[... ] Lo distingue da questi ultimi la volontà di distruggere l'oggetto odiato, e la percezione della sostanziale "giustizia" di questa distruzione: chi odia sente che è giusto superiore , , al di là di leggi e imperativi morali, distruggere ciò che odia. [...] Si parla di "oggetto" odiato anche nel caso di odio verso persone, perché queste non vengono considerate propri simili, esseri umani come chi odia, ma appunto oggetti invece che soggetti. [...] da https://it.wikipedia.org/wiki/Odio
Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
14.8.21
non esistono più gli odiatori di una volta che diavano le idee e ma rispetto nel limite del possibile le persone . Mie riflessioni dopo la shitstorm contro Gino Strada
13.8.21
Deborah, trans che sfida l'Aids col sorriso: "Io, prostituta per reazione, stuprata da mezzo paese" ed altre storie
Deborah è una donna di cinquant'anni che ha vissuto tante vite. Deborah è stata violentata fino a diventare prostituta dall'età di dieci anni. Deborah prese l'aids quella volta in cui trovò un uomo e lo sposò. Deborah è stata sulle copertine e in tv nei rampanti anni prima della crisi. Deborah l'hanno conosciuta in tanti, anche se lei oggi vive in una struttura dove nessun amico la va a trovare. Io invece ci sono andato perché la storia di Deborah è una storia che volevo raccontarvi. La storia di Deborah va saputa. Un grazie particolare ad "Alfaomega Associazione Volontari"
Nei tunnel di Porto Flavia, miniera vista mare
Apre ai visitatori un gioiello centenario dell’ingegneria, studiato per imbarcare minerali sulle navi. Oggi offre panorami incantevoli. E un tuffo nella storia sarda
di Ilenia Mura
Il paese che lavora l'argilla come gli etruschi
Castelviscardo tramanda le tecniche antiche: si modella a mano, la fornace è senza elettricità. E i manufatti sono preziosi per i restauri. Come quello del tempio di Alatri
di Francesco Giovannetti
La battaglia dei writer per i muri da dipingere
A Genova c’è voglia di street art. E se il Comune pubblica un bando per attirare firme internazionali, gli artisti locali rivendicano spazi per esercitare la creatività
di Massimiliano Salvo
ma le istituzioni e la cultura maistream sanno parlare solo di quota rosa ? e ignora Disuguaglianze, sfruttamento e logica del profitto nelle scuole e nelle università il casoi delle donne nell'università di Pisa Normale di Pisa, l'accusa di tre neolaureate al sistema universitario: "
Normale di Pisa, l'accusa di tre neolaureate al sistema universitario: "Disuguaglianze, sfruttamento e logica del profitto"
"Proprio perché la scuola ha significato così tanto per noi, vorremmo oggi provare a spiegare come mai quando guardiamo noi stessi o quando ci guardiamo intorno, ci è difficile guardare questo momento di celebrazione senza condividere con voi alcune preoccupazioni". Inizia così il discorso tenuto da Virginia Magnaghi, Valeria Spacciante e Virginia Grossi, neo diplomate alla Scuola Normale Superiore di Pisa.
"Proprio perché la scuola ha significato così tanto per noi, vorremmo oggi provare a spiegare come mai quando guardiamo noi stessi o quando ci guardiamo intorno, ci è difficile guardare questo momento di celebrazione senza condividere con voi alcune preoccupazioni". Inizia così il discorso tenuto da Virginia Magnaghi, Valeria Spacciante e Virginia Grossi, neo diplomate alla Scuola Normale Superiore di Pisa.Le tre dottoresse hanno apertamente criticato il sistema accademico italiano per l'impostazione "neoliberale dell'Università", per quella che definiscono una spinta alla competitività estrema, per la rinuncia a una presa di posizione nel dibattito pubblico e per la disparità uomo-donna nel contesto accademico.
"Vi chiediamo di prestare attenzione quando di fronte a voi avete una donna, vi chiediamo di pensarci due volte quando una ricercatrice è incinta, una professoressa è madre o quando un'allieva rimane ferita di fronte a un commento che voi ritenete innocuo". Ecco un estratto del loro discorso.
Non sono una quota rosa
Mar 25 Mag 2021 | di Angela Iantosca | Editoriale
Prima di cominciare la lettura di queste poche righe, metti da parte il pregiudizio e ascolta cosa ho da dire.
Ho sempre pensato di non voler essere una quota rosa. Non mi sento una specie da proteggere, non ho bisogno che qualcuno obblighi qualcun altro a scegliermi solo perché sono femmina. Quello che voglio è essere presa in considerazione perché porto un valore, perché so parlare di qualcosa, perché posso fare la differenza.
Non ho mai contato quanti uomini ci fossero ad un dibattito. Ho sempre ascoltato tutti, pensando alle loro parole e al valore che realmente ognuno degli intervenuti portava. Ho sempre ascoltato provando ad imparare dalle parole degli altri, se c’era da imparare, e a dare tutto ciò che avevo da dare in quanto esperta in qualcosa, non in quanto femmina.
Non mi rassicura vedere tante donne in un luogo, se la loro presenza diventa un atto discriminatorio verso chi si meriterebbe più di loro quel posto e che appartiene ad un altro genere. I nomi dei presenti ad un convegno mi interessano perché la loro storia umana e professionale (non il sesso) determina la scelta di parteciparvi o meno.
Credo che stiamo cominciando a superare i limiti del buonsenso e non ci rendiamo conto che, al contrario, stiamo facendo la stessa cosa.
Se ho un maschio più bravo di una femmina e prendo una femmina perché devo rispettare le quote rosa, che cosa sto facendo se non una discriminazione verso quel maschio ?
Torniamo a ragionare da persone e non per categorie mentali.
Anna, prima assistente sessuale per disabili in Italia: "Così insegno a vivere l'intimità"e Quattro storie di sesso e amore, in carrozzina
Con il post d'oggi proviamo a smontare " il mito " che assistenza sessuale per i disabili sia prostituzione o sesso mercenario . Il sesso per i disabili non è come per noi diversamente normali . Bellissimo e toccante anche le persone disabili anno bisogno di fare l'amore o di avere una sessualità , perchè pur essendo persone con ridotta mobiltà per il resto hanno voglia e bisogno come noi BIPEDI
Anna Senatore e Matteo Salini si sono incontrati diverse volte in 8 mesi: lei è una operatrice olistica di professione, lui un 39enne tetraplegico che non ha mai avuto rapporti sessuali con una donna. E non si è arrivati a questo neanche con Anna, prima tirocinante OEAS (operatore all'emotività, all'affettività e alla sessualità) grazie al corso organizzato dall'associazione LoveGiver, da sempre impegnata per il riconoscimento di questa figura professionale. "Senza di lei non avrei mai potuto fare tante esperienze" sottolinea Matteo, protagonista nelle scorse settimane con la sua assistente anche di una serie prodotta da Deriva Film (che ha gentilmente concesso alcune immagini) e Rai 3.
I disabili fanno sesso? Quanto cosa come dove? Quali sono i limiti, le barriere, le difficoltà e i pregiudizi? Io ho cercato di scoprirlo incontrando due donne e due uomini che per spostarsi usano una carrozzina. Sono emerse quattro storie molto diverse fra loro ma accomunate dalla passione per la vita e dalla voglia di stroncare ogni stereotipo. Incontrando queste persone ho deciso di porre loro le domande più dirette, senza filtri, senza mediazioni, senza censure. Storie vere di gente che lotta, e spesso gode pure.
12.8.21
Paralimpiadi Tokyo2020, atleti azzurri in partenza dall'aeroporto di Fiumicino
[...] Il neurochirurgo polacco naturalizzato inglese Ludwig Guttmann organizzò una competizione sportiva nel 1948 per veterani della seconda guerra mondiale con danni alla colonna vertebrale o varie menomazioni; nel 1952 anche atleti olandesi parteciparono ai giochi, dandogli un carattere internazionale. La competizione prendeva il nome da Stoke Mandeville, la cittadina del Buckinghamshire che ospitava annualmente tali gare. Ed Nel 1958 il medico italiano Antonio Maglio, direttore del centro paraplegici dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, propose di disputare l'edizione del 1960 a Roma, che nello stesso anno avrebbe ospitato la XVII Olimpiade. I Giochi si disputarono dal 18 al 25 settembre, con la presenza di 400 atleti in rappresentanza di 23 Paesi. L'edizione di Roma segnò l'avvio del percorso che avrebbe condotto alla nascita delle Paraolimpiadi nella forma attuale[3]. Infatti, I "IX Giochi internazionali per paraplegici" furono posteriormente riconosciuti come I Giochi paralimpici estivi nel 1984, quando il Comitato Olimpico Internazionale approvò la denominazione "Giochi paralimpici" [...]
da https://it.wikipedia.org/wiki/Giochi_paralimpici
Le gare si terrano dal 25 agosto al 5 settembre 2021 (inclusi). Le cerimonie di apertura e di chiusura si svolgeranno presso lo Stadio nazionale del Giappone. Ecco il calendario
di F. Q. | 11 AGOSTO 2021
HOME SPORT PARALIMPIADI TOKYO2020, ATLETI AZZURRI IN PARTENZA DALL'AEROPORTO DI FIUMICINO
Paralimpiadi Tokyo2020, atleti azzurri in partenza dall'aeroporto di Fiumicino
Non si è ancora spento l’eco per la spedizione azzurra record alle Olimpiadi che è già tempo per la 16esima edizione dei Giochi Paralimpici estivi di Tokyo, al via il 24 agosto: con i nuotatori e gli schermidori, dall’aeroporto di Fiumicino, è in partenza infatti nel pomeriggio, sul volo Alitalia, il primo corposo gruppo della squadra azzurra, 65 in tutto tra atleti, tecnici e accompagnatori. “Per me è un emozione grandissima è la mia prima partecipazione a una paralimpiade. Darò il massimo e speriamo vada tutto per il meglio”, così Edoardo Giordan, schermidore romano, a pochi minuti dal volo per la capitale giapponese. L’Italia si presenterà a questo prestigioso appuntamento con una squadra che è già da record. Saranno infatti 113 gli azzurri che parteciperanno alla massima competizione paralimpica in 15 discipline, con una presenza femminile superiore a quella maschile
Manuale di autodifesa I consigli dell’esperto anti aggressione Antonio Bianco puntata IX SE NON POTETE SCAPPARE USATE I GOMITI E LE GINOCCHIA
puntate precedenti puntata I e II puntata III Puntata IV Puntata V Puntata VI Puntata VII Puntata VIII Se vi trovate in una situa...
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https://www.cuginidicampagna.com/portfolio-item/preghiera/ Una storia drammatica ma piena di Amore.Proprio come dice la canzone Una stor...
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dalla nuova sardegna del 17\10\2011 di Paolo Matteo Meglio le manette ai polsi, piuttosto che una pallottola in testa. C...
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Aveva ragione de Gregori quando cantava : un incrocio di destini in una strana storia di cui nei giorni nostri si è persa la memor...