Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
6.8.07
Senza titolo 1969
5.8.07
Senza titolo 1968
“LA STAMPA” SVELA DON GELMINI SEGRETO: “4 ANNI DI GALERA E LI SCONTA TUTTI”
“COME DETENUTO, VIENE ISOLATO PER EVITARE “PROMISCUITÀ” CON ALTRI RECLUSI”
IMBROGLIO IN VIETNAM – 1972, FINI’ DI NUOVO IN CARCERE, COL FRATELLO PADRE ELIGIO
Francesco Grignetti per La Stampa
C’è stato un altro don Pierino prima di don Pierino. Un prete che ha sempre sfidato le convenzioni, ma che di guai con la giustizia ne ha avuti tanti, ed è pure finito in carcere un paio di volte. A un certo punto è stato anche sospeso «a divinis», salvo poi essere perdonato da Santa Romana Chiesa.
E’ il don Gelmini che non figura nelle biografie ufficiali. I fatti accadono tra il 1969 e il 1977, quando don Pierino era ancora considerato un «fratello di». Una figura minore che viveva di luce riflessa rispetto al più esuberante padre Eligio, confessore di calciatori, amico di Gianni Rivera, frequentatore di feste, fondatore delle comunità antidroga «Mondo X» e del Telefono Amico.
Anni che furono in salita per don Pierino e che non vengono mai citati nelle pubblicazioni di Comunità Incontro. Per forza. Era il 13 novembre 1969 quando i carabinieri lo arrestarono per la prima volta, nella sua villa all’Infernetto, zona Casal Palocco, alla periferia di Roma. E già all’epoca fece scalpore che questo sacerdote avesse una Jaguar in giardino.
Lui, don Pierino, nella sua autobiografia scrive che lì, nella villa dell’Infernetto, dopo un primissimo incontro-choc con un drogato, tale Alfredo, nel 1963, cominciò a interessarsi agli eroinomani. In tanti bussavano alla sua porta. «Ed è là che, ospitando, ancora senza tempi o criteri precisi, ragazzi che si rivolgono a lui, curando la loro assistenza legale e visitandoli in carcere, mette progressivamente a punto uno stile di vita e delle regole che costituiranno l’ossatura della Comunità Incontro».
All’epoca, Gelmini aveva un certo ruolo nella Curia. Segretario di un cardinale, Luis Copello, arcivescovo di Buenos Aires. Ma aveva scoperto la nuova vocazione. «Rinunciai alla carriera per salire su una corriera di balordi», la sua battuta preferita.
I freddi resoconti di giustizia dicono in verità che fu inquisito per bancarotta fraudolenta, emissione di assegni a vuoto, e truffa. Lo accusarono di avere sfruttato l’incarico di segretario del cardinale per organizzare un’ambigua ditta di import-export con l’America Latina. E restò impigliato in una storia poco chiara legata a una cooperativa edilizia collegata con le Acli che dovrebbe costruire palazzine all’Eur. La cooperativa fallì mentre lui rispondeva della cassa. Il giudice fallimentare fu quasi costretto a spiccare un mandato di cattura.
Don Pierino, che amava farsi chiamare «monsignore», e per questo motivo si era beccato anche una diffida della Curia, sparì dalla circolazione. Si saprà poi che era finito nel cattolicissimo Vietnam del Sud dove era entrato in contatto con l’arcivescovo della cittadina di Hué. Ma la storia finì di nuovo male: sua eminenza Dihn-Thuc, e anche la signora Nhu, vedova del Presidente Diem, lo denunciarono per appropriazione indebita. Ci fecero i titoloni sui giornali: «Chi è il monsignore che raggirò la vedova di Presidente vietnamita».
Dovette rientrare in Italia. Però l’aspettavano al varco. Si legge su un ingiallito ritaglio del Messaggero: «Gli danno quattro anni di carcere, nel luglio del ‘71. Li sconta tutti. Come detenuto, non è esattamente un modello e spesso costringe il direttore a isolarlo per evitare “promiscuità” con gli altri reclusi». Cattiverie.
Fatto sta che le biografie ufficiali sorvolano su questi episodi. Non così i giornali dell’epoca. Anche perché nel 1976, quando queste vicende sembravano ormai morte e sepolte, e don Pierino aveva scontato la sua condanna, nonché trascorso un periodo di purgatorio ecclesiale in Maremma, lo arrestarono di nuovo.
Questa volta finì in carcere assieme al fratello, ad Alessandria, per un giro di presunte bustarelle legate all’importazione clandestina di latte e di burro destinati all’Africa. Si vide poi che era un’accusa infondata. Ma nel frattempo, nessuna testata aveva rinunciato a raccontare le spericolate vite parallele dei due Gelmini. Ci fu anche chi esagerò. Sul conto di padre Eligio, si scrisse che non aveva rinunciato al lusso neppure in cella.
Passata quest’ennesima bufera, comunque, don Pierino tornò all’Infernetto. Sulla Stampa la descrivevano così: «Due piani, mattoni rossi, largo muro di cinta con ringhiera di ferro battuto, giardino, piscina e due cani: un pastore maremmano e un lupo. A servirlo sono in tre: un autista, una cuoca di colore e una cameriera».
Tre anni dopo, nel 1979, sbarcava con un pugno di seguaci, e alcuni tossicodipendenti che stravedevano per lui, ad Amelia, nel cuore di un’Umbria che nel frattempo si è spopolata. Adocchiò un rudere in una valletta che lì chiamavano delle Streghe, e lo ottenne dal Comune in concessione quarantennale. Era un casale diroccato. Diventerà il Mulino Silla, casa-madre di un movimento impetuoso di comunità.
Gli riesce insomma quello che non era riuscito al fratello, che aveva anche lui ottenuto in concessione (dal proprietario, il conte Ludovico Gallarati Scotti, nel 1974) un rudere, il castello di Cozzo Lomellina, e l’aveva trasformato, grazie al lavoro duro di tanti volontari e tossicodipendenti, in uno splendido maniero. Ma ormai la parabola di padre Eligio era discendente. Don Pierino, invece, stava diventando don Pierino.
Dagospia 05 Agosto 2007
Non serve correre!
Cari amici dei blog, vi chiedo una cortesia. Ho postato su http://blogfrieds.splinder.comm due post "Non serve Correre!" uno in data 7 luglio uno in data 5 agosto, vi chiedo se fate qualcosa di simile e divulgate la notizia in altri blog di vostra conoscenza, possiamo salvare ancora delle vite, anch'io, avviserò le persone di mia conoscenza. Non aspettiamo i bollettini di morte. Specialmente in questo periodo che i ragazzi la sera escono per andare a divertirsi, non stanchiamoci di avvisarli.Franca Bassi
4.8.07
Senza titolo 1967
a volte non
a caso
volo distante
ed inebriato come
se fossi
l'orizzonte
piovo nella
tua fonte
per dimenare
miele e salsedine
fino al ventre
non a
caso mi perdo
tra le
stelle dei
tuoi occhi
nella banalità
dell'amore
che porta il tuo
nome
ora che mi poso
sul tuo seno
sinistro
per annoiarmi
con le tue
lacrime canto
con voce
d'usignolo per
stroncarti
la voce e
svegliarti da
questo incubo
senza croce
orami che le
radici s'espandono
nel tuo cuore
non ti chiedo
di far l'amore
solo di
spennarmi in
petali d'ombre
e poi accarezzarmi
in silenzio la
fronte fino ad
incantare tutti
i miei sogni fino
alla fine che
nessun tocchi quel
dolore commosso
che si fa cenere
quando dentro
ti vengo nel
tuo gemere
La Luce!
Immagine di Franca Bassi, Orvieto - Luce del Pozzo di San Patrizio
L'uomo deve toccare il fondo, per vedere la luce del Pozzo di San Patrizio, Dio perdonaci per il male che facciamo. Franca Bassi
3.8.07
Senza titolo 1966
A Valentina
La luna a falce
si pavoneggia in un mare
di velluto nero
e stelle
Notte d’incanto
Socchiudo gli occhi
E cavalcioni
mi dondolo nell’altalena
del sogno
di Pietro Atzeni
2.8.07
Ancora - 1
Resta ancora...a se vuoi, puoi andare. Resta ancora. Grazie per questo attimo di vita che mi dai. Resta ancora. In questo angolo di terra tra le tue braccia per un attimo ancora vorrei stare. Ma, ti prego, non mi svegliare: nel mio dolce sogno per un attimo vorrei ancora stare. Resta ancora...Ma, se vuoi, puoi andare.
Franca Bassi
"Codici di geometrie esistenziale" (F. Battiato)
La panchina su cui mi siedo domina la pianura.
All'ombra di un pino marittimo, lo sguardo accarezza i tetti delle case, i profili delle chiese.
Lontano, brilla impertinente il mare.
Due falchi scesi dalla montagna prendono quota, guidati da correnti ascensionali.
Ammiro le loro grida, l'apparente spensieratezza, la capacità di lasciarsi trasportare.
Se solo ne conoscessi il segreto.
1.8.07
i colori della vita
li culori della vita
In l’occhj li culori di la ita
e d’una troppu culta ciuintura
colti insuliata e dugna dì fiurita
data contu cu amori e tanta cura.
Eu mi li figghjulaa middi olti
la cuntintesa m’incindia lu cori
culori chi ghirraani la to solti
e di la ita aiani lu saori.
Candu ti ni sei andata, chidda mani
chissi culori l’hai pultati infattu
n’hai fattu un mazzuleddu cu li mani
pinsendi-cussì beddi undi l’agattu!-
Abà unde’ noi è sempri arru pienu
la colti nostra ha paldutu li so’ fiori
lu cieli no ci pari più sirenu
pal noi la ita abà no ha più culori.
Ma undi sei tu è tuttu diffarenti
v’è luci dugna dì, da mani a sera
e li profumi spalti da li enti
comu chi fussia sempri primmaera;
in chissu locu è celtu chi la ita
chi pal te aìa affrisciatu li balconi,
pa miraculu è torra rifiurita
e so ancora culori, canti e soni!!
Erano belli i colori della vita
in un’infinità di sfumature
come una serra splendida e fiorita
oggetto di attenzioni e mille cure.
Arcobaleno di colori intensi
toni decisi, pieni di vigore
che trascinavano l’anima ed i sensi
e della vita avevano il sapore.
Colori che hai portato via con te
tenendoli stretti fra le dita
hai realizzato uno splendido bouquet
per allietare la tua nuova vita.
Ora per noi è sempre inverno pieno
c’è sempre nebbia, dentro il cuore e fuori
il cielo non ci sembra più sereno
la vita nostra non ha più colori.
Dove sei tu però tutto è diverso
colori forti accendon l’atmosfera
ed una luce avvolge l’universo
come se fosse sempre primavera
ed in quel luogo son certa che la vita
ormai vuota di sogni e di emozioni
per miracolo è ancora rifiorita
per darti ancora colori, canti e suoni.
per chi volesse leggerne altre ( di mia zia e non ) eccovi l'url del sito creato per ricordare la figlia e non solo come testimonia questa iniziativa una delle tante dell'associazione amicidimonica : Il giorno 21 marzo, a partire dal 2007, si terrà una manifestazione intitolata: "Il primo giorno di primavera" che consiste nel dedicare una giornata di preghiera e di riflessione a tutti i giovani di Tempio che, vuoi per malattia o per incidente, hanno lasciato la vita nel corso della loro, più o meno inoltrata, primavera. A loro è stato intestato, previo acquisto, un banco nuovo della cattedrale di San Pietro appena restaurata ed è stato collocato, all'ingresso del cimitero cittadino , un alberello di ulivo, sempre a loro dedicato, come simbolo di pace e fratellanza.
per eventuali contattatti paola.scano@tiscali.it
Senza titolo 1965
In Viaggio
“Girano i Sufi in tondo nello spazio,
Nel tempo,
Salgono in verticale i monaci in clausura,
Immobili,
Viaggiano l’alto il basso senza abbellimenti
(Cadono di vertigine…
Cadono di vertigine…)
Strisciano verso il ritmo i tarantolati schiacciati dallo spazio senza tempo
Viaggiano i viandanti viaggiano i perdenti
Viaggiano i perdenti più adatti ai mutamenti viaggia Sua Santità
Consumano la terra in percorsi obbligati i cani alla catena
Disposti a decollarsi per un passo inerte più in là
Coprono spazi ottusi gli idoli
Clonano miliziani dai ritmi cadenzati
In sincrono
Viaggiano i viandanti viaggiano i perdenti
Viaggiano i perdenti più adatti ai mutamenti viaggia Sua Santità
Viaggiano i viandanti viaggiano i perdenti più adatti ai mutamenti
Viaggia la polvere viaggia il vento viaggia l’acqua sorgente
Viaggiano i viandanti viaggiano i perdenti più adatti ai mutamenti viaggia Sua Santità
Viaggiano ansie nuove e sempre nuove crudeltà
Cadono di vertigine…
Cadono di vertigine…
Cadono di vertigine…
Cadono di vertigine…”
Mentre cerco l'ispirazione per riprendere gli studi e ritentare l'esame letteratura italiana II finisco dio leggere il bel libro di poesie “Il porto degli sconfitti”di Francesco autore cittadino nato nel 1977, vive nella città gallurese. Neo laureando in scienze politiche . Fondatore e redattore della ex rivista cultura "Gemellae"( www.gemellae.it il cui archivio è disponibile online ) . Una sua poesia è stata esposta a Firenze ( Palazzo Vecchio) nella bacheca dove vengono selezionate le opere dei migliori artisti emergenti. Ha ricevuto premi e segnalazioni in alcuni concorsi poetici locali e internazionali e ha fondato insieme ad altri poeti locali l'associazione poetica in viaggio ( vedere post precedenti mi spiace di non riportare l'uirl mdella'rticolo ma no sono riuscito a trovarlo o ho poco tempo per cercarlo nell'archivio ) . Per chi volese contattarlo o chidergli una copia del libro stampato a proprie spese eccovi la sua email francescopasella@gmail.com
Fra le tante poesie in esso contenute questa è luna delle più belle e che descrive la situazione in cui mi trovo adesso
osservo senza imparare
imparo senza osservare
sono cosi rare le occasioni
in cui non vorremmo
che il domani fosse l'oggi
Devo riconoscere che rispetto alle sue poesie ( e racconti ) già precedentemente pubblicate su riviste online ( fra cui la rivista stessa Gemellae ) o su altri siti se volete leggerne qualcuna qui ne potete trovare alcune è molto migliorato e sta incominciando a dosare meglio e ad usare insieme cuore&mente .
A prima vista per chi legge il titolo del libro ( è capitato anche a me alla prima lettura ) sembra pessimista , ma poi parlando con l'autore esso può : << essere interpretato sotto un duplice aspetto: quello immediato, a rappresentare un luogo fisico permeato di luci e ombre, attuale, dispersivo e solipsista; in cui i “visionari” dissolvono i propri passi in sterili labirinti moderni, a caccia d’anestetici distillati in gocce di passione artistica. Nella seconda accezione, “ Gli sconfitti” vivono il loro “non-luogo” come approdo, darsena nella quale rifugiarsi a contemplare e meditare, in cui scrostare la ruggine accumulata nelle arterie troppo intasate dai tossici residui del pensiero. Fase transitoria, per prepararsi a veleggiare, soli e/o in compagnia verso “spiagge sicure”, lottando sino alla fine per raggiungerle prima di disperdersi tra misteriose onde in cui si intravede l’assoluto. >> Infatti esso conferma la mia teoria ovvero un titolo che indica la fine di un determinato viaggio\ percorso e l'inizio di un altro diverso .
Inoltre in esso c'è una buona contaminazione ( ad incominciare dalla copertina inviatami dall'autore ) con disegni di un altro artista locale poliedrico di cui ho recensito su queste pagine la mostra tenuta a tempio nel dicembre 2005 \ gennaio 2006 e di cui potete trovare qui l'articolo sul suo sito le sue opere .
Ora non riuscendo a scannnarizzare il disegno allegato a tale poesia e per non seccare di nuovo l'autore riporto qui due dipinti dell'artista di Tomaso pirigheddu che a mio avviso sono adattissimi a tale opera . Essi sono :
Il sogno del viaggiatore
il sognatore
N.B
tali immagini sono tratte dal sito http://www.voltidarte.it/ con il consenso dell'autore e sono prelevate dalla sezione dipinti del sito in questione http://www.voltidarte.it/opere/dipinti/dipinti.htm per coloro che volessero contattarlo per informazioni o altro posso scriverli al tom-art@tiscali.it
Concludo affermando che sia Francesco che Tomaso sono due ottimi artisti e ne sentiremo ancora parlare di loro . Essi sono capaci di descriversi e di descrivere il mondo senza : 1) parlarsi addosso ., 2) senza che : sia necessario che : << (...) ci sia uno che ti raccolga , risusciti , ti racconti a te stesso e a gli altri come in un giudizio finale . (....) >> da il giorno del giudizio di Salvatore Satta . Concludo con un altra citaziopne , essi sono per tempio , come una famosda canzone anarchica del del vbentennio : << (...) i fior più puri \ fiori non appassiti \ daI lezzo dei tuguri. (..) >> qui l'intero testo con le note storiche
31.7.07
Senza titolo 1964
...Ed eccomi qui ...
...vi porto un soffio di colore ...
...un sorriso....
e..
...un bacio grande...
Affettuosamente
Benny
L'undici settembre della chiesa
L'undici settembre della chiesa
Padre Georg e padre Doubt discutono sulla opportunità di abolire i seminari.
Il demone del sesso è entrato nella nostra struttura. E' necessario prendere provvedimenti drastici.
Basta con i dubbi, padre Doubt. La nostra missione è quella di indicare la retta via ai fedeli senza tentennare mai.
Se si continua così, la chiesa li perderà tutti i suoi seguaci.
Questi discorsi potrebbero risultare offensivi per alcuni.
Costoro fingono di offendersi perché non hanno capito la gravità della situazione.
Dove pensa che sbagliamo?
L'errore è ab ovo.
Mi scusi, ma negli ultimi tempi ho curato esclusivamente l'aspetto fisico.
Ab ovo significa dalle fondamenta.
Di cosa sta parlando?
I seminari forniscono una cultura sessuofobica - come sostengono perfino molti vescovi americani - che favorisce le perversioni sessuali. La donna viene presentata come il diavolo.
Non le sembra di esagerare?
Tutt'altro. I seminaristi non fanno che studiare, giocare a pallone e pregare.
Li costringiamo a fare questo per abituarli al sacrificio.
Però si esagera. Non si può fare il bagno vestiti e dormire con le braccia sopra le coperte e poi confessarsi tutte le volte che si cede alla tentazione del diavolo.
Spesso in seminario si stringono delle belle amicizie.
Lei sa meglio di me che gli amici sospetti vengono spiati e, se ritenuti colpevoli, espulsi dal seminario. Questo è come segregarli in un carcere di massima sicurezza.
Il prete autentico deve ignorare il suo corpo.
Allora dio perché glielo ha dato? Per farlo soffrire?
Se il giogo della castità è insopportabile, perché tanti vanno in seminario?
Perché è l'unico modo che hanno per farsi strada nella vita. Quando però si accorgono che del sesso non possono proprio fare a meno, i superiori rispondono loro di arrangiarsi con il sesso nascosto. Ecco perché tanti preti diventano dei pervertiti sessuali.
Perché si preoccupa tanto di una cosa contro natura come il sesso?
Non faccia l'ipocrita. E' la castità che è contro natura. Se il seminario inculca l'ossessione del peccato, i preti non si realizzeranno mai come uomini, per cui non potranno mai capire i loro simili.
Considerato però che per loro è indispensabile essere casti, dobbiamo aiutarli a resistere alle pulsioni sessuali con il cilicio e i digiuni.
Facciamola finita con questi strumenti di tortura...
"Tuorne areta, Santità / simmo contro 'a castità"...
Chi sono costoro? E cosa diavolo dicono?
Sono gli ultimi quarantadue seminaristi napoletani. Dicono al papa di tornare ai tempi in cui ai preti era concesso di sposarsi.
Inaudito! La situazione è diventata davvero esplosiva. Lei ha ragione. Occorrono rimedi drastici. Ha qualcosa da suggerire?
Dica al papa di affacciarsi e di promettere la chiusura dei seminari.
E' arrivato l'undici settembre anche per la chiesa, ma il papa non può farci niente. E' già tornato tanto indietro che più indietro non si può. Io non so che fare. Si arrangi.
30.7.07
Senza titolo 1963
29 luglio 2007
Marciapiedi arsi
motorini parcheggiati
fermi nell'attesa
di una piacevole brezza
illusione piacevole
che resta tale
strade deserte
pochi passanti
negozi serrati
superstiti cittadini
refrigerati dalla frescura
dell'aria artificiale dell'unico
centro del consumismo
aperto
unica salvezza
contro l'afa
soffocante
barboni sulle panchine
ubriachi chiedono elemosina
non curandosi
della torrida
giornata
immuni
a tutto ciò che li circonda
hanno altro a cui pensare.
lucia58
L'ultima volta che ho visto Elvis, cantava
Penzolava le gambe nel vuoto della notte di Roma e scuoteva la testa sussurrando "Are you lonesome tonight" e non riusciva a finire la frase. E scuoteva la testa. E "Are you lonesome tonight". E non finiva.
Era lì da ore.
Da quando, metri più sotto, una coppia di omosessuali si è baciata.
Ecco cosa è successo: nel preciso momento in cui hanno ritratto la lingua bagnata dal sapore reciproco, proprio quando smetti di baciare e ricominci a guardare gli occhi dell'altro, proprio lì,
...
sono arrivati i carabinieri a portarli via.
"Atti osceni in luogo pubblico!" hanno condannato le forze dell'ordine.
"Atti pubblici in luogo osceno!" ha esalato il fantasma di un gladiatore, ma l'ha sentito solo Elvis.
Tutt'ora non so come si sia conclusa la vicenda, suppongo che le forze del caos abbiano perso.
Un finto centurione per turisti, previa offerta di un gelato alla bresaola (della Valtellina), mi ha confidato che è finito tutto bene, ma non mi ha voluto chiarire il suo concetto di bene.
Elvis è rimasto sopra il colosseo per il resto della notte, fino a quando, illuminato dalla nostra alba, ha gridato "ARE YOU LONESOME TONIGHT? mancava il punto di domanda!".
"Elvis parla italiano?" mi sono chiesto io.
"Extraterrestre, mi porti via?" ha finalmente chiesto lui al cielo. E dallo spazio è saettato giù un vinile volante.
L'ultima volta che ho visto Elvis, quella notte, ancheggiava tutto contento alla luce del raggio teletrasporto, mentre saliva verso il disco volante e cantava solo punti di domanda. Il resto precedente della frase, probabilmente, l'aveva dimenticato.
Per chi lavora
Un saluto per chi lavora ancora, un po di colore dalla verde Puglia, grazie alle bellissime immagini che mi ha donato l'agronomo Pasquale Venerito . Consolatevi anch'io sto lavoranto, un caro saluto a tutti gli amici dei Blog. franca bassi
29.7.07
Senza titolo 1962
A Cristina
Sorridi
Ora lo so
Sei una ladra
Le tue labbra
Hanno rubato
La freschezza al mandorlo
In fiore.
Pietro Atzeni
Questo matrimonio non s'ha da fare
I dissenzienti cattolici al passo coi tempi, non potranno mai confrontarsi con un papa a spasso coi gamberi.
La chiesa ha fondato il suo potere sul controllo della sessualità. Adesso che ha perduto la capacità di esercitare questo controllo persino su se stessa vive nel terrore di perdere, oltre al potere, il monopolio dell'etica. Questo è il motivo per cui i sacerdoti sfruttano ogni occasione per scatenare crociate moralizzatrici contro i conviventi e le persone omosessuali.
Durante la celebrazione di un matrimonio in una chiesa alla periferia di Napoli, l'officiante inaspettatamente si è messo a inveire contro i progetti di legge sulle unioni civili, attaccando, more solito, i sovversivi che mirano a sfasciare la famiglia tradizionale.
La filippica ha finito tuttavia per segnare un altro punto a vantaggio delle categorie prese di mira.
Lo zio dello sposo ha ribattuto infatti che non era venuto in chiesa ad ascoltare un comizio. Visto quindi che il sacerdote lo redarguiva perché si era permesso di interromperlo, lo ha mandato a quel paese ed è uscito dalla chiesa, seguito da un codazzo di dissenzienti.
Convinto di averla avuta vinta, il sacerdote ha ripreso a scagliarsi con rinnovato vigore contro le minoranze, ottenendo come unico risultato quello di costringere a squagliarsela il resto della compagnia.
L'insolito evento ha risvegliato i credenti dal loro torpore abituale. Da tre giorni infatti in paese non si parla d'altro che delle ingerenze dei preti nei loro affari privati, che ha oramai superato il limite di guardia, e del fatto che essi non si sono ancora resi conto che su questo terreno non hanno più seguito.
28.7.07
Francesco, mio figlio ha scritto per me.
Francesco il più piccolo dei quattro figli, mi ha regalato una bellissima pianta di orchidee gialle, e ha detto: "Gialle come il sole". Non era la mia festa.
Ha scritto per me
Un pensiero con il cuore,
un pensiero che sà di sole,
un pensiero un amore.
Tuo figlio piccolo, grande e di più.
Ti voglio bene mamma.
francesco -franca bassi-
Senza titolo 1960
disteso al
tapeto tra
lacrime
di fango ed una
smorzata preghiera
quasi mi
arresto nel
silenzio della
colpa i tuoi occhi
intrisi le mie labbra
scalze lo sbiascicare
delle colpe come
stelle infrante
ancora sotto
uno strato di
rugine scola
il sangue come
cenere errante che
non sa cadere e
tutti i nostri passi
sembran lacrime
di neve che
scaldi su altra
pelle mentre
squami il tuo
sorriso tra perle
di ricordi ed il
tuo falso paradiso
resto alla finestra a
contare i corpi
nell'incertezza
che non ti voglio
se tu torni
Senza titolo 1959
Firenze - Attimi di terrore presso un call center di Firenze ieri mattina. Un noto tossico dipendente della zona, F. C., è scappato dall'opsedale Careggi di Firenze dove era stato ricoverato a seguito di una coltellata da parte di un vecchino su Ponte Vecchio e si è rifugiato presso un call center ubicato a dieci min uti dal noto nosocomio toscano. Le operatrici telefoniche si sono ritrovate dentro l'ufficio un uomo in pigiama, con un sacco per salasso trasparente fra le braccia collegato alle sue vene da un doppio tubo di plastica. Le donne alla vista del sangue hanno avuto molta paura. Due di loro si sono recate presso il bar le altre hanno chiamato i carabinieri di Firenze Rifredi. Le dirigenti del call center, notando che le forze dell'ordine non giungevano hanno ben pensato di condurlo presso l'ospedale con la loro macchina. F. C. è un ragazzo di orgini meridionali che come tanti ha tentato la fortuna al nord, non riuscendosi e cadendo nel giro della droga. Si tratta di un uomo solo, abbandonato al suo destino sfruttato da persone senza scrupoli che pur di arricchirsi non disdegnano di vendere "veleno" a chi è debole psicologicamante.
Romilda Marzari
27.7.07
i folli sono i più geniali
Per chi volesse approfondire la conosceza di mario pischedda oltre ad alcuni miei post ( qui ) lo trova anche 1) i suoi due blog il primo fatto solo di video su ilcannocchiale.it e il secondo di scritti e foto che chi mi segue conosce già ,di tiscali 2) la sua pagina personale su youtube
Per un saluto
26.7.07
Senza titolo 1958
Catene
E' qui che ti ho amato
e sono stata riamata
Ho sognato
Sogno che si ripeta
fino a quando
la nostra mente è viva
la nostra anima ci guida
verso l'infinito
l'infinito mondo degli amanti
incatenati dalla linfa
che si riproduce
giorno dopo giorno
per spezzare le catene
che ci separano fisicamente.
Ombra
CASO LETTERARIO-L'INSENSIBILITA' DEI MEDIA.
Premetto di essere un fan scatenato del mondo di Arda creato da Tolkien e della saga di Harry Potter creata da Rowling! Ho tutto,ricerco tutto,amo tutto! Sono un caso disperato,maniacale : sono Tolkien/Rowling dipendente!!!!! E per questo voglio proporvi il mio pensiero riguardo una notizia recente...il finale di "Harry Potter And The Deathly Hallows". Non capisco per quale astruso ed arcano motivo i media abbiano intrapreso una sfida su chi rivelava prima e più approfonditamente il finale e altre informazioni sull'ultimo atto della saga. Così hanno distrutto la magia di leggerlo! Perchè hanno fatto questo...questa azione dovrebbe venire punita! E' profondamente ingiusto..dovrebbe essere reato. Hanno ucciso il nostro incanto,solo per non farsi superare! Un povero tapino che non voleva farsi raggiungere dalla tanto sospirata notizia cosa avrebbe dovuto fare,se giornali,tv (in particolare i tg della Rai e di Mediaset sono sadici),internet e radio non parlavano d'altro.Avrebbe dovuto nasondersi in una grotta sott'acqua?!?! Siete dei macellai!!!!! Per esempio,"La Stampa", quotidiano nazionale con sede nella nostra splendida Torino, ha riportato il finale all' 1.01 del giorno di usita! E lo stesso "New York Times" aveva già fatto la recensione del libro! Su internet,girava già giorni prima dell'uscita una copia pirata rivelatasi autentica ed adesso alcuni siti pubblicano addirittura il riassunto dei capitoli dell'ultimo Harry Potter! E' inaudito! Dovrebbe essere perseguita penalmente una tale barbaria! Ho pieno coscienza di tutte le magagne che attanagliano il nostro pianeta, ma volevo esporre questo fatto,che nella sua fredda efferatezza rispecchia chiaramente la nostra società! Per un vomitevole scoop in più hanno dissipato il gusto della lettura e l'incanto in milioni di lettori! Complimenti per l'insensibilità e la stupidità!
Attendo con impazienza la traduzione italiana,perchè per pigrizia non ho intenzione di leggermi una pur comprensibile versione inglese.
Brian Mercury
25.7.07
Ferrara: all'opposizione di se stesso!
Continua a leggere su "Il Satiro Saggio"
24.7.07
Senza titolo 1957
Ho scoperto nuovi orizzonti...
Leggero sfiorare..
L'anima si riempe......
resto attonita ma coerente nella mia possibile incoerenza,
parlo con la luna e l'aria mi trascina...
Abbraccio materno,
bivio negato
e poi concesso
per un unico e forse ultimo Attimo.
Senza titolo 1956
A Carmen Maestra di danza
Ti ascolto
Parli con foga
Carmen
Maestra di danza
Di punte e piquet
Parli
E mentre i tuoi occhi
Fanno capriole di gioia
M’incanto.
Di Pietro Atzeni
Senza titolo 1955
Mi calo in profondità sovrumane
dentro silenzio scevri di fantasie,
attendo un domani che non viene
e resto immersa nelle mie malinconie.
Un soffio, un sussulto, un piccolo
fiore che fiorisce petali d'ambra,
dolcezza in un filo d'erba solo.
Osservo stupita la mia ombra,
il sole farla aumentare
e poi, nell'ora del rientro,
lievemente diminuire
quasi fossimo al centro
di un universo programmato,
per noi modificato.
Creato nelle sue forme,
per l'uomo che lo osserva inerme.
Senza titolo 1954
Brucia dentro perché è una colpa. Brucia se te ne accorgi, se ricordi il fuoco quando era bianco non ancora imbevuto di sangue. La notte, fuori, porta i segni della morte. Il vento racconta ciò che tutti hanno visto, anche lui complice del massacro. A me invece il compito di scrivere, a me che non ho visto, codardo, chiuso in questa stanza lontana dalle fiamme.
Hanno bussato forte che sentissi le loro grida. Le scale a quattro a quattro per arrivare in fretta sul portone che domina la valle.
«Aiuto, acqua, il fuoco. Aiuto.»
E io chiuso, accovacciato sul letto, le lenzuola fino al collo. La porta suona il grido disperato di chi vede la morte in faccia e le braccia sudano fango mentre si distendono per chiedere aiuto. Morte calda che fa cenere alta e fumo per lacrime che non vogliono cadere. Tossire e bussare a tutte le porte e correre, correre, mentre la pioggia di cenere volteggia nel cielo strisciato di scuro. Bruciano i rami secchi, le foglie cadute, il giallo sparso e i campi incolti che nessuno più degna di attenzione. Non c’è scampo per le vigne grondanti grappoli pieni. Non c’è scampo per lecci e querceti e carrubi che strepitano al suono di ghiande scoppiettanti, ma non è un suono di festa. Brucia la macchia bassa, il mirto e il lentisco e il corbezzolo. Su zinnibiri guarda i secoli che l’hanno attraversato. Il fuoco pieno di sangue galoppa su questa valle aiutato dal vento. Raggiunge gli ovili, e le bestie ingannate non hanno scampo. I pastori si bruciano le mani, hanno frasche sottili irrise dal gigante imbizzarrito.
«Aiuto, acqua, il fuoco. Aiuto.»
I visi rossi di calore tornano a bussare, agitoriu. E le grida disumane banchettano nella fortezza che mi chiudo attorno, alta sopra Curraggia che muore. Scappate! Queste sono fiamme che non perdonano i distratti. Le sirene non bastano, non possono, come un elastico indietreggiano dopo aver liberato acqua che non bagna. Il fuoco vince e galoppa e cinge d’assedio le case. Lecca i muri bianchi con il nero di un pittore crudele.
«Aiuto, acqua, il fuoco. Aiuto.»
Scappate, non è tempo di eroi, gli ultimi sono stati inghiotti, travolti dal destriero infuocato. Nemmeno domani si accorgeranno di voi. Nemmeno domani i giornali canteranno il vostro nome, forse un fiore in questo deserto di cenere. Entrate nelle case, ognuno nella propria, e ricordate quando il fuoco era bianco e non bruciava, quando l’acqua alimentava le sue lingue senza spegnerlo. Entrate nelle case e chiudete le imposte così che non si vedano sui vetri le impronte delle mani bruciate.
tratto da un post del forum anonimascrittori.it
IL 28 luglio L'ASS.FOR. ONLUS (Associazione dei Forestali della Sardegna) sta organizzando, per l'attività del progetto INTERREG III C OCR Incendi sottoprogetto “Sensibilizzazione degli scolari e del grande pubblico”,la Prima giornata europea di sensibilizzazione contro gli incendi boschivi.
Dal loro comunicato stampa : << L'incendio di Curraggia località alla periferia della cittadina Gallurese di Tempio Pausania provocò diverse vittime fra gli uomini che lottavano per spegnerlo e lasciò un segno profondo sia in coloro che vissero personalmente quella drammatica giornata sia nella memoria collettiva. Il prossimo “28 Luglio”, con una manifestazione televisiva di 12 ore si darà la possibilità ai rappresentanti dei vari Servizi Antincendio dei paesi del bacino del Mediterraneo di confrontarsi sulle attività di prevenzione e lotta al fenomeno degli incendi forestali. L'iniziativa, incentrata sul ricordo del tragico incendio di Curraggia avvenuto il 28 luglio del 1983 è occasione per la commemorazione di tutti i caduti nella lotta al fuoco. Simili tragedie accomunano la Sardegna agli altri paesi del bacino del Mediterraneo, anch'essi segnati da vittime, nella drammatica lotta contro gli incendi. Per questo, il prossimo 28 Luglio 2007, anniversario dei fatti di Curraggia, abbiamo pensato di organizzare una manifestazione alla quale parteciperanno, i rappresentanti stranieri dei paesi partners del progetto Interreg III C OCR incendi che sono: regioni della Spagna, del Portogallo, della Grecia, della Francia e dell'Italia, impegnate nella prevenzione e nella lotta contro gli incendi. La cittadina di Tempio Pausania diventerà così non solo luogo della commemorazione delle vittime dei roghi ma anche un momento, un'occasione di condivisione di strategie ed esperienze comuni ai diversi popoli. >> ecco qui soto il promo del film preso dal sito dell'associazione che ha organizzato il convegno su tale triste evento tinyurl.com/284qc6
IL video sconsigliabile a chi soffre di crisi di pianto e tacchicardia come quelle che vengono a me quando vedo o sento detterminate cose
Tale rogo di Curraggia ( la collina panoramica che sovrasta tempio ) colpi anche noi solo materialmente e non fisicamente per fortuna , infatti io e la mia famiglia abbiamo vissuto in prima persona \ direttamente quell'evento terribile e luttuoso in quanto colpi per il 60% la nostra azienda florovivaistica http://www.lafumosa.com/ ) , poi fortunatamente ci siamo ripresi anche se senza aiuti regionali in quanto la regione sardegna aiutava solo chi aveva avuto perdite di bestiame . Mi spiace a : 1) non poter mettere qui nel post -- a causa del mio spazio gratuito e quindi limitato di splinder -- il film sui curraggia che pesa 324 MB di cui vedete sopra il promo e avete l'url per scaricarvelo ; 2 ) di non riuscire a configurare lo scanner di mio padre con il mio pc altrimenti avrei messo alcune foto dell'epoca e di tale evento .
Senza titolo 1953
Senza titolo 1952
dal bellissimo e ottimo blog www.censurato.splinder.com
Nel 1977 Peppino Impastato e il suo gruppo creano Radio Aut, a Cinisi (Palermo): un'emittente autofinanziata che indirizza i suoi sforzi e la sua scelta nel campo della controinformazione e soprattutto in quello della satira nei confronti della mafia e degli esponenti della politica locale. Nel 1978 partecipa con una lista che ha il simbolo di Democrazia Proletaria, alle elezioni comunali a Cinisi. Viene assassinato il 9 maggio 1978, qualche giorno prima delle elezioni e qualche giorno dopo l'esposizione di una documentata mostra fotografica sulla devastazione del territorio operata da speculatori e gruppi mafiosi: il suo corpo è dilaniato da una carica di tritolo posta sui binari della linea ferrata Palermo-Trapani.
Per chi volesse conoscere la vita e le gesta di quest'uomo, i riferimenti principali sono: il film di Marco Tullio Giordana, I Cento Passi e il sito www.peppinoimpastato.com, da cui abbiamo tartto questo post.
Qui invece, riesumato da un angolo buio della Rete, il brano satirico "Favoletta", preso da una trasmissione dell'epoca di Radio Aut...
per chi volesse ascoltare le altre trasmissioni della radio di Peppino le trova su questo bellissimo sito
23.7.07
Senza titolo 1951
22.7.07
Genova 2001 -genova 2007
Il secondo è un Intervista di a Mark Covell giornalista inglese pestatto e quasi ucciso davcanti ala diaz di cui riporto qui sotto un estrattto per non appesantire il post e il blog qui la versione integrale
per concludere riporto lom scambio epistolare fra Carlo Gubitosa e il Capitano Ultimo preso dal libro ( pag 519-520 ) di Genova nome per nome
con questo è tutto sempre vostro Cdv ( redbeppeulisse , redbeppe , ulisse , ex ulisse )
21.7.07
Senza titolo 1950
Senza titolo 1949
partecipazione da tutta Italia
FIRENZE 26 AGOSTO 2007 ORE 10.45
PIAZZA DELLA STAZIONE
IL CCDU NAZIONALE ORGANIZZA:
CORTEO DI PROTESTA E DI INFORMAZIONE
3000 psichiatri da tutto il mondo si riuniranno per convincere la comunità
che la maggiora parte dei comportamenti dei bambini sono MALATTIE MENTALI!!
Nei loro seminari formeranno altra gente cosi da tirare a bordo sempre piu
persone , mai noi saremo li e cè bisogno di te e tutti i tuoi conoscenti.
Sono richieste 6 mila persone . PER CHI VUOLE PARTIRE IN PULLMAN DA MILANO
ore 7 via valtellina costo 25 euro.
PER INFO INCARICATO DEL CORTEO :
ZAMPETTI FABRIZIO 393 5637823.conto su di te .
CONFERMA LA TUA PRESENZA E FAI GIRARE QUESTA MAIL
Rivedendo le immagini del G8 di Genova
Ieri sera ho visto su La 7 le immagini del G8 di Genova e voglio esprimere tutta la mia rabbia verso quelle persone che hanno istigato le forze dell'ordine alla violenza. Credo che la tesi sul fatto che molti Black - Block altro non erano che poliziotti e carabinieri pagati dai Servizi Segreti per screditare il popolo dei manifestanti sia vera come è vero che l'acqua disseta. Una cosa vorrei dire alla intelligence italiana: perchè non agite così anche nei confronti dei camorristi e dei mafiosi? Perchè quando arrestate uno di loro non gli rompete la testa come avete fatto a giovani idealisti che avevavo l'età dei vostri figli. Una canzone dei 99 Posse, un gruppo napoletano musicale di estrema sinistra, recita: Super poliziotto sei il primo corrotto. Ma all' Antimafia è finita la vacanza, prima ti rompono le gambe e poi chiamano all'Ansa" Rispetto e onore sempre, invece, per i caduti di Nassiria, per Ultimo e la sua squadra, per le scorte di Falcone e Borsellino e per quanti in Terre di Camorre e Mafie rischiano la vita inimicandosi in primis i loro superiori , spesso corrotti. Chi si diverte e sfogare le sue frustazioni sessuali su giovani manifestanti dovrebbe prendere esempio da loro. Questi sono veri carabinieri e poliziotti. Romilda Marzari
Quando la verità fà paura
Stamane mentre facevo colazione ho seguito su rai uno la vicenda della ragazza stuprata dal branco in un paesino del Lazio, mi sembra, il cui sindaco ha messo a disposizione un avvocato per i sui aguzzini, perchè minori anche loro. Non sono riuscita più a bere il caffè quando hio sentito le dichiarazioni di donne le quali dicevano che la colpa è tutta della ragazzina e dicevano che èp normale per dei maschi comportarsi così. MI sono ricordatra di quando quattro anni fà, circa, sono stata violentata anche io. Quando raccontavo la vicenda tutti davano ragione a lui. "Poverinop, è easurito a cusa dei tuoi tradimenti. Ha reagito così perchè si sentiva inferiore ai maschi con cui lo hai tradito". Tutti mi inviatrono a ritirare la denuncia perchè si potevano trovare molti testimoni che avrebbero confermato le mie "perversioni" sessuali. In effetti lui mi ha usato violenza con lo stesso "gioco erotico" a cui mi ha iniziata quando eravano amanti e che a me, in fondo" piaceva. Ho ritirato la denuncia perchè lui mi inacciò anche di crearmi terra bruciata nel mondo del lavoro casertano, di dire tutto alla moglie di uno dei miei amanti. Ed io, sola con la mia sofferenza, con il mio sentirmi sporca - fallita come donna e come madre ( a seguito di quella violenza ho perso la cosa più bella che la vita mi avesse donato MIO FIGLIO) - andai a ritirare la denuncia. Dò tutta la mia solidarietà alla ragazza stuèprata e le dico non chiuderti in te stessa. datti delle mete ogni giorno. Da quattro anni lotto con la mia voglia di isolarmi dal mondo esterno. Ogni mattina indosso la maschera della donna felice quando vorrei piangere, prendere a pugni un murio duro fino a farmi male alle mani. Quelle stesse mani che nono state in grado di fermare il mio stupratore. Quelle stasse mani che mi hanno impedito di difendere la creatura che portavo in grembo. Mi raccomando una cosa: NON RITIRARE MAI LA DENUNCIA. Lotta anche per me.
Romilda Marzari
Senza titolo 1948
postato da: pappadrummer alle ore 12:00 | Permalink | commenti
categoria:
20.7.07
Senza titolo 1947
Adoro qst canzone... è vecchissima...ma è la canzone dei miei genitori... stavano insieme da circa 6 mesi... il mio papì lavorava in svizzera... prima di partire per la stagione ad ottobre gli ha dedicato qst canzone... a novembre è tornato per sposarla...
Liberazione di Padre Bossi
Immagine di Franca Bassi
Il Folletto Buzzichino è felicissimo, ringrazia Dio per aver dato la libertà a Padre Giancarlo Bossi.
Il deragliamento dell'Espresso 'Freccia della Laguna' 2002
Strage di Stato - Strage di mafia
Storia di appalti, traffici di droga ed armi sull’asse criminale Messina-Milazzo-Barcellona. A Rometta, cittadina balneare a venti chilometri da Messina, si è compiuta nel luglio 2002, l’ennesima tragedia delle ferrovie italiane. L’Espresso Palermo-Venezia è deragliato a causa, probabilmente, della cattiva esecuzione dei lavori di manutenzione dei binari. Tra le imprese esecutrici una società in mano al rappresentante provinciale di Cosa nostra. continua qui su http://tinyurl.com/26dxra
19.7.07
Senza titolo 1946
18.7.07
anche le piccoile cose di distraggono dai grandi problemi
17.7.07
Senza titolo 1945
Ma Poichè rischierei di cadere nella retorica . Oltre al video di qualità non eccelsa , sic , dell'ultioma intervista a Paolo Borsellino e alla lettera del fratello di borsellino pubblicata qui su questo blog in cui si mettono in evidenza tutti gli interrogativi ancora aperti su tale strage ,preferisco ricordarlo e far capire perchè la sua lezione è ancora viva non è morto invano visto che esistonopersone che lottano tutti i giorni contro la mafia o le mafie in particolare i ragazzi di locri noti meglio alla stmpa come www.ammazzatecitutti.org
con questo video preso da questo bellissimo sito antimafia ( parola dimenticata , salvo eccezioni , dai nostri politici regionali e nazionail di destra e di sinistra ) contromafia.altervista.org poichè non ricordo in che periodo l'avevo messa allora sotto url sul nostro blog qui trovate il vdeo integrale
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dalla nuova sardegna del 17\10\2011 di Paolo Matteo Meglio le manette ai polsi, piuttosto che una pallottola in testa. C...
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