18.1.07

Senza titolo 1588

non ho nulla da nascondere, quindi...


ieri ho chiesto *pieta' *alla finanziaria AGOS...se potevo saltare la rata di febbraio...di appena  229, 73 euri...si mi hanno risposto, pero' se la trovera' in coda  alla fine...pazienza ho risposto, chi vivra' vedra'!!!


poi la Agos è cosi  generosa che su una misera pensione di 700 euri ti concede anche di avere un credito a scalare, anzi due, per me e mio marito, quindi possiamo spendere entro certi limiti - i nostri sono di 2500 euri in toto...x due... e ci  ritirano altri 80 euri al mese x due...gli interessi si aggirano intorno al 15 % l'anno...amiamo molto la cultura, non possiamo farne a meno sarebbe come ucciderci se non potessimo comprare un quotidiano al giorno e un libro o dei film taroccati, ma decenti a 5 euro,  siamo entrati nell'ingranaggio  e nel fascino delle carte di credito senza conti in banca...


ma ditemi voi se si puo' vivere dopo aver lavorato una vita a schiena dritta  con una pensione di 700 euri al mese, e 25 anni di contributi...e vogliamo dire cosa le donne hanno fatto negli anni addietro, chi accudiva gli anziani genitori e li accompagnava ad una morte serena?  non esistevano le badanti a quattro soldi a cui delegare i propri vecchi.( si facevano delle rinuncie, e ci si sacrificava per la famiglia)


Volevo anche dire che Beppe Grillo  ha scritto  sul suo blog che pubblichera' un libro chiamato  " I CRAVATTARI"...con le storie ricevute  e raccontate da tanti partecipanti al blog...io lo intitolerei "L'olocausto dei poveracci" Peccato, veramente peccato che c'è in Italia una grossa fetta di italiani che  non è  in grado di usare il computer ed internet...è come se non esistesse...se ne parla in maniera astratta...mi piacerebbe sapere come campa quel milione di pensionati  al di sotto degli 800 euri al mese...e quanti sacrifici si fanno invece per mantenere quelli  con le pensioni d'oro!


Senza titolo 1587

PRODI SE NE DEVE ANDARE....


PRIMA  DELLE AMMINISTRATIVE DI APRILE...STA FACENDO SOLO DANNI!


POI BERTINOTTI CON QUELLA DONNA CHE E' SUA MOGLIE DIVENTATA LA BADANTE DEL BANCHIERE D'URSO, FESTAIOLA  E SPENDACCIONA...spa05_gabriella-bertinotti_mario-dursoLA GRANDE ATTRAZIONE DI DAGOSPIA, NON MANCA MAI...NEI VARI PARTY (notare borsa  luis vuitton da mille dollari )HA PORTATO IL PARTITO A PERDERE PEZZI NOTEVOLI...CHE CAXXO TI VUOI RIFONDARE, BERTY...PORTA TUA MOGLIE NEI CALL CENTER O  TRA LE BADANTI...CHE TRISTEZZA  BERTY...VERO' ?...HA PROPOSITO E LA CASETTA  IN CAMPAGNA COME VA? LA COPPIA LANTE DELLE ROVERE O IL BANCHIERE CI SI TROVANO BENE?far06_lella-bertinotti_durso_tnCHE CARINI!!!!!!!!!!!!!!


PREDICARE BENE E RAZZOLARE BENE...PREGO...IL POPOLO BUE E' CRESCIUTO!


17.1.07

Senza titolo 1586



Proprio mentre leggo i post  di Solaria  e  di scarabocchio\Comicomix ---  trovate sotto gli url  dei loro post  --- e  vedo questa  foto ---
tratta   dal sito altravcicenza  trovate alla fine del post  l'url ---  e leggo   dalla  didascalia  che  :  il  Perimetro segnato in rosso allargamento base militare per rifornimenti e partenze per guerre infinite dal territorio italiano. Tutto gratis senza impegni e con inchini .

Perimetro segnato in rosso allargamento base militare per rifornimenti e partenze per guerre infinite dal territorio italiano. Tutto gratis senza impegni e con inchini.



 mi viene da canticchiare  questa  canzone    di Ligabue -Pelù-jovanotti 
Scritta al tempo della guerra del Kosovo durante la quale dalle basi italiane partivano i jet NATO per i raid aerei sulla Serbia che hanno provocato migliaia di morti. Il governo di centrosinistra era all'epoca presieduto dal diessino Massimo D'Alema.

IL MIO NOME E' MAI PIU'

Io non lo so chi c'ha ragione e chi no
se è una questione di etnia, di economia,

oppure solo pazzia: difficile saperlo.
Quello che so è che non è fantasia
e che nessuno c'ha ragione e così sia,
e pochi mesi ad un giro di boa
per voi così moderno

C'era una volta la mia vita
c'era una volta la mia casa
c'era una volta e voglio che sia ancora.
E voglio il nome di chi si impegna
a fare i conti con la propria vergogna.
Dormite pure voi che avete ancora sogni, sogni, sogni

Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più...

Eccomi qua, seguivo gli ordini che ricevevo
c'è stato un tempo in cui io credevo
che arruolandomi in aviazione
avrei girato il mondo
e fatto bene alla mia gente
(e) fatto qualcosa di importante.
In fondo a me, a me piaceva volare...

C'era una volta un aeroplano
un militare americano
c'era una volta il gioco di un bambino.
E voglio i nomi di chi ha mentito
di chi ha parlato di una guerra giusta
io non le lancio più le vostre sante bombe,
bombe, bombe, bombe, BOMBE!

Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più...

Io dico si dico si può
sapere convivere è dura già, lo so.
Ma per questo il compromesso
è la strada del mio crescere.
E dico si al dialogo
perchè la pace è l'unica vittoria
l'unico gesto in ogni senso
che dà un peso al nostro vivere,
vivere, vivere.
Io dico si dico si può
cercare pace è l'unica vittoria
l'unico gesto in ogni senso
che darà forza al nostro vivere.

Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più, mai più, mai più
Il mio nome è mai più...




Dopo (  ma come non condividerlo da Sardo , in quanto nell'isola sono presenti il maggior numero di poligoni e basi Usa e Nato   a livello nazionale   di cui  una , precisamente ,  quella della  madalena  ,  per  fortuna  è  in smobilitazione   a 70\90 km dal mio paese )  il post durissimo  del cdv  Solaria con relativo commento di  diarioacido ( qui  a sinistra la sua  vignetta  )   e
  quello   comico \ sarcastico  della  " famiglia "   scarabocchiocomicocomix nostri cdv  ( a cui vanno i miei complimenti  erano anni    che non ridevo cosi , vedo che Riccardo Orioles il curatore e  ideatore  della notissima in quasi 10 d'attività   catena di san libero  qui  tutti i numeri   sta  facendo proseliti anche qui  splinder  )  di cui riporto qui al centro  la loro  vignetta  . Riporto  sotto in questo post questa lettera da mandare   ( intasiamoli l'email e faciamo mail bombing qui trovate delle  news per chi volesse sapere  cosa  sia  e  come farlo  ) alle istituzioni . Essa è tratta dalla Newsletters disarmo del 16\1\2007  di del portale www.peacelink.it e sempre  dalla stesa  Nw  di peacelink  riporto  una  bellissima lettera a napolitano   dell'ottimo Antonello Repetto, una delle figure più sincere e pure, di animo e di parola, della "nonviolenza in cammino" - a seguito del "tradimento" di quei parlamentari "pacifisti", morenti "per delle idee ma di morte lenta", che, dopo sublime e attento balletto, hanno finito per votare il rifinanziamento del massacro afghano; e visti i succosi stanziamenti "in armi" che la "finanziaria" naturalmente prevede -, ha deciso di restituire la tessera elettorale al Presidente della Repubblica. Credo  che smettero   di votare e credere nel "sistema pseudodemocratico clientelar-mafioso a manipolazione di consenso", e quel certificato per me ha davvero poco valore. Se non fosse che tale restituzione comporta, in qualche modo, il riconoscere l'autorità del presidente - non la riconosco né istituzionalmente né, meno che mai, umanamente: il miglioristaflirtava col Bettino, passerà alla storia per l'introduzione dei CPT e per aver preso, insediatosi sullo scranno, a chiamar pace ciò che ieri chiamava guerra; lo farei anch'io. Anzi, lo farò sicuramente.


 



---------------------------- Original Message ----------------------------
Subject: lettera a Prodi - no all'ampliamento della base di Vicenza - Loc
From: "LOC" locosm@tin.it
Date: Tue, January 16, 2007 10:32 pm
--------------------------------------------------------------------------



Vi inviamo la email che abbiamo inviato in ordine di elenco sottostante. Oggi 16 gennaio alle ore 22,20 ci hanno telefonato da Vicenza che i manifestanti hanno occupato i binari della stazione.Prodi da Bucarest ha dichiarato un sì per l'ampliamento alla base.Andiamo bene come si voleva dimostrare .......
ciao
Max

Inviate  pure  la lettera  alle persone in elenco e non solo  per rafforzare  il dissenso  a simile decisione

On. Romano Prodi
Presidenre del consiglio  dei ministri
Palazzo Chigi  06 67793085 -6798648
Piazza colonna  370  00187 Roma
redazione.web@governo.it

p.c.

On.
Alfonso Pecorario Scanio
Ministro
dell'Ambiente
segr.ufficiostampa@minambiente.it


On.
Paolo Ferrero
Ministro
della Solidarietà Sociale
segreteriaministroferrero@solidarietasociale.gov.it


On.Bianchi
Ministro dei trasporti
segreteria.bianchi@infrastrutturetrasporti.it



Milano 16-1-07
Oggetto : contrarieta' all'ampiamento della base di Vicenza






Gentile Presidente Prodi
con la presente le scriventi Associazioni ribadiscono il loro NO all'ampliamento della base USA di Vicenza ed invitano il governo italiano a decidere in tal senso nel Consiglio dei Ministri fissato il 26 gennaio p.v.
Il problema, a nostro parere, non e' semplicemente opporsi ad un ampliamento delle servitu' militari nefasto socialmente ed ambientalmente per la citta' veneta; ma contrastare un progetto funzionale per la "guerra unica" al terrorismo dichiarata dagli USA in termini inaccettabili per lo stesso programma dell'Unione, per gli interessi del nostro Paese oltre che per la vocazione pacifista del patto fondativo della nostra Repubblica sancito dalla Costituzione . In questa inaccettabile logica di guerra "globale, preventiva e parmanente" la base di Vicenza, ospitando la 173 Brigata, sara' il perno operativo del fronte Sud per le operazioni unilateralmente perseguite dagli Stati Uniti. E' quindi in gioco, in questa decisione, oltre la sovranita' nazionale, la credibilita' di una impronta indipendente, europea, di pace della politica estera italiana. Una risposta negativa Sua e del Suo governo, si aggiungerebbe alla non comprensione delle Vostre scelte operate ad esempio in Afghanistan, in Nigeria, in Libano, in Iraq: non siamo a conoscenza in esse dei piani "di pace" da Voi dichiarati, mentre ogni giorno sui media vediamo in quegli scenari azioni di guerra, di violenza inaudita. Inoltre non comprendiamo l'aumento delle spese militari operato in Finanziaria, sottaciuto di fronte alle dichiarate difficoltà finanziarie di molti settori sociali e culturali dell'Italia. Con queste motivazioni, essendo soggetti attivi nel Movimento Pacifista italiano ed in particolare per le campagne di obiezione di coscienza al servizio militare e alle spese militari, dichiariamo il nostro appoggio alle lotte popolari contro la base militare a Vicenza, e l'opposizione alle armi di distruzione di massa presenti sul nostro territorio. In caso di sordita' alle richieste popolari la resistenza nonviolenta continuera' e noi ne sareme parte integrante con le nostre idee, le nostre proposte, il nostro impegno. Chiediamo al governo italiano di sottoporre comunque questa decisione ad un preventivo dibattito parlamentare.


Distinti saluti per le segreterie Lega Disarmo Unilaterale - Lega Obiettori di Coscienza – Riconciliazione Alfonso Navarra - Massimo Aliprandini - Francesco Lo Casci
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Non voterò più in obbedienza al 5° Comandamento  Si svuotino, finalmente, gli arsenali e si riempiano i granai! Basta con l'aumento delle spese militari e le guerre

 

17 gennaio 2007

 

Signor Presidente

La informo che il Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica, tramite il prefetto di Cagliari ed il Comune di Carloforte, ha provveduto a restituirmi la mia tessera elettorale che io Le avevo inviato per protestare contro la decisione del Parlamento di aumentare le spese militari e di autorizzare le missioni di "pace", in verità vere e proprie guerre che violano l'articolo 11 della Costituzione.Le torno ad inviare, allegato alla presente, la mia tessera elettorale e aggiungo che provvederò ad annullarla scrivendoci sopra il testo del 5° Comandamento: "Non uccidere". Basta con le spese militari e le guerre.L'Italia sta infatti violando l'articolo 11 della Costituzione.La informo che non mi recherò più a votare sinché Lei, che è il capo supremo delle Forze Armate, ed il Parlamento, continuerete ad avallare l'aumento delle spese militari e le guerre!La mia coscienza di cittadino e di cristiano mi impone di continuare a perseverare con le mie azioni di disubbidienza civile.
Si svuotino, finalmente, gli arsenali e si riempiano i granai ! 
Basta con le spese militari e le guerre !

Concludo questo post  con la risposta   datami   dal  fondatore  del progetto Laboratorio Eudemonia
( trovate  sotto ala fine del post  il sito  )  quando  ho riportato  l'intervento ( mi scuso se non l'ho contattato  ) del cdv  solaria  nella Lista disarmo di peacelink
<< 
è ora di immaginare altre forme di governo questa gente è andata, sono rrecuperabili l'intero sistema politico basato sui partiti è da abbandonare Quando sono nate le nostre democrazie, sono comparsi anche i partiti. Si è trattato di un fenomeno naturale che, per i tempi in cui accadde, probabilmente era la cosa più opportuna. Ora: la nostra evoluzione sociale è basata sul maggior affinamento percettivo ed espressivo che nel tempo riusciamo ad acquisire, per lo più grazie ai più progrediti strumenti tecnologici conquistati. Se nei tempi andati i partiti politici riuscivano, data la generale arretratezza culturale e tecnologica, a dare una risposta accettabile alle istanze sociali, da lungo tempo, ed ancor più oggi, il sistema politico basato sui partiti, dato il generale avanzamento delle nostre società, non è più considerabile adeguato
Essenzialmente :




  1. - i partiti dividono la società in blocchi contrapposti, dimenticando che qualsiasi organismo, anche quello sociale, per funzionare bene deve avere una coesione di elevato livello tra tutti i suoi individui. Il sistema dei partiti, basato proprio sulla parzialità, non fa che creare un clima di diffusa, generale incomprensione ed astio, che nei momenti più critici non può non sfociare in manifestazioni di vera e propria violenza.

  2.  i partiti, in quanto grossi blocchi chiusi di persone, hanno una sensibilità minima rispetto a quella necessaria per un buon andamento della società. Essi sono in grado di percepire solo ciò che è ultramanifesto, solo ciò che è divenuto spropositatamente grande, non riuscendo a percepire i minuti quanto imprescindibili elementi attraverso cui invece si esprime la vita.

  3. i partiti, per la stessa ragione: in quanto grossi blocchi chiusi di persone, sono lenti ad adeguarsi alle continuamente mutanti situazioni della realtà.

  4. - i partiti pensano ed agiscono basandosi più che su ogni altra cosa sul principio della forza esercitabile dalla massa fisica risultante dalla somma dei corpi dei suoi singoli associati. Essi non impostano la loro esistenza sulla razionalità, su ciò che è giusto sia, ma propriamente sulla forza: "l'unione fa la forza" è appunto il detto dal quale si fanno più rappresentare. E così la società non evolve bensì s'appende dove si raggruppa il maggior numero di persone.

  5. - i partiti sono entità votate alla crescita continua. Mai vi potrà essere un partito che si autolimiti in dimensioni o perseguimento del potere . Questo a prescindere da quali che siano le reali esigenze del tempo. Di fatto il partito pensa ed agisce in modo sbagliato in partenza, il numero dei suoi associati  [ leggasi numero  d'iscritti   e di tessere ]  essendo una fissazione tale da offuscare qualsiasi contingenza


                                                                           

Tutto ciò va naturalmente esteso anche alle associazioni, che dai partiti hanno preso e conservano tuttora forma e struttura.Il fatto che questi temi non siano affatto all'ordine del giorno presso alcun centro di riflessione sociale mostra in quali condizioni di arretratezza viviamo e quali strade senza uscita stiamo percorrendo.Con cosa sostituire il sistema basato sui partiti? Questo è un compito che attende ognuno di noi, chiunque percepisca che il mondo non può cambiare senza cambiare in profondità la nostra organizzazione essendo automaticamente chiamato a rifletterci su.In sintesi: dobbiamo trovare il modo per passare dal governo della forza a quello dell'intelligenza. Altrimenti abbiamo voglia ad invocare la pace ...

>>




 APPROFONDIMENTO




Senza titolo 1585

YANKEE GO HOME!


Berlusconi non aveva ancora finito di dire che Prodi è amico degli hezbollah e nemico degli americani, che il nostro buon governo di centro-sinistra lo ha subito tranquillizato dando il via libera alla costruzione dell'ennesima base americana su suolo italiano, a Vicenza. Fassino aveva tentato, a voce bassa, per non disturbare troppo, a proporre un referendum per sentire cosa ne pensasse al gente del luogo. Ora penso non se ne farà di niente, perchè è giusto che il nostro territorio che lo scippi l'esercito americano.
  Lascio stare il discorso sul fatto che ci sono già 113 basi (ripeto: 113) basi militari in Italia (che quindi, di fatto, è un paese occupato) e che queste basi, caduta l'Urss, non hanno più alcuna ragione di esistere (se non come appoggio strategico all'impero mondiale americano). Tralascio il senso di indignazione verso questa ennesima dimostrazione di sudditanza verso un paese che da decenni sta dimostrando di non essere più "civile" ma di aver eretto violenza, tortura, soprusi, arroganza e guerra come suoi unici ideali.
    Dico solo questo: perchè il buon Prodi non ha detto: ok, vi facciamo costruire la vostra base del cazzo, però voi in cambio ci date
- l'assasssino di Nicola Callipari
- i rapitori di Abu Omar
- gli assassini del Cermis
- i dati sugli aerei americani che volavano su Ustica al momento dell'abbattimento del nostro aereo passeggeri...
- i dati sugli ordigni nucleari depositati su territorio italiano (denuclearizzato) nelle basi americani.

Perchè non l'ha detto? Almeno lo scambio sarebbe stato un po' più equo... invece no, testa bassa e zitti. Becchi e bastonati. Bella sinistra del cazzo abbiamo al governo... invece di decidersi a fare una legge sul conflitto di interessi leccano il culo agli americani.
Per rabbia ho fatto questo foto-album.



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Senza titolo 1584


LA CALMA



La calma


se potessi


ritrovarla adesso,


dovrei incrociare le braccia


ed aspettare...


allora


è meglio aspettare...


non ho niente da offrirti


Dio mio


mio tutto


se non me stesso.



CIROS FONDATO

16.1.07

CORAGGIO


PADRONI DI NIENTE E SERVI DI NESSUNO...BELLA, MI PIACE!

Senza titolo 1583

Lo so che  spunto  nel  piatto dove  mangio  , perchè  pur   non  riesco a liberarmi  dela  schiavitù  \  dipendenza   " da  inserti  e  gaget  \ allegati   dellla  carta stampata   , dato che  ogni tanto  (  è l'esempio dell'enciclopedia della storia dell'arte del quotidiano la  repubblica  )  trovo  fastidioso    che  i giornali ovvero quotidiani e setimanali    cerchino d'arginare  la crisi   delle  vendite  (  leggasi  calo di lettori  )  con inserti  e allegati   invece di concentrarsi  ( se non raramente e in alcuni casi in cui sono coinvolti  i loro inviatri o giornalisti )  sulle  news   e sulle inchieste  ed  approfondimenti    che   non siano fotocopia  di  quelli  dei tg  ?
A tale proposito , mi viene in mente una storia  di 
topolino del settimanale della  diseny (  www.dsney.it   )    più precisamente secondo   coa.inducks.org -- il più grande archivio di fumetti dismney  ---  si tratta  della  3  storia : << Zio Paperone e la sfida tra quotidiani  >>   del  n° 2097  del 6  febbraio 1996  serie regolare   Trama e sceneggiatura: Sergio Tulipano Disegno: Laura Bozzano e  sempre dallo stresso sito  più precisamente  ( da cui  ho preso anche la  foto che trovate sotto  al centro   )  http://snipurl.com/17ma3   trovate ulteriori  dettagli  su quel  numero  . Ecco  che riporto  qui sotto  la trama 

<<
Paperone  e Rockerduck     lottano per avere  un numero maggiore di venditre dei  loro  giornali , mediante  inserti  e allegati  . Ad un certo punto
Paperino prima e  il segretario di  R  , vengono licenziati  . e  Paperone  e il rivale   continuano  a combattere la loro battaglia  a suond'inserti . Paperino  e il segretartio di R  trovandosi al parco     discutono   della insulsa lotta  fra     i loro padroni  e progettano di fare un  giornale   di sole news  , pero sembrano doversi rasegnare per mancanza di soldi   . Ma   casualmente  li sente , e li roscescia  addosso  una carioclla  d'inserti  , un  imprenditore   che  è costretto  per  lavoro  ad acquistare  i giornali  di R  e  Paperone   ed  ormai stufo di dover andare in edicoa  con la carrriola a causa   dei continui  gaget  e d inserti dei due  giornali  .  L'imprenditore decide  d'accettare  la   la loro  proposta  .  E il giornale fatto di sole  news     batt erà  in vendite quello di R  e Paperone   e .....

>>

Gli unici   settimanali  che acquisto volentieri  soprattutto  quando con repubblica  o corriere  dela sera   ci sono gagert  ed inserti   ( anche se non sempre  sono d'acordo  con la loro linea  editoriale  )  perchè   senza pubblicazioni allegate  o  con  argomenti  affini  al giornale   tra i quotidiani ; il manifesto,
l'unità, liberazione, il nord sardegna o il sud sardegna (  dipende se mi trovo nella provincia  di   sassari  , e  quindi  anche  in paese  ; o a cagliari e  provincia   )  ;  fra  i settimanali  left  \ avvenimenti  , l'internazionale 

15.1.07

Senza titolo 1582

dalla nuova sardegna del 15\1\2007


SANTA TERESA.
La Corsica non era mai stata così vicina ma per i teresini l’invasione dell’etere, dovuta ad una maggiore potenza dei segnali di alcuni gestori della telefonia mondiale, che partono dalla terra francese, si sta rivelando un vero e proprio incubo. Fino a qualche tempo fa era possibile accorgersi del passaggio di rete dei propri telefonini solo nei pressi della spiaggia di Rena Bianca.

 Per tutti l’imperativo era quello di rinunciare a ricevere telefonate per non correre il rischio di vedersi addebitare il costo di chiamate internazionali, che vengono equamente suddivise tra chi chiama e chi riceve oltre il confine di ogni stato. Oggi la situazione è cambiata grazie al potenziamento del segnale proveniente dalla Corsica e a causa di una concomitante mancanza di ripetitori sul fronte sardo, in particolare per alcuni gestori. Le conseguenze sono avvertibili anche passeggiando per la piazza del paese, situata a poche centinaia di metri dalla spiaggia. Il segnale francese irrompe e si sostituisce a quello italiano e spesso è impossibile accorgersi del cambiamento di rete che avviene in automatico. Per Simone, giovane teresino con un contratto telefonico dell’azienda Tre Italia, la brutta sorpresa è arrivata in bolletta: 250 euro dei quali non si è saputo dare spiegazione se non andando a verificare i dettagli delle spese che rivelano costosissime chiamate in entrata e in uscita avvenute, senza volerlo, sulla linea internazionale. Lo stesso problema riguarda molti gestori di locali pubblici che si trovano nello spazio occupato dalle frequenze còrse. Quasi impossibile trovare una stazione radio che non sia di lingua francese e necessari avvisi alla clientela di mettere mano al portafoglio prima di accingersi a rispondere alle chiamate. Soluzioni, al momento, pare non ce ne siano. Di ottenere una riduzione del segnale da parte francese non se ne parla, mentre, chi può, sta correndo ai ripari cambiando il proprio gestore e affidandosi a compagnie che possono contare su una presenza più capillare sul territorio e che possono offrire segnali più potenti, rigorosamente made in Italy.


Senza titolo 1581

Ripensando   a   questa  news    trovata   su www.pmi.it  del 10  gennaio  in   un articolo  sotto riportato   di   Paolo e   verificata  su   google news di oggi 15\1\2007  alla voce  costi di ricarica   e  al  post  delle cdv  di  Jolly Viola & Nin@ di della "banda" Comicomix scarabocchio mi  viene in mente  una  dele canzoni   attraverso le quali smisi d'essere  apatico e  indifferente (  vedi  lo scritto " odio gli indifferenti " di Gramsci da me riportato più volte   su questo blog  )     e   mi  apri' al mondo  ovvero  m'interessai  a quello  succedeva 


KOWALSKY
Kowalsky crocefisso alla stazione di Bologna
tra don Chisciotte e un principe
vestito da Pierrot
c’era Cristo la tigre
con Ninetto maglia a righe
lungo un binario morto
aspettavano Totò
Allo Zen di Palermo
sulla strada per l’inferno
Caronte col suo taxi
un giorno si fermò
Kowalsky sette vite
disse "ancora non capite"
lasciò da sola Alice
con Caronte e se ne andò.
È solo un sogno
che non riesco a catturare
è solo un sogno da decifrare
è solo un sogno
che non riesco a ricordare
è solo un sogno
o qualcosa in più?
Sul tetto del Leoncavallo
Kowalsky come un gallo
tirando le sue frecce
chiese a Robin Hood
"quante sono le tue stanze
che fanno la tua terra?
la mia si chiama guerra
non ci tornerò più"
Ai cancelli di Mirafiori
Kowalsky re di cuori
prese picche e quadri
da Lenin e Robespierre
quando il tempo era un ostaggio
puntò il suo miraggio
vinse il primo maggio
e il sindacato non firmò
È solo un sogno
che non riesco a catturare
è solo un sogno da decifrare
è solo un sogno
che non riesco a ricordare
è solo un sogno
o qualcosa in più?
Il cielo era di Napoli
le matite di pazienza
Kowalsky con urgenza
una cometa disegnò
Pulcinella a notte fonda
era sulla domiziana
inseguito da madama
quando Fatima arrivò
Kowalsky e Paolo Rossi
al Ferrante Aporti
erano ai ferri corti
quando Elvis si affacciò
"Eccovi due chitarre
son fatte di cartone"
fecero una canzone
inventarono il rock’n roll
È solo un sogno
che non riesco a catturare
è solo un sogno da decifrare
è solo un sogno
che non riesco a ricordare
è solo un sogno
o qualcosa in più?
 

 tratta  da  storie d'italia  1993   dei Gang  qui il loro sito ufficiale   da  cui  ho preso il testo della colonna sonora    del post    riporta  nele righe sopra 


<<


Dopo la Commissione Europea, Agcom e Antitrust, anche il Ministro Bersani interviene nella lotta per l'abolizione ai costi di ricarica per i telefoni cellulari
«Queste società devono finirla di far passare per tassa ciò che in realtà non è. É giusto che facciano pagare solo il costo della telefonata, non ha senso rimetterci 2 o 5 euro ogni volta». L'esternazione del Ministro per le Comunicazioni Bersani durante la trasmissione Ballarò palesa la volontà anche da parte del Governo a intervenire nella lotta all'abolizione dei costi di ricarica.
Tutto ebbe inizio l'Aprile dello scorso anno, quando Andrea d' Ambra
giovane studente diede inizio a una petizione per dare voce a uno scontento ampiamente diffuso tra gli Italiani, che infatti risposero numerosi (ad oggi in più di 800.000 hanno aderito alla raccolta di firme). Grazie a questa iniziativa la Commissione Europea si pronunciò con una denuncia ufficiale alla quale fece eco l'interessamento da parte di programmi televisivi e personaggi famosi come Beppe Grillo, fino all'intervento di Agcom (l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni). Questa, a seguito di un'indagine conoscitiva condotta con l'Antitrust, ha pubblicato un   documento ( è in  file pdf )  dal quale si evince che le vittime dei costi di ricarica sono principalmente studenti e pensionati, o comunque tutti coloro che effettuano ricariche di minore entità. Per i manager, invece, l'incidenza del costo fisso risulta essere decisamente minore: i 5 euro aggiuntivi pesano molto di più su una ricarica da 25 euro che su una da 250. Inoltre le aziende usufruiscono più spesso di contratti piuttosto che di schede prepagate.Questi costi fissi di ricarica rappresentano una anomalia tutta italiana che nel solo 2005 ha fruttato agli operatori telefonici ben 1,7 miliardi di euro con una crescita dei ricavi pari al 30,2 % in tre anni . A questo si aggiunge anche il vantaggio finanziario derivante del pagamento anticipato, stimabile tra i 20 e i 200 milioni di euro. Dal canto loro Tim, Vodafone, Wind e Tre giustificano il sovrapprezzo adducendo le spese connesse ai canali di distribuzione della scheda di ricarica, siano essi l'edicola o la banca, a cui è dovuto un giusto compenso.Compenso che è però stato stimato in circa 769 milioni annui, lasciando agli operatori un margine di ricavo che ammonta a 945 milioni, senza contare che la 'gabella' è applicata anche alle ricariche effettuate online e quindi senza particolare spese da parte della società .
 


cosa  confermata  anche dal uno dei portali italiani  più informati in ambito  dele  telecomunicazioni   www.punto-informatico.it  eccone che  ne riporto  alcuni stralci  :


<<
(...)  Il ministro ha dunque dichiarato di voler porre fine, a livello istituzionale, ad un problema molto sentito dall'utenza, ed evidenziato quasi un anno fa dalla semplice iniziativa di un consumatore.
"I gestori devono far pagare le ricariche telefoniche per quello che costano"
Il ministroha spiegato il ministro Bersani "Le Autorità stanno valutando e verificando se hanno la possibilità di correggere questo meccanismo, altrimenti proporremo al Parlamento una norma, all'interno del prossimo pacchetto sulle liberalizzazioni, che superi quella che è una tassa ridistributiva a rovescio che colpisce soprattutto i giovani. Fosse per me - ha continuato - un provvedimento del genere lo farei ieri, ma tali misure vanno vagliate dal Parlamento". Bersani ha infine chiarito che l'intervento del Governo sarà attuato con un decreto se l'Autorità non riuscirà a risolvere il problema.
( .... continua qui 
)


>>


Invece qui trovate  le reazioni  sincere  o ipocrite   a  voi  giudicare   dei nostri   beneamati politici 
Speriamno che si realizzi perchè  è  una vergona  acquistare  una scheda  da  10 € e  averne   solo  6 € evidentemente   se  ne  sono accorti anche  loro  (
anche  se  vistro i privilegi   e l'alto stipendio  che prendono    ci credo poco  )  o  vogliono  farsi perdonare  dagli italianoi le porcate   passate  come  quella dell'indulto ( provvedimento giusto , ma non il modo  con cui  è stato fatto )  o qualche inciucio  futuro  (  vedere per ulteriori dettagli  questo libro : <<  Inciucio  Come la sinistra ha salvato Berlusconi. La grande abbuffata RAI e le nuove censure di regime, da Molière al caso Celentano. L'attacco all'Unità e l'assalto al Corriere. (Peter Gomez e Marco Travaglio 2005 BUR Biblioteca Universale Rizzoli )
 

N.b


Per  chi non usa Windos  a  causa del solito problema le   parole   sottolineate   compreesi gli url  sono dei collegamenti ipertestuali 

La gioia di vivere

La gioia di vivere

 



Un uomo di profonda spiritualità, osservava lo spettacolo della città formicolante di gente indaffarata, sempre alla rincorsa del tempo e alla ricerca del buon affare.


Improvvisamente gli apparve un angelo.


L'uomo spirituale approfittò dell' occasione e chiese all'angelo:


 «Illumina la mia ignoranza: c'è qualcuno di queste persone, di questa città, che entrerà nel paradiso?».


 «Nessuno, purtroppo nessuno!», rispose l'angelo, scrollando il capo. In quel momento arrivarono nella piazza principale della città, due uomini.


Si misero a fare giochi di abilità, scherzi e buffonate per attirare la gente. Intorno a loro si formò un cerchio di grandi e piccoli che si divertivano e battevano le mani ridendo.


L'angelo: «Questi certamente entreranno nel paradiso!».


L'uomo, incuriosito, andò a parlare ai due pagliacci.


«Scusatemi, ma voi, cosa vendete?» chiese.


Risposero: «Offriamo ciò che gli uomini cercano affannosamente:


la gioia di vivere!».


 


"La Gioia è il segno infallibile della presenza di Dio


e la mancanza della Gioia di vivere


è il sintomo della Sua assenza..."

Senza titolo 1580


Esisterà una luce


che deve accendersi


non riesco a spiegarlo


in parole


ma so che esiste:


io non ho paura di niente.



Ciros Fondato


www.cirosfondato.com

14.1.07

Senza titolo 1579

                             Taquile o Intika (Perù)

Saliamo di quota e vi accompagnamo sul lago navigabile più alto del mondo situato a 3.812 metri, con un'estensione di 8.560 km, una profondità massima di 227 metri (nelle vicinanze dell'Isola Bosco): il Titicaca!!
Questa immensa massa di acqua, oggi Riserva Nazionale, comprende ben 36 isole, è divisa tra Perù e Bolivia.
Partite da Puno (la sede della cultur
a Tiahuanaco, dall'800 al 1200 d. C.) alle prime ore dell'alba, per la visita alle Isole flottanti costruite con enormi spessori di canne di “Totora” che il movimento delle acque ha strappato dal fondo, abitate dagli Uros (antichi popoli del periodo pre-inca conosciuti come la Tribu Acuática) ed eviterete le folle dei turisti delle ore successive;
ma proseguite il viaggio in barca fino alla bellissima Isola di Taquile che dista circa 35 km della città di Puno a 3.950 metri d'altitudine (circa 4 ore di navigazione da Puno: uno degli spettacoli più sconvolgenti delle Ande): un'isola di grande interesse paesaggistico e culturale.
Si arriva ad un piccolo porto e per raggiungere la piazza principale del paese, Plaza de Armas, occorrerà salire la famosa e suggestiva scalinata dei 567 gradini.
 
Taquile salita al paese


Taquile o Intika ( "Sole che sorge", in quechua)
è un isola i cui circa 1700 abitanti hanno saputo preservare almeno in parte la loro identità culturale, a partire dalla conservazione viva della lingua quechua, i loro costumi coloratissimi, impedendo inoltre la costruzione di hotel, aereoporti, e non lasciando circolare né auto né moto.
Taquile è un'isola "quechua" nella quale vive onnipresente lo spirito degli Aymara e kataris; questo piccolo pueblo è stato l'ultimo bastione della resistenza all'invasione spagnola (anche il nome attuale deriva dal Conde Rodrigo de Taquila).
Quando il Perù conquistò l'indipendenza, l'isola di Taquile fu utilizzata come prigione: dal 1917 al 1931
.
 Leggi qua la storia "Taquile: la cultura quechua e la tradizione"



Il sistema di organizzazione sociale è basato sul collettivismo comunitario e vivono sotto la legge e il codice morale di tradizione incaica:
"Ama suwa, ama llulla, ama qilla" - non rubare, non mentire, non essere pigro,
per cui le case non hanno serrature, tutti lavorano alacremente e si conosce tutto di tutti.
Se qualcuno degli abitanti infrange questi precetti deve rendere conto alle autorità della comunità che hanno la facoltà di condannarlo all'esilio.


(..) L'attività principale dei loro abitanti è l'agricoltura, la pesca e, dal 1970 hanno sviluppato un modo originale di «turismo comunale»: quando si arriva ai villaggio a ogni visitatore viene assegnato un alloggio e la gente del luogo mette a disposizione le camere a turno. Oggi gestiscono anche i collegamenti lacustri.
Taquile abitanti Ma Taquile è famosa in tutto il Perù per la manifattura artigianale e la filatura della lana e dell'alpaca che risale fin al secolo XVI° quando il re di Spagna la proclamò "hacienda"
Gli uomini sono abilissimi con i ferri da maglia e le donne bravissime nella tessitura: li vedrete facilmente confezionare gli splendidi copricapi in maglia -“chullos”- di color rosso e bianco - diverso da quello solamente rosso del non sposato-, seduti nelle vie o nella Piazza… coloniale.


Il giorno più suggestivo per visitare Taquile è il 25 luglio, festa di San Giacomo, quando l'isola diventa un'esplosione di danze, musica e festeggiamenti.




 Leggi integralmente qua...

sentenza sula strage di marzabotto

finalmente  dopo  63  anni    giustizia  è fatta   anche  se non faranno la  galera perchè  troppo anziani  e  in  contumacia   è una senteza  importante  .
«Mia sorella era in attesa di un bambino, all’ottavo mese. La ritrovai con il ventre squarciato. Accanto al suo corpo senza vita, colpito dalla mitragliatrice, c’era il feto. L’avevano aperta con la baionetta, avevano preso fuori la creatura, buttata a terra e trafitta con i proiettili»
Testimonianza di Pietro Zebri, 86 anni al processo per la strage di Marzabotto

approfondimenti

  SITI



Bibliografia



  • Lutz Klinkhammer. Stragi naziste in Italia p.118-141. Roma, Universale Donzelli, 1977.

  • Renato Giorgi. Marzabotto parla. Venezia, Marsilio Editore, 1999

  • A cura di L. Baldissara e P. Pezzino. Crimini e memorie di guerra. l'ancora del mediterraneo, 2004.


La bella addormentata










Dormi, dolce principessa, dormi nella torre ed attendi con il cuore pieno di fiducia....Il tuo principe azzurro lotta per te e presto ti sveglierà. Ucciderà draghi, supererà foreste ed impugnerà armi per tramutare il tuo incubo nel sogno più bello. Sì, verrà, e con il suo bacio farà trionfare l'amore. Dormi, dolce principessa, dormi e non temere le ombre e i mostri, dormi e sogna...l'amore ti salverà
Da piccole ci hanno raccontato un mucchio di fiabe, piene di draghi, castelli, principi azzurri. Oggi siamo cresciute, e alla poesia del sogno irrealizzabile abbiamo preferito il sogno che si concretizza, il progetto. Un mondo dove, nel rispetto di tutti i tipi di differenze, ci sia spazio, davvero nel modo che meritano, per tante belle addormentate. Con gli occhi molto bene aperti.

JollyViola & Nin@ di Comicomix



Senza titolo 1578

Per evitare  di scrivere ovvietà  e cose scontate, e quindi fare retorica , su  una vicenda  di cui  si sono scritti  e  ancora  si scriveranno, visto che   c'è ancora il processo ai colpevoli  e  l'intenzione  del amrito   di fare vendetta , quelli  che  in un'epressione giornalistica  si  chiamano  i classici  fiumi  d'inchiostro  e il solito  bla  bla  bla   degli approfondimenti giornalistici   diventati ormai  da un decennio  dei  talk  show , che  m'affido  all'articolo ( uno dei più  belli  e meno retorici  che  ho letto sull'accaduto ) del quotridiano l'unità del 14\1\2007  e  che qui  riporto  .


<<

IL  perdono che fa scandalo


Toni Jop




È stato interessante assistere alle reazioni di quanti hanno avuto modo di seguire in diretta le dichiarazioni di Carlo Castagna. L’uomo che in una notte ha perduto moglie, figlia e nipotino in un turbine di sangue ancora apparentemente insensato ha detto e ripetuto, a Porta a porta, una parola disusata: perdono. È parso ad alcuni un fuori-moda parrocchiale, molto rituale e concesso da una scarsa capacità di sentire sulla propria pelle tutto il dolore immenso di quelle perdite. Del resto, è abbastanza naturale chiedersi: ma come fa?

Dove trova tutta quella serena disponibilità a togliersi di dosso lo zaino in cui la natura custodisce alcuni automatismi comportamentali scontati, noti, accettati, a volte persino sacralizzati? Infatti, dalla strada alla politica internazionale, il messaggio che piove quotidianamente sulle teste di miliardi di esseri umani, globalizzati intanto dal circuito informativo, è davvero lontano dalla cultura cui Carlo Castagna ha dichiarato la sua devozione. A un colpo subìto segue la rappresaglia, a uno schiaffo segue un pugno, a un’offesa segue l’insulto: questa oggi è la legge sovrana che regola i modi delle reazioni degli Stati come, con qualche accorgimento in meno, delle organizzazioni criminali, come dei singoli individui. Se il più potente Stato della Terra può legittimamente accampare il diritto di invadere e bombardare dopo che il terrorismo gli ha abbattuto le Torri Gemelle, perché Carlo Castagna non dovrebbe desiderare di fare a pezzi gli sterminatori della sua famiglia? Anzi, il fatto che quest’uomo ammirevole non amministri la vendetta che «gli spetta» lo rende, per più di qualcuno, non solo sorprendente, quasi «sospetto». IL dubbio, poi, si allarga a macchia d’olio sui frammenti residui della sua famiglia quando uno dei due figli, invece di schiumare rabbia, si preoccupa del dolore e dell’imbarazzo socialmente insostenibile che perseguiteranno i familiari dei due assassini di Erba. Saranno santi? E non c’è alternativa, in questa accezione comune, alla santità per spiegare ciò che sembra bypassare il corso naturale delle cose: se mi hai ucciso mezza famiglia, io stermino la tua...ma non lo so fare, non lo posso fare...certo ti odio e dio non voglia che ti incontri per la strada. Un percorso «sentimentale» classico, autorizzato dalla psicoanalisi e da quell’istinto di paternità violata che ci accomuna giù in platea, ogni volta che assistiamo, sul gran palco della vita, all’ingiustizia più efferata e sanguinosa.Con il tempo, lo scivolo reattivo può depositarci su una spiaggia fatta di sabbia finalmente mite, ma subito, a sangue appena lavato, no. La natura deve fare il suo corso, si diceva e si dice; ma al «buonsenso» di questa massima, al rispetto della quale tuttavia si deve gran parte della sanguinolenza della storia umana, Carlo Castagna oppone una domanda: se rispondiamo con l’odio dove andiamo a finire? Quindi perdona e può sembrare che o stia fingendo o che sia troppo buono a chi si limita a «vedere» in quella domanda la sovrapposizione formale del crisma del perdono a quello di una bontà molto simbolica. Del resto, «perdono-bontà» semplifica un mix etico estraneo all’altalena «vittoria-sconfitta» «potenza-debolezza» che ha sempre esercitato grande fascino sulla poltica e che ora governa spavalda la terra a cominciare dalle relazioni tra gli individui.Come se il perdono non fosse, com’è, lo strumento più potente di una forza immensa del pensiero umano che, solo per vizio riduzionista, si chiama confusamente ma con una certa bellezza «bontà». Castagna disarma unilateralmente la reazione - e per questo può essereavvertito umanamente lontano - perché, dice, è cristiano, crede in Cristo; mentre, per biblico contrappasso, si può volentieri essere portati a trasformarsi in parte civile della reattività inizialmente violenta manifestata dall’islamico Azouz, compagno di Raffaella Castagna e padre del piccolo Youssef, entrambi macellati con orrenda crudeltà. Lui, con parole rese nel corso delle ore meno contundenti, dice «vendetta», afferma «restituisco ciò che ho avuto». Niente di diverso da quello che avrebbe potuto sostenere quasi qualunque buon cristiano in cima a un Golgota tanto doloroso. Per fortuna, davanti alle telecamere di Porta a Porta, lo stesso Azouz provvede a diluire la durezza delle prime dichiarazioni, manifestando disorientamento e fragilità e così si è evitato che la puntata dedicata alla strage si trasformasse in uno scorretto scontro tra la «mitezza cristiana» - tuttavia assai poco popolare nel mondo cristiano - e la «violenza islamica».Oggi si tende a dimenticare con sufficienza che pochi giorni fa i giochi erano fatti: tunisino scarcerato con l’indulto massacra moglie, figlio, suocera etc. nello splendido e sereno scenario dei dintorni del lago di Como. Si titolava più o  meno così e il quadretto sembrava perfetto, senonché ha provveduto Carlo Castagna a smontarlo in poche battute. Ancora Castagna. È vero: vederlo così disponibile e tanto a lungo, davanti alle telecamere con tutte quelle croci sulle spalle può aver irritato e, nel caso, infittito i sospetti sulla profondità della sua testimonianza cristiana. Ma noi che viviamo la fede del dubbio gli siamo grati, e molto, per aver pronunciato la sola rivoluzionaria parola alla quale si può affidare, con qualche speranza, il destino dell’umanità.

>>

L'unica cosa che mi sento di dire  è che se mi trovassi in una  situazione del genere   non sarei riuscito a perdonare , almeno non subito  ,  gente di tale crudeltà  e di  tale risma  .
Infatti un conto è ,  anche se  è sempre  sbagliato , uccidere durante  una lite  \ rissa  o  in preda  al raptus  o   per leggitima difesa  qual'ora  si può evitare d'uccidere ,  un altro è   farlo  in maniera  cosi  premeditata   soprattutto  in maniera  cosi  in maniera barbara e disumana  uccidendo  anche  un bambino           
Con questo è tutto  a  voi ogni ulteriore commento  , alla prossima 

Senza titolo 1577


Esistono molte cose nella vita che catturano lo sguardo ...
ma solo poche catturano il tuo cuore: segui quelle.



13.1.07

Senza titolo 1576

ASCOLTA...


 


 


Donna, bambina, amore mio:


siedi su questo scoglio


e guardami!


No! Non parlare, guardami!


Guarda questi miei occhi:


ti cercano ovunque,


ti trovano ovunque,


non ti lasciano mai.


 


Anche quando sei lontana!


 


Guarda questi occhi che


ti cercano ovunque, che guardano


il cielo, il mare, la luce, i fiori


e te.


 


Donna, bambina, amore mio!


Guarda queste mie mani,


che ti accarezzano:


ti difenderanno sempre!


Raccoglieranno per te


i più bei frutti.


 


Donna, bambina, amore mio!


Guarda le mie gambe, i miei piedi:


è con questi che ti ritrovo,


con questi ti seguirò


se volessi lasciarmi.


Donna, bambina, amore mio:


sta zitta, ascolta!


...Ascolta questa musica,


...no!


Non ti muovere!


Non ti muovere ora che il vento





gioca con i tuoi capelli


e bacia le tue labbra.


 


Sta ferma! Ascolta, vedi:


                                                è il mondo intero che ti sorride

Senza titolo 1575



da photoforum.ru



PER SEMPRE



 



Denuderò la mia anima,


adagierò il mio corpo accanto al tuo


condividendo emozioni e dolori


piaceri e umiliazioni.



L’ esistenza…


approccio di distorsioni approssimate…


rispetto
di noi amanti senza tempo,


compagni di spoglie  memorie.


Nemici per un istante


“lancinante silenzio”




Innamorati per l’ infinito


“vigorosa inquietudine”.


Pace, riposo del cuore…



Tormento dei senzi



tuttora caldi d’amore


vivo e palpitante,


esteso come un fiume in piena


e i nostri corpi vicini
adagiati e denudati
palpitanti…
emozionati…


Desiderio effimero?



Per sempre



 



Silvana Bilardi
13 gennaio 2007



Senza titolo 1574





AMARTI


Ti amo
perchè dovrebbe esserci dolore:
non è una cosa profonda;
il dolore
passa.
Amarti
è
come guardarsi allo specchio,
uno specchio fedele
che mi fa vedere
come sono.



Ana Pompinara

12.1.07

una bella news

  per  fortuna esistono dei  giudici  a Berlino  e  si  è  evitata   che  sucedesse un'altra clamorosa ingiustizia   come  quella di Carlo Giuliani  ( vedere i miei post  sul g8 di Genova  ) 

leggo da http://sydbarrett76.splinder.com/ più  prcisamente qui 




Oggi post serio, su due notizie importanti uscite in settimana, ogni tanto facciamo le persone serie...


 Si farà il processo per l'assiassinio di Federico Aldrovandi da parte di 4 poliziotti


da: http://tinyurl.com/yg9yz7


FORLANI PAOLO (1961) - SEGATTO MONICA (1964) - PONTANI ENZO (1965) - POLLASTRI  LUCA (1970)


IMPUTATI
Delitto p. e p. dagli art. 113, 51, 55, 40 cpv 589 c.p. perché, in cooperazione tra loro e consapevoli ciascuno della condotta altrui, in qualità di agenti componenti le volanti alpha 2 e alpha 3, intervenuti in via Ippodromo a seguito di chiamate di privati cittadini che avevano segnalato la condotta molesta e di disturbo di un giovane (successivamente identificato in Federico Aldrovandi), con colpa consistita nell’eccedere i limiti dell’adempimento di un dovere ed in particolare:
- nell’avere omesso di richiedere immediatamente l’intervento di personale sanitario per le necessarie prestazioni mediche a favore di Federico Aldrovandi descritto dagli stessi agenti in stato di evidente agitazione psicomotoria;
 - nell’avere in maniera imprudente ingaggiato una colluttazione con Federico Aldrovandi al fine di vincerne la resistenza eccedendo i limiti del legittimo intervento; in particolare, pur trovandosi in evidente superiorità numerica, percuotevano Federico Aldrovandi in diverse parti del corpo facendo uso di manganelli (due dei quali andavano rotti) e continuando in tale condotta anche dopo l’immobilazione a terra in posizione prona;
 - nell’avere omesso di prestare le prime cure pur in presenza di richiesta espressa da parte di Aldrovandi che in più occasioni aveva invocato “aiuto” chiedendo altresì di interrompere l’azione violenta con la significativa parola “basta”, mantenendo al contrario lo stesso Federico Aldrovandi, ormai agonizzante, in posizione prona ammanettato, così rendendone più difficoltosa la respirazione;
cagionato o comunque concorso a cagionare il decesso di Federico Aldrovandi determinato da insufficienza cardiaca conseguente a difetto di ossigenazione correlato sia dallo sforzo posto in essere dal giovane per resistere alle percosse sia alla posizione prona con polsi ammanettati che ne ha reso maggiormente difficoltosa la respirazione.


Per chi non lo ricordasse, Federico è il ragazzo diciottenne Ferrarese ammazzato di botte circa un anno fa da alcuni poliziotti mentre tornava a casa all'alba da una serata con gli amici, nella quale aveva assunto sostanze psicotrope (LSD e oppiacei). Il rapporto ufficiale racconta (è il caso di usare un termine che si usa per balle e favole) di due volanti chiamata da cittadini allarmati che interviene per placare un ragazzino sconvolto che faceva casino e batteva la testa su un muro, un ragazzino evidentemente più combattivo di Chuck Norris, dato che per placarlo è stato necessario per 4 poliziotti picchiarlo a sangue con una violenza che ha addirittura provocato la rottura di due dei manganelli usati (vi è mai capitato di vedere un manganello ROTTO? scontri allo stadio, pestaggi alle manifestazioni ecc. ecc. a me non è mai capitato sinceramente). Il risultato dell' "intervento" lo potete vedere qui: http://tinyurl.com/ympan3  (evitate se siete impressionabili).
  La mia idea, ovvero che si sia trattato di un classico abuso di potere finito male da parte di quattro cazzoni annoiati che hanno pestato a sangue un ragazzino che magari gli aveva risposto male perchè stava un po'sconvolto, è sostenuta da una semplice considerazione: quattro poliziotti adulti e addestrati non sarebbero in grado di immobilizzare e ammanettare un ragazzino diciottenne che sta smaltendo una fattanza senza doverlo ammazzare? Un ragazzino che per di più non aveva assunto eccitanti, ma delle droghe che in nessun caso possono "aumentare" le capacità di aggressione? Chi ha avuto a che fare con la Polizia sa bene che non è raro che ci sia chi usa la sua divisa per fare lo sborone, in questo caso si sono fatti prendere la mano e ci ha rimesso un ragazzino.
Questo è il primo post del Blog aperto dalla madre di Federico, in cui lei racconta quello che è successo quella notte e che ha permesso che questa storia non passasse sotto silenzio:
http://tinyurl.com/896aauna  news   che  compensa  in qualche modo  quella  su Ustica   vedere  blog  precedenti