Ieri sera sono andato da solo , visto che tutti i miei amici fra intimate e cose varie mi hanno dato buca , a vedermi il film dei Penauts . Cosi almeno per un momento ho dimenticato le brutture della realtà ( attentati a parigi , nuova caccia alle streghe , ecc ) e mi sono rigettato in solitario ero l'unioc spettatore ( forse perchè sono andato la domenica alle 21.30 orario poco consono da trovare bambini ) ma chi se ne frega spesso si sta soli anche con la gente ) di . Un film che divide i fans dei Penauts ed anche i critici vedere qui le recensioni
- http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/11/06/snoopy-friends-il-film-dei-peanuts-un-sacrilegio-cinematografico-puro-pretesto-commerciale-per-fare-cassa-alle-spalle-dei-ricordi/2194699/
- http://www.comingsoon.it/film/snoopy-e-friends-il-film-dei-peanuts/50442/recensione/
- http://www.mangaforever.net/257728/snoopy-friends-il-film-dei-peanuts-recensione
- http://www.mymovies.it/film/2015/snoopyandfriends/
da https://www.facebook.com/snoopyilfilm/
Infatti Non biasimo http://www.mangaforever.net/ ( trovate fra i link sopra sopra l'intera recensione ) quando dice
Snoopy & Friends - Il Film dei Peanuts
Giudizio globale 5,5/10
Dopo 65 anni la simpatia dei Peanuts è ancora viva ma deve piegarsi alle esigenze commerciali di un film d'animazione per tutta la famiglia. Gli spunti ci sono, l'integrità dei personaggi è preservata ma manca lo spirito cinico e graffiante di Schulz in una vicenda dal tono troppo puerile che diventa zuccherosa e rassicurante.
Ma e' vero., altrettanto quanto http://www.comingsoon.it/
Come opera di non facilmente definibile carica poetica trasversale, i Peanutscalzano come un guanto all'anima di chi li legge, grazie all'esposizione fedele del proprio dibattito interiore che Schulz operò sulla pagina. Per questa ragione, strettamente legata poi alla natura rapida e fulminante della strip autoconclusiva, la versione animata dei Peanuts è sempre stata parziale. L'animatore e regista Bill Melendez fu il secondo padre di Charlie Brown, confezionando, con lo stesso Schulz alle sceneggiature, quattro lungometraggi cinematografici e svariati special televisivi non solo più buonisti, ma anche più lineari nella lettura. In definitiva: per bambini, un target ristretto nell'epoca in cui il cartoon, tra un Ghibli e un Pixar, parla a tutti in ogni nazione.Snoopy & Friends aderisce dunque a quella forma mentis originale di Melendez(tema musicale di Vince Guaraldi incluso). Non riparte da zero, dalla pagina, per cercare la sua direzione: non a caso la ragazzina dai capelli rossi si vede e ha un volto, così come Schulz volle purtroppo che accadesse in un vecchio special televisivo. La Blue Sky cerca equlibrismi inquadrandola il meno possibile; analogamente, quando mette in scena con spettacolarità i voli pindarici diSnoopy contro il Barone Rosso, non inquadra mai il fondo della sua cuccia. Sanno che rappresentare l'insondabile è pericoloso, cercano di limitare i danni. Dopotutto, forse è ingenuo sperare che la capriola della strip possa funzionare nell'audiovisivo: gli stessi Peanuts, doppiati da bambini, prorompono in frasi troppo complesse per la loro età. E' l'impagabile e significativa magia del fumetto, la sua vera essenza, che però nella trasposizione sullo schermo non suona naturale come nella mente (e nel cuore) di chi legge.
Martino e la sua squadra non compiono quindi un miracolo forse impossibile, ma ne compiono un altro inaspettato: sul piano visivo e registico, Snoopy & Friends è uno dei lungometraggi animati ad alto budget più originali e freschi da anni a questa parte. Se Melendez fece il possibile per animare il segno già molto sintetico di Schulz, rischiare ora addirittura una versione in CGI di quello stile era un terreno a dir poco minato. Martino evita la trappola del fotorealismo, senza perdere l'essenza della tradizione, ma anzi donandole plasticità, colori vibranti, illuminazione sensata e un ritmo preciso, incessante. In quest'ottica i Peanuts in animazione non sono mai stati così convincenti e accattivanti: creare modelli 3D, animarli a scatti e delegare a un segno manuale espressioni degli occhi e del viso, sembra l'uovo di Colombo quando si è davanti al film. E' però un risultato storico da non sottovalutare, perché c'è dietro una gran quantità di prove e studi; come diceva il maestro Chuck Jones: "Tutte le grandi imprese sono fatte dal 90% di fatica e dal 10% d'amore, ma si deve vedere solo l'amore".
E di amore in Snoopy & Friends se ne vede tanto, anche se la strip rimane un inafferrabile fenomeno, i cui irripetibili ingredienti son volati lassù, insieme aSparky.
(...) Nel 2006, sei anni dopo la morte del creatore Charles M. Schulz, il figlio Craig ebbe l'idea di fare un film per il cinema e la propose al proprio figlio e sceneggiatore, Bryan.[1] Quando presentarono il film agli studio, Craig Schulz ottenne che il film rimanesse sotto il controllo della sua famiglia: "Non puoi portare persone dall'esterno e aspettarti che capiscano i Peanuts."[1] Il 9 ottobre 2012 fu annunciato che la 20th Century Fox e iBlue Sky Studios stavano sviluppando un film animato in grafica computerizzata basato sulla striscia a fumetti, con Steve Martino come regista su sceneggiatura di Craig Schulz, Bryan Schulz e Cornelius Uliano (anche con ruolo di produttori).[2] Craig Schulz scelse Martino come regista perché mostrò la sua fedeltà ai classici con il suo adattamento di Ortone e i piccoli Chi!.[1]A proposito della trama del film Martino ha detto: "Credo che Charlie Brown incarni le qualità della perseveranza quotidiana... rimettersi in piedi con un atteggiamento positivo. [...] È una storia con una forte spinta drammatica e trae le sue idee centrali dalla striscia a fumetti".[1] La ragazzina dai capelli rossi comparirà fisicamente nel film e Craig Schulz, a tal proposito, l'ha definita "meravigliosa".[3] Martino e i suoi animatori hanno trascorso più di un anno studiando lo stile di disegno di Charles Schulz per tradurre "il calore del disegno a mano nella precisione dei pixel del CGI" senza perdere nulla.[1] Per le voci di Snoopy e Woodstock la produzione ottenne i diritti di sfruttamento della voce di Bill Melendez, regista e doppiatore dei precedenti film dei Peanuts, morto nel 2008. Martino, inoltre, riuscì ad ottenere i diritti delle musiche tratte da quelle pellicole.[1]Nell'aprile 2013 la Fox annunciò che il film sarebbe stato proiettato in 3D.[4] Ad ottobre fu dato l'annuncio che Paul Feig si era aggiunto alla lista dei produttori.[5]
Quindi secondo me ci sono oltre delle innovazioni ( come unm maggior ruolo alla bambina daiu cappelli rossi ) degli stravolgimenti ( sono inevitabili quando riprendi in maniera originale e non pedissequa qualcosa d'altri ) sono minimi e marginali . Essi sono talmente ben fatti che lo stesso Charles M.Schulz ci sarebbe arrivato e ne sarebbe contento . Un film interessante, fruibile , un forest gump per bambini .