musica in sottofondo
Schoenberg - Verklärte Nacht (Transfigured Night), Op. 4, for string sextet (1899)
Schoenberg - Verklärte Nacht (Transfigured Night), Op. 4, for string sextet (1899)
Nei giorni scorsi , precisamente il 14 dicembre , è uscito su youtube il video clip
del primo singolo “Sa prus Bella" ) estratto dal nuovo album di Claudia Aru. La cantautrice villacidrese Claudia Aru e la sua banda di musicisti ritorna con un nuovo album dal titolo "A giru a giru" ( copertina a destra ) che contiene quindici nuove canzoni originali prodotte dalla piccola fabbrica sonora Nootempo, il contributo del maestro pittore cagliaritano Paolo
Laconi che ha illustrato la copertina con alcune delle sue tele più belle, tanti musicisti e testi prevalentemente [sic ] in sardo campidanese una delle varianti del sardo più difficili, almeno secondo me che appartengo a quella del Gallurese \ sardo corso , ma anche italiano e spagnolo. “Mamma no bollu andai a iscolla, Poita is cumpàngius mi pigant in giru (mamma non voglio andare a scuola \perché i compagni mi prendono in giro)”. Comincia così “Sa prus Bella” l’ultimo singolo di Claudia Aru sul tema dell’accettazione e della diversità come valore. Infatti nel disco c'è Ironia e impegno sociale , che caratterizzano anche i lavori precedenti e i suoi scritti su facebook ( qui la sua pagina facebook ) della Aru \ bentesoi sono gli ingredienti di questo vagabondare musicale dentro e fuori dall’isola. Il brano pone al centro della scena la tematica dell’accettazione della diversità come valore. Infatti leggo sul sito ( Movimento sardo Omosessuale ) http://www.mosinforma.org/ che << affronta, in maniera
giocosa e divertita, il tema del bullismo e della discriminazione nella scuola, punto di incontro e di crescita dove spesso nella vita ci siamo trovati a prendere in giro il “diverso”, o a essere presi in giro. La bambina che inizialmente non vuole andare a scuola per non essere presa in giro dai compagni e dalle maestre per i suoi denti grandi o perchè considerata lenta in matematica, trova in sè la forza per combattere i pregiudizi e ritrova quell’autostima che le permetterà di superare le difficoltà e trovare la propria strada.Infatti un altra strofa del testo dice : “Mamma apu acabau s’iscolla, Seu prexada, studiada e fatzu sa cantanti, Mi seu posta s’aparèchiu, No tèngiu prus bregùngia (Mamma ho finito la scuola, sono contenta, ho studiato e faccio la cantante, mi sono messa l’apparecchio e non ho piu’ vergogna)”
Laconi che ha illustrato la copertina con alcune delle sue tele più belle, tanti musicisti e testi prevalentemente [sic ] in sardo campidanese una delle varianti del sardo più difficili, almeno secondo me che appartengo a quella del Gallurese \ sardo corso , ma anche italiano e spagnolo. “Mamma no bollu andai a iscolla, Poita is cumpàngius mi pigant in giru (mamma non voglio andare a scuola \perché i compagni mi prendono in giro)”. Comincia così “Sa prus Bella” l’ultimo singolo di Claudia Aru sul tema dell’accettazione e della diversità come valore. Infatti nel disco c'è Ironia e impegno sociale , che caratterizzano anche i lavori precedenti e i suoi scritti su facebook ( qui la sua pagina facebook ) della Aru \ bentesoi sono gli ingredienti di questo vagabondare musicale dentro e fuori dall’isola. Il brano pone al centro della scena la tematica dell’accettazione della diversità come valore. Infatti leggo sul sito ( Movimento sardo Omosessuale ) http://www.mosinforma.org/ che << affronta, in maniera
giocosa e divertita, il tema del bullismo e della discriminazione nella scuola, punto di incontro e di crescita dove spesso nella vita ci siamo trovati a prendere in giro il “diverso”, o a essere presi in giro. La bambina che inizialmente non vuole andare a scuola per non essere presa in giro dai compagni e dalle maestre per i suoi denti grandi o perchè considerata lenta in matematica, trova in sè la forza per combattere i pregiudizi e ritrova quell’autostima che le permetterà di superare le difficoltà e trovare la propria strada.Infatti un altra strofa del testo dice : “Mamma apu acabau s’iscolla, Seu prexada, studiada e fatzu sa cantanti, Mi seu posta s’aparèchiu, No tèngiu prus bregùngia (Mamma ho finito la scuola, sono contenta, ho studiato e faccio la cantante, mi sono messa l’apparecchio e non ho piu’ vergogna)”
“Il messaggio ultimo che vogliamo lanciare è che ognuno di noi è il più bello del mondo, basta solo imparare a vederlo uscendo dagli schemi imposti da Mass Media e social Network”. >> ( qui il resto dell'articolo) . Ecco che La scuola, viene portata a quello che dovrebbe essere realmente cioè punto di incontro e di crescita dove spesso nella vita ci siamo trovati a prendere in giro il “diverso”, diventa il centro di argomenti complessi ma che raccontiamo in modo giocoso. “Il messaggio ultimo che vogliamo lanciare – spiega Claudia Aru al sito www.unionesarda.it - è che ognuno di noi è il più bello del mondo, basta solo imparare a vederlo uscendo dagli schemi imposti da Mass Media e social Network“. La produzione è stata affidata al regista video maker Roberto Pili della produzione indipendente FishEye sardinia media prod. che ha curato anche la realizzazione dei precedenti video per i tre singoli ”Aici” , “Burdu Bu feat joe Perrino” e “Lillica Babajola” .Il nuovo clip musicale è stato girato a Sanluri all’istituto Calasanzio che ha gentilmente concesso l’utilizzo delle sue aule, gli amici buoni ( nessun attore professionista tra loro ) hanno fatto il resto, prestando i loro volti e divertendosi nel set.
Una professoressa speciale impersonata dalla Drag Queen La Trave nell’Okkio deve tenere a bada una piccola classe di ragazzi ” terribili” ed irriverenti, mentre l’alunna Claudia Aru e la sua Banda di musicisti accompagnano con un testo in lingua campidanese questa semplice e ironica storia.
dal suo facebook https://www.facebook.com/claudia.bentesoi |
L’adolescenza è un periodo difficile della nostra vita in cui tutto è da scoprire; da come gestire le relazioni interpersonali, ai mutamenti del corpo, dall’affrontare le difficoltà scolastiche, alla paura dell’amore. Imparare a piacersi e a sentirsi a proprio agio con se stessi è un percorso lungo e faticoso e abbiamo sentito l’esigenza di raccontare le storie di chi , non solo non accetta se stesso, ma ancora si deve scontrare con il muro dell’ipocrisia o degli stereotipi di plastica che i media ci impongono che porta tanti, troppi giovani, a non sentirsi accettati dalla società e a non piacersi. A chi non è mai capitato un amore non corrisposto, una materia scolastica particolarmente spinosa, un difetto fisico che ci ha fatto sentire a disagio? La scuola è una palestra di vita anche per questo, è un luogo in cui si è esposti al giudizio e in cui ci si fa le ossa per i problemi della vita.
Argomenti complessi--- come dice la stessa cantate sul sito del suo lavoro agiruagiru.net presentando il singolo ---- ma che raccontiamo in modo giocoso perché il messaggio ultimo che vogliamo lanciare è che ognuno di noi è il più bello del mondo, basta solo imparare a vederlo, uscendo dagli schemi imposti. Accettazione è la parola chiave che emerge da questo lavoro, sentirsi una comunità vuol dire anche accettare di buon grado chi è diverso da noi e non limitarsi mai a giudicare qualcuno solo dalla sua apparenza.
Claudia Aru, voce solista ed autrice dei brani( foto sinistra ) anche in questo album è accompagnata da Matteo Marongiu al contrabbasso e Marcello Pilleri alla chitarra, ukulele e banjo, non mancano le numerose collaborazioni come Stefano Vacca alle percussioni, Diego Deiana violino fisarmonica, e Paolo Carta Mantiglia al clarino Basso.
Una delle novità dell’album è l’introduzione di un quartetto d’archi che vede, oltre a Diego Deiana, Massimiliano Viani (viola), Anna Maria Viani (violino) e Maria Giovanna Cardia (violoncello).
Un’altra importante novità è il sito tematico del disco, uno strumento completo per poter conoscere il nuovo progetto, ascoltare, guardare foto e video, essere sempre informarti sugli eventi. Il sito ha anche un blog interno dove verrà tenuto un piccolo diario di viaggio di questa nuova avventura.
Nel video inoltre collabora Una professoressa speciale impersonata dalla divertente e, sagace Drag Queen La Trave nell’Okkio ( https://www.facebook.com/latrave.nellokkio ) deve tenere a bada una piccola classe di ragazzi ” terribili” . Se questo è l'antipasto chi sà che belo dev'essere il resto del cd