VE LA RICORDATE LA PORSCHE 914 ? :-)
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
28.1.09
Musica Sommessa.
Farfalle di mille colori
acclamate
i piaceri umani.
Sole brilla
in questa stanza.
Ho te
qui di fronte a me
cadono vesti
un bacio
compare alato
voglioso.
Momenti inebrianti
far l'amore
sino al calar del sole.
Docile silenzio
musica sommessa tu.
Radici
Immagini, costumi di franca bassi "Piccolo tibet" (Gran Sasso)
Figli di genitori separati: Guerre, separazioni, e varie violenze, non facciamo smarrire i nostri figli, saranno uomini e donne di domani. Non strappiamo dal terreno gli alberi teneri, soffriranno per sempre. Ricordatevi genitori! l'amore di una nuova compagna/o può anche passare, l'amore di un genitore deve restare sempre uguale, anzi col tempo si fortifica, comportatevi da adulti. Queste immagini, ci sono i miei nipoti Andrea e Chiara nella trilogia "Francesco e Chiara fanciulli". Sto completando la correzione delle bozze, con molta fatica, la mia vita scorre su un terreno minato, e il tempo che devo dedicare alla trilogia è poco, mi scuso per il ritardo.franca
Vi allego l'indirizzo per visionare la trilogia.
versione italiana.
http://it.youtube.com/watch?v=CxniuduL3L0&feature=related
versione inglese:
http://www.splinder.com/myblog/edit/post/409688?edit[nid]=19696094
27.1.09
Legame indissolubile
L'amicizia è uno dei sentimenti più belli da vivere perchè dà ricchezza, emozioni, complicità e perchè è assolutamente gratuita. Ad un tratto ci si vede, ci si sceglie, si costruisce una sorta di intimità; si puo' camminare accanto e crescere insieme pur percorrendo strade differenti, pur essendo distanti, come noi due, centinaia di migliaia di chilometri.
Nevara
Fuorilegge
Razzisteria: destra fascista in Italia e nella rossa Toscana
Solo in seguito, affermano, si è resa necessaria l'esigenza di una pubblica denuncia politica delle connivenze culturali che gruppi di estrema destra intessono con i partiti che al momento governano il paese. Una destra estrema nelle parole, nella gestualità e nei simboli, che oramai sdoganata si richiama espressamente a ideologie di tempi passati della storia.
L'inchiesta parte da una panoramica italiana per concentrarsi sulla Toscana: Lucca, Pistoia, Prato e soprattutto Firenze, dove fra le altre cose il centro sociale di destra Casaggì (Casa di AG, cioè di Azione Giovani, organizzazione di Alleanza Nazionale), vende libri e "cimeli fascisti", come il cappellino "Boia chi molla" o spille che richiamano la doppia esse nazista.L'inchiesta è accompagnata dal brevissimo estratto di una video/intervista a Claudio Lazzaro, regista di Nazirock, in quanto abbiamo ritenuto utile fornire anche un primo, breve approfondimento "culturale".Il video è sottotitolato per permetterne la visione anche a persone non-udenti.
Solaria
Senza titolo 1198
"Razzisteria: destra fascista in Italia e nella rossa Toscana"
Saverio Tommasi e Ornella De Zordo hanno frequentato incontri, dibattiti e concerti organizzati da aderenti a gruppi di estrema destra e da movimenti giovanili di partiti di governo, e lo hanno fatto innanzitutto con lo scopo di comprendere dinamiche e motivazioni.
Solo in seguito, affermano, si è resa necessaria l'esigenza di una pubblica denuncia politica delle connivenze culturali che gruppi di estrema destra intessono con i partiti che al momento governano il paese. Una destra estrema nelle parole, nella gestualità e nei simboli, che oramai sdoganata si richiama espressamente a ideologie di tempi passati della storia.
L'inchiesta parte da una panoramica italiana per concentrarsi sulla Toscana: Lucca, Pistoia, Prato e soprattutto Firenze, dove fra le altre cose il centro sociale di destra Casaggì (Casa di AG, cioè di Azione Giovani, organizzazione di Alleanza Nazionale), vende libri e "cimeli fascisti", come il cappellino "Boia chi molla" o spille che richiamano la doppia esse nazista.
L'inchiesta è accompagnata dal brevissimo estratto di una video/intervista a Claudio Lazzaro, regista di Nazirock, in quanto abbiamo ritenuto utile fornire anche un primo, breve approfondimento "culturale".
Il video è sottotitolato per permetterne la visione anche a persone non-udenti
26.1.09
Benedizioni
Questi perdonati non pentiti sono i seguaci dell'ex scomunicato arcivescovo Marcel Lefebvre (foto in basso). Su Wikipedia qualche suo adepto ha stilato un'agiografia del sant'uomo, ma non è difficile reperire notizie "serie" sul suo conto. Il sig. Lefebvre (fra poco lo canonizzeranno sul serio, ma io continuerò a reputarlo scismatico), in nome della Tradizione pietrificata nel passato, era un fondamentalista. Considerava il Concilio Vaticano II opera del diavolo. Rifiutava l'ecumenismo, considerava "false" le altre religioni, perché tutti dovevano (devono: i suoi successori la pensano ancora così) convertirsi al cristianesimo. Tacciava d'eresia tutti i Pontefici dopo Pio XII. Ovviamente, da arcivescovo di Dakar, non mi risulta rifiutasse il colonialismo (tutt'altro); quanto agli ebrei, è altrettanto ovvio che si oppose con tutte le sue forze alla revoca della maledizione contro di loro, in quanto "deicidi". E due anni prima di essere scomunicato, nel 1986, ricordo bene che orde di lefebvriani invasero Roma per contestare chiassosamente l'incontro di Giovanni Paolo II con l'allora rabbino capo della città, prof. Elio Toaff. Sorvolarono i cieli della capitale in elicottero gettando volantini nei quali si leggevano le seguenti parole: "Papa fermati, non andare da Caifa".
E ricordo bene pure Ratzinger, i giorni immediatamente successivi alla scomunica di Lefebvre. "Quest'uomo ha molti meriti", rifletteva sconsolato con la sua voce bianca, flebile, quasi aerea. Si capiva chiaramente che, fosse stato per lui, non avrebbe mai e poi mai cacciato da Santa Romana Chiesa questa perla d'uomo.
Ci ha pensato un po', poi, diventato Papa, ha ritirato quella scomunica. Di sabato (il giorno sacro degli ebrei). Tra i "graziati" i vescovi Williamson, Fellay e don Davide Pagliarani. Ciò che soprattutto Williamson pensa sulle camere a gas e, in genere, sulla Shoah è degno di menzione. "Al massimo - ragiona Williamson - duecentomila o trecentomila ebrei morirono nei campi di concentramenti nazisti, ma le camere a gas non sono mai esistite". Al massimo. Due o trecentomila, cosa volete che siano? Alla fine, si tratta solo di ebrei! Ma non è finita: secondo il giornalista di "Repubblica" che ha riportato la notizia, Williamson avrebbe fornito spiegazioni tecniche dettagliate, facendo notare l' altezza e la forma secondo lui inadeguate dei camini e le porte che secondo lui non erano stagne, cioè non a prova di gas.
Altra perla: "L'antisemitismo può essere cattivo solo quando è contro la verità, ma se c' è qualcosa di vero non può essere cattivo. Non sono interessato alla parola antisemitismo".
Don Davide Pagliarani, rappresentante della Comunità qui in Italia, incalzato su Williamson ha così risposto al Tg2 di sabato sera: "Io non sono uno storico e delle camere a gas non mi sono mai interessato".
Mons. Fellay, dal canto suo, afferma che lui alla Shoah crede, del resto "non si è trattato dell'unico genocidio della storia", e si sa che per la Chiesa uccidere anche una sola persona è atto estremamente malvagio, ecc. Si può scommettere che un aborto farebbe fremere di orrore mons. Fellay molto più di sei milioni di luridi deicidi.
Questi sono i nuovi pastori d'anime della Chiesa ratzingeriana (non dico cattolica). Da sabato scorso "antisemitismo" non è più sinonimo di male assoluto; ne esiste infatti anche una versione buona. E non vengano a ciarlare che l'opinione "politica" (?) d'un singolo vescovo non conta nulla: conta, invece, e il Vaticano ha sempre dimostrato di badarvi moltissimo, specie quando si è trattato di schiacciare i teologi della liberazione e di lasciar solo mons. Romero (forse vale la pena di puntualizzare che nei confronti di questi ultimi non sono previste né riconciliazioni, né misericordia, né pubblici abbracci, ecc.).
Post scriptum. Barack in arabo significa "Benedetto". Ma le analogie tra il presidente americano e il papa tedesco si fermano qui. Grazie a Dio (che naturalmente, in tutto questo discorso, non c'entra nulla).
Daniela Tuscano
Benedizioni
Innanzi tutto sul neopresidente Barack Hussein. Il quale, per aver semplicemente manifestato di voler rispettare la volontà delle donne che abortiscono (ché questo è il VERO senso dell'abolizione delle norme oscurantiste del suo predecessore W.) si è beccato le infiammate reprimende del Vaticano. Conosciamo tutti a menadito la strenua battaglia d'un pugno di maschi celibi, misogini e saccenti contro le esecrande assassine che osano violare la legge divina e, soprattutto, la potestà dell'uomo sul loro corpo-contenitore. In nome della Vita, certo. Forse dovremmo rettificare con "integrità della stirpe". Già. Perché non è forse ozioso ricordare che l'aborto era considerato un reato abominevole anche presso i fascisti e i nazisti. Quanto questi regimi proteggessero la vita umana è, o meglio dovrebbe, risultar chiaro a chiunque, comunque di questi tempi pare sia diventato opportuno ricordarlo.
Ma è evidente che qui si cerca, per parlar come si mangia, di "ciurlare nel manico". L'aborto non è che un pretesto. Il Vaticano è fortemente irritato per l'elezione di H., malgrado i verdi e ipocriti sorrisi. Tifavano per il repubblicano, antiabortista, antigay, antieutanasia, ché questi per la Chiesa di Ratzinger (non dico cattolica) sono gli autentici nemici da combattere. E, si badi bene: con questo atteggiamento i papisti non fanno altro che impedire fin dall'inizio ogni dibattito sereno e approfondito sui temi in questione. Ma, in verità, non gliene importa nulla.
Cosa importa se Barack Hussein vuol chiudere Guantanamo? Anche lì sono state stroncate vite umane, ma sembra che ai loro lamenti il Vaticano sia molto meno sensibile. Per non parlare degli altri argomenti toccati nel discorso d'insediamento, dalla disoccupazione ai rapporti con l'Islam, che meriterebbero ben altra attenzione da quella che sto prestandovi io.
Ad ogni modo: all'approssimarsi della Giornata della Memoria, la Chiesa di Ratzinger (non dico cattolica) ha pensato bene di compiere, come ha scritto l'"Osservatore Romano", un "atto di misericordia". Strano atto davvero, perché per ottenere misericordia occorre quantomeno un pentimento, altrimenti il perdono è impossibile, "per la contradizion che no 'l consente".
Questi perdonati non pentiti sono i seguaci dell'ex scomunicato arcivescovo Marcel Lefebvre. Su Wikipedia qualche suo adepto ha stilato un'agiografia del sant'uomo, ma non è difficile reperire notizie "serie" sul suo conto. Il sig. Lefebvre (fra poco lo canonizzeranno sul serio, ma io continuerò a reputarlo scismatico), in nome della Tradizione pietrificata nel passato, era un fondamentalista. Considerava il Concilio Vaticano II opera del diavolo. Rifiutava l'ecumenismo, considerava "false" le altre religioni, perché tutti dovevano (devono: i suoi successori la pensano ancora così) convertirsi al cristianesimo. Tacciava d'eresia tutti i Pontefici dopo Pio XII.
Ovviamente, da arcivescovo di Dakar, non mi risulta rifiutasse il colonialismo (tutt'altro); quanto agli ebrei, è altrettanto ovvio che si oppose con tutte le sue forze alla revoca della maledizione contro di loro, in quanto "deicidi". E due anni prima di essere scomunicato, nel 1986, ricordo bene che orde di lefebvriani invasero Roma per contestare chiassosamente l'incontro di Giovanni Paolo II con l'allora rabbino capo della città, prof. Elio Toaff. Sorvolarono i cieli della capitale in elicottero gettando volantini nei quali si leggevano le seguenti parole: "Papa fermati, non andare da Caifa".
E ricordo bene pure Ratzinger, i giorni immediatamente successivi alla scomunica di Lefebvre. "Quest'uomo ha molti meriti", rifletteva sconsolato con la sua voce bianca, flebile, quasi aerea. Si capiva chiaramente che, fosse stato per lui, non avrebbe mai e poi mai cacciato da Santa Romana Chiesa questa perla d'uomo.
Ci ha pensato un po', poi, diventato Papa, ha ritirato quella scomunica. Di sabato (il giorno sacro degli ebrei). Tra i "graziati" i vescovi Williamson, Fellay e don Davide Pagliarani. Ciò che soprattutto Williamson pensa sulle camere a gas e, in genere, sulla Shoah è degno di menzione. "Al massimo - ragiona Williamson - duecentomila o trecentomila ebrei morirono nei campi di concentramenti nazisti, ma le camere a gas non sono mai esistite". Al massimo. Due o trecentomila, cosa volete che siano? Alla fine, si tratta solo di ebrei! Ma non è finita: secondo il giornalista di "Repubblica" che ha riportato la notizia, Williamson avrebbe fornito spiegazioni tecniche dettagliate, facendo notare l' altezza e la forma secondo lui inadeguate dei camini e le porte che secondo lui non erano stagne, cioè non a prova di gas.
Altra perla: "L'antisemitismo può essere cattivo solo quando è contro la verità, ma se c' è qualcosa di vero non può essere cattivo. Non sono interessato alla parola antisemitismo".
Don Davide Pagliarani, rappresentante della Comunità qui in Italia, incalzato su Williamson ha così risposto al Tg2 di sabato sera: "Io non sono uno storico e delle camere a gas non mi sono mai interessato".
Mons. Fellay, dal canto suo, afferma che lui alla Shoah crede, del resto "non si è trattato dell'unico genocidio della storia", e si sa che per la Chiesa uccidere anche una sola persona è atto estremamente malvagio, ecc. Si può scommettere che un aborto farebbe fremere di orrore mons. Fellay molto più di sei milioni di luridi deicidi.
Questi sono i nuovi pastori d'anime della Chiesa ratzingeriana (non dico cattolica). Da sabato scorso "antisemitismo" non è più sinonimo di male assoluto; ne esiste infatti anche una versione buona. E non vengano a ciarlare che l'opinione "politica" (?) d'un singolo vescovo non conta nulla: conta, invece, e il Vaticano ha sempre dimostrato di badarvi moltissimo, specie quando si è trattato di schiacciare i teologi della liberazione e di lasciar solo mons. Romero (forse vale la pena di puntualizzare che nei confronti di questi ultimi non sono previste né riconciliazioni, né misericordia, né pubblici abbracci, ecc.).
Post scriptum. Barack in arabo significa "Benedetto". Ma le analogie tra il presidente americano e il papa tedesco si fermano qui. Grazie a Dio (che naturalmente, in tutto questo discorso, non c'entra nulla).
"Altri cinque minuti"
Ora uno studio Spagnolo condotto dall'università di Barcellona introduce una nuova variabile per il calcolo dei "tempi perfetti": il sesso.
Sembra infatti che il caffè svegli prima lui di lei, questo è il risultato degli studi sulla diversità degli effetti della caffeina nei due diversi sessi condotto su 668 volontari.
Il picco di caffeina nel sangue si raggiunge 45 minuti dopo aver posato la tazzina di caffè, ma per raggiungere un discreto quantitativo in circolo bastano pochi minuti.
Un espresso impiega circa 10 minuti per cominciare a svegliare i rappresentanti del sesso maschile, un pò di più per le femminucce, rivelatesi più pigrone.
Non solo secondo gli scienziati gli spagnoli le reazioni effettive nell'organismo, a volte si confondono con la suggestione psicologica, visto che in alcuni casi ha efficacia anche il decaffeinato bevuto senza sapere che si tratta di una priva di caffeina.
25.1.09
Senza titolo 1194
Naufrago
Questo mare
senza te
è solo distesa d’acqua
sconfinata
immota
grigia
vele cascanti
senza speranza
triste deriva
dov’è il tuo respiro
anima del mio vivere
che tutto ravviva
vieni
soffia
gonfia queste mie vele
dammi la via
sei per me ciò che per l’onda è il vento
senza te muoiono i sogni
in questo mare
sono guscio sperduto
in balia del nulla
senza approdo
Pietro Atzeni
Senza titolo 1193
Oggi Stefano è stato per la prima volta al circo. Si è divertito molto. Mi ha fatto piacere vederlo così attento ad asservare lo spettacolo, anche se cacciare 15 euro...Praticamente mi è finito lo stipendio. La settimana scorsa, invece, ha fatto il suo primo giro sulla giostra al parco, con me vicina naturalmente.
Sefano ti voglio un mondo di bene.
Tua mamma
Senza titolo 1192
Non sacrificare mai la tua
felicità, per la felicità
di un altro.
Il male più grande
è fare male a se stessi.
L'ho capito a caro prezzo.
La felicità non è gratis
quindi se ne hai
non svenderla.....
DIARIO DI BORDO N 87 ANNO II . Dottoressa in matematica ma fa la bidella: storia di Annamaria Custode , dalla Puglia all'Emilia Romagna ., La 28enne Alice Chioda tiene viva una tradizione antica Sono molte le future spose che la cercano .,“Rifiorire con due bassotti”, la storia vera del brianzolo Sandro Nigro, rifiutato dalla famiglia perché omosessuale
Una storia che Sinceramente mi sembra strana . Sono curioso di capire perchè non abbia avuto nessuna convocazione come insegnant...
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