8.3.17

8 marzo le donne migrati fuga dalla disperazione e riscatto , mi licenzi riapro con una cooperartiva e riassumo parte dei colleghi , non emigro ma lottto qui e lavoro qui


8 marzo, Emma Bonino e le donne migranti: fuga e riscatto

Agitu, Princess e Habiba sul palco insieme alla leader dei Radicali italiani a raccontare la potenza delle donne migranti che riescono a emergere. L'ex ministra: "Dobbiamo cambiare la Bossi-Fini per permettere alle irregolari di regolarizzarsi"di Andrea Scutellà




Emma Bonino e le donne migranti

ROMA. Agitu è fuggita da un regime che espropriava la terra ai pastori nomadi e ora produce un formaggio di capra biologico in Trentino. Princess è stata costretta a prostituirsi dai suoi connazionali trafficanti, si è ribellata e oggi aiuta le donne come lei a sottrarsi dal giogo dei “magnaccia”. Habiba è scappata dalla guerra ed è diventata mediatrice culturale per aiutare i rifugiati.


8 marzo, Emma Bonino: "Diamo voce alle donne migranti"
La leader dei Radicali italiani a margine della conferenza stampa "Donne anche noi. Storie di fuga e riscatto": "Bisogna cambiare la Bossi-Fini e permettere alle donne irregolari di regolarizzarsi" (di Andrea Scutellà).

"Molte irregolari non possono essere qui". Questa è la potenza delle donne migranti. I Radicali italiani ne hanno portate tre davanti alle telecamere e tutte hanno ripetuto senza sosta la storia della loro vita ad ogni giornalista che gliela chiedesse. Perché erano lì per testimoniare soprattutto per le sorelle assenti. «Tra le donne che ci sono oggi mancano le irregolari - spiega Emma Bonino, organizzatrice della giornata -, che se non superiamo la legge Bossi-Fini purtroppo non riusciremo mai a regolarizzare. E evidentemente mancano anche quelle chiuse nei Cie. Abbiamo chiesto se potessero essere qui, ma loro possono uscire solo per andare in tribunale o all'ospedale. Vogliamo lanciare un messaggio anche alle donne italiane: nella società del nostro paese ci sono protagonisti diversi, altri».



8 marzo, la storia di Agitu: fuggita dall'Etiopia, oggi allevatrice in Trentino
In Trentino si sente sicura: qui produce e vende formaggio caprino nella sua azienda "La capra felice", dopo aver recuperato dei terreni abbandonati. Fuggì dall'Etiopia perché era un'attivista contro l'espropriazione delle terre dei pastori nomadi da parte del governo (di Andrea Scutellà)

Alleva capre in Trentino, fuggì dall'Etiopia. Agitu Ideo Giudeta è arrivata per la prima volta in Italia a 18 anni con una borsa di studio. Si è innamorata del Trentino, in cui ha fatto l’università. «Io sono originaria dell’Etiopia - spiega -, sapete da quelle parti ci sono gli altopiani, qui in Trentino le montagne...». Dopo gli studi è tornata in Etiopia per occuparsi di agricoltura sostenibile. Voleva riportare le sue competenze in patria. Non ha potuto proprio tacere quando il governo ha cominciato ad espropiare le terre ai pastori nomadi e agli agricoltori per svenderle alle multinazionali. Ha manifestato con i suoi amici. Il governo ha risposto con il mitra. Allora è fuggita e si è ricordata del Trentino. «Ho avviato questo progetto di terreni abbandonati e delle razze rustiche locali e ho attivato la mia azienda agricola biologica che produce formaggi caprini. Chi vuole comprare i prodotti deve venire in Trentino, ho ricevuto richieste da fuori regione ma le ho rifiutate». L'azienda si chiama "La capra felice" . 


8 marzo, la storia di Princess: "In Italia per fare la cuoca, mi costrinsero a prostituirmi"
Oggi Princess Okokon con la onlus Piam di Asti aiuta le donne migranti a uscire dall'incubo della prostituzione forzata per debiti e lotta contro la tratta di esseri umani. Ma anche lei, all'inizio, fu comprata come una schiava e costretta a scendere in strada con l'inganno (di Andrea Scutellà)

Vittima della tratta, redime le prostitute forzate. Princess Okokon fa parte di una lunga schiera di donne nigeriane imbrogliate dai loro connazionali trafficanti. Le avevano promesso un posto da cuoca in Italia e invece si è ritrovata in strada, a Torino, con un debito di 45mila dollari sulle spalle, venduta per 13mila, a prostituirsi. Ha provato a fuggire, ma è stata picchiata a sanghe e ha passato una settimana in ospedale. Con l’aiuto della Caritas e di Alberto Mussino, che poi ha sposato, è riuscita a sottrarsi al giogo. Ma invece di fuggire oggi fronteggia i trafficanti ad Asti, con la Piam onlus che gestisce insieme al marito. Riceve ancora minacce, ma è riuscita a salvare molte altre donne costrette alla prostituzione. La sua associazione offre assistenza legale, sanitaria, corsi di formazione professionale e di lingua alle vittime della tratta.  Dalla Costa d'Avorio alla cucina. Habiba Ouattara è scappata dalla guerra in Costa d’Avorio. Ha percorso 600 chilometri a piedi prima di arrivare in Ghana. Ha preso un biglietto aereo con documenti falsi da Accra a Roma. Il Centro Astalli l’ha curata, gli ha insegnato la lingua e le ha permesso di fare un master in mediazione culturale all’università “Roma tre”. Oggi insieme ad altri stranieri provenienti da mezzo mondo gestisce Makì , un progetto di cucina attivo a Roma, che fa sperimentare sapori provenienti dai quattro angoli della terra persino agli italiani: il popolo più conservatore a tavola. Un giorno cucina un afgano, un giorno un turco, un giorno un ivoriano. E gli italiani ascoltano i racconti dei rifugiati, a cui non mancano di certo gli argomenti. 

l'altra storia  è questa  presa   http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/  del 06 marzo 2017




Il supermercato li "liquida" e loro aprono un discount

Castiglione della Pescaia, la proprietà di Eurospin rompe il rapporto con i gestori del negozio. I due creano una cooperativa, avviano un’altra impresa e riprendono a lavoro a otto personedi Enrico Giovannelli

06 marzo 2017




                  Foto di gruppo nel nuovo discount a Castiglione della Pescaia
CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. 
Come un’araba fenice. In concomitanza della festa della donna, mercoledì 8 marzo, aprirà un nuovo hard discount, il Dpiù, a Castiglione.
Una nuova attività che sorge in tempi di crisi con la creazione di posti di lavoro. E una storia particolare se si pensa a quello che era successo pochi mesi fa, poco prima di Natale.
La proprietà del supermercato Eurospin aveva deciso di chiudere anzitempo il rapporto con chi gestiva il negozio da oltre dieci anni: Antonio Mazzini e Fabrizio Micheli. E non senza polemiche e discussioni, per una risoluzione che aveva spiazzato e reso increduli gli stessi gestori per le modalità e la velocità delle decisioni.
Una situazione, quella del mancato rinnovo dell’accordo per la conduzione del supermercato, che portò anche al licenziamento di molti dipendenti (alcuni sono stati confermati, altri hanno trovato altre sistemazioni), in carico alla Mazzini e Micheli, che non furono poi riassunti dalla nuova gestione subentrante dell’Eurospin che beffardamente, dopo poche ore dall’uscita di scena del vecchio gruppo, si preoccupò con un cartello affisso all’ingresso di cercare “nuovo personale” .
Proprio Antonio Mazzini dichiarò che avrebbe fatto di tutto per aiutare i “suoi ragazzi”, e la promessa è stata mantenuta in pieno. In pochi mesi è nata l’idea di riaprire un nuovo hard discount, tra l’altro dove c’era stata la prima sede dell’Eurospin, sempre gestita da Mazzini e Micheli, praticamente dalla parte opposta della strada provinciale del Padule, nei locali dove c’era il negozio di mobili della famiglia Baggiani. In linea d’aria qualche decina di metri in tutto.
Un nuovo inizio per Mazzini e Micheli, come l’araba fenice che risorge dalle ceneri. E a poche ore dall’apertura, tutti i dipendenti sono impegnatissimi nel sistemare gli scaffali e riordinare, mentre le ditte installano frigo e banconi per essere operativi per la data d’apertura.
Mazzini, a nome di tutti, racconta quello che è successo negli ultimi mesi, quasi commuovendosi: «Passata e sbollita la delusione per quel che era accaduto, ci siamo voluti subito rimettere in gioco e abbiamo trovato l’accordo con la società Dpiù, che ha la sede a Verona, nella stessa zona dove insiste l’Eurospin. Stavolta però abbiamo costituito una cooperativa con i ragazzi: l’idea è che il gruppo cresca, e che un domani possa prendere in mano il negozio direttamente. Avere più responsabilità insomma. Io e mio cognato (Fabrizio Micheli, ndc) in questa fase gestiamo la nuova apertura, poi più avanti vedremo il da farsi. Quello che però conta davvero è aver dato la possibilità a tutti i nostri ragazzi e ragazze, otto persone compresi noi due, di continuare a lavorare. Non abbiamo abbandonato nessuno, e anche chi non è con noi ha trovato un altro impiego. Credetemi, una grande soddisfazione». E l’hard discount Dpiù ricalca in pieno il classico supermercato a basso costo, dove si può trovare di tutto dal barattolo con i legumi alla lavatrice (alcune sono state addirittura vendute prima dell’apertura).
Antonio Mazzini precisa però alcuni aspetti: «Oltre ai vari prodotti in generale, sia al banco della gastronomia che per quello della frutta, l’idea è di avere un rapporto diretto con chi produce, per una vendita a chilometro zero puntando sulla qualità del nostro territorio». Nel ringraziare tanti castiglionesi che in questi mesi si sono interessati alla vicenda aspettando la nuova apertura, Mazzini confida un piccolo aneddoto sullo statuto che è stato siglato dalla nascente cooperativa: «Abbiamo voluto inserire una clausola particolare quando si creeranno le condizioni per nuove assunzioni: la priorità sarà data sempre a una persona nata, cresciuta e residente a Castiglione». Magari in ricordo del sostegno ricevuto dal paese.



altre storie

La storia di Alessio


Alessio, 19 anni: "Vivo da pastore e sono felice"Alessio Marocco abita a Bozzano (una piccola frazione del Comune di Massarosa). Quando aveva 17 anni ha lasciato gli studi e ha comprato le sue prime dieci pecore. Ecco la sua storia (Video di Cesare Bonifazi Martinozzi)- L'ARTICOLO: La storia di Alessio

La storia di Lorenzo


Calzolaio per amore: Lorenzo apre una bottega a 23 anniLorenzo Lari, 23 anni di Viareggio, una volta conclusi gli studi di geometra ha deciso di scommettere sulla passione della famiglia: le scarpe, la pelle. E così ha aperto un negozio di calzolaio. Ecco la sua storia (video di Cesare Martinozzi Bonifazi) - L'ARTICOLO




zo

ottimo omaggio disney topo maltese n 3197-3198 a H. Pratt e alla sua ballata del mare salato



La    prima parte   dell'intervista  ( qui la  seconda )  ed  il promo   della  storia  UNA BALLATA DEL TOPO SALATO





INTERVISTA A GIORGIO CAVAZZANO – PARTE 1
Topo Maltese e 50 anni di Disney



   00:00           
 01:12 
 
 

UNA BALLATA DEL TOPO SALATO
Topo Maltese e 50 anni di Disney


restituiscono  , a   questa  avventura emozionante, un omaggio spettacolare, una storia magistralmente scritta (da Bruno Enna) e disegnata (da Giorgio Cavazzano)  ,tutte le magiche atmosfere Hugoprattiane. Infatti Topo Maltese e' una di quelle fantastiche storie piene di umanità, poesia, sincerità umana. Bellissima la musica, mi ha commosso, riporta alle atmosfere immaginate da Prat
Una storia  bellissima , se un giudizio  anche  un po' anticipata  , io  avrei aspettato la  fine  , quello della stessa  direttrice  di topolino nell'editoriale  del numero scorso   : << Incredulità. Meraviglia. Commozione. Topolino e Corto Maltese, due eroi leggendari e immortali, si incontrano in questo numero del nostro piccolo, grande, unico giornale. Ce l’abbiamo fatta davvero.(...)  >> [continua  qui ] .
Infatti  , cosa  rara , con  sincerità la stessa  Patrizia Zanotti, direttrice di “Cong – Hugo Pratt art properties”  ha  riassunto  il  suo giudizio  in un’unica, bellissima dichiarazione: «50 anni per Corto e 50 anni dalla prima storia Disney di Cavazzano: Corto Maltese con Topolino oggi è più giovane che mai».


Arriva  Topo Maltese Un numero particolare  . Infatti  Certe coincidenze sono ----  secondo http://www.staynerd.com/topo-maltese-ballata-del-topo-salato/ --- talmente precise, puntali e diaboliche che fanno pensare che qualcuno le abbia orchestrate con l’obiettivo di prenderci in giro. Secondo Carl Gustav Jung, uno che dell’argomento se ne intendeva (tanto da fondare a riguardo il principio della “sincronicità“), le coincidenze sono “due o più eventi non legati da un rapporto causale, che hanno uno stesso o un analogo contenuto significativo“. Che si tratti di leggende, storie più o meno fantasiose o ricorrenze oltremodo inquietanti, le coincidenze fanno parte della nostra vita e, ogni volta che ne incontriamo una, non possiamo far altro che rimanerne incantati. Questo accade anche e soprattutto nel fumetto, sotto forma di rimandi, intuizioni artistiche, previsioni, stili di disegno, incroci, spesso dando la sensazione che si tratti di un piccolo grande mondo indissolubilmente collegato. Ed è proprio in questi giorni che Topolino ne festeggia una mica da ridere. Infatti, cinquant’anni fa, due personaggi diventati per vie diverse figure storiche del fumetto iniziavano al loro unica, inimitabile corsa: Corto Maltese e Giorgio Cavazzano. Non a caso, il settimanale orecchiuto edito da Panini Comics decide di celebrarli entrambi con Topo MalteseUna ballata del topo salato, parodia-rivisitazione della prima, straordinaria apparizione del marinaio di Hugo PrattUna ballata del mare salato.
(.....)  . 
un sorprendente equilibrio tra avventura e umorismo. Risultato che non stupisce, visto che Enna ha sviluppato negli anni una bravura unica nell’ideare rivisitazioni non solo rispettose dell’opera di partenza ma anche straordinariamente originali. Obiettivo raggiunto anche questa volta. In particolare, le “parti” assegnate ai vari attori si sono rivelate decisamente azzeccate. Topo Maltese è un vicinissimo parente della creatura di Pratt e ne interpreta alla perfezione il carattere all’apparenza cinico, disilluso, ma che in realtà nasconde una grande umanità e una sensibilità fuori dal comune, conditi da un’ironia tagliente e da un’arguzia inusuale. 

Ma anche gli altri sono perfettamente calati nel ruolo, come Gambadirasputin, Minnie Dora e Pippotarao, che riportano le caratteristiche dei personaggi originali aggiungendo la propria personalità. Sembra davvero che Enna sia il regista di uno spettacolo teatrale e Topolino e gli altri siano gli attori che interpretano un testo, mettendoci dentro se stessi. E Cavazzano? Si occupa di tutto il resto: scenografia, costumi, luci, signore e padrone del “dietro le quinte” della rappresentazione.

...

Si  riusciti ad  unire come  dice   questo articolo  de laStampa del  2\3\2017    i due tipi di fumetto   quello popolare  e  quello  d'autore  . Concordo   con  Gumi sul    forum del  http://www.papersera.net/  più  precisamente  qui

 Re: Topolino 3197  3\3\2017 18:51:35


[...] Ora, è vero che di Bruno Enna spesso si dice che ci si può fidare ad occhi chiusi, ed è vero la grande maggioranza delle volte, ma è anche vero che Una ballata del mare salato più che un fumetto è un capolavoro della letteratura e l'impresa pareva abbastanza ardua. Anche qui, come nella sua trilogia horror,Enna più che una parodia (come era invece Topolinix) effettua una trasposizione in salsa disneyana della sceneggiatura di Pratt ed è stato, per quel che penso, molto molto bravo a seguire a discostarsene solamente in pochi punti, per addolcire gli aspetti meno adatti al settimanale, ma mantenendo l'impronta e buona parte dell'atmosfera inarrivabile dell'originale. In questa prima puntata la vicenda scorre in maniera naturalissima, i personaggi sono assolutamente centrati e credibili, soprattutto i comprimari. Una osservazione a parte su Topolino che interpreta il ruolo di Corto Maltese, senza dare però l'impressione di essere un personaggio diverso da se stesso. Ciò a mio avviso sta a significare che è sia vero che Topolino è un personaggio universale che può interpretare (quasi) ogni ruolo, ma è anche vero che inevitabilmente nel confronto con l'originale non riesce ad avvicinarsi al carisma di Corto, forse in assoluto il più carismatico dei personaggi a fumetti. (E peccato per il "taglio" dell'orecchino visto nelle prime bozze, che è uno dei tratti distintivi del personaggio, anche se capisco che "su topolino non si può"). [...]
Risultati immagini per topo maltese

e  con sempre   sullo stesso forum

camminatadisney

Re: Topolino 3197
Rispondi #47 - Ieri alle 22:50:59 Segnala ai moderatori! Contrassegna & Cita Citazione

Capolavoro.
'Topo Maltese - Una ballata del topo salato' è una memorabile restituzione dell' opera originale di Pratt.
La prima avventura di Corto Maltese nel '67 fu dirompente, per forza evocativa, per l' aderenza alle vicende e ai luoghi del Pacifico all' indomani della Grande Guerra, per l' innovativo concetto di eroe, per il carisma di tanti personaggi i cui destini, appunto, suggerivano la "ballata"...
Con Pratt i canoni del fumetti fino ad allora conosciuti vennero scardinati, tanto da far dire a U. Eco che si trattava di letteratura per immagini. Oggi si parlerebbe di un esemplare graphic novel.
Enna e Cavazzano sono riusciti, a mio avviso, a farne una riscrittura, reinventando e celebrando al tempo stesso l' opera originale.
La fedeltà ad alcune situazioni, ad alcuni dialoghi, perfino ad una certa mimica dell' avventura di Pratt, è sorprendente.
Il tutto ovviamente in salsa Disney e 50 anni dopo...
Non mi aspetto cioè che Topo Maltese suggerisca di frequentare ragazze col gonnellino di foglie, anche prima che venga l' autunno... come dice Corto.
Chiaramente le caratterizzazioni dei personaggi risultano qui un po' più scialbe, il verosimile storico - geografico affievolito, il senso stesso di avventura primordiale un po' tradito. Ma era inevitabile.
La resa grafica è comunque eccellente, certe tavole metafisiche ricordano addirittura Moebius. Che su Métal Hurlant fu dirompente almeno quanto Pratt su Sgt. Kirk... Cavazzano da urlo, insomma.
La sorpresa è che Enna non è da meno. Atmosfere, plot, dialoghi; tutto sembra riuscito!
Il racconto corale nei Mari del Sud è reso abilmente anche in questa trasposizione Disney.
Mi sono dilungato nel commentare questa Ballata perché non amo le scorciatoie.
Altrimenti, mi sarei potuto limitare ad un: "Capolavoro!". 

talmente tanto bello e ben fatto che più che una parodia preferisco   usare il termine riadattamento 
Nessun testo alternativo automatico disponibile.per bambini  per infanzia    .
Se proprio   si deve parlare  di parodia  (  cosa secondo me  che  non  lo  è   )  è fatta  talmente  bene   che non lo si  nota   neppure ed  è  fatta  in maniera   cosi leggera  e  modo tale  da   non stravolgere  e  snaturale  il romanzo  (cosa  che  invece  è avvenuta  con  la  riduzione  disney  de  l'isola del tesoro  ) .
Una delle più belle storie che mi ricordi di aver letto su Topolino! Evocativa, emozionante, divertente.... Bravissimi! Infatti concordo con questo articolo di http://www.diregiovani.it/2 quando dice che « Bruno Enna e Giorgio Cavazzano hanno regalato agli appassionati di fumetto un diamante che brillerà per sempre nella storia del fumetto» dichiara Valentina De Poli direttore del magazine Topolino. «È il punto più alto mai raggiunto grazie alle straordinarie capacità degli autori di Topolino che si va ad aggiungere alla straordinaria produzione di parodie a fumetti, veri tesori che negli ultimi anni hanno dato lustro al settimanale con “Moby Dick” di Artibani e Mottura, “L’Isola del Tesoro” di Radice e Turconi, “La Vera Storia di Novecento” di Baricco, Faraci e Cavazzano, “Duckenstein” di Enna e Celoni e il “Don Pipotte” di Vitaliano e Sciarrone solo per citarne alcune. Ma sono certa che non è finita qui!» .
 I disegni di Cavazzano realizzati per “Topo Maltese” sono particolarmente ricchi e dettagliati, veri e propri gioielli che meritano di essere ammirati in grande formato: per questo  sono stati  proposti    ( fanculo alla  continuità territoriale  con la penisola   e non essere riuscito ad  andare ) a   Cartoomics in suggestivi ingrandimenti affiancati a riproduzioni delle matite originali e delle pagine più belle. Al fine di esaltare il collegamento con “Una ballata del mare salato” di Pratt, che proprio quest’anno compie 50 anni, nel percorso si potranno ammirare anche suggestivi confronti tra le vignette dei due maestri, Pratt e Cavazzano, per evidenziare il sofisticato lavoro di rimandi grafici e narrativi tra originale e parodia, con inquadrature, pose, atteggiamenti e dialoghi che gli autori del settimanale Topolino hanno voluto recuperare e riproporre in chiave disneyana. Infine, alcune gigantografie hanno proposto   le copertine e le illustrazioni tratte dal portfolio della storia proponendole in un formato davvero strabiliante ! La storia di  Topo Maltese    , di cui  ho appena  finito  di  leggere  la seconda  punta ,  trova  conferma della  bellezza  grafica  e narrativa   con  quanto dice   : <<  Corto   e Topo Maltese sono sulla stessa lunghezza .... d'onda  !  Entrambi  parlano  (  qui  , aggiunta  mia  ,  c'ero arrivato anch'io appassionato d fumetti e  di graphic  novel  ) la stessa lingua  quella del fumetto  .Nei loro occhi  c'è  curiosità ed avventura  . Entrambi sono innamorati   della libertà . Sono due  gocce   d'acqua   nell'oceano >>  Barbara  Garufi   topolino  n 3198  pag  51  .Una riduziomne   molto fedele  dell'originale  di Pratt , secondo  i puristi ( non li biasimo  )  unpo' edulcorato , vedi  la cancellazione   dell'orecchino o di alcune parole  "dure"    come sovversivo , ecc.,  forse  un po' inutile  visto   tutto quello che le nuv egenerazioni vedono  in rete  e  in tv . Ma  poco importa  vista   la belezza dei disegni  e   e della sceneggiatura    .
Non so che altro  aggiungere  , d'altronde  è meglio cosi rischierei  di appesantirvi troppo  la lettura  ,  lascio il mio commento   dell'opera  con    due  delle ultime  tavole , le più poetiche  insieme a quella  finale  (  che non  pubblico onde  ad  evitare  spoiler  )  dell'avvincente  storia


Scusandomi per  la  qualità  , ma  uso poco  la  fotocamera del cellulare   vi lascio . Alla  Prossima