxi.it/le-mie-foto/ |
Nessuna. Essere atei significa proprio questo, però, non sono anticlericale.
Ho un grande rispetto per chi ha fede. Conosco parroci in prima linea, come Don
Vittorio dell'Ospedale Niguarda di Milano, che con la raccolta di tappi di
plastica costruisce pozzi in Kenya, in Tanzania. Ne ha già raccolti 615
tonnellate. Inoltre ho amiche Arabe, anche loro sono molto religiose ma c'è
sempre un confronto che parte da una reciproca accettazione. La tolleranza è
una scelta, si può imparare a non giudicare.
E' per quello che hai detto a maxgazetta.it l'anno scorso , che preferisci continuare a fare la taxista e non hai scelto di fare concorsi per insegnare o simili ? oppure c'è dell'altro ?
potrei anche farli, mi sono laureata tardi. Sono sempre stata un pessimo studente. Mi ha sorpreso che un editore che collabora con l'Università e pubblica Docenti Universitari mi abbia proposto di pubblicare. A volte i cattivi studenti funzionano!
come ci si sente a fare , almeno da q quelle poche volte che ho preso il taxi , visto che generalmente anche nelle grandi città vado a piedi , un lavoro maschile ?
non credo ci sia un lavoro maschile o femminile. Il lavoro è lavoro, diciamo che storicamente è stato svolto da uomini ma, purtroppo, per ogni professione è così
il'episodio più brutto
quando vedo gli incidenti. Mi mette sempre una tensione sgradevole, soprattutto il piacere macabro di quelli che si fermano a guardare. Ricordo una nonna con due bambini rimase ore, io ero imbottigliata nel traffico, prima di andarsene disse ai bimbi che non era giusto fermarsi a guardare!
l'episodio più bello
Il più bello con una persona molto creativa e intelligente. Sono felice di averla aiutata ad entrare in contatto con un Editore. Sono molto generosa quando riconosco negli altri la bellezza del talento e poi mi piacciono le persone sincere, è una questione di sintonia...
quello più curioso
che ne pensi delle liberalizzazioni dei taxi ?
L'argomento richiederebbe una discussione articolata. In generale, non sono per il liberismo sfrenato ma per una politica al servizio del mercato, invece
avviene il contrario. Se vogliamo liberalizzare dobbiamo tutelare i lavoratori
e non creare nuove forme di sfruttamento ma questa è solo la mia opinione.
Ognuno ha la propria e le rispetto tutte, quello che però detesto è la
superficialità dei dibattito politico, ormai è solo una rissa da bar che
promuove la guerra tra poveri, vale per ogni argomento ed è svilente. Diffido
da chi vuole salvare il mondo ma credo che ognuno di noi dovrebbe cercare di
essere migliore. Siamo tutti un ingranaggio del sistema.
lavori solo di notte oppure qualche volta ti è capitato anche di giorno ? Se si ci hai trovato qualche differenza ?
Faccio volontariato con le donne straniere, le aiuto a prendere la patente ma sono una solitaria, non faccio testo nella mia Categoria, è il bello di questo lavoro: non accollarsi i colleghi rompi scatole o un capo ma c'è pur sempre il traffico e lo stress, anche per questo mi piace la notte.
hai mai portato vip o politici ( politicanti ) ?
ti rispondo con una riga del mio libro: "I tribunali sono come i taxi,
riempiti dell'umanità più varia" [Psicotaxi Ed. Unicopli]
mandatami via @ dall'autrice stessa |
Ma Ora basta , non vorrei annoiarti o finire per farti domande
banali e scontate , parlare di lavoro parliamo del tuo salto di da taxista a scrittrice .
è solo il primo libro. Avevo già delle pubblicazioni alle spalle, per lo più
racconti su riviste e quotidiani. Ovviamente vorrei continuare. Vedremo...
come mai Sofia Corben ? e da dove nasce questo
pseudonimo ?
Voglio scrivere di ciò che conoscono, il mio personaggio è una tassista ma non
volevo l'autobiografia, non sono mica così importante. Allora ho usato ho
creato trame e avventure per un alter ego, ecco perchè uno pseudonimo. Ho una
formazione filosofia Sofia, la cui etimologia è correlata alla Filosofia.
come è avvenuto il salto dal blog al cartaceo ?
è stato l'editore a contattarmi, anche per i giornali, per la mia
partecipazione ad incontri e dibattiti, l'anno scorso sono stata ospite come
blogger al Festival del Giornalismo Internazionale, un evento molto
prestigioso. Mi hanno invitato loro. Non ho santi in Paradiso, vengo dal basso
e ho solo fatto un grandino in più. Una volta ero ambiziosa e tormentata, oggi,
voglio divertirmi mentre faccio ciò che amo: è questa la mia ambizione.
Non è che qualche cliente si riconosca nei tuoi racconti visto che : << Ha iniziato ad ascoltare, e a raccontare, a partire dal 2007, quando ha aperto il blog: uno spazio in cui «spiffera» al mondo i nipotina di Scerbanenco,«mezza donna e mezza macchina»segreti inconfessabili che ha raccolto, archiviato, romanzato.>> da ( http://www.psicotaxi.it/rassegna-stampa/ )
Non è una cronaca, sarebbe noiosa... M'ispiro alla realtà ma il resto lo fa la fantasia, altrimenti come potrei costruire un delitto, un colpevole una trama, come ho fatto in questo libro.
colonna sonora del tuo lavoro ?
nessuna risposta . Evidentemente le vanno bene le canzoni citate all'inizio di questo post intervista
qualche cosa da rettificare \ d'aggiungere
non risponde e partita con il suo taxi verso l'isola che non c'è
concludo andando ad ascoltarmi il cd doppioThe Bootleg Series Vol. 7: No Direction Home: The Soundtrack. colonna sonora del film omonimo ( no direction home ) di Martin scortzese