Cari amici\ che
Oggi devo fare auto critica su quanto dissi precedentemente : << ( .. ) lo so che sembrerò sessista , ma non ho mai trovato almeno per il momnento , in nessun uomo una storia non particolarmente nota se non alla cerchia stretta di chi l'ha condivisa, non proprio una vita illustre nel senso corrente del termine: piuttosto, si sarebbe detto allora, una vita "normale" per quanto sia difficile oggi rintracciare l'idea di normalità (... ) >> pèerchè tale affermazione viene negata dalla storia di Pietro Paolo Savorgnan di Brazzà (Roma 26\1\1852 - Dakar 14\9\1905 foto a sinistra ),letta su l'inserto di domenica del 11\9\2006 di repubblica qui l'articolo
Infatti Pietro Savorgnan di Brazzà è passato alla storia come un personaggio singolare dell'età coloniale Destituito improvvisamente da Governatore del Congo nel 1898 mentre si trovava su una nave diretto in Francia, si rivela infatti un personaggio scomodo per il suo governo.Già conosciuto per essere lontanissimo da Stanley e dagli altri esploratori bianchi dell'epoca per i suoi metodi non violenti e per la sua repulsione verso lo sfruttamento coloniale, divenne protagonista di un periodo difficile per l'imperialismo francese.Dopo essere stato destituito si trasferì sdeganato ad Algeri dove si sposò ed ebbe tre figli. Uscì dal silenzio solo nel 1901 quando, dopo aver letto un libro encomiastico del governo sulla politica Francese in Africa , tentò di pubblicare una contro-relazione e di denunciare gli errori e gli orrori del colonialismo europeo.Il suo dossier però venne insabbiato.Nel 1903 però arrivarono in Francia numerosissime voci di abusi, stragi e orrori che fecero scalpore e conquistarono i titoli dei giornali. Il Governo si trovò in difficoltà e Parigi, per calmare l'opinione pubblica, decise di richiamare l'eroe Pietro Savorgnan, per affidargli un inchiesta sul campo. L'esploratore accettò l'incarico, anche se sapeva bene che Parigi e i funzionari in realtà remavano contro di lui.Racconta un suo discendente che fu durante un ballo tribale organizzato in suo onore che uno stregone dei Tekè gli fece capire, a gesti, mentre danzava, che le prigioni teatro dell'abominio erano al Nord.Monsieur de Brazzà in pochi mesi realizzò una relazione scottante, terminata la quale s'imbarcò per la Francia. Il celebre esploratore però non giunse mai a Parigi, morì infatti a Dakar, a soli 53 anni, il 14 Settembre 1905 ,durante il viaggio di ritorno, forse a causa di qualche malattia esotica, o forse avvelelenato.
Alla morte il Governo proclamò di volerlo seppellire al Pantheon, ma la moglie di Pietro rifiutò l'onore ipocrita e Brazzà venne sepolto ad Algeri. Sulla sua lapide viene scritto «La sua memoria è pura di sangue umano»La capitale della Repubblica del Congo,Brazzaville , porta ancora oggi questo nome in suo onore e sorge su di un'area che fu assegnata alla sovranità francese da un trattato firmato da Brazzà. Nella stessa città gli furono dedicate l'università, la via principale, un liceo. Il 6 dicembre 2005 fu inaugurato il mausoleo ospitante le sue spoglie ivi traslate da Algeri ( tratta da wikipedia )
Ora molti di voi si chiederanno come mai ho scelto pere la sezione storie un personaggio del passato . La risposta è che nel fatt6 che quelo che i fenomeni del colonialismo e dell'imperialismo anche oggi si chiamamo globalizzazione ( facendo un unico calòderone ) o globalizzazione neoliberista che non ha , come era nei suoi propositi originari ,come dice la voce neoliberismo di wikipedia ( vedere collegamento ipertestuale precedente ) : << non ha portato benessere a tutta l'umanità, ma piuttosto ha accentuato le disuguaglianze fra le differenti classi sociali all'interno dello stesso Paese. Ovvero si è aumentata la ricchezza complessiva dell'umanità a scapito della maggioranza dei poveri.Altri detrattori hanno sottolineato che questo processo di arricchimento generalizzato è avvenuto soprattutto a scapito del pianeta terra distruggendo per sempre risorse non rinnovabili creando pertanto (esternalità negative) >> . Ora io non sono contro la globalizzazione ( sulle cuii originie sulla sua evitanbilita o inevitabilità ci sono ipotesi diverse come dice la voce omonima nell'enciclopedia Wikipedia ) ma per la globalizzazione dei diritti insomma per uno sostenibile , responsabile , solidale dele richezze insomma per il mercato equo e solidale ovvero hola consapevolezza che il futuro di una società lo scrive la società stessa e dove il concetto " civiltà " sia sostituito dal più adeguato "pluralità di culture " . Concludo con alcuni stralci della poesia d Kahlil Gibran – "Sul commercio" : < < La terra vi concede i suoi frutti,\e non saranno scarsi se solo saprete riempirvene le mani.\Scambiandovi i doni della terra scoprirete l'abbondanza e sarete saziati.\Ma se lo scambio non avverrà in amore e in generosa giustizia,\renderà gli uni avidi e gli altri affamati >> ( ... qui il testo integrale )
P.s
proprio metre ultimavo questo post mi è venuta in mente una bellissima canzone ascoltata da un cd masterizzatomi da un amico
LIBERO NELL'ARIA
(Parole di R. Kunstler / Musica di S. Cammariere)
Libero nell'aria
Guidando i mercenari
In via del tutto straordinaria
Presero l'Europa,
presero New York
Ed era già di moda
Una musica nei metrò Con un pretesto inutile
Lo vennero a cercare
Lui che sapeva sempre
Cosa dire, cosa fare
Si vide circondato
Da chi gli fu fedele
Credendo di sognare
Disse: bene!
Sapete che la guerra
E' una vecchia commedia
Una scomoda sedia
La caccia a un nemico
Che alla fine tu non sai
Riconoscere
Gli occhi si parlano
E poi non sanno fingere
E anche voi maschere
Senza più nascondere
La colpa, mi dirai
E' un po' di tutti, ma
Solo qualcuno pagherà
E chi ha sbagliato ancora non si sa
Ma il caso volle che
Nessuno vinse la partita
Dopo la guerra non restò che
Fumo tra le dita
E un treno sta arrivando
Da dietro la collina
E tutto sembra quasi
Come prima
Così la gente del paese
Dice che è normale
Che non restava neanche
Molto tempo tempo per pensare
Qualcuno disse è falso
Ma un altro disse è vero
E il caso restò avvolto
Dal mistero
Ma la fine del racconto
Non ha una morale
Niente di speciale
O da farti sembrare
Tutta questa crudeltà
Un'abitudine
Possono rubare amore come se
Fosse loro quello
Che incontrano lungo il cammino
Dicono che vengono a proteggere
Ma la pace che tutti aspettavano
Ancora non c'è
Ma scendono lacrime
Contano le vittime
Mentre qui parlano
Facce bianche dai microfoni
Ma senza aver' pietà
La gente aspetterà
Ché un'altra estate arriverà
E già si pensa al caldo che farà
Ma la fine del racconto
Non ha una morale
Niente di speciale
O da farti sembrare
Tutta questa crudeltà
Un'abitudine
Possono rubare amore come se
Fosse loro quello
Che incontrano lungo il cammino
Dicono che vengono a proteggere
Ma la pace che tutti aspettavano
Ancora non c'è
Ma scendono lacrime
Contano le vittime
Mentre qui parlano
Facce bianche dai microfoni
Ma senza aver' pietà
La gente aspetterà
Ché un'altra estate arriverà
E già si pensa al caldo che farà
Ma lassù vedo già
Una luce splendere
E dall'ovest fino all'est
Forse un giorno arriverà da te
Come per magia ancora l'allegria
Nei nostri cuori tornerà
E un nuovo giorno sta nascendo già
Nel segno di quel mondo che verrà.
P.s
FMI =Il Fondo Monetario Internazionale (International Monetary Fund, di solito abbreviato in FMI in italiano e in IMF in inglese) è, insieme al Gruppo della Banca Mondiale, una delle organizzazioni internazionali dette di Bretton Woods, dalla sede della Conferenza che ne sancì la creazione. L'Accordo Istitutivo acquisì efficacia nel 1945 e l'organizzazione nacque nel maggio 1946. Attualmente gli Stati membri sono 184. L'FMI si configura anche come un Istituto specializzato delle Nazioni UniteLe condizioni poste dal FMI per l'erogazione di prestiti hanno suscitato una serie di critiche negli ultimi anni. Il Fondo Monetario Internazionale è infatti considerato uno degli artefici della globalizzazioneWashington Consensus (l'insieme di politiche di ispirazione neoliberista portate avanti in particolare dagli Stati Uniti d'America)
G 8 = (en:Group of Seven and Russia, de:Sieben führende Industrieländer und Russland) è un'organizzazione formata dai 7 paesi più industrializzati del mondo più la Russia. Più correttamente quindi si potrebbe parlare di G7+1. In effetti prima esistevano il G5, il G6 ed il G7, che poi è stato allargato anche alla Russia per via della sua potenza militare e della sua importanza politica, grazie alle quali può influire sugli equilibri mondiali. Gli altri sette paesi sono, nell'ordine: USA, Giappone, Germania, Francia, Italia, Regno Unito, Canada. Durante i summit, i rappresentanti dei paesi membri discutono di importanti questioni di politica internazionale per definire i futuri assetti del mondo.I primi sei paesi del gruppo sono in effetti i più ricchi, secondo la classifica del PIL 2004, mentre il Canada è nono e la Russia quindicesima.
WTO =L'Organizzazione Mondiale del Commercio od OMC (meglio conosciuta come World Trade Organization - WTO, con locuzione inglese) è un'organizzazione internazionale creata allo scopo di supervisionare numerosi accordi internazionali relativi al commercio tra i 149 stati membri.
Il WTO è stato istituito il 1 gennaio 1995, alla conclusione dell'Uruguay Round, i negoziati che tra il 1986 e il 1994 hanno impegnato i paesi aderenti al GATT ed i cui risultati sono stati sanciti nell"Accordo di Marrakech" del 15 aprile 1994.
Essi ha assunto, nell'ambito della regolamentazione del commercio mondiale, il ruolo precedentemente detenuto dal GATT: di quest'ultimo ha infatti recepito gli accordi e le convenzioni adottati (tra i più importanti il GATT, il GATS ed il TRIPS) con l'incarico di amministrarli ed estenderli; a differenza del GATT, che non aveva una vera e propria struttura organizzativa istituzionalizzata, il WTO prevede invece una struttura comparabile a quella di analoghi organismi internazionali.
Obiettivo generale del WTO è quello dell'abolizione o della riduzione delle barriere tariffarie al commercio internazionale; a differenza di quanto avveniva in ambito GATT, oggetto della normativa del WTO sono, però, non solo i beni commerciali, ma anche i servizi e le proprietà intellettuali.
Tutti i membri del WTO sono tenuti a garantire verso gli altri membri dell'organizzazione lo "status" di "nazione più favorita" (most favored nation): le condizioni applicate al paese più favorito (vale a dire quello cui vengono applicate il minor numero di restrizioni) sono applicate (salvo alcune eccezioni minori) a tutti gli altri stati.
Ong =Una organizzazione non governativa (ONG) è una organizzazione che è indipendente dai governi e dalle loro politiche.
Generalmente, anche se non sempre, si tratta di organizzazioni non aventi fini di lucro, che ottengono almeno una parte significante dei loro introiti da fonti private, per lo più donazioni. Nel mondo anglosassone vengono spesso identificate con la sigla PVO - Private Voluntary Organizations, preferita a NGO - Non Governmental Organization.
L' espressione organizzazione non governativa, è stata menzionata per la prima volta nell'ambito delle Nazioni Unite:
L'articolo 71 della Carta costituzionale dell'ONU prevede infatti la possibilità che il Consiglio Economico e Sociale possa consultare "organizzazioni non governative interessate alle questioni che rientrano nella sua competenza".
Le ONG esistono per una miriade di scopi, tipicamente per portare avanti le istanze politico-sociali dei propri membri, spesso trascurate dai governi. Alcuni esempi sono: il miglioramento dell'ambiente, l'incoraggiamento dell'osservazione dei diritti umani, l'incremento del benessere per le fasce di popolazione meno benestanti, o per rappresentare un'agenda corporativa, ma ci sono tantissime organizzazioni e i loro scopi coprono un'ampia gamma di posizioni politiche e filosofiche. Tipicamente fanno parte del movimento ecologista, pacifista, laburista o dei popoli indigeni, e non sono affiliate formalmente ad alcun partito politico o punto di vista che non siano i diritti umani o la pace o l'ecologia o la tolleranza. Alcune ONG sono coperture di gruppi politici o religiosi ma queste hanno minore credibilità globale.
Le ONG impiegano metodi diversi tra loro. Alcune agiscono principalmente come gruppi di pressione politica, altre conducono programmi che aiutano il loro scopo (ad esempio, una ONG preoccupata di alleviare la povertà che fornisce aiuti alimentari ai bisognosi).
Le relazioni tra finanza, governi e ONG possono essere abbastanza complesse e talvolta antagonistiche, particolarmente nel caso di ONG che si oppongono ad alcune attivita governative o finanziarie.
Un settore specifico delle ONG sono le ONG di cooperazione allo sviluppo.Queste sono libere associazioni, create da privati cittadini che, per motivazioni di carattere ideale o religioso, intendono impegnarsi a titolo privato e diretto, per dare un contributo alla soluzione dei problemi del sottosviluppo, principalmente quelli del "sud del mondo".
Queste, non avendo fonti di finanziamento istituzionali, ed essendo per statuto senza finalità di lucro, in ragione della filosofia umanitaria e sociale che le anima, realizzano le loro attività grazie a finanziamenti esterni; si basano comunque anche sull'apporto di lavoro volontario, gratuito o semigratuito, offerto da membri e simpatizzanti.
I due caratteri essenziali per definire un' organizzazione non governativa di cooperazione allo sviluppo, sono quindi costituiti dal carattere privato, non governativo dell'associazione, e da quello dell' assenza di profitto nell'attività.
Caratteristica di queste organizzazioni è una forte spinta ideale, finalizzata all'obiettivo di contribuire allo sviluppo globale dei paesi socialmente ed economicamente più arretrati.
APRROFFONDIMENTI
Pietro Paolo Savorgnan di Brazzà
Una vita per l'Africa, il sito italiano dedicato a Brazzà
Brazzà, il friulano che regalò un impero
Emissione di un francobollo commemorativo di Pietro Savorgnan di Brazzà, nel centenario della morte
Un film su Savorgnan di Brazzà
RADIO RAI - intervista a Idanna Pucci sulla figura di Pietro Savorgnan di Brazzà
GLOSSARIO
Globalizzazione e anti globalizzazione
SITI
Che cos'è la globalizzazione. Rischi e prospettive della società planetaria
Organizzazione Mondiale del Commercio o WTO
Naomi Klein, giornalista canadese, autrice del libro No Logo
Ulrich Beck, sociologo tedesco
Joseph E. Stiglitz, premio Nobel per l'economia
Milton Friedman, premio Nobel per l'economia, autore di Capitalismo e libertà
Hans-Hermann Hoppe, economista e filosofo tedesco
internazionalizzazione e localizzazione
Globalismo/Antiglobalismo Rassegna storica e analisi critica
http://it.wikipedia.org/wiki/Movimento_no-global e i suoi collegamenti esterni
http://it.wikipedia.org/wiki/Alter-globalizzazione
Testi e articoli
Pranab Bardhan. La globalizzazione è un bene o un male per i paesi poveri?. Le Scienze numero 454 – giugno 2006
Hirst e Thompson. La globalizzazione dell'economia. Editori Riuniti, 1997
Amartya Sen. Globalizzazione e liberta. Mondadori 2002
Zygmunt Bauman. Dentro la globalizzazione, Le conseguenze sulle persone. Laterza, Bari, 1999
Zygmunt Bauman. La solitudine del cittadino globale. Feltrinelli, Milano, 2000
Ulrich Beck. Che cosa è la globalizzazione. Rischi e prospettive della società planetaria. Carocci, Roma, 1999
Luciano Gallino. Globalizzazione e diseguaglianza. Laterza, Roma-Bari, 2000
Naomi Klein. No Logo. Baldini e Castoldi, Milano, 2001
George Ritzer. Il mondo alla Macdonald. Il Mulino, Bologna, 1997
Roland Robertson. Globalizzazione. Teoria sociale e cultura globale. Asterios, Trieste, 1999
Saskia Sassen. Città globali. Il Mulino, Bologna, 1997
Martin Wolf. Perché la globalizzazione funziona. Il Mulino, Bologna, 2006
Wayne Ellwood. La globalizzazione. Verso, Urbino, 2006
Carlo Gubitosa Genova nomne per nome in particolare il 1 capitolo da seattle a Genova editrice berti 2003
Le parole di Genova idee e proposte del movimento con 1) ti testi dei dibattiti tenuto a Genova ; 2) il Cdr di radio Gap ( la radio del movimento ) comne le dirette dele manifestazini . A cura di Anais Ginori con foto di Tano d'Amico fandango libri 2002 www.fandango.it libri@fandango.it