10.2.09

Senza titolo 1248

  LA CONOSCETE LA FIABA L'AGO ?  :-)


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Ciao papà... sono tornata a casa

   tramonto                                                      Immagine di franca bassi  un tramonto per Eluana



Ciao


Non piangere papà
non piangere, ti prego
non piangere più
Sorridi,guarda la vita:
è tua.
Non piangere: io non ci sono,
ma tu papà non piangere più.
Ti prego papà porta per mano
la mamma, io sono arrivata
sono tornata a casa papà.
franca bassi


candlesbj1.gif candele image by Cora6161


Immagine in rete





9.2.09

Senza titolo 1247

  L'AVETE LETTO IL LIBRO CHI AMA TORNA SEMPRE INDIETRO ?  :-)


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Sondaggio chi ha il diritto di decidere sulla nostra vita

Sono ancora tropo amareggiato sul caso Eluana che si usino gli strumenti del potere a proprio uso e consumo con ipocrisia   e opportunismo della  peggior  specie  vedi il diverso schierarsi delle associazioni pro vita per l'aberrante legge sui clandestini e quella contro eluana , e l'aver mandato cosa non viene fatto per le cose gravi che quotidianamente succedono negli ospedali , gli ispettori insomma un uso improprio delle leggi e del diritto ) ma non tanto da voler evadere e rifugiarmi nel silenzio e in una torre d'avorio . Ecco quindi il sondaggio d'oggi . A voi decidere , indipendentemente dalle vostre posizioni sul caso Eluana






































Chi ha il diritto di decidere sulla tua vita?
la chiesa
la maggioranza parlamentare
te stesso
i tuoifamiliari se se tu sei incapace d'intendere di volere
non saprei
non mi pongo tali domande
  
pollcode.com free polls





































diopo aver risposto al primo sondaggio come decidereste della vostra vita ?
testamento bioogico
lascerei decidere ai miei familiari o tutore
suicidio assistito
suicidio
eutanasia
  
pollcode.com free polls

se la nazione si rticonosce dall'istruzione in italia stiamo freschi











Viaggio nei "diplomifici" campani. Nel programma "Presadiretta" di RaiTre (  unica i nsieme a  rai4   , e  rainews24  perla  rimasta in quella  che  è ormai diventata  una  cloaca  della rai  )    andata  in onda ieri   8 febbraio 2009


la vita di chi è disposto a tutto pur di non perdere il posto in graduatoria
E il preside disse al professore
"Non disturbi i ragazzi..."
di PAOLA COPPOLA


E il preside disse al professore "Non disturbi i ragazzi..."
ROMA - Fabbriche di diplomi, dove basta pagare alcune migliaia di euro per ottenere un titolo di studi, i voti sono alti, la presenza in classe può essere sporadica. Può costare fino 4500 euro fare l'esame di Stato in uno dei tanti diplomifici della provincia campana. Circa 70 persone hanno preso la maturità nell'ultimo anno in uno di questi centri, nessuno è stato bocciato, e così è andata negli ultimi sei anni. In un'altra scuola paritaria - che sforna 120 diplomati ogni anno - agli studenti lavoratori è richiesta la presenza una volta al mese. "Gli scritti glieli facciamo noi" garantisce un responsabile. In un altro istituto lo sforzo richiesto per sostenere gli esami è imparare una tesina di una ventina di pagine.
Un sistema che non viene alla luce perché non è nell'interesse di nessuno denunciarlo, raccontato da Domenico Iannacone, autore dell'inchiesta sui precari della scuola trasmessa ieri ne la puntata "La scuola tagliata" dal programma "Presadiretta" su RaiTre.
Fuori dalle scuole paritarie gli studenti raccontano che i professori non segnano le assenze e "i compiti in classe li facciamo con il libro davanti". Un'università telematica promette a chi paga programmi di studio ridotti a un terzo, esami solo scritti. Una laurea vale 7.900 euro. Le famiglie sborsano i soldi, i ragazzi sono promossi e se non superano l'esame di stato alcune scuole promettono di non far pagare l'ultimo anno per la seconda volta.
Qui il reclutamento degli insegnanti avviene in nero e nessuno denuncia perché che il sistema funzioni conviene a tutti. Racconta una professoressa: "Gli studenti devono avere una media alta, chi vuole in classe può spiegare, se non si oppone il dirigente scolastico, perché i ragazzi non devono essere disturbati". E denuncia: "Non sto lavorando, sto barattando punti". E un'altra dice che quanti più ragazzi riescono a far promuovere tanto più aumenta la possibilità che il suo contratto sia rinnovato.
Gli insegnanti che bussano a queste scuole sono i precari che sono rimasti fuori dagli incarichi statali. Entrano in una giungla dove si lavora gratis: la busta paga c'è, ma la retribuzione è pari zero, se va bene hanno contributi e rimborso spese, se va male pagano anche quelli. Per i professori è l'ultima spiaggia per accumulare punti e non perdere il posto in graduatoria. Fabbriche di schiavi, le definisce l'inchiesta che racconta la vita di questi precari disposti a tutto. In attesa di un posto fisso - che nella scuola può arrivare dopo i 40 anni - si adattano anche a questo.
"Con i tagli introdotti dalla riforma Gelmini per loro andrà anche peggio: nessuno li ha ascoltati, lamentano sui blog dove cova e si diffonde la rabbia di chi deve affrontare questa condizione", dice Iannacone. "Esiste un sistema di sfruttamento di questi professori senza un contratto a tempo indeterminato", continua. Passa anche dai master che portano punti per le graduatorie, e sono una scelta obbligata che arricchisce gli istituti che li erogano. E finisce con delle giornate paragonabili a un terno al lotto: da Aversa parte un treno chiamato "treno del provveditorato" che arriva a Roma in tempo per entrare in aula. Lo prende chi fa le supplenze nella capitale, e lo prendono anche quelli che aspettano la "chiamata". Loro sono a disposizione dei circoli didattici, contattati solo se c'è necessità. Si fermano alla stazione, e vanno a lavorare solo se il telefonino squilla.

 fonte  reppublica  online 





a chi mi dice che sono ateo e miscredente

'No alla religione pret-à-porter' Marco Paolini, l'attore-autore del Vajont, dice la sua sulla laicità: ''E' un senso etico'' ( video repubblica del 8 febbraio 2009)



Facciamoci un bel giro in...

Mio fratello Bruno ha diversi hobby, la pesca, la pittura, cucinare, viaggiare con il camper, e quando non può perchè il tempo è brutto, va per mare con i suoi velieri, vi presento alcune delle sue creature.


VELIERO IN COSTRUZIONE


                                                                      Veliero In lavorazione


VELIERO I


NAVE BRUNOnave                                             Questo si trova nel mio studio è un regalo di Bruno

E. E.: i cattolici non sono Ratzinger, Bagnasco e Radio Maria

Proprio per il rispetto verso E. E. (come Michele Serra, non riesco nemmeno a nominarla a causa dello scempio perpetrato dalle scimmie urlatrici attorno al suo corpo) e la sua famiglia, in particolare papà Beppino che, indipendentemente dalle scelte, nessuna persona con un minimo di coscienza UMANA - e non solo cristiana - potrebbe definire "assassino", non sono mai intervenuta pubblicamente sulla sua sciagura. Tuttavia il livello d'indecenza raggiunto da certi personaggi in questi giorni è tale, e l'immagine dei cattolici fornita dai media e dalla cricca vaticana così distorta, che come credente mi sento offesa e sfregiata, e avverto l'irrinunciabile diritto-dovere di render nota a tutti la realtà.




I cattolici non sono Ratzinger, Bagnasco, la Binetti o Radio Maria. Riporto alcune dichiarazioni di autorevoli associazioni, politici e anche religiosi AUTENTICAMENTE credenti. Di ciarpame siamo stufi.


D. T.






Mons. Casale: “Eluana lasciamola morire in pace come facemmo con Giovanni Paolo II”

«Mi sento vicinissimo a papà Peppino. Quella di Eluana non è più vita, porre termine al suo calvario è un atto di misericordia».


Nel pieno della mobilitazione cattolica contro la «condanna a morte» della Englaro, l’arcivescovo Giuseppe Casale (ndr arcivescovo emerito di Foggia-Bovino) prende le distanze dall’«accanimento contro un povero corpo martoriato, tenuto artificialmente in un limbo».



Lasciar morire Eluana è carità cristiana?


«Sì. Non è tollerabile accanirsi ancora né proseguire questo ormai stucchevole can can. C’è poco da dire: l’alimentazione e l’idratazione artificiali sono assimilabili a trattamenti medici. E se una cura non porta alcun beneficio può essere legittimamente interrotta. Perciò, lasciamo che Eluana termini i suoi giorni senza stare lì a infierire senza alcun esito né speranza di guarigione. Si è creato il “caso Eluana” agitando lo spettro dell’eutanasia, ma non qui si tratta di eutanasia. Alla fine anche Giovanni Paolo II ha richiesto di non insistere con interventi terapeutici inutili. Vedo quasi il gusto di accanirsi su una persona chiusa nella sua sofferenza irreversibile».


Vaticano e Cei combattono una battaglia durissima.


«Dovremmo smettere di agitarci contro i mulini a vento e chiederci se quella della Englaro sia realmente vita. Una vita senza relazioni, alimentata artificialmente non è vita. Come cattolici dovremmo interrompere tutto questo clamore e dovremmo essere più sereni affinché la sorte di Eluana possa svilupparsi naturalmente. I trattamenti medici cui è stata sottoposta non possono prolungarle una vera vita, ma solo un calvario disumano. E’ giusto lasciarla andare nella mani di Dio. Invece di fare campagne bisognerebbe accostarsi con pietà cristiana alla decisione di un padre».


Perché non è eutanasia?

 

«L’alimentazione artificiale è accanimento terapeutico, se la si interrompe Eluana muore. Rispettiamo le sue ultime volontà e non lasciamo solo quel padre che, appena si saranno spenti i riflettori di una parossistica attenzione, sarà in esclusiva compagnia del suo dolore. Io lo comprendo, prego per lui, gli sono vicino. Neanche io vorrei vivere attaccato alle macchine come Eluana, anche per me chiederei di staccare la spina. Proprio perché crediamo che la morte non abbia l’ultima parola, dobbiamo inchinarci al suo mistero, invece di nasconderci nelle dispute tecniche. Eluana non c’è più da tanto, da molto tempo prima della rimozione del sondino che simula un’esistenza definitivamente svanita».



Giacomo Galeazzi ("La Stampa", 5 febbraio 2009)





Il Quirinale ha fatto bene così tutela la Costituzione


ROMA - Oscar Luigi Scalfaro non ha dubbi: Napolitano si è mosso in modo ineccepibile. "Il comportamento del capo dello Stato mi pare assolutamente rispondente ai suoi poteri e alle norme della Costituzione. Il capo dello Stato può non firmare. A me capitò di farlo... Credo [...] che chiunque debba apporre una firma a un provvedimento abbia il diritto, vorrei dire il dovere, di controllare che ce ne siano i presupposti. Perciò condivido totalmente gli argomenti giuridici che il capo dello Stato ha espresso nella lettera al governo per dire: non fate il decreto, io non mi sento di firmarlo [...]".

 

Berlusconi ha annunciato di voler far approvare, sul caso Englaro, una legge con procedura-lampo. E' corretto, che il governo usi il Parlamento per sfidare un capo dello Stato che ha osato bocciare un decreto legge?


«Se il Parlamento è convocato, è convocato per fare una legge, che è il suo compito. Con grande serenità, dobbiamo dire che il Parlamento ha avuto tutto il tempo per intervenire. Sono 17 anni che questa povera creatura sofferente è ridotta così. Vari Parlamenti hanno avuto modo di fare una legge, ma non l' hanno fatto. Se oggi il Parlamento è in condizione di approvare una legge nel giro di qualche giorno, come ho sentito, fa il suo dovere. Chiunque si muova nell' ambito dei suoi poteri merita rispetto. Speriamo solo che sia una legge assolutamente equilibrata».


Nel caso Englaro è difficile trovare un punto d' equilibrio. Lei ne vede qualcuno?


«Non voglio dire nulla su questa vicenda. Premesso che sulla difesa della vita non c' è discussione, penso che si sia passato il limite. Taluni, in omaggio ai sacri princìpi, emettono sentenze definitive e giudizi irrevocabili. Sono cose inaccettabili. Incivili. Se qualcuno le fa in nome dei princìpi cristiani, io credo che i princìpi cristiani parlino di amore, di carità, di comprensione, di partecipazione alla sofferenza. Ma non vedo cosa c' entri con i principi cristiani un' invasione così aggressiva dello spazio di libertà di ciascuno».



Sebastiano Messina (da "Repubblica", 7 febbraio 2009, grassetti miei)




Eluana, cavallo di Troia dell’osceno potere

Di Eluana Englaro, crocifissa sul calvario del suo letto, non importa niente ad alcuno. E’ diventata un vessillo da issare nella guerra ignobile per assicurarsi una supremazia (Vaticano e Cei) o per rafforzare il proprio potere (governo). Berlusconi non è mai intervenuto sulla vicenda, eppure se ne parla da mesi in termini forti, ma si è sempre tenuto alla larga perché i sondaggi erano dalla parte della famiglia Englaro. Poi la svolta sulla via vaticana di Damasco.


Il Vaticano ha parlato, anzi ha chiesto (imposto?) un intervento e lui celere come un treno ad alta velocità è partito per la tangente affrettandosi subito a dichiarare che non bisogna scontentare la «chiesa». Per questo obiettivo funzionale al rafforzamento del suo governo e per accreditarsi come unico interlocutore della gerarchia cattolica, non ha esitato ad andare contro i sondaggi. Egli, infatti, è consapevole di sapere manipolare l’opinione pubblica. Ancora più vigliaccamente, non ha esitato a scaricare la responsabilità politica e morale sul Presidente della Repubblica, cogliendo l’occasione per buttargli addosso fango e ridicolizzare il suo ruolo di garante della costituzione, additandolo al ludibrio delle genti. O si fa come vuole lui, o annulla la costituzione. Non c’è altro nome per definirlo: «Alienum a costitutione».


Su tutto prevale la strumentalizzazione ignobile e immorale di una donna in coma da 17 anni e della sofferenza atroce di una famiglia che avrebbe diritto al silenzio dei non credenti e alla preghiera dei credenti. Chi li accusa di assassinio, se si fosse nel Medio Evo, accenderebbe i roghi e brucerebbe chi pensa diversamente. Sul corpo inerme e silente di una donna martire, s’intrecciano gli interessi congiunti di convergenze politiche e politico-pseudoreligiose per riposizionare il proprio vantaggio, fino al punto che il Vaticano si è schierato contro il Presidente della Repubblica («ci ha deluso»), violando così apertamente il concordato che è la vera palla di piombo al piede della laicità dello Stato italiano. Si parla di «princìpi», senza rendersi conto che la guerra dei princìpi, e la storia ne è satura, ha sempre e solo lasciato sul terreno morti e genocidi.

Oggi tutti si accorgono che togliere l’alimentazione e l’idratazione, sebbene forzate, significa compiere un omicidio. Ogni giorno in tutto il mondo, compresa l’Italia, nella più totale indifferenza di tutti, singoli e istituzioni, vediamo milioni e milioni di donne, bambini, anziani scientemente privati del cibo e dell’acqua: perché non si grida con la stessa forza e con lo stesso sdegno all’omicidio, anzi al genocidio? Perché ai negri, agli indiani, agli asiatici, ai latinoamericani, agli emigrati, ai nomadi, ai barboni, ai poveri si possono togliere alimentazione e idratazione e farli morire di fame e di sete, senza che nessuno grida allo scandalo? Perché le nazioni «evolute» per i loro interessi si accaniscono a togliere loro nutrimenti e acqua senza che nessuno li accusa di essere responsabili di stragi? Cosa c’è di diverso tra Eluana Englaro e i milioni di morti di fame e di sete sparsi nel mondo e nelle nostre città?

Berlusconi ha trasformato Eluana in un martello pneumatico per accelerare lo stupro della democrazia, togliendole il cibo del diritto e l’acqua della legalità disponendo del parlamento come della sua personale garçonnière, un lupanare all’aperto. Il picciotto che presiede il Senato ha subito risposto e si è immediatamente predisposto alla bisogna. Don Rodrigo e i suoi bravi non esitano a mandare a mare la suprema Magistratura dello Stato pur di affermare la bulimia ingorda di potere senza freno e senza legge e anche senza alcuna moralità.


Fa pena vedere la gerarchia cattolica fornicare con costui dal quale dovrebbe guardarsi perché è un insulto all’etica, alla religione e ai princìpi del cristianesimo. Sul corpo esangue e martoriato di una povera donna, inconsapevole, si stanno stringendo nuove alleanza politiche in vista di un futuro drammatico: Berlusconi Casini e fondamentalisti cattolici del PD quanto prima riformuleranno la loro posizione politica. Con la benedizione di papa, cardinali e vescovi. Povera Chiesa! Misero Stato!

Su Eluana nello stato in cui si trova dopo la sentenza della Cassazione, posso solo ripetere le parole del canonico Tosi sul letto di morte di Alessandro Manzoni: adorare, amare, tacere. Prego in silenzio per Eluana, e con il mio angelo custode mando una carezza al suo papà e alla sua mamma.

 

Genova, 7 febbraio 2009
Paolo Farinella, prete (grassetti miei)




Più silenzio e più preghiera: Lettera aperta di "Noi Siamo Chiesa" al Card. Bagnasco


NOI SIAMO CHIESA
Via N. Benino 3 00122 Roma
Via Bagutta 12 20121 Milano
Tel. 3331309765 --+39-022664753
E-mail vi.bel@iol.it
http://www.noisiamochiesa.org/


Sig. cardinale,

vogliamo esprimerLe apertis verbis quanto moltissimi credenti pensano della situazione di questi giorni, di queste ore.

 

Una prima interrogazione : perché le autorità della nostra Chiesa, con tutte le loro strutture, il loro peso nell’opinione pubblica e con la loro capacità di intervento e di interdizione sulle istituzioni, non hanno proposto, invece che quella sul caso Englaro, una campagna per fermare il disegno di legge sulla sicurezza e, in particolare, per invitare tutti i medici ed il personale sanitario a praticare una generale obiezione di coscienza nei confronti della segnalazione dei pazienti clandestini alle autorità di pubblica sicurezza ?

Ma soprattutto ci addolora il fatto che si voglia praticare la logica del “sabato”, che Gesù deplorava (Marco 2,27), usando così una astratta e ideologica concezione della vita nel giudicare la situazione concreta della povera Eluana, che è in una condizione di non-vita, senza coscienza e relazioni, senza alcuna speranza umana.


Ci sconcerta il fatto che non si sappia leggere, con onestà e verità, l’art. 2278 del catechismo della nostra Chiesa che prevede il rifiuto dell’accanimento terapeutico in situazioni come quelle in cui si trova Eluana.


Non capiamo poi come si possa avere una concezione della vita e della morte così lontana dall’accettazione della volontà di Dio, della sua misericordia e del percorso che egli ha deciso e che non si dovrebbe ostacolare, oltre ogni limite della ragionevolezza, con gli strumenti della tecnica sanitaria.


Sig. Cardinale, questa campagna, condotta con tanta veemenza, porta a conflitti istituzionali gravi ed inediti e viene meno lo stesso corretto rapporto Stato-Chiesa. Ci facciamo portavoce di quanti non riescono a farsi sentire in questo clamore mediatico per chiederLe che la Chiesa faccia un passo indietro e che scelga per Eluana e i suoi genitori la linea del silenzio e della preghiera.


Con ogni cordialità



Noi Siamo Chiesa
Roma, 7 febbraio 2009 (grassetti miei)










Senza titolo 1246

  VI PIACE IL FILM LO CHIAMEREMO ANDREA ?  :-)


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Primavera per te...


Margherita

Cosa possiamo scrivere ,sulla vita di Eluana? Una storia così triste. Creatura condannata a vivere una vita, senza viverla, nessuno di noi può schierarsi, nessuno può giudicare! Bisognerebbe provare questo grande dolore, bisognerebbe trovarsi al suo posto, per capire la sofferenza del padre.


Per Eluana


Fanciulla sorridente
non riesco a vederti
senza il tuo bel sorriso.
Perchè continuano
a mostrarci la tua bellezza?
Loro non sanno com’è adesso
il tuo corpo il tuo viso.
Sei condannata a vivere
una vita senza emozioni.
Il tuo volto oggi smunto
è privo d’ espressioni
non ha più quel bel sorriso.
Oggi non riesci più a correre
nei prati quando la priavera
è in fiore.
Le tue vesti colorate
sono rimaste a casa
e sono diventate troppo larghe.
Sono lontani quei giorni
di quando nella tua terra
felice aspettavi lo spuntare
del sole.
Forse nella tua mente oggi vedi
solo frammenti di ricordi
di un’ alba di un tramonto
ormai senza colori.
Perdonaci fanciulla
dai capelli corvini
silenziosa resti ferma
nella tua culla e aspetti muta
la tua vita la tua ora.


franca bassi


Senza titolo 1245

  QUSTA E' UNA MOTOCICLETTA MALAGUTI 125 CC CAVALCONE DEL 1977 !  L'AVETE MAI VISTA ?  :-)


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Senza titolo 1244

Non posso


 


Non posso


no


non posso guardarti negli occhi


sperdermi nell’azzurro


del tuo cielo


senza che un brivido mi prenda


mi travolga


e dolce dilaghi


sono prato


gioisco


al giorno nascente


un inchino dell’anima


sono fiore per te


mia padrona


mio sole


di te sono schiavo


felice di esserlo


 


Pietro Atzeni

8.2.09

Senza titolo 1243

  VE LA RICORDATE LA OPEL GT 1,9  :-)


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differenza fra laici e cattolici sul caso Eluana

cosi rispondo a chi mi dice che sono assasino e chi mi giudica solo perchè mi sono apposto a una violazione della costituzione il perchè al trovate spiegata in questo blog  più precisamente qui




THE WAR IN SRILANKA

Le mie foto

Senza titolo 1242

  QUESTO E' UN VECCHIO FURGONE FIAT 238 !  L'AVETE MAI VISTO ?  :-)


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Grazie Francesco



FRANCESCO LONDRAFRANCESCO LONDRA STRADAFRANCESCO LONDRA METRòFRANCESCO LONDRA PARCOFRANCESCO  LONDRA DALLA FINESTRAFRANCESCO LONDRA GIARDINO FRANCESCO LONDRA CENTRO


Un regalo di mio figlio Francesco. Per lavoro viaggia moltissimo, e gli chiedo sempre, immagini per me,  che dite mio figlio mi assomiglia? alcune immagini di londra con la neve.





per voi poeti PREMIO AD HONOREM "PILADE BRONZETTI"

 ricevo ed  inoltro



PREMIO AD HONOREM "PILADE BRONZETTI"
L'Associazione Termopili d'Italia, assegna, ogni anno 3 premi ad honorem a
personaggi che si sono distinti nel mondo della Cultura, Letteratura,Musica,
Spettacolo, Arte, Medicina .

"TROFEO ARA MARTIS DEDICATO A MATTEO RENATO IMBRIANI"
Tra tutte le liriche che perverranno al Concorso, il Comune di SAN MARTINO
VALLE CAUDINA, ne sceglierà UNA al quale sarà conferito il Trofeo ARA MARTIS
La serata finale di premiazione dei poeti si terrà il giorno 4 Luglio 2009
,alle ore 17,00 .
I Poeti premiati e segnalati verranno avvertiti telefonicamente o per
lettera.
Ogni autore è responsabile di quanto contenuto nei propri elaborati. Le
poesie non saranno in nessun caso restituite. Ai sensi dell'art. 10 della
legge n° 675 del 1996, si informa che i dati personali saranno utilizzati
unicamente ai fini del premio. Le opere pervenute non saranno restituite.

Il presidente dell'associazione
(Francesca Prata )
Castel Morrone 1\11\2008 Email :mic.marra@alice.it

HOTEL
CASERTA ANTICA

VIA TIGLIO CASERTAVECCHIA-81020 CASERTA
TEL./FAX 0823371158-0823371333 -P.IVA 0163095061

IN OCCASIONE DEL CONCORSO PREMIO TERMOPILI D'ITALIA PER I POETI CHE
ALLOGGERANNO PRESSO LA STRUTTURA UNO SCONTO - 20% SULLE TARIFFE.

Senza titolo 1241

  VE LA RICORDATE LA CANZONE DI CLAUDIO BAGLIONI QUESTO PICCOLO GRANDE AMORE ?  :-)


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Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata IX SE NON POTETE SCAPPARE USATE I GOMITI E LE GINOCCHIA

 puntate  precedenti  puntata  I  e II  puntata  III  Puntata  IV Puntata  V Puntata VI Puntata VII Puntata VIII  Se vi trovate in una situa...