7.2.07

Senza titolo 1620


SABATO 17 FEBBRAIO

MANIFESTAZIONE NAZIONALE A VICENZA,

CONTRO LA GUERRA E LE BASI DI GUERRA,

PER LA PACE E LA GIUSTIZIA



 

Segue:

- Comunicato stampa dell'Arci(Dichiarazione di Paolo Beni, Presidente nazionale)


- Appello del Coordinamento dei Comitati NO al Dal Molin


- La politica cambi il corso delle cose (Lalla Trupia, Deputata DS) 

- Appello della Direzione Nazionale del PRC

- Firenze: Statunitensi contro la guerra scrivono a Prodi

- Lettera a Prodi da Nairobi (Flavio Lotti, Coordinatore Tavola della Pace)

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http://www.arci.it HOME - COMUNICATI STAMPA













L’Arci aderisce alla manifestazione dell 17 febbraio contro l’ampliamento della base militare di Vicenza.25.01.2007 - Arci aderisce alla manifestazione del 17 febbraio contro l’ampliamento della base militare di Vicenza.
Contro la guerra e le basi di guerra. Per la pace e la giustizia.
Dichiarazione di Paolo Beni, presidente nazionale Arci



L'Arci aderisce alla manifestazione internazionale Contro la guerra e le basi di guerra, per la pace e la giustizia che si terrà a Vicenza il 17 febbraio, condividendo la piattaforma promossa dal Coordinamento dei Comitati NO al Dal Molin.

Continua così l'impegno dell'associazione al fianco delle cittadine e dei cittadini di Vicenza che si oppongono all'ampliamento della base militare americana.
Daremo il nostro contributo perché il 17 ci sia una grande manifestazione, pacifica e unitaria, in grado di incidere sugli attuali orientamenti del governo nazionale e locale.
Siamo infatti convinti che sia necessario modificare una decisione che ci sembra sbagliata nel merito e nel metodo. Il nostro paese deve mettere in campo una politica forte e autonoma per la costruzione della pace, per il disarmo e la convivenza, adoperandosi perché l'Europa e le Nazioni Unite tornino ad avere un ruolo centrale nella risoluzione pacifica dei conflitti.
Nè possiamo condividere il metodo con cui si è arrivati alla decisione dell'ampliamento della base, senza confrontarsi con le comunità locali da tempo mobilitate sul tema insieme alla maggioranza dei dirigenti politici locali.
Al governo chiediamo quindi di rivedere la sua posizione sulla base di Vicenza, dando la priorità alle esigenze di sicurezza, tutela della salute e del territorio così come chiede la cittadinanza.
Si dia la parola ai cittadini. Il governo sostenga con tutti gli strumenti a sua disposizione la soluzione della consultazione democratica attraverso il referendum. Siano gli interessati a decidere su un progetto destinato a incidere sulla qualità della loro vita.
Da parte nostra, confermiamo l'impegno a continuare insieme alla comunità locale questa battaglia di democrazia e civiltà.
Roma, 24 gennaio 2007

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APPELLO del Coordinamento dei Comitati NO al Dal Molin
SABATO 17 FEBBRAIO MANIFESTAZIONE INTERNAZIONALE A VICENZA, CONTRO LA GUERRA E LE BASI DI GUERRA, PER LA PACE E LA GIUSTIZIA

Una mobilitazione unitaria che pone al suo centro il NO alla base Usa a Vicenza, uno degli strumenti di guerra.
Il popolo dei vicentini è contrario alla decisione  assunta dal Presidente del consiglio Romano Prodi, dal Sindaco di Vicenza Enrico Hullweck e dalla Presidente della provincia Manuela Dal Lago di concedere il territorio vicentino per la costruzione di una base militare con un impatto ambientale e sociale devastante. La contrarietà è ampia e coinvolge tutti: cittadini, movimenti, sindacati, partiti, associazioni, membri nelle istituzioni ed Enti locali.
Sulla base di Vicenza si pongono due questioni:
- la pace, l'Italia sta facendo passi importanti per restituire all'Europa protagonismo ed autonomia, mentre sul "caso"  Vicenza il governo è in contraddizione con gli atti fin'ora compiuti rispetto alla politica estera e inficia l'esercizio della stessa sovranità nazionale ;
- il rapporto con la comunità locale, la quale non può essere irrisa ma va ascoltata. La politica non può alzare un muro tra se stessa e la comunità. I cittadini devono potersi esprimere e contare.
Per questo noi, invitiamo tutte le donne, gli uomini, le ragazze e i ragazzi, le organizzazioni della società civile, i sindacati, i movimenti e gli Enti Locali a partecipare alla manifestazione internazionale che si terrà sabato 17 febbraio a Vicenza.
Una manifestazione pacifica, di popolo, non violenta e colorata che ribadisce che la democrazia non significa imporre le decisioni dall'alto, ma si costruisce partendo dall'ascolto delle comunità che vogliono un futuro di pace, di sviluppo di qualità e di buona occupazione.

Chiediamo ai responsabili della politica italiana di lavorare con coraggio e tenacia per scongiurare il malcontento che ha imboccato la strada dell'antipolitica e dello scollamento della società dalle istituzioni. Il governo non può non assumersi la responsabilità del confronto con la diffusa ostilità della popolazione a questa decisione, espressa dalla richiesta referendaria e da numerose mobilitazioni.
 
Chiediamo infine al governo che sia coerente col proprio programma al cui centro c'è la pace, anche opporsi alla nuova base Usa a Vicenza, strumento di guerra, significa compiere un passo avanti per costruire un mondo diverso, fatto di pace e non di guerra.
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La politica cambi il corso delle cose
Lalla Trupia
(Deputata e membro della Direzione nazionale DS.... ora "autosospesa"). 

24 gennaio 2007

De Gregorio, Presidente della Commissione Difesa, parla in queste ore di "patti segreti tra alleati da rispettare" e di cui il Governo avrebbe dovuto essere a conoscenza.

Noi pensiamo che, a 60 anni dalla guerra e dalla caduta del Muro di Berlino, con buona pace di De Gregorio, il Parlamento Italiano abbia il diritto di essere informato in piena trasparenza

Da oggi esiste in Parlamento l'Assemblea Permanente dei parlamentari e delle parlamentari contrari alla nuova base U.S.A. al Dal Molin di Vicenza. Sappiamo che la nostra non è e non sarà una battaglia né facile né breve. Sappiamo che il Governo ha già detto SI e che è improbabile che torni sui suoi passi. Eppure pensiamo che valga la pena tentare l'improbabile.

Ho imparato in tanti anni di impegno politico che la politica è utile quando vive in mezzo alla gente e pensa di poter cambiare il corso delle cose. E questo è uno di quei momenti in cui, chi ha vissuto e vive a Vicenza, è di sinistra e spera che il Governo Prodi viva per tutta la legislatura deve essere capace di fare questa politica tra la sua gente.

Ci sono diverse buone ragioni per tentare:
- Il rispetto verso una città che non può sopportare un insediamento così insensato dal punto di vista ambientale, sociale, della propria sicurezza e che in questi mesi ha detto NO in larghissima maggioranza e si è sentita umiliata e offesa due volte. Prima dal Sindaco e dalla Giunta di centrodestra che hanno preparato tutto questo all'insaputa del Consiglio Comunale e dei cittadini e che, ancor oggi, si rifiutano di concedere il Referendum consultivo perché hanno paura dell'opinione della città che non rappresentano più. Dopo, purtroppo, dalla decisione favorevole alla nuova base del mio Governo, che in pochi minuti, dopo aver raccontato loro bugie nelle sedi istituzionali, ha delegittimato tutte le parlamentari e i parlamentari dell'Unione e gli stessi partiti di centrosinistra, che a Vicenza si erano - tutti - pronunciati per il NO.
- L'impegno a rappresentare le comunità che ci eleggono, visto che il legame con i propri concittadini, quando se ne condividono orientamenti e preoccupazioni, è un dovere democratico. Governare bene significa decidere non con imposizioni dall'alto, ma ascoltando anche ciò che dice il territorio. Non l'aveva affermato Prodi in campagna elettorale come segno di discontinuità nei confronti del Governo Berlusconi?
- La preoccupazione che a Vicenza, in questa parte così difficile ma importante per l'Unione e per la stabilità del Governo, vincano "l'antipolitica", la sfiducia verso tutti e tutto e dunque cresca il contrario del moderatismo spesso usato a sproposito come caratteristica politica di queste genti - che si chiama estremismo antiistituzionale di cui il Veneto è stato purtroppo teatro in anni passati.
- La speranza che il Governo Prodi, da noi votato con entusiasmo e sostenuto con convinzione, non deluda la passione e la domanda di discontinuità dagli anni così sofferti di governo delle destre anche nella politica estera e di pace. I primi sei mesi ci hanno dato fiducia, attraverso atti coraggiosi e nuovi, che hanno ridato parola e ruolo al nostro paese in Europa e nel mondo. In primo luogo, ma non solo, con il ritiro delle nostre truppe dall'IRAK, da una guerra sanguinosa e sbagliata in cui era stato tascinato il nostro paese. Questa fiducia rischia di crollare su quel SI sbrigativo pronunciato a Bucarest a una nuova base U.S.A. a Vicenza.

Chiediamo al nostro Governo che abbia la forza di ripensarci. Vogliamo continuare ad essere amici degli americani, a rispettare i trattati internazionali, ma vogliamo farlo da paese autonomo e sovrano. De Gregorio, Presidente della Commissione Difesa, parla in queste ore di "patti segreti tra alleati da rispettare" e di cui il Governo avrebbe dovuto essere a conoscenza. Noi pensiamo che, a 60 anni dalla guerra e dalla caduta del Muro di Berlino, con buona pace di De Gregorio, il Parlamento Italiano abbia il diritto di essere informato in piena trasparenza.
Questo chiediamo al Governo dell'Unione e ci aspettiano che lo venga a chiarire presto nelle sedi istituzionali appropriate.

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Appello della Direzione Nazionale del PRC, alla mobilitazione contro la base 'Ederle 2'
17 FEBBRAIO - TUTTI A VICENZA!
La Direzione Nazionale del PRC decide l'adesione del Partito alla manifestazione

del 17 febbraio a Vicenza contro l'ampliamento della base militare USA.



La decisione di ampliare la base militare, presa nella scorsa legislatura dal governo precedente e confermata dal Presidente del Consiglio, viene imposta contro la volontà delle popolazioni coinvolte, contraddice l'aspirazione alla pace, maggioritaria nel popolo italiano, contrasta con il programma dell'Unione.
Cambiarla e ottenere il pronunciamento vincolante della popolazione sono gli obiettivi per i quali ci sentiamo impegnati con assoluta determinazione.

Come è stato nelle straordinarie mobilitazioni per la pace e nella pratica delle grandi vertenza territoriali, è possibile lo sviluppo di un movimento largo, radicale nei contenuti di cambiamento, pluralistico e unitario nella capacità di coinvolgimento.

Rivolgiamo un appello al Partito per una partecipazione attiva, come è stato per la manifestazione contro la precarietà e affinché si estenda nel territorio una rete attiva di solidarietà e sostegno alla lotta di Vicenza.

La Direzione Nazionale del PRC

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Firenze. Statunitensi contro la guerra scrivono a Prodi
25 gennaio 2007
Gli statunitensi contro la guerra di Firenze, ha scritto una lettera al presidente del consiglio Romano Prodi, per manifestare la contrarieta' all'ampliamento della base Usa di Vicenza. Il gruppo, composto da cittadini Usa residenti in Toscana, gia' in passato e' sceso in piazza per protestare contro la guerra degli Stati Uniti in Iraq. ''Gentile Presidente Prodi - si legge nella lettera - speravamo che il Suo governo avesse a cuore un'alleanza con il popolo degli Stati Uniti piuttosto che un'alleanza solo con l'amministrazione del Presidente George Bush. Speravamo che il Suo governo invertisse la rotta, ripudiando la tendenza, sorpassata, alla militarizzazione e favorendo invece la conversione delle basi in luoghi di dialogo e cultura a beneficio dei cittadini''. ''Ci uniamo agli italiani che in queste ore si impegnano nelle tante manifestazioni di dissenso dalla Sua decisione di dare via libera all'ampliamento della base di Vicenza - conclude la missiva - come ci uniamo ai milioni di statunitensi che lotta no per un futuro di pace''.
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24.1.2007 il manifesto
Lettera a Prodi da Nairobi
Flavio Lotti
, Coordinatore
Tavola della Pace

Caro Presidente Prodi, le scrivo da Nairobi, nel cuore dell'Africa, seduto accanto a due milioni e cinquecentomila persone che in questa città sono costrette a sopravvivere e a morire miseramente con in tasca meno di un dollaro al giorno. Li ho incontrati a Kibera, la più grande baraccopoli dell'Africa, da dove è partita la Marcia per la pace che ha aperto i lavori del Forum Sociale Mondiale. Camminando insieme a loro, dal quartiere più povero a quello più ricco di Nairobi, ho avvertito un profondo disagio per le ingiustizie che continuano ad uccidere ogni minuto centinaia di bambini e bambine, donne e uomini innocenti. Questa mattina li ho incontrati nuovamente a Korogocho, la discarica di Nairobi, dove si è svolta la prima assemblea del Forum sociale mondiale: un'assemblea eucaristica carica di preoccupazioni, di gioia e di speranza.
Caro Presidente, vista da qui a Nairobi, la base militare che gli Stati uniti intendono costruire a Vicenza appare un insulto a tutte queste persone private della dignità e di ogni diritto, straziate dalla fame e dalle peggiori malattie, violentate e abusate, ignorate e abbandonate dal mondo. Immersi in questa miseria, la costruzione di una nuova base di guerra è un inaccettabile spreco di denaro pubblico. E le cose inaccettabili non possono essere accettate. Di chiunque sia quel denaro, sono soldi sottratti alla lotta alla povertà.
Cosa dobbiamo dire ai ragazzi e alle ragazzi che, forse per la prima volta, sono usciti dalle loro baracche per marciare al nostro fianco chiedendo giustizia, diritti umani, pace? Cosa dobbiamo dire quando ci chiederanno perché l'Italia ha deciso di appoggiare la costruzione di questa nuova base? Perché signor Presidente? Quale nobile motivo ha spinto il suo Governo ad assumere una decisione così importante? Quanti aiuti umanitari partiranno dalla nuova base di Vicenza? Quante vite umane riusciremo a salvare grazie a questa nuova infrastruttura strategica?
Si dice che gli impegni internazionali si debbono mantenere. Ma allora... perché l'Italia mantiene sempre gli impegni militari con il governo Usa e non rispetta gli impegni contro la povertà che il governo si è assunto con l'Onu e tutti gli altri governi del mondo, come gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio?
Come faremo a spiegare che anche quest'anno dovranno cavarsela da soli perché l'Italia ha stanziato per la cooperazione internazionale solo una piccola somma incapace persino di toglierci da quell'angusta posizione che ci identifica come il paese più avaro dell'occidente? Quest'anno non c'erano soldi per salvare la loro vita. Non ce n'erano neanche l'anno scorso. Com'è possibile allora che ogni anno il nostro bilancio militare segni un nuovo record?
Tra qualche settimana forse qualcuno di loro forse sbarcherà a Lampedusa e diventerà immediatamente clandestino da rinchiudere in un Centro di permanenza temporanea in attesa di essere espulso. Altri moriranno lungo la strada.

Caro Presidente, cosa possiamo dire a questa gente?

Sono qui al nostro fianco. Hanno fame e sete ma non c'è né cibo né acqua. Ne hanno bisogno ora. Domani per alcuni sarà già troppo tardi. Vorrebbero vivere in pace ma, ad ogni istante, sono vittime di una violenza inconcepibile. Non c'è nessun esercito in grado di proteggerli.

Sono qui al nostro fianco, signor Presidente.

Cosa gli dobbiamo dire?


In queste situazioni anche il silenzio uccide.

.


6.2.07

Senza titolo 1619

Dopo  il post  sfogo dovuto  all'ennesimo atto  becero  criminale degli ultras  o alcuni d'essi   pubblico  il post  che avevo   rimandato  per esprimere  anche  se  credo   sia solo una goccia  nel mare ,  la  rabbia  per tali eventi

Nei giorni scorsi , più precisamente il 28\1\2007  si è svolto a tempio p ( Sassari ) la 2° edizione dello spettacolo “ Risvegli poetici “ , organizzato da  alcuni poeti  conn la partecipazione  dall'associazione carta dannata  " fucine  culturali tempiese " sorte sull'esempio della libreria Max88 di Massimo Dessena  che  ha  promesso ed  organizzato  anche quest'anno  il concorso letterario una storia  sbagliata qui  il bando di concorso  )  dedicato a Fabrizio De Andrè
Quest'anno è stata l'occasione per presentare l'associazione culturale apolitica ( anche se io preferisco il termine apartitica e anti ideologica , in quanto qualunque cosa fai fai o dici fai “politica“ che ovviamente si differenzia da politika quella dei partiti e delle ideologie che tale associazione vuole evitare ) "In viaggio", il movimento letterario sorto da poco a Tempio per iniziativa di un gruppo di questi  giovani poeti   di cui sono state lette   delle poesie  .
L'iniziativa ha visto impegnati i poeti Francesco Pasella, Francesco Cossu, Giovanni Fresi e Aldo Pintus ( il cui libro è già stato recensito in un precedente post di questo sito ecco dove tinyurl.com/ynlxle )

I loro  testi sono stati letti ( alternandosi  due poesie  a  testa  ) da giovani attori e letterati dell'associazione  letteraria  carta dannata    essi sono : Domenica Azzena,Graziella Pittalis, che   e  dall'attrice  Maria Antonietta Pirrigheddu ( anche pittrice e abile   decoratrice su vetro come potete  vedere sia il mio articolo in cui recensivo  una  sua mostra   --- per chi non volesse cercarlo nell'archivio di splinder  lo trova qui  nella sezione specchio del del suo sito  tinyurl.com/3yyra6 --  sulla sua mostra tenuta nel dicembre 2005 \  gennaio 2006 e il suo sito www.lunadivetro.it reduce da brillanti affermazioni letterarie nella penisola come testimonia questo suo curriculum tinyurl.com/2lkgqr ) e l'attore  Giuseppe barraqueddu




Fra le poesie da  loro lette   che mi si sono piaciute e mi hanno fatto pensare e anche “ viaggiare “ di cui riporto con il permesso degli autori i testi sono :


Un uomo contro di Giovanni fresi letta  da Maria Antonietta  Pirigheddu 




UN UOMO CONTRO


(Giovanni Fresi)


Ricordi pensieri
fatiche antiche
da grandi ridimensionati per i piccoli.
Incomprensioni giudizi contorti ripensamenti nascosti
riaffiorano
dalla vita di un uomo contro,
negli ultimi tre anni di vita.
Proprio quando stavo riuscendo ad aprirmi
e capirti.




astrattismi astrali di Aldo Pintus letta  da domenica  Azzena 



ASTRATTISMI ASTRALI



E adesso vado a fuggire io  a scappare
da ossessionati furibondi


e da doppiogiochisti poco furbi


mescolando amarezze


di supplizi mai taciuti


continuo a guardare


lo specchio che guarda


morti mai nati


che tormentano i miei sonni


e accarezzano i miei futuri


 


          e sono poco seri


gli albergatori dell' anima


 cibatori del mio passato


 urlatori del mio nome


ad alta voce ogni notte


 dentro il cuore della notte.





torrido fiume di Francesco pasella  letta    sempre da  Domenica Azzena 



Torrido fiume


Torrido fiume d'afa e vita..
Hai bruciato … raso la terra
Dove prima camminavo incerto ma raggiante.
Troverò ristoro in acque dolci e salmastre
Incastonate in pietre che sorridono.
Aridità umana bruciare questi brandelli
di poesia
Fin quando si riaffaccerà una pioggia leggera
e lenirà i miei giorni, la sete del mio corpo.
Non cadrò nel precipizio…
Discenderò la mulattiera sconosciuta ed impervia
abbracciando la montagna e accarezzando il mare.
E sar
ò di nuo
vo l'uomo che vuole ammirare e scoprire.



i momenti di Francesco Cossu letta  sempre da Maria antonietta  P


I MOMENTI ...    


Pezzi di mare                                                        smeraldi di cielo


rintocchi di fondali


luccichii di sabbia


tagli di occhi e anima


sospiri di tuono


Miraggi di stelle


pianti di vento


quiete di abbandoni


lembi di tramonto


spruzzi di sole


orli di  luce e fiori


Di tutto, nient'altro; solo urgenze contro necessità; nel    tempo, nello spazio   si misurano istanti.






Gli stessi autori hanno letto poi brani classici   della letteratura    del 1800 e 1900 ecco i titoli , il testo ( e dove sono riuscito  a trovare il testo )   e gli autori 





il lete
  da  Les fleurs du mal  di  Baudelaire Aldo Pintus


 


Qui sul mio cuore, anima crudele
e sorda, vieni, tigre amata, mostro
dalle pose indolenti; le mie dita
tremanti voglio immergere nel fondo
della tua spessa chioma, lungamente;
e seppellir la testa indolenzita
nella tua gonna piena del tuo odore;
come un fiore appassito respirare
dell'amore defunto il tanfo dolce.


Voglio dormire! meglio della vita
è certo il sonno, un sonno dolce come
la morte: e sopra il tuo bel corpo lucido,
come di rame, deporrò i miei baci,
senza rimorso. Nulla può l'abisso
del letto tuo per mandar giù i placati
singhiozzi: l'oblio abita potente
sulla tua bocca; e dentro i baci tuoi
scorre l'acqua del Lete. Al mio destino,
che m'è delizia ormai, voglio obbedire
come un predestinato; e, mite martire,
condannato innocente, il cui fervore
arroventa il supplizio, sulle punte
incantate di questo eretto seno
che non ha mai imprigionato un cuore,
io succhierò il nepente e la cicuta
per annegare tutto il mio rancore.


La stella   da  giardino  d'inverno  di Pablo Neruda Francesco  pasella di cui non sono riuscito a trovare il testo







 Corrado Govoni  non ricordo quale  con esattezza   Francesco Cossu 



 


Poi verso la  fine  sono stati lette   dalla suadente voce di M.pirigheddu alcuni componimenti ( niente d'eccezionale , a mio avviso  a dire il vero , ma freschi e spontanei ) del poeta Albino Balbitu da poco scomparso  a cui era dedicata  la serata  e   di cui trovate sotto i testi 



Semino diamanti
per gli amanti della solitudine
che hanno la buona abitudine
di sognare l’amore.


------------------


Nel mio modo di fare,
di essere, di dire,
credo di possedere l’intelligenza,
il tanto che basta per farmi soffrire.


----------------------


Quando sarò morto
di certo non sarò più vivo
nel frattempo, per avere un po’ di pace,
m’arrampico sulla chioma d’un ulivo.




Dimenticavo di  dire  che  tale  serata è stata allietata dalle musiche di Fabrizio Pintus



Almeno per una volta non mi sono : a) dimenticato la mia macchina digitale a casa ; b ) dimenticato di ricaricare le pile e ho potuto testimoniare tale evento . con questo è tutto 





P.s 
proprio mentre passeggiavo per riordinare le idee per questo post ho trovato su muro cittadino questo bellissimo manifesto poetico di un poeta di strada (  
quelli che la cultura ufficiale disprezza e considera solo ed esclusivamente come degli imbratta muri ) e  non solo    come potete vedere dal suo sito  he rispecchia   questa frase di pablo neruda  : << La poesia deve camminare nell'oscurità e incontrarsi con il cuore dell'uomo, con gli occhi della donna, con gli sconosciuti della strada, di quelli che a una certa ora del crepuscolo, o in piena notte stellata, hanno bisogno magari di un solo verso ...  >>
                                                                        


manifesto per la poesia di strada e l'assalto poetico


...la poesia di strada nasce gettando parole tra le vie, pugni di semi nel vento, è sensazione precipitata in sassi d'assalto tra lo snocciolarsi scomposto di questa città. Versi come pioggia tra le genti, inzuppate fin'oltre l'orlo dell'attenzione, senza corte di dotti ne corona, perché d'ovunque e da sempre, una pagina bianca è una poesia nascosta...



1.sprofonda poesia
2.sfida gli schiaffi della corrente
3.cresci i lampi della follia
4.gettati controvento
5.precipita in picchiata nel vortice del mondo
6.esplodi e assalta d'ovunque
7.chi getta semi al vento farà fiorire il cielo


P.s 
per  problemi tecnici fra  linux ela piattaforma di splinder  alcune parole evidenziate sono dei colegamenti  ipertestuali 


Senza titolo 1618

LICURSI IL MORTO DI SERIE B...



Licursi, l'autopsia conferma i calci

Lesioni al collo e alla carotide del dirigente ucciso sabato in provincia di Cosenza satrebbero compatibili con un calcio ricevuto durante la rissa. Stamani gli interrogatori della Sammartinese

Ermanno Licursi, il dirigente ucciso sabato

Ermanno Licursi, il dirigente ucciso sabato

LAMEZIA TERME (Cosenza), 30 gennaio 2007 - Si svolgeranno domani a San Martino di Finita, in provincia di Cosenza, i funerali di Ermanno Licursi,
il dirigente della Sammartinese morto dopo una rissa allo stadio di Luzzi al termine della partita con la Cancellese (Terza categoria). Intanto questa mattina nell'Ospedale di Cosenza è stata effettuata l'autopsia di Licursi. Da quanto si è appreso, sul cadavere di Licursi sarebbe evidente una lesione al collo e alla carotide probabilmente causate da un calcio ricevuto durante la rissa. Le lesioni avrebbero provocato una forte emorragia che ha determinato la morte. All'autopsia hanno partecipato il perito nominato dalla famiglia Licursi e quello nominato da uno dei due calciatori indagati dalla Procura della Repubblica per i reati di omicidio preterintenzionale e rissa aggravata.
Frattanto i tesserati della Sammartinese sono stati sentiti in mattinata a Cosenza nell'ambito delle attività aviate dall'ufficio indagini della Figc. I dirigenti ed i calciatori della Sammartinese stanno riferendo quanto è accaduto al termine della partita di calcio con la Cancellese. In particolare il componente dell'ufficio indagini sta ricostruendo i motivi e la dinamica della rissa al termine della quale è morto Licursi.


5.2.07

Senza titolo 1617

 

Gianni Mura (repubblica): Sabato scorso in Calabria due calciatori hanno ammazzato a calci un dirigente che faceva da paciere.


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il fatto sopra è passato  con poca risonanza, come mai? eppure c'èra un morto.


la mia domanda è questa?
dove sono i padri di questi ragazzi violenti...
perche' lo sono?
vorrei sentire risposte dalle loro bocche di adolescenti, visto che leggo che non sono ragazzini di famiglie disadattate o di borgata, ma figli di professionisti ed uno persino di un poliziotto...
dove sono i padri?
facciamo parlare la *famiglia* di questi ragazzini...
la TV ha dato la parola ai piu' feroci assassini, possibile non si riesce ad ascoltare questi giovani che sbagliano? sentire la famiglia?


a porta e porta...AVETE NOTATO COME ERA SEXY LA DOTTORESSA SIMONETTA MATONE, il magistrato che si occupa dei minori...non proprio giovanissima... anzi...CON IL SUO VESTITO DI VELLUTO ADERENTE CON LE SPALLE NUDE, IL GROSSO SENO  PENDENTE  MA BLOCCATO DAL MODELLO STRETTISSIMO DELL'ABITO?  una cosa che ho notato, perche' una si aspetta che chi rappresenta le istituzioni sia vestita in maniera , diciamo ...SERIA?

dal sito: Home > L'Editoria > Il Carabiniere > Anno 2005 > Luglio > Società




Dottoressa Matone, sono i minorenni italiani a creare i problemi più gravi o piuttosto gli extracomunitari?


«In Italia non esiste un allarme criminalità minorile, dato che i minori italiani commettono in genere reati di scarsa entità, eccezion fatta per alcuni casi di cronaca notissimi che però sono esponenziali solo nella loro realtà. Il problema reale e attuale della devianza minorile riguarda gli stranieri presenti sul nostro territorio; e qui occorre subito distinguere le aree dei minori nomadi rispetto a quelle dei minori provenienti dalla Romania, dai Paesi limitrofi e dal Nord Africa».




La "malavita" degli adolescenti




Con Simonetta Matone, Sostituto Procuratore presso il Tribunale dei Minori di Roma, affrontiamo il drammatico e spinoso problema della criminalità dei giovanissimi nel nostro Paese



Senza titolo 1616

Sono daccordo su ogni parola letta nel post sui fatti dello stadio catanese. Anche io ho espresso la mia rabbia in un post.

Senza titolo 1615


Hory  Ma


Notte d’estate


 


        Sciverò per te

 canti d'amore

ho bisogno dei tuoi pensieri,

sono l' anima dell’infinito...

Scriverò per te

 note di inesauribile dolcezza

che inchioderò per sempre nel cuore.

Scriverò

 …su molte pagine dove leggiadra

volerà la tua alba…

la tua giornata assolata…

il tuo tramonto.

Le tue braccia tese verso quell’infinito

che inonderà di luce le oscure strade

di amori impoveriti e smarriti


nell’ angoscioso vivere di ogni giorno.

Della mia anima non potrai essere mai schiavo

l'amore...


Proprio l'amore concretizzerà la sua ascesa,

ed io immersa nel tuo desiderio

e nell'abbraccio della tua bellezza

giacererò con te

a far nostre le stelle

nella fragranza di una notte d’estate.




SilvanaBilardi



Senza titolo 1614

Foto-album a tema pacifista con loghi, vignette, e foto varie... scaricate pure a iosa

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3.2.07

Senza titolo 1613

IL post  che   volevo scrivere oggi era un'altro ma  : 1) la rabbia   e lo sgomento  per  la morte  prima  di Ermanno Licursi e  poi ieri dell' dell'ispettore capo Filippo Raciti di 38 anni  che ha  fatto  ( speriamo che  non  siano le solite lacrimne di coccodrillo e di circostanza ) chiudere per pausa di   riflessione il portale  www.tifonet.it uno dei  principali portali  di voi Ultras   << In seguito ai tragici eventi di Catania-Palermo, TIFO-Net si ferma qualche giorno per un momento di riflessione  >> e  della squadra del Catania  che  secondo una news  -- e da me verificata -- riportata anche da un blog  di veri amanti  del calcio  o almeno di quel  che ne resta  www.calciomalato.blogosfere.it/ ha deciso di oscurare il proprio sito e di scrivere  queste parole  : <<  SCUSATECI, MA CI SEMBRA VERAMENTE ASSURDO SCRIVERE DI CALCIO IN QUESTI MOMENTI . IL NOSTRO PENSIERO E' RIVOLTO ESCLUSIVAMENTE AI FAMILIARI DELL'ISPETTORE RACITI CHE HA PERSO LA VITA PER GARANTIRE L'ORDINE PUBBLICO DURANTE UNA PARTITA >> ; 2)  mi mancano i permessi degli autori delle poesie  , ho deciso di scrivere  una lettera aperta  a  gli Ultras di tutte le squadre  .
Pero prima d'iniziare il post  vero e proprio   voglio aprire   con una  canzone che mi sembra adeguata  alla situazione   della degenerazione ( avvenuta  negli ultimi  30   anni )  a livello di tifo  .  Chiedo scusa  se per  alcuni di voi  ed  in particolar e benedettaj e la  nuova entrata  solochiara  dovesse sembrare  blasfema  ma non ne ho trovato altre  che evidenziassero   non  solo la degenerazione  ma  anche  l'uso strumentale  e  politico   che  si  è fatto  di uno degli sport  più amati in Italia ,  fino a farlo diventare , quello  che 
Giovenale nelle Satire 10.81) chiama   <<  panem et  circenses   >>

Modena City Ramblers da  " La Grande Famiglia " (  1996 )

E' un oppio che mischia il sudore con l'incenso
per chiudere gli occhi e per scacciare i guai
le candele e la partita, i santini e le bandiere
è un'estasi mistica, rapisce il cuore.
Un popolo prega Signora Santità
ha bisogno di una giuda e adesso chiede protezione
a chi vede, provvede e protegge dai guai.
Santa Maria del pallone
E' tutto fermo, tutto dorme, stasera tutto tace
è una droga leggera e si dimentica il passato
di ladri e di briganti, di ciccioni e lesotofanti
quando arriva il sacerdote è tutto cancellato
e l'uomo in cappuccio accende una candela
sorride per il popolo della televisione
guardate comprate, adorate il vostro Dio
Santa Maria del pallone
E' uno scandalo, il terzino ha messo a terra il centravanti
entusiasmo tra le folle per un dribbling fulminante
un inchino alla moviola, il Padre Nostro è sul rigore
e alla fine tutti pronti per andare in processione
e l'uomo in cappuccio sta a capo del corteo
ha scritto un nuovo articolo della costituzione
guardate e pregate per Santa Maria
guardate e comprate per Santa Maria
guardate e votate per Santa Maria
Santa Maria del pallone

 
Spett Ultras 
Ho sentito ieri notte l'edizione straordinaria  del Tg1  del vostro ennessimo atto vergognoso   che ha portato  all'uccisione di un uomo  e  come  tifoso ( adesso dopo gli scandali del calcio  e  le  vostre  becere  gesta  ) tiepido  vi  chiedo  ma  non vi vergognate   del vostro fanatismo   esaperato e   degli effetti   che esso può provocare   : 1    un'ulteriore militarizzazione   degli stadi che  bisognerà andare  10 ore prima  del fischio d'inizio ; 2)  partite a porte chiuse ;  3) sospensione  stavolta a tempo indetterminato ; 3)    un ulteriore   criminalizzazione con conseguente  caccia  alle streghe dei tifosi, soprattutto  anche di alcuni di voi  ultras perchè   anche se  pochi   alcuni  sono   dotati a differenza di voi   violenti di  un' etica  e di una morale   della  legalità,che  c'è  già -- basta  vedere  il tg 2  di oggi  delle 13.00  --- e   che  ci sarà   nei prossimi giorni  fin quando  voi  continueretea  comportavi   in questo modo  ) .
Vorrei chiedervi  , anche  se immagino  che  vi differenderete  perchè sono loro  che ci attaccano  , ecc. , perchè se dite d'amare le vostre  squadre permettete con le vostre vioenze  la  squalifica  d'esse  e quindi l'inevitabile   vittoria  a  tavolino   dei vostri avversari o peggio la sospensione dela vostra  squadra  dal campionato ? .  Se ci tenete  ad esse cambiate  finche  siete in tempo  cosi darete  l'esempio  da altri fanatici e d imbecilli  ed eviterete  che  le vostre  colpe  ricadano  anche  sui veri tifosi  .
Ora scometto  che  voi ( e  i miei utenti )  mi direte che mi contraddico  , ma  come  potete notare leggendo il nostro blog che   io  sono solito  non generalizzare  e  poi parlo per la mia esperienza personale   e conoscenza diretta  di alcuni  di voi   avvenuta in rete  mentre facevo  un reportage per  www.censurati.it (  poi andato perso  nella riformattazione del pc ma  di cui resta  traccia , in quanto ho voluto sentire   il parere   di voi  ultras  forse qualcuno\a se lo ricorda  anche  e delle forze  dell'ordine  su : 1)  tifonet e su progetto ultras  da  cui  ho  tratto il comunicato riportato sotto  ; 2  ) sui ng  free.it.polizia qui  per chi volesse leggersi o  rileggersi le risposte al mio intervento e 
su quello di free.it.carabinieri   qui per  la stessa cosa ) sulle reazioni  alla , mai  applicata  come  accade in  Italia , legge  Pisanu  contro la violenza degli stadi  .
Infatti  concordo  con quanto mi rispose 
Roberto Jimmy Morelli   rappresentante del Siulp di Varese (  www.siulpvarese.it ) sul  gruppo  dei carabinieri  :  <<  Secondo me, la cosa più saggia sarebbe quella di scacciare i violenti dall'interno, ovvero, le tifoserie dovrebbero isolare e tener fuori dai club i violenti. Se non ci sono violenti agli stadi non serve repressione e la consecutiva "militarizzazione". Io allo stadio non c'ero mai andato fin quando non sono stato in servizio al Celere di Milano. Fino a quel momento il calcio lo seguivo (in televisione) e mi reputavo un tifoso. Dopo due anni di celere ho smesso anche di seguire il calcio. >>.Ora   tale mio atteggiamento  è  messo indiscussione   da  queste due  news .
la  prima   presa dalla gazzetta  dello sport  versione   online  di oggi  , eccov  qui l'articolo
<<


Livorno, scritte ultrà contro Raciti

Slogan deliranti vicino alla sede del quotidiano "Il Tirreno". "Morte allo sbirro..."Un altro Filippo Raciti, Ultras liberi"..."2/2/2007 vendetta per Carlo Giuliani", il giovane morto a Genova durante il G8


LIVORNO, 3 febbraio 2007 - Deliranti, senza dignità, gli imbecilli hanno colpito ancora. Tre scritte contro l'ispettore di Polizia Filippo Raciti, rimasto ucciso nei disordini di Catania, sono vergate su un muro esterno dell'edificio che ospita il quotidiano il Tirreno. Una delle tre scritte, "morte allo sbirro", reca la firma di Acab (acronimo inglese che sta per "all cops are bastardas", tutti i poliziotti sono bastardi ) utilizzato in un forum di ultrà sul web.

Nelle altre due scritte si legge "Un altro Filippo Raciti, Ultras liberi" e "2/2/2007 vendetta per Carlo Giuliani", il giovane morto a Genova durante il G8.

Il Comune di Livorno ha provveduto a far cancellare a proprie spese le vergognose scritte, non appena concluse le ispezioni da parte della Digos. Lo ha reso noto un comunicato dell'amministrazione comunale. "È solo un piccolissimo gesto - spiega il sindaco Alessandro Cosimi - con il quale a nome mio e della città intera voglio esprimere tutta la vicinanza alla famiglia del poliziotto ucciso e alle Forze dell'Ordine. L'episodio della scritta, che in sé è inaccettabile, oltre allo sconcerto e alla condanna mi suscita una profonda amarezza, dettata dalla difficoltà di capire come si possa solo pensare una cosa simile".

>>

Tali persone Ultras o non Ultras   sono degli imbeccilli indipendentemente dalla  loro  ideologia  e\o schieramento  politico   la morte   giusta  o inguiusta   e il villipedio  ad un cadavere  non si vendicano con un'altro omicidio  ma cercando la verità o almenodi sapere come sono andate  realmente  gli avvenimenti   come stanno facendo  un gruppo di persone fra cui anche  giornalisti con le palle che trovate  qui  su questo sito (   www.piazzacarlogiuliani.org/pillolarossa  )
La seconda    da  questo  comunicato   sincero o  falso , questo non lo  so ,   di  www.progettoultra.it/  un altro portale da voi frequentato e citato  nelle righe precedenti
<<
Tutto cambia. Nulla cambia.
Di fronte all'ennesima vittima di una partita di calcio proviamo solo sgomento, tristezza, rabbia
.
Il nostro pensiero va prima di tutto ai familiari dell'Ispettore Raciti. Per la prima volta, infatti, la vittima è un agente di polizia, non un tifoso. Ma se per molti questa potrà essere una differenza fondamentale, per noi non cambia nulla. Ancora una volta, è questo che conta, un Uomo ci lascia per ragioni assurde. Per una partita. E per tutto quello che ruota intorno ad una partita.
La lista è davvero troppo lunga: Paparelli, Spagnolo, Ercolano, solo per ricordarne alcuni, Licurzi, il dirigente deceduto lo scorso weekend, e ora Raciti. Morti per ragioni diverse, con dinamiche differenti, ma tutti vittime di un sistema che non funziona, di comportamenti sbagliati, spesso criminali, che hanno più a che fare con la delinquenza comune che con quello che dovrebbe essere il "mondo ultrà".
Guardiamo le foto e i video delle violenze di Catania ed è un film già visto.
Ragazzi, signori, non c'è nulla di cui compiacersi, nulla di cui andare fieri. Sono passati quasi quarant'anni e nulla è cambiato.
Contrariamente a quanto si dice ora da più parti, sono infatti cambiate le leggi, sono state introdotte nuove tecnologie, si sono inasprite le sanzioni e le pene, ma lo stadio rimane troppo spesso - a qualsiasi livello - campo di battaglia. E così periodicamente torniamo a piangere la scomparsa di qualcuno che, in quel campo di battaglia, ci lascia.
Ma non ci rassegniamo. Siamo infatti convinti che ci possa essere un modo per cambiare la situazione, senza per forza trasformare i nostri stadi in bunker silenziosi, senza zittire il tifo e la sana passione per il nostro calcio. Non ci rassegniamo quindi, nonostante il dramma che stiamo vivendo oggi, a chiedere a gran voce che di fianco alle necessarie misure repressive si adottino finalmente anche altre strategie, fondate sul dialogo, sull'educazione, sul coinvolgimento dei più giovani in iniziative positive. Crediamo che solo in questa maniera, vista la mancanza di risultati ottenuti con le cinque leggi speciali fin qui adottate, si possa davvero promuovere il cambiamento.
Il nostro più sentito cordoglio alle famiglie di Filippo Raciti ed Ermanno Licurzi
>>
condivido  quello che ha scritto
Michele Serra -- trovate  sotto la scansione  dell'articolo --  il  4\02\07  sulla sua  rubrica giornaliera " l'Amaca "( dove descrive con garbata ironia vizi e costumi della politica e della società italiana ) che tiene sul quotidiano la  repubblica  . E quindi ne desumo che ormai la cultura  ultras  , fatta di scenografie , coreografie  , canti  , ecc  è degenerata in una acozzaglia di  xenofobia  , campanilismo  , violenza , ecc . 
 



Con questo  è tutto   . Aspetto i vostri insulti , osservazioni   ed eventualmente critiche  costruttive 

N.b 
a causa dei soliti problemi tecnici  con linux  e la  piattaforma  di splinder  le parole in neretto e sottolineate sono ( dove non è specificato )  dei  collegamenti  ipertestuali

OPERATIVO EMPLEADA AUDAZ

Nel litorale Asia (un gruppo di spiagge, tra le più esclusive, a sud di Lima) esistono 2 classi sociali:
il ricco
ed il povero.
L'Asia dei ricchi proibisce alle domestiche, ai vigilantes e ai “guachimanes” -che per la maggior parte sono indios, di colore- di usare le spiagge e gli spazi pubblici, con il pretesto della pubblica sicurezza e ha creato dei muri di separazione!


L'Asia dei poveri è un'area molto povera dove la maggior parte delle abitazioni non ha né acqua potabile né elettricità.


A costoro, trattati come cittadini di seconda classe, è proibito riunirsi nelle spiagge o bagnarsi nel loro mare fino alle 19 della sera, dopo il tramonto, senza alcuna spiegazione sostenibile che sembra obbedire al desiderio dei residenti privati di non “mescolarsi” con gli indigeni.
In Peru, la legge non condanna l'apartheid o la discriminazione sociale.


Ma un gruppo di peruviani del Tavolo contro il Razzismo del Coordinamento dei Diritti Umanied ogni forma di discriminazione, s'è riunito nell'OPERATIVO EMPLEADA AUDAZ per protestare giocosamente e pacificamente contro quest'ingiustizia e il 28 Gennaio ha riunito centinaia di cittadini al fine di richiamare l'attenzione pubblica e per promuovere una riflessione per la promozione di una società più equa e giusta.

Leggi integralmente qua...

2.2.07

Carnevale blasfemo


Carnevale blasfemo....travestitevi da Gesù....ecco la novità 2007 che sfavilla tra le vetrine di alcuni negozi di Verona..una parrucca con lunghi capelli neri, barba finta, corona di spine e tutto il kit è completo per essere, anche solo per un giorno, Gesù in croce.....


Il vescovo piange alla notizia e spera nel buon senso dei negozianti perchè ritirino il costume...


e intanto ci si chiede...perchè non fare anche il costume di maometto??? Ovviamente sempre il tutto made in Cina!

Complotto di famiglia


Dopo mesi di allegri litigi, è arrivato il colpo d'ala, il lampo di genio del centrosinistra: La "lenzuolata" di Bersani, fantascientifico provvedimento di "liberalizzazione". Abolizione costi di ricarica telefonica, comunicazione unica per aprire un impresa, portabilità del mutuo,ecc..Cose mai viste in nessuna parte del mondo! Mentre già iniziava il pellegrinaggio dei grandi della terra per venire a imparare come si fanno le liberalizzazioni (da loro, pare abbiano il vizo di chiamarle normale civiltà) ecco, riesplodere le polemiche. Dopo ben 36 ore di pace, ne sentivamo tutti davvero un gran bisogno! Polemiche sul tema dei diritti civili e delle unioni di fatto. Tutto uno starnazzare, chi invoca la moglie di Prodi per vegliare sulla famiglia (ma perché, il marito dorme?), il prode Clemente che s'agita sulla poltrona ministeriale gridando "Non lo voto, è un'inGiustizia!", il Pecoraro che nella duecentocinquantesima intervista al Tg ci guarda, sorride e s'appella al programma. Ma, mentre già tutto marcisce nel tritacarne quotidiano dell'informazione, dove le notizie svaniscono nello spazio di mezz'ora, ecco arrivare Veronica, la moglie del capo, con la sua lettera accorata. Uno schiaffo silenzioso, in diretta e a reti unificate. Che dirà il povero marito Silvio, il difensore delle famiglie (sì, ne ha due)? Si scuserà o griderà al complotto, come stanno facendo i suoi fans? Nel mentre aspettiamo di vedere come va a finire (Fede s'è prenotato per la diretta, Silvio in ginocchio davanti al maniero di Arcore, abbracciato a un WC che chiede scusa cantando con Apicella "Non son degno di te") ci viene da pensare che davvero la famiglia in Italia è l'unico punto di riferimento. Per mettere in crisi (almeno per un momento) Berlusconi, infatti, ci voleva sua moglie.
Buon tutto!

1.2.07

Senza titolo 1612

CARA MOGLIE CI SCRIVO
Cara Jolanda,
a grande richiesta, col cuore contrito e addolorato ci scrivo, sconcertato dai tuoi assurdi e immeritati dubbi, che solo per un rigurgito di pudore non definisco comunisti: come hai potuto sospettare, anche solo per un istante, che io ti abbia messa da parte, mia adorata Amanda? Che ti abbia confusa con una qualsiasi altra, piccola Lucy mia?
Tu lo sai come sono fatto: sono un uomo eccezionale, geniale, prestante, onestissimo, ma soprattutto buono! Scherzo sempre, faccio il mattacchione, ho un debole per la gnocca, ma non dimentico mai dove abita il mio cuore: dimora dentro il tuo, Luana venerata, mia eterna patonzola.
Dal primo momento che ti ho vista, mi sono impresso il tuo nome a fuoco nella mente, o mia divina Jenna. Con te ho scelto di spendere questa vita mia, Marisa carissima, compagna dei miei giorni: sei la madre di alcuni dei miei figli, Andrea diletta, e questo, per uno come me, conta: ammazzate se conta, leggiadra Brianna. Apposta ho fatto cancellare la tassa di successione.
Per cui, mia isola, mio universo, mio sempre, mia unica Melissa, accogli con fiducia queste mie scuse: vengono da ciò che ho di più caro, l'immagine, e tu sai cara Jessica che io ho una faccia sola, anche se di tanto in tanto la cambio.
Abbi pazienza, dolce sostegno delle mie battaglie, purissima Shannon: sai che ho una vita infernale, tra leggi ad personam, paradisi fiscali, società off shore, tranelli, ricatti, falsi alleati, amici pluripregiudicati, manco lo stalliere sanno scegliersi, debbo fare tutto io e in più sono circondato da una corte dei miracoli di parassiti, farabutti, cialtroni maledetti, tutti vergognosamente infidi e alcuni clamorosamente brutti purtroppo anche di fuori: mettili tutti in fila, scegli quelli che vuoi, che tanto non ne trovi uno che non sia disumano. Una vita di merda mia cara Melany! E poi dimmi se un povero disgraziato non ha il diritto di rifarsi un po' gli occhi almeno a una festa dei Telegatti. Tanto lo sai che è tutto fumo e niente arrosto: è solo che se c'è una donnina di mezzo non so resistere, è più forte di me, mi fa sentire ancora giovane! Così le sparo talmente grosse che poi, quando tutto è finito, mi chiudo in camera e piango silenziosamente, ma con grande dignità. L'ultima volta che ho tentato un approccio, te lo debbo confessare cara Lory, è stato in Russia al cospetto di Putin: ho provato a “scalare” un'operaia della Ariston di Mosca, ma era alta 212 cm cioè praticamente 2 metri più di me e non ce l'ho fatta neppure con un'asta da competizione ovviamente truccata. Per lo sforzo mi sono saltati 18 punti del lifting ancora fresco, la faccia mi si è squagliata come un mottarello sotto il sole di agosto con Putin che mi guardava come Solgenicyn da spedire subito all'arcipelago Gulag. Da allora ho chiuso queste stronzate! E poi, da quando se n'è andato Bettino non mi diverto più ad andare a puttane: e chi mi porto, Bondi? Ho provato anche con Dudi, ma stranamente non gliene frega niente. Chissà da chi avrà preso, a volte non mi pare neanche figlio mio.
Mi hanno detto che hai intenzione di videoriprenderti col telefonino insieme a Follini per poi metterti su internet: non farlo, ti prego, mia Nicole, ti scongiuro non mi rovinare, sai che il cuore potrebbe anche non reggermi! Già oggi quello stronzo di Staffelli voleva “attapirarmi”! Proprio a me!
Mia fantastica Lulù, non dubitare più, ricorda sempre che dovunque sarai, io sarò vicino a te, vicino alla mia meravigliosa Mara. La tua dignità, te lo giuro Aida, è il mio bene più caro: con quello che l'ho pagata...
Per sempre tuo (lo giuro sulla testa dei tuoi figli),
Silvio


MASSIMO DEL PAPA


APPELLI

CARO DIRETTORE CI SCRIVO
La signora Berlusconi Veronica,36327 lodata da tutti come esempio perfetto di rassegnazione e riservatezza domestica, e cioè il sogno di ogni marito medio italiano, fascistoide e virilista di merda, esce allo scoperto con una clamorosa lettera a Repubblica in cui, praticamente, dice:
“Caro direttore, sono 27 anni che sopporto quell'idiota di mio marito, ho mandato giù corna pubbliche, private e istituzionali, son passata sopra buffonate e stronzate sconfortanti, anche perchè in mondovisione, ci ho fatto perfino tre figli e Dio sa cosa m'è costato, anche da un punto di vista tecnico perchè io sono giunonica e lui sembra Cucciolo, ho sopportato persino quelle pallosissime passerelle mondiali con Clinton e la moglie Hillary che non capivo cosa volesse dirmi ma aveva gli occhi da pazza, ho tentato di non vivere questo matrimonio confinandomi in un buen retiro brianzolo, ma ora basta! Che quel vecchio ormai taroccato dalla testa ai piedi, quel Ganimede ritinto, quel pezzo da museo si metta a fare il galletto con una sciampista promossa parlamentare, sotto gli occhi di tutti e perdipiù ai Telegatti che come sappiamo sono la festa privata di Costanzo e suo marito, questo no!
Mi capisca, caro direttore: è vero, è stata una vitaccia, ma dove lo trovavo un altro così? Io facevo l'attricetta del sottobosco, mi chiamo Miriam Bartolini, altro che Veronica, mi ha visto a seno nudo, è venuto in camerino e mi ha comperata e io mi son lasciata comperare. Son passata dal monolocale di periferia alla villa hollywoodiana sia pure in Brianza: qualcosa bisognava pur cedere.
Ma adesso basta. Io sono ancora giovane e bella, ho appena passato la cinquantina e praticamente senza ritocchi, è lui che è tutto pezzi di ricambio, del Silvio originario non ha più nulla, non si regge in piedi e per di più fa lo scemo con le sue ex veline: pensare che Strisca la notizia va a cercare col lanternino gl'impresari che voglion portarsi a letto le ragazzine, ma bastava uscire dallo studio e girare i corridoi di Mediaset!
Mi capisca, spettabile direttore: io dell'apprezzamento della sinistra bonvivant, dell'incoraggiamento dei visionari di MicroMega me ne fotto! Non hanno capito niente, ma quale lotta dall'interno, a me piaceva la vita bella, ero anche disposta a passar sopra montagne di affronti, ma a tutto c'è un limite!
Ho fatto tutto quello che voleva, ho chiuso gli occhi, le orecchie, la bocca, Dio mio quante volte mi son detta “boccuccia mia statti zitta!”, ho perfino recitato la parte della pacifista, dell'illuminata, della dissidente così che tutti potessero dire: però, hai visto Silvio che liberale, lascia perfino parlare la moglie e addirittura contro di lui!!! Lei non sa le scenate alla vigilia di ogni raro appuntamento istituzionale, gli accessi di ira furibondi perchè anche con i rinforzini di 36 cm mi arrivava sempre alle ginocchia e mi urlava: “E' tutta colpa tua! Ti diverti a crescere quando non ci sono! Comunista maledetta!”, e coi rinforzini a molla mi saltava al collo ghignando come un Gremlin. E io sempre paziente, comprensiva. Immemore.
E a cosa è servito? A niente, a venire umiliata da questo vecchietto col pace-maker che straparla di fuggire con una trentenne se solo fosse libero. E per far che? Per cambiargli il pannolone prima di mandarlo a dormire?
Scrivo a lei sig. direttore di Repubblica, per fargli più rabbia: non credete a Silvio! Forse voi non lo sapete, ma è un grande bugiardo, e in più non funziona da molti anni. Quello delle donnine è solo un mito, come per tutti i dittatori! Scrivo a lei egr. direttore, ma mi rivolgo al papa e anche alla Cei di mons. Ruini: avete ragione a impedire democraticamente, con la solita delicatezza da samurai che vi contraddistingue, ogni legge sui pacs: sennò il primo a usufruirne è mio marito! E invece non è giusto che approfitti anche di quest'altra legge ad personam! A me, quando mi ha comperata, mi ha fatta vivere da rapita, come la ragazzina austriaca, per 8 anni e per un periodo è stato pure bigamo! Ma almeno ha dovuto pagare 2 famiglie!!! Anche se nella “Storia italiana” tutto questo non c'è.
Sono almeno 22 anni che non ci tocchiamo con un dito, anzi che viviamo proprio separati, in ville diverse, una volta volevo lasciarlo perchè andava ogni fine settimana a Parigi da Francesca Dellera, tutti lo sapevano e ridevano anche il commercialista che mi ha insegnato a trasferire le mie sostanze alle isole Vergini britanniche, compresa la proprietà del Foglio: a un certo punto, a consolarmi c'era rimasto solo Giuliano Ferrara. Ma poi mi sono accorta che andava a spifferare tutto a mio marito, sa com'è Ferrara, ha sempre bisogno di una tresca fin da quando faceva l'informatore della Cia: una spiata, un pollastro.
E non parliamo di quei Natali orrendi, allucinanti con le molte famiglie di mio marito riunite, una sorta di pacs gigantesco, un multipacs: lei non sa cosa vuol dire scambiarsi i regali coi figli di primo letto che guardi sono davvero odiosi, Marina sembra sua nonna, Dudi pensa solo agli addominali, purtroppo non i suoi. E ogni tanto ne spuntava qualcuno illegittimo, di statura e cattiveria insidiose. Poi a mezzanotte arrivano Bondi vestito da Santa Klaus coi regali, che del resto paga mio marito, Emilio Fede agitatissimo e completamente fuori di testa e via via tutti quelli di Mediaset compresa purtroppo la coppia Vianello-Mondaini, che si addormentava l'una contro altro dopo 3 minuti, tutti dico tutti i ragazzi del Grande Fratello delle ultime 7 edizioni, Costanzo che ripeteva “ftate bboni”, un mucchio di veline e paperine e tamburine zoccolissime, ignoranti e feroci, e un paio di volte mi è parso di veder passare perfino Bertinotti.
Ma ora basta. Se mi gira, mi rifaccio una vita con Vladimir Luxuria, che almeno è alto, e si trucca comunque meno di mio marito! E a far pipì andremo in via dell'Umiltà, nella sede di Forza Italia, ovviamente scambiandoci i cessi!
Egr. direttore, come le ho già detto, credo che Silvio mi consideri, come il personaggio di Catherine Dunne, “la metà di niente”, perchè lui è una vera nullità! A forza di subirlo mi sono ridotta anch'io una desperate housewife, se non avessi timore di tradire la mia immagine signorile aggiungerei che lui è un grandissimo piduista, ma purtroppo è così.
Mi creda sua, seppure addolorata
Miriam Veronica Bartolini Lario in (forse) Berlusconi”.

Massimodelpapa