27.8.14

Il battesimo? Il parroco dà l’ok alla celebrazione ma striglia i genitori Trinità d'Agultu e Vignola, nullaosta con riserva : «Avulsi dalla vita parrocchiale»

Leggendo oggi, 27\8\2014  la  nuova  sardegna   sia    le  news  sui  funerali dei due protagonisti dell'omicidio -.suicidio avvenuto   due giorni fa  . 


Omicidio-suicidio a Oliena, folla ai funerali di Sandro e Sara - FOTO

L’omelia del vescovo di Nuoro Mosè Marcia: «Non saranno le pallottole a separarli dall’amore di Dio» .«Chi di noi può giudicare un gesto così forte? - ha continuato il vescovo - Sandro e Sara non sono da giudicare, forse si può giudicare il nostro essere distratti, il nostro non esserci quando chi vive accanto a noi ha bisogno di aiuto. Ecco dov'è la nostra colpa».
sia    questo fatto di cui parlo approfonditamente   sotto  

 di Sebastiano Depperu
TRINITA’ D’AGULTU. Il battesimo s’ha da fare, ma non per merito dei parenti. È il senso del contenuto di un nullaosta rilasciato ad una coppia di Trinità d’Agultu dal parroco, don Giampaolo Pais. I due giovani, infatti, hanno espresso il desiderio di voler battezzare il loro bambino nella parrocchia di un paese vicino e si sono rivolti al sacerdote: la risposta del parroco, messa nero su bianco, li ha lasciati a bocca aperta. La vicenda è accaduta qualche giorno fa.Tutto è iniziato quando la nonna paterna si è recata dal parroco per chiedere il nullaosta. Nessun problema. «Torni tra qualche giorno», le è stato detto dal prete. E, come previsto, dopo due giorni, la consegna del documento in busta chiusa. La donna porta al figlio e alla nuora la busta ricevuta dal parroco. E quando la mamma del bambino apre la busta rimane sorpresa. Un’unica pagina dove si legge: «Richiedendomi il nulla osta per il battesimo mi rallegro di questa decisione. La motivazione positiva si lega al fatto di non privare della Grazia questa nuova creatura». E poi arriva lo sorpresa della ragazza quando proseguendo nella lettura del nullaosta legge le seguenti parole: «Dal punto di vista morale non garantisco sulla testimonianza di fede dei suoi parenti, essendo totalmente avulsi dalla vita parrocchiale».La neo mamma a quel punto fa leggere il pezzo di carta al compagno. «Siamo rimasti molto male quando abbiamo letto queste righe – dicono i due giovani – non credevamo ai nostri occhi. Noi e i nostri parenti veniamo, così, tacciati di essere cattivi cristiani solo perché siamo poco praticanti? Il buon cristiano si misura da quante volte va in chiesa o da altro? E poi, cosa c’entrano i parenti? Non sarebbe stato giusto parlare solo di noi genitori?». Ma le dodici righe scritte da don Giampaolo Pais finiscono almeno con un augurio: «Mi unirò comunque nella preghiera, confidando per il fanciullo sull’aiuto di Dio».  

 che  fra  i due preti preferisco la decisione di quello d'Oliena  a quello di Trinità  . Ma  soprattutto    ho conferma  di quello che  hio sempre  detto  da  quando   sono in rete  (  circa   13  anni  )  ho detto  in gior  per  il web  ( social  , forum , chat  )   Ecco  perchè la  gente  perde  sempre  di più  la fede     . Quando ci sono preti   che   si comportano cosi  .  Secondo me   non è detto che per  essere  buoni  credenti  si debba per  forza  andare  a messa tutte le  domeniche  , basta  mettere  in atto  i  principi  in cui si crede   che affermano  testi  della sua religione . Ovviamente  adeguandoli  all'oggi   e non prendendoli completamente  alla lettera  onde  evitare  fondamentalismi  . Condivido in pieno   questi due commenti   riportati online all'articolo  



Michele S. Sechi ·  Top Commentator
Avrebbero dovuto fare come fece una persona di mia conoscenza davanti ai problemi posti dopo la richiesta di battezzare la figli, nata fuoribdsl matrimonio. "Siccome io, al contrario di lei, Monsignor Xxxx, sono una persona che ha un gran rispetto per il prossimo, per rispettare fin da ora mia figlia, lasceró decidere a lei quando sarà grande ed invece in grado di giudicare i nostri errori" la figlia ha fatto una vita normalissima, la Chiesa HS atteso che la ragazza diventasse grande. Dopo 18 anni da quella brutta figura, la ragazza ha deciso di farsi battezzare. Proprio un ottimo risultato! Il Parroco dovrebbe meditare sulla sua ottusità e su un ora intolleranza che non ha molto a che fare con il Culto che rappresenta.



Mario Sardo ·  Top Commentator · Lavora presso Pavia
Non è certo suo compito garantire! Suo compito e portare la parola di Dio e pregare per quelli che non l'accolgono...e rallegrarsi e basta senza fare commenti quando qualche cristiano anche se tiepido decide comunque di battezzare il proprio figlio: Un certificato non è certo il luogo per esprimere perplessità e opinioni....oggi era il giorno di Sant'Agostino sulla base di questo modo di vedere le cose non avrebbero dovuto ne battezzarlo ne comunicare questo Grande Santo sulla base del suo passato godereccio!! Ci sono davvero dei preti poco degni.
Cominciassero molti parroci a non chiedere soldi per far dire messa, funerali, cresime e comunioni e battesimi come fanno attualmente in spregio alle parole di Gesù " gratuitamente ricevete e gratuitamente date "

26.8.14

l'arte è un qualcosa di inclassificabile ma in italia questo non lo sanno [ Usa, la danza degli elefanti sulle note del violino .,Praga, suona 'Per Elisa' nella hall: pianista incanta l'aeroporto ]

Le  due  storie  che m'appresto   a raccontare  oggi    sono un esempio di  quando    l'arte  e quello che molti di noi  abituati alla cultura  di  massa  o  peggio alla mediocrità   considerano stranezze o   esibizionismi   . Infatti  tali   gesti sono  una goccia  di splendezza    in u mondo di grigio . Insomma  il  colore che ravviva la vita e cancella il il piu' grigio e desolante squallore. Chi non lo capisce, e' grigio DENTRO.
  La  prima storia  
                   Praga, suona 'Per Elisa' nella hall: pianista incanta l'aeroporto



Il  titolo  e quindi il video di repubblica    è incompleto  perchè  (  sotto il video  integrale  )   ha  fatto anche altre musiche    rielaborandole


Il fatto è avvenuto secondo la didascalia del video nella sala d'attesa dell'aeroporto Vaclav Havel di Praga dove c'è un pianoforte. A rischio e pericolo dei passeggeri , in quanto ormai decrepito e scordato ( lo sento pure io che ho difficoltà uditive ) . Ma questa volta c'è stata una gran bella sorpresa per tutti. Il pianista Maan Hamadeh ( la sua pagina facebook .,  il suo canale di youtube  ) ha eseguito con grande maestria il brano 'Per Elisa' di Beethoven in dodici stili diversi, scatenando l'applauso finale. lasciando  <<¿Aburrido en un aeropuerto?: agarró el piano y sorprendió a todos  >> come  dice   il titolo , qui  l'articolo completo  di http://tn.com.ar .
Ora  come Michele Teso che ha commentato il  primo video mi chiedo davanti a comment astrusi , se che certa gente non sa s'è << Meglio un concerto leggermente scordato ed improvvisato o la tristezza di abbuffarsi di schifezze o non guardarsi in faccia ? >> . Ho sempre sostenuto che la civiltà dei popoli si misura dalle condizioni e dall'uso degli spazi pubblici.M'immagino quanto durerebbe un pianoforte in un'aeroporto o in una stazione ferroviaria italiana . Il video, specie  la prima parte , ha fatto clamore perchè un pianista ( diciamo uno che suona il piano, non ci interessa se professionista o no ) che suona "per Elisa" comunque arrangiata, è una bella cosa. In un paese, a voi indovinare quale , dove la musica classica é colpevolmente trascurata, questo interesse fa piacere.Il bello dell'improvvisata è stato che è riuscito a zittire la sala d'attesa di un aeroporto... un momento particolare, bravo o no, dipende dai gusti , ha fatto qualcosa di bello.


   La seconda  

                           Usa, la danza degli elefanti sulle note del violino


                          
Smonta  il  mito \ la credenza  , che  gli elefanti siano solo impacciati    e  disastrosi  : Mi  ricordo che bambino  , poi   quando  scoprirono che avevo problemi  d'equilibrio  hanno smesso  ,  i  miei  alle  mie continue cadure  e sbandamenti mi dicevano : <<  mi sembri un elefante  in una cristalleria   >>  . Invece  il gesto   della violinista statunitense Eleanor Bartsch    che trovandosi  al Circus World Museum di Baraboo (Wisconsin) per esibirsi con la Wisconsin Chamber Orchestra , durante una pausa la musicista si è allontanata e ha voluto dedicare una performance alle elefantesse Kelly e Viola (44 e 45 anni) che hanno passato insieme gran parte della loro vita. I due esemplari hanno gradito , come si vede dal  video  ,  il breve concerto, "danzando" al ritmo del brano di Johann Sebastian Bach. Diverse ricerche in merito sottolineano che gli elefanti amino ascoltare la musica e che abbiano il senso del ritmo . 

25.8.14

Brasile, coppia scopre in diretta di condividere la stessa madre ovvero fratello e sorella


  in sottofondo   monti  di Mola  cover  de  Andreiana
in particolare  questo pezzo


« Ma a cuiuassi no riscisini
l'aina e l'omu
ché da li documenti escisini
fratili in primu »

(IT)
« Ma non riuscirono a sposarsi
l'asina e l'uomo
perché dai documenti risultarono
cugini primi »






Tali storie si credevano finite e che fossero qualcosa che appartenesse al passato e soprattutto ai romanzi d'appendice feuilleton, termine di lingua francese.. Invece è successo realmente . Ecco uno degli ultimi casi







Dopo anni di ricerca, Adriana, 39enne brasiliana, era riuscita finalmente a rintracciare la madre che l'aveva data in adozione quando aveva appena dodici mesi. Ma la sua gioia è durata solo alcuni minuti, poi la scoperta sconcertantre: la donna sarebbe infatti anche la madre del marito di Adriana, dato in adozione a otto anni. Il tutto è ovviamente ancora da verificare, poiché accaduto in diretta radiofonica durante una popolare trasmissione brasiliana in onda su Radio Globo. Mentre le due donne si accordavano su come e dove incontrarsi, Adriana ha chiesto alla madre se aveva avuto altri figli oltre a lei. "Solo uno, ma con un altro uomo", ha risposto la madre, aggiungendo: "si chiama Leandro". "Ma non può essere. Leandro è mio marito", ha gridato allora la giovane donna






ed un altra estate è passata

Spesso  un immagine  dice   più di  mille parole

                              tratta    da       http://www.repubblica.it/salute  più  precisamente  da  qui     

   e descrivere  benissimo la  tua  malinconia che  ti viene  quando  i tuoi amici\  che    ritornano  nei loro luoghi  ( nel mio caso  in continente  perchè  non sono sardi  o  sono sardi  d'oltre mare   ) .

O è Vero o è Falso". E invece non è né Vero né Falso di Sergio di cori modigliani : la casa degli italiani esuli in patria -

sulle  note   della  cover di    https://www.youtube.com/watch?v=S7nJJ2hAhYI    di quesata  famosa  canzone   di  Gaber    ( qui  l'originale )    
Leggo   sulla  schermata  di  https://www.blogger.com/home   quest'anteprima di post  



Circa 25 anni fa, nel Luglio del 1990, il più grande divulgatore culturale italiano, il prof. Umberto Eco, apriva nella Facoltà di Filosofia dell'Università di Urbino un convegno di studi internazionali -da lui fortemente voluto- che aveva come ospite eccellente colui che allora veniva considerato (e penso che lo sia ancora oggi) il più importante filosofo al mondo, l'epistemologo Hilary Putnam. Il fine di Umberto Eco non era quello consueto italiota di grande tradizione e squallido profilo: organizzare una grande riunione di spessore invitando ... continua  sul  suo blog    http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it/

23.8.14

Trans per una vita, ma nella bara è stata vestita in giacca e cravatta., SAN GAVINO, UN MURALES DI GIORGIO CASU NEL RICORDO DI SKIZZO


musica  consigliata
questo pezzo della colonna sonora di Lady Oscar di Koji Magahino


Molti mi chiedono ma  perchè  non ci parli di te  ?  In questo periodo  non ho  niente  d'interessante  da  raccontare   nè voglia   di condividere almeno  direttamente    qualcosa  di mio , a  volte  capita  . Quindi lo faccio indirettamente  attraverso queste  due storie  ,  diverse  certo , ma  con un filo conduttore ,  la  vita    nella morte  , il ricordo .
Iniziamo da quella allegra Una bella storia che arriva da San Gavino, dove in tanti si sono impegnati per onorare il ricordo di Simone Farci, un ragazzo scomparso lo scorso anno, dedicandogli un murales affidato a un artista apprezzato come Giorgio Casu. Le interviste sono di Gianluigi Deidda.









ora    quella  triste. In cui si denota  una mancanza  di rispetto nella scelta  altrui  , un imposizione  .  Ora  capisco   che i genitori  non abbiano mai  accettato  la sua scelta  di vita  dolorosa   e  magari tormentata     almeno  da quel che ho  avuto  modo di conoscere  da  uno  di loro  che  ha studiato  nella mia  stessa facoltà .  Trovate maggiori dettagli   nel  mio precedente post  : la storia  d'iside  il lungo volo di una farfalla che non vuole diventare crisalide .
Ora  posso  capire  per  i genitori  che non è semplice  accettare  il fatto d'avere un figlio\a  con tale situazione   o  che non è bello giudicare   le  scelte  altrui  (  in questo caso  quella  dei genitori    )   ma decidere  per  lui  anzi lei   per il suo funerale l'hanno vestita da uomo, mi sembra  molto irrispettoso   e  insensibile  . 




Trans per una vita, ma nella bara è stata vestita in giacca e cravatta E' morta a 36 anni dopo una lunga malattia ma i genitori, che non avevano mai accettato le sue scelte, per il suo funerale l'hanno vestita da uomo.





È accaduto ad Avenza, nei pressi di Massa Carrara e la storia di una vita tutta al femminile e di una morte da uomo ha fatto il giro del web. Nicole era transessuale da 20 anni ma i suoi genitori, che non avevano mai accettato le scelte di quel ragazzo che si vedeva donna, per l'ultimo saluto hanno deciso di vestirla in pantaloni, giacca e cravatta. Il suo vecchio nome maschile era scritto sulla bara, al posto di quello che si era consapevolmente scelta, Nicole. Gli amici che la frequentavano da quasi vent’anni hanno appreso così, per la prima volta, il suo nome passato.
E così, dopo i funerali, scoppia la polemica delle associazioni transgender contro la famiglia di Nicole. In una nota congiunta l'associazione Lgbt accusa: "La famiglia non l'ha rispettata neanche nel momento del trapasso". Su Facebook il sostegno di decine di amici della 37enne di Carrara.
Sabato 23 agosto 2014 10:23

Chiede 150 euro per restituire l'iPhone La vittima è un agente: 35enne arrestato . se iìfosse un cittadino normale sarebbe lo stesso ?

cazz boh . per un telefono di merda un processo in direttissima.. ah beh era l'iphone del poliziotto (notare che si lamentano di guadagnare poco, però l'iphone che non manchi)... se fosse successo al primo stronzo non accozzato non avrebbero "indagato" manco per un cazzo.... e se al posto di uno scambio di cellulare ci fosse un omicidio, altro che direttissima... una ramanzina e poi rispedito a casa senza cena....



Chiede 150 euro per restituire l'iPhoneLa vittima è un agente: 35enne arrestatoL'arresto della Squadra mobile di Cagliari è avvenuto a Sestu. 
Si è impossessato di un iPhone e ha chiesto 150 euro al proprietario per restituirglielo. Ma Bruno Johny Batzella, 35enne di origini olandesi ma residente a Sestu, non immaginava che la vittima della presunta estorsione fosse un agente della polizia stradale che aveva perso l'iPhone qualche giorno prima. Il poliziotto ha denunciato tutto agli investigatori della Squadra mobile di Cagliari, coordinati dal dirigente Leo Testa. E' così scattato il blitz: l'agente si è accordato con Batzella per lo scambio. Appuntamento in un distributore di carburante a Sestu. Insieme alla vittima però si sono presentati anche gli uomini della quarta sezione della Mobile che al momento dello scambio hanno arrestato il 35enne per estorsione. Batzella è finito ai domiciliari in attesa del processo per direttissima

a mali estremi e stremi rimedi. oliena avviso alle coppiette basta immondizia altrimenti .. ci arrabbiamo

 questo episodio ali limite  fra legalità ed  illegalità   ed  il fai da  te  

                       Un avviso "per le coppiette" è comparso sul monte Corrasi, vicino a Oliena.



"Per le coppiette. Se continuate a buttare per terra l'immondizia noi aspettiamo che arrivi la notte e veniamo a "bussare" nella vostra macchina", dice il cartello, scritto in nuorese, appeso sul belvedere.


mi ricorda  questo   film    eccone un a scena


  e  a  voi ?

19.8.14

La voce e il suo “strumento”. Le corde vocali sono lo strumento del cantante anche se molti lo dimenticano – intervista a ERIKA BIAVATI Cantautrice ed insegnante di canto di Dario Cicchero

Angela è una bambina autistica, esile, bionda, con meravigliosi occhi celesti. Non vuole essere toccata, se non da altre persone speciali come lei.

La  sua  storia    cosi come   quelle di tutte le persone    noi chiamiamo  con un misto  di  buonismo   ( eccessivo    quasi stucchevole e d  ipocrita  ) e  politicamente   corretto  chiamiamo   diversi    di è    riassunta  da    questa bellissima canzone   della brava  e promettente    cantante    Erika  Biavati  (  https://www.youtube.com/user/erikabiavati  )  

             
Ma  come  avete  notato ( soprattutto quelli \  e  che mi seguono dagli esordi  , cioè quando si chiamava   cdv.splinder   o  da quando sono passato a  blogger  )  , cari amici\che   e nemici  , poiché  non riesco ad essere  sintetico   sono troppo prolisso  , ecco la  storia  - intervista   fatta dal bravissimo e competente  in ambito medico e sociale  https://www.facebook.com/dario.cicchero--- di  Erika  Biavati.
La  sua  storia   dimostra   che  gli   artisti non sono so lo spocchiosi e saccenti ( OVVIAMENTE SENZA GENERALIZZARE ) 
La conoscenza, la cura e la manutenzione dello strumento che viene usato da un musicista è alla base del mestiere di musicista, cono




La conoscenza, la cura e la manutenzione dello strumento che viene usato da un musicista è alla base del mestiere di musicista, conoscere come funziona è fondamentale per realizzare un buon lavoro musicale. I cantanti spesso ignorano che il loro strumento “musicale” sono le loro corde vocali, non le conoscono e non le curano se non in caso di impossibilità a cantare. Non conoscendo le peculiarità di questo strumento naturale ci si limita anche nelle proprie possibilità canore.
Erika Biavati è una cantautrice che ha imparato a conoscere molto bene il suo strumento e che continua a studiarlo per migliorare le sue capacità e per trasmetterle ai suoi allievi.

Per conoscere la biografia di Erika Biavati cliccare QUI
Canale YOUTUBE


  eccone  alcuni suoi pezzi  più belle








16.8.14

Pace of peace



Pace of Peace è un cartone animato, un piccolo cartone animato, con annesso documentario, La storia di Pop, che ne racconta la realizzazione.
Otto ragazzi israeliani della città di Raanana e otto palestinesi di Qalqilia, con i loro insegnanti e rispettivi Sindaci, hanno sfidato -- e sfidano -- occupazione e attentati, blitz e terrorismo. Insieme, con coraggio individuale e intelligenza collettiva, hanno cominciato a bonificare uno dei campi minati più pericolosi per il percorso di pace. Quello della comunicazione. Di parte. Spesso ridotta a propaganda. Sempre ignara delle ragioni dell'altro. Così questi ragazzi hanno voluto testimoniare personalmente la loro visione della pace.
E lo hanno fatto ideando insieme la storia ed i personaggi di Pace of Peace, assistiti da alcuni tra i migliori esperti del settore e relative case di produzione e studi di animazione. Pace of Peace è anche una canzone, colonna sonora del cartone, ideata e donata da due famose cantautrici, la palestinese Rim Banna e l'israeliana Noa.

15.8.14

ALLA FINE DI © Daniela Tuscano,

Imprimeteli nelle vostre menti. Raffigurateli nelle vostre chiese. Fra i vostri Cristi scarnificati. Fra quelle croci di cui vi vergognate. Fissateli, e ripetete dentro di voi ch'era tutto vero. Le altre domande - com'è potuto accadere, i motivi della colpevole inerzia, l'indifferenza mondiale, gl'interessi geopolitici - arriveranno dopo. Adesso è il momento della contemplazione. Della preghiera.
In questa giornata, in cui ricorderete i cristiani iracheni perseguitati, pensate solo che è andata proprio così. Che l'Esodo esiste, la croce è reale, materica. Ed è quella la rivoluzione. Sì: la sete di giustizia, di libertà, d'uguaglianza passa attraverso il dolore di lei, la croce. Irraggia da quei volti giovani e antichi che non hanno lanciato nemmeno una maledizione ai loro aguzzini. È questo sacrificio innocente - insensato - a inchiodarci alle nostre irresponsabilità e a farci gridare basta. Dalla disumanizzazione estrema emerge l'anima immortale. I nostri fratelli e sorelle iracheni sono dono e mistero. Come Gesù, non volevano fuggire né morire. Menavano una vita nascosta - e resistente. Chi badava a loro? Ma, nel momento supremo, non hanno rinunciato alle convinzioni più profonde, cioè a dire alla loro umanità.
 Li hanno umiliati, minacciati, venduti come schiavi e schiave, uccisi. Senza risparmiare i bambini. La stessa sorte è toccata agli amici musulmani (un professore, alcuni imam, semplici cittadini) che li hanno difesi in nome di quello stesso Islam che volgari tagliagole stanno deturpando, forse per sempre. Vogliamo ricordare anche questi eroi (quanti di noi avrebbero avuto un quarto del loro coraggio?), assieme alle altre vittime della carneficina, le minoranze yazide e sciite. Questa è la croce, issata nel chiasso muto del fanatismo e dell'ignavia. Come duemila anni fa, lo scempio è avvenuto in un giorno d'ordinaria ferocia. Una ferocia tollerata e alimentata dal consesso internazionale, illuso di poter garantire un assurdo "equilibrio del terrore". Rifiutando la veridicità della croce, si diventa ciechi e sordi. Solo la croce, l'estrema ingiustizia, l'infame patibolo, garantisce la resurrezione. Già qui, adesso, sol che lo vogliamo. Sotto la croce c'è sempre una madre.A dimostrazione che Dio non è solo incomprensibile e lontano, ma piccolo, sconfitto, silente. Tuttavia c'è, e trionferà. Non nell'empireo ma in questo lembo di terra maledetta
Ci giudicherà tramite quella madre, in base alla nostra capacità d'amare e condividere. Come recita una preghiera yazida, la più semplice, la più inclusiva e, dunque, la più "cristiana": O Dio, aiuta le settantadue nazioni del mondo, aiuta coloro che soffrono, coloro che sono in esilio, coloro che si trovano nel bisogno e alla fine, aiutaci!


                                             © Daniela Tuscano

13.8.14

Donne di cui la Boldrini non parla e forse non parlerà le storie di Deniz Firat e delle YJA—Star

Lo  so  che   Qelsi.it è  al  99.99 % un sito fogna  , ma  ogni tanto anche nelle fogne  ci sono  delle perle  visto  che   di solito  la  gente  scarica  di  tutto   , ma  stavolta    ha ragione

Deniz Firat, nella foto, era una giornalista. E’ morta due giorni fa a Maxmur, città irachena fra Erbil e Kirkuk, abitata in gran parte da cristiani e sede di un campo profughi composto dalle minoranze religiose della zona. E’ stata ferita al cuore da una scheggia proveniente da un proiettile di mortaio lanciato dai miliziani dell’IS, I Jahidisti che attualmente tormentano l’Iraq.Laura Boldrini, presidente della Camera sempre così attenta alle donne, non la citerà mai, come si dimenticherà
delle donne dello YJA—Star, gruppo di guerrigliere che ora sta combattendo gli estremisti nella stessa area, permettendo la fuga dei cristiani. Non ne parlerà nonostante le origini di questo gruppo siano nell’estrema sinistra del PKK.
Allo stesso modo non parlerà mai delle donne e degli uomini dell’YPG, le forze curde di difesa del Kurdistan Siriano, che sono entrati in Iraq via terra per assistere le decine di migliaia di profughi Yaziditi in fuga da Sinjar, caduta in mano dell’IS, permettendone l’approdo verso le zone sicure del Kurdistan siriano.Tutte queste donne non posso disturbare I femministi pensieri della Boldrini, che giustamente si gode le proprie sicure e lussuose vacanze.

12.8.14

10 anni di blog e 5 di facebook ma ancora non m'arrendo [ faq per chi mi segue da poco e anche no ]

Per rispondere alle vostre curiosità e ceòlebrare sia i 10 anni di blog ed i 5\6 di permanenza in facebooke non ricordo quanti su twitter e   google plus  . ecco uno scambio email via facebook con un amico



  • Conversazione iniziata 23 luglio
  • Daniele Barbiero
    Daniele Barbiero


    Sei l'autore del blog "compagni di strada e di viaggio" grazie a te, nessuno mi aveva mai citato in un post.Se vuoi, mandami pure una richiesta di amicizia - io sono un gran introverso e aspetto sempre che siano gli altri a fare il primo passo.
    A presto!
  • 23 luglio
  • Daniele Barbiero
    Daniele Barbiero


    Giuseppe, ciao e grazie per la richiesta (prontamente accettata).Una domanda che ti sembrerà strana, temo: leggi abbastanza bene l'inglese?
  • Giuseppe Scano
    Giuseppe Scano


    purtroppo ho fatto solo francese . cmq mi posso fare aiutare da amici che lo insegnano
  • Daniele Barbiero
    Daniele Barbiero


    Ok, altra domanda strana (se non ti sto rompendo): tieni il blog perché...?Permettermi di azzardare un paio di risposte (mi dirai tu se mi sbaglio, o se ci sono altre possibilità):
    1) Ti piace tenere un blog, tutto qui.2) Il tuo scopo è di farlo trafficare, e di poterlo in qualche modo monetizzare, un giorno o l'altro. Bada che non ho nessun pregiudizio verso la seconda possibilità - anzi, ti chiedo se leggi in inglese in quanto ho letto un sacco di roba quando presumevo di voler fare la stessa cosa e ci sono un paio di titoli che ti potrei consigliare.Ma prima di allargarmi troppo, preferirei capire chiaramente quale è il tuo piano, se ne hai uno.
    Ciao, grazie.
  • 24 luglio
  • Giuseppe Scano
    Giuseppe Scano


    nessun piano vivo alla giornata . e poi vale il punto primo . la mia è solo passione non business.
  • 25 luglio
  • Daniele Barbiero
    Daniele Barbiero


    Capisco.
    Posso chiederti (di nuovo, sperando di non darti disturbo) in cosa esattamente consiste la tua passione, che cosa la nutre?Più semplicemente, cosa ti diverte esattamente nel tenere un blog?
    Spiego meglio la mia domanda - e dovrò fare qualche osservazione un po' antipatica, mi spiace.Hai quasi 5.000 amici su Facebook, una roba che poco poco neanche Recchioni. Ritengo che tu te li sia tirati su con molto tempo e molta pazienza. Tra i vari ci sono anche persone con una certa visibilità (Mauro Uzzeo, Francesco Artibani, eccetera).C'è la possibilità che un tuo post su Facebook venga vista da un bel po' di persone.Viceversa, il tuo blog non ha nessun commento (ho visto il feed), hai in effetti un tot di follower su Google+ ma solo 6 persone hanno raccomandato i contenuti del blog.E per quanto mi faccia piacere che pensi che quello che scrivo sia valido, il tuo sistema sembra consistere nel prendere di peso le frasi scritte da altri (in questo caso, da me), cambiare qualche parola, e pubblicare un post.Ti ringrazio di avermi citato sul post di "Orfani" - ma per esempio, quando hai condiviso il video "Cow" non mi hai né avvertito né citato e hai ripreso quasi interamente quello che ho scritto io (es. "quando vedrete il neonato probabilmente penserete che si siano spinti troppo oltre", ripreso paro paro - ed è solo un esempio).Ti dico questo non perché mi dia fastidio - io scrivo come mi viene e con piacere - ma perché non sono sicuro di capire se sia la scrittura che ti interessi.Tenderei a pensare che se volessi scrivere dei buoni post, lo faresti di tuo. Non fraintendermi: trovare l'ispirazione ci sta, ma poi occorre rielaborare, e tu questo non lo fai.Inoltre, mi spiace, ma impaginazione, punteggiatura e cura del blog in generale lasciano parecchio a desiderare.Per questo penso ritengo che tu sia interessato a far trafficare il blog (un altro possibile difetto è che gli argomenti sono così disparati - dal fumetto alla politica a Sara Tommasi - che una linea guida per la pubblicazione sembra mancare), solo che a quanto pare la "presenza" che hai su Facebook (e che sarebbe una risorsa preziosa) non riesci a tradurla in traffico per il blog.Poi magari aggiorni il blog solo per tuo piacere e non hai interesse che nessuno lo legga - nel qual caso, ignora pure quello che ho scritto.Tutto qua. Se per caso volessi far "marciare" il blog (anche se non si tratta di soldi) è possibile che possa aiutarti (e che tu, in futuro, possa dare una mano a me - io invece un piano a lunga distanza ce l'ho e voglio metterlo in pratica).Scusa il messaggio lungo.
    Ciao, e grazie per l'attenzione.
  • 25 luglio
  • Giuseppe Scano
    le risposte ai tuoi quesiti sono sotto le tue frasi .
    Più semplicemente, cosa ti diverte esattamente nel tenere un blog?
    Per cercare di bloccare \ fermare certe storie che altrimenti rimarrebbero ai margini o coperte nell'oblio del tempo . ma soprattutto far riflettere la gente , cercare dal basso antidoti o qualcosa che s'opponga alla standardizzazione , mediocrità , omologazione culturale
    Spiego meglio la mia domanda - e dovrò fare qualche osservazione un po' antipatica, mi spiace.Hai quasi 5.000 amici su Facebook,
    Alt . veramente non tutti sono amici ( amici veri saranno si è 600 massimo ) ma conoscenti o gente di cui mi piace quello che scrive e propone . Molti mi hanno cercato loro . Opure gli ho cercati io per quallo che scrivevano o condividevano . oppure nel caso di cantati ed autori per inviarli foto \ video che ho girato su di loro o quando avevo ( il blog esiste da circa 10 anni ) scritto qualcosa sui di loro

    una roba che poco poco neanche Recchioni. Ritengo che tu te li sia tirati su con molto tempo e molta pazienza. Tra i vari ci sono anche persone con una certa visibilità (Mauro Uzzeo, Francesco Artibani, eccetera).
    vero .

    C'è la possibilità che un tuo post su Facebook venga vista da un bel po' di persone.
    Viceversa, il tuo blog non ha nessun commento (ho visto il feed), hai in effetti un tot di follower su Google+ ma solo 6 persone hanno raccomandato i contenuti del blog.
    ti rispondo cosi . che i commenti o la lettura dev'essere spontanea , mica forzata . chi vuole mi segue ( vedi le 400 ) persone nelle mie cerchie di plusgoogle e ho perso il conto di quelle su twitter
    E per quanto mi faccia piacere che pensi che quello che scrivo sia valido, il tuo sistema sembra consistere nel prendere di peso le frasi scritte da altri (in questo caso, da me), cambiare qualche parola, e pubblicare un post.
    cerco di trovare conferma a quello che scrivo con punti di convergenza validi come il tuo scritto da me citato . E' vero a volte rielaboro cose altrui sia per trovare ispirazione a degli articoli altre volte perchè certe persone non vogliono essere riconosciute

    Ti ringrazio di avermi citato sul post di "Orfani" - ma per esempio, quando hai condiviso il video "Cow" non mi hai né avvertito né citato e hai ripreso quasi interamente quello che ho scritto io (es. "quando vedrete il neonato probabilmente penserete che si siano spinti troppo oltre", ripreso paro paro - ed è solo un esempio).
    hai ragione nella fretta sono stato maleducato . non si ripeterà più

    Ti dico questo non perché mi dia fastidio - io scrivo come mi viene e con piacere - ma perché non sono sicuro di capire se sia la scrittura che ti interessi.
    m'interessa come scrivi e quello che pensi e come riesci a riportarlo sul web
    Tenderei a pensare che se volessi scrivere dei buoni post, lo faresti di tuo. Non fraintendermi: trovare l'ispirazione ci sta, ma poi occorre rielaborare, e tu questo non lo fai.
    a volte ci riesco a volte no

    Inoltre, mi spiace, ma impaginazione, punteggiatura e cura del blog in generale lasciano parecchio a desiderare.
    dove doverei migliorare secondo te
    Per questo penso ritengo che tu sia interessato a far trafficare il blog (un altro possibile difetto è che gli argomenti sono così disparati - dal fumetto alla politica a Sara Tommasi - che una linea guida per la pubblicazione sembra mancare), solo che a quanto pare la "presenza" che hai su Facebook (e che sarebbe una risorsa preziosa) non riesci a tradurla in traffico per il blog.
    perchè non ho una linea guida ma sono libero . non mi piace come puoi leggere anche nelle faq e manifesto del blog legarmi \ fissarmi a qualcosa di fisso e stabile .

    P.s
    posso citare questo nostro botta e risposta come post del blog per la sezione faq ?

  • 26 luglio
  • Daniele Barbiero
    Daniele Barbiero


    Ciao Giuseppe,
    Cita pure nella faq, mi fa piacere.Mi fa piacere anche che rispondi alle mie critiche (che mi auguro tu capisca sono fatte a fin di bene) con cortesia e disponibilità.Di questi tempi, e in rete, è una cosa piuttosto rara.
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