non votero castellaci perchè coem dice la mia cdv
muliniavento.stefaniacalledda.it/nel suo ultimo post
I quattro abbronzati!
«Ho un’idea forte per la Sardegna», spiega, «vorrei, con il contributo di tutti i sardi, trasformarla nella più grande oasi ambientale del Mediterraneo».
«La Sardegna», spiega Berlusconi, «ha una grande ricchezza con la sua macchia mediterranea che vive con poca acqua ed è verde per tutto l’anno. Tanti Paesi del Mediterraneo sarebbero interessari al mirto, al ginepro, al corbezzolo, all’olivastro e al lentischio. Con il risultato di creare migliaia di posti di lavoro nel giardinaggio». Il premier chiarisce meglio: «Non siamo cementificatori, venite a vedere quello che ho realizzato a Porto Rotondo». Dopo l’intermezzo, cioè la parte riservata a Cappellacci che ipotizza la creazione di 100 mila posti di lavoro, il presidente del Consiglio riprende la parola per ulteriori suggerimenti sulla linea economica.La Nuova sardegna (...) Continua a leggere qui
Voterò Soru ( peccato che per motivi tecnici non riesca a scompattare il video del dibattito tenuto a tempio ) infatti pur con riserva per il suo carattere autoritario e perchè mette in lista ( almeno in gallura ) persone ambigue , riciclate , e vecchie ) 10 buon motivi per votarlo
1.Soru ha ereditato una regione dalle finanze disastrate e l’ha risanata in quattro anni. La Sardegna era sull’orlo del fallimento a causa della politica del centrodestra. Il debito è passato da un catastrofico 6 miliardi di euro a poco più di 3 miliardi. Il deficit è passato da 1162 miliardi di euro a zero. Come è stato possibile un miracolo del genere? E’ stato sufficiente attuare una politica seria, tagliando gli sprechi, il clientelismo, l’affarismo e il parassitismo che imperava in regione. Ecco come è stato possibile!
2.Meno soldi alla politica, alle auto blu e ai consigli di amministrazione degli enti - più soldi alle famiglie e agli studenti. Sono stati cancellati qualcosa come oltre 100 enti regionali, con i relativi consigli di amministrazione che andavano ad alimentare quel sottobosco del sistema politico che rappresentava un insopportabile spreco di risorse pubbliche: il risparmio ammonta infatti a 30 milioni di euro. Anche altri privilegi sono stati cancellati: le auto blu della Regione sono passate da 725 a 50, le consulenze esterne sono state abbattute del 75 %. I soldi risparmiati sono serviti per alimentare le politiche a sostegno dell’istruzione e degli studenti (tutti hanno diritto allo studio), e a favore delle famiglie più svantaggiate.
3.La difficile lotta contro la disoccupazione. In una situazione di grande crisi mondiale, che investe specialmente le industrie, i dati ufficiali ISTAT dimostrano come in Sardegna sia aumentata l’occupazione, unica regione in Italia. Sono state riconvertite la cartiera di Arbatax e lo zuccherificio di Villasor, ed è stato approntato il piano di sviluppo rurale, il Centro Servizi per il lavoro e l’Agenzia per il lavoro. Sono stati stabilizzati 1200 lavoratori precari della Regione, assunti 280 giovani laureati e aumentato l’organico del Corpo Forestale di 300 unità. L’occupazione è così cresciuta da 584 mila unità a 633 mila unità, il massimo storico per la regione sarda. La disoccupazione è scesa dall’13.6 % al 11.3 %.
4.Il mare è un bene di tutti. Tutti abbiamo il diritto di goderci questo meraviglioso e incredibile dono della natura che è il mare sardo. Con le bugie sullo sviluppo, interessi di grossi speculatori, primo fra tutti Berlusconi e il proprietario dell’Unione Sarda e di Videolina Zuncheddu, vogliono farci credere che è giusto privatizzare, lottizzare, costruire a più non posso vicino al mare. Così facendo non solo verremo privati di un dono della natura che ci appartiene, ma verrebbe pregiudicato lo sviluppo turistico del futuro, perché un paesaggio degradato non attira certo il turismo. L’ambiente è la cosa più importante, significa salute, sicurezza e lavoro per il domani. Una politica di tutela del paesaggio e dell’ambiente preserva un patrimonio economico e morale e ci mette al sicuro dai disastri geologici e dagli allagamenti. E’ importante proseguire nella direzione intrapresa, anche a costo di apparire troppo severi. I morti dell’ultima alluvione insegnano che in questi casi un po’ di severità è d’obbligo.
5.Chiedere quanto ci è dovuto. La vittoriosa vertenza delle entrate. Si è creato attorno al Presidente della Regione un movimento che finalmente ha ottenuto dallo Stato quanto dovuto in termine di entrate fiscali. Una grande vittoria di tutti i sardi, passata colpevolmente sotto silenzio.
6.Il miglioramento della sanità pubblica. Non è stato facile lottare per una sanità migliore, che non fosse soffocata dalla spartizione dei partiti e dalla concorrenza sleale delle cliniche private. Soru è stato costretto a chiamare i migliori esperti da fuori, pur di trovare persone che non avessero le mani in pasta in Sardegna. In una giungla senza regole, è stato approntato dopo 20 anni (!), finalmente, il piano sanitario che fissa regole e toglie discrezione della politica, e sono stati stanziati i fondi per la costruzione di 5 nuovi ospedali, a Cagliari, Olbia, Alghero, Sassari e San Gavino.
7.La smilitarizzazione della Sardegna. La Sardegna era, ed è ancora, la regione d’Italia più militarizzata. Il 60 % del territorio militare è in Sardegna. Soru ha avviato una contrattazione per ridurre in modo equo questo squilibrio, risolvendo il problema, molto serio per la sicurezza di tutti noi, della base americana con i sommergibili nucleari di La Maddalena.
8.L’attenzione per i trasporti. La Sardegna è sempre stata una terra svantaggiata su questo fronte. L’impegno della Regione è stato notevole: il piano dei trasporti, la continuità territoriale, il sostegno ai voli low cost, la lotta per togliere il monopolio alla Tirrenia, l’acquisto dei nuovi autobus, le metropolitane leggere a Sassari e progettate a Cagliari, il porto canale di Cagliari, l’avvio della ristrutturazione della rete ferroviaria che in futuro dimezzerà quasi i tempi di percorrenza, i fondi per le nuove strade, tra cui la sospirata Tempio – Olbia e la Sassari – Olbia. Si raccolgono i primi risultati, con l’incremento degli arrivi turistici.
9.L’orgoglio di essere sardi. L’esperienza di governo di Renato Soru ci riempie d’orgoglio, perché è presa ad esempio in tutta Italia e nel resto d’Europa, come politica di risanamento, di taglio agli sprechi, di rottura dei vecchi privilegi politici, di tutela dell’ambiente, di riscatto sociale e morale di un popolo. La Sardegna è la prima regione d’Italia ad aver approntato il Piano Paesaggistico (PPR) e un portale tematico culturale, una delle Regioni migliori nei costi della sanità; Soru è stato intervistato persino dal Times di Londra, ma non dall’Unione Sarda…. E’ stato nominato anche ambasciatore delle coste nel mondo. A coronamento di ciò quest’anno si terrà in Sardegna il convegno più importante tra i paesi industrializzati, il G8 di La Maddalena.
10.L’odio de L’Unione Sarda e di Videolina. Soru è stato attaccato sul piano personale continuamente dalle testate giornalistiche di Sergio Zuncheddu, uno dei più grossi speculatori immobiliari della Sardegna, legato ai vecchi partiti, alla cementificazione delle coste, alla massoneria, e in affari con la famiglia Berlusconi. Non solo. In questi quasi cinque anni il Presidente della Regione non è mai stato intervistato né dall’Unione Sarda ne da Videolina. Scandaloso. Chissà perché…
*Naturalmente, se ritenete che sia giusto alimentare i privilegi e gli sprechi come nel passato, privatizzare il mare, cementificare le coste, contrarre debiti pubblici, riempire di servitù militari la Sardegna, disinteressarsi dell’occupazione e dei problemi delle famiglie, non investire nei giovani e negli studenti, eccetera eccetera, siete liberi di non prendere in considerazione questa lettera.