by Viaceslav
Respiro
tregua…
pausa…..
un giorno?
un anno?
sempre?
Intanto………
ascolto smarrita
il mio cuore……
che
incessantemente
mi dice…
l’ amo
Silvana
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
by Viaceslav
Respiro
tregua…
pausa…..
un giorno?
un anno?
sempre?
Intanto………
ascolto smarrita
il mio cuore……
che
incessantemente
mi dice…
l’ amo
Silvana
*****
Un uomo di 92 anni, piccolo, molto fiero, vestito e ben rasato, una mattina alle 8.00, con i suoi capelli perfettamente pettinati, trasloca in una casa per persone anziane.
Sua moglie di 70 anni è recentemente deceduta, cosa che lo obbliga a lasciare la sua casa.
Dopo parecchie ore di attesa nella hall della casa per anziani, ci sorride gentilmente quando gli diciamo che la sua camera è pronta.
Mentre si reca fino all'ascensore con il suo deambulatore, gli faccio una descrizione della sua piccola camera, includendo il drappo sospeso alla sua finestra come tenda.
"Mi piace molto", dice con l'entusiasmo di un ragazzino di 8 anni che ha appena ricevuto un nuovo cucciolo.
"Signor Angelo, lei non ha ancora visto la camera, aspetti un attimo".
"Questo non c'entra niente" dice.
"La felicità è qualcosa che scelgo a priori. Che mi piaccia la mia camera o no non dipende dai mobili o dalle decorazioni, dipende piuttosto dal modo in cui la percepisco".
"Nella mia testa è già deciso che la mia camera mi piace. E' una decisione che prendo ogni mattina al mio risveglio."
"Posso scegliere, posso passare la giornata a letto contando le difficoltà che ho con le parti del mio corpo che non funzionano oppure alzarmi e ringraziare il cielo per quelle che funzionano ancora."
"Ogni giorno è un regalo e finchè potrò aprire i miei occhi, focalizzerò sul nuovo giorno e su tutti i ricordi felici che ho raccolto durante tutta la mia vita".
"La vecchiaia è come un conto in banca. Prelevi da ciò che hai accumulato".
Perciò il mio consiglio per voi, sarebbe di depositare molta felicità nel vostro conto in banca dei ricordi.
Grazie di aver partecipato a riempire il mio conto in banca, dove continuo a depositare.
Ricordate queste semplici regole per essere felici:
1. Liberate il vostro cuore dall'odio
2. Liberate la vostra testa dalle preoccupazioni.
3. Vivete con semplicità.
4. Date di più.
5. Aspettatevi di meno.
Un filmato di oltre 4 minuti girato in un'istituto per geometri. Gli alunni sottopongono la docente, incapace di reagire, a domante pesanti a sfondo sessualeAosta, 30 marzo 2007 - Un nuovo video su youtube, girato in una classe di un istituto per geometri (molto probabilmente nelle vicinanze di Aosta, come si evince dalle risposte della professoressa coinvolta) e segnalato da un utente all'Associazione Meter onlus di don Fortunato Di Noto, che subito ha inoltrato alla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania il links di riferimento.
Il video contiene "domande illecite alla professoressa" e "un'intervista indecente porno e hard" che viene ripresa senza battere ciglio. Il filmato è della durata di 4 minuti e 15 secondi, già visitato da 1.268 utenti e datato il 23 marzo 2007. Anche se non esiste nessun fotogramma porno, le domande dello studente che intervista sono alquanto pesanti.
Don Fortunato Di Noto, presidente dell'Associazione Meter onlus, afferma che avrebbe "reagito con ceffoni e una nota di espulsione dalla scuola. Invece si assiste all'assurdità di una situazione nella quale una professoressa non riesce a reagire a tale scempio della sua stessa dignità di persona e di docente, palesamente violata nella sua privacy da parte di studenti che irridono ripetutamente della sua persona".
Sono stata onorata di accompagnare in macchina, insieme al mio amico Marcello, socio Uaar, la simpatica e affabile Margherita, dall'alloggio in cui era stata ospitata per pranzo, alla bellissima sala in cui l'aspettavano molte persone, ansiose di ascoltare i suoi discorsi, chiari e sempre molto interessanti. Durante il tragitto la conversazione è stata simpatica e cordiale; si discuteva, ovviamente, sulle condizioni della nostra Italia e di come si stia tornando rovinosamente al Medioevo!
Al nostro arrivo è partito l'applauso. L'accoglienza è stata calorosa e familiare.
Vino avvelenato.......
ZCZC0332/SXR
YVE12121
R CRO S0B S41
VICENZA: 'NO AL DAL MOLIN', BOICOTTAGGI VINI E BANCA
(ANSA) - VICENZA, 30 MAR - Con un presidio ''musicale,conviviale e ludico'' il Presidio Permanente contro la nuova base Usa a Vicenza sara' presente domenica prossima davanti a Vinitaly per protestare contro le posizioni favorevoli all'ampliamento della presenza militare americana espresse dall'imprenditore vitivinicolo Gianni Zonin.
''Poiche' l'imprenditore sosteneva di non conoscere vicentini contrari al Dal Molin - affermano i 'no al Dal Molin' - ci impegneremo a presentargli il piu' alto numero possibile di cittadini fortemente contrari attraverso il boicottaggio''.
''Le imponenti manifestazioni - aggiungono - non sono bastate a convincerlo della contrarieta' della popolazione''? A Vinitaly, e' stato reso noto, ''al nostro fianco ci saranno gli organizzatori di 'criticalwine' e tanti piccoli produttori che offriranno vini e prodotti della loro terra in alternativa
ai vini di Zonin''.
''Non ci limiteremo a non bere vini 'di guerra' - concludono - ma inviteremo anche i giovani a non aprire i nuovi conti 'Feelfree' alla Banca Popolare di Vicenza (presieduta da Gianni Zonin, ndr), dove si e' svolto l'ultimo incontro con l'ambasciatore americano, perche' vogliamo una citta' warfreee.
Invitiamo inoltre i vicentini a cancellare i propri conti informa collettiva''.
(ANSA).
BE 30-MAR-07 12:16 NNNN
*L’incontro con l’Amica natura è sempre un incontro speciale, come una donna che si concede fra le braccia del suo uomo dopo averlo a lungo cercato, atteso. Il cielo è complice e il vento una carezza che, leggera, ti sfiora e se ne va. Gli occhi, curiosi e vispi, catturano ogni sfumatura, mentre sulla pelle corrono mirabili vibrazioni ed emozioni. Splendida e nuda,come una stella tu brillerai ...lontana da quell'arida realtà che è nei vestiti tuoi...[Citando A.Celentano - Splendida e Nuda] Con un bacio e un abbraccio per tutti voi, compagni di viaggio..^_*Angelika |
Dietro il silenzio
viaggi
chissà in quale spazio, forma, contenuto
mi piacerebbe sapere dove sei
ma so` che mi leggerai
e ti interrogherai ancora una volta
sul colore del tuo arcobaleno.
Sappi che io volo con te
nella speranza che il tuo occhio
sia pieno di luce
come io l`ho percepito ed ammirato,
che il tuo cuore
pulsi d`intensità e di gioia,
e soprattutto che nostra sintonia
sia piena di ricordi felici
e la nostra amicizia
piena di un ritrovarsi, qua e là
senza spazio e senza tempo.
Dopo una vigilia un po’ confusa, scompigliata anche dall’inopinato “motu proprio” del cardinale Tarcisio Bertone (vedi il post precedente), mercoledì 28 marzo il consiglio permanente della conferenza episcopale italiana ha finalmente prodotto la superannunciata nota su famiglia e unioni di fatto.
Eccola integrale qui sotto. Chi si aspettava sorprese non ve ne trova. Il testo ricalca pari pari le precedenti autorevoli “scritture” di Joseph Ratzinger papa e cardinale. Ai “cattolici che operano in ambito politico” non intima obbedienza. Chiede coerenza.
*
Nota del Consiglio Episcopale Permanente a riguardo della famiglia fondata sul matrimonio e di iniziative legislative in materia di unioni di fatto
L’ampio dibattito che si è aperto intorno ai temi fondamentali della vita e della famiglia ci chiama in causa come custodi di una verità e di una sapienza che traggono la loro origine dal Vangelo e che continuano a produrre frutti preziosi di amore, di fedeltà e di servizio agli altri, come testimoniano ogni giorno tante famiglie. Ci sentiamo responsabili di illuminare la coscienza dei credenti, perché trovino il modo migliore di incarnare la visione cristiana dell’uomo e della società nell’impegno quotidiano, personale e sociale, e di offrire ragioni valide e condivisibili da tutti a vantaggio del bene comune.
La Chiesa da sempre ha a cuore la famiglia e la sostiene con le sue cure e da sempre chiede che il legislatore la promuova e la difenda. Per questo, la presentazione di alcuni disegni di legge che intendono legalizzare le unioni di fatto ancora una volta è stata oggetto di riflessione nel corso dei nostri lavori, raccogliendo la voce di numerosi Vescovi che si sono già pubblicamente espressi in proposito. È compito infatti del Consiglio Episcopale Permanente “approvare dichiarazioni o documenti concernenti problemi di speciale rilievo per la Chiesa o per la società in Italia, che meritano un’autorevole considerazione e valutazione anche per favorire l’azione convergente dei Vescovi” (Statuto C.E.I., art. 23, b).
Non abbiamo interessi politici da affermare; solo sentiamo il dovere di dare il nostro contributo al bene comune, sollecitati oltretutto dalle richieste di tanti cittadini che si rivolgono a noi. Siamo convinti, insieme con moltissimi altri, anche non credenti, del valore rappresentato dalla famiglia per la crescita delle persone e della società intera. Ogni persona, prima di altre esperienze, è figlio, e ogni figlio proviene da una coppia formata da un uomo e una donna. Poter avere la sicurezza dell’affetto dei genitori, essere introdotti da loro nel mondo complesso della società, è un patrimonio incalcolabile di sicurezza e di fiducia nella vita. E questo patrimonio è garantito dalla famiglia fondata sul matrimonio, proprio per l’impegno che essa porta con sé: impegno di fedeltà stabile tra i coniugi e impegno di amore ed educazione dei figli.
Anche per la società l’esistenza della famiglia è una risorsa insostituibile, tutelata dalla stessa Costituzione italiana (cfr artt. 29 e 31). Anzitutto per il bene della procreazione dei figli: solo la famiglia aperta alla vita può essere considerata vera cellula della società perché garantisce la continuità e la cura delle generazioni. È quindi interesse della società e dello Stato che la famiglia sia solida e cresca nel modo più equilibrato possibile.
A partire da queste considerazioni, riteniamo la legalizzazione delle unioni di fatto inaccettabile sul piano di principio, pericolosa sul piano sociale ed educativo. Quale che sia l’intenzione di chi propone questa scelta, l’effetto sarebbe inevitabilmente deleterio per la famiglia. Si toglierebbe, infatti, al patto matrimoniale la sua unicità, che sola giustifica i diritti che sono propri dei coniugi e che appartengono soltanto a loro. Del resto, la storia insegna che ogni legge crea mentalità e costume.
Un problema ancor più grave sarebbe rappresentato dalla legalizzazione delle unioni di persone dello stesso sesso, perché, in questo caso, si negherebbe la differenza sessuale, che è insuperabile.
Queste riflessioni non pregiudicano il riconoscimento della dignità di ogni persona; a tutti confermiamo il nostro rispetto e la nostra sollecitudine pastorale. Vogliamo però ricordare che il diritto non esiste allo scopo di dare forma giuridica a qualsiasi tipo di convivenza o di fornire riconoscimenti ideologici: ha invece il fine di garantire risposte pubbliche a esigenze sociali che vanno al di là della dimensione privata dell’esistenza.
Siamo consapevoli che ci sono situazioni concrete nelle quali possono essere utili garanzie e tutele giuridiche per la persona che convive. A questa attenzione non siamo per principio contrari. Siamo però convinti che questo obiettivo sia perseguibile nell’ambito dei diritti individuali, senza ipotizzare una nuova figura giuridica che sarebbe alternativa al matrimonio e alla famiglia e produrrebbe più guasti di quelli che vorrebbe sanare.
Una parola impegnativa ci sentiamo di rivolgere specialmente ai cattolici che operano in ambito politico. Lo facciamo con l’insegnamento del Papa nella sua recente Esortazione apostolica post-sinodale Sacramentum Caritatis: “i politici e i legislatori cattolici, consapevoli della loro grave responsabilità sociale, devono sentirsi particolarmente interpellati dalla loro coscienza, rettamente formata, a presentare e sostenere leggi ispirate ai valori fondati nella natura umana”, tra i quali rientra “la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna” (n. 83). “I Vescovi – continua il Santo Padre – sono tenuti a richiamare costantemente tali valori; ciò fa parte della loro responsabilità nei confronti del gregge loro affidato” (ivi). Sarebbe quindi incoerente quel cristiano che sostenesse la legalizzazione delle unioni di fatto.
In particolare ricordiamo l’affermazione precisa della Congregazione per la Dottrina della Fede, secondo cui, nel caso di “un progetto di legge favorevole al riconoscimento legale delle unioni omosessuali, il parlamentare cattolico ha il dovere morale di esprimere chiaramente e pubblicamente il suo disaccordo e votare contro il progetto di legge” (Considerazioni della Congregazione per la Dottrina della Fede circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali, 3 giugno 2003, n. 10).
Il fedele cristiano è tenuto a formare la propria coscienza confrontandosi seriamente con l’insegnamento del Magistero e pertanto non “può appellarsi al principio del pluralismo e dell’autonomia dei laici in politica, favorendo soluzioni che compromettano o che attenuino la salvaguardia delle esigenze etiche fondamentali per il bene comune della società” (Nota dottrinale della Congregazione per la Dottrina della Fede circa alcune questioni riguardanti l’impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica, 24 novembre 2002, n. 5).
Comprendiamo la fatica e le tensioni sperimentate dai cattolici impegnati in politica in un contesto culturale come quello attuale, nel quale la visione autenticamente umana della persona è contestata in modo radicale. Ma è anche per questo che i cristiani sono chiamati a impegnarsi in politica.
Affidiamo queste riflessioni alla coscienza di tutti e in particolare a quanti hanno la responsabilità di fare le leggi, affinché si interroghino sulle scelte coerenti da compiere e sulle conseguenze future delle loro decisioni. Questa Nota rientra nella sollecitudine pastorale che l’intera comunità cristiana è chiamata quotidianamente ad esprimere verso le persone e le famiglie e che nasce dall’amore di Cristo per tutti i nostri fratelli in umanità.
Roma, 28 marzo 2007
Un saluto e un ringraziamento a chi mi ha invitato su questo blog è doveroso.
Compagni di viaggio...
E' una scelta interessante perchè nel mondo si ha spesso la sensazione si essere completamente soli, anche se circondati da una folla di persone...
Ma trovare dei compagni con cui percorrere almeno un pezzo di strada è importante.
=^.^=
Lil'
Sotto le ciglia di questi alberi
nel chiaroscuro dove son nato
che l'orizzonte prima del cielo
ero lo sguardo di mia madre
"che Fernandino è come una figlia
mi porta a letto caffè e tapioca
e a ricordargli che è nato maschio
sarà l'istinto sarà la vita"
e io davanti allo specchio grande
mi paro gli occhi con le dita a immaginarmi
tra le gambe una minuscola fica
nel dormiveglia della corriera
lascio l'infanzia contadina
corro all'incanto dei desideri
vado a correggere la fortuna
nella cucina della pensione
mescolo i sogni con gli ormoni
ad albeggiare sarà magia
saranno seni miracolosi
perché Fernanda è proprio una figlia
come una figlia vuol far l'amore
ma Fernandino resiste e vomita
e si contorce dal dolore
e allora il bisturi per seni e fianchi
in una vertigine di anestesia
finché il mio corpo mi rassomigli
sul lungomare di Bahia
sorriso tenero di verdefoglia
dai suoi capelli sfilo le dita
quando le macchine puntano i fari
sul palcoscenico della mia vita
dove tra ingorghi di desideri
alle mie natiche un maschio s'appende
nella mia carne tra le mie labbra
un uomo scivola l'altro si arrende
che Fernandino mi è morto in grembo
Fernanda è una bambola di seta
sono le braci di un'unica stella
che squilla di luce di nome Princesa
a un avvocato di Milano
ora Princesa regala il cuore
e un passeggiare recidivo
nella penombra di un balcone
Dice: «Gli zingari». Dove hai preso la pistola? «Dagli zingari». E sarà pure vero. E se è vero, certo non lo ha scoperto guardando Gomorra, ...